18 April, 2024
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Antonello Cabras 24

Venerdì 22 maggio, alle ore 17.00, presso la sala conferenze della Fondazione Banco di Sardegna, in via San Salvatore da Horta 2, a Cagliari, sarà presentato il rapporto “La Sardegna non è un’isola – Flussi migratori e accoglienza 2011-2014″.

Interverranno: Antonello Cabras, presidente della Fondazione Banco di Sardegna; Francesco Pigliaru, presidente delle Regione Sardegna; don Francesco Soddu, direttore delle Caritas italiana; Luigi Manconi, presidente della commissione Diritti umani del Senato; Valentina Brinis, responsabile della ricerca “Accoglienza in Sardegna”.

Palazzo della Regione 3 copia
Il presidente della regione, Francesco Pigliaru, ha ricevuto stamane il Comitato Zona Franca, guidato dal consigliere regionale Modesto Fenu, che nei giorni scorsi aveva richiesto un colloquio sui temi della fiscalità di compensazione. All’incontro, svoltosi in viale Trento, ha partecipato anche l’assessore del Bilancio, Raffaele Paci e l’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda.
I rappresentanti del Comitato hanno illustrato le problematiche legate all’attuazione del dlgs 75/1998 concernenti l’istituzione di Zone franche in Sardegna ed hanno richiamato l’attenzione sullo svantaggio fiscale patito della Sardegna e sulla necessità di un recupero del gap strutturale legato al fattore dell’insularità, rifacendosi anche ad esperienze di altre zone insulari europee.
Il presidente Pigliaru, ribadito l’interesse della Giunta per l’argomento, si è impegnato, nel più breve possibile, ad istituire la Commissione sulle zone franche e/o ad economia speciale prevista nella Legge Finanziaria 2015 ed ha sottolineato che la Giunta sta lavorando intensamente sui temi dell’insularità e delle politiche di integrazione della Sardegna nelle opportunità e nelle reti europee.
«L’insularità – ha detto Pigliaru – è una condizione geografica cui occorre associare un sistema di parametri numerici che aiutino a trasformarla in un presupposto certo e verificabile per nuove politiche di pari opportunità per i cittadini sardi rispetto a quelle di cui godono gli altri cittadini europei.»
L’assessore Paci ha dato conto dell’intenso lavoro messo in atto per far decollare la Zona Franca di Cagliari.
Il presidente Pigliaru ha comunicato, infine, l’imminente convocazione dell’amministrazione comunale di Olbia per l’attuazione anche nel porto gallurese del decreto legislativo 75/1998.

Modesto Fenu ha chiesto espressamente al governatore un’accelerata: «Occorre far valere, a livello nazionale ed europeo, quello che è per noi un principio fondamentale ed irrinunciabile, previsto sia nella Costituzione italiana sia nei Trattati di adesione alla Comunità Europea. Ovvero la garanzia delle pari opportunità e condizioni di sviluppo per tutti i territori e i popoli nazionali e della stessa Unione Europea. Per questa ragione non parliamo di una fiscalità di vantaggio, ma chiediamo un sistema di fiscalità di compensazione, che ponga le nostre imprese e il popolo sardo alla pari degli altri».

«E’ necessario affiancare al decreto legislativo 75/1998 una fiscalità di compensazione non su singoli territori, ma su tutto il territorio regionale, utilizzando come confini quelli naturali della Sardegna e delle Isole minori, onde evitare inutili e dannose sperequazioni interne. Dunque – ha aggiunto Fenu – bisogna sedersi ad un tavolo e studiare una zona franca calzante, su misura, alla nostra realtà regionale ed alle nostre peculiarità. Ecco perché è necessario istituire subito, così come previsto nella legge finanziaria, la commissione di studio sull’attuazione della zona franca e della fiscalità di compensazione. Non si perda altro tempo. Riteniamo ancorché utile su queste tematiche rafforzare la collaborazione con i “cugini” della Corsica sia sulle questioni della zona franca e della fiscalità di compensazione, sia sui trasporti. A tal proposito, il presidente Pigliaru ha mostrato ampia disponibilità ad un confronto con i rappresentanti della Corsica.»

 

Centro direzionale ASL 7

«Con la Finanziaria regionale ormai al riparo da un’eventuale impugnazione da parte del Governo centrale, non si capisce perché la Giunta di Francesco Pigliaru non abbia ancora assicurato al Commissario della Asl 7, Antonio Onnis ,le linee guida per procedere alla restituzione di quei soldi sottratti in busta paga ai dipendenti nell’ambito dell’intricata vicenda sul “caso fasce”.» Lo dice Ignazio Locci, consigliere regionale del Partito Democratico.

«La Finanziaria regionale 2015 – aggiunge Locci – ha stabilito sia lo stop alla decurtazione in busta paga dei quattrini oggetto del contenzioso, sia la restituzione graduale di quanto fino a oggi sottratto ai circa 1.000 lavoratori dell’Azienda sanitaria locale di Carbonia.»

«Ma nonostante la Finanziaria sia stata approvata, il personale della Asl 7 continua ad assistere impotente alla riduzione dello stipendio. Senza entrare nel merito di una vicenda che si trascina da anni e le cui conseguenze ricadono esclusivamente sui dipendenti, occorre dare corso a quanto stabilito con il documento contabile della Regione, senza perdere ulteriore tempo. Per questo l’assessorato regionale della Sanità – conclude Ignazio Locci – deve affrettarsi a emanare le direttive destinate alla Direzione della Asl 7, affinché si possa procedere con la restituzione del maltolto.»

Palazzo della Regione 4 copia

Il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore del Bilancio Raffaele Paci, l’assessore dell’istruzione Claudia Firino e l’assessore del lavoro Virginia Mura, hanno presentato ieri il progetto Iscol@ (www.iscola.it), avviato con gli interventi di rinnovamento e manutenzione dell’edilizia scolastica, un cambiamento profondo nella scuola sarda, basato sulle pratiche e sulle sperimentazioni che altrove hanno funzionato e aperto al confronto e ai suggerimenti di chi nella scuola vive e lavora.

«È la nostra proposta di intervento sulla scuola per combattere la dispersione scolastica e migliorare l’apprendimento. Ed è importante sottolineare che si tratta di una proposta – ha detto il presidente Pigliaru, evidenziando come siano già iniziati gli incontri con gli studenti, i docenti e i dirigenti scolastici di tutta la Sardegna -. Si tratta di una delibera che sottoponiamo al confronto e che quindi è passibile di tutti quegli adeguamenti che, insieme, riterremo migliorativi. Per raggiungere il risultato, utilizziamo per la prima volta il metodo della programmazione unitaria, che è una vera e propria integrazione di fondi, ognuno con la sua destinazione. L’intero intervento ha componenti sperimentali, quindi faremo in modo che ogni azione possa essere sottoposta a valutazione, per concentrare energie e risorse su ciò che funziona davvero. Il messaggio che deve passare è che solo lavorando insieme, oggi sulla scuola e poi su tutto il resto, possiamo riuscire a restituire un futuro alla Sardegna.»

Grazie alle ingenti risorse della programmazione unitaria, illustrata dall’assessore Raffaele Paci, Iscol@ parte da un’idea di rinnovamento della scuola che pone al centro i soggetti dell’istruzione: alunni e docenti. Ai primi sono rivolte le azioni che mirano al recupero e all’aumento delle competenze, a ridurre la dispersione, a garantire l’inclusione scolastica in tutte le sue sfaccettature, a risolvere le criticità legate al trasporto, a introdurre in maniera massiccia gli strumenti dell’innovazione tecnologica, dagli hardware alle Lim, dai contenuti digitali agli strumenti del coding. Doppia linea per il sostegno ai ragazzi con difficoltà attraverso nuovi insegnanti per il recupero delle competenze di base, anche in orario curricolare, e attraverso gli psicologi, per restituire motivazioni e orientamento. Scuole aperte per laboratori su materie extracurricolari al pomeriggio, a partire dalla capacità progettuale delle Autonomie scolastiche, affinché tornino ad essere presidi delle comunità e punto di riferimento per le famiglie. Per i docenti si prevedono attività di aggiornamento e formazione, anche per colmare il gap tra studenti e docenti sulla digitalizzazione.

«Affrontiamo una situazione di emergenza, siamo ai vertici delle classifiche della dispersione scolastica – ha affermato l’assessore Claudia Firino -. Proponiamo dunque un progetto che ha l’ambizione di essere organico e di sistema, che ruota intorno alle pari opportunità nell’istruzione, che copre le criticità della scuola e potenzia le capacità di studenti e docenti, valorizzando i talenti. Abbiamo lavorato a lungo in dialogo con il mondo della scuola. Dispersione, difficoltà e disuguaglianza sono i problemi da aggredire. Lo facciamo mettendo molte risorse, chiamando nuovi insegnanti, aggiornando la didattica al modo digitale, aprendo le scuole anche nel pomeriggio e prevedendo supporto psicologico, pedagogico, educativo, familiare con interventi personalizzati e costruiti su esigenze specifiche.»

L’assessore Mura, nel cui assessorato ricadono molte delle risorse europee per l’istruzione scolastica e universitaria, ha dichiarato che «istruzione e formazione devono viaggiare sullo stesso binario, in stretta integrazione» ed ha annunciato a breve provvedimenti importanti sul Master & Back.

Modesto Fenu.

Modesto Fenu.

Mercoledì mattina, alle 9.30, negli uffici della Giunta regionale, il presidente della Regione. Francesco Pigliaru, incontrerà una delegazione del Movimento Zona Franca guidata dal consigliere regionale e leader del movimento Modesto Fenu. All’ordine del giorno della riunione ci saranno i temi: l’istituzione di una commissione regionale per la zona franca, l’attuazione del decreto legislativo 75/1998 sulle zone franche doganali, una fiscalità speciale di Compensazione per la Sardegna, l’interlocuzione in corso ed iniziative comuni con la Corsica. Il capogruppo del Movimento Sardegna Zona Franca non ha dubbi: «E’ una svolta – sottolinea Fenu – nel percorso di attuazione dell’istituto». Sul primo punto, giova ricordare che la Commissione Regionale per la zona franca è stata recentemente votato addirittura all’unanimità dal Consiglio Regionale e che lo strumento è considerato da tutti come “fondamentale” nel cammino verso una rapida e concreta realizzazione del sogno zona franca.

Sul secondo argomento, si sottolinea che nelle sue articolazioni territoriali il movimento prosegue con le iniziative di sostegno alla battaglia per l’attivazione delle zone franche e per avviare ogni azione utile affinché esse siano rese operanti a partire proprio da quanto previsto dal Decreto legislativo 75/1998: «A questo proposito si ricorda che le zone franche doganali sarde sono “istituite” con legge e che formalmente 6 di esse sono già indicate con precisione e sono quelle nei porti di Cagliari-Portovesme-Oristano-Porto Torres-Olbia-Arbatax (delle quali solo quella di Cagliari è attivata con il relativo Decreto Ministeriale già dal 2001) – aggiunge Fenu -. Tuttavia, il decreto legislativo indica istituibili come zone franche doganali anche gli altri porti e le zone industriali funzionalmente collegate o collegabili di tutta l’isola».

Sul terzo punto, si ritiene indispensabile l’attivazione di un tavolo di confronto con Regione-Stato-Unione Europea sul tema indissolubilmente collegato della Fiscalità di Compensazione in aggiunta alla zona franca doganale di cui al Decreto legislativo 75/1998 e volta al recupero del gap ormai storico che la Sardegna sconta rispetto al restante territorio nazionale e comunitario soprattutto per motivi geografici ed infrastrutturali.

Sulla quarta questione, prosegue il confronto con i “cugini” della Corsica, con i quali è già partito lo scambio di visite e con i quali si intende proporre iniziative e soluzioni comuni in sede nazionale e comunitaria a partire dalle questioni trasporti e fisco.

Arrivano nuove risorse per la sistemazione del porto di Buggerru. Su proposta del presidente Francesco Pigliaru, di concerto con gli assessori della Programmazione e dei Lavori pubblici, Raffaele Paci e Paolo Maninchedda, la Giunta regionale ha destinato oggi 7,5 milioni di euro per la messa in sicurezza permanente del porto, danneggiato dai continui interramenti. Il piano di fattibilità, la progettazione e la realizzazione degli interventi, sono resi possibili grazie alla riprogrammazione di 5 milioni delle risorse del Piano Sulcis e 2,5 milioni derivanti dal mutuo regionale. L’opera è compresa nei Contratti di Sviluppo.

 

Porticciolo Buggerru 3 copia

Approvate le Linee guida sui paesaggi industriali della Sardegna. Il provvedimento, proposto dall’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, di concerto con l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, si inquadra negli indirizzi della pianificazione paesaggistica regionale, suggerendo accorgimenti progettuali per minimizzare l’impatto di nuovi insediamenti. Gli obiettivi sono la sostenibilità ambientale, la qualità percettiva, l’integrazione territoriale, la conservazione e valorizzazione del territorio. Elemento di semplificazione per una buona progettazione, le Linee guida – che anticipano eventuali segnalazioni e osservazioni del Savi e dell’Ufficio Tutela del Paesaggio – rappresentano anche un supporto diretto per amministrazioni locali, progettisti, pianificatori e valutatori. Sempre su proposta dell’assessore Erriu, è stato approvato lo scioglimento del Consiglio comunale di Nuragus e la nomina dell’ingegner Pietro Denti a commissario straordinario.
Su proposta de presidente Pigliaru è stato prorogato l’incarico del commissario straordinario dell’Enas Giuseppe Verona per non più di tre mesi, proroga finalizzata esclusivamente alla approvazione dello statuto dell’Ente. Su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda è stato poi approvato il bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017 dell’Ente Acque della Sardegna proposto dal Commissario straordinario.
Via libera definitivo, dopo il passaggio in Consiglio regionale, alla delibera proposta dall’assessore Raffaele Paci sul Fondo regionale di garanzia destinato alle Piccole e medie imprese sarde per gli adeguamenti normativi e procedurali.
Su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi sono stati nominati i componenti del Collegio dei revisori dei conti dei Consorzi di Bonifica. Si tratta di Remigio Sequi, Silvio Giorgio Mereu e Luca Giovanni Poddie nell’Oristanese; Olivia Maria Annunziata Navone, Lidia Sanna e Luciano Ledda nella Gallura; Antonio Mele, Giuseppe Graziano Solinas e Antonio Loi nella Sardegna Centrale e Sebastiana Bulla, Stefano Pittalis, Giuseppina Sanna per il Nord Sardegna.
È stata inoltre autorizzata la liquidazione del saldo in regime de minimis per la ricostruzione di opere e impianti agricoli in seguito a danni causati da eventi eccezionali.
Secondo stralcio dei contributi per le manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico, su proposta dell’assessore Francesco Morandi. Si tratta della messa a bando degli eventi non finanziati con la delibera dello scorso marzo. Nuovi criteri e requisiti, tra cui anche un punteggio per la compatibilità ambientale, per creare un cartellone regionale di iniziative da marzo a ottobre, suddiviso in spettacolo, musica, folk, turismo culturale, enogastronomico, religioso, cinema, artigianato, manifestazioni sportive e automobilistiche. Al bando, che sarà pubblicato nei prossimi giorni, potranno partecipare associazioni ed enti pubblici, per iniziative che saranno finanziate fino ad esaurimento del budget.
Palazzo della Regione 2 copia

 

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Il Consiglio regionale ha approvato stamane il DL n. 215 “Modifiche urgenti alla legge regionale 4 febbraio 2015, n. 4 (Istituzione dell’Ente di governo dell’ambito della Sardegna e modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 19 del 2006)”.

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito l’Assemblea ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con il DL 215  “Modifiche urgenti alla legge regionale 4 febbraio 2015, n. 4 (Istituzione dell’Ente di governo dell’ambito della Sardegna e modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 19 del 2006), e altre disposizioni in materia di acque meteoriche”.

Prima di procedere, il presidente ha comunicato che è stata costituita la commissione d’inchiesta sulla sanità. Ne fanno parte i capigruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, del Pd Pietro Cocco, dei Riformatori sardi Attilio Dedoni, di Area popolare sarda Gianluigi Rubiu, di Sardegna Vera Efisio Arbau, del Psd’Az Angelo Carta e di Sel Daniele Cocco, oltre ai consiglieri Roberto Desini (Centro democratico), Fabrizio Anedda (Sinistra sarda) e Emilio Usula (Soberania e Indipendentzia). La commissione sarà convocata a breve scadenza per l’insediamento.

Il presidente ha quindi dato la parola al relatore di maggioranza del provvedimento, il consigliere Giuseppe Meloni, del Pd.

Meloni ha ricordato in apertura che la commissione ha condiviso le posizioni espresse dall’assessore in sede di audizione, sia per quanto riguarda la modifica della legge n. 4 che per gli obiettivi che la norma si propone, con particolare riferimento alla nomina di carattere fiduciario del soggetto incaricato del governo del nuovo ente assegnando la funzione in via transitoria, e per un brevissimo periodo, al presidente del comitato di indirizzo. Da valutare positivamente, a giudizio di Meloni, «anche alla soluzione transattiva individuata per pagare i corrispettivi dovuti dai Comuni alla Regione per il periodo compreso fra il 2005 ed il 2011, più volte oggetto di richiamo dall’Anci Sardegna». Per questi motivi, ha concluso il relatore di maggioranza, «è auspicabile la rapida approvazione del provvedimento da parte del Consiglio».

Per il relatore di minoranza Gianni Tatti, di Area popolare sarda, ha ricordato il voto contrario dell’opposizione, «per la grande confusione normativa di Giunta maggioranza ed Assessore sulle procedure di nomina del direttore, passaggio che la norma tratta in modo ambiguo, poco chiaro e non in grado di conseguire i risultati sperati». «Per quanto riguarda i costi dello smaltimento delle acque meteoriche – ha osservato Tatti – la disciplina proposta appare molto complicata e condizionata da una transazione che mette in dubbio la sua applicabilità; non è stato considerato, infine, il problema delle reti duali, emergenza da affrontare per l’abbattimento delle tariffe ed il miglioramento di efficienza del sistema».

Il consigliere Alessandra Zedda (Forza Italia) ha messo in evidenza alcune anomalie contenute nella legge, affermando che «ci si sta muovendo in modo schizofrenico intervenendo sulle norme di legge per la terza volta in un semestre, segnale evidente di una grande confusione che non fa onore all’azione legislativa della Giunta e in definitiva del Consiglio». Sull’attività di gestione assegnata in via transitoria al presidente del comitato di indirizzo, è l’opinione della Zedda, «è sbagliato avere pregiudizi ferma restando la distinzione fra le due funzioni; noi, comunque, abbiamo mostrato fin dall’inizio senso di responsabilità, soprattutto perché seguiamo con la massima attenzione le vicende dei dipendenti e delle amministrazioni locali». Ricordando le procedure di nomina del nuovo direttore, il vice capogruppo di Forza Italia ha auspicato «trasparenza e pubblicità che finora sono mancate».

Il consigliere Gianni Tatti, Area popolare sarda, ha ritenuto di dover approfondire nel merito alcuni problemi legati ai consorzi di bonifica ed alla loro attività, «perché si stano usando fondi della finanziaria per 19 milioni ma non c’è chiarezza sulla loro corretta destinazione, in altre parole si sta mettendo una pezza che non dà garanzie per il futuro perchè l’ipotesi di accordo con i Comuni sulle acque meteoriche copre fino al 2011 ma dopo non ci sono risorse». E’stato trascurato inoltre, a suo avviso, «il problema della depurazione sotto il profilo della situazione ambientale in presenza di eventi atmosferici negativi; in Sardegna c’è una situazione che non consente ai Comuni di garantire questo servizio e sarebbe utile l’intervento della Regione, è vero che occorrono risorse ingenti ma bisogna affrontare il problema una volta per tutte».

Il consigliere Oscar Cherchi (Forza Italia) ha osservato che per l’ennesima volta «si propongono al Consiglio norme senza una vera logica, frutto di una confusione sulle cose da fare». «Da parte nostra – ha proseguito – c’è preoccupazione per alcuni passaggi che potrebbero rivelarsi una trappola, non ci saranno soluzioni positive ma disordine amministrativo, a cominciare dallo9 sconfinamento fra attività di indirizzo e di gestione». Poi, ha continuato, «non si parla dei problemi e delle difficoltà economiche dell’Ente di governo delle acque della Sardegna, delle esposizioni nei confronti dei consorzi di bonifica e di altri Enti che mettono in pericolo gli stipendi dei lavoratori per differenze contrattuali non definite da lungo tempo, servono invece garanzie e certezze per il futuro».

Ha quindi preso la parola il presidente della Commissione “Governo del territorio” Antonio Solinas (Pd) che ha sottolineato l’esigenza di un intervento urgente sull’Ente di governo d’Ambito. «In attesa della scelta definitiva del nuovo direttore occorre scongiurare un vuoto amministrativo che porterebbe al blocco del pagamento degli stipendi – ha detto Solinas – con questa norma si dà la possibilità al presidente di svolgere per 45 giorni le funzioni del direttore generale per motivazioni urgenti e indifferibili».

Solinas si è poi soffermato sul contenuto dell’art. 3: «C’è da risolvere il problema delle acque piovane – ha detto il presidente della Quarta Commissione – la  Regione si fa carico del pagamento di 4 milioni di euro per coprire i debiti dei Comuni. Dal 2012 non avremo più questo problema».

Il presidente Ganau ha quindi dato la parola all’assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda per la replica.

L’esponente della Giunta Pigliaru, accogliendo la richiesta del consigliere Alessandra Zedda, ha dato la sua disponibilità perché al bando per la selezione del nuovo direttore dell’Ente di governo d’Ambito sia data massima visibilità anche attraverso la pubblicazione nei due principali quotidiani nazionali.

Paolo Maninchedda ha poi difeso la ratio della norma in discussione: «Non c’è nessuna schizofrenia, quando una legge viene superata dalla realtà è buona regola intervenire per cambiarla. In assenza di un direttore generale le sue funzioni non possono essere svolte da altri funzionari. Per questo si è pensato a una norma transitoria che affidi i poteri al presidente per gli atti urgenti e indifferibili. La decisione è stata assunta dopo aver consultato l’avvocatura dello Stato».

Sull’art. 3, Maninchedda ha chiarito che lo spostamento di 42 milioni di euro dal Fondo di Garanzia è oggi possibile perché le banche non hanno più bisogno di quei soldi per garantire i 92 milioni di debiti di Abbanoa. «Le risorse adesso potranno essere utilizzate per altre cose, per esempio per risolvere l’annoso problema delle acque meteoriche. Torniamo in Consiglio perché riteniamo che per spostare 42 milioni di euro serva un pronunciamento dell’Assemblea».

Rispondendo a Oscar Cherchi (Forza Italia), Maninchedda ha assicurato che non c’è nessuna incertezza sui flussi finanziari. «Le risorse allocate ci sono tutte – ha chiarito l’assessore – la Regione si fa carico del debito dei comuni dal 2005 al 2011. Dal 2012 non esisterà più il problema perché quei costi sono caricati a tariffa». Maninchedda ha poi spiegato che il debito dei Comuni ammonta a circa 28 milioni di euro: «la  Giunta vuole favorire la transazione a copertura del debito di Abbanoa con Enas e di Enas con i Consorzi di bonifica. Siamo certi che il risultato sarà raggiunto, tutto il debito sarà saldato».

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato dall’Aula con 33 a favore e 14 contrari.

Si è quindi passati all’esame dell’articolo 1 (Modifiche all’art 6 della legge regionale n.4 del 2015) sul quale ha chiesto la parola l’assessore Paolo Manichedda per proporre due emendamenti orali all’articolo 1. Il primo prevede che il bando per la nomina del nuovo direttore dell’Ente di governo d’ambito sia pubblicato nei due principali quotidiani nazionali oltre che sul sito della Regione Sardegna. Il secondo modifica la lettera b) dell’art 1 sostituendo la parola “comma” alla parola “legge”.

E’ quindi intervenuto il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi che ha annunciato il suo voto favorevole: «L’art 1 pone rimedio ad un errore – ha detto Oppi – si sana una situazione per consentire all’Ato non avere funzioni vacanti. Non ci sono alternative in attesa della selezione di un nuovo direttore generale».

Non essendoci altri iscritti a parlare il presidente Ganau ha messo in votazione l’articolo 1 che è stato approvato. Disco verde anche er gli articoli 2 (Modifiche all’art 13 della legge regionale n.4 del 2015), 3 (Disposizioni in materia di acque meteoriche) e 3bis (entrata in vigore).

Si è quindi passati alla votazione del testo finale della legge. Per dichiarazioni di voto,ha preso la parola il consigliere di Area Popolare Sarda, Gianni Tatti, che ha annunciato il suo voto contrario: «Le parole dell’assessore non fanno che confermare le nostre perplessità. Dal 2012 il costo per lo smaltimento delle acque meteoriche sarà caricato in tariffa e pagato dagli utenti. Per alleviare i costi di questi servizi avrei preferito interventi per la realizzazione di reti duali».

Alessandra Zedda ha invece annunciato il  voto contrario del Gruppo Forza Italia. «Voteremo contro per il metodo con il quale è stato presentato il disegno di legge. Ci sono poi perplessità sui costi, ci auguriamo che l’articolo 1 non crei difficoltà sugli atti posti in essere dal presidente. Assessore lei sarà vigile? Saranno solo 45 giorni o si procederà ad altre proroghe?».

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione la legge che ha ottenuto il via libera dall’Aula con  34 voti a favore e 14 contrari.

«Nell’ultima seduta, la Giunta di Francesco Pigliaru ha deliberato l’istituzione della Consulta regionale di cittadinanza, che si attiverà presso l’assessorato regionale della Sanità, e delle consulte locali di cittadinanza, che verranno istituite in ciascuna Asl della Sardegna. Organismi di cui non si sentiva minimamente l’esigenza, mentre dal Nord al Sud dell’Isola cresce il timore sullo smantellamento, ormai palese, del sistema sanitario sardo.» Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Se l’applicazione della Riforma ha come priorità queste nuove misure, inutili e forse pure di intralcio al governo della Sanità – aggiunge Locci -, allora c’è davvero di che preoccuparsi. Sarebbe il caso che l’assessore Luigi Arru, anziché concentrarsi su misure scritte sul vapore acqueo, si preoccupasse di far funzionare al meglio gli ospedali.

Da quando il centrosinistra ha preso in mano la Sanità, abbiamo assistito solo a declamazioni filosofiche di politiche sanitarie senza nessuna vera direzione politica: oltre alle logiche spartitorie, infatti, non si rilevano risultati. E se da una parte la Giunta tenta di far quadrare le esigenze politiche con un assessorato alla Sanità che quotidianamente cerca di capire cosa e chi tagliare, dall’altra devasta gli ospedali sardi seminando incertezza e paura non soltanto negli addetti ai lavori, ma anche nelle popolazioni.»

«Se si continua così, senza confronto e senza relazioni politiche con sindacati e Consiglio, ci sentiremo autorizzati a credere che non c’è progetto e strategia, ma solo foga ideologica e ragionieristica. Il tempo è finito e il centrosinistra al governo della Regione sta facendo rischiare il commissariamento alla Sardegna. O forse – conclude Ignazio Locci – è proprio quello cui punta per potersene lavare le mani.»

Ignazio Locci 3 copia

È stato firmato dal presidente della Regione Francesco Pigliaru, dall’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda e da Anas, Provincia e Comuni di Cagliari, Monserrato, Selargius, Quartu Sant’Elena e Quartucciu, l’Accordo di Programma sull’intervento da 181 milioni di euro che rivoluzionerà la viabilità della “Statale Cagliaritana” 554 cambiando la vita ai circa 400mila cittadini che ogni giorno la percorrono grazie all’eliminazione di semafori e incroci a raso. I tempi sono strettissimi: la gara dev’essere bandita entro giugno e aggiudicata entro dicembre. I lavori inizieranno fra fine 2016 e inizio 2017 e dovranno essere organizzati in modo da continuare a garantire la viabilità agli utenti riducendo al massimo i disagi. I lavori riguardano un tratto di circa 15 chilometri tra la rotonda del Margine Rosso e la Motorizzazione civile nel quartiere di Su Planu, fra Cagliari e Selargius.

«Siamo molto soddisfatti perché oggi portiamo a conclusione un iter iniziato molto tempo fa e perché si tratta di un lavoro portato avanti con tutto il territorio, adeguato nella progettazione e condiviso con i Comuni anche nella rapidità – dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. «Il cronoprogramma ha tempi molto stretti: questa è una infrastruttura importante, la faremo e la faremo presto. Abbiamo lavorato duro per non perdere i 147 milioni del Fondo di sviluppo e coesione e ciò che abbiamo fatto dimostra quanto sia importante avere molta progettazione pronta. Impegnandosi insieme si riesce a recuperare il tempo perduto. Adesso si apre la grande partita del Fsc 2014-2020 e servono idee, scelte nette e progetti strategici. A breve incontreremo il Governo – conclude il presidente Pigliaru – per dire quali sono le cose che la Sardegna vuole fare con questi fondi.»

Entro la fine dell’anno, sarà individuata l’impresa che effettuerà i lavori tramite una gara nella quale verrà utilizzato un punteggio per privilegiare la qualità architettonica dell’opera. L’intervento, oltre all’eliminazione di semafori e 7 incroci a raso, prevede la messa in sicurezza della strada anche attraverso la realizzazione di strade complanari e viadotti.

«Se si lavorerà come finora si è lavorato, rispettando rigorosamente la tabella di marcia, entro il 2016 o al massimo ai primi del 2017 inizieranno i lavori – dice l’assessore Maninchedda -. Sono previsti anche interventi per sistemare le aree intorno a Cagliari e agli altri comuni e quella tra Elmas e Decimomannu». L’intervento da 181 milioni è articolato in 147 milioni del Fsc, 30 milioni del Piano di Azione e coesione e 4 milioni del mutuo regionale per le opere pubbliche.

«L’obiettivo è evitare i tempi lunghissimi dovuti all’imbottigliamento di circa 400mila persone che vengono a lavorare a Cagliari – conclude Maninchedda -. Con questo intervento si dovrebbe rendere più fluido anche il traffico fra la 131 e la 125, quello che passa da Villasimius e arriva a Tortolì».