28 March, 2024
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In occasione del 79° compleanno della città di Carbonia, lunedì 18 dicembre 2017, alle 21.00, presso il Teatro Centrale di Carbonia è in programma la prima assoluta del film documentario “Le spose del Grand Hornu” di Carmina Conte e Paolo Carboni.

“Le spose del Grand Hornu” è ambientato tra il bacino carbonifero del Sulcis Iglesiente e quello del Borinage e della Vallonia in Belgio, nell’area del Grand-Hornu. 

Menzione Speciale al Concorso Nazionale “Storie di emigrati sardi”, indetto dalla FASI, in collaborazione con la Regione Sarda e la Società Umanitaria-Cineteca Sarda, il film è stato realizzato grazie al contributo del Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, con la consulenza della prof.ssa Giovanna Corda (vicesindaco di Boussu-Hornu, originaria di Carbonia e già europarlamentare), dello studioso Luciano Ottelli.

Saranno presenti gli autori: la giornalista Carmìna Conte e il regista Paolo Carboni.

Interverranno: la Prof.ssa Giovanna Corda, la presidente nazionale FASI Serafina Mascia, il Commissario del Parco Geominerario Tarcisio Agus, il sindaco di Carbonia Paola Massidda, l’assessore della Cultura del comune di Carbonia Sabrina Sabiu, Gianluigi Pillola già commissario del Parco Geominerario, l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura, lo studioso Luciano Ottelli, il direttore del C.S.C di Cagliari della Società Umanitaria Antonello Zanda, il Ppresidente dell’Associazione Culturale Bacu Abis e Sulcis Iglesiente Gianfranco Fantinel.

La serata è organizzata da Parco Geominerario, Comune di Carbonia e Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema.

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Verrà presentato al pubblico in anteprima assoluta lunedì 7 agosto, alle ore 21.00 c/o la piazza dei Minatori (fronte Circoscrizione), a Bacu Abis, frazione di Carbonia, il film “Le Spose di Hornu” di Paolo Carboni e Carmina Conte.

Saranno presenti gli autori: la giornalista Carmina Conte, il regista Paolo Carboni e la professoressa Giovanna Corda, vicesindaco di Boussu-Hornu, originaria di Carbonia e già europarlamentare.

L’ingresso sarà libero e gratuito.

In occasione della due giorni dal titolo “Bacu Abis – Un Tuffo nel passato” (4 e 7 agosto) il CSC Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria collabora all’organizzazione e propone la proiezione del film “Le Spose del Grand Hornu”.

Il film documentario, con la consulenza della professoressa Giovanna Corda, vicesindaco di Boussu-Hornu, originaria di Carbonia e già europarlamentare, è ambientato tra il bacino carbonifero del Sulcis Iglesiente, la Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia, e quello del Borinage e della Vallonia in Belgio, nell’area del Grand-Hornu, comune di Boussu-Hornu, già centro direzionale delle miniere di carbone, oggi Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Racconta il dramma dei minatori sardi emigrati in massa nelle miniere di carbone del Belgio negli anni ’50, attirati dal miraggio di una vita migliore, in seguito agli accordi sottoscritti dal governo italiano con quello belga. La specialità del progetto sta nel racconto che si sviluppa sotto un’ottica originale e mai indagata prima, quella offerta dalle testimonianze, delle donne, fidanzate, giovani spose, prematuramente vedove, figlie.

Ha ricevuto la menzione Speciale al Concorso Nazionale “STORIE DI EMIGRATI SARDI”, indetto dalla FASI, in collaborazione con la Regione Sarda e la Società Umanitaria-Cineteca Sarda, nel 2009.

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Fabbrica del cinema 3

Giovedì 22 settembre, alle 17.00, la Fabbrica del Cinema (Piazza Sergio Usai – Grande Miniera di Serbariu) ospita la presentazione del libro “Cuori nel Pozzo – Belgio 1956. Uomini in cambio di Carbone“, dell’autrice Roberta Sorgato.

La presentazione è organizzata su iniziativa della Consulta delle Associazioni per il Parco Geominerario della Sardegna e del Comune di Carbonia, in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Carbonia Iglesias della Società Umanitaria.

Il testo, pubblicato da Marsilio Editore, ricorda le durissime condizioni di vita di lavoro, vissute dai migranti italiani (tra loro tanti sardi), nelle miniere di carbone del Belgio. Nel 60° anniversario della tragedia di Marcinelle, la presentazione del libro vuole essere anche un momento di riflessione e un omaggio ai 262 minatori che persero la vita in quel drammatico disastro minerario.

Sarà presente l’autrice Roberta Sorgato. Interverranno: Paola Massidda, sindaca del comune di Carbonia; Emanuela Rubiu, Assessora alla Cultura, Spettacolo, Turismo e Attività Produttive del Comune di Carbonia; Giovanna Corda, vicesindaco di Boussu ed ex parlamentare europea, eletta in Belgio; Franco Saba per la Consulta delle associazioni per il Parco Geominerario della Sardegna.

Coordina l’incontro la giornalista Carmina Conte.

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Storie di migranti e storie di migrazioni, Istorias de migrantes e istorias de migratziones. E’ questo il tema e il filo conduttore del programma previsto dalla Giunta regionale per la celebrazione della giornata del 28 aprile. Sa die de sa Sardigna 2016 è stata presentata ieri mattina dall’assessore della Cultura Claudia Firino, con una conferenza stampa nella sede dell’assessorato in viale Trieste. «Per i sardi il tema della migrazione è sempre stato di grande attualità. Ma oggi più che mai la cronaca ci mostra e dimostra come questo sia un tema che riguarda l’intera Europa, e sul quale ritengo sia doverosa una seria riflessione. Una riflessione – ha detto l’assessore Firino – che non può limitarsi alla giornata del 28 aprile, ma alla quale vogliamo dare forza e vitalità perché perduri in un dibattito di largo respiro, durante tutto il resto dell’anno. Per questo motivo saranno coinvolte anche le scuole, e le giovani generazioni, con progetti e programmi didattici da sviluppare insieme agli insegnanti».

L’assessore Firino ha inoltre messo in rilievo l’esigenza di ragionare sul concetto di identità, cultura e integrazione. «La Sardegna ha visto e vede partire tanti giovani – ha proseguito la titolare della Cultura – portando con sé la propria identità che andrà inevitabilmente a mischiarsi con culture altre. Esattamente ciò che accade per le persone che invece in Sardegna arrivano, da altri Paesi, e scelgono la nostra isola come approdo e nuova casa d’adozione, verso le quali abbiamo il dovere di agire perché possano integrarsi al meglio».

Sarà il Teatro Massimo di Cagliari a ospitare le celebrazioni di Sa die de sa Sardegna. Si inizia alle ore 16.00 con i saluti istituzionali dell’assessore Firino, e si prosegue nel pomeriggio con gli interventi e le testimonianze di migranti sardi e di rappresentanti delle comunità straniere presenti in Sardegna. Parleranno Serafina Mascia, presidente Fasi (Federatzione Assotzios Sardos in Italia); Giovanna Corda, oggi vicesindaco del comune di Boussu, in Belgio; Enzo Cugusi, emigrato a Torino; Alexandra Porcu, presidente del circolo dei sardi di Berlino; Alberto Cauli, dottorando alla University of Auckland in Nuova Zelanda; Genet Woldu Keflay e Mamadou M’Bengue, mediatori e animatori linguistico culturali a Cagliari. Interverrà Sandro Sarai, del centro di documentazione sull’immigrazione sarda di Asuni, e saranno presentati i libri dedicati al tema, quello di Priamo Farris “Emigraus” e “Oltremare” di Mariangela Sedda.

La serata prosegue con esibizioni canore dalle ore 20 con Balia&Frongia feat. Graziano Moniti (launeddas), Mario Brai, cantautore in lingua carlofortina, i Rocies (latin jazz con cantante cubana). Chiudono dub “in limba sarda” i Malasorti e le percussioni senegalesi dei Guney Africa.