20 April, 2024
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La Dinamo c’è! Dopo l’amaro ko di due giorni fa in Gara1 (72 a 70), la squadra di Gianmarco Pozzecco ha reagito da grande squadra ed ha “sbancato” il Taliercio di Mestre, con un punteggio che non lascia spazio a dubbi sulla sua superiorità: 80 a 66! La Dinamo ha superato l’Umana Reyer nei primi tre quarti: 21 a 17, 20 a 13 e 25 a 22, e pareggiato nell’ultimo: 14 a 14.

Nonostante la grande tensione, la fatica per il gran caldo e la giornata opaca di uno dei uomini più in forma da diversi mesi, Rashawn Thomas, la Dinamo ha concesso pochissimo alla formazione veneta, con la quale aveva un conto in sospeso in campionato, avendo perso tre volte, due nella “regular season” e una due giorni fa in Gara1 della finale scudetto, e vinto solo la quarta sfida, in Coppa Italia, all’esordio in panchina di Gianmarco Pozzecco.

Il coach friulano ha letteralmente trasformato la Dinamo, da squadra incerta qual era nel girone d’andata e in avvio di quello di ritorno, scivolata fino all’11° posto dopo la trasferta di Mestre della 21ª giornata, in squadra vera, forte in tutti i fondamentali, con un carattere di ferro, capace di vincere 22 partite consecutive tra campionato e coppa ed ora di contendere all’Umana Reyer lo scudetto!

La squadra di Walter De Raffaele ha tenuto testa alla Dinamo solo nelle battute iniziali ma pian piano ha sofferto la maggiore aggressività e la precisione della Dinamo, ancora una volta dominatrice ai rimbalzi (45 a 35) con una sola flessione in avvio del terzo quarto, quando la squadra di casa s’è riportata da -16 a -7. La reazione della Dinamo è stata immediata e l’Umana Reyer è tornata lontana, a -14 al 30′: 52 a 66. Gianmarco Pozzecco ha dovuto gestire Rashawn Thomas subito gravato di due falli e tenuto a lungo in panchina (per lui 22′ giocati), sostituito per una manciata di minuti anche da Daniele Magro, bravo in difesa ed autore di due tiri liberi in un momento delicato della partita. I trascinatori sono stati Jack Cooley (16 punti, 10 rimbalzi e 9 falli subiti in 29′ giocati) e Jaime Smith (19 punti, 2 rimbalzi e 6 assist in 32′). In doppia cifra anche Tyrus Mcgee (14 punti con 4 su 7 da 3 punti in 27′) e Rashawn Thomas (11 punti e 6 rimbalzi), positiva anche la prova di Achille Polonara (8 rimbalzi). Meno brillanti del solito Marco Spissu e Stefano Gentile, poco impiegato Justin Carter.

Nell’Umana Reyer ha brillato Austin Daye, unico in doppia cifra  (20 punti, 8 rimbalzi in 26′), a tratti Gasper Vidmar. In ombra l’ex Marquez Haynes.

Non c’è tempo per festeggiare, perché venerdì le due squadre saranno nuovamente in campo, al PalaSeradimigni, per Gara3. Con l’impresa odierna la squadra di Gianmarco Pozzecco s’è ripresa il fattore campo e se riuscisse a rendere inespugnabile il “fortino” del PalaSerradimigni…

Umana Reyer Venezia – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 66 a 80.

Punteggi parziali: 17 a 21, 13 a 20, 22 a 25, 14 a 14.

Punteggi progressivi: 17 a 21, 30 a 41, 52 a 66, 66 a 80.

Umana Reyer Venezia: Haynes 7, Stone 3, Bramos 2, Tonut 7, Daye 20, De Nicolao 3, Vidmar 5, Biligha, Giuri 8, Mazzola 3, Cerella 2, Watt 6. All: Walter De Raffaele.

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: Spissu 2, Smith 19, McGee 14, Carter, Devecchi n.e., Magro 2, Pierre 8, Gentile 4, Thomas 11, Polonara 4, Diop n.e., Cooley 16. All: Gianmarco Pozzecco.

Tyrus Mcgee. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Alle 20.45 Umana Reyer e Dinamo nuovamente in campo, sul parquet del Taliercio di Mestre, per gara2 della finale scudetto. Archiviato l’amaro finale di Gara1, la squadra di Gianmarco Pozzecco è fermamente decisa a riscattare subito la sconfitta che ha interrotto la lunga serie positiva di 22 vittorie consecutive (15 di campionato, 7 di Fiba Europe Cup) e a riportare in parità la serie, alla vigilia del ritorno in Sardegna, per Gara3 e Gara4 sul parquet del PalaSerradimigni.

«Non siamo per niente abbattuti e vogliamo rifarci, scenderemo in campo con lo spirito di sempre», ha detto alla vigilia il coach della Dinamo.

Rashawn Thomas, Dyshawn Pierre, Jack Cooley, Justin Carter, Jaime Smith. Fonte: www.dinamobasket.com .

Rashawn Thomas e Tyrus Mcgee. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Si è fermata in Gara1 della finale scudetto, al Taliercio di Mestre, la lunghissima striscia positiva della Dinamo Banco di Sardegna, superata di misura, 72 a 70 (primo tempo 29 a 37), dall’Umana Reyer Venezia. E’ stata una partita sostanzialmente equilibrata, che la Dinamo ha cercato di fare sua con un allungo a cavallo tra il secondo ed il terzo quarto, riuscendo ad andare al riposo avanti di 8 punti e di arrivare fino ad un massimo vantaggio di 13 (47 a 34). Non è stata la solita Dinamo, capace di controllare le partite con autorità, e la squadra veneta s’è rifatta sotto, migliorando le percentuali al tiro, inizialmente disastrose soprattutto dai 6,75, con l’ex Marquez Haynes tornato improvvisamente preciso dalla lunga distanza (alla fine è risultato il miglior realizzatore dell’Umana Reyer con 15 punti). La squadra di Walter De Raffaele è scattata avanti sul +5 (68 a 63), ma la partita è tornata in perfetto equilibrio con un parziale di 5 a 0 della Dinamo che ha fissato il punteggio sul 68 pari!

Il finale è stato caratterizzato ancora da tanta imprecisione al tiro, decisivi lo 0 su 2 di Dyshawn Pierre dalla lunetta e gli errori di Rashawn Thomas e Marco Spissu. E’ finita 72 a 70 per l’Umana Reyer che conduce 1 a 0.

Solo tre giocatori della Dinamo hanno chiuso in doppia cifra: Tyrus McGee 19, Rashawn Thomas 13, Jack Cooley 12; Tre anche i giocatori dell’Umana Reyer in doppia cifra: Marquez Haynes 15, Mitchell Watt 14, Stefano Tonut 11.

Mercoledì sera le due squadre torneranno in campo per Gara2, ancora al Taliercio, prima del trasferimento in Sardegna, per Gara3 e Gara4 al PalaSerradimigni.

La Dinamo recrimina per la grande occasione mancata ma la strada verso lo scudetto è ancora lunga, molto lunga!

«Sono qui ancora una volta a ringraziare i miei giocatori – ha detto il coach Gianmarco Pozzecco commentando la gara – hanno vinto 22 partite su 23. Una cosa straordinaria, sono clamorosamente orgoglioso di loro. A me non è mai capitato di vincere 22 partite su 23 ma a loro sì. Faccio i complimenti a Venezia, sull’unica sconfitta di questa striscia è stata protagonista lei, ha giocato una gran partita. Ma ribadisco l’enorme affetto che provo nei confronti dei miei ragazzi, oggi ancor più grande che in qualunque altro momento. Questa sconfitta per quanto mi riguarda non cambia niente anzi, sono quasi contento perché oggi capiranno che il mio condizionamento non è dettato dalle vittorie ma da come sono loro.»

Umana Reyer Venezia – Dinamo Banco di Sardegna Sassari

Punteggi parziali: 18 a 14, 11 a 23, 25 a 15, 18 a 18.

Punteggi progressivi: 18 a 14, 29 a 37, 54 a 52, 72 a 70.

Umana Reyer Venezia: Haynes 15, Stone 3, Bramos 8, Tonut 11, Daye 8, De Nicolao 6, Vidmar 1, Biligha n.e., Giuri, Mazzola 3, Cerella 3, Watt 14. All: Walter De Raffaele.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu, Smith 3, McGee 19, Carter 7, Devecchi, Magro n.e., Pierre 4, Gentile 6, Thomas 13, Polonara 6, Diop n.e., Cooley 12. All: Gianmarco Pozzecco.

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Jaime Smith. Fonte: www.dinamobasket.com .

Alle 20.45, al Taliercio di Mestre, si gioca Gara1 della finale scudetto tra Umana Reyer e Dinamo. E’ la prima di una serie al meglio delle 7 Gare, che porterà al traguardo finale per una delle grandi protagoniste degli ultimi campionati. La Dinamo si è laureata campione nel 2015, superando in finale la Grissin Bon Reggio Emilia, 4 a 3, con la “bella” sul campo della squadra emiliana; l’Umana Reyer ha centrato il tricolore nel 2017, quando superò in finale la Dolomiti Energia Trentino per 4 a 2.

La Dinamo arriva alla finale reduce da una straordinaria serie positiva di 22 vittorie consecutive, 15 in campionato e 7 in Fiba Europe Cup (vinta). Nel playoff ha travolto prima l’Happy Casa Brindisi, poi i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano (dominatori della “regular season”), con l’identico punteggio di 3 a 0! L’Umana Reyer, viceversa, dopo aver chiuso la “regular season” al terzo posto con 40 punti (contro il quarto posto con 36 punti della Dinamo), con quattro sconfitte nelle ultime 9 giornate che, dopo il ko nel confronto diretto di Mestre (esattamente 3 mesi fa, il 10 marzo), hanno visto la Dinamo fare filotto a punteggio pieno, s’è qualificata per la finale superando prima la Dolomiti Energia Trentino, poi la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti, in entrambi i confronti alla “bella” per 3 a 2. Sulla carta, dunque, la Dinamo dovrebbe essere più fresca, avendo giocato quattro partite in meno nei primi due turni dei playoff ed avendo chiuso la serie con Milano quattro giorni prima di quanto abbia fatto l’Umana Reyer con la Vanoli, ma sarebbe un errore ritenere un fattore decisivo.

La serie di finale si presenta sulla carta equilibrata, dall’esito imprevedibile.

«Non eravamo sfavoriti contro l’Olimpia Milano e non siamo sfavoriti neanche contro loro, sappiamo quanto sono forti ma ce la giochiamo», ha detto alla vigilia Gianmarco Pozzecco.

Il calendario, lo ricordiamo, prevede le prime due sfide al Taliercio, oggi e mercoledì, le successive due al PalaSerradimigni, venerdì e domenica. Le eventuali Gare 1, 2 e 3, sono in programma, nell’ordine, a Mestre, Sassari e ancora a Mestre (la “bella” si gioca sul campo della squadra meglio classificata al termine della “regular season“.

 

Sarà Umana Reyer Venezia – Dinamo Banco di Sardegna la finale per l’assegnazione dello scudetto del basket italiano 2018/2019. La squadra di Walter De Raffaele ieri sera ha sbancato il campo della Vanoli Cremona di Meo Sacchetti con il largo punteggio di 79 a 69 (primo tempo 47 a 33), ribaltando così la serie di semifinale dall’1-2 al 3-2 definitivo. La partita è stata ampiamente dominata dalla squadra veneta, già avanti di 13 punti al termine del primo quarto (25 a 12) e di ben 19 punti al 30′ (67 a 48). Alla Vanoli non è riuscita la rimonta che pure aveva sfiorato in gara 4, passando nel finale da -22 a -3. Salta così l’accoppiamento di finale tra ha Dinamo e la squadra del coach del suo primo scudetto e dello storico triplete della stagione 2014/2015. La serie di finale, al meglio delle 7 partite, scatterà lunedì 10 giugno a Venezia (l’Umana Reyer ha il vantaggio del fattore campo per l’eventuale “bella”, che le deriva dal miglior piazzamento acquisito al termine della “regular season”, seconda contro quarta)

La Dinamo arriva a questa finale reduce da una striscia vincente incredibile di ben 22 partite consecutive, 15 in campionato tra “regular season” e playoff (3 a 0 sia a Brindisi sia a Milano, dominatrice della “regular season”) e 7 in Fiba Europe Cup (vinta). L’ultima sconfitta della squadra di Gianmarco Pozzecco risale al 10 marzo, sesta giornata di ritorno della “regular season”, maturata proprio sul parquet del Taliercio di Venezia, per 98 a 90. Da allora, in tre mesi, la Dinamo ha sempre vinto! L’Umana Reyer ha perso 4 partite delle ultime 9 della “regular season” e 4 dei playoff, avendo eliminato prima Trento poi Cremona, entrambe alla “bella” della quinta partita. La serie prevede le prime due partite a Venezia, lunedì 10 e mercoledì 12 giugno, le successive due a Sassari venerdì 14 e domenica 16 giugno; a seguire le altre eventuali tre, a Venezia martedì 18 giugno, a Sassari giovedì 20 giugno e, infine, a Venezia sabato 22 giugno. Ricordiamo, infine, che la Dinamo conquistò il suo primo scudetto, il 26 giugno 2015, in gara 7 sul campo della Grissin Bon, a Reggio Emilia.

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La Dinamo batte per la terza volta in cinque giorni i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano (108 a 96 dopo un tempo supplementare, 89 a 89 al 40′, 51 a 52 al 20′) ed approda alla finale scudetto! Per la squadra di Gianmarco Pozzecco si tratta della 22ª vittoria consecutiva, la 15ª in campionato, una striscia record straordinaria.

E’ stata una partita dalle emozioni forti. La Dinamo l’ha iniziata alla grande, con un parziale di 29 a 21 nei primi 10′, trascinata da Jaime Smith (29 punti in 31′, 2 su 2 da 2 punti, 7 su 8 da 3 punti, 4 su 5 ai tiri liberi, 1 rimbalzo, 3 assist, 28 di valutazione) e Jack Cooley, straordinario sotto le plance (20 punti, 7 su 12 da 2 punti, 6 su 10 ai tiri liberi, 6 rimbalzi, 2 assist, 24 di valutazione). L’Olimpia è parsa spaventata dal furore dei biancoblu, ma nel secondo quarto ha reagito con orgoglio e con notevoli percentuali al tiro ha azzerato il ritardo ed ha effettuato anche il sorpasso, riuscendo ad andare al riposo un punto avanti: 52 a 51.

La Dinamo non ha mai ceduto il passo a Nunnally e compagni, ribattendo colpo su colpo e con la crescita di Rashawn Thomas e Dishawn Pierre, le due ali che le invidiamo tutti, ha ripreso il largo nel terzo quarto con un parziale di 23 a 14 (74 a 66 al 30′).

Nell’ultimo quarto è successo di tutto, l’Olimpia ha nuovamente azzerato il ritardo e nel finale ha avuto anche la possibilità di far suo il match ma ha dovuto fare ancora una volta i con ti con una Dinamo indomabile che nelle battute finali, sull’88 a 89 a 42″ dalla fine (tripla di Nunnally) ha impattato sull’89 a 89 con un 1/2 dalla lunetta di Dishawn Pierre ed ha allungato per la seconda volta consecutiva in 48 ore la partita al supplementare. E come due giorni fa, nell’extra time non c’è stata partita (19 a 7 in 5′), con una Dinamo letteralmente scatenata negli ultimi 2 minuti che l’hanno vista diventare inarrestabile per un’Olimpia ormai rassegnata all’uscita di scena, in una stagione che l’aveva vista dominare la “regular season”.

Quattro i giocatori della Dinamo che hanno terminato la partita in doppia cifra: Smith 29, Thomas 22, Cooley 20, Pierre 15. Cinque quelli dell’Olimpia: Nunnally 19, James 18, Kuzminskas 18, Nedovic 16, Micov 10.

Sono numerosi i segnali emersi in questi playoff che ricordano quelli che quattro anni fa si conclusero con la conquista del primo storico scudetto (anche allora la Dinamo eliminò l’Olimpia Milano in semifinale)…

La Dinamo, grazia al clamoroso quanto meritato 3 a 0 inflitto all’Olimpia Milano, ora potrà riposare qualche giorno, perché nell’altra semifinale, la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti e l’Umana Reyer Venezia sono sull’1 a 1 e dovranno quindi giocare almeno altre due partite, domani e mercoledì.

Sassari sogna!

Dinamo Banco di Sardegna – A|X Armani Exchange Milano 108 a 96.
Parziali: 29 a 21; 23 a 21; 23 a 14; 15 a 23; OT 19 a 7
Progressivi: 29 a 21; 51 a 52; 74 a 66; 89 a 89; OT 108 a96.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 2, Smith 29, McGee 2, Carter 4, Devecchi n.e., Magro n.e., Pierre 15, Gentile 7, Thomas 22, Polonara 7, Diop n.e., Cooley 20. All. Gianmarco Pozzecco

A|X Armani Exchange Milano: Della Valle n.e., James 18, Micov 10, Ferraris n.e., Fontecchio n.e., Tarczewski 7, Nedovic 16, Kuzminskas 18, Cinciarini, Nunnally 19, Burns, Brooks 8. All. Simone Pianigiani.

Da sinistra: Dyshawn Pierre, Rashawn Thomas, Jack Cooley, Jaime Smith, Justin Carter. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Dinamo-Olimpia, Gara3, ci siamo! La squadra biancoblu arriva alla prima casalinga della semifinale scudetto con un clamoroso vantaggio di 2 a 0 costruito con le imprese compiute al Forum di Assago, fermamente intenzionata a chiudere i conti con il primo di tre match point a sua disposizione, i primi due davanti ai 5.000 del PalaSerradimigni.

La Dinamo arriva a questo nuovo appuntamento con la storia, con alle spalle ben 21 vittorie consecutive, quattordici solo in campionato.

Dyshawn Pierre grande protagonista al Forum ha in mente ciò che serve per compiere l’impresa: «Dobbiamo tenere alta la concentrazione e continuare a far quello che stiamo facendo scendendo in campo con tanta energia, la difesa sarà sicuramente la chiave del match».

L’A|X Armani Exchange Milano, squadra costruita per vincere in Italia ed Europa, con un budget nettamente superiore a quello della Dinamo, è ora spalle al muro e questa sera tenterà il tutto per tutto per allungare la serie almeno fino alla Gara4. Simone Pianigiani con il dubbio nel reparto esterni, uno tra James, Nedovic e Jerrells siederà in tribuna.

Dyshawn Pierre. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Prende il via questa sera, alle 20.45, al Forum di Assago la serie di semifinale tra la Dinamo Banco di Sardegna e l’A|X Olimpia Milano. La Dinamo arriva a questo appuntamento reduce da una serie di 20 vittorie consecutive tra campionato e Fiba Europe Cup (vinta) e fermamente intenzionata a non fermarsi. Nella lunga serie vincente, rientra anche la vittoria nella gara di ritorno con la squadra di Simone Pianigiani, battuta al Forum nel girone di ritorno. La sfida con Milan ha segnato la storia recente della Dinamo, e proprio al Forum, il 29 maggio del 2015, esattamente quattro anni fa, iniziò la serie di semifinale contro le scarpette rosse.

Gianmarco Pozzecco può contare su tutti i suoi uomini, a disposizione anche Tyrus McGee che, probabilmente, non verrà rischiato. Per coach Simone Pianigiani invece i dubbi sono tanti, Mike James questa mattina si è regolarmente allenato e potrebbe tornare tra i dodici dopo aver saltato la serie contro la Sidigas Avellino prendendo il posto di uno tra Jerrells e Nedovic.

La Dinamo arriva a Gara1 con Milano più riposata riposata, avendo superato l’Happy Casa Brindisi, nei quarti, con un secco 3 a 0, mentre l’Olimpia ha sofferto e rischiato l’eliminazione contro la Sidigas Avellino, riuscendo ad imporsi in rimonta alla quinta partita, dopo essere stata sotto 2 a 1.

La serie di semifinale prevede Gara2 venerdì sera, ancora al Forum, poi due sfide al PalaSerradimigni, domenica e martedì e, eventualmente, Gara5 al Forum giovedì prossimo 6 giugno.

Dyshawn Pierre. Fonte: www.dinamobasket.com .

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La Dinamo è in semifinale scudetto! Pochi minuti fa si è conclusa Gara3 che ha visto la squadra di Gianmarco Pozzecco imporsi ancora una volta sull’Happy Casa Brindisi, 92 a 87, per un 3 a 0 che conclude la serie dei quarti di finale. Per la Dinamo Banco di Sardegna è la 12ª vittoria consecutiva in campionato, la 20ª tra campionato e Fiba Europe Cup!

Come le prime due giocate al PalaSerradimigni, è stata una sfida appassionante, a lungo equilibrata ma con la Dinamo quasi sempre avanti nel punteggio, fino ad un massimo di 12 punti nel primo quarto, 21 a 9, concluso sul 24 a 18. La squadra di Francesco Vitucci ha reagito, ribattendo colpo su colpo, ed è andata al riposo sotto di un solo punto: 43 a 42. L’Happy Casa ha tentato di invertire l’inerzia della partita e della serie, andando alcune volte in vantaggio di un punto, ma la Dinamo non ha mai mollato di un centimetro e l’ha sempre ricacciata indietro, con una grande prova di squadra, ma con Jack Cooley e Dyshawn Pierre su tutti, entrambi con 25 di valutazione finale. Jack Cooley è stato eccezionale nell’area avversaria, realizzando 20 punti (9 su 12 da 2 punti e 2 tiri liberi) e catturando 9 rimbalzi. Ai rimbalzi la Dinamo ha ancora una volta stravinto la sfida, con un netto 37 a 24!

Chiuso il terzo quarto avanti di soli due punti, 67 a 65, nell’ultimo quarto la Dinamo ha fatto pesare la sua sicurezza in tutti i giocatori, con Marco Spissu autore di 3 triple e due liberi fondamentali per il +5 nelle battute finali, fissando il definitivo 92 a 87 che vale la semifinale scudetto!

Ben 6 gli uomini della Dinamo in doppia cifra, nonostante Achille Polonara sia rimasto all’asciutto di punti: Cooley 20, Thomas 18, Pierre 16, Spissu 13, Smith 12, Gentile 11.

La Dinamo ha chiuso con una percentuale del 68% nel tiro da due punti, 27 su 40; il 42% nel tiro da tre punti, 10 su 24; 73% ai tiri liberi, 8 su 11.

All’Happy Casa Brindisi non sono bastate le prove di Banks, autore di 25 punti, 24 di valutazione, e Gaffney, 16 punti, con altri due uomini in doppia cifra, Greene e Brown, autori di 10 punti a testa.

La conclusione rapida della serie, consente alla Dinamo qualche giorno di respiro, in attesa di conoscere l’avversario da affrontare in semifinale. Nell’altra serie dei quarti dello stessa parte del tabellone, questa sera la Sidigas Avellino ha battuto 69 a 62 i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano, dominatori della “regular season” ed ora conduce 2 a 1. Tra due giorni nuova sfida in Irpinia. La Dinamo tifa Sidigas, perché l’eventuale eliminazione dell’Olimpia Milano potrebbe dare nuovo slancio ai sogni sassaresi. Il sogno scudetto di cui ha parlato Gianmarco Pozzecco dopo l’impresa compiuta nella finale di Fiba Europe Cup, a Wurzburg, potrebbe cominciare a prendere forma!

Happy Casa Brindisi – Dinamo Banco di Sardegna 87 a 92.

Punteggi parziali: 18 a 24, 24 a 19, 23 a 24, 22 a 25.

Punteggi progressivi: 18 a 24, 42 a 43, 65 a 67, 87 a 92.

Happy Casa Brindisi: Banks 25, Rush 6, Gaffney, Zanelli 4, Orlandino n.e., Guido n.e., Moraschini 9, Greene 10, Cazzolato n.e., Chappell 7, Taddeo n.e., Brown 10. All: Francesco Vitucci.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 13, Smith 12, McGee n.e., Carter 2, Devecchi, Magro n.,. Pierre 16, Gentile 11, Thomas 18, Polonara, Diop n.e., Cooley 20. All: Gianmarco Pozzecco.

Rashawn Thomas. Fonte: www.dinamobasket.com .

 

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Una nuova vittoria, la 12ª consecutiva in campionato, la 19ª tra campionato e Fiba Europe Cup, per chiudere sul 3 a 0 la serie dei quarti di finale, nel ricordo del “presidente” Dino Milia, morto alla vigilia della trasferta in Puglia, all’età di 96 anni. La Dinamo scende in campo alle 20.45 al PalaPemntassuglia di Brindisi, contro l’Happy Casa, con il lutto al braccio ma decisa a non fermarsi per regalarsi un sogno (da dedicare proprio a Dino Milia), la prima tappa del quale è la semifinale. Gianmarco Pozzecco ha caricato a mille i suoi ragazzi ed ha ancora un solo dubbio, legato alle condizioni fisiche di Tyrus Mcgee, rimasto a riposo nelle prime due sfide casalinghe vinte contro la squadra di Frank Vitucci.

«Prima di tutto dobbiamo ricordarci che siamo arrivati quarti grazie alla differenza canestri, questo la dice lunga sull’equilibrio che c’è nella serie – ha detto nell’immediata vigilia del match Gianmarco Pozzecco -. Le prime due partite son state difficilissime, qui a Brindisi sarà durissima, mai come oggi il nostro record di diciotto vinte consecutivamente è in bilico. E’ anche vero però che siamo in fiducia, crediamoci.»