28 March, 2024
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Per festeggiare i suoi primi vent’anni di attività, il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale rilancia il suo messaggio di impegno attraverso quaranta ceramiche artistiche che verranno collocate nelle piazze di altrettanti centri dell’isola. Sabato 12 ottobre appuntamento alle ore 11.00, a Perfugas, in via Enrico Toti 20, presso l’Unione dei Comuni dell’Anglona. “Non è più tempo di navigatori solitari. Cambia Rotta. Scegli di essere un volontario!” è il messaggio che campeggia nell’opera, un pannello realizzato da Ceramiche Nioi di Assemini.

Insieme agli studenti e ai volontari del territorio, all’iniziativa prenderanno parte il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru e le autorità civili e religiose del territorio.

L’iniziativa delle ceramiche artistiche fa seguito a due iniziative che hanno segnato la storia della solidarietà in Sardegna: la Carovana del Volontariato promossa nel 2001 e che per quaranta giorni tra i mesi di giugno e luglio attraversò tutti i comuni della Sardegna, e le Piazze della Solidarietà che nel 2011 videro Sardegna Solidale “seminare” quaranta semi della solidarietà realizzati dal compianto artista Pinuccio Sciola in altrettanti comuni. Oggi con le ceramiche artistiche Il Csv Sardegna Solidale vuole rinsaldare l’alleanza con i territori e lasciare un segno tangibile dei suoi valori e della sua azione.

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Vent’anni fa nasceva Sardegna Solidale, il Centro di Servizio per il volontariato che dal 1999 sostiene le oltre 1.700 associazioni presenti in tutta l’isola e gli oltre 45mila volontari attivi in tanti ambiti (dalla protezione civile al sociale, dall’ambiente alla cultura, dalla cooperazione internazionale ai diritti civili), a cui si uniscono ogni anno 80mila volontari occasionali. Per celebrare la ricorrenza, Sardegna Solidale rilancia il suo messaggio di impegno attraverso quaranta ceramiche artistiche che in questi mesi vengono collocate nelle piazze di altrettanti centri dell’isola.

“Non è più tempo di navigatori solitari. Cambia Rotta. Scegli di essere un volontario!” è il messaggio ispirato ad una frase di don Luigi Ciotti che campeggia nell’opera. Il pannello, realizzato da Ceramiche Nioi di Assemini, verrà collocato giovedì 10 ottobre a Mogoro e venerdì 11 a Ozieri.

Nel centro dell’Alta Marmilla l’iniziativa di giovedì avrà inizio alle 16.45 con il ritrovo dei gruppi e delle associazioni di volontariato presso la sede dell’Associazione Interprovinciale di Solidarietà “Don Ignazio Garau” in via Manno 10. Da qui partirà un corteo che alle 17.00 arriverà presso il Comune. Il pannello, che sarà benedetto dal parroco don Nicola Demelas, verrà, dunque, collocato presso la Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna (lato Comune) in via Leopardi. Seguirà alle 18.00 nell’Aula consiliare un dibattito a cui interverranno il sindaco di Mogoro Sandro Broccia, il presidente del Csv Sardegna Solidale Giampiero Farru e gli atri sindaci e autorità presenti.

L’iniziativa si concluderà con l’esibizione di gruppi musicali e balli nello spiazzo antistante la Fiera.

Ad Ozieri invece l’iniziativa si terrà alle 17.00 alle Scuole Elementari Su Cantaru in piazza grazia Deledda 1.

Alle due iniziative (che seguono quelle già tenutesi a Lanusei, Orosei, Senorbì, Terralba, Villacidro, Alghero, Gonnosfanadiga e Sassari) parteciperanno i volontari del territorio, i referenti locali dei Sa. Sol Point, autorità civili e religiose.

L’iniziativa delle ceramiche artistiche fa seguito a due iniziative che hanno segnato la storia della solidarietà in Sardegna: la Carovana del Volontariato promossa nel 2001 e che per quaranta giorni tra i mesi di giugno e luglio attraversò tutti i comuni della Sardegna, e le Piazze della Solidarietà che nel 2011 videro Sardegna Solidale “seminare” quaranta semi della solidarietà realizzati dal compianto artista Pinuccio Sciola in altrettanti comuni. Oggi con le ceramiche artistiche Il Csv Sardegna Solidale vuole rinsaldare l’alleanza con i territori e lasciare un segno tangibile dei suoi valori e della sua azione.

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Otto premi ad altrettanti giovani, autori di tesi di laurea o di dottorato nelle Università di Cagliari e Sassari, capaci di indagare ed approfondire le tematiche del mondo del volontariato e del Terzo Settore nell’isola. Li ha assegnati il Centro di servizio per il Volontariato Sardegna Solidale attraverso la nuova edizione di un concorso che, come ha sottolineato il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru nel corso della cerimonia di premiazione, svoltasi lunedì 30 settembre, a Cagliari, nell’Aula Arcari dell’Università di Cagliari, «rinsalda i rapporto con gli atenei isolani, in vista di nuovi e sempre più proficui rapporti di collaborazione».

La commissione giudicatrice, composta da Giuseppe Cosseddu, Bruno Loviselli ed Elena Frau, ha esaminato undici lavori ed assegnato otto riconoscimenti in danaro.

A ricevere un assegno da tremila euro sono stati Luigi Serra (con la tesi di dottorato in Diritto ed Economia dei Sistemi Produttivi Indirizzo Economico all’Università di Sassari e dal titolo “Il capitale sociale nelle associazioni di volontariato in Sardegna”), Claudio Cabiddu (con la tesi di laurea magistrale presso la Facoltà di Studi Umanistici dell’Università di Cagliari e dal titolo “Le motivazioni a coinvolgersi nell’organizzazione per il dono del sangue: uno studio empirico”), e Monica Piera Pirrone (con la tesi di laurea magistrale presso la Facoltà di Studi Umanistici dell’Università di Cagliari dal titolo “L’altra faccia dell’immigrazione clandestina”).

Tre anche i premi da 2500 euro, assegnati a Giusi Pitzeri (per la tesi di laurea triennale “Il fenomeno dell’immigrazione tra problematiche e processi integratici: analisi del lavoro svolto dalle associazioni per stranieri della città di Cagliari” presentata Facoltà di studi Umanistici dell’Università di Cagliari), Francesca Canargiu (per la tesi di laurea Magistrale presso la Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche dell’Università di Cagliari, e dal titolo “Sociologia dell’emergenza: comunicazione e resilienza. Il caso dell’alluvione in Sardegna del 2013”) e Francesca Sanciu (Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università di Sassari, tesi di laurea triennale dal titolo “Senso di comunità e servizio sociale: Un’ipotesi di progetto per Ozieri”).

I premi da duemila euro sono andati invece a Giusi Popolla (per la tesi di laurea triennale presso i Dipartimenti di Scienze umanistiche e sociali dell’Università di Sassari e dal titolo “I diversi volti delle povertà in Sardegna: il ruolo del servizio sociale nei percorsi personalizzati di inclusione sociale attiva”) e a Beatrice Zedda, per la tesi di laurea vecchio ordinamento dal titolo “Precedenti antichi della legislazione socio assistenziale” e presentata presso la Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche dell’Università di Cagliari.

Insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, alla commissione esaminatrice e ai rappresentanti di numerose associazioni di volontariato, alla cerimonia hanno preso parte anche il presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale don Angelo Pittau, l’economista Vittorio Pelligra ed il presidente della Facoltà di Scienze Economiche Giuridiche e Politiche Stefano Usai.

Proprio quest’ultimo, intervenuto a nome dell’ateneo, ha ricordato il rapporto ormai più che decennale dell’Università cagliaritana con Sardegna Solidale e ha sottolineato come oggi il mondo del volontariato sia importante «non solo per la qualità della nostra vita ma anche dal punto di vista economico» Un concetto ripreso dall’economista Vittorio Pelligra, secondo cui «oggi il ruolo della società civile viene ritenuto sempre più marginale. Il Terzo Settore è purtroppo sotto attacco e al centro di battaglie ideologiche che vogliono screditarlo. Per questo i lavori premiati sono capaci di mettere in luce aspetti innovativi del fare solidarietà e contribuiscono a ridonare al mondo dell’azione volontaria la dignità che merita».

«Dinanzi alla deriva culturale, sociale e morale dell’Italia, l’unica risposta è il ritorno della riscoperta della scuola, dell’università e della cultura – ha spiegato don Angelo Pittau -. L’università può far cambiare quest’Italia, nella coscienza dei giovani che crea. E la Sardegna può uscire da questa deriva di povertà di speranza solo attraverso la cultura.»

«Da questo concorso ci rimane un grande patrimonio di idee e di conoscenze – ha concluso il presidente di Sardegna Solidale, Giampiero Farru – che ora sarà messo a disposizione di tutto il mondo del volontariato isolano, ricco di oltre 1700 associazioni e centomila volontari. Per noi si tratta di un grande stimolo che ci impegna a rinnovarci e a guardare alla nostra società con chiavi di lettura sempre aggiornate. Il nostro obiettivo è coinvolgere sempre di più i giovani nel volontariato, ma non banalmente cooptandoli nelle associazioni degli adulti ma spingendoli ad un protagonismo in ambiti fondamentali come quelli dell’ambiente e dell’immigrazione. Le grandi manifestazioni che recentemente abbiamo visto anche in Sardegna sono una forma di impegno civico da cui nasceranno dei gruppi organizzati. Primizie di movimenti che dovranno costruire i loro percorsi autonomi ma che noi adulti abbiamo il dovere di sostenere.»

 

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Conoscere il volontariato per farlo evolvere e maturare, per indicare nuove strade e far crescere la consapevolezza della sua importanza in tutti gli strati della società. È anche con questo intento che Sardegna Solidale da anni bandisce un concorso riservato alle tesi di laurea e ai lavori di ricerca sul tema della solidarietà e del Terzo Settore nell’isola.

«Perché – spiega il presidente Giampiero Farru – abbiamo bisogno di ragazze e ragazzi che ragionino e indaghino la possibilità di nuovi percorsi per il nostro mondo. La Ricerca è infatti importate per capire l’oggi e programmare efficacemente il domani.»

La cerimonia di premiazione della nuova edizione del concorso si terrà lunedì 30 settembre a partire dalle 16.30, presso l’Aula Arcari della Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche, in viale Sant’Ignazio 86.

Insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru e ai rappresentanti di numerosi associazioni di volontariato, alla cerimonia prenderanno parte il presidente della Facoltà di Scienze Economiche Giuridiche e Politiche Stefano Usai, il presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale don Angelo Pittau, l’economista Vittorio Pelligra, il presidente del Co.Ge Bruno Loviselli, Elena Frau e Giuseppe Cosseddu della commissione esaminatrice.

Il concorso quest’anno ha visto la partecipazione di undici lavori provenienti da studenti delle Università di Cagliari e di Sassari che sono stati valutati da una apposita commissione che ha poi stilato una graduatoria di merito.  lavori pervenuti hanno confermato dell’importanza dell’iniziativa che da anni stimola i ragazzi e le ragazze ad approfondire i temi della solidarietà sotto vari aspetti.

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Vent’anni fa nasceva Sardegna Solidale, il Centro di Servizio per il volontariato che dal 1999 sostiene le oltre 1.700 associazioni presenti in tutta l’isola e gli oltre 45mila volontari attivi in tanti ambiti (dalla protezione civile al sociale, dall’ambiente alla cultura, dalla cooperazione internazionale ai diritti civili), a cui si uniscono ogni anno 80 mila volontari occasionali. Per celebrare la ricorrenza, Sardegna Solidale rilancia il suo messaggio di impegno attraverso quaranta ceramiche artistiche che verranno collocate nelle piazze di altrettanti centri dell’isola.

«Non è più tempo di navigatori solitari. Cambia Rotta. Scegli di essere un volontario!» è il messaggio ispirato ad una frase di don Luigi Ciotti che campeggia nell’opera. Il pannello, realizzato da Ceramiche Nioi di Assemini, è stato collocato oggi a Gonnosfanadiga e domani l’appuntamento è a Sassari, alle 17.00, nel Parco Emanuela Loi in via Palatucci (fronte Questura).

Alle iniziative (che seguono quelle già tenutesi a Lanusei, Orosei, Senorbì, Terralba, Villacidro ed Alghero) partecipano i volontari del territorio, i referenti locali dei Sa. Sol Point, autorità civili e religiose, insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru.

L’iniziativa delle ceramiche artistiche fa seguito a due iniziative che hanno segnato la storia della solidarietà in Sardegna: la Carovana del Volontariato promossa nel 2001 e che per quaranta giorni tra i mesi di giugno e luglio attraversò tutti i comuni della Sardegna, e le Piazze della Solidarietà che nel 2011 videro Sardegna Solidale “seminare” quaranta semi della solidarietà realizzati dal compianto artista Pinuccio Sciola in altrettanti comuni. Oggi con le ceramiche artistiche Il Csv Sardegna Solidale vuole rinsaldare l’alleanza con i territori e lasciare un segno tangibile dei suoi valori e della sua azione.

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Per festeggiare i suoi primi vent’anni di attività il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale rilancia il suo messaggio di impegno attraverso quaranta ceramiche artistiche che verranno collocate nelle piazze di altrettanti centri dell’isola. Sabato 14 settembre appuntamento ad Alghero alle 19.00, in piazza Pino Piras, in occasione della “Festa del Volontariato 2019”. “Non è più tempo di navigatori solitari. Cambia Rotta. Scegli di essere un volontario!” è il messaggio che campeggia nell’opera, un pannello realizzato da Ceramiche Nioi di Assemini. Dopo Lanusei, Orosei, Senorbì, Terralba e Villacidro, quello di Alghero è il sesto di quaranta comuni che hanno aderito all’iniziativa e nei quali la ceramica verrà collocata.

Insieme ai volontari del territorio, all’iniziativa di sabato prenderanno parte il sindaco di Alghero Mario Conoci, l’assessora comunale ai servizi sociali Maria Grazia Salaris, il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, insieme al direttivo del centro di servizio, e il vescovo di Alghero e Bosa mons. Mauro Maria Morfino.

 

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I vertici del volontariato europeo si incontrano in Sardegna per riflettere sugli scenari futuri, a poche settimane dalla nomina della nuova presidente della Commissione europea e per definire meglio la proposta che il mondo della solidarietà ha avanzato in occasione delle recenti elezioni, sintetizzata nello slogan “Vote volunteer vision” (“Vota la visione del volontariato”).

Si riunirà a Cagliari martedì 27 e mercoledì 28 agosto il consiglio direttivo (board) del Cev, il Centro Europeo del Volontariato, una organizzazione con sede a Bruxelles e che ha come compito principale quello di trasmettere istituzioni dell’Unione Europeale priorità collettive del mondo della solidarietà. All’interno del Cev sono presenti oltre sessanta organizzazioni di ben 29 paesi europei.

Proposto e organizzato dal Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale, il meeting del board del Cev prenderà avvio già lunedì 26 agosto, con l’arrivo di tutti i membri. Sono dieci i componenti del consiglio direttivo, provenienti da altrettanti paesi: Belgio, Croazia, Estonia, Francia, Irlanda, Italia, Portogallo, Romania, Scozia e Spagna. Presidente del Cev è la rumena Cristina Rigman. L’Italia è rappresentata da Giampiero Farru, presidente del Csv Sardegna Solidale, eletto nel board nel corso dell’assemblea generale tenutasi a Vienna nell’ottobre di due anni fa.

I lavori verteranno sugli scenari europei immediati e futuri, sul ruolo del Cev e delle organizzazioni aderenti, sui rapporti con le istituzioni europee, sulla progettualità promossa dal Cev, con particolare riferimento al concorso “Capitale Europea del Volontariato” che vedrà Padova rivestire questo ruolo per il 2020. A margine dei lavori sono in programma diverse attività culturali che permetteranno una migliore conoscenza del territorio e della cultura sarda.

In Europa il 19 per cento della popolazione è impegnato nel volontariato. Per questo, secondo il Cev, il volontariato è uno dei pilastri per la coesione sociale nei paesi dell’Unione Europea ed è pertanto necessario che venga sostenuto. In occasione delle recenti elezioni europee, il Cev ha così proposto ai candidati di aderire alla campagna “Vote volunteer vision” (“Vota la visione del volontariato”), che intende misurare il “valore reale” del volontariato attraverso studi e ricerche ufficiali a livello europeo, di coordinare entro un unico quadro normativo le politiche di volontariato delle diverse istituzioni europee, di riconoscere le competenze acquisite tramite il volontariato, e di includere il volontariato come priorità nella programmazione europea 2021-2027. Queste richieste sono sintetizzate nelle “cinque R”, ovvero Real value (vero valore), Regolamentary framework (regolamentazione), Recognition (riconoscimento), Resources (risorse) e Refugees welcome  (accoglienza). Su iniziativa del Cev è nato dopo le recenti elezioni europee un intergruppo parlamentare che porterà avanti le istanze del volontariato nei paesi dell’Unione.

La visione del Cev è, infatti, quella di un’Europa in cui il volontariato occupa un ruolo di primo piano nella costruzione di una società coesa e inclusiva basata sulla solidarietà e su una cittadinanza attiva. La sua missione consiste dunque nel creare una realtà politica, sociale ed economica europea che favorisca la messa in atto del potenziale completo del volontariato, promuovendolo come esempio di cittadinanza attiva in Europa e cercando il giusto riconoscimento da parte del pubblico, dei mezzi di comunicazione, delle imprese e dei responsabili politici di ogni livello.

 

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Anche i giovani di Libera, arrivati da tutta Italia all’Asinara per partecipare in questi giorni ad un campo di formazione sui temi della legalità e della lotta alla criminalità organizzata, hanno voluto condannare l’atto intimidatorio ai danni dell’imprenditore a cui ignoti hanno distrutto nei giorni scorsi il trenino turistico, attivo nell’isola. «Non basta commuoversi, bisogna muoversi. Noi giovani di Libera non restiamo indifferenti davanti a questi atti deplorevoli. L’unico incendio che deve ardere è quello delle idee che ispirano il nostro impegno. Non spegnerete mai la nostra voglia di reagire». Sono queste le parole che si leggono in un cartellone che ieri i giovani hanno lasciato nei pressi del mezzo distrutto, «un gesto simbolico di ribellione ad un atto che colpisce l’Asinara e che ci ricorda che in Sardegna se non esiste la mafia, esiste di sicuro una mentalità mafiosa che danneggia la nostra società e contro cui tutti dobbiamo mobilitarci», spiega Giampiero Farru, referente regionale di Libera Sardegna.

Come ogni anno, l’associazione Libera contro la mafie, fondata da don Luigi Ciotti nel 1995, organizza centinaia di campi estivi in tutta Italia, aperti a giovani che vogliono approfondire i temi della legalità e della giustizia. Il campo che si tiene all’Asinara è particolarmente significativo perché nell’Isola nel 1985 i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino si “autoreclusero” per preparare il maxi processo a Cosa Nostra, ed è nel supercarcere che fu anche condotto dopo la sua cattura nel 1993 il “capo dei capi” Totò Riina. È quindi un luogo simbolo della lotta alla criminalità nel nostro paese, che viene rievocata anche nella mostra allestita da Libera negli spazi dell’ex bunker e che ricorda le tante vittime innocenti della mafia.

A condurre i visitatori nella struttura penitenziaria dismessa sono proprio i giovani partecipanti al campo, in un percorso che propone pannelli, fotografie, manifesti esplicativi delle realizzazioni dell’associazione, insieme alle sagome che ricordano coloro che hanno pagato con la vita il loro impegno a favore della democrazia, della giustizia e della legalità.

La mostra, organizzata nell’ambito dei campi “Solitudini, memorie, narrazioni” e guidata dai volontari di Libera, sarà visitabile dalle 10.00 alle 17.00 tutti i giorni fino al 12 agosto e poi ancora tra il 19 ed il 25 agosto.

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«In Ricordo di Paolo Borsellino. Quale eredità è stata tramandata, dopo il suo sacrificio, alle generazioni successive? L’Italia oggi è un Paese migliore?»
È il titolo della conferenza organizzata dal “Caffè Im…Pero” di Carbonia, in collaborazione con “Canale40”, per il 27° anniversario della scomparsa del giudice Paolo Borsellino e dei 5 componenti della sua scorta, tra i quali c’era la sarda Emanuela Loi, nell’attentato mafioso del 19 luglio 1992, a Palermo.

Venerdì 19 luglio, nella Piazza Roma, a Carbonia, di fronte al “Caffè Im…Pero”, a partire dalle ore 21.30, si articolerà la conferenza, con relatori l’ex questore di Trapani e prefetto di Nuoro, Antonio Pitea; il referente di “Libera” per la Sardegna, Giampiero Farru; il comandante della Compagnia dei carabinieri Carbonia, Lucia Dilio, il vicepresidente regionale dell’UCSI e direttore del periodico “Sulcis Iglesiente Oggi”, Giampaolo Atzei; l’ex responsabile della redazione del Sulcis Iglesiente dell’Unione Sarda e scrittore, Sandro Mantega; il deputato del M5S, l’On. Pino Cabras ed il sindaco della città di Carbonia, Paola Massidda.
I lavori saranno coordinati dal giornalista, Manolo Mureddu.

 

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Sette giorni di incontri e laboratori nel segno della legalità e dell’antimafia. Da domenica 14 fino al 21 luglio una ventina di ragazze e ragazzi provenienti da tutt’Italia parteciperanno a Gergei al campo di volontariato e formazione “E!state Liberi!”, organizzato da Libera Sardegna insieme al centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Nella struttura di Su Piroi, confiscata anni fa alla criminalità e ora diventata un centro propulsivo del volontariato isolano, i ragazzi parteciperanno ad incontri, dibattiti, attività laboratoriali e sul territorio, approfondendo il tema “La memoria diventa impegno”.

Tra gli esperti con i quali i ragazzi si confronteranno e che saranno protagonisti del campo, ci saranno anche il magistrato Guido Pani e il rappresentante dell’Associazione Familiari Vittime delle Mafie Pino Tilocca. Il 19 luglio inoltre, in occasione del ventisettesimo anniversario della strage 
di via D’Amelio, i ragazzi si recheranno a Sestu per rendere omaggio alla memoria
 di Emanuela Loi, l’agente di scorta del giudice Paolo Borsellino, e incontrare Claudia Loi, sorella dell’agente uccisa dalla mafia.

Il programma delle attività prevede anche l’impegno dei giovani partecipanti nella sistemazione del bene confiscato, la visita ad alcune realtà associative del territorio e l’incontro con le comunità di Gergeie Isili. Il campo verrà allestito grazie all’impegno di Libera Sardegna, associazione La Strada, 
Mo.VI. Sardegna, Avo di Isili, Croce Verde e Protezione Civile Sarcidano di Isili, Volontari Senza Frontiere di Meana Sardo, associazione di volontariato Protezione Civile di Gadoni.

Il campo “E!state Liberi!” si aprirà domenica 14 alle ore 17.30 con l’accoglienza e, a seguire, con i saluti e la presentazione delle attività da parte del referente regionale di Libera Sardegna Giampiero Farru, del sindaco di Gergei Rossano Zedda, del parroco di Gergei don Pasquale Flore, di Claudia Loi dell’Associazione Familiari Vittime di Mafia, del comandante della stazione dei Carabinieri di Gergei e del comandante della Stazione Forestale di Isili Paolo Deidda. Interverranno anche Nanda Sedda (referente del campo di volontariato e di formazione sui beni confiscati), Paola Aresu (responsabile logistica), Marco Demara (referente della formazione di Libera Sardegna), Carlo Veglio (referente della comunicazione) e l’operatrice del campo Stefania Deiana.

Nella giornata di lunedì 15 l’attività del campo entrerà nel vivo, con la costituzione dei gruppi di lavoro. Nel corso della mattinata verranno messe a dimora nuove piante e si procederà all’inizio dell’allestimento del Parco della Memoria, mentre di pomeriggio si terrà il laboratorio dal tema “Legalità, giustizia e corresponsabilità” e Marco Demara animerà un momento di formazione sull’associazione Libera.

Il laboratorio su Libera proseguirà nella mattinata di martedì 16 e nell’incontro nel primo pomeriggio con il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru. La giornata continuerà poi ad Isili, dove i ragazzi faranno visita alla Colonia penale, incontreranno il sindaco Luca Pilia e visiteranno la biblioteca comunale.

Intensa anche la giornata di mercoledì 17 luglio, il cui programma si aprirà alle 11 con un laboratorio sulla legge 109/96 sull’uso sociale dei beni confiscati. Lo stesso tema sarà al centro di un seminario che nel pomeriggio vedrà confrontarsi il magistrato Guido Pani, il sindaco di Gergei Rossano Zedda, un rappresentante della locale stazione dei carabinieri, il comandante della Stazione Forestale di Isili Paolo Deidda ed il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru. La serata proseguirà poi con l’illustrazione del progetto di rilancio della struttura di Su Piroi “Le trame del mondo” da parte di Elena Frau, Mor Sow e Nanda Sedda, e con i lavori di allestimento del Parco della Memoria.

Nella giornata di giovedì 18 i ragazzi prenderanno parte al laboratorio in preparazione alla commemorazione della strage di via D’Amelio e nel pomeriggio incontreranno Pino Tilocca dell’Associazione Familiari Vittime di Mafie.

Venerdì 19 i ragazzi raggiungeranno il cimitero di Sestu per rendere omaggio alla memoria di Emanuela Loi e delle altre vittime della strage di via D’Amelio. In mattinata incontreranno anche la sorella di Emanuela, Claudia Loi, oggi rappresentante dell’Associazione Familiari Vittime di Mafie. Una giornata intensa, che proseguirà nel pomeriggio a Gergei con l’incontro “La memoria diventa impegno” tenuto dal referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, e che si concluderà in serata ad Isili con l’incontro con le organizzazioni di volontariato che operano nel territorio.

Sabato 20 luglio la mattinata si aprirà con la storia del Centro di incontro del volontariato
di Su Piroi (a cura di Libera Sardegna) e proseguirà nel pomeriggio con il laboratorio “Sui sentieri delle parole” che culminerà con l’incontro con la comunità di Gergei. Ultimo atto, prima della chiusura ufficiale del campo prevista nella mattina di domenica 21.