19 April, 2024
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Nel pomeriggio di domenica 11 marzo 2018, nei locali del Circolo Culturale Sardo “Logudoro” di Pavia, è stato presentato il volume “Maestre d’Italia”, ultima fatica letteraria della dott.ssa Bruna Bertolo, piemontese, ma affezionata alla Sardegna perché socia dell’Associazione di Promozione Sociale “Quattro Mori” di Rivoli (Torino).

Miglior combinazione non poteva esserci: a introdurre l’incontro per la tradizionale “Festa della Donna” è stata proprio una donna, Paola Pisano, nella sua veste di nuova presidente del “Logudoro” dallo scorso 17 febbraio, la quale ha tracciato un sintetico percorso delle tappe – piuttosto lente -attraverso le quali si è concretizzata nel Novecento l’evoluzione dell’emancipazione femminile in Italia.

Per quanto riguarda il volume la Pisano si è soffermata sullo stile scorrevole del testo e sulla ricchezza di documentazione prodotta dall’autrice relativamente ai tanti personaggi femminili che hanno provveduto all’alfabetizzazione del popolo italiano (bambini ma anche adulti).

Paolo Pulina, vice presidente vicario del “Logudoro” e vice presidente della F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), ha portato ai presenti il saluto della donna presidente della Federazione, Serafina Mascia, e ha sottolineato che l’importante e ammirevole studio della Bertòlo, che ha pagine sulle maestre “eroiche” di tutte le regioni italiane (non a caso è stato presentato recentemente alla Camera dei Deputati), si raccomanda per il pubblico pavese e sardo per lo spazio dedicato, da un lato, ad Ada Negri (provincia di Milano per Motta Visconti) e a Maria Giudice (provincia di Pavia per Codevilla) e, dall’altro, alla “resistente” nuorese Mariangela Maccioni e a Maria Giacobbe (la “maestrina” nuorese dal 1958 a Copenaghen, dove sta per compiere 90 anni).

Alle maestre sarde bisogna riconoscere meriti particolari perché, dovendo operare in realtà sociali difficili, dovevano essere non solo insegnanti  ma anche educatrici e psicologhe.

Nel libro sono segnalate le tappe storiche e legislative che hanno portato ad avere strutture di formazione specifiche per le maestre.

Molte pagine sono riservate a Matilde Serao (che però maestra non fu mai ma che studiò come tale e che scrisse abbondantemente di ambienti scolastici nei giornali per i quali lavorò) e ad Ada Negri, che in realtà – anche lei – fu maestra per pochissimi anni ma che nei suoi volumi di poesie e saggi diede sempre grande risalto all’educazione scolastica di base.

Viene approfondita la figura di Maria Montessori, che ha il merito di aver  reimpostato i metodi educativi.

Il volume ricorda anche Rosa Maltoni Mussolini, mamma di Benito, che fu maestra socialista per un breve periodo.

L’autrice con dovizia di particolari descrive le molte e benemerite maestre socialiste che si sono battute vigorosamente per l’abbattimento dell’analfabetismo.

Tra esse spiccano anche dieci maestre socialiste marchigiane che ottennero l’iscrizione nelle liste elettorali grazie a una sentenza della corte d’appello d’Ancona.

Questo volume sulle “Maestre d’Italia”, ricco di dettagli, oltre a ripercorrere la condizione femminile ci offre un ottimo quadro storico della scolarizzazione  degli italiani.

L’autrice ha illustrato il proprio volume ripercorrendo le vicende delle protagoniste più significative.

La proiezione delle slide e le colonne sonore hanno favorito l’attenzione da parte del pubblico.

Dopo la relazione della dottoressa Bertolo, la serata è continuata in amicizia e allegria, allietata dalle musiche di Antonio (Giulio) Putzu, socio del “Logudoro” e musicista per passione.

Giacomo Ganzu

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“El Vagòn” di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria e “Per Anna” di Andrea Zuliani si sono aggiudicati i Primi Premi del concorso cinematografico “Visioni Sarde” (sezione di “Visioni Italiane”, concorso nazionale per corto e mediometraggi), assegnati rispettivamente dalla Giuria e dalla Giuria Giovani.

Entrambe le Giurie hanno attribuito la Menzione Speciale a “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi.

Il Premio Speciale FASI è andato ad “Alba delle Janas” di Daniele Pagella.

La cerimonia di premiazione, che si è tenuta domenica 28 febbraio al Cinema Lumière di Bologna, gremito in ogni ordine di posti, è stata coordinata da Anna Di Martino (direzione di “Visioni Italiane”). Vi hanno presenziato tutti i membri della Giuria  (Pier Giorgio Bellocchio, Saverio Costanzo, Daniele Furlati, Alba Rohrwacher, Davide Turrini) e i registi Renato De Maria e Luca Rosini.

Il concorso “Visioni Sarde”, nato nel 2013 con l’obiettivo di mettere a disposizione dei migliori registi sardi indipendenti una importante vetrina “continentale”, quest’anno ha offerto un panorama molto interessante della cinematografia isolana, fornendo positivi segnali sulla sua vitalità.

Su una sessantina di film pervenuti all’organizzazione, la Cineteca di Bologna ha selezionato nove  opere differenti per tema, linguaggio espressivo, impianto stilistico, intenzionalità estetica.

Questi i film ammessi alla finale di “Visioni Sarde”:

“Alba delle Janas” di Daniele Pagella

“Centenari” di Paolo Zucca

“El Vagòn” di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria

“La danza dei sacri demoni” di Franco Fais

“Dove l’acqua con altra acqua si confonde” di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi

“Meandro Rosso” di Paolo Bandinu

“Paolina era la madre di Giulia” di Clara Murtas

“Otto” di Salvatore Murgia e Dario Imbrogno

“Per Anna” di Andrea Zuliani.

La Giuria “Visioni Sarde”, presieduta da Paolo Pulina (scrittore, giornalista, membro dell’Esecutivo  nazionale della FASI), con Marcello Fois (scrittore, commediografo, sceneggiatore), Alberto Masala (poeta, scrittore, traduttore), Bruno Mossa (organizzatore), Antonello Rubattu (scrittore e direttore del Museo dell’Emigrazione di Asuni), ha tributato il Primo Premio di 1.000 euro a “El Vagòn” (Italia/2015; 19’) di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria (Sui binari abbandonati della stazione di Cagliari, un vecchio vagone è diventato la casa di Antonio e Patrizia. L’incontro con questa coppia, raccontato attraverso diversi supporti video, diventa una riflessione sul tempo, sullo spazio e sull’immagine) con la motivazione: «Una storia che comunica le sofferenze di un ambiente degradato, rappresentandolo con mezzi tecnici poveri che ben si adattano alla situazione. Apprezzabile il supporto documentario inserito in maniera non tradizionale».

La Giuria ha quindi assegnato  la Menzione Speciale a “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” (Italia/2015; 14’) di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi (Ogni lunedì notte Luca va a nuotare in una piscina deserta dove incontra Mia. I due iniziano a conoscersi finché la ragazza improvvisamente scompare) con la motivazione: «Particolarmente indovinata l’ambientazione insolita in una piscina che vuole essere evocativa di una vita solitaria ancora immersa nel liquido amniotico. Molto raffinato il riferimento alla poesia “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” di Raymond Carver che ha ispirato il titolo».

Il progetto cinematografico ha coinvolto anche i giovani. Il loro contributo in termini di passione ed entusiasmo è stato determinante per la  riuscita della manifestazione.

I Giovani della FASI, in particolare, hanno dato vita ad una Giuria che ha operato in maniera completamente autonoma ed indipendente.

Questi i componenti: Stefano Pilu (presidente Giuria e coordinatore circuitazione festival nei Circoli), Giacomo Ganzu (segretario relatore e coordinatore circuitazione nei Circoli), Ilaria Ardu, Sibilla Chapel, Chelu Deiana, Pasquale Gregu, Mattia Lilliu, Giovanni Maria Marchi, Marco Mazza, Fiorella Mura, Gabriella Murru, Giancarlo Palermo, Paolo Piredda, Alessandra Pirisi, Francesco Tomba e Andrea Uldankh.

I Giovani hanno  tributato il Primo Premio  di  500 euro a “Per Anna” (Italia/2015; 20’) di Andrea Zuliani (Nicola, un bambino muto, incontra in paese Anna, una sua coetanea arrivata con il padre da Milano. I due, ribelli e pieni di vitalità, passano insieme una giornata magica, tra avventure e scoperte memorabili) per «l’avvincente trama, il tema di carattere sociale e l’originalità del finale; “è difficile sopravvivere in questo Paese per chi non può parlare”».

La Menzione Speciale dei giovani è andata a “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” (Italia/2015; 14’) di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi (Ogni lunedì notte Luca va a nuotare in una piscina deserta dove incontra Mia. I due iniziano a conoscersi finché la ragazza improvvisamente scompare) per «l’originale sviluppo e il finale a sorpresa».

La FASI ha inoltre assegnato il Premio Speciale FASI ad “Alba delle Janas” (Italia/2015; 13’) di Daniele Pagella (Alba è un’archeologa che adora la Sardegna e le fiabe che riguardano questa terra. Vive un’avventura fantastica che la proietta nel passato per scoprire la vita e i riti della civiltà nuragica) con questa motivazione: «Questo cortometraggio, che vuole essere primo di una serie di tre, realizzato con le più moderne tecniche di ripresa e di animazione 3D, riesce nell’intento di visualizzare i fantastici protagonisti dei miti e delle leggende della storia sarda. Risulta particolarmente adatto, per il suo accattivante valore didattico, per una visione nelle scuole primarie e medie inferiori».

Ma su “Visioni Sarde” non cala il sipario: tutti i film finalisti saranno  ora  riproposti nei cinema delle città ove hanno sede i Circoli della FASI. In questo modo si potranno  raggiungere gli obiettivi di far emergere i nuovi talenti sardi in campo cinematografico, di sostenere la valorizzazione del loro lavoro creativo e di offrire agli autori isolani la possibilità di farsi conoscere, fuori dalla Sardegna, da un pubblico più ampio.

In questa direzione si conferma fondamentale e veramente prezioso il ruolo che la rete dei Circoli può fornire a supporto della fase più onerosa e difficile che riguarda la vita di un’opera cinematografica: la distribuzione di un film indipendente.

“Visioni Sarde nel Continente” progetto regionale  ai sensi della Legge Regionale n.7/1991, art. 19 – fruisce dei contributi dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro.

Info: Bruno Culeddu, fasicentro@virgilio.it