25 April, 2024
HomePosts Tagged "Gianni Lampis" (Page 18)

[bing_translator]

È stato approvato il calendario venatorio 2019/2020.
Pre apertura confermata per il 1 e 5 settembre per le specie: tortora, con un carniere giornaliero di 8 capi, stagionale 15. Cornacchia e ghiandaia, con 30 capi al giorno.
Apertura generale da domenica 22 settembre (da subito domenica e giovedì) al 9 febbraio 2020 in quanto per la caccia alla nobile stanziale è stato raggiunto il 10 per cento di territorio monitorato.
Si potranno cacciare le seguenti specie:
– Coniglio, Merlo e Quaglia fino al 29 dicembre.
– Beccacino, Frullino e Pavoncella dal 22 settembre fino al 30 gennaio 2020.
– Anatidi dal 22 settembre fino al 30 gennaio 2020.
– Alzavola, Canapiglia, Codone, Fischione, Folaga, Gallinella d’acqua, Germano reale Marzaiola, Mestolone, Moriglione, Porciglione, Colombaccio dal 29 settembre fino al 9 febbraio 2020, con il cane da riporto.
– Volpe dal 3 ottobre e dal 3 novembre anche col sistema della battuta, con un carniere massimo di 3 capi per cacciatore e 20 per Compagnia.
– Allodola, dal 3 ottobre al 29 dicembre.
– Beccaccia dal 3 ottobre al 26 gennaio.
– Tordi e Cesena dal 3 ottobre fino al 30 gennaio 2020.
– Caccia al Cinghiale, invece, dal 3 novembre, domenica e giovedì con un massimo di 5 capi per ogni 5 fucili o frazione di cinque e 40 capi per Compagnia di caccia.
Per la Lepre e Pernice, sono state confermate tendenzialmente le giornate del 6 e 20 ottobre, ma per conoscere i carnieri bisognerà attendere l’esito dei censimenti, che saranno comunicati nella prossima riunione di Comitato regionale faunistico (CFR), che si terrà presumibilmente il 30 settembre prossimo.
Lo ha stabilito quest’oggi il comitato, convocato dall’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis.
«Non possiamo non rilevare una discontinuità rispetto al passato – ha sottolineato l’assessore Lampis – anche nei leali rapporti di collaborazione con le diverse associazioni venatorie. I lavori del Comitato sono improntati a consentire il pieno esercizio dell’attività venatoria così come nel rispetto delle leggi». «Il CFR – ha detto ancora l’assessore regionale dell’Ambiente – in maniera seria e responsabile, anche sulla base di determinate indicazioni di Ispra, ritiene di dover comunque consentire ai cacciatori sardi di poter esercitare la propria passione».
In queste settimane è stata svolta una capillare attività di censimento per le lepri e le pernici anche sul territorio libero, contrariamente a quanto invece era previsto in passato. «Ringrazio per questa ragione le strutture del Corpo Forestale e dell’Agenzia Forestas – ha concluso Gianni Lampis – per questa grande condivisione dell’indirizzo politico che io ho voluto dare.»

[bing_translator]

Sedici incendi nel territorio comunale di Nuoro che diventano 153 dall’inizio dell’anno se si allarga lo sguardo alla provincia: 46 di origine dolosa, 10 di origine colposa e 97 in fase di accertamento. Sono i dati forniti dalla Regione a Nuoro nel corso del sopralluogo congiunto che ha visto impegnati gli assessori dei Lavori Pubblici, Roberto Frongia, e della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, nelle zone colpite dai roghi. Alla presenza del sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, dei vertici del Corpo Forestale, del Genio Civile di Nuoro e dei consiglieri regionali Pierluigi Saiu e Giuseppe Talanas, Roberto Frongia e Gianni Lampis hanno visitato i luoghi lambiti dai roghi e fatto il punto sulle infrastrutture oggetto di finanziamento regionale e sull’attività antincendio.
«Questa visita vuole significare non solo la vicinanza politica dell’Organo esecutivo regionale e di tutto il Consiglio a questa Comunità, ma si inserisce all’interno di un percorso di presenza in tutto il territorio regionale – ha detto l’assessore Lampis -. Gli incendi che hanno riguardato Nuoro, divampati in prossimità del centro abitato, sono stati domati con tempestività e grazie a un’intensa azione di monitoraggio della macchina anti-incendio, effettuato in corso d’opera e per tutta la durata dell’emergenza, è stato possibile scongiurare ulteriori rischi di danni. È dovere della politica – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente – essere supporto concreto delle comunità interessate e per questo oggi siamo a Nuoro, dove abbiamo visitato il Centro operativo provinciale, la base elicotteristica di Farcana e l’area dove dovrà sorgere la nuova Scuola della Forestale che rappresentano, insieme al reclutamento del nuovo personale del corpo forestale, obiettivi di Legislatura che questa Giunta regionale intende perseguire.»

«Avere concretezza dei danni causati dagli incendi alle infrastrutture è un dolore che brucia anche dopo che il rogo è stato spento. Poter contare su strumenti, apparecchiature e infrastrutture adeguate ad affrontare il dramma degli incendi è la priorità. Proprio in questo senso è intenzione di questo Assessorato accelerare la spesa (9 milioni stanziati dalla Regione attraverso il Mutuo Infrastrutture) per la realizzazione della nuova Scuola della Forestale che vedrà il collaudo entro marzo 2023, in questo senso il Genio Civile di Nuoro sta collaborando con il Comune di Nuoro per far sì che vengano rispettati i tempi.»

Nel corso della visita l’assessore Roberto Frongia ha effettuato anche un sopralluogo in alcuni punti rappresentativi della rete idrica. Per quanto riguarda le criticità della condotta adduttrice dall’impianto di potabilizzazione di Jann’e Ferru ai serbatoi di Nuoro, Frongia ha ricordato come nel programma 2018-2021 sia stato inserito un intervento di riqualificazione delle parti della condotta maggiormente degradate, per un importo di € 3.400.000.

«Nell’ottobre 2019 è prevista l’esecuzione di un primo intervento che consentirà la riqualificazione di 2 km di condotta. Come Assessorato competente verificheremo la realizzazione e degli interventi programmati nei tempi stabiliti», ha concluso Roberto Frongia.

[bing_translator]

«Vogliamo consentire ai comuni costieri di poter accogliere in sicurezza i numerosi bagnanti che anche nelle prossime settimane godranno quotidianamente delle spiagge e del mare sardo.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, comunicando lo stanziamento di ulteriori risorse per 242mila euro, oltre ad un milione di euro già stanziato a maggio, per garantire la copertura delle spese sostenute dalle amministrazioni comunali. Dopo la riapertura dei termini, sono state accolte le domande dei comuni di Posada, Sassari, Maracalagonis e Cardedu, che riceveranno un finanziamento di 46.149 euro, mentre ad altri 57 comuni è stata assegnata un’integrazione di ulteriori 195.877 euro. 

«Infatti – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis – la stagione balneare 2019, visto anche l’andamento climatico, sarà prevedibilmente più lunga di quanto inizialmente previsto. Con queste ulteriori risorse consentiremo ai comuni di prolungare il programma delle attività di salvamento a mare, garantendo così, per tutta la stagione, la sicurezza della balneazione nei litorali della Sardegna.»

[bing_translator]

In seguito della dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Governo nazionale per il maltempo verificatosi nei mesi di ottobre e novembre 2018, la Commissione europea ha istituito un fondo di solidarietà (Fsue) a favore dell’Italia da suddividere tra le Regioni in quote proporzionali alla percentuale del danno stimato: alla Sardegna, che ha subito danni per oltre 256 milioni di euro, è stato assegnato un contributo di 10 milioni 733mila euro.

«In questi primi mesi della legislatura siamo stati impegnati in alcuni incontri istituzionali coi Ministeri e col Dipartimento nazionale di Protezione civile per ottenere un ristoro riferito agli ingenti danni subiti in quelle giornate – ha sottolineato l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis -. Abbiamo, comunque, il dovere di chiedere con maggiore insistenza al Governo nazionale i necessari stanziamenti per superare le situazioni emergenziali, iniziando a parlare di programmazione infrastrutturale e di mitigazione del rischio idrogeologico. Solo così potremmo salvaguardare i paesaggi della nostra Isola e consentire al nostro patrimonio ambientale di non essere più gravemente sfregiato, garantendo, nel contempo, la sicurezza e l’incolumità dei nostri concittadini.»

Le spese che rientrano nel contributo, già effettuate dopo l’evento o da effettuarsi entro diciotto mesi dalla data di erogazione del contributo, sono il ripristino della funzionalità delle infrastrutture e degli impianti nei settori dell’energia, dell’acqua, delle acque reflue, delle telecomunicazioni, dei trasporti, della sanità e dell’istruzione; la realizzazione di misure provvisorie di alloggio e finanziamento dei servizi di soccorso destinati a soddisfare le necessità della popolazione colpita;  la messa in sicurezza delle infrastrutture di prevenzione e misure di protezione del patrimonio culturale; la ripulitura delle zone danneggiate, comprese le zone naturali, in linea con approcci eco-compatibili e ripristino immediato delle zone naturali colpite al fine di evitare gli effetti immediati legati all’erosione del suolo. La proposta, all’esame del Parlamento europeo, dovrebbe essere approvata definitivamente nel mese di settembre.

Il presidente della Regione, Christian Solinas, segue costantemente, in collegamento con la sala operativa, le operazioni delle squadre antincendio anche oggi impegnate su più fronti con mezzi aerei e squadre a terra. “Assistiamo sgomenti e indignati – afferma Solinas – alle nuove tragedie del fuoco che in questi giorni di festa hanno devastato vaste zone della nostra Isola causando gravi danni all’ambiente e all’economia e mettendo a rischio la vita di molte persone. In queste ore drammatiche desidero manifestare la mia vicinanza alle persone più direttamente colpite da questa emergenza, ed il plauso mio e di tutti i sardi alle donne e gli uomini dell’apparato regionale di protezione civile e contrasto agli incendi e ai Vigili del fuoco che anche oggi stanno operando con abnegazione e in molti casi a rischio della vita per contrastare il fronte del fuoco insieme a tanti volontari”. “Siamo impegnati – aggiunge il presidente della Regione – a ricercare le cause e i responsabili di questi disastri e a verificare i margini per ristorare gli ingenti danni subiti dalle comunità colpite”. Solinas rivolge un ringraziamento anche agli assessori della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, che ha trascorso Ferragosto al lavoro insieme agli uomini dell’apparato antincendio regionale, e della Programmazione, Giuseppe Fasolino, che oggi in rappresentanza della Giunta si è recato a Torpè per esprimere solidarietà alla comunità, che ha subito gravi danni nell’incendio dei giorni scorsi“.

“I dati degli incendi di quest’anno fanno emergere come, nonostante il numero degli eventi sia fortemente cresciuto (dai 1.016 del 2018 ai 1.902 del 2019), sia migliorata notevolmente la tempestività di intervento e il coordinamento della macchina antincendio regionale, in grado di spegnere l’incendio nei primi 15/20 minuti, con oltre il 60% in meno di superficie bruciata rispetto alla media degli ultimi dieci anni”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, durante la visita di questa mattina nella sala operativa della Protezione civile, dove erano presenti anche le altre componenti del sistema: Corpo forestale, Vigili del fuoco, Forestas e Arpas. “L’impegno di queste donne e di questi uomini (oltre 3.300, che operano insieme a 2.000 volontari e a 1.900 barracelli) non va in vacanza neanche a Ferragosto. A loro va la gratitudine mia e di tutti i sardi, che invocano ad alta voce la fine delle stagioni degli incendi in Sardegna”, ha sottolineato l’assessore Gianni Lampis, anche in occasione delle successive visite alla sede del 1515 del Corpo forestale (numero gratuito di pronto intervento per le emergenze ambientali) e del Cop (Centro operativo provinciale), la struttura operativa territoriale che gestisce il rischio incendi raccordando e coordinando tutte le componenti a livello provinciale. “Recentemente abbiamo provveduto – ha ricordato l’esponente della Giunta regionale – ad incrementare e rinnovare il parco automezzi del sistema antincendio regionale, che vogliamo rendere sempre più efficace per prevenire e combattere questa piaga che ogni anno causa ingenti danni al patrimonio ambientale sardo, mettendo in pericolo uomini e beni. Anche la richiesta al Governo nazionale del riconoscimento dello ‘stato di emergenza’, decisa di concerto col presidente Solinas, è un importante segnale di attenzione verso le comunità coinvolte nei roghi di quest’anno.

Domani mattina (giovedì 15 agosto) l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, alle 10.30, visiterà la sala operativa della Protezione civile in via Vittorio Veneto 28, alle 11.00 incontrerà gli uomini del Corpo forestale in servizio al 1515 (numero gratuito di pronto intervento per le emergenze ambientali) in via Biasi e alle 11.30 visiterà il Cop (Centro operativo provinciale), struttura operativa territoriale che gestisce il rischio incendi raccordando e coordinando tutte le componenti competenti a livello provinciale, sempre in via Biasi.

“Il dialogo, l’ascolto ed il confronto, che hanno sempre animato l’azione politica della Giunta regionale, sono risultati decisivi, oggi, nell’incontro con le organizzazioni sindacali che avevano comunicato lo stato di agitazione del personale del Corpo forestale.” Lo hanno detto gli assessori regionali del Personale e della Difesa dell’ambiente, Valeria Satta e Gianni Lampis, questa mattina, al termine della riunione coi rappresentanti dei sindacati. Al termine dell’incontro, Fedro, Fendres- Safor e Cisl Fp hanno revocato lo sciopero: “Nell’apprezzare il grande senso di responsabilità mostrato – hanno commentato gli esponenti della Giunta Solinas – garantiamo l’istituzione di un tavolo istituzionale, a partire dal prossimo mese di settembre, che consenta di affrontare le numerose ed annose problematiche che il Corpo forestale patisce”. “Vogliamo anche ringraziare le donne e gli uomini che con spirito di servizio e senso del dovere sono quotidianamente impegnati nella lotta contro gli incendi in Sardegna”, hanno concluso gli assessori Satta e Lampis.

“Abbiamo provveduto ad implementare il parco mezzi del sistema antincendio regionale per rendere ancora più efficace il servizio di pronto intervento dedicato sia alle emergenze idrogeologiche sia a quelle relative allo spegnimento degli incendi rurali.”Lo ha detto l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, in occasione della consegna ai vertici del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale di un’ulteriore flotta di 24 mezzi ‘pick-up full back’, avvenuta questa mattina nella stazione forestale a Macchiareddu. “Il Corpo Forestale, da sempre attento ed in prima linea per la tutela dell’ambiente – ha aggiunto l’assessore Lampis – attraverso l’acquisizione di mezzi con impatto ambientale bassissimo e in linea con la normativa antinquinamento ‘Euro 6’, contribuirà in maniera sostanziale alla riduzionedelle emissioni inquinanti, in particolare per quanto riguarda le emissioni di particolato e di ossidi di azoto. Dal 2018, il parco automezzi del Corpo forestale è stato implementato con la consegna di 11 pick-up Ford Ranger, dotati di modulo Aib e centralina oleodinamica per interventi connessi al rischio idrogeologico. Un ulteriore stock di 34 mezzi ‘pick-up full back’ verrà consegnato in due prossime occasioni: 27 a novembre e 7 entro marzo 2020. Nell’accordo quadro è prevista anche la possibilità di acquistare ulteriori 34 automezzi. Queste le stazioni interessate: Pula, Guspini, Isili e Teulada (Ispettorato di Cagliari); Carbonia e Santadi (Ispettorato di Iglesias); Ierzu e Tortoli’ (Ispettorato di Lanusei); Cuglieri, Ghilarza, Marrubiu e Villaurbana (Ispettorato di Oristano); Nuoro, Bitti, Bolotana, Orgosolo e Lula (Ispettorato di Nuoro); Alghero, Benetutti, Ozieri e Castelsardo (Ispettorato di Sassari); Olbia, Palau e La Maddalena (Ispettorato di Tempio).

[bing_translator]

«Bisogna attivare subito una task force che quantifichi i danni degli incendi e creare un fondo dedicato per risarcire le aziende e i Comuni colpiti dai roghi, in particolare del Nuorese e dell’Ogliastra, creando una stretta collaborazione tra il Governo nazionale e regionale.»

Lo ha affermato Pierluigi Saiu, consigliere regionale della Lega e presidente della Commissione Autonomia, primo firmatario della Mozione presentata dall’intero Gruppo della Lega, «sulla necessità di costituire apposita struttura organizzativa al fine di quantificare i danni provocati dagli incendi che hanno colpito la Sardegna e sull’opportunità di costituire un fondo per il ristoro dei danni causati alle aziende e ai comuni interessati».

«Bene hanno fatto la Giunta regionale e l’assessore della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, a deliberare di richiedere per la Sardegna lo stato di emergenza nazionale per gli incendi di luglio che hanno colpito soprattutto il Nuorese e l’Ogliastra», ha aggiunto Pierluigi Saiu, che insieme al capogruppo della Lega, Dario Giagoni, ha incontrato gli imprenditori agricoli di Dualchi e ha effettuato un sopralluogo per verificare di persona i gravi danni causati dall’incendio, che ha mandato in cenere circa 500 ettari di territorio.

«Gli allevatori e gli agricoltori colpiti dal fuoco e che hanno visto andare in cenere le proprie aziende e morire i propri animali, non possono più aspettare: hanno bisogno di risposte immediate», ha aggiunto Pierluigi Saiu. Per questo nella mozione presentata, i consiglieri della Lega impegnano il presidente della Regione e la Giunta regionale «a valutare l’opportunità di costituire apposita struttura organizzativa, comunque denominata ai sensi della l.r. 31/98, al fine di quantificare l’ammontare dei danni provocati dagli incendi che hanno devastato il territorio sardo nella stagione estiva in corso, e a disporre, con apposito disegno di legge, l’istituzione di un fondo dedicato al ristoro dei danni subiti dalle aziende colpite e ai comuni coinvolti affinché si attrezzino con ulteriori e adeguate dotazioni antincendio al fine di prevenire e contrastare tali fenomeni».

E per gli autori degli incendi Pierluigi Saiu ha ribadito: «Vanno individuati e messi in carcere. Devono pagare per aver messo in pericolo la vita di tante persone, devastato la nostra terra e creato enormi danni agli allevatori e agli agricoltori».