28 March, 2024
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Il problema della mancanza di alternative all’utilizzo dell’automobile può essere almeno in parte risolto attraverso il trasporto pubblico condiviso a domanda. E’ quanto emerso a Iglesias durante il Convegno Nazionale e Sperimentazione pilota WEAKI TRANSIT. Il futuro dell’integrazione modale nelle aree a domanda debole, nel corso del quale sono stati presentati i risultati del Progetto di Rilevanza Nazionale, PRIN 2017, “Servizi innovativi di trasporto condiviso nelle aree a domanda debole, per le città italiane”.

L’iniziativa, organizzata e promossa dal corso di studi in Ingegneria Civile dell’Università di Cagliari, si è svolta nel Museo Minerario di Iglesias, ha fatto il punto sul futuro della mobilità condivisa e integrata ed in particolare sulla progettazione di servizi di “Demand Responsive Shared Transport” (DRST), in grado di fornire in tempo reale mobilità su richiesta, attraverso l’utilizzo di flotte di veicoli in condivisione che consentano a residenti e visitatori di raggiungere anche le destinazioni non servite dal trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano.

Il progetto è portato avanti dal gruppo di ricerca dell’Ateneo cagliaritano, composto dai docenti del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura Mauro Coni, Chiara Garau, Francesca Maltinti e Francesco Pinna con le Università di Catania, Palermo, Enna Kore, le amministrazioni locali ed i privati.

Una prima verifica è stata fatta sul campo: i partecipanti sono partiti di mattina in treno da Cagliari e con un biglietto unico e hanno raggiunto Porto Flavia con bus dedicati, sperimentando quindi l’integrazione modale e la mobilità condivisa. Un risultato reso possibile dalla collaborazione tra Università di Cagliari, amministrazione comunale di Iglesias, Trenitalia e gli operatori privati della mobilità e dell’animazione territoriale, PlayCar e BeTools.

La ricerca presentata nel corso del successivo convegno riguarda i sistemi innovativi di mobilità condivisa nelle cosiddette aree a domanda debole, che sono poi i nostri paesi, le zone rurali o le zone urbane periferiche. Il tema assume, infatti, particolare rilievo in Sardegna, dove ampie parti del territorio sono a bassa densità abitativa e poco accessibili ai mezzi del trasporto pubblico, anche a causa delle infrastrutture stradali inadeguate.

«Il trasporto pubblico condiviso a domandaha precisato Matteo Ignaccolo, docente all’Università di Catania e coordinatore nazionale del progetto è importante per garantire adeguati livelli nel servizio pubblico e colmare il divario prestazionale delle regioni del Mezzogiorno. Il sistema della mobilità condivisa appare utile nei comuni piccoli con un servizio di trasporto insufficiente o inesistente, ma anche nelle zone periurbane e nelle stesse città in cui, a causa della pandemia, un’ampia fetta della popolazione ha abbandonato il trasporto pubblico ma non deve essere costretta a ripiegare definitivamente sul mezzo privato.»

Per Mauro Coni, docente del Corso di Ingegneria civile dell’ateneo cagliaritano e coordinatore locale del progetto, «integrazione dei sistemi di trasporto significa integrazione dei territori tra loro e quindi accessibilità. Il problema che affrontiamo è rilevante: si tratta di garantire la libertà di circolazione e di movimento anche a chi risiede nelle zone interne o difficilmente raggiungibili se non con l’auto privata, oltre ai turisti e ai visitatori. Il progetto WEAKI TRANSIT, grazie alla collaborazione tra atenei e alla partecipazione dei Comuni e dei soggetti privati che si occupano di trasporto, rappresenta un esempio di ricerca al servizio delle esigenze reali dei nostri territori».

Grazie all’adesione del comune di Iglesias al progetto è stato possibile realizzare il “Porto Flavia Link”, il collegamento treno+autobus di Trenitalia acquistabile su app, sito web e tutti i canali di vendita della Società. Il servizio garantisce 15 collegamenti quotidiani con autobus in partenza dalla stazione ferroviaria di Iglesias verso la località di Porto Flavia. Per il sindaco Mauro Usai «si tratta di un progetto totalmente innovativo perché, grazie alla sinergia tra vettori diversi, pubblici, privati, su rotaia e su gomma, permette per la prima volta di raggiungere con il servizio pubblico il sito minerario. E’ un servizio di grande valenza turistica per il nostro territorio».

«I collegamenti intermodali treno+bus di Trenitalia hanno come principale obiettivo quello di offrire un’esperienza di viaggio completa, sempre più conveniente e sostenibile – ha sottolineato Vincenzo Pullara, direttore regionale Trenitalia Sardegnain grado di rispondere alle differenti esigenze di chi sceglie il trasporto green anche per svago e turismo. Porto Flavia Link è, con l’Olbia Airlink, tra i primi collegamenti intermodali che abbiamo realizzato in Sardegna, ma ci auguriamo possa essere solo l’inizio di lunga serie per valorizzare tutte le attrazioni turistiche dell’Isola, dalla costa all’entroterra.»

Tra i partecipanti al convegno, oltre ai partner pubblici e privati, anche la Regione Sardegna rappresentata dal direttore generale dell’assessorato dei Trasporti, Gabriella Massidda, che ha evidenziato la sintonia tra il progetto e le politiche regionali in tema di trasporti interni e mobilità, dichiarando che «la Regione Sardegna ha da tempo definito un percorso per la tariffazione integrata multimodale. L’intervento nel Comune di Iglesias è pienamente in sintonia con la politica e la visione complessiva portata avanti già da qualche anno dalla RAS, anche con interventi e investimenti significativi sull’integrazione tariffaria».

 

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Dopo la parentesi infrasettimanale di Coppa Italia, che ha visto impegnato mercoledì il Cortoghiana nel match di andata della semifinale con la Macomerese, torna il campionato di Promozione, con le partite della sesta giornata del girone di ritorno. Nel programma spicca il derby tra il Villamassargia ed il Cortoghiana, le due squadre sulcitane finora più brillanti, alla vigilia rispettivamente all’8° ed al 5° posto in classifica (dirige Marco Spiga di Carbonia, assistenti di linea Mirko Pili ed Alessandra Usai di Oristano). Il Cortoghiana, all’andata battuto nettamente, un po’ a sorpresa visto quello che era allora il rendimento delle due squadre, per 3 a 0, con doppietta di Nicola Farci e terzo goal di Davide Piras, cerca la rivincita, anche per continuare a coltivare il sogno di inserirsi nella lotta per i play-off promozione, traguardo assolutamente impensabile alla vigilia del campionato. Il Villamassargia, viceversa, con una vittoria si porterebbe ad un solo punto dal Cortoghiana, in una posizione ormai tranquilla in prospettiva salvezza.

La Monteponi torna tra le mura amiche, dopo l’amara sconfitta di Villacidro che l’ha allontanata ancora dal sogno play-off, per affrontare l’Andromeda, avversario assai ostico (dirige Stefano Dore di Olbia, assistenti di linea Daniele Usai di Oristano e Monica Ortu di Cagliari).

Il tecnico rossoblu Fabio Piras deve rinunciare ancora al bomber Samuele Curreli che deve scontare la seconda delle due giornate di squalifica rimediate dopo l’espulsione subita due settimane fa nell’incontro casalingo con l’Orrolese. Se vuole ancora continuare a coltivare l’ormai debole speranza di un reinserimento al vertice della classifica, la Monteponi deve assolutamente vincere.

Sugli altri campi, si giocano le seguenti partite: Sant’Elena (tornato al quarto posto dopo il completamento della partita, vinta, sul campo della Sigma De Amicis 1979)-Idolo; Arborea-Villacidrese, Selargius-Gonnosfanadiga, Tonara-Seulo 2010 e, infine, Tortolì-Buddusò.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, la capolista Tharros torna in campo a Sadali dopo la rissa verificatasi domenica scorsa nelle battute finali della partita casalinga con il Calcio Capoterra che hanno portato prima alla sospensione dell’incontro, poi alla pesantissima sentenza del giudice sportivo che ha inflitto ad entrambe le società, la sanzione sportiva della perdita della gara con il risultato di 0 a 3 e l’ammenda di € 150,00; ed ha squalificato l’allenatore Maurizio Nulchis (Tharros) sino al 15 giugno 2020 e per 3 gare effettive i calciatori Federico Sperandio, Francesco Pinna, Ilario Corda (Tharros) e Roberto Lucchesu, Luigi Maggio, Mauro Palmas (Calcio Capoterra).

La sconfitta a tavolino subita da Tharros e Calcio Capoterra, ha consentito all’Atletico Narcao di tornare in piena corsa per la promozione diretta in Promozione regionale. La squadra di Fabio Tinti, oggi impegnata sul campo della Nuova San Marco, è ora seconda in classifica, a quattro lunghezze dalla capolista Tharros e con cinque di vantaggio sulla Fermassenti e sei sul Calcio Capoterra.

La Fremassenti ospita l’Atletico Villaperuccio in un derby tutto da vivere. All’andata si impose la squadra di Roberto Concas, per 1 a 0.

L’Antiochense, ora penultima in classifica e una delle squadre più in forma, con due vittorie casalinghe (su Tharros e Sadali) nelle ultime tre partite, cerca una conferma sul campo della Virtus Villamar e guarda con grande interesse a quello che accadrà a San Sperate, dove gioca il Gergei, alla vigilia terz’ultimo on sei lunghezze di vantaggio sulla squadra di Massimo Comparetti.

Completano il programma della sesta giornata di ritorno, le partite Santa Giusta Calcio-Calcio Capoterra, Gioventù Sportiva Samassi-Libertas Barumini e Freccia Parte Montis-Francesco Bellu Capoterra.

 

 

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Non c’è pace per l’Autotrasporto in Sardegna. Il nuovo caro traghetti “green” da gennaio 2020 porterà un aumento medio tariffario del 25%, dovuto alla scelta unanime dei principali armatori operanti in Sardegna di utilizzare un costoso carburante che ridurrà le emissioni di zolfo, come richiesto dal Regolamento europeo IMO 2020. Scelta unanime delle compagnie di navigazione anche sul valore da “ribaltare” all’utenza che trasporta merci per rientrare del proprio costo di esercizio: da 5 a 8 €/mt, con stesso importo sulle medesime tratte (ad es. sulla Livorno-Cagliari e sulla Civitavecchia-Cagliari, sia Gruppo Onorato che Grimaldi Group operano identico aumento di 8€/mt), che significa circa 250 € in più ad autocarro o semirimorchio per andare e venire dalla Sardegna e tariffe che lievitano fino a oltre 750€ + Iva per singola tratta (1.500 € + Iva in andata e ritorno).

Tante sono le segnalazioni di protesta ed esasperazione che arrivano in questi giorni dagli autotrasportatori all’Unione di Trasporto FITA della CNA.

«I calcoli sui sovraccosti tariffari restituiscono cifre da capogiro per le aziende artigiane di autotrasporto, che come è doveroso ricordare rappresentano ben il 73% del totale delle imprese in Sardegna – spiega Valentina Codonesu, responsabile regionale CNA FITA -. Abbiamo svolto un approfondimento sui volumi di traffico settimanale, mensile e annuale di diverse nostre aziende, certificando aumenti per centinaia di migliaia di euro all’anno in capo ai singoli operatori, che segneranno una distanza incolmabile dei nostri operatori con le aziende concorrenti della penisola e siderale con la concorrenza europea.»

«Da anni abbiamo fatto nostra la battaglia per la mobilità delle merci da e per la Sardegna e la riduzione dei sovraccosti generati dal dover necessariamente utilizzare i trasporti marittimi – aggiunge Francesco Pinna, presidente CNA FITA -. E in verità ci siamo spesso sentiti soli, come se questo fosse un problema del solo Autotrasporto e non dell’intera economia isolana. Oggi finalmente anche le imprese di altri comparti dialogano con noi riconoscendo che questa è una priorità dell’intero mondo produttivo e dei servizi, e che le rivendicazioni di condizioni di competitività paritarie sono interesse comune e condiviso.»

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Autotrasportatori sardi a confronto nell’Assemblea annuale CNA FITA, in corso di svolgimento a Oristano presso l’Hostel Rodia. Ad introdurre e animare il dibattito ci sono i vertici nazionali (Patrizio Ricci e Mauro Concezzi) e regionali (Francesco Pinna e Valentina Codonesu) dell’Unione di trasporto CNA, insieme all’avv. Giovanni Scoccini (Roma). Numerose le questioni in discussione che riguardano il comparto, sia al livello regionale – con aggiornamento sulle condizioni della Motorizzazione, dei porti e degli interventi infrastrutturali in Sardegna – che sul piano nazionale ed europeo – con approfondimenti sulla Class Action contro i produttori di veicoli industriali per il cartello dei prezzi accertato dalla Commissione Europea nel 2016, sul Fondo autotrasporto, sugli incentivi per la sostituzione del parco veicolare, sull’attuazione del servizio di revisione dei mezzi pesanti alle officine private.

Peggiora la già insostenibile condizione degli uffici territoriali della Motorizzazione in Sardegna.

Lo scorso giugno la CNA FITA aveva denunciato le inefficienze dell’amministrazione, il sottodimensionamento degli organici derivante dal blocco dei concorsi pubblici e dal mancato ricambio generazionale dei dipendenti in pensione, i sovraccosti e i rischi scaricati sul sistema delle imprese. Da tale denuncia è scaturita un’ispezione degli uffici da parte della Direzione Centrale della Motorizzazione Civile, sui cui esiti non trapela ancora alcuna informazione.

«I disagi per l’utenza – autotrasportatori, autoscuole ed agenzie pratiche auto – sono inaccettabili – dichiara la responsabile regionale della CNA FITA Valentina Codonesu -: mentre i ritardi e l’operatività ridotta degli uffici scaricano rischi e sovraccosti sulle aziende, l’amministrazione centrale tace. Capiamo che il cambio di Governo abbia determinato nuovi riferimenti apicali nelle amministrazioni, ma le imprese pagano ogni giorno le incertezze della politica e le inefficienze burocratiche

Nel frattempo, i numeri dell’organico degli uffici si sono ulteriormente ridotti, segnando i minimi storici in Sardegna: nella sede di Cagliari, col pensionamento di 7 unità nel 2019, restano in servizio 29 persone, di cui alcune part-time; nella sede di Sassari, col pensionamento di 3 unità nel 2019 e la cessazione distacco di altri 2 dipendenti, restano 12 persone, di cui alcune part-time; nella sede di Oristano, col pensionamento di 3 unità entro marzo 2020 – tra cui gli unici due tecnici in servizio – restano 11 persone con rischio di blocco del servizio revisioni e dei collaudi; nella sede di Nuoro restano in organico sole 6 unità, ma non si hanno notizie sul rinnovo del comando di due funzionari della Provincia di Nuoro in scadenza imminente, necessari per scongiurare la paralisi delle attività con gravi disagi per i cittadini e le aziende del territorio.

In tutte le 4 sedi si prevedono inoltre ulteriori pensionamenti nel 2020 e nel 2021, senza certezza sulla possibilità di nuove assunzioni.

«Sappiamo che in questo momento è in fase di svolgimento un concorso nazionale per ingegneri che potrebbe portare in Sardegna 7-8 funzionari, ma oltre a non avere certezza sul quando avverrà la presa di servizio, ci appaiono assolutamente insufficienti a garantire il regolare funzionamento degli uffici rispetto all’utenza di cittadini e imprese che richiedono i servizi», aggiunge Valentina Codonesu.

«Noi autotrasportatori siamo all’esasperazione – afferma Francesco Pinna, presidente regionale Cna Fita -. Vogliamo risposte concrete dopo l’ispezione della Motorizzazione Centrale avvenuta ad agosto, non è più possibile andare avanti in questa condizione, la misura è colma. Serve un piano straordinario urgente che restituisca dignità e piena operatività agli uffici che esercitano servizi e funzioni vitali per la nostra attività di autotrasporto

Al centro del dibattito anche la necessità di rendere operativa, con la modifica dell’art. 80 Codice della Strada, la possibilità di conferire la revisione dei mezzi pesanti alle officine private, prevista con la legge di Bilancio nazionale del 2019.

Secondo Mauro Concezzi, responsabile nazionale CNA FITA, si tratta di “una misura importantissima che ovvierebbe sull’intero territorio nazionale alla cronica carenza di personale degli uffici territoriali delle Motorizzazioni e alle conseguenti criticità che gravano sulle imprese di autotrasporto».

Intanto va avanti positivamente l’azione collettiva intrapresa nel 2017 dalla CNA FITA in favore degli autotrasportatori per il risarcimento del danno subito a seguito del cartello dei prezzi dei veicoli industriali da parte delle principali case costruttrici, accertato dalla Commissione Europea nel 2016. L’iniziativa ha coinvolto, al 2018, oltre 3000 aziende di autotrasporto del sistema CNA con 15.300 veicoli industriali sul piano nazionale di cui 156 aziende per circa 750 autocarri in Sardegna. L’azione è valsa alla CNA FITA il prestigioso riconoscimento del Premio Antitrust 2017 – riservato alle Associazioni di imprese – da parte dell’Autority Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per essersi distinta nella diffusione dei valori della concorrenza e della tutela di diritti dei consumatori, a testimonianza della bontà dell’iniziativa e della vicinanza istituzionale nella lotta per la concorrenza sul mercato e la tutela delle imprese.

«L’azione collettiva è aperta – hanno spiegato i vertici regionali Pinna e Codonesu – i nostri uffici sono disponibili a fornire le informazioni necessarie a chi volesse partecipare. Continuiamo nell’impegno a tutela delle piccole e medie imprese, a cui diamo la possibilità di recuperare il danno subito da un operare illecito che ha determinato sovrapprezzi medi stimabili intorno al 15-20% del valore dei veicoli

 

 

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La città di Oristano, eletta per il 2019 Città Europea dello Sport, si prepara ad ospitare la sesta edizione della Mezza Maratona del Giudicato che sarà presentata durante il corso di una conferenza stampa l’8 marzo, alle ore 11.00, presso la Sala Stampa del comune di Oristano, alla presenza del sindaco Andrea Lutzu, dell’assessore allo Sport Francesco Pinna, del presidente del comitato organizzatore Pasquale Maviglia assieme ad alcuni membri del direttivo. Parteciperanno anche Roberto Sassu Responsabile Società Sportiva Dinamica Sardegna ed il presidente FIDAL regionale, Sergio Lai.

L’appuntamento con la Mezza Maratona di Oristano è per domenica 10 marzo, in via Duomo. La manifestazione anche quest’anno si divide in due corse competitive: la mezza maratona appunto, di 21,097 km, e la gara di 12,500 km. A queste si aggiungono la consueta camminata ludico motoria su un percorso di 5 km, più il percorso di fitwalking di circa 12 km, entrambi dedicati a tutti gli amatori, gli appassionati e i gruppi di cammino.

Per tutti i partecipanti alle gare competitive e non la partenza sarà in via Duomo, da uno dei punti più significativi e rappresentativi della città di Oristano, ossia il punto in cui la domenica il martedì  di Carnevale i cavalieri della Sartiglia provano a infilzare la stella, davanti alla Cattedrale di Santa Maria.

Il percorso sarà il seguente: si passa nel bel centro storico oristanese, attraversando piazza Roma, si percorrerà poi il ponte sul fiume Tirso per dirigersi al Santuario della Madonna del Rimedio. Da qui si procederà in direzione Torre Grande verso il Pontile. Gli iscritti alla 21 km proseguiranno costeggiando la pineta. Si percorrerà il lungomare per tutto il suo sviluppo, con rientro fino alla torre. Per gli iscritti alla 12 km e al fitwalking, invece dopo il bivio per il Pontile si proseguirà fino alla rotonda sulla Strada Provinciale n. 1. Per entrambe le tipologie di gara la strada per rientrare in città è la stessa: attraverso il ponte di Brabau dalla zona di Sa Rodia, un altro giro per il centro storico oristanese con arrivo nella via Duomo.

Programma della giornata

  • ORE 08.00 Ritrovo giudici ed atleti presso Palazzo Arcais – ingresso Piazzetta Corrias, ritiro pettorali e iscrizioni
  • ORE 09.30 Termine ultimo per completare le iscrizioni e ritirare i pettorali
  • ORE 10.00 Partenza della mezza maratona e della 12,500 km competitiva da Via Duomo e a seguire, della corsa non competitiva e fitwalking
  • ORE 12.30 Scadenza tempo massimo per completare la gara il cui arrivo è situato in via Duomo
  • ORE 13.00 Premiazioni che verranno svolte nella vicina piazza Eleonora D’Arborea

Tra gli iscritti c’è grande attesa per la partecipazione di tre big della corsa in Sardegna:

  • Claudia Pinna, campionessa e pluriprimatista sarda del mezzofondo prolungato, della mezza maratona e della maratona, ha preso parte alle prime 4 edizioni, ovviamente vincendole. La “ragazza da record”, nel suo straordinario curriculum sportivo può vantare tre titoli italiani assoluti (5.000 m nel 2007, mezza maratona nel 2013 e 10.000 m nel 2015) oltre ad innumerevoli vittorie in campo regionale.
  • Eleonora Gardelli, 32 anni, sassarese doc, cresciuta atleticamente nelle file del Cus Sassari (specialista del mezzofondo veloce).Dopo aver corso qualche mezza maratona, nel 2018 ha provato a cimentarsi nella distanza dei 42 km e a novembre nella maratona di Ravenna Città D’Arte ha sbaragliato il campo delle contendenti vincendo il titolo tricolore di maratona.
  • Federico Ortu, giovane e talentuoso atleta sangavinese (18 anni compiuti lo scorso 4 dicembre), è considerato un predestinato del mezzofondo prolungato in Sardegna. Tesserato per la società podistica San Gavino è allenato da Antonello Podda, storico allenatore di Claudia Pinna. Da incorniciare il suo 2018 dove da junior ha ritoccato tutti i suoi primati personali (dai 1500 ai 3000, 5000, 10000 e mezza maratona).

A ogni partecipante verrà consegnato un pacchetto di gara con t-shirt, chip per il percorso ed eventuali gadget forniti dagli sponsor. L’intero Comitato Organizzatore tiene a ringraziare in modo particolare CRAI, VESTIS&FRALU’ e L’ORTO DI ELEONORA per il loro prezioso contributo e fondamentale aiuto nel promuovere con coraggio e grande sensibilità iniziative come questa.

La Mezza Maratona del Giudicato è organizzata da un Comitato promotore di cui fanno parte l’Associazione Mezza Maratona del Giudicato di Oristano con la Società Sportiva Oristanese Dinamica Sardegna, il patrocinio del Comune di Oristano e della Provincia di Oristano e l’approvazione della F.I.D.A.L.

E con la collaborazione della ASD Marathon Club Oristano.

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Riaprono la SP 25 dir. Loculi-Onifai e la Circonvallazione – collegamento SP 25 a SP 72 dir. Onifai – Loculi ai mezzi che superano i 70 quintali, entrambe con limitazione di velocità a 30 km/h. Un risultato importante targato CNA FITA Sardegna, dopo anni di divieti al traffico pesante dei mezzi impegnati soprattutto nelle attività economiche estrattive, di cava e alimentari, che costava agli operatori interessati cifre da capogiro, complessivamente circa 500.000 euro all’anno. 

Numerose e forti le rimostranze degli autotrasportatori pervenute da tempo in CNA FITA, che ha quindi analizzato flussi e percorrenze degli operatori impegnati nella deviazione dalla S.S. 131 DCN per destinazione Orosei, rilevando i sovraccosti derivanti dai chilometri in più percorsi in ragione dei divieti che impedivano il transito sia nel centro abitato che nella circonvallazione intorno al comune di Irgoli.

Un percorso quotidiano obbligato in media per 55 operatori, costretti a percorrere la SP38 e imboccare la SP 129 per 25 km fino al bivio di Onifai, anziché i soli 16 km del percorso SP 25 Loculi-Irgoli-Onifai. «Eliminiamo sovraccosti pesantissimi per gli operatori quotidianamente interessati al percorso alternativo dei divieti ad oggi esistenti – spiega Valentina Codonesu, responsabile regionale CNA FITA. Ben 18 km in più – considerato che i servizi di trasporto prevedono di norma una doppia percorrenza su strada in andata e ritorno, per giunta su strade meno scorrevoli e con forti pendenze, ad una velocità commerciale media di 1,9 €/km. Una maggiorazione giornaliera che complessivamente si aggira intorno ai 1.881 €, circa 34 € per il singolo autotrasportatore. E che, parametrato su un mese di lavoro, ammonta a 41.382 €, circa 752 € per operatore, e diventa una cifra esorbitante se affrontata su base annua per complessivi 496.584 €, circa 9.000 € a carico di ogni singola azienda».

Conti alla mano, la CNA FITA ha richiesto un incontro urgente alla prefettura di Nuoro, ANAS Sardegna e comune di Irgoli per discutere delle problematiche di percorrenza delle strade statali, provinciali e comunali del Nuorese, in particolare in relazione ai divieti di transito. Alla richiesta dell’associazione artigiana è seguito un sollecito riscontro da parte della prefettura di Nuoro, che ha convocato a fine ottobre un tavolo di confronto con gli interlocutori interessati, allargandolo anche alla provincia di Nuoro ed al comune di Orosei.

«Un incontro utile, nel quale è stata possibile una composizione dei diversi interessi – afferma Francesco Pinna, vicepresidente nazionale e presidente regionale CNA FITA -. Abbiamo apprezzato la sensibilità dimostrata dalla Prefettura e dall’amministrazione comunale di Irgoli, con la quale abbiamo lavorato in sinergia per ottenere questo risultato che preserva la sicurezza, valore per noi imprescindibile, ma che abbatte di circa 500.000 euro annui i costi sostenuti dagli autotrasportatori che transitano quotidianamente nel territorio. Ma è evidente che occorra una programmazione territoriale condivisa sulla viabilità extracomunale, affinché gli impegni e i risultati possano essere duraturi.»

Verranno pubblicate domani, 28 novembre, le due ordinanze del Sindaco che rettificano le disposizioni di divieto di transito in entrambi i sensi di marcia della SP 25 e la Circonvallazione di collegamento SP25 e SP 72, disposte per i mezzi pesanti negli anni 2015 e 2017.

«Siamo venuti incontro alle esigenze degli autotrasportatori – dice Ignazio Porcu, sindaco di Irgoli – consapevoli della forte crisi che vive questo comparto. Purtroppo, su di loro si abbattono anche le conseguenze di una Provincia priva di fondi e di una Regione che i fondi preferisce destinarli da tutt’altra parte. Gli ultimi interventi di manutenzione sulla SP 25 sono stati fatti dal comune di Irgoli per 40.000 €; sulla SP72 gravano segnalazioni di cedimenti – mai sistemati e peggiorati per tempo – da oltre due anni. La nostra circonvallazione ha subito un ultimo intervento di manutenzione con un esborso comunale, in compartecipazione al finanziamento, di 150.000 su 450.000 €. Per un piccolo Comune come Irgoli è troppo. L’importanza delle nostre strade si evidenzia solo quando si rilevano i costi per il mondo economico, ma mai quando c’è da ricorrere alle manutenzioni. Oggi siamo noi ad aprire le porte ad una mediazione, e ci impegniamo a garantire la viabilità nel nostro centro, ma aspetto risposte concrete dalla Protezione civile e dalla Regione, o saremo costretti a fare un passo indietro e imporre nuovamente i nostri vincoli a tutela della sicurezza e integrità delle strade.»

CNA Fita Sardegna e Confartigianato Trasporti Sardegna, le due Associazioni degli autotrasportatori artigiani, hanno scritto ai Prefetti di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, per dissociarsi dallo sciopero dei servizi di autotrasporto proclamato su base nazionale da Trasportounito, e prendere le distanze dagli effetti che questo potrebbe avere sull’intera regione.

Le due Associazioni artigiane, dopo aver letto sugli organi di stampa della conferma del fermo a livello locale, hanno chiesto «di presidiare fermamente e adeguatamente il territorio al fine di garantire il diritto alla sicurezza, alla mobilità e al lavoro degli operatori e delle merci su strada».

Confartigianato Trasporti e FITA CNA della Sardegna sottolineano che in questo momento sono impegnate a livello nazionale «in un confronto con il ministero dei Trasporti finalizzato allo stralcio dell’articolo della Legge di stabilità che prevede la riduzione dei crediti di imposta per il rimborso delle accise sul carburante».

Francesco Pinna, presidente regionale di Fita CNA, e vice presidente nazionale, sottolinea che l’autotrasporto non può rinunciare all’unico strumento, seppur limitato, capace di calmierare un prezzo alla pompa fuori controllo e tra i più cari in Europa. Pertanto «non è preclusa la possibilità di aderire ad una successiva ipotesi di fermo nazionale, già condivisa da tutte le sigle riunite in UNATRAS e ANITA, qualora non ottenessimo debite e valide rassicurazioni rispetto a quanto richiesto».

Giovanni Mellino, presidente regionale di Confartigianato Trasporti, e vice presidente nazionale, ricorda che «gli autotrasportatori sardi si riservano di prendere successive decisioni che saranno comunque tempestivamente comunicate a tutela e garanzia dell’ordine pubblico, che le nostre Associazioni desiderano sempre preservare, anche nei momenti di grave difficoltà per la categoria».