25 April, 2024
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«E’ stato fatto un importante passo in avanti per la vertenza Eurallumina-Rusal.»

È il commento del consigliere regionale della Lega Michele Ennas, dopo l’incontr0 di ieri con l’assessore dell’Ambiente, Gianni Lampis.

«Grazie al lavoro dell’assessorato regionale della Sanità, svolto con assoluto rigore e rispetto delle normative, si è chiusa una parte importante dell’iter per far ripartire la produzione dello stabilimento di Portovesme, a cui è collegato il destino di 1.400 lavoratori – aggiunge Michele Ennas -. La pratica ora passa all’assessorato regionale dell’Ambiente. Ho partecipato all’incontro tra le RSU Eurallumina e l’assessore Gianni Lampis, che ha ribadito la priorità della vertenza per la Regione. Continuerò a seguire personalmente gli sviluppi di una vicenda su cui anche il Consiglio regionale è sensibile e per cui auspichiamo una chiusura positiva in tempi rapidi. Il rischio concreto è che il Board Rusal decida di destinare gli investimenti previsti in Sardegna verso altri siti produttivi e, contemporaneamente, di attivare le procedure per il licenziamento collettivo di tutto il personale. E questo il territorio del Sulcis-Iglesiente e la Sardegna – conclude Michele Ennas – non se lo possono permettere.»

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«Sto seguendo con particolare attenzione l’evolversi dell’istruttoria amministrativa per la ripresa produttiva dello stabilimento dell’Eurallumina di Portovesme. Avendo ricevuto la Valutazione di impatto sanitario dall’assessorato della Sanità, proseguiremo immediatamente l’iter per andare in Giunta regionale e completare positivamente il percorso, consentendo al Sulcis Iglesiente di avere una nuova realtà imprenditoriale e nuovi posti di lavoro.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, durante l’incontro con i lavoratori che hanno realizzato un presidio sotto la sede dell’assessorato regionale, in via Roma, a Cagliari.

«Stiamo ponendo rimedio ai gravi ritardi accumulati dalla Giunta precedente su questa vertenza – ha spiegato l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu -. È stato fatto un lavoro serio e In tempi relativamente brevi rispetto alla complessità del tema trattato, siamo approdati al documento che consentirà di procedere alle valutazioni necessarie da parte dell’Assessorato dell’Ambiente. La Giunta ha preso un impegno preciso coi lavoratori e oggi diamo un segnale importante in questo senso.»

«È una vertenza che parte nel lontano ottobre 2015 e che evidentemente avrebbe dovuto avere maggiore priorità nell’agenda della politica regionale – ha ricordato l’assessore Gianni Lampis -. E’ stata una delle prime vertenze che ho conosciuto da assessore e della quale mi sono occupato con attenzione, incontrando i lavoratori, perciò ne conosco anche le difficoltà amministrative e sono consapevole della delicatezza della situazione.»

«Per la Giunta, in testa il presidente Solinas, si tratta di una priorità ed è necessario dare una celere risposta ad una vertenza che ha importanti risvolti sociali, prima ancora che economici. La soluzione a questa vertenza dev’essere di prospettiva per un futuro migliore da garantire alle tante famiglie coinvolte», hanno concluso gli assessori Gianni Lampis e Mario Nieddu.

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«Questa ricorrenza è anche l’occasione per realizzare un bilancio dell’attività del Corpo forestale e ringraziare il suo personale per l’impegno e il sacrificio, in particolare durante la campagna antincendi, ma anche nelle altre attività istituzionali a tutela dell’ambiente e del territorio della Sardegna.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, a Nuoro, durante la cerimonia per la celebrazione del 174° anniversario dell’istituzione dell’Amministrazione forestale in Sardegna e del patrono dei forestali, San Giovanni Gualberto. La Giunta regionale, con una delibera dello scorso 10 ottobre, ha istituzionalizzato la ricorrenza, confermandone l’utilità ed il valore, anche come opportuna occasione di incontro e di rinsaldamento dello spirito di corpo per il personale del Corpo regionale. Questa mattina, dopo aver deposto una corona nella chiesetta di San Giovanni Gualberto, sul Monte Ortobene, è stata celebrata la Santa Messa nella chiesa di San Giuseppe. Nell’Auditorium poi, dopo gli interventi dei rappresentanti istituzionali e del comandante del Corpo forestale, Antonio Casula, sono stati consegnati alcuni encomi solenni al personale della Forestale che si è distinto in attività di rilievo.

«Il Corpo forestale dà il senso di sovranità della Sardegna – ha detto il vice presidente della Giunta regionale, Alessandra Zedda, che ha portato il saluto del presidente Solinas -. Più è autonomo, maggiore è la sua capacità di intervento per la tutela e la salvaguardia, nonché per valorizzare e proteggere le bellezze naturali del nostro territorio. In un quadro generale di tutela della sardità che riguarda anche il campo ambientale.»

«In questi mesi, ho deciso di rendermi conto di persona della realtà del Corpo, visitando ispettorati e stazioni – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis -. Ora stiamo lavorando ad una sua riforma organica, predisponendo la bozza di un disegno di legge. Ci confronteremo con le parti interessate prima di arrivare in Consiglio Regionale con una proposta definitiva.»

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Per i Comuni che non raggiungono l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata è prevista un’addizionale del 20% sul tributo di conferimento dei rifiuti in discarica, che affluisce in un apposito fondo regionale: «Con questo gettito – ha spiegato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis – vengono finanziati gli enti locali per gli interventi di prevenzione della produzione di rifiuti previsti dai piani regionali, gli incentivi per l’acquisto di prodotti e materiali riciclati: cancelleria, oggetti di arredo, compostiere per rifiuti, ammendante compostato, mastelli/buste/calendari distribuiti alle utenze per la raccolta differenziata, materiali per le eco-feste ecc.».

Le istanze degli enti locali dovranno essere presentata entro l’8 novembre. Una parte (5 milioni 451mila euro) delle risorse citate sarà assegnata all’Unione dei Comuni del Logudoro come rimborso parziale delle spese sostenute, dopo l’esaurimento delle risorse disponibili nella precedente annualità. Inoltre, sono disponibili anche altri 116mila euro, avanzati dal 2018, che saranno destinati a finanziare le istanze del 2019.

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Domani (giovedì 25 ottobre), a Nuoro, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale celebrerà il 174° anniversario della istituzione dell’Amministrazione forestale in Sardegna ed il patrono dei forestali San Giovanni Gualberto.

La Giunta regionale (delibera del 10 ottobre 2019) ha istituzionalizzato la ricorrenza, confermandone l’utilità e il valore come opportuna occasione di incontro e di rinsaldamento dello spirito di corpo per il personale del Corpo, impegnato nella campagna antincendi e nelle altre attività istituzionali a tutela dell’ambiente e del territorio sardo.

Dopo lo schieramento dei reparti, alle 11.00, nella Chiesa di San Giuseppe, sarà celebrata la Santa Messa, celebrata dal vicario del vescovo, Ciriaco Vedele, e da don Francesco Mariani; alle 12.00, la cerimonia prosegue nell’Auditorium con gli interventi del rappresentante del comune di Nuoro, dell’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, e del comandate del Corpo forestale, Antonio Casula.

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Questa mattina, l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, dopo una visita alla Sala operativa regionale, che coordina la macchina antincendi, ha effettuato un sopralluogo nella pineta litoranea di Arborea, dove, durante la notte, oltre che nel territorio di Bosa, sono divampati alcuni incendi: nei due comuni sono stati impegnati rispettivamente 65 e 74 uomini, 7 e 6 autobotti, 17 e 29 pick-up di Corpo forestale, Forestas e Vigili del fuoco, oltre a due elicotteri ed a due canadair.

«La campagna antincendi estiva è terminata e l’apparato di lotta è stato recentemente diminuito, ma non certo smantellato – ha sottolineato l’assessore Gianni Lampis -. Prova ne sia che sono ancora operativi due elicotteri della flotta regionale. La diminuzione dello schieramento, inoltre, era stata dettata anche dalle condizioni meteorologiche, che poi hanno subito una modifica negli ultimi dieci giorni. Comunque, nonostante l’ora notturna di propagazione degli incendi, la risposta è stata efficace ed immediata con uomini e mezzi presenti sul campo.»

Gianni Lampis si è anche complimentato con il comune di Arborea per essersi dotato tempestivamente del Piano di Protezione civile che prevede il ‘rischio incendio di interfaccia‘: «Essenziale nelle operazioni di evacuazione», ha sottolineato Gianni Lampis.

Nelle foto: l’assessore Gianni Lampis nella Sala Operativa regionale e nel Centro Fieristico insieme agli sfollati.

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Anche la Sardegna sarà protagonista, domenica 27 ottobre, della terza edizione della ‘Camminata tra gli olivi’, la manifestazione organizzata dall’Associazione nazionale Città dell’Olio e patrocinata dalla Presidenza della Regione, che si terrà in contemporanea in oltre cento piazze in tutta Italia. Nelle 13 ‘città dell’olio’ sarde (Berchidda, Dolianova, Giba, Gonnosfanadiga, Ittiri, Masainas, Orosei, Riola Sardo, Santadi, Serrenti, Sini, Uri ed Usini) sono in programma percorsi e itinerari legati alla produzione e alla degustazione dell’olio d’oliva extravergine, con passeggiate tra dimore storiche, luoghi d’arte e frantoi. L’iniziativa è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato gli assessori regionali dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, del Turismo, Gianni Chessa, e della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis.

«Manifestazioni come questa – ha sottolineato l’assessore Gabriella Murgia – attirano l’attenzione sull’importanza del comparto, richiamando identità e cultura dei nostri territori e valorizzando, a tutela del consumatore, la sana dieta mediterranea che si basa su prodotti genuini come quelli sardi. Far apprezzare le caratteristiche dei nostri oli, con la piacevole diversità che li contraddistingue, darà occasione al consumatore di distinguere un prodotto ‘di eccellenza’ dalle miscele di basso profilo qualitativo spesso proposte dal mercato. L’olivicoltura avrà un ruolo importante nella nostra programmazione e faremo di tutto per migliorarne lo standard qualitativo.»

«Tra il grande patrimonio ambientale e paesaggistico che la Sardegna offre – ha detto l’assessore Gianni Lampis – gli ulivi plurisecolari sono un’eccellenza che abbiamo il dovere di valorizzare anche a fini turistici. È una filiera importante della nostra economia e anche un mezzo per far conoscere le nostre origini. L’assessorato è in campo per capire quali possono essere i migliori strumenti di valorizzazione e tra questi sicuramente ci sono le opportunità offerte dalla legge regionale 31 del 1989 che consente di riconoscere come monumenti naturali gli uliveti plurisecolari.»

«La Camminata tra gli olivi rappresenta un positivo ritorno alle nostre tradizioni e alla nostra cultura – ha commentato l’assessore Gianni Chessa – ed un evento importante come offerta di turismo esperienziale. Questa iniziativa è una dimostrazione che fare sistema ci aiuta a uscire dalla Sardegna per far conoscere in Italia e nel resto del mondo le nostre ricchezze. Un patrimonio che dobbiamo saper raccontare ed essere in grado di proporre nel migliore dei modi ai visitatori della nostra Isola.»

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Domani, martedì 22 ottobre, alle ore 11.00, nella sala al primo piano della torre del palazzo della Regione, in viale Trento 69 a Cagliari, si terrà una conferenza stampa per la presentazione della terza edizione della “Camminata tra gli olivi”, in programma il 27 ottobre prossimo in 13 “Città dell’olio” della Sardegna. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione nazionale Città dell’Olio, con il patrocinio della Presidenza della Regione Sardegna, si svolgerà in contemporanea in tutta Italia.

Interverranno all’incontro gli assessori regionali dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, del Turismo, Gianni Chessa, della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, il coordinatore regionale dell’associazione Città dell’Olio e sindaco di Santadi, Elio Sundas, ed il presidente della commissione Agricoltura del Consiglio regionale, Piero Maieli.

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E’ stato firmato, questa mattina, nel comune di Berchidda, il decreto per l’istituzione del monumento naturale “Arco e Punta Sa Berrita-Supràppare”, sito geologico costituito da due unità nel massiccio del Monte Limbara: un ‘Arco’ di roccia e la punta ‘Sa Berrita’, nota anche come ‘Rocca manna Supràppare’.

«Si tratta di un monumento naturale con un importante valore scientifico e ambientale – ha spiegato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, che ha firmato il documento insieme al sindaco Andrea Nieddu -. L’equilibrio del blocco di roccia e la rarità di un arco di granito danno valore al patrimonio paesaggistico, che può rappresentare une risorsa per la promozione turistica nel territorio di Berchidda. Anche l’ambiente deve diventare uno strumento per la crescita e lo sviluppo economico delle comunità, dei singoli territori, dell’intera Sardegna. Dobbiamo affrontare questa sfida culturale che può dar vita ad opportunità occupazionali.»

L’istituzione del ‘monumento naturale’ vieta, per conservare e valorizzare il bene, qualsiasi intervento che possa manomettere, alterare, trasformare l’aspetto o i valori estetici e paesaggistici, vietando l’apertura di nuovi sentieri e scavi (se non appositamente autorizzati dall’Assessorato regionale), la sottrazione e il prelievo di rocce e minerali, l’inserimento di installazioni permanenti artificiali, se non quelle per le attività connesse alla conservazione, alla tutela e ad una compatibile fruizione del sito (ricerca scientifica, attività educative e ricreative). Al comune di Berchidda è stata affidata la conservazione e la valorizzazione del monumento naturale, compresa la realizzazione delle apposite tabelle segnaletiche.

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Circa 600 uomini tra protezione civile, forze di polizia, vigili del fuoco, Corpo Forestale di Vigilanza ambientale, Forestas, Croce rossa e Capitaneria di porto, 50 mezzi della colonna mobile della protezione civile regionale, 200 volontari dispiegati su 6 Comuni del bacino del Flumendosa, in più l’utilizzo di droni per il monitoraggio e l’impiego della più grande pompa idrovora presente in Sardegna. Sono alcuni dei numeri della grande esercitazione di protezione civile che si è svolta oggi nel territorio del Sarrabus-Gerrei. La prima sul rischio alluvioni realizzata in Sardegna su scala reale in un territorio così esteso. Un banco di prova per il sistema regionale dell’emergenza e per il modello pilota del piano di protezione civile intercomunale delle amministrazioni civiche del Sarrabus-Gerrei.
«La Regione Sardegna – spiega l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, che oggi ha assistito alle operazioni direttamente sul territorio – per la prima volta sperimenta la concretezza di un’esercitazione sul campo di questa portata. Un’iniziativa utile per conoscere la reale esigenza dei territori coinvolti. Abbiamo assunto l’impegno di garantire sicurezza al territorio e la mia presenza oggi nei comuni coinvolti testimonia la vicinanza della Giunta regionale alle amministrazioni locali.»

Simulate nell’esercitazione, a partire dalle 8.00, tutte le fasi dell’emergenza, dall’attivazione dei Coc (Centri operativi comunali) nei singoli Comuni di Ballao, Armungia, Villasalto, Villaputzu, San Vito e Muravera, al successivo coinvolgimento, con l’aggravarsi della criticità, del Ccs (Centro coordinamento soccorsi presso la prefettura di Cagliari) e della Centrale operativa della protezione civile regionale.

“L’esercitazione che abbiamo messo a punto – spiega Antonio Belloi, direttore generale della Protezione civile della Sardegna – ci ha dato la possibilità di testare il funzionamento dell’apparato regionale di protezione civile insieme a tutte le forze sul campo. Un’opportunità che vuole essere il punto di partenza per creare un modello da portare su tutto il territorio della Sardegna.»