29 March, 2024
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Si è alzato il sipario sulla seconda edizione di S’Iscuru. I tre giorni da paura nel centro di Olbia si concluderanno domani, mercoledì 31 ottobre, nel giorno di Halloween. Oggi saranno recuperate tutte le attività che non si sono potute svolgere ieri a causa del maltempo: in particolare dalle 18, nelle vie del centro, la sfilata di Su Mascadore e Su Lolle Padresu. La manifestazione dell’horror e del mistero è già una garanzia di successo per le attività commerciali del centro storico, grazie a una pagina Facebook molto seguita che ha trasformato in personaggio di culto Amleto, il simpatico scheletro mascotte di S’Iscuru, intento a visitare e pubblicizzare tutti i negozi aderenti all’evento. Una iniezione di curiosità e un coinvolgimento importanti, in un periodo solitamente avaro di turisti nelle vie del centro di Olbia. La grande folla attesa per questi tre giorni contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo di allungare sempre di più la stagione. «S’Iscuru è un evento che sta creando interesse, un modello vincente – sottolinea Pasquale Ambrosio, presidente della Confcommercio gallurese -. Finalmente si sta puntando, con sempre maggiore convinzione, sul coinvolgimento della Confcommercio, con i commercianti parte attiva nella creazione degli eventi. Trovo positivo l’interesse dell’amministrazione alla promozione della città e l’individuazione dei commercianti del centro storico come prezioso punto di riferimento».

Fino a mercoledì notte è previsto un programma molto articolato, animato da centinaia di personaggi: oltre a mostri e fantasmi, saranno allestite una “Area rossa” in via Olbia e una “Area zombie” in via Romana. Proprio l’area zombie è la grande novità di questa seconda edizione di S’Iscuru, i vicoli del centro storico saranno invasi da affamatissimi morti viventi che “daranno vita” a un parco giochi in versione horror. Spazio anche a concerti, sfilate, parate in maschera, con majorettes, giocolieri, la banda musicale e la sfilata di maschere tradizionali sarde. A contorno, fuochi d’artificio al Molo Brin e l’Area Kids in via Porto Romano.

«Il personaggio di Amleto rappresenta il risvolto mediatico e l’idea originale di un’iniziativa che dall’anno scorso ha scelto di puntare sulle attività commerciali del centro storico – sottolinea Gianni Ponsanu, presidente del centro commerciale naturale “IoCentro” -. Ci siamo sentiti coinvolti a 360 gradi e siamo felici del successo della manifestazione.»

Oggi, dalle 16,30 alle 19,30 spettacoli per i più piccoli nell’Area kids di via Porto Romano: truccabimbi, un mago, palloncini e il trenino. Alle 18.00, sfilata di giocoleria con i trampolieri e mangiafuoco. Alle 19.00, fuochi d’artificio al Molo Brin e parata nelle vie della banda musicale e delle majorettes. Alle 20.00, nello Stage One studios di Mavi Careddu, si svolgerà l’Open horror show.

Domani, mercoledì 31 ottobre, alle 17.00, l’Area Kids si trasferisce in Piazza Mercato. Dalle 17.00 alle 21,30 i bambini e ragazzi olbiesi sono tutti chiamati a partecipare al “Dolcetto o scherzetto” nelle vie del centro. Dalle 18.00, partirà la grande festa horror con “Mangiafuoco e Tribal sound percussion” e lo spettacolo “Korok e gocce di fuoco”. Dalle 18,30, i fuochi d’artificio al Molo Brin, da cui partirà la parata “Thriller” che arriverà in piazza Mercato. Parteciperanno i trampolieri, Mangiafuoco, la Funky jazz Orchestra di Berchidda e le mascotte. Dalle 18,45 prenderà il via lo spettacolo circense Hope Hope Hopla in Corso Umberto, davanti allo Scolastico. Dalle 19,30, musica e spettacoli in piazza Mercato: “Too Bad” con i trampolieri e Mangiafuoco e, dalle 20,30, inizierà il concerto dei “The four pops” seguiti dai “Tamara quartet”. Dalle 21,30 alle 23,30 spazio per la paura: in via Olbia aprirà la “Red zone” con i personaggi più terrificanti del cinema horror mentre, alla stessa ora, via Romana sarà invasa da un esercito di zombie che abbandoneranno le loro tombe appositamente per l’evento più pauroso dell’anno.

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L’arte della felicità, gli artisti di strada che sanno e fanno sognare. La strada come palcoscenico, luogo della creatività, della follia, del sorriso, come scelta di vita. Ritorna il “Gallura Buskers Festival”, la rassegna internazionale di artisti di strada e circo contemporaneo. Musica, colori, magia: un esercito di acrobati, giocolieri, giullari, marionette, clowns e cantastorie da tutto il mondo si appresta a sbarcare a Santa Teresa per trasformarla nel regno fantastico dell’allegria, dello stupore, della fantasia, dell’estate. Dai più importanti festival di giocoleria, arte di strada e musica arrivano a Santa Teresa Andrea Fidelio, Bence Sarkadi, Chris Lynam, Circo Pacco, Coltivatori di Musica, Compagnia Rasoterra, Crazy Pony, El Grito, Ete Clown, Felice Pantone, Francesca Mari, Funky Jazz Orchestra, Gunter Rieber, Keiichi Iwasaki, La Sbrindola, Mabò Band, Nicola Virdis, Rufino Clown, Sblattero, Trukitrek.

Dal 17 al 23 luglio oltre venti compagnie internazionali invaderanno anche quest’anno le vie e le piazze di una delle località marittime tra le più belle della Sardegna, sede ormai da quattro anni del mondo meraviglioso e sorprendente del Gallura Buskers Festival che accoglie i migliori artisti regionali, nazionali e internazionali. Un tuffo nel cuore della creatività e nell’incantevole natura incontaminata della Gallura.

Quinta edizione organizzata dall’associazione “Dietro Le Quinte” con la direzione artistica e organizzativa di Alberto Pisu, il Gallura Buskers Festival porta quest’anno un mare di stravaganti performer tra i più richiesti nei più importanti festival italiani ed internazionali provenienti dall’Ungheria, UK, USA, Italia, Argentina, Giappone, Svizzera, Spagna e Sardegna, pronti ad accogliere nelle magiche serate sotto le stelle un pubblico di adulti e bambini, da zero a novantanove anni. La strada, il miglior teatro a cielo aperto, per divertire, intrattenere, raccontare e portare le persone dentro i sogni, le storie ed i loro fantastici personaggi.

Il teatro itinerante fra trucchi, numeri, poesia e gag esilaranti e parate musicali attraverserà le vie e le piazze principali di Santa Teresa: dalla frazione di San Pasquale al centro storico del paese, le piazze San Vittorio/Chiesa e Vittorio Emanuele, il Porto turistico, via XX Settembre, via Cavour, via Maria Teresa, fino alla splendida Torre Spagnola di Longosardo e il suo sguardo infinito sul mare, una delle poche torri visitabili edificata nella seconda metà del Cinquecento. E ancora mostre fotografiche delle precedenti edizioni del festival, convegni, incontri, parate musicali, degustazioni, visite al sito archeologico Lu Brandali.

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E’ stato presentato stamane, a Cagliari, il 29° Festival internazionale “Time in Jazz“, ideato e diretto da Paolo Fresu, in programma dall’8 al 16 agosto. Paese natale del trombettista, Berchidda è come sempre il fulcro della manifestazione: qui ha casa l’associazione culturale “Time in Jazz” che ne cura l’organizzazione, e qui si concentra la maggior parte degli eventi in cartellone. Ma anche quest’anno il festival abbraccia vari altri centri del nord Sardegna: Bortigiadas, Calangianus, Chiaramonti, Ittireddu, Loiri Porto San Paolo, Mores, Ozieri, Pattada, Posada, San Teodoro, Telti, Tempio Pausania e Tula, sono le tappe di un circuito di concerti che nel mattino e nel pomeriggio vanno in scena in luoghi rappresentativi della realtà socio-culturale del posto o di valore storico o naturalistico. Novità di quest’anno, la rassegna “Time in Sassari”, consueto prolungamento di Time in Jazz in territorio sassarese, fungerà anche da prologo al festival: doppio appuntamento in calendario, dunque, l’8 e il 16 agosto, a Sassari, Cheremule e Sorso.

Sviluppando l’ideale percorso “anatomico” inaugurato due anni fa, dopo le edizioni all’insegna di Piedi e di Ali, Time in Jazz si riconosce quest’anno sotto il titolo Occhi, spunto tematico e filo rosso per nove giornate cariche di musica (e altro). Il jazz internazionale è rappresentato da artisti del calibro dei sassofonisti Charles Lloyd e Michel Portal; la scena italiana trova invece ampio spazio con la cantante Ada Montellanico, il duo del clarinettista Gianluigi Trovesi e del fisarmonicista Gianni Coscia, il quartetto Four and more, il bandoneonista Daniele di Bonaventura, i pianisti Alessandro Di Liberto, Antonio Zambrini, Stefano Battaglia, il duo Musica Nuda della cantante Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, il progetto BAM del contrabbassista Marco Bardoscia con il quartetto d’archi Alborada e la pianista Rita Marcotulli.

In un programma sul tema degli occhi non poteva mancare la giusta attenzione per gli artisti non vedenti: ecco, dunque, il pianista americano Justin Kauflin, la coppia Amadou & Mariam, dal Mali, e la cantante e pianista Silvia Zaru.

Il cartellone propone poi progetti “trasversali” come il duo Bugge Wesseltoft – Christian Prommer, o la “Norma” di Bellini riletta in chiave jazz da Paolo Silvestri e affidata all’esecuzione dell’Orchestra Jazz del Mediterraneo e all’Orchestra Jazz della Sardegna con Paolo Fresu solista. E, ancora, progetti speciali come “Il tempo in posa”, con le foto di Pino Ninfa e la musica del pianista svedese Jan Lundgren, o come il “Blind Date – Concert in the Dark” del pianista Cesare Picco; produzioni originali, come i duo del polistrumentista Mino Cinelu con Rita Marcotulli e con lo stesso trombettista di Berchidda, o come “Cecità”, un lavoro ispirato all’omonimo romanzo di José Saramago con l’attore Giuseppe Battiston e le musiche di Fresu e Daniele di Bonaventura.

Un programma ricco e variegato, dunque, in cui trovano spazio anche il chitarrista Tuareg Bombino con il suo desert blues, il progetto Last Of Songs degli israeliani Irit Dekel e Eldad Zitrin, i poeti improvvisatori Bruno Agus e Salvatore Scanu, la Banda Bernardo De Muro e la Funky Jazz Orchestra di Berchidda.

Paolo Fresu _2015 (ph © Roberto Cifarelli1905)

Paolo Fresu _2015 (ph © Roberto Cifarelli1905)

Trovesi-Coscia (foto diRoberto Masotti) ECM 2005 (s) Rita Marcotulli (foto di Paolo Soriani) (5s)

Mino Cinelu 2 Michel Portal (奇Jean_Marc_Lubrano) (s) Charles Lloyd (s) Amadou & Mariam (s)