16 April, 2024
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Con l’esibizione dei migliori allievi delle classi di organo, corno e flauto domani, venerdì 4 maggio, nel Conservatorio di Cagliari prende il via “I talenti del Conservatorio”, 12 appuntamenti – sino al 30 maggio – pensati per permettere agli studenti di mostrare le capacità acquisite durante i loro studi.

A fare da cornice alla serie di incontri sarà l’Auditorium, prestigioso spazio che sin dalla fine degli anni Settanta ha ospitato, oltre alle attività didattiche dell’istituzione musicale, anche le esibizioni di numerose grandi stelle del panorama artistico internazionale.

L’appuntamento di domani prenderà il via, alle 18.00, sulle note di W.A. Mozart e vedrà impegnati gli studenti della classe di flauto, guidata da Sara Ligas. A seguire, musiche, tra gli altri, di J.S. Bach e D. Buxtehude, per gli allievi della classe di organo diretta da Livia Frau.

La serata si chiude con gli studenti della classe di corno, guidata da Mario Seoni, che proporranno brani ancora di W.A. Mozart e F. Strauss.

«Consideriamo il nostro Auditorium come la naturale casa degli studenti per le attività didattiche, per le attività artistiche, per quelle laboratoriali e quelle di ricerca – afferma il direttore del Conservatorio, Giorgio Sanna -. In questo luogo i nostri allievi completano la loro formazione accademica cimentandosi con la magia del palcoscenico.»

L’ingresso è libero e gratuito.

 

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Con l’esibizione dei migliori allievi delle classi di organo, corno e flauto venerdì 4 maggio, al Conservatorio di Cagliari, prende il via “I talenti del Conservatorio”, 12 appuntamenti – sino al 30 maggio – pensati per permettere agli studenti di mostrare le capacità acquisite durante i loro studi.

A fare da cornice alla serie di incontri sarà l’Auditorium, prestigioso spazio che sin dalla fine degli anni Settanta ha ospitatato, oltre alle attività didattiche dell’istituzione musicale, anche le esibizioni di numerose grandi stelle del panorama artistico internazionale.

L’appuntamento di giovedì prenderà il via alle 18.00, sulle note di W.A. Mozart e vedrà impegnati gli studenti della classe di flauto, guidata da Sara Ligas. A seguire, musiche, tra gli altri, di J.S. Bach e D. Buxtehude, per gli allievi della classe di Organo diretta da Livia Frau.

La serata si chiude con gli studenti della classe di corno, guidata da Mario Seoni, che proporranno brani ancora di W.A. Mozart e F. Strauss.

«Consideriamo il nostro Auditorium come la naturale casa degli studenti per le attività didattiche, per le attività artistiche, per quelle laboratoriali e quelle di ricerca – afferma il direttore del Conservatorio, Giorgio Sanna – In questo luogo i nostri allievi completano la loro formazione accademica cimentandosi con la magia del palcoscenico.»

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Una serata d’eccezione per celebrare l’avvio del restauro del più grande organo storico della Sardegna, quello custodito nella Chiesa di Sant’Antonio Abate a Cagliari.

L’appuntamento è per domani, venerdì 20 aprile, alle 18, 30, proprio nel luogo di culto cagliaritano (in via Manno) dove il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” ha organizzato una conferenza-concerto dedicata ad uno degli strumenti più importanti dell’isola.

Il restauro del grande organo Agati-Tronci del 1887 comincerà a giungo, ed è stato promosso dal “LabOs” (Laboratorio Organi Storici del Conservatorio), coordinato dal docente di organo Angelo Castaldo e dal musicologo Roberto Milleddu.

L’incontro ed il dialogo tra il Conservatorio di Cagliari con il suo LabOs e la committenza (l’arciconfraternita della Vergine Santissima d’Itria), la Curia arcivescovile di Cagliari e la Soprintendenza, ha reso possibile avviare l’eccezionale restauro.

Alla conferenza saranno presenti il direttore del Conservatorio “Palestrina”, Giorgio Sanna, il presidente, Gianluca Floris e l’assessore della Cultura del comune di Cagliari, Paolo Frau.

A seguire, alle 19,30, nella vicina chiesa del Santo Sepolcro si terrà un breve concerto di musiche dell’Ottocento che vedrà protagoniste alcune allieve del Conservatorio: le organiste Francesca Ajossa, Benedetta Porcedda e il soprano Federica Cubeddu. 

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Musica, conferenze di presentazione e proiezioni  per riscoprire il fascino della musica antica, suonata con strumenti storici. Dal 21 marzo al 14 ottobre Cagliari ospiterà la 24ª edizione di Echi lontani, il festival che ripropone il prezioso patrimonio musicale appartenente all’arco di tempo compreso tra il Medioevo e il tardo Settecento.

Organizzata dall’associazione Echi lontani, in partenariato con il Conservatorio “G.P. da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”, la manifestazione si avvale della direzione artistica di Dario Luisi, violinista genovese e grande esperto di musica antica.

I dettagli della manifestazione saranno illustrati nella conferenza stampa in programma lunedì 12 marzo, alle 11.00. nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari, in piazza Porrino.

All’incontro con i giornalisti interverranno il direttore ed il presidente del Conservatorio, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, il presidente di Echi lontani, Ferruccio Garau, l’assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau, un rappresentante della Fondazione Siotto.

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Musica, danza, conferenze, proiezioni e lezioni-concerto per riscoprire il fascino della musica antica, suonata con strumenti storici. Dal 21 marzo al 4 agosto Cagliari ospiterà la 24ª edizione di Echi lontani, il festival che ripropone il prezioso patrimonio musicale appartenente all’arco di tempo compreso tra il Medioevo e il tardo Settecento.

Organizzata dall’associazione Echi lontani, in partenariato con il Conservatorio “G. P. da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”, la manifestazione si avvale della direzione artistica di Dario Luisi, violinista genovese e grande esperto di musica antica.

I dettagli della manifestazione saranno illustrati nella conferenza stampa in programma lunedì 12 marzo, alle 11.00, nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari, in piazza Porrino.

All’incontro con i giornalisti interverranno il direttore e il presidente del Conservatorio, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, il presidente di Echi lontani, Ferruccio Garau, l’assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau, un rappresentante della Fondazione Siotto.

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Partiranno a breve i lavori di manutenzione del canale navigabile della laguna di Sant’Antioco. La provincia del Sud Sardegna, titolare dell’appalto, ha pubblicato il bando di gara per l’esecuzione delle opere, le cui domande dovranno essere presentate entro le 9.00 del 18 gennaio 2018. Sul piatto ci sono circa 500mila euro.

I lavori prevedono le operazioni di dragaggio del canale in tre segmenti e, in particolare, nei pressi dell’isolotto e di Punta ‘e Trettu. Nello specifico, verranno asportati limi, fanghi e sabbie che verranno poi conferite in discariche autorizzate. Questa operazione consentirà finalmente di ottenere un percorso percorribile dalle imbarcazioni, che sarà largo venti metri e profondo tre.

«Accogliamo con soddisfazione la notizia della pubblicazione del bando – commenta il sindaco Ignazio Locci – dopo tante lotte riusciamo a ottenere il risultato sperato: una “strada del mare” sicura e praticabile all’interno della laguna. Ringrazio l’ex commissario della Provincia del Sud Sardegna Giorgio Sanna e gli uffici tecnici provinciali (in particolare l’ingegner Fulvio Bordignon con il suo staff) per l’impegno profuso affinché venisse appaltata un’importante opera per il futuro di Sant’Antioco».

I lavori dovrebbero partire nella primavera del 2018: l’aggiudicazione avverrà giovedì 18 gennaio. Oltre alle operazioni di dragaggio, la provincia del Sud Sardegna intende mettere definitivamente in sicurezza il canale, sostituendo le boe segnaletiche con pali di legno. Lavori che potrebbero essere eseguiti contestualmente al dragaggio della laguna sfruttando le economie al ribasso che deriveranno dal bando di gara.

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Mario Mossa, ex dirigente del comune di Cagliari, è il nuovo amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna. Subentra all’ing. Giorgio Sanna, dimessosi prima di Natale per motivi personali. Mario Mossa prenderà servizio nella sede di via Mazzini, a Carbonia, all’inizio del nuovo anno.

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Tre appuntamenti per riscoprire la vita e l’opera di Giuseppe Agus, violinista cagliaritano che a metà del Settecento decise di abbandonare il posto nella Cappella civica della sua città per trasferirsi a Londra.

A organizzarli è l’associazione culturale Echi lontani che, insieme con il Conservatorio di Cagliari, sabato 16 e domenica 17 dicembre propone i concerti “Giuseppe Agus. Dall’isola all’isola: la Cagliari del Settecento in viaggio incontra la Londra musicale”. Il 18 dicembre è in programma, invece, “Giuseppe Agus: violinista cagliaritano a Londra e Parigi nel ‘700”, l’occasione per presentare la ristampa di una partitura originale di Agus, recentemente acquistata da un antiquario statunitense.

I tre incontri sono gli ulteriori passaggi del progetto triennale, partito l’anno scorso, volto a far emergere una volta per tutte la figura di Giuseppe Agus. Il musicista cagliaritano ha lasciato, infatti, un’eredità importante, riuscendo a ritagliarsi un posto di primo piano nel vivacissimo panorama culturale della Londra di quegli anni, e dopo anche in quello di Parigi.

L’appuntamento di domani è nella suggestiva chiesa di Santa Maria del Monte, nel quartiere  Castello, dove alle 21.00 si terrà il primo dei due concerti che vedrà protagonisti L’Apothéose & Bizzarria Ensemble (composti da Attilio Motzo e Sara Meloni al violino barocco, Enrico Di Felice al flauto traverso barocco, Alessandro Palmeri al violoncello barocco e Alessandra Artifoni al Clavicembalo). Il programma, oltre a musiche di Giuseppe Agus, proporrà anche brani di Georg Friedrich Händel e Francesco Xaverio Geminiani.

Domenica alla stessa ora, sempre nella Chiesa di Santa Maria del Monte, arriva la seconda parte dell’omaggio musicale ad Agus: il programma spazierà da Joseph Marie Clément Dall’Abaco a Karl Friedrich Abel, da Georg Friedrich Händel a John Stanley e Johann Adolph Hasse, senza dimenticare il musicista nostrano. Protagonisti saranno ancora una volta L’Apothéose & Bizzarria Ensemble.

L’ultimo appuntamento di questo piccolo trittico dedicato a Giuseppe Agus è lunedì, alle 11.00, nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari con l’incontro “Giuseppe Agus: violinista cagliaritano a Londra e Parigi nel ‘700”. Dopo i saluti del direttore e del presidente dell’istituzione musicale, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, dell’assessore comunale della Cultura, Paolo Frau, del  responsabile relazioni esterne della Fondazione di Sardegna, Graziano Milia, e del direttore artistico del Festival Echi lontani, Dario Luisi, sarà presentata in anteprima la ristampa, risalente al 1760 circa, delle “Sonate a Violino solo e Basso di Giuseppe Agus”, recentemente acquistata dall’associazione Echi lontani.

Seguirà un intervento della musicologa Myriam Quaquero che illustrerà gli ultimi aggiornamenti sulle ricerche in corso attorno alla figura di Agus. Una figura ancora in gran parte avvolta da molti punti oscuri: le ultime ricerche condotte dalla musicologa Myriam Quaquero hanno permesso di acclarare che il violinista sardo nel 1775 si trasferì da Londra a Parigi per sfuggire ai suoi creditori, riuscendo ad acquisire notevole importanza anche nel tessuto musicale della capitale francese. Un fatto che fa cadere l’ipotesi secondo cui in quegli anni Agus si trovasse a Londra accusato di un tentato stupro. Ancora: da alcuni spartiti trovati nel Conservatorio di San Pietro a Maiella di Napoli è emerso che Agus potrebbe aver compiuto qui i suoi studi. E’ da acclarare tuttavia se quelle trascrizioni siano veramente attribuibili a lui o piuttosto al figlio Joseph Francis.

Questi sono solo gli ulteriori frammenti di un percorso alla riscoperta dell’artista sardo, che andranno a costituire, insieme alla copia di spartito recentemente acquisita, un apposito “Fondo Agus” dell’Associazione Echi lontani che sarà custodito nel “Pierluigi da Palestrina”.

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Tre appuntamenti per riscoprire la vita e l’opera di Giuseppe Agus, violinista cagliaritano che a metà del Settecento decise di abbandonare il posto nella Cappella civica della sua città per trasferirsi a Londra.

A organizzarli è l’associazione culturale Echi lontani che, insieme con il Conservatorio di Cagliari, sabato 16 e domenica 17 dicembre propone i concerti “Giuseppe Agus. Dall’isola all’isola: la Cagliari del Settecento in viaggio incontra la Londra musicale”. Il 18 dicembre è in programma, invece, “Giuseppe Agus: violinista cagliaritano a Londra e Parigi nel ‘700”, l’occasione per presentare la ristampa di una partitura originale di Agus, recentemente acquistata da un antiquario statunitense.

I tre incontri sono gli ulteriori passaggi del progetto triennale,  partito l’anno scorso, volto a far emergere una volta per tutte la figura di Giuseppe Agus. Il musicista cagliaritano ha lasciato, infatti, un’eredità importante, riuscendo a ritagliarsi un posto di primo piano nel vivacissimo panorama culturale della Londra di quegli anni, e dopo anche in quello di Parigi.

L’appuntamento di sabato è nella suggestiva chiesa di Santa Maria del Monte, nel quartiere  Castello, dove alle 21 si terrà il primo dei due concerti che vedrà protagonisti L’Apothéose & Bizzarria Ensemble (composti da Attilio Motzo e Sara Meloni al violino barocco, Enrico Di Felice al Flauto Traverso barocco, Alessandro Palmeri al violoncello barocco ed Alessandra Artifoni al clavicembalo). Il programma, oltre a musiche di Giuseppe Agus, proporrà anche brani di Georg Friedrich Händel e Francesco Xaverio Geminiani.

Domenica alla stessa ora, sempre nella Chiesa di Santa Maria del Monte, arriva la seconda parte dell’omaggio musicale ad Agus: il programma spazierà da Joseph Marie Clément Dall’Abaco a Karl Friedrich Abel, da Georg Friedrich Händel a John Stanley e Johann Adolph Hasse, senza dimenticare il musicista nostrano. Protagonisti saranno ancora una volta L’Apothéose & Bizzarria Ensemble.

L’ultimo appuntamento di questo piccolo trittico dedicato a Giuseppe Agus è lunedì alle 11 nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari con l’incontro “Giuseppe Agus: violinista cagliaritano a Londra e Parigi nel ‘700”. Dopo i saluti del direttore e del presidente dell’istituzione musicale, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, dell’assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau, del  responsabile relazioni esterne della Fondazione di Sardegna, Graziano Milia, e del direttore artistico del Festival Echi lontani, Dario Luisi, sarà presentata in anteprima la ristampa, risalente al 1760 circa, delle “Sonate a Violino solo e Basso di Giuseppe Agus”, recentemente acquistata dall’associazione Echi lontani.

Seguirà un intervento della musicologa Myriam Quaquero che illustrerà gli ultimi aggiornamenti sulle ricerche in corso attorno alla figura di Agus. Una figura ancora in gran parte avvolta da molti punti oscuri: le ultime ricerche condotte dalla musicologa Myriam Quaquero hanno permesso di acclarare che il violinista sardo nel 1775 si trasferì da Londra a Parigi per sfuggire ai suoi creditori, riuscendo ad acquisire notevole importanza anche nel tessuto musicale della capitale francese. Un fatto che fa cadere l’ipotesi secondo cui in quegli anni Agus si trovasse a Londra accusato di un tentato stupro. Ancora: da alcuni spartiti trovati nel Conservatorio di San Pietro a Maiella di Napoli è emerso che Agus potrebbe aver compiuto qui i suoi studi. E’ da acclarare tuttavia se quelle trascrizioni siano veramente attribuibili a lui o piuttosto al figlio Joseph Francis.

Questi sono solo gli ulteriori frammenti di un percorso alla riscoperta dell’artista sardo, che andranno a costituire, insieme alla copia di spartito recentemente acquisita, un apposito “Fondo Agus” dell’Associazione Echi lontani che sarà custodito nel “Pierluigi da Palestrina”.

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Ieri sera, con un concerto del Coro e dell’Orchestra degli allievi dell’istituzione musicale, è stato inaugurato l’anno di studi 2017/2018.

Un percorso che si apre all’inesegna di alcune novità. La prima è la nuova direzione del “Pierluigi da Palestrina”, affidata a Giorgio Sanna.

56 anni, docente di violino, Giorgio Sanna è stato eletto direttore del Conservatorio a giugno. L’ufficialità dell’incarico dal Miur è arrivata però solo martedì scorso. “Studiare in Conservatorio non è facile. E’ un sacrificio che va portato avanti con voglia di misurarsi con se stessi e con gli altri”, ha detto ieri il nuovo direttore, rivolto agli studenti.

Sanna ha espresso anche parole di ringraziamento nei confronti della direttrice uscente Elisabetta Porrà, che ha guidato l’istituzione musicale negli ultimi sei anni, e del presidente Gianluca Floris, il cui incarico la scorsa estate è stato rinnovato per il successivo triennio.

«L’arrivo di Giorgio Sanna alla direzione del nostro Conservatorio mi lascia particolarmente soddisfatto – ha detto Gianluca Floris – E’ una conferma della bontà del percorso fatto finora con Elisabetta Porrà. Un percorso che proseguiremo ora insieme.»

Con il nuovo anno accademico nel Conservatorio si appresta a partire il nuovo Corso propedeutico di launeddas, che sarà guidato da Luigi Lai, considerato il miglior suonatore in Sardegna di questo strumento, ancora in attività: gli iscritti sono 39. Quattro sono invece gli studenti del nuovo Triennio ordinamentale di Musica propedeutica ad indirizzo launeddas, guidato anch’esso da Lai.

Da quest’anno sarà attivato anche un Triennio di musiche tradizionali a indirizzo etnomusicologico.

Infine, per la prima volta il Conservatorio inserisce nella sua offerta formativa il Corso Suzuki, basato sul metodo per i più piccoli ideato da Sinichi Suzuki, il violinista giapponese secondo cui si può imparare a suonare uno strumento con la stessa naturalezza con cui si apprende la propria lingua madre. Saranno immatricolati al corso 80 bambini.

Dopo l’appuntamento di ieri sera, i concerti di inaugurazione del nuovo anno accademico, che propongono un programma incentrato su musiche di Antonio Salieri e sono diretti da Alberto Pollesel,  proseguono in giro per l’isola. Appuntamento stasera alle 18.00 nella Chiesa di Santa Maria Degli Angeli di Flumini di Quartu, domani (sabato 25 novembre), alla stessa ora, nel Teatro dei Salesiani di Selargius, domenica (26 novembre), sempre alle 18.00, nella Chiesa di Santa Maria Vergine Assunta di Cabras (Or). Maestri del coro sono Giuseppe Erdas e Pompeo Vernile.