28 March, 2024
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Massimo Temussi, 50 anni, già direttore dell’Aspal, è il commissario straordinario dell’Ares, l’Azienda regionale della Salute istituita nel nuovo Sistema Sanitario al posto dell’ATS, l’Azienda Tutela Salute, guidata fino a ieri da Giorgio Carlo Steri. Lo ha nominato la Giunta regionale, con un incarico a tempo che, salvo proroghe, terminerà il 31 dicembre 2020.

Laureato in Economia e Commercio nel 1999, Massimo Temussi ha un lungo curriculum, maturato prevalentemente nei settori della Sanità e del Lavoro. Dal 2007 al 2009 è stato dirigente Bilancio Servizi Finanziari dell’AOU di Sassari; dal 2009 al 2012 consigliere d’Amministrazione dell’Università di Sassari; dal 2009 al 2010 direttore amministrativo della ASL n° 6 di Sanluri; dal 2010 al 2011 direttore generale dell’assessorato regionale della Sanità; dal 20.02.2011 al 22.04.2013 direttore generale dell’Autorità di Gestione del fondo sociale europeo dell’assessorato regionale del Lavoro e Formazione professionale; dal 17.01.2014 al 14.10.2014 commissario straordinario dell’assessorato regionale del Lavoro; dal 15.10.2014 a ieri, infine, direttore generale dell’Agenzia regionale per il Lavoro.

La Giunta regionale, inoltre, ha prorogato fino al 30 novembre, l’incarico del commissario del l’Azienda Ospedaliera Brotzu, Paolo Cannas, e ha nominato Adamo Pili nuovo commissario di Area (Azienda regionale per l’edilizia abitativa).

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Il dottor Giorgio Carboni, dirigente medico di Nefrologia, già direttore dell’Area socio sanitaria di Sanluri, è il nuovo direttore ad interim della ASSL di Carbonia. E’ stato nominato dal commissario straordinario dell’ATS Sardegna, Giorgio Carlo Steri, con delibera n° 683 di oggi 16 ottobre 2020, dopo le dimissioni improvvise di Ferdinando Angelantoni, che decorreranno dal 19 ottobre 2020.

Ferdinando Angelantoni dirigerà la Struttura Complessa del Distretto di Sanluri. Il nuovo incarico gli è stato attribuito dal commissario straordinario dell’ATS Sardegna, Giorgio Carlo Steri, con delibera n° 635 del 1° ottobre scorso e decorrenza dallo stesso 1° ottobre ma fino ad oggi l’ex direttore sanitario della ASSL di Lanusei ha continuato a ricoprire l’incarico di direttore della ASSL di Carbonia, che lascia per dimissioni volontarie, in una giornata che era iniziata con la nomina del nuovo direttore del Laboratorio di Analisi dell’Ospedale Sirai, Francesco Ronchi, già direttore del Servizio di Laboratorio dell’Ospedale di Sanluri, al posto della dottoressa Maria Cristina Garau. Il 16 ottobre 2020 registra così due tappe importanti per il presente ed il futuro della ASSL di Carbonia, in una fase resa particolarmente delicata dall’emergenza Coronavirus che nelle ultime settimane ha investito anche il Sulcis Iglesiente e lo stesso Ospedale Sirai, con l’accertamento di alcuni casi di positività tra medici ed infermieri e forti polemiche sul mancato avvio del servizio di processazione dei tamponi che persiste ancora oggi, nonostante il laboratorio sia stato dotato (acquistato con una donazione della Fondazione di Sardegna) di un macchinario, accreditato due settimane fa.

Ferdinando Angelantoni, 64 anni, nato e residente a Cagliari, era stato nominato direttore dell’Area socio sanitaria locale di Carbonia, il 19 novembre 2019, incarico che era stato lasciato vacante dalla dottoressa Maria Maddalena Giua, andata in pensione alcuni mesi prima. L’incarico inizialmente sarebbe dovuto essere di breve durata, in scadenza il 31 dicembre 2019, ma è stato successivamente rinnovato fino al 30 settembre 2020 e poi ancora in deroga, fino ad oggi.

Il 1° ottobre il commissario straordinario dell’ATS Giorgio Carlo Steri, con quella di Ferdinando Angelantoni alla direzione della Struttura di Struttura Complessa del Distretto di Sanluri – ASSL di Sanluri, che fa cessare anche l’incarico di Direzione di Struttura Complessa “Direzione di Presidio Ospedaliero Unico di Area Omogenea della ASSL di Lanusei” conferitogli con la deliberazione n. 10 del 08.01.2019, ha approvato altre nove delibere per il conferimento di altrettanti incarichi di direzione di Struttura Complessa.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto di Iglesias – ASSL Carbonia – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), al dott. Carlo Murru.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto San Pietro e Sant’Antioco – ASSL Carbonia – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), al dott. Sergio Caracoi.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto Sarcidano – Barbagia di Seulo e Trexenta – ASSL Cagliari – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), al dott. Ugo Storelli.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto di Tempio Pausania – ASSL Olbia – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), al dott. Antonio Francesco Cossu.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto Ghilarza – Bosa – ASSL Oristano – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), al dott. Sergio Obinu.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto di Cagliari Area Vasta- ASSL Cagliari – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), al dott. Antonello Corda.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto di Ales -Terralba – ASSL di Oristano – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), al dott. Andrea Paolo Giuseppe Floris.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto di Oristano – ASSL Oristano – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), al dott. Peppinetto Figus.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto di Macomer – ASSL Nuoro – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), alla dott.ssa Maria Giovanna Porcu.

 

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Il Commissario straordinario dell’ATS Sardegna, Giorgio Carlo Steri, con delibera n° 682, adottata questa mattina, ha conferito l’incarico ad interim di Direttore del Servizio Laboratorio dell’ospedale Sirai di Carbonia, Azienda Socio Sanitaria Locale di Carbonia, al dottor Francesco Ronchi, già direttore del Servizio di Laboratorio dell’ospedale di Sanluri, Azienda Socio Sanitaria Locale di Sanluri. Francesco Ronchi rileva l’incarico ricoperto fino a ieri dalla dottoressa Maria Cristina Garau.

Nella delibera con la quale è stato adottato il provvedimento, per molti versi clamoroso, si rileva «la complessità delle attività svolte dal Servizio di Laboratorio dell’ospedale Sirai di Carbonia, al fine di evitare situazioni pregiudizievoli all’erogazione delle prestazioni di natura sanitaria ed assistenziale, specialmente nell’attuale periodo storico contrassegnato dall’emergenza del Covid-19».
L’attività del Servizio di Laboratorio dell’ospedale Sirai di Carbonia è stata al centro, negli ultimi mesi, di accese polemiche, proprio in relazione alla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Nonostante la disponibilità del macchinario per la processazione dei tamponi, acquistato con le risorse di una donazione della Fondazione di Sardegna, accreditato con forte ritardo due settimane fa, i tamponi effettuati nel territorio della ASSL di Carbonia continuano ad essere processati al Policlinico “Duilio Casula” di Monserrato, con tutti i disagi che ne derivano, in relazione ai tempi di comunicazione ai Sindaci e quindi ai diretti interessati.

Giampaolo Cirronis

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Il commissario straordinario dell’ATS Sardegna oggi ha approvato due delibere in materia di interventi di contrasto e prevenzione della diffusione del Coronavirus, aventi come oggetto “Accettazione donazione Fondazione di Sardegna per l’emergenza Covid-19” (delibera n° 668) e “Conto Covid 19: accettazione donazioni in denaro” (delibera n° 669).

La Fondazione di Sardegna ha manifestato, in virtù della delibera del 12.03.2020 del Consiglio di Amministrazione, la volontà di supportare il Sistema Sanitario Regionale mediante la donazione agli ospedali del territorio di 60 ventilatori polmonari distribuiti secondo la ripartizione seguente:

• N. 15 ventilatori all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari;

• N. 5 ventilatori al P.O. Giovanni Paolo II di Olbia;

• N. 5 ventilatori al P.O. Nostra Signora della Mercede di Lanusei;

• N. 12 ventilatori al P.O. Sirai di Carbonia;

• N. 7 ventilatori al P.O. San Martino di Oristano;

• N. 6 ventilatori al P.O. San Francesco di Nuoro;

• N. 6 ventilatori al P.O. Marino di Cagliari;

• N. 4 ventilatori al P.O. Binaghi di Cagliari.

Dei 60 ventilatori, 45 sono destinati all’Azienda per la Tutela della Salute ed il commissario straordinario dell’ATS Sardegna, Giorgio Carlo Steri, con delibera n° 668 ha accettato in donazione 45 ventilatori polmonari da parte della Fondazione di Sardegna secondo la ripartizione di seguito indicata:

• N. 5 ventilatori al P.O. Giovanni Paolo II di Olbia;

• N. 5 ventilatori al P.O. Nostra Signora della Mercede di Lanusei;

• N. 12 ventilatori al P.O. Sirai di Carbonia;

• N. 7 ventilatori al P.O. San Martino di Oristano;

• N. 6 ventilatori al P.O. San Francesco di Nuoro;

• N. 6 ventilatori al P.O. Marino di Cagliari;

• N. 4 ventilatori al P.O. Binaghi di Cagliari.

Con delibera n° 669, il commissario straordinario dell’ATS Sardegna, Giorgio Carlo Steri, ha accettato le donazioni in denaro confluite sul conto Covid acceso nel mese di marzo presso il Banco di Sardegna, tesoriere ATS, che alla data del 08.10.2020 ammontano ad euro 1.015.373,66.

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Il commissario straordinario dell’ATS, Giorgio Carlo Steri, oggi ha comunicato ai Direttori ASSL, POU e di Distretto, le nuove misure di prevenzione dal Covid-19 al rientro dalle ferie estive.

«Il personale dipendente e convenzionato, il personale dipendente delle Ditte d’appalto e chiunque operi, a qualsiasi titolo, nelle strutture ospedaliere e/o territoriali dell’ATS è tenuto a segnalare al proprio Responsabile, prima del rientro in servizio dalle ferie estive, le possibili esposizioni al contagio da Coronavirus in ragione dei luoghi visitati e/o dei contatti tenutisi legge nella comunicazione del commissario straordinario dell’ATS -. In caso di possibile, anche ipotetica, esposizione, il personale dovrà essere sottoposto al test molecolare (tampone) prima del rientro in servizio.»

Il commissario straordinario dell’ATS ha chiesto ai Direttori ASSL, POU e di Distretto, «di divulgare la comunicazione a tutto il personale e a tutte le Strutture ad esse afferenti, nonché ai Coordinatori infermieristici».

 

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I Sindaci dei Comuni del Sulcis Iglesiente, in relazione all’emergenza Covid-19, hanno inviato una lettera.appello al prefetto di Cagliari Bruno Corda, al presidente della Regione Christian Solinas, all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu e al direttore dell’ATS Sardegna Giorgio Carlo Steri, con la richiesta di un Piano strategico di attivazione progressiva di strutture di area critica in Regione Sardegna.
«Con la presente, i sottoscritti Sindaci del territorio del Sulcis Iglesiente, chiedono l’immediata modifica dell’atto in oggetto, nel quale, al fine di fronteggiare l’emergenza Covid-19, è prevista l’istituzione presso l’ATS-ASSL Carbonia di n. 33 posti letto di terapia intensiva e pneumologia, con il P.O. CTO di Iglesias come struttura ospedaliera di riferimento – si legge nella lettera-appello -. L’atto prosegue con il trasferimento del punto nascite dal P.O. CTO di Iglesias e del personale in servizio nella struttura, presso l’Ospedale Brotzu di Cagliari. Chiediamo che venga immediatamente individuato il P.O. Santa Barbara di Iglesias come presidio per la gestione di pazienti critici e non, poiché il reparto di terapia intensiva della struttura era operativo fino a poco tempo fa, e, come già proposto sin dall’inizio dal Sindaco e dall’assessore delle Politiche sociali del comune di Iglesias, questa sarebbe la scelta più adeguata per fronteggiare questo particolare momento di emergenza.»
«E’ stato comprovato da diversi esempi in tutta Italia e nella Regione Sardegna, come la gestione di pazienti Covid-19 sia incompatibile con la presenza di altri reparti operativi nei presidi ospedalieri, rendendo molto più elevati i rischi di contaminazioni e contagi – aggiungono i Sindaci dei Comuni del Sulcis Iglesiente -. Situazione ancora più evidente con riferimento al P.O. Sirai di Carbonia ed al punto nascita presente nel P.O. CTO di Iglesias, strutture nelle quali la mobilità degli operatori sanitari tra i due presidi sarebbe un possibile veicolo d’infezione.»
«In conclusione, troviamo inconcepibile la concentrazione di pazienti Covid-19 in un presidio ospedaliero operativo, quando è presente nel territorio una struttura adeguata alla gestione come il P.O. Santa Barbara di Iglesias.»

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«I Centri dell’ospedale Binaghi, nella loro nuova configurazione, testimoniano la massima attenzione dell’amministrazione regionale sul tema della prevenzione. In particolare, il potenziamento dei servizi per la diagnosi precoce attraverso il Centro di senologia clinica e screening mammografico, con una struttura adeguata, personale sanitario dedicato e una dotazione tecnologica moderna, va nella direzione del modello di sanità che vogliamo realizzare.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, che oggi, all’ospedale Binaghi di Cagliari, ha partecipato all’inaugurazione del Centro di Senologia clinica e screening mammografico e del Centro Vaccinazioni, con il commissario straordinario Giorgio Carlo Steri, dal direttore sanitario Maurizio Locci e dal direttore amministrativo Attilio Murru di ATS Sardegna, il Centro di Senologia Clinica e Screening mammografico ed il Centro Vaccinazioni del servizio di igiene e Sanità Pubblica della ASSL di Cagliari. Al taglio del nastro erano presenti, inoltre, il direttore della ASSL di Cagliari Carlo Murru, il direttore del Presidio Ospedaliero Unico Sergio Marraccini e la direttrice del Centro di Senologia Clinica e Screening mammografico Maria Antonietta Barracciu; il direttore del SISP Antonello Frailis, responsabile del Epidemiologico Registro Tumori dott.ssa Simonetta Santus ed il responsabile del Centro vaccinazioni SISP Gabriele Mereu.

«Il tumore alla mammella, con 1.300 nuovi casi in Sardegna nell’ultimo anno, è la patologia oncologica più frequente nelle donne. I numeri ci dicono anche che l’adesione alle campagne di screening e la diagnosi precoce del tumore al seno sono i principali strumenti per combattere la malattia e per offrire cure efficaci ai cittadini», ha aggiunto Mario Nieddu.

Operativi nel centro di Senologia sei medici mammografisti, sei tecnici di radiologia e tre infermieri per una struttura dotata di quattro mammografi digitali, due ecografi ed un sistema PACS (Picture archiving and communication system, sistema di archiviazione e trasmissione di immagini) per la refertazione.

Nel complesso di via Is Guadazzonis anche il Centro di Vaccinazioni del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Assl di Cagliari. Cinque ambulatori per le vaccinazioni pediatriche, la vaccinazione degli adulti e per i viaggiatori internazionali, ubicati nel corpo aggiunto dell’ospedale.

«La nuova organizzazione – ha concluso l’assessore regionale della Sanità – consentirà di dare risposte adeguate alle esigenze del territorio. La prevenzione non è solo uno strumento efficace per tutelare la salute dei cittadini, ma è l’unica strada per realizzare una spesa ‘efficiente’ e quindi un modello di Sanità moderno e sostenibile.»

I due Centri, entrambi già operativi «si inseriscono nel processo di valorizzazione dell’ospedale Binaghi, un presidio al centro della città metropolitana facilmente raggiungibile dai cittadini, immerso nel verde e con un ampio parcheggio – ha affermato il commissario straordinario Giorgio Carlo Steri -. Con questi due nuovi servizi inaugurati oggi abbiamo voluto porre una particolare attenzione alla prevenzione, intesa sia come screening precoce dei tumori con sia come protezione dalle malattie infettive per adulti e bambini attraverso le vaccinazioni»
Il Centro Senologia Clinica e Screening mammografico della ASSL di Cagliari
Il nuovo centro di Senologia clinica e Screening mammografico è ubicato al P.O. R. Binaghi, 1° piano.
Nasce dalla fusione del centro di mammografie di screening (localizzato precedentemente in via Romagna) e il centro di Senologia clinica, prima localizzato al piano terra dell’ospedale Binaghi, nei locali del Centro donna. Fa capo al Servizio di Radiologia del P.O. R. Binaghi, diretto dalla dott.ssa Maria Antonietta Barracciu.
Nel nuovo centro, oltre all’ erogazione di prestazioni di mammografie di screening e di senologia clinica, vengono eseguiti gli esami di II livello (approfondimenti) di screening e senologia diagnostica quali:
– Ecografie
– Tomo sintesi
– Biopsie eco guidate
– Biopsie con guida tomo sintesi
– Risonanza magnetica mammaria (a partire dal mese di giugno 2020)
Il Centro si estende su una superficie di 700 mq, ed è dotato di una sala di attesa per le donne invitate allo screening, ed una sala di attesa per le donne che si sottopongono spontaneamente alla senologia clinica, secondo due percorsi differenti. Le donne che devono ricevere l’invito alla mammografia di screening nel territorio della ASSL di Cagliari sono 4 mila all’anno; nel 2020 si prevede di adeguare l’offerta pari ai valori attesi LEA, con estensione degli inviti al 100% target.
Il tumore della mammella
Il tumore al seno è più diffuso fra le donne nei Paesi occidentali: si stima che una donna su 9 lo svilupperà nel corso della sua vita. D’altro canto, è anche uno dei tumori che possono essere scoperti precocemente, grazie alla mammografia, che permette di individuare il tumore in una fase molto precoce, in cui può essere curato efficacemente. L’80-90% delle donne con un tumore di piccole dimensioni e senza linfonodi colpiti può guarire definitivamente.
Lo screening mammografico ha permesso una riduzione della mortalità del tumore al seno pari al 30%.
La mammografia è in grado di rivelare un tumore anche quando le sue dimensioni sono piccolissime, pari a pochi mm, consentendo pertanto una grande percentuale di guarigione. In quasi tutte le Regioni italiane, compresa la Sardegna, sono attivi programmi di screening per la diagnosi del tumore della mammella. Le ASSL, tramite i centri screening, facenti capo ai Dipartimenti di Prevenzione, inviano una lettera di invito a tutte le donne residenti nel territorio, di età compresa tra i 50 e i 69 anni, con la data, l’orario e la sede dell’appuntamento. Se effettuato in seguito a questo invito, l’esame è gratuito e non occorre la richiesta del medico.
Nel centro, chiamato precedentemente Unità di Refertazione Centralizzata ( URC), vengono lette sia le mammografie di screening eseguite in sede, che quelle provenienti dalle sedi periferiche (Muravera, Senorbì, Isili, Quartu Sant’Elena). Se l’esame è negativo, la donna riceverà una lettera con il risultato, e verrà richiamata dopo due anni.
Alla fine dell’iter, a seconda del risultato, sarà richiamata dopo due anni o inviata ad un reparto di Chirurgia, per il trattamento del caso.
Senologia diagnostica
La senologia diagnostica è rivolta a donne sintomatiche, vale a dire con presenza di sintomi di patologia mammaria (di qualsiasi età); donne al di fuori dell’età di screening (sotto i 50 anni e sopra i 70 anni); donne operate al seno (di qualsiasi età); donne con familiarità al tumore mammario e uomini sintomatici di qualsiasi età (nei quali l’ incidenza del tumore al seno è 1/10 rispetto a quella femminile). La prestazione di senologia diagnostica prevede: visita senologica, mammografia ed ecografia. Al termine della procedura viene rilasciato un referto. In caso di sospetto tumore, si procede, come per lo screening, agli esami di approfondimento; se il sospetto viene confermato, la donna, viene inviata ad un reparto di Chirurgia. Al di sotto dei 40 anni, per questioni anatomiche mammarie, la diagnostica più affidabile è l’ecografia (seguita o meno da mammografia, a giudizio del Radiologo); al di sopra dei 40 anni è la mammografia.
Prenotazioni
Per la senologia clinica (mammografia ed ecografia) le prenotazioni avvengono tramite CUP ( 070 474747). Per le prestazioni di screening mammografico, il Centro screening di via Romagna (n° verde 800728259, orario dal lunedì al venerdì 10.00-13.00) invia una lettera a tutte le donne residenti nel territorio, di età compresa tra i 50 e i 69 anni, con la data, l’orario e la sede dell’appuntamento. Se effettuato in seguito a questo invito, l’esame è gratuito e non occorre la richiesta del medico.
Dotazione tecnologica
La struttura è dotata di:
– 4 mammografi digitali, 2 dei quali con sistema di tomosintesi (tecnica diagnostica di ultima generazione: si tratta di una tecnologia di imaging tridimensionale, ad alta definizione, che permette di ottenere immagini in 3D e di ricostruire figure volumetriche, tali da dare una rappresentazione radiografica tridimensionale della mammella), ed un mammografo dotato di sistema di biopsia VABB con guida tomosintesi (unica tecnologia in Sardegna);
– due ecografi
– un sistema PACS di visualizzazione e refertazione delle immagini mammografiche, sia quelle eseguite nel centro, che quelle che provengono dalle sedi periferiche dove viene eseguito lo screening (Muravera, Senorbì, Isili, Quartu Sant’Elena)
– 5 stazioni di refertazione
Dotazione di personale
Nel centro lavorano 6 medici mammografisti, 6 tecnici di radiologia, dei quali 3 dedicati alla senologia, 3 infermieri. Il personale medico e tecnico è formato e certificato, ossia i medici eseguono più di 5.000 letture mammografiche l’anno e i tecnici dedicano all’attività mammografica più del 50% dell’orario di servizio.

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Articolo 32 della Costituzione italiana

«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.»

Lo striscione che questa mattina campeggiava su un lato della via Dalmazia, davanti al Centro direzionale della ASSL di Carbonia, “Art. 32, la salute un diritto”, racchiudeva in breve sintesi il contenuto dell’art. 32 della Costituzione italiana ed il significato della manifestazione messa in atto da un gruppo di cittadini, stanchi di assistere al degrado senza fine del sistema sanitario pubblico, oggi non in grado di dare ai cittadini le risposte di cui hanno bisogno in materia di sanità. La manifestazione, promossa dal gruppo “I Briganti” di Carbonia, ha visto la partecipazione di diversi cittadini provenienti anche da Iglesias, Sant’Antioco ed altri centri del Sulcis.

I tagli operati negli ultimi anni, la carenza di personale ed in generale l’inadeguatezza del servizio sanitario pubblico, sono gli elementi racchiusi in un breve comunicato che è stato consegnato alla dirigenza della ASSL, dove non è ancora avvenuto l’insediamento del nuovo direttore, il dottor Ferdinando Angelantoni, nominato due giorni fa dal commissario straordinario dell’ATS Sardegma, Giorgio Carlo Steri.

Un’altra manifestazione di protesta contro le inefficienze del sistema sanitario pubblico, si terrà sabato 16 novembre, a Carbonia, organizzata dall’OPI, l’Ordine delle professioni infermieristiche del Sulcis Iglesiente.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220930399277659/

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Il dottor Ferdinando Angelantoni, 63 anni, nato e residente a Cagliari, direttore sanitario della ASSL di Lanusei, è il nuovo direttore dell’Area socio sanitaria locale di Carbonia. Lo ha nominato oggi, con apposita delibera, il commissario straordinario dell’ATS Sardegna, dott. Giorgio Carlo Steri, dopo aver acquisito i pareri favorevoli del direttore sanitario Maurizio Locci e del direttore amministrativo Attilio Murru. Ferdinando Angelantoni arriva a coprire l’incarico lasciato vacante dalla dottoressa Maria Maddalena Giua, 64 anni, andata in pensione alcuni mesi fa. L’incarico è al momento di breve durata, in quanto scadrà il prossimo 31 dicembre.

Ferdinando Angelantoni, laureato all’Università di Sassari il 10 novembre 1988, ha alle spalle una lunga esperienza maturata nella USL n° 11 di Isili, nella ASL n° 3 di Nuoro, alla ASL n° 8 di Cagliari (direttore di struttura complessa dal 1° marzo 2010 al 14 gennaio 2019) e, negli ultimi due anni, è stato prima incaricato ad interim alla direzione sanitaria dell’ospedale Binaghi di Cagliari (dal 9 marzo 2018 al 14 gennaio 2019), poi ha ricevuto l’incarico di direttore sanitario alla ASSL di Lanusei, ricoperto dal 15 gennaio 2019 ad oggi.

Giorgio Carlo Steri è il nuovo commissario straordinario dell’ATS Sardegna. Lo ha nominato questo pomeriggio la Giunta regionale dopo la rinuncia di Domenico Mantoan. La nomina consentirà l’immediata e piena operatività dell’azienda sanitaria.

Giorgio Carlo Steri, già direttore del Servizio igiene e sanità pubblica della Asl 8 di Cagliari, è attualmente in quiescenza e non percepirà quindi alcun compenso, permettendo un significativo risparmio.

In una nota diffusa dall’ufficio stampa della Giunta regionale si legge che «rimane fermo l’interesse per il percorso virtuoso seguito dal Veneto negli ultimi anni in ambito sanitario. I presidenti Solinas e Zaia, pertanto, si vedranno presto per verificare la possibilità e le eventuali modalità vado una collaborazione tra Sardegna e Veneto per riformare il sistema sanitario sardo sul modello delle best practices già applicate in Veneto».