25 April, 2024
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Il Consiglio regionale ha ricordato questa mattina, nei locali del Transatlantico, la figura e l’opera di Luigi Cogodi, scomparso il 22 luglio del 2015, a Cagliari, a soli 72 anni. Avvocato e politico, è stato consigliere regionale nell’VIII, IX, X e XII Legislatura; assessore regionale dell’Urbanistica e poi del Lavoro nella prima Giunta laica, sardista e di sinistra dell’Autonomia (1984-1989); Deputato nella XV legislatura parlamentare (2006-2008). Consigliere comunale di Cagliari dal 1970 al 1980. Ha militato nel Pci e in Rifondazione Comunista.

Pino Cogodi, già sindaco di San Basilio, fratello di Luigi, insieme con il compagno, amico e ex collaboratore Luciano Uras, hanno ricordato il tratto personale e politico di uno dei leader storici della sinistra sarda e nel ripercorrere le tappe più significative del suo percorso hanno evidenziato lo spirito dell’iniziativa: «Non è una commemorazione fine a se stessa ma un’occasione utile per valorizzare il lavoro e l’impegno di Luigi Cogodi». La raccolta di tutti i discorsi svolti nelle diverse istituzioni che lo hanno accolto è l’obiettivo: sono già trecento gli interventi catalogati e consegnati ai giornalisti Andrea Frailis, Jacopo Onnis, Mario Cabasino, Giancarlo Ghirra, Tonio Ghiani e Filippo Peretti, per procedere con un’indicizzazione per temi.

Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha evidenziato la coerenza ideale e l’impegno a difesa dei più deboli del politico che è «stato avanguardia ambientalista, quando la sinistra era forse troppo concentrata sulle ciminiere della industrializzazione forzata e primo baluardo contro la cementificazione, quando in troppi pensavano che lo sviluppo si misurasse con i metri cubi vista mare». «Per capire l’attualità del suo pensiero – ha spiegato il presidente dell’assemblea sarda – è sufficiente elencare i “titoli” dell’agire politico di Cogodi, dall’urbanistica al lavoro, dalla lotta alle povertà ai diritti, e mi piace considerare la lotta all’abusivismo, il piano regionale del lavoro, la prima proposta di legge per il reddito di cittadinanza, la tutela delle madri di Plaza de Mayo, come le efficaci declinazioni della sua incessante azione politica e del suo impegno costante contro i soprusi».

“Intuizione” e “passione” sono invece le parole utilizzate dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, per raccontare la politica di sinistra di Luigi Cogodi («se oggi fosse ancora in Consiglio chissà quante litigate utili avremmo potuto fare») e per ribadire che sui temi chiave dei nostri giorni le sue posizioni politiche sono ancore ben visibili e presenti («nel dibattito sulla legge urbanistica come nella predisposizione del piano Lavoras sono fonti di ispirazione nella discussione e nel confronto»).

«Non è un ricordo di parte, di un uomo che ha sempre scelto di essere di parte». Con queste parole il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ha salutato “il compagno di tante battaglie” e raccomandato «un’attenzione particolare per attualizzare il pensiero e l’azione dell’indimenticabile Luigi».

Il presidente dell’associazione ex consiglieri regionali, Giorgio Carta, ha ricordato la comune militanza nelle istituzioni «seppur da posizioni quasi sempre contrapposte con un uomo che è sempre stato di parte ma per scelta». «Di parte, per scelta e sempre a sinistra», ha aggiunto il cronista politico già in forze all’Unione Sarda, Tonio Ghiani. «L’unico assessore che ho conosciuto in grado di dettare una linea politica sui temi chiave dell’Urbanistica e del Lavoro alla Giunta e al Consiglio», ha aggiunto il notista politico della Nuova Sardegna, già presidente dell’ordine dei giornalisti, Filippo Peretti.

Non senza emozione, il tributo reso da uno dei leader storici della fu Democrazia Cristiana in Sardegna, Giorgio Oppi, che con Luigi Cogodi ha condiviso, seppur da differenti posizioni, le lotte studentesche all’Università di Cagliari, prima ancora che gli scranni del Consiglio e della Camera dei deputati. «Era un uomo buono – ha affermato Oppi – un politico generoso, onesto e capace che si è fatto valere in Sardegna ma che è stato in grado di raccogliere la standing ovation di uno stadio con settantamila persone in Argentina, quando si è celebrata la condanna del regime per i desaparecidos».   

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Varata il 3 febbraio 1963 la legge costitutiva dell’Ordine dei giornalisti ha compiuto 55 anni. Nata in un mondo dell’informazione e dei media molto diverso da quello attuale necessita sicuramente di una rilettura per adeguarla alla professione così come viene intesa nel sistema contemporaneo. I primi a riconoscerlo sono i giornalisti che si interrogano sulle strade da intraprendere per arrivare ad un’autentica riforma. A fare il punto sul dibattito in corso ed ad illustrare le prospettive future sarà il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, che interverrà ad uno specifico evento formativo dell’Ordine in programma a Cagliari giovedì 10 maggio prossimo.
All’incontro, che si svolgerà dalle 14.00 alle 17.00 presso la sala “Giorgio Pisano” in piazza Unione Sarda. parteciperanno Giancarlo Ghirra (della commissione riforme del Consiglio nazionale), Celestino Tabasso (presidente dell’Associazione della Stampa sarda e la giornalista Francesca Mulas Fiori. Introdurrà i lavori Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna. Ai partecipanti saranno assegnati 5 crediti formativi.

 

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Antonio Gramsci, politico, filosofo, scrittore, critico letterario, quando doveva indicare la sua professione, si definiva “giornalista”. E, di fatto, il giornalismo l’ha praticato davvero con la pubblicazione di centinaia di articoli (almeno 1.500) su molte testate. A cominciare dall’Unione Sarda e poi su L’Unità, L’Avanti, L’Ordine Nuovo, La città futura e su riviste italiane e straniere.
Sull’attività giornalistica del grande pensatore è stato pubblicato di recente un importante volume curato da Gian Luca Corradi (introduzione di Luciano Canfora e postfazione di Giorgio Frasca Polara), che contiene alcune interessanti e attualissime riflessioni di Antonio Gramsci sul giornalismo.
Su questi temi la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci, l’Ordine dei giornalisti della Sardegna e l’Associazione della Stampa sarda hanno organizzato una tavola rotonda dal titolo “Dal nostro inviato Antonio Gramsci”, che sì svolgerà sabato 24 giugno, alle 18.00, a Ghilarza, presso la Torre aragonese.
Parteciperanno Giorgio Macciotta, presidente della Fondazione casa Gramsci, Giorgio Frasca Polara, già redattore parlamentare dell’Unità e portavoce di Nilde Jotti durante la sua presidenza della Camera, Costantino Cossu responsabile delle pagine culturali della Nuova Sardegna, Giancarlo Ghirra consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Celestino Tabasso, presidente dell’Associazione della Stampa sarda e Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna. Ai giornalisti partecipanti saranno assegnati tre crediti formativi.

Grande miniera Serbariu 2

Per andare incontro alle richieste dei giornalisti del territorio, l’Amministrazione del Comune di Carbonia ha messo a disposizione la sala conferenze del Museo del Carbone come sede per uno dei corsi formativi obbligatori, del Piano di formazione professionale continua per gli iscritti all’Albo dei giornalisti professionisti e pubblicisti, organizzati dall’Ordine dei Giornalisti della Sardegna.

Il corso gratuito, dal titolo “Il giornalismo e le norme deontologiche”, si terrà venerdì 17 aprile, dalle ore 14.00 alle ore 17.00, presso la sala conferenze del Museo del Carbone (CICC – Centro Italiano della Cultura del Carbone) nella Grande Miniera di Serbariu. I docenti del corso saranno Filippo Peretti (presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna) e i giornalisti Giancarlo Ghirra e Mario Girau. Le iscrizioni devono essere effettuate, come per tutti i corsi, all’interno della piattaforma web Sigef.

Il Museo del Carbone è facilmente raggiungibile in auto, treno o pullman. La stazione del Centro Intermodale si trova a pochi passi. Nel sito web del Museo del Carbone (www.museodelcarbone.it/dove_siamo) è possibile trovare le mappe e tutte le indicazioni utili.

Il comune di Carbonia e il CICC offrono ai corsisti la possibilità di visitare gratuitamente il Museo del Carbone e di effettuare la visita guidata, sempre gratuita, alla Galleria sotterranea. Le visite si potranno effettuare un’ora prima dell’inizio del corso (ore 13.00 circa) o alla fine (ore 17.00 circa). Per prenotare la visita guidata in Galleria, poiché i gruppi di visitatori potranno essere formati da un massimo di 25 persone, è possibile chiamare lo Sportello Informazioni del comune di Carbonia al numero 0781 694285, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 12.00.

L’Amministrazione comunale di Carbonia ringrazia l’Ordine dei Giornalisti della Sardegna e il presidente Filippo Peretti per aver dato a Carbonia l’opportunità di ospitare un incontro così importante.

Dopo Iglesias, anche Carbonia ospiterà uno dei corsi del Piano di formazione professionale continua per gli iscritti all’Albo dei giornalisti professionisti e pubblicisti, organizzati dall’Ordine dei Giornalisti della Sardegna.

Il corso gratuito, dal titolo “Il giornalismo e le norme deontologiche”, si terrà venerdì 17 aprile, dalle ore 14.00 alle ore 17.00, presso la sala conferenze del Museo del Carbone (CICC – Centro Italiano della Cultura del Carbone) nella Grande Miniera di Serbariu. I docenti del corso saranno Filippo Peretti (Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna) e i giornalisti Giancarlo Ghirra e Mario Girau. Le iscrizioni devono essere effettuate, come per tutti i corsi, all’interno della piattaforma web Sigef.

Il Comune di Carbonia e il CICC offrono ai corsisti la possibilità di visitare gratuitamente il Museo del Carbone e di effettuare la visita guidata, sempre gratuita, alla Galleria sotterranea. Le visite si potranno effettuare un’ora prima dell’inizio del corso (ore 13.00 circa) o alla fine (ore 17.00 circa). Per prenotare la visita guidata in Galleria, poiché i gruppi di visitatori potranno essere formati da un massimo di 25 persone, è possibile chiamare lo Sportello Informazioni del Comune di Carbonia al numero 0781 694285, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 12.00.

Miniera Serbariu 89 copia

“Il giornalismo e le regole deontologiche”. È il titolo del corso in programma venerdì 7 novembre, a Iglesias, nell’ambito del Piano di formazione continua 2014 organizzato dall’Odg della Sardegna. I lavori, dalle 14.00 alle 17.00, si terranno nel palazzo comunale. Ai partecipanti saranno assegnati 5 crediti. È necessario iscriversi alla piattaforma Sigef attraverso il sito dell’Ordine. Se ci saranno posti disponibili sarà possibile iscriversi direttamente al corso. Relatori sono il presidente dell’Ordine, Filippo Peretti, che illustrerà le norme deontologiche che sono alla base della professione, e i giornalisti professionisti Giancarlo Ghirra e Ottavio Olita, che, partendo dall’esperienza di Antonio Gramsci, si soffermeranno sulle caratteristiche e le regole del giornalismo militante.

Centro Direzionale Iglesias 10