24 April, 2024
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Tutto in 40′ (salvo supplementari)! Umana Reyer Venezia e Dinamo Banco di Sardegna Sassari alle 20.45 saranno protagoniste dell’ultima, decisiva pagina dello straordinario film del campionato 2018/2019 che assegnerà lo scudetto. Sei sfide non sono state sufficienti, come molti avevano previsto, a rompere l’equilibrio tra queste due grandi squadre che, classificatesi rispettivamente tera e quarta al termine della “regular season”, hanno poi dimostrato, nei playoff, di essere le migliori e di meritare ampiamente questo grande palcoscenico.

L’Umana Reyer ha vinto cinque dei nove scontri diretti disputati dall’inizio della stagione (2 in “regular season” e 3 nei playoff), la Dinamo quattro (1 in Coppa Italia e 3 nei playoff) ma la Dinamo non risente di alcun timore reverenziale nei confronti della squadra di Walter De Raffaele, che ha già dimostrato di poter battere a casa sua, conquistando Gara2 con il punteggio di 88 a 66, il più netto della lunga ed equilibrata serie della finale scudetto.

L’Umana Reyer questa sera avrà comunque il vantaggio del fattore campo (e di un Taliercio da clima africano, senza un adeguato impianto di climatizzazione), ma la Dinamo arriva dall’entusiasmante rimonta realizzata in Gara6, che l’ha vista protagonista di un secondo tempo indimenticabile.

L’Umana Reyer ha sicuramente in Austin Daye, Michael Bramos e Mitchell Watt i suoi uomini più decisivi, con Stefano Tonut ed Andrea De Nicolao spesso protagonisti di prestazioni sopra la media, ma Gianmarco Pozzecco ha gli uomini (Rashawn Thomas e Jack Cooley su tutti) e lo spirito di squadra che possono creare grandi problemi agli avversari. La Dinamo in questa serie di finale ha avuto protagonisti sempre diversi e se questa sera riuscisse a concentrare in 40′ il meglio di tutti, da Dyshawn Pierre a Marco Spissu, da Achille Polonara a Stefano Gentile (in ripresa dopo l’infortunio di Gara5), da Tyrus McGee a Justin Carter e Jack Devecchi, il sogno del secondo scudetto della storia per la Dinamo potrebbe veramente avversarsi, per la gioia infinita di Sassari e di un’intera Isola, la Sardegna, che sta spingendo da alcuni mesi la squadra biancoblu verso il… Paradiso del basket!

Tyrus McGee. Fonte: www.dinamobasket.com .

Marco Spissu. Fonte: www.dinamobasket.com .

La Dinamo alle porte del sogno scudetto. Fonte: www.dinamobasket.com .

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La Dinamo rimonta e domina l’Umana Reyer con un secondo tempo straordinario e, come 4 anni fa, sarà Gara7 ad assegnare lo scudetto 2018/2019. E’ stata una Gara6 dalle mille emozioni, controllata con grande disinvoltura dalla squadra veneta nei primi due quarti, con una Dinamo in evidente difficoltà, tenuta in piedi da due soli giocatori, uno strepitoso Rashawn Thomas ed un imponente Jack Cooley. Andata al riposo sotto di “soli” 6 punti sul 34 a 40, la squadra di Gianmarco Pozzecco è tornata in campo dall’intervallo lungo letteralmente trasformata, ha rapidamente azzerato lo svantaggio e si è poi resa protagonista di un vero e proprio show, chiudendo il terzo quarto sul 63 a 57 con un parziale di 29 a 17, e con un +10 al 40′, 87 a 77, con tanti protagonisti: uno stratosferico Jack Cooley (26 punti in 30′, 11 su 18 da 2 punti, 4 su 5 ai tiri liberi, 11 rimbalzi, 5 falli subiti, 29 di valutazione); uno scatenato Marco Spissu (11 punti in 20′ con due triple pesantissime nella fase più intensa dell’incontro); un incredibile Tyrus McGee, autore del miglior gesto tecnico della serata, una schiacciata in faccia a Mitchel Watt, 2o centimetri più alto di lui, 1,88 contro 2,08, che ha mandato in visibilio il PalaSerradimigni; un Justin Carter decisivo nel finale, oltre a Rashawn Thomas (18 punti con un primo tempo da ricordare). In ombra Dyshawn Pierre, Jaime Smith ed Achille Polonara, mentre Stefano Gentile, recuperato miracolosamente dopo l’infortunio riportato due giorni fa a Mestre, non era chiaramente al meglio della condizione fisica. La Dinamo ha vinto ancora una volta la gara ai rimbalzi, 44 a 35, nonostante il grande ritardo maturato nel primo tempo.

Nella squadra di Walter De Raffaele, in evidenza Mitchell Watt (17 punti e 6 rimbalzi, 21 di valutazione), Michael Bramos (15 punti e 6 rimbalzi) ed Andrea De Nicolao (11 punti), meno brillanti del solito Marquez Haynes, Austin Daye, Julian Stone e Stefano Tonut.

Fino a quando la Dinamo ha tenuto ritmi bassi, l’Umana Reyer ha controllato il gioco con grande autorità ma quando la Dinamo ha cambiato rimo, ritrovando i meccanismi di gioco che le hanno permesso una straordinaria seconda parte della stagione sia in campionato sia in Fiba Europe Cup, l’Umana Reyer è andata in confusione, finendo col subire un parziale di 53 a 37 nei secondi 20′ di gara.

La serie è tornata in parità, dunque, 3 a 3, esattamente come accadde quattro anni fa nella finale tra la squadra allora allenata dal grande Meo Sacchetti e la Grissin Bon Reggio Emilia di Max Menetti (oggi coach di Treviso, neopromosso in A1). E, come quattro anni fa, la Dinamo ha compiuto l’impresa dopo aver tremato (allora vinse dopo tre tempi supplementari). E dal momento che le analogie sono tante, a Sassari e in tutta la Sardegna, i sostenitori della Dinamo cominciano ad accarezzare il sogno, perché nel 2015, a Reggio Emilia, la Dinamo si cucì addosso il primo scudetto della sua storia, lo scudetto dello storico “triplete”!

Dinamo Banco di Sardegna 87 – Umana Reyer Venezia 77

Parziali: 19 a25; 15 a 15; 29 a 17; 24 a 20

Progressivi: 19 a 25; 34 a 40; 63 a 57; 87 a 77

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 11, Smith 6, McGee 10, Carter 5, Devecchi n.e., Magro n.e., Pierre 4, Gentile, Thomas 18, Polonara 7, Diop n.e., Cooley 26. All. Gianmarco Pozzecco.

Umana Reyer Venezia: Haynes 10, Stone, Bramos 15, Tonut, Daye 10, De Nicolao 11, Vidmar, Biligha n.e., Giuri 3, Mazzola 3, Cerella 8, Watt 17. All. Walter De Raffaele.

 

 

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Dinamo, oggi o mai più! La squadra di Gianmarco Pozzecco affronta questa sera (PalaSerradimigni, inizio ore 20.45) in Gara6 l’Umana Reyer Venezia, con l’obbligo di vincere, per pareggiare la serie e rimandare tutto a Gara7 che si giocherebbe sabato sera al Taliercio di Mestre.

Il coach biancoblu dovrà fare ameno di Stefano Gentile, infortunatosi due giorni fa nel finale di Gara5 a Mestre, ma conserva una grande fiducia nello spirito di reazione della sua squadra, che sarà spinta dall’entusiasmo dei 5.000 che gremiranno come sempre le tribune del PalaSerradimigni.

La Dinamo conta sulle sue qualità, che l’hanno portata alla straordinaria rimonta in campionato, dall’11° al 4° posto nella “regular season” , alle strepitose serie con Happy casa Brindisi e Olimpia Milano, entrambe spazzate via in tre sole partite, nei quarti e nelle semifinali dei playoff, ed alla conquista della Fiba Europe Cup, con il pensiero al precedente della stagione 2014/2015 che vide la squadra allora guidata da Meo Sacchetti, affrontare la Grissin Bon Reggio Emilia di Max Menetti, in Gara6 al PalaSerradimigni con l’obbligo di vincere, si impose dopo tre tempi supplementari, ed andò poi a conquistare in trasferta lo scudetto dello storico “triplete”.

Questa sera, a spingere la Dinamo verso Gara7 ci saranno non solo i 5.000 del PalaSerradimigni ma tutti gli sportivi sardi che si sono letteralmente “innamorati” della squadra sassarese e della pallacanestro.

Rashawn Thomas contrastato da Austin Daye, i grandi protagonisti della finale scudetto. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Sarà in vendita a partire da oggi mercoledì 19 giugno, l’esclusiva Magnum di Torbato Brut con un’etichetta dedicata alla squadra cestistica sassarese. La bottiglia sarà distribuita all’interno della cantina delle tenute Sella&Mosca e nello store della Dinamo a Sassari al costo di 25 euro a bottiglia.

Si tratta di una limited edition con un’etichetta dedicata alla Dinamo e autografata dai suoi giocatori che l’azienda di Alghero, storico sponsor, ha deciso di realizzare per celebrare gli sforzi e le imprese  dei “giganti” durante il campionato.

«Abbiamo realizzato una Magnum di Torbato Brut in edizione limitata  confezionata con la front label dedicata alla squadra: il nostro logo e quello della Dinamo, più le firme di tutti i giocatori, il coach Gianmarco Pozzecco ed il presidente Stefano Sardara – afferma Francesca Moretti, AD del prestigioso Gruppo Terra Moretti Vino, di cui Sella&Mosca è entrata a far parte nel 2016 -. Siamo entusiasti dei risultati ottenuti da Dinamo e crediamo che la comunicazione di un territorio possa esprimersi attraverso ogni ambito, incluso quello sportivo, a cui siamo da sempre legati non solo con l’azienda Sella & Mosca ma anche con altre nostre nostre realtà.»

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Una Dinamo in serata no è uscita sconfitta dal Taliercio di Mestre, 78 a 65 (primo tempo 38 a 34), in Gara5 della finale scudetto. L’Umana Reyer conduce ora 3 a 2 e la squadra di Gianmarco Pozzecco ora non può più sbagliare, giovedì sera in Gara6 al PalaSerradimigni e, in caso di vittoria, sabato sera in Gara7 al Taliercio.

L’Umana Reyer ha condotto la partita fin dalle battute iniziali ma la Dinamo non ha mai mollato, riuscendo a recuperare nel secondo quarto dal -12 (31 a 19 al 13′) al -4 dell’intervallo lungo. Nella seconda parte di gara la squadra di Walter De Raffaele ha allungato più volte e la Dinamo è sempre riuscita a rientrare, con fiammate improvvise, ma nel finale, dopo essere riuscita a tornare ad un solo possesso di distanza, non ha avuto più le forze per fermare l’Umana Reyer, più determinata nella ricerca della vittoria, trascinata dal solito Austin Daye, miglior realizzatore della partita con 20 punti alla pari con Rashawn Thomas e da uno scatenato Stefano Tonut (15 punti).

Dai numeri del tabellino finale emerge la serata no di quasi tutti i giocatori biancoblu, due soli dei quali hanno terminato in doppia cifra, il già citato Rashawn Thomas e Marco Spissu, scatenato nella seconda parte dell’incontro, quando ha letteralmente preso per mano la squadra nella rimonta. In ombra Dyshawn Pierre (4 punti), Jack Cooley (4 punti), Achille Polonara (5 punti), Tyrus McGee (6 punti) e Stefano Gentile (bloccato anche da un infortunio).

La Dinamo ha vinto ancora una volta la battaglia ai rimbalzi, 43 a 34 (11 Pierre, 10 Thomas, 5 McGee, 4 Spissu, solo 2 Cooley), ma questa volta non è bastato, per le insufficienti percentuali al tiro: 45% da 2 punti, 26% da 3 punti e 59% ai tiri liberi.

Nell’Umana Reyer, in evidenza a fasi alterne anche Marquez Haynes, Michael Bramos ed Andrea De Nicolao.

«Non cambierò certo il mio modo di essere – ha detto con animosità alla fine della partita coach Gianmarco Pozzecco – io non piango. Da quando avevo 4 anni sono in questo mondo e non piango. Abbiamo perso  l’unica cosa che che chiedo, che esigo, è che i miei giocatori non si facciano male, perché sono miei figli. E Stefano Gentile è figlio di Nando ma anche mio. Giochiamo in un catino e io non mi lamento ma una cosa è certa, qui dentro non di può giocare a pallacanestro, non si può giocare una finale scudetto. Non mi interessa vincere lo scudetto e mi dispiace fare questa scenata dopo una sconfitta, ho solo il pensiero di andare nello spogliatoio da Stefano Gentile.»

Umana Reyer Venezia – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 78 a 65.

Punteggi parziali: 21 a 14, 17 a 20, 22 a 19, 18 a 12.

Punteggi progressivi: 21 a 14, 38 a 34, 60 a 53, 78 a 65.

Umana Reyer Venezia: Haynes 10, Stone 2, Bramos 11, Tonut 15, Daye 20, De Nicolao 8, Vidmar 5, Biligha, Giuri, Mazzola, Cerella 5, Watt 2. All: Walter De Raffaele.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 17, Smith 6, McGee 6, Carter 1, Devecchi n.e., Magro 2, Pierre 4, Gentile, Thomas 20, Polonara 5, Diop n.e., Cooley 4. All: Gianmarco Pozzecco.

Marco Spissu. Fonte: www.dinamobasket.com .

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La Dinamo Banco di Sardegna ritorna grande nella serata più importante, supera meritatamente l’Umana Reyer per 95 a 88 (primo tempo 51 a 41) e riporta in parità la serie della finale scudetto sul 2 a 2. La sconfitta subita due giorni fa è stata dimenticata in fretta, fin dalle battute iniziali la Dinamo ha messo sotto la squadra di Walter De Raffaele, con ritmi elevati, trascinata da Rashawn Thomas e Jack Cooley (alla fine il migliore in campo, con 18 punti in 27′, con 6 su 9 da 2 punti, 6 su 8 ai tiri liberi, 9 rimbalzi, 3 assist, 29 di valutazione), avanti di 7 già al 10′ sul 23 a 16. La musica non è cambiata nel secondo quarto, con l’Umana Reyer in chiara difficoltà, sotto di 15 punti al 16′ sul 40 a 25 (nella Dinamo Marco Spissu è tornato rande protagonista). In evidenza nell’Umana Reyer il solo Marquez Haynes, inesistente Austin Daye, l’uomo partita di Gara3.

L’Umana Reyer è squadra esperta, abituata a questo tipo di partite, e nel finale del quarto ha avuto una reazione, riuscendo a ridurre il ritardo a 10 lunghezze all’intervallo lungo: 51 a 41.

La Dinamo ha continuato a martellare la difesa dell’Umana Reyer nel terzo quarto, nel quale ha ritrovato le medie del periodo d’oro della stagione, e con un parziale di 30 a 24 ha girato al 3o’ sul +16: 81 a 65! Partita finita? Per niente.

Il terzo quarto ha visto l’Umana Reyer ritrovare improvvisamente il suo gioco, continuando a realizzare dai 6.75 (alla fine 14 su 36) e la Dinamo distratta, forse preoccupata per la rimonta avversaria. Punto dopo punto l’Umana Reyer s’è riavvicinata, 85 a 75 al 35′ (la Dinamo ha realizzato solo 4 punti nei primi 4 minuti e mezzo), 86 a 81 al 38′. Tripla provvidenziale di Tyrus McGee per il +8 sull’89 a 81, ma l’Umana Reyer ha accorciato anche con una tripla di Austin Daye ed un tiro da fuori di Marquez Haynes per l’89 a 86. Dyshawn Pierre ha sbagliato da 3, Austin Daye ha tentato anche oggi di riprendere la Dinamo con una tripla ma questa volta l’ha sbagliata e da quell’azione la Dinamo ha ritrovato il passo giusto: due tiri liberi di Tyrus McGee, canestro da 2 punti di Marquez Haynes, poi altri due tiri liberi di Justin Carter, altra tripla sbagliata da Michael Bramos e, infine, gli ultimi due tiri liberi di Tyrus McGee per il 95 a 88 che non cambia più dopo l’ultimo tentativo da 3 di Marquez Haynes, sbagliato.

Alla fine grande festa in un PalaSerradimigni carico di entusiasmo per una Dinamo che continua a sognare lo scudetto.

La Dinamo ha concluso la partita con ben 6 uomini in doppia cifra: Rashawn Thomas 19, Jack Cooley 18, Dyshawn Pierre 12, Justin Carter 12, Tyrus Mcgee 11, Jaime Smith 10. Tre gli uomini in doppia cifra per l’Umana Reyer: Marquez Haynes 22, Austin Daye 16, Mitchell Watt 10.

Non c’è tempo per riposare, tra 45 ore si torna in campo, al Taliercio di Mestre, per Gara5. La corsa verso lo scudetto continua, ora in perfetta parità!

Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Umana Reyer Venezia 95 a 88

Parziali: 23 a 16; 51 a 41; 30 a 24; 14 a 23
Progressivi: 23 a 16; 28 a 25; 81 a 65; 95 a 88

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: Spissu 9, Smith 10, McGee 11, Carter 12, Devecchi, Magro 2, Pierre 12, Gentile, Thomas 19, Polonara 2, Diop n.e., Cooley 18. All. Gianmarco Pozzecco.

Umana Reyer Venezia: Haynes 22, Stone 7, Bramos 9, Tonut 7, Daye 16, De Nicolao 6, Vidmar 6, Biligha n.e., Giuri 2, Mazzola, Cerella 3, Watt 10. All. Walter De Raffaele.

Jack Cooley, il migliore in campo. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Stefano Gentile. Fonte: www.dinamobasket.com .

20,45, l’ora della rivincita. La Dinamo Banco di Sardegna torna in campo questa sera al PalaSerradimigni contro l’Umana Reyer, per Gara4 della finale scudetto, 48 ore dopo l’amara sconfitta interna subita con il punteggio di 76 a 73 che ha riportato avanti la squadra di Walter De Raffaele nella serie, sul 2 a 1. La squadra di Gianmarco Pozzecco deve assolutamente vincere, per tornare martedì sera al Taliercio di Mestre con il punteggio in parità e rilanciare la sfida verso lo scudetto.

La sconfitta di venerdì sera fa ancora male ma la squadra e tutto l’ambiente (anche oggi è previsto il tutto esaurito) sono decisi a reagire, per ritrovare la condizione che aveva portato all’incredibile serie di 22 vittorie consecutive tra campionato e Fiba Europe Cup (vinta) e alla bella vittoria di Mestre mercoledì scorso.

Lo spirito del gruppo dopo il ko casalingo di venerdì sera, è stato ben sintetizzato alla vigilia da Stefano Gentile.

«Siamo partiti troppo rilassati, non eravamo concentrati come avremmo dovuto e come invece ha fatto Venezia, che ha iniziato subito molto aggressiva e decisa e ci ha messo in difficoltàAbbiamo fatto un grande recupero ma, purtroppo, gli errori li paghi a caro prezzo, dopo è 50 e 50 e puoi perdere se Daye fa un super canestro come ha fatto in Gara1, ma noi non possiamo concedere troppi errori per nostra responsabilità

«Molti di noi non hanno l’esperienza dei giocatori di Venezia, sono alla prima finale, a parte la Fiba Europe Cup, che però si gioca andata e ritorno – ha aggiunto Stefano Gentile -. Qui ogni partita è fondamentale e si gioca ogni due giorni al meglio delle sette, ripeto non pensiamo al passato, non guardiamo alle 23 vittorie, ritorniamo ad avere quella cattiveria che ci ha contraddistinto, non pensiamo indietro, ora siamo qui, è la finale Scudetto e ci vuole massima concentrazione

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L’Umana Reyer ha espugnato meritatamente il PalaSerradimigni (76 a 73, primo tempo 39 a 32), riscattando il pesante ko casalingo di lunedì sera e riconquistando il vantaggio del fattore campo per un’eventuale “bella” in Gara7.

La squadra di Gianmarco Pozzecco è apparsa per lunghi tratti la brutta copia di quella vista nelle prime due Gare al Taliercio di Mestre, probabilmente condizionata dal clima di straordinario entusiasmo presente in un PalaSerradimigni pieno come un uovo. L’avvio di gara è stato favorevole alla squadra di Walter De Raffaele, con una Dinamo molto fallosa in attacco e sovrastata dall’Umana Reyer ai ribalzi, ma il punteggio è rimasto molto basso ed è bastata una reazione sassarese per riportare il punteggio in sostanziale equilibrio, 16 a 19 al 10′.

Nel secondo quarto Stefano Tonut ha firmato un parziale di 5-0 e l’Umana Reyer, trascinata da Daye e Stone ha allunga sul +11, 24 a 35 al 17′. Pierre, Thomas e Cooley hanno ridotto il margine che all’intervallo lungo è stato fissato in 7 punti: 32 a 39.

In avvio di terzo quarto Thomas e Smith hanno riportato subito sotto la Dinamo ma l’Umana Reyer ha continuato a colpire dalla lunga distanza e dopo essere tornati a un solo possesso di distanza, Thomas e compagni sono stati ricacciati indietro dalle bombe di Tonut, Bramos, Stone e De Nicolao. Al 30′ la Dinamo è scivolata a -13: 46-59.

Con il punteggio molto basso l’Umana Reyer ha creduto di essere ormai ad un passo dall’impresa ma la Dinamo si è riaccesa improvvisamente e con un break di 14 a 0 in una manciata di minuti, la Dinamo s’è riportata in parità, 64 a 64, poco oltre metà tempo. La squadra veneta ha reagito con grande orgoglio, con un parziale di 7 a 0, ma la partita è tornata in equilibrio, perché la Dinamo ha piazzato un contro break identico, 7 a 0, per la nuova parità: 71 a 71.

Daye, il migliore in campo, ha piazzato una tripla pesantissima e l’Umana Reyer ha gestito il minimo vantaggio, riuscendo a chiudere sul 76 a 73 una partita che accende la serie, alla vigilia di Gara4.

La Dinamo ha chiuso con quattro uomini in doppia cifra: Thomas 17, Pierre 15, Polonara e Gentile 10 a testa; per l’Umana Reyer, solo due uomini in doppia cifra: Daye 22, Tonut 10.

«È stata un’altra grande partita – ha commentato Gianmarco Pozzecco –. Complimenti a Venezia che ha giocato un’ottima gara, per quanto ci riguarda abbiamo avuto leggermente più pressione rispetto a Venezia. Giocare in casa ci ha responsabilizzato un po’ troppo e ad inizio partita abbiamo pagato con le percentuali al tiro basse conseguenza di ciò. Siamo stati bravi a rientrare dal -14 fino al pari ma non siamo riusciti mai a mettere il canestro del vantaggio, forse avrebbe cambiato le sorti della gara ma non fa niente. La serie è lunga, dovranno batterci ancora due volte e se vogliamo vincere lo scudetto dobbiamo batterli tre. Voglio vedere i miei ragazzi sereni, è l’unico obiettivo che ho per la prossima gara. Oggi abbiamo visto un grande ultimo quarto – ha concluso il coach sassarese -, al Taliercio è difficile fare una quarta frazione intensa come quella di oggi, non ci sono colpevoli diretti ma tutti insieme dobbiamo far sì che la pallacanestro migliori.»

Dinamo Banco di Sardegna 73 – Umana Reyer Venezia 76

Parziali: 16 a 19; 16 a 20; 14 a 20; 27 a 17

Progressivi: 16 a 19; 32 a 39; 46 a 59; 73 a 76

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 5, Smith 7, McGee 3, Carter, Devecchi, Magro, Pierre 15, Gentile 10, Thomas 17, Polonara 10, Diop, Cooley 6. All. Gianmarco Pozzecco.

Umana Reyer Venezia: Haynes 9, Stone 9, Bramos 8, Tonut 10, Daye 22, De Nicolao 6, Vidmar, Biligha, Giuri 3, Mazzola, Cerella, Watt 9. All. Walter De Raffaele.

Fonte: www.dinamobasket.com .

 

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Achille Polonara e Stefano Gentile. Fonte: www.dinamobasket.com .

Le luci della finale scudetto si accendono questa sera al PalaSerradimigni di Sassari (inizio ore 20.45) per Gara3 tra Dinamo ed Umana Reyer. Si parte dall’1 a 1 maturato nelle prime due partite al Taliercio di Mestre e sulle ali dell’entusiasmo per la grande vittoria di due giorni fa, la Dinamo cercherà di allungare il passo verso il traguardo dello scudetto, un sogno solo fino a qualche settimana fa ma ora una prospettiva concreta.

Gianmarco Pozzecco ha a disposizione l’intero roster, con tutti i giocatori in buone condizioni fisiche e di forma. Sulle tribune ci sarà il tutto esaurito sia oggi sia domenica sera e, per andare incontro a quanti non hanno trovato un biglietto, la società ha organizzato un maxi schermo a due passi dal PalaSerradimigni.

L’Umana Reyer è cosciente del clima che troverà a Sassari ma, ovviamente, cercherà di riscattare il ko di lunedì sera, per riportare dalla propria parte il fattore campo nella serie che, lo ricordiamo, si gioca al meglio delle sette partite.

La partita sarà trasmessa in diretta su Eurosport 2 e Player e su RaiSport HD.

«In Italia abbiamo la responsabilità di essere ambasciatori della pallacanestro pur non essendo, a mio avviso, uno sport di nicchia – ha detto alla vigilia coach Gianmarco Pozzecco -. Il nostro è uno sport sano, con una rivalità sana, ed è giusto che una finale sia trasmessa in diretta sui canali più importanti.»

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Al termine di Gara2, dominata dalla “sua” Dinamo al Taliercio contro l’Umana Reyer, coach Gianmarco Pozzecco non stava nella pelle per la grande gioia ragalatagli dai suoi ragazzi.

«In quello che devo dire cambia poco – ha detto a fine partita – ringrazio i miei ragazzi, hanno vinto la 23ª partita delle ultime 24. Lo so che vi sembra che non voglia parlare perché sono preparato sulla pallacanestro, ma cosa dovrei dire? Una delle persone che mi hanno un po’ cambiato la vita è stato Charlie Recalcati. Per mille motivi, innanzitutto perché ho avuto la fortuna di giocare con lui e ho potuto usufruire della sua intelligenza ed umanità; e poi se oggi mi ritrovo qui con quel poco di conoscenza legata alla pallacanestro è sicuramente per sua ispirazione. È stato con me un quarto d’ora prima della partita e sono contento di assomigliargli, ecco per la prima volta da quando sono a Sassari mi elogio. Perché il mio obiettivo è assomigliargli, è un grande uomo, davvero un grande allenatore lui.»  

«Non posso che ringraziare i miei ragazzi, che sono quelli che vincono le partite, quelli che che oggi hanno vinto contro una squadra fortissima, perché Venezia è una squadra fortissima, che probabilmente ci potrà fare anche 4 a 1 – ha concluso Gianmarco Pozzecco -. Ma io continuerò a ripetere sempre le stesse cose, sono molto orgoglioso di loro.»

Gianmarco Pozzecco. Fonte: www.dinamobasket.com .