28 March, 2024
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Grande successo, ieri sera, a Carbonia, nell’incantevole scenario dell’anfiteatro di Monte Sirai, per lo spettacolo di Michele Placido, “Serata d’onore: un viaggio tra musica e poesia”, organizzato dall’Associazione Enti locali per le Attività culturali e di Spettacolo con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia ed il cofinanziamento della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna.

Per oltre due ore, il grande attore, regista e sceneggiatore, ha interpretato poesie e monologhi di grandi personaggi come Dante Alighieri, Pablo Neruda, Eugenio Montale, Gabriele D’Annunzio, Trilussa e Salvatore Di Giacomo, accompagnato dal duo guidato da Gianluigi Esposito, che ha proposto alcune tra le più belle canzoni classiche napoletane di sempre, prendendo per mano gli spettatori, condotti tra le più belle pagine della poesia e del teatro.

Il pubblico ha gradito ed ha partecipato, con viva soddisfazione dello stesso Michele Placido.

Alleghiamo un ampia documentazione fotografica, un’intervista esclusiva con Michele Placido ed alcuni brani dello spettacolo.

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Attore, regista e sceneggiatore, Michele Placido sarà il grande protagonista del terzo atto della rassegna “Notti a Monte Sirai”, che prevede oggi, venerdì 2 agosto, alle ore 21.30, lo spettacolo intitolato “Serata d’onore: un viaggio tra musica e poesia”. Il poliedrico artista pugliese, con la sua performance, impreziosirà ancor di più la rassegna organizzata dall’Associazione Enti locali per le Attività culturali e di Spettacolo con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia ed il cofinanziamento della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna.

«Notti a Monte Sirai, uno degli eventi principali della programmazione di “Estiamoinsieme 2019”, è una rassegna di elevato livello che ci consente di valorizzare ulteriormente un sito di fondamentale importanza sotto il profilo storico, turistico e culturale. Si tratta di un’iniziativa che riproponiamo alla luce della qualità artistica e del successo registrati nelle precedenti edizioni», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Michele Placido è un artista prestigioso, di fama internazionale, celebre per gli innumerevoli successi ottenuti in campo televisivo, cinematografico e teatrale. Tra questi si segnala, a puro titolo esemplificativo, il ruolo del commissario di Polizia Corrado Cattani nella miniserie televisiva La Piovra, andata in onda negli anni Ottanta; l’interpretazione del magistrato Giovanni Falcone nell’omonimo film del 1993 e dell’ex poliziotto Guido Gerosa nella serie televisiva “Racket” del 1997. Una carriera costellata di successi anche nel cinema con la partecipazione alla celebre pellicola di Mario Monicelli “Romanzo Popolare” del 1974 a “Ernesto” di Salvatore Samperi nel 1979, a “Mary per sempre” di Marco Risi del 1989 e a “Il Caimano” di Nanni Moretti del 2006.

Oltre ad essere un eccellente attore, Placido vanta un ottimo palmares anche come regista cinematografico. A questo proposito, come non ricordare la direzione del film che narra la storia della Banda della Magliana, “Romanzo Criminale” del 2005, o la splendida ricostruzione delle vicende del “Bel Renè” e della banda della Comasina in “Vallanzasca: gli Angeli del Male” del 2010.

Stasera, alle ore 21.30, Michele Placido sarà protagonista in veste di attore di teatro con “Serata d’onore: un viaggio tra musica e poesia”: un recital che vuole essere un racconto, un dialogo tra l’artista e gli spettatori. Michele Placido interpreterà poesie e monologhi di grandi personaggi come Dante Alighieri, Pablo Neruda, Eugenio Montale, Gabriele D’Annunzio. Non mancheranno i versi dei più importanti poeti e scrittori napoletani come Salvatore Di Giacomo, Raffaele Viviani, Eduardo De Filippo.

Appuntamento alle ore 21.30 nella splendida cornice dell’Anfiteatro di Monte Sirai.

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Lo scorso 29 settembre si è svolta la giornata di premiazione dei partecipanti al 33° Premio Letterario “Giuseppe Dessì”, che il Parco Geominerario ha sostenuto con il suo alto patrocinio.

Giuseppe Dessì, scrittore e poeta di Villacidro, possiamo dire sia stato un antesignano del Parco, quando nel 1972 vinceva il Premio Strega con la sua opera “Paese d’ombre”.

Nell’opera narra del suo paese Villacidro, ma anche del vasto territorio al cospetto del Monte Linas che da Villacidro raggiunge, attraversando i luoghi e le tradizioni, i comuni di San Gavino, Guspini, Arbus, Fluminimaggiore e Buggerru.

Questo territorio cosparso di geositi di interesse internazionale, trova nella cascata di “Sa Spendula” il grande riferimento letterario che ispirò, con un sonetto, la lirica di Gabriele D’Annunzio a testimoniare l’importante apporto della letteratura nel Parco Geominerario.

Così un’appendice del sito Internet “parcodessì.it”: «L’immaginario dello scrittore si muove e spazia tra il ricco patrimonio ambientale, la cultura, le tradizioni, la storia e “preistoria” che fanno dell’isola un mondo affascinante e a tratti misterioso; quei luoghi, apparentemente fantastici arricchiti dalla “magia” letteraria sono tutti visibili nei paesi del Parco: Villacidro, Guspini, Arbus, Buggerru, Fluminimaggiore e San Gavino».

Assieme alla Fondazione Giuseppe Dessì, il Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna è impegnato a riprendere il progetto perseguito a suo tempo dalla Regione Sardegna per l’istituzione di un Parco culturale.

Oggi si sta lavorando affinché quel territorio che ha ispirato Giuseppe Dessì, fatto di cascate, di boschi, di tradizioni culturali, di geositi e di miniere, al cospetto della seconda cima più elevata della Sardegna, il Monte Linas, con tutto il suo patrimonio storico ed antropologico che lo caratterizza, possa pienamente esprimersi con la nascita di un Parco Letterario che operi in perfetta sintonia con il Parco Geominerario, arricchendone la conoscenza e la fruizione.

La nascita del Parco Letterario Giuseppe Dessì che fa proprio il tentativo regionale del 2001, non può che dare un grande apporto alla missione del Parco Geominerario, impegnato con i Geoparchi mondiali Unesco ad aumentare la conoscenza e la consapevolezza, fra le comunità residenti e non, del ruolo e del valore delle geodiversità, promuovendo le migliori pratiche di conservazione, educazione, divulgazione e fruizione del patrimonio affidatoci.

Tarcisio Agus

Presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna

Il giornalista Ferruccio De Bortoli cui è andato, assieme allo psichiatra e scrittore Vittorino Andreoli, il Premio Speciale Fondazione di Sardegna.

I vincitori della 33ª edizione del Premio “Giuseppe Dessì“.

 

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Hanno preso il via i lavori di bitumazione in 19 strade di Sant’Antioco, alcune delle quali in condizioni di usura tali da pregiudicare la sicurezza dei cittadini. L’investimento è di 300mila euro, frutto della cessione di spazi finanziari da parte della Regione nel febbraio scorso. «Le strade su cui necessitano opere di ripristino e adeguamento del manto sono in misura maggiore rispetto a quelle interessate da questi lavori – afferma il sindaco Ignazio Locci – ma siamo convinti che con questo intervento si risolva una serie di criticità di vecchia data. Proseguiremo nel piano di recupero avviato negli anni scorsi, al fine di rendere sempre più sicuro il tessuto stradale di Sant’Antioco».

Ecco l’elenco delle strade oggetto dell’intervento: via Mazzini (tratto compreso tra via Cavour e Via Eleonora); Via XX Settembre (tratto compreso tra via Cavour ed Eleonora d’Arborea; Via Veneto; Via Lamarmora (tratto compreso tra via Cavour e via Garibaldi); Via Fiume (tratto compreso tra via Eleonora e via Veneto); Via Sardegna; Via Calabria; Via Sicilia; Via della Resistenza (tratto compreso tra via Calabria e Viale Trento); Via Toscana; Via Sauro; Via Toti; Via Salvatore Quasimodo (tratto terminale); Via Don Sturzo (tratto compreso tra via Salvatore Quasimodo e via Gabriele D’Annunzio); Via Napoli; Via Milano; Via Gallura; Via Goceano; Via Ogliastra. 

«I lavori dureranno circa 25 giorni – commenta l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – si tratta di opere urgenti in strade la cui pavimentazione si presenta in uno stato di conservazione precario e non sicuro, sia per la presenza di avvallamenti diffusi dovuti a lavori sui sottoservizi esistenti con ripristini non sempre realizzati a regola d’arte, sia per il normale disfacimento del tappeto ormai deteriorato a causa della costante azione esercitata dai veicoli e dall’acqua.»

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Le manifestazioni in omaggio alle gesta della Brigata “Sassari” – nei luoghi in cui essa, nella Prima guerra mondiale, combatté valorosamente (e con grande sacrificio dei suoi componenti: fanti ma anche ufficiali) -, che si sono tenute nei giorni 22 e 23 giugno 2018 a Musile di Piave, a Fossalta di Piave e a Meolo (tutte località in provincia di Venezia), rientrano nel Progetto della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (F.A.S.I.) denominato “Centenario della Grande Guerra nei Luoghi della Memoria esistenti nei comuni della Battaglia del Piave” (detta anche “Battaglia del  Solstizio” secondo l’espressione coniata da Gabriele D’Annunzio).
Questa più recente tappa del percorso commemorativo del Centenario si è collegata anche alla ricorrenza di un particolare decennale: nei giorni 20-22 giugno del 2008, infatti, la F.A.S.I. e i tre Comuni interessati, con la collaborazione fattiva dei 131 Comuni di cui erano originari, avevano voluto ricordare, a distanza di 90 anni e con appositi monumenti, i 138 ragazzi del ’99 della Brigata “Sassari” caduti nella “Battaglia del Solstizio”.
Questa Battaglia, ufficialmente nota come Seconda Battaglia del Piave, fu l’ultimo tentativo di sfondamento della linea italiana operato da parte delle truppe austro-tedesche. Fu combattuta tra il 15 e il 22 giugno 1918. Il successo italiano determinò un rivolgimento del fronte che in quattro mesi portò alla vittoria finale dell’esercito italiano sul nemico austro-ungarico.
La delegazione della F.A.S.I  (la presidente Serafina Mascia, il presidente onorario Tonino Mulas, i componenti del Comitato Esecutivo Renzo Caddeo e Rita Danila Murgia, Saverio Vidili per il Circolo culturale sardo “Ichnusa” di  Mestre-Venezia), insieme con numerosi altri partecipanti non solo della zona (Associazioni Combattentistiche e Protezione Civile, soci dei Circoli sardi del territorio) ma provenienti anche da altre località (Coldiretti Sardegna – Fondazione Campagna Amica tra gli altri) ha rivisitato i diversi monumenti celebrativi, compresi ovviamente quelli  eretti nel 2008, davanti ai quali sono stati pronunciati i discorsi ufficiali.
Prima tappa nella piazzetta di Croce, frazione di Musile di Piave, dove al capitano “sassarino” Tito Acerbo (Loreto Aprutino, in provincia di Pescara, 4 marzo 1890 – Croce, 16 giugno 2018), medaglia d’oro al valor militare, sono dedicati un cippo ed una colonna spezzata. Nello stesso giorno, nella stessa località, morì il sottotenente Attilio Deffenu (nato a Nuoro il 28 dicembre 1890), medaglia d’argento, e forse sarebbe giusto ricordarlo – come ha sottolineato qualcuno – almeno con un cippo (se non con una colonna) al fianco del coetaneo Acerbo.
Dopo i saluti della sindaca di Musile, Silvia Susanna, è stata illustrata la figura eroica del capitano Acerbo; è quindi seguita la deposizione di due corone di fiori davanti ai due monumenti.
Dopo che il generale di C.A. (aus) Enrico Pino (autore di un prezioso volumetto su “La Brigata ‘Sassari’ sul Piave nella Battaglia del Solstizio”, opportunamente ristampato per la circostanza) ha dato un sintetico quadro degli schieramenti che furono in campo nella zona, c’è stata la prima performance del tenore “Funtava Vona” di Orgosolo, che si è esibito in tutte le successive tappe del percorso.
Ci si è quindi trasferiti nel luogo, a poca distanza, in cui sono il cippo e la lapide che in «affratellante gemellaggio» i comuni di Armungia (paese natale di Emilio Lussu) e di Musile di Piave il 21 giugno 2008 vollero porre alla memoria del valoroso capitano della 8ª Compagnia (medaglia d’argento), che ruppe l’accerchiamento in cui era stata rinserrata e che «aprendosi la via nelle file nemiche con le baionette» ebbe la possibilità di rientrare nel reggimento.
In questa circostanza sono intervenuti Serafina Mascia e Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna.
All’aperto si è quindi tenuta a Musile la seduta straordinaria dei Consigli comunali di Musile, Meolo e Fossalta per celebrare il Decennale del conferimento della Cittadinanza Onoraria alla Brigata “Sassari”: la sindaca del comune di Musile ha letto e distribuito copia della delibera assunta unitariamente dai tre Comuni in  merito a questo riconoscimento. Erano presenti anche due alti ufficiali dell’attuale Brigata “Sassari”. Ha partecipato, guidata dal sindaco, Mario Bianchi, anche una delegazione del comune di Longone Sabino (Rieti), paese natale di Attilio Verdirosi, medaglia d’oro al valor militare a Fosson della Battaglia (frazione di Meolo).
Ci si è trasferiti quindi in località Osteria Fossalta di Piave, dove una lapide datata 20 giugno 2008 ricorda l’eroismo della Brigata “Sassari”: «Il sacrificio estremo dei reparti di protezione consentì agli esausti Battaglioni della Brigata  di ripiegare sulla linea di resistenza Palumbo – Losson – Meolo  da dove gli intrepidi Sardi, balzati al contrattacco il 23 giugno ricacciarono oltre il Piave l’invasore». Sono intervenuti Saverio Vidili ed il sindaco di Fossalta, Massimo Sensini, che ha illustrato nel dettaglio lo svolgimento delle azioni belliche in quel caposaldo e ha poi guidato la comitiva alla riva del vicino Piave, dove è stato eretto il «Battistero della Pace in memoria dei Ragazzi del ’99 eroici difensori in queste sponde del Piave». Il sindaco ha altresì illustrato il percorso “La Guerra di Hemingway”, che consente di scoprire i luoghi della Grande Guerra sul fiume Piave sulle orme del grande scrittore americano. Fossalta di Piave, durante la Grande Guerra, era al centro dei fuochi dei due eserciti nemici attestati sulle opposte sponde del fiume. «Tra questi due fuochi c’erano anche i volontari della Croce Rossa tra cui Hemingway, che si arruolò per andare a combattere in Europa come conducente delle ambulanze della Croce Rossa americana. Hemingway si trovò coinvolto nella ritirata dell’esercito italiano dopo la disfatta di Caporetto e passò del tempo a Fossalta di Piave, luogo dove venne ferito e che narrò nel suo romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi”, menzionando la famosa Casa Gialla, la casa che vide appena ferito al Buso Burato, nella sera dell’8 luglio 1918». Al tramonto, nella Piazza del Municipio di Fossalta di Piave, la Coldiretti Sardegna ha aperto gli stand allestiti per far conoscere cultura, tradizioni e produzioni dell’isola e ha proposto una cena tipica sarda.
La giornata si è chiusa con l’applaudita Rappresentazione teatrale sulla Prima guerra mondiale raccontata dal punto di vista dei soldati e della popolazione che ha per titolo “La Guerra di Giovanni”: testi di Edoardo Pittalis (tratti dal suo libro omonimo); canzoni e  musiche eseguite da Gualtiero Bertelli e dalla Compagnia delle Acque. Sul palco: Pittalis, voce narrante; Bertelli, voce fisarmonica e chitarra; Paolo Favorido, pianoforte; Giuseppina Casarin, voce; Rachele Colombo, voce, percussioni e mandola.
La mattina di sabato 23 giugno, il ritrovo generale è stato a Losson della Battaglia, frazione di  Meolo, nella piazzetta Brigata Sassari.
Presso la chiesa di San Girolamo il parroco don Roberto Mistrorigo ha celebrato la messa, che è stata accompagnata dalla Corale “San Girolamo” e conclusa dall’esibizione del Tenore “Funtana Vona” di Orgosolo.
Sono seguiti quindi i discorsi di  commemorazione ufficiale presso il Monumento alla Brigata “Sassari” proprio nel decennale della collocazione di questo Monumento dedicato nel 2008 dalla F.A.S.I. e da 131 Comuni della Sardegna ai caduti della Battaglia del Solstizio. L’opera si deve all’architetto Franco Niffoi e all’artista Albino De Martis: «Il monumento, voluto dalla F.A.S.I., ha la forma di una sorta di nuraghe stilizzato in forme geometriche ed è stato realizzato con pietre della Sardegna: graniti, trachiti, basalti, porfidi e arenarie. Tutt’attorno le lapidi ricordano il nome e il paese d’origine dei caduti, 138 “Sassarini”  ragazzi del ’99, la cui identità è stata ricostruita dal luogotenente Antonio Pinna, consulente storico della Sassari».
Numerosi i discorsi ufficiali. Hanno preso la parola: la sindaca di Meolo Loretta Aliprandi; Serafina Mascia, presidente della F.A.S.I.; il vicepresidente della Regione Veneto, Gianluca Forcolin; i sindaci di Musile di Piave e di Fossalta; il sindaco di Longone Sabino; un consigliere  per ciascuna delle due associazioni nazionali degli artiglieri e del marinai; il figlio, venuto da Tucuman, in Argentina, di Gustavo Fossati, che figura anche lui tra i combattenti insigniti di medaglia d’argento al valor militare.
Alle ore 11,30 a Meolo presso la sede del Consiglio Comunale in Palazzo Cappello si è tenuta una conferenza su “Attilio Deffenu (Nuoro 1890 – Croce di Musile di Piave, 16 giugno 1918) intellettuale, giornalista, esponente del sindacalismo e dell’autonomismo sardo”. Ma di questa iniziativa riferirò a parte.
Tutte le manifestazioni di sono svolte con il patrocinio di: Regione del Veneto, Regione Autonoma della Sardegna, Città Metropolitana di Venezia.

Paolo Pulina

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Foto Radio Olbia

Olbia nel cuore, nel nome e anche nei microfoni. Si chiama Radio Olbia Web l’emittente che parla della città e che venerdì prossimo inaugurerà ufficialmente un nuovo studio di trasmissione durante una festa aperta al pubblico. A fondare la prima radio sul web gallurese sono stati Franco e Antonello Asara che oggi, con l’ingresso di Tommy Rossi, stanno trasformando l’emittente da amatoriale a commerciale, grazie anche al supporto di: Rita Nurra storica speaker olbiese, Michele Degortes speaker radiofonico e dj di professione, Cristian Asara (in arte Alfa Alfa) tecnico di regia, web manager e creatore di “Instasardegna” uno degli account più noti in Sardegna del social network Instagram, Tommy Rossi da 30 anni in Sardegna voce e guida di note radio regionali, e altri speaker del panorama locale. Saranno loro i protagonisti della prima e unica web radio locale.

Dopo tanti anni di lavoro come speaker e tecnici di una radio regionale, i quattro professionisti dell’on air hanno deciso di scommettere sull’on line per dare vita all’emittente che racconterà i fatti della città gallurese su internet e sul digitale terrestre con un palinsesto ricco di trasmissioni che verranno realizzate nelle due sedi già attive: quella istituzionale in via Di Cambio e quella alternativa all’interno del Gran Caffè Relax di via Gabriele D’Annunzio. Un posto pubblico per una radio che si rivolge proprio alla comunità Olbiese in maniera inedita: la sede “live” della radio, al Centro Martini, avrà non solo le porte ma anche i microfoni aperti ai cittadini, agli artisti, alle memorie storiche, alle associazioni e alle scuole.

«E’ un ritorno alle origini, quando la radio era veramente a servizio degli ascoltatori. Il nostro intento -spiega la speaker Rita Nurra con all’attivo 35 anni di carriera -, è quello di raccontare come è cambiata la città nel corso degli anni. Radio Olbia sarà proiettata verso il futuro, con un’attenzione verso il passato e i riflettori accesi sul presente.»

Venerdì 15 gennaio alle 18.00 lo studio Live di via D’Annunzio verrà inaugurato ufficialmente. I padroni di casa dell’emittente web spiegheranno il progetto radiofonico che promette libero accesso alla comunità.

«Gli artisti olbiesi ma anche chiunque abbia una storia da raccontare o un aneddoto sulle tradizioni e la storia di Olbia, avrà la possibilità di amplificare la propria voce attraverso i nostri microfoni», precisa Rita Nurra. A dirigere il palinsensto, che prevede numerose rubriche, sarà Tommy Rossi coordinatore della nuova realtà: «La web radio sarà libera, sotto ogni punto di vista, e aperta a qualunque collaborazione. Ci stiamo mettendo in gioco in nome della passione e della voglia di fare e lo facciamo con l’ausilio di nuove tecnologie. Venerdì in occasione dell’inaugurazione del nuovo studio “Live” saranno trasmesse in diretta dal palco del Gran Caffè Relax le Jam Sessions di Band Locali e i DJ Set di rinomati Dj. Radio Olbia, oltre a essere online sul sito internet www.radioolbiaweb.it raggiungibile anche attraverso le App per gli smartphone, è anche on air sul canale 619 del digitale terrestre che l’editore di Olbia Tv, Francesco Cassitta, ha messo a disposizione del progetto. Ovviamente la radio del futuro è anche social: la pagina Facebook ha già un discreto successo».

Rita Nurra, Michele Degortes, Tommy Rossi, Cristian Asara e tutti coloro che vorranno dire la loro attraverso i microfoni di Radio Olbia Web.