20 April, 2024
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Dieci candeline per Liberevento, il festival culturale divenuto ormai fiore all’occhiello delle estati nel Sulcis. Dall’8 luglio al 21 agosto la manifestazione organizzata dall’associazione Contramilonga, dietro la direzione artistica del giornalista e scrittore Claudio Moica, proporrà più di 30 appuntamenti che intrecciano incontri con gli autori, musica e buon cibo.  Per l’occasione sono attesi una quindicina di grandi autori in arrivo da tutta Italia. Solo per citarne alcuni: Toni Capuozzo, Beppe Severgnini, Roberta Bruzzone, Gad Lerner, Antonio Caprarica, Francesco Abate, Carlo Cottarelli, Paolo Crepet, Emanuela Nava.

La formula sarà ancora una volta quella del festival diffuso nel Sulcis con tappe a Iglesias, Portoscuso, Gonnesa, Carloforte, Calasetta e, per la prima volta, Sant’Antioco. Tre tappe sono previste anche a Macomer.

Dopo l’anteprima in streaming, proposta da marzo a giugno su Facebook, Liberevento torna, dunque, in presenza. Ma senza dimenticare la pandemia: per questo il sottotitolo scelto per l’edizione targata 2021 è Libertà 2.0, un modo per riflettere su quanto e come le nostre libertà siano state rimesse in gioco nell’ultimo anno.

Si parte l’8 luglio da Sant’Antioco dove nella suggestiva via Castello (davanti alla necropoli) arriva lo straordinario reporter Toni Capuozzo per presentare, in dialogo con il giornalista Carlo Floris, il suo ultimo libro Lettere da un paese chiuso (Sings Publishing), la fotografia di un’Italia chiusa nelle lunghe settimane della quarantena da Coronavirus. Quello con Capuozzo sarà un triplo appuntamento perché lo scrittore sarà il giorno dopo a Macomer – alle 21.30 nel piazzale della biblioteca, a moderare sarà Claudia Sanna – e sabato alle 21.30 a Gonnesa, nella splendida cornice del Nuraghe Seruci, dove a dialogare con l’autore sarà il giornalista Gianni Zanata.

Triplo appuntamento anche per Antonio Caprarica, per anni corrispondente della Rai da Londra. Il giornalista sarà il 15 luglio, alle 22.00, alla Tonnara di Portoscuso (modera Andrea Corda) il 16 alla Cantina Aru di Iglesias (qui l’appuntamento, moderato da Claudia Sanna, sarà preceduto, alle 20.00, da una degustazione di prodotti locali) e il 17 in via Castello, a Sant’Antioco (modera Andrea Corda), per parlare del suo Elisabetta per sempre regina, libro uscito a maggio per Sperling & Kupfer. Un’indagine nella storia, nei luoghi, tra i personaggi dell’ultima grande dinastia reale alla ricerca dell’Elisabetta segreta.

Sempre sabato 17 luglio Liberevento proporrà un nuovo appuntamento a Iglesias dove alle 21,30 arriva l’economista ed editorialista Carlo Cottarelli che presenterà il suo libro All’inferno e ritorno, una riflessione su come risollevare l’economia dell’Italia all’indomani della crisi innescata dal covid 19, edita da Feltrinelli. Cottarelli sarà ospite del festival anche il giorno dopo (domenica 18 luglio) ma a Sant’Antioco. Modera le due serate il giornalista Vito Biolchini.

Giovedì 22 luglio alle 20 nella Tonnara di Portoscuso arriva Beppe Servegnini con lo spettacolo La cura delle parole: sul palco insieme all’attrice Marta Rizi, e con l’accompagnamento della musicista Elisabetta Spada, il giornalista proporrà un viaggio nelle parole, quelle che servono a capire chi siamo, che chiariscono intuizioni, prestano idee, mettono ordine tra i pensieri, evocano ricordi e riducono le preoccupazioni. Il giorno dopo lo spettacolo sarà proposto nella Cantina Aru di Iglesias, preceduto da una degustazione di prodotti del territorio.

Mercoledì 28 luglio alle 21,30 nel Chiostro di San Francesco, a Iglesias, omaggio alla poetessa scomparsa nel 2019 Bibi Orsi con letture tratte da Il rumore del silenzio (Pettirosso edizioni) raccolta di poesie e racconti ritrovati nei cassetti e pubblicati postumi all’autrice. Le letture saranno a cura dei partecipanti al corso di lettura espressiva organizzato dal Festival Liberevento da aprile a maggio 2021, sotto la guida dell’attore e regista Simeone Latini.

Si entra nel mondo della letteratura per l’infanzia il 31 luglio a Iglesias quando, nel Chiostro di San Francesco, si parlerà di Ritorno a Sulky di Clelia Martuzzu (Condaghes edizioni), l’avventura, ambientata nell’antichità, del giovane maestro d’ascia Shar che desidera viaggiare lontano. La serata prevede anche una rievocazione storica a cura dell’associazione Antichi abitanti di Tzur.

Il 2 agosto sarà dedicato al tema dei femminicidi: alle 21,30 nel Nuraghe Seruci di Gonnesa arriva la criminologa Roberta Bruzzone per presentare il libro scritto a quattro mani con la giornalista Emanuela Valente Favole da incubo (DeAgostini). A partire da dieci casi di cronaca nera tra i più sconvolgenti degli ultimi anni, un’analisi lucida e necessaria sulle cause alla base dei femminicidi e su cosa ciascuno di noi può fare per cambiare le cose. Modera Carlo Floris. A seguire una degustazione dei vini della Cantina Aru di Iglesias.

Il 3 agosto, alle 22.00, nella Tonnara di Portoscuso serata in musica, con un concerto della banda musicale “Ennio Porrino”.

Dal 4 al 9 agosto si entra nel clou del tema di quest’anno di Liberevento con appuntamenti organizzati, soprattutto, a Calasetta, nel magnifico scenario della Torre Sabauda. La sera del 4 agosto si comincia con la premiazione del concorso letterario “A vuxe e Caddesedda” in memoria di Bruno Rombi. Presenterà Giuliano Marongiu, e interverranno le cantanti Natascia Capurro e Laura Spano e l’attrice Manuela Perria. La serata proporrà anche il consueto concerto dell’associazione musicale“G. Puccini” di Calasetta.

Il 5 agosto alle 22 ancora una serata in compagnia di Roberta Bruzzone mentre il 6 agosto, alle 22.00, si parla di malattia mentale con Stefano Redaelli, docente di letteratura italiana alla facoltà “Artes Liberales” dell’Università di Varsavia. In dialogo con Giovanna Vitiello parlerà del suo libro Beati gli inquieti, uscito all’inizio dell’anno per Neo edizioni. Nei giorni seguenti Radaelli farà tappa anche a Macomer (il 5 agosto alle 21,30 nel piazzale della biblioteca) e a Carloforte (il 7 agosto nell’ambito del gemellaggio promosso tra Liberevento ed il festival L’isola dei libri).

Sabato 7 agosto arriva il divulgatore Jacopo Veneziani, migliaia di follower sui social e presenza fissa della trasmissione di Rai 3 “Le parole della settimana”. In compagnia della storica dell’arte Manuela Perria, Veneziani parlerà del suo ultimo libro Simmetrie. Osservare l’arte di ieri con lo sguardo di oggi (Mondadori Electa). La serata prosegue con lo sferzante concerto dei Criminal Quartet & percussions, quartetto d’archi e percussioni, formato da Marco Castro e Annamaria Viani (violini), Giorgio Musio (viola), Massimo Battarino e Paolo De Liso (batteria), che reinterpreta i brani pop e rock di autori come Michael Jackson, Metallica, Verve. Una serata in compagnia di Jacopo Veneziani è in programma anche a Gonnesa: appuntamento il 5 agosto alle 21.30 nel Nuraghe Seruci.

Il giornalista e scrittore Francesco Abate è l’ospite della serata dell’8 agosto: alle 22 in dialogo con il giornalista Marcello Murru, ripercorrerà le pagine del suo I delitti della salina (Einaudi editore), l’avvincente romanzo che vede protagonista Clara Simon, nuova eroina femminile.

Gli incontri a Calasetta si chiudono, il 9 agosto con il giornalista Luca Telese che parlerà del suo libro Qualcuno era comunista, uscito all’inizio dell’anno per Solferino editore. Modera Carlo Floris. L’autore il giorno dopo sarà a Iglesias, per un incontro moderato sempre da Carlo Floris, in programma alle 21,30 nel Chiostro di San Francesco.

Dal 10 al 12 agosto prosegue la sezione Liberevento Junior con tre appuntamenti in compagnia di Emanuela Nava, apprezzatissima autrice di libri per ragazzi: il 10 alle 19,30 nella Biblioteca di Iglesias la scrittrice presenterà il libro L’uomo che lucidava le stelle (edito da Piemme nel 2029), l’11 alle 22,00 sarà alla Tonnara di Portoscuso per parlare di Shakespeare in love, pubblicato quest’anno da Feltrinelli, il 12 alle 19,30 nella piazza Municipio di Sant’Antioco parlerà di Dall’india il respiro dei bambini del mondo, pubblicato nel 2019 da Laksmi.

Il 13 agosto alle 22, in via Castello, a Sant’Antioco, arrivano Francesco Abate, Carlo Augusto Melis Costa e Nicolò Migheli per presentare Storie barocche (Piemme edizioni) libro fresco di stampa che esplora l’ltalia barocca in dieci racconti dalle prestigiose penne del romanzo storico. La serata, moderata da Marcello Murru, si concluderà con un concerto del chitarrista Gavino Loche con Guitar fingerpicking.

Dopo qualche giorno di pausa il 16 agosto si ricomincia verso il rush finale: alle 21.30 a Iglesias appuntamento con il giornalista Gad Lerner e il suo libro Noi partigiani. Memoriale della resistenza in Italia, pubblicato da Feltrinelli. Modera Vito Biolchini.

Il 17 agosto a Iglesias ed il 19 a Sant’Antioco protagonista sarà invece il giornalista e divulgatore scientifico Alessandro Cecchi Paone che presenterà il suo ultimo libro, edito da PaperFirst, Covid segreto.

È in arrivo anche lo psichiatra e scrittore Paolo Crepet che sarà il 19 agosto al Nuraghe Seruci di Gonnesa (alle 21,30 modera Gianni Zanata) e il giorno dopo alle 21,30 a Macomer (modera lo storico dell’arte Marco Loi).

Chiusura di sipario il 21 agosto con doppio appuntamento Scorci di gustosa e aromatica bellezza in collaborazione con I Giardini della biodiversità presso la chiesa altomedievale del Salvatore. Alle 9.30 escursione tra i giardini della città di Iglesias. Alle ore 21.00 si terrà la presentazione del lavoro di ricerca “Giardini della Città di Iglesias. Alla ricerca della nostra biodiversità e ricchezza alimentare e culturale” a cura de I Giardini della Biodiversità e di esperti del settore.

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Mercoledì 30 dicembre, in una cornice completamente diversa da quella usuale, si è svolta la quattordicesima edizione della manifestazione “Il Sulcis Iglesiente espone”, organizzata dal Consorzio Fieristico Sulcitano. La scelta è nata dall’emergenza sanitaria che stringe in una morsa, da ormai un anno, tutto il mondo, facendo vivere una pandemia che non si vedeva da un secolo.

L’evento, infatti, si è svolto al Teatro Centrale di Carbonia in diretta streaming su Sardegna Live, con un elegante e simpatico presentatore, Giuliano Marongiu, che ha condotto in maniera egregia l’evento, nel quale arte e spettacolo si sono fusi per allietare un pubblico che da casa ha potuto vedere le eccellenze di alcuni artisti nonché artigiani della nostra amata isola. Al suo fianco, nella presentazione di alcuni artisti espositori, sono intervenute tre splendide bellezze sarde: Luccia Asole, Francesca Ruiu e Cristiana Solinas che hanno indossato abiti e gioielli creati dalle stiliste e dagli artisti presenti con le loro creazioni… L’Atelier Anthea di Maria Antonietta Sorgia di Carbonia, con i suoi abiti da sposa e da cerimonia; l’Atelier di Marinella Staico, modellista sartoriale di Assemini; sempre da Assemini Doriana Usai, con le sue ceramiche artistiche e tradizionali; Anna D’Arte di Anna Catalano, orafa filigranista da Assemini; Sa Sabattera di Aurora Angius, Antica calzoleria di Isili; la Bottega Antica di Paolo Pittiu di Serdiana; L’Isola Del Ricamo di Paola Garau, Arte del ricamo e del cucito di Decimomannu; La Bottega Dell’Intreccio, cestini artigianali da Bonarcado.

Grande varietà di artisti che sul palco si sono esibiti con diverse performance: la cantante Maria Giovanna Cherchi, con la sua splendida voce, ha interpretato brani della musica popolare sarda; Luca Tilocca che con voce intensa e profonda, accompagnandosi con la chitarra, ha cantato “pezzi di vita vissuta”; Roberto Tangianu, con la magica musica delle sue launeddas; Giuseppe Masia, con la sua travolgente comicità, attenta ai temi socioculturali del momento, non ha trascurato di “cantare” pandemia e coronavirus.

Lo stesso Giuliano Marongiu si è esibito in coinvolgenti duetti con la bravissima Laura Spano che ha anche interpretato dei brani come solista. Insieme, hanno animato il palco con una complicità unica e speciale.

Luci e musica hanno ulteriormente messo in luce gli abiti e gli accessori indossati dalle artiste che hanno particolarmente gradito indossare vista la bellezza e la particolarità dei capolavori artistici.

Sul palco sono poi intervenuti Doriana Usai, una delle artigiane che ha esposto e che per la serata ha curato il coordinamento artistico; il presidente del Consorzio Fieristico Sulcitano Mauro De Sanctis, particolarmente soddisfatto della riuscita dello spettacolo, seguito in diretta streaming da migliaia di spettatori; l’assessora dello spettacolo del comune di Carbonia, Sabrina Sabiu,che si è complimentata per la riuscita della serata.

I saluti finali sono stati dedicati all’auspicio che la prossima edizione prevista per giugno 2021 si possa organizzare in presenza.

L’evento si è svolto nel rispetto di tutte le norme anti covid.

Nadia Pische

                                                                                                                                                  

Il Consorzio Fieristico Sulcitano da anni promuove l’immagine, l’economia, la storia e la cultura di un’area geografica particolarmente interessante ed altrettanto sofferente come il Sulcis Iglesiente, che brilla per bellezza, potenzialità, valori, aspetti peculiari, ma che necessita di iniziative come quelle intraprese e di progetti finalizzati all’organizzazione di manifestazioni.
Il Sulcis Iglesiente Espone è il fiore all’occhiello di un progetto più ampio che valorizza la creatività degli artisti e degli artigiani, coniuga l’offerta di chi produce con le esigenze di chi ricerca, organizza eventi di moda, musica, tradizioni e spettacoli, per arricchire un contesto che mette insieme tutti gli aspetti che favoriscono la crescita di un territorio, il benessere di chi vi abita, l’afflusso di turisti e visitatori che spesso scoprono per la prima volta i luoghi che poi scelgono per ritornarci.
Il progetto. Nasce per valorizzare una delle aree più belle e delicate della nostra isola, innestando nell’ambito della cultura, della creatività e dell’intrattenimento la forza dei suoi contenuti, in un periodo che suggerisce e detta le linee per un’edizione ancor più speciale che va ad incidere sulla qualità del vivere in un’area che merita attenzione e risposte adeguate da parte di tutti e delle istituzioni in particolare.
La valorizzazione e la promozione dell’artigianato di eccellenza sardo sarà il fulcro dell’edizione del 2020 attraverso un evento – spettacolo capace di dare il giusto lustro e valore ad un comparto vario e vasto che da sempre caratterizza la nostra convinzione che “il saper fare”; identifica la nostra cultura, perché il vero talento degli artigiani esprime, attraverso i manufatti, l’identità di un’isola dai mille valori e dalle mille ricchezze culturali.
L’artigianato artistico dell’isola è una produzione viva ed attiva, è creatività in movimento, è un laboratorio ad alta densità di traffico operativo che, in un periodo di prolungata crisi, necessita di visibilità e valorizzazione, di spettacolo a corredo che ne sostenga la forza con cui lo si vuole rendere maggiormente fruibile, attraverso nuove ed efficaci soluzioni di richiamo.
Il Sulcis Iglesiente Espone desidera creare un connubio tra le varie forme d’arte e spettacolo e si svolgerà mercoledì 30-12-2020, a Carbonia, dalle 15.00 alle 19.00, luogo ideale per ancorare le basi di un’iniziativa che abbraccia l’intero territorio, e si articola in diversi segmenti legati all’artigianato artistico che porteranno le opere e gli elaborati dei nomi più rappresentativi del settore, in uno spettacolo che pone al centro la vivacità creatività che sposa l’arte del sapere e la bellezza di una tradizione che cammina, richiami alla tradizione, con inserti di musica, intrattenimento ed il coinvolgimento di personaggi
dello spettacolo e della cultura regionale.
La manifestazione sarà trasmessa in diretta streaming con Sardegna Live.

L’evento, con il patrocino della RAS Sardegna, della Fondazione Sardegna e del comune di Carbonia, sarà così strutturato:
– gli artigiani, in rappresentanza dei diversi settori tradizionali della Sardegna che operano nel campo della ceramica, della tessitura, della filigrana, della cestineria, dell’intaglio, del ferro, del tessuto, esporranno le loro creazioni sul palco del teatro. ll progetto ha carattere regionale e, pertanto, per la scelta degli artigiani si terrà conto anche della rappresentatività geografica e delle diverse specialità di cui saranno portatori: ad esempio, Assemini per la ceramica, Sinnai per la cestineria, Nuoro per la pelletteria, Sassari per i tessuti e via dicendo.
– nel corso dello spettacolo, saranno presentati i contenuti e messi in evidenza gli aspetti legati alla storia ed alla cultura dei diversi settori tradizionali in rassegna e dei protagonisti.
– l’evento sarà arricchito dall’esibizione di artisti che animeranno lo spazio dedicato all’esposizione con varietà, canzoni ed intrattenimento e si avvarrà della partecipazione di ospiti di fama regionale (tra i più richiesti del momento), creando un connubio vincente tra diverse forme espressive ed il risultato efficace che può generare la sinergia delle arti. Lo spazio scenico sarà allestito con cura e le immagini proiettate su grandi schermi led che coloreranno l’intero spettacolo.
– la conduzione dell’evento sarà affidata a Giuliano Marongiu, un professionista affermato dello spettacolo, con provata esperienza, conoscenza degli argomenti e del mezzo televisivo, capace di legare i fili del racconto ed approfondire con ritmo ed eleganza i contenuti dell’arte e dell’artigianato, della tradizione e dello spettacolo.

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“How big is the galaxy?”, della regista russa Ksenia Elyan, ha vinto la terza edizione del Fiorenzo Serra Film Festival. Il concorso, organizzato dal Laboratorio di Antropologia visuale “Fiorenzo Serra” della Società Umanitaria di Sassari, si è concluso ieri sera con la cerimonia di premiazione alla Camera di commercio del nord Sardegna. Il tema di quest’anno è stato “Aspetti materiali e simbolici del pastoralismo”. Alla vincitrice, presente in sala, è stata consegnata una targa ricordo insieme al premio di tremila euro.
Il film è la ricerca di una chiave di comprensione della libertà, della conoscenza e della civiltà nei vasti spazi artici della Siberia, a centinaia di miglia da abitazioni umane, attraverso gli occhi di Zakhar, un bambino indigeno di 7 anni.

«Grazie alla regista Ksenia Elyan per aver narrato, attraverso l’originalità del suo sguardo ed una visione poetica di questa realtà, una storia di terre lontane ma prepotentemente vicine nei sentimenti che accomunano e rendono uguali tutti gli esseri umani», si legge nelle motivazioni del premio.
Al secondo posto si è piazzato “Sheep hero”, dell’olandese Ton Van Zantvoort: la storia di un pastore olandese di pecore che, accanto a una concezione idealista e a tratti romantica del suo lavoro, svela le contraddizioni di un’attività tradizionale in un mondo globale, in uno scontro fra le esigenze di un pastore e del suo gregge e quelle di una realtà fondata sulla massimizzazione dei profitti. Chiude la terna dei vincitori In questo mondo, dell’italiana Anna Kauber, che narra con grande delicatezza il lavoro sfiancante di oltre cento donne pastore in Italia, tra i 20 e i 102 anni, simbolo di come si possa sconfiggere qualsiasi cosa, compresi i pregiudizi di occhi annebbiati da secoli di maschilismo, machismo o “meschinismo”. Al secondo e terzo classificato sono stati assegnati, rispettivamente, 2000 e 1000 euro.
Menzione speciale, infine, per “Climbing the universe”, della regista nuorese Monica Dovarch.
La sezione dedicata ad Antonio Simon Mossa, che raccoglie i film incentrati su tematiche sociali, è stata invece vinta dal regista Stalin Kalidas con A tale of bad morning in India, sulla miserrima vita degli spazzini manuali e sulla discriminazione sociale tuttora imperante in quel Paese; al vincitore è andato un premio di 1500 euro. Menzione speciale per l’italiano “Pescamare”, di Andrea Lodovichetti, «per aver saputo trasmettere l’importanza della vita e del duro ed appassionante lavoro del pescatore di professione ricostruendo le memorie, la continuazione e la ripresa attuale di un saper fare che fa parte dell’eredità culturale immateriale del nostro Paese».
Il Fiorenzo Serra Film Festival ha raccolto oltre 860 film provenienti da tutto il mondo. Di questi sono stati selezionati circa trenta lavori per le due sezioni, con un lungo lavoro di scelta e valutazione. Ad assegnare i premi è stata la giuria composta da Fabio Olmi (direttore della fotografia e figlio del regista Ermanno), Alessia Glielmi (antropologa dell’Università di Torino), Sebastiano Mannia (antropologo dell’Università di Palermo), Giannetta Murru Corriga (antropologa esperta di pastoralismo in Sardegna), Antonio Bisaccia (direttore dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari), Rosanna Castangia (titolare della casa di produzione cinematografica Bencast), Giuliano Marongiu (artista sardo ed esperto di etnografia), Simonetta Columbu (attrice e figlia del regista sardo Giovanni Columbu), Lorenzo Hendel (regista televisivo e documentarista, responsabile editoriale della trasmissione DOC3) e Pietro Simon, figlio di Antonio Simon Mossa. La serata è stata presentata da Silvia Busia.
La rassegna è stata realizzata in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, il comune di Sassari, l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, la Camera di Commercio di Sassari, il Dipartimento di Storia e scienze dell’uomo dell’Università di Sassari e la Filmoteca Regionale Siciliana.

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Venerdì 23 agosto le ACLI di San Giovanni Suergiu, in collaborazione con Fondazione di Sardegna, comune di San Giovanni Suergiu e la Pro Loco di San Giovanni Suergiu, proporranno la XVI edizione dell’evento “Sfila La tradizione: colori e musiche di Sardegna”. Come ormai è consuetudine, diversi paesi della Sardegna, Settimo San Pietro, Desulo, Bari Sardo, Lotzorai, Lanusei, Triei, Urzulei, Ilbono, Elini, Maracalagonis, Samassi, Desulo, Teulada, Sant’Antioco, Flumentepido e San Giovanni Suergiu, saluteranno il pubblico e daranno vita ad una coloratissima sfilata, nella quale la tradizione la farà da padrona. Accompagnati dai ritmi de “Su Cuntzertu antigu” e le launeddas di Stefano Castello sfoggeranno le varie tipologie di abito. Nella seconda parte, la tradizione lascerà spazio all’innovazione  con i gioielli di Maria Conte, gli scialli e gli abiti di Priama Pili e le borse di Claudia e Stefania Tocco. Lo spirito di accoglienza e di “allargamento dei confini”, viene rappresentato da chi, non sardo, partecipa attivamente alla manifestazione; un posto importante lo faranno anche quest’anno gli emigrati, ai quali sono sempre rivolti il grazie ed il pensiero degli organizzatori.
La serata verrà condotta da Giuliano Marongiu.
Gli organizzatori ringraziano tutte le persone che hanno collaborato nell’organizzazione di questa edizione ed in particolare il gruppo folk “Simone Serra “ di San Giovanni Suergiu.

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Domani, martedì 23 luglio, alle ore 11.00, presso lo spazio omonimo in via Newton 12 (piano superiore edificio Room Club), a Cagliari, verrà presentata una nuova anteprima promossa DOMOSC (Domo de sa Cultura di Cagliari).

Il progetto Domo de sa Cultura nasce con il proposito di diffondere e divulgare il patrimonio materiale ed immateriale della Sardegna, portando – all’interno della Domosc – le anteprime di alcuni eventi di grande rilevanza del territorio del Sud Sardegna, importanti riferimenti per la comunità da un punto di vista storico e culturale.

Dopo l’esito positivo del primo evento dedicato a Ballus – 19° incontro internazionale del folklore, lo spazio ospiterà l’anteprima di un’altra festa popolare, quella dedicata al “Matrimonio Mauritano di Santadi” arrivata alla sua 51ª edizione.

Durante la mattinata, verrà presentato il programma della manifestazione, le attività collaterali e sarà introdotta una panoramica sull’evento, la sua storia ed il territorio.

Saranno presenti alla conferenza i promotori del progetto Ilaria Nina Zedda, direttrice artistica e organizzativa, regista teatrale e nel direttivo de “L’Aquilone di Viviana” – capofila del progetto – Nicole Nieddu di “Produzioni Sardegna” e coordinatrice artistica; i conduttori delle serate Ottavio Nieddu, Giuliano Marongiu e Roberto Tangianu; il Sindaco di Santadi Elio Sundas e la presidente della Pro Loco di Santadi Ilaria Forresu.

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Grande successo per la seconda giornata della 13ª edizione della Fiera “Il Sulcis Iglesiente Espone”, svoltasi ieri nelle vie del centro di Carbonia. «È stata una bellissima festa per la nostra città, che ha rappresentato il cuore pulsante dell’artigianato, dell’agroalimentare, del turismo, del divertimento e dell’intrattenimento – ha commentato il sindaco, Paola Massidda -. Migliaia di persone hanno potuto apprezzare le nostre primizie agroalimentari e artigianali, ammirare i costumi tipici della tradizione sarda, ascoltare ottima musica, godere degli spettacoli di animazione e di intrattenimento previsti per grandi e piccini».

La Fiera ha fatto registrare numeri da record, basti pensare allo straordinario successo del più grande “ballu tundu” della Sardegna – un evento organizzato dall’artista Giuliano Marongiu – che ha visto protagonisti in piazza Roma ben 84 gruppi folk. Carbonia capitale del folklore e delle tradizioni locali e, per una notte, capitale della magia con Giucas Casella che ha “ipnotizzato” il gran pubblico accorso all’Anfiteatro di piazza Marmilla.

«La presenza di oltre 200 standisti giunti dal territorio e anche da comuni al di fuori della provincia del Sud Sardegna ha dimostrato sempre di più la caratura regionale della manifestazione, che si avvia a diventare l’unica vera Fiera della Sardegna – ha detto l’assessore delle Attività produttive, Mauro Manca -. La crescita esponenziale della manifestazione è un motivo di orgoglio per la nostra città. Sono particolarmente contento anche per la perfetta riuscita della collaborazione e sinergia tra ristoratori, sistema museale, pizzerie, bar e strutture ricettive cittadine, che hanno tenuto aperte le proprie attività in questa giornata di festa.»

 

  

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Le avverse condizioni meteorologiche, con pioggia continua fin dal primo pomeriggio, hanno fortemente condizionato l’avvio della XIII edizione della Fiera “Il Sulcis Iglesiente Espone”, organizzata dal Consorzio Fieristico Sulcitano, con il concorso del comune di Carbonia, della Regione Autonoma della Sardegna, della provincia del Sud Sardegna, della Fondazione di Sardegna e del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. La Fiera è stata inaugurata, come da programma, alle 18.00, sul palco allestito in piazza Roma per il concerto di Tullio De Piscopo, ma l’Amministrazione comunale di Carbonia, in accordo con l’associazione Consorzio Fieristico Sulcitano e gli artisti coinvolti nell’organizzazione della XIII edizione della Fiera “Il Sulcis Iglesiente Espone”, ha deciso di rinviare a domenica 16 giugno gli appuntamenti previsti per domani. La Protezione Civile della Regione Sardegna, infatti, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche valido fino alle ore 18.00 di lunedì 27 maggio. Sulla Sardegna sono previste forti piogge, che metterebbero a repentaglio la buona riuscita della seconda giornata della Fiera. Pertanto, tutti gli eventi programmati per domani (lo spettacolo musicale “Super Incantos” con Giuliano Marongiu, l’esibizione di Giucas Casella, la presenza dello scrittore ed autore di “Padre Padrone” Gavino Ledda), sono spostati a domenica 16 giugno.

All’inaugurazione, accompagnata dalla fanfara dei bersaglieri del 3° Reggimento di Teulada, presentata da Giuliano Marongiu e Roberta Floris, sono intervenuti i sindaci di Carbonia e Portoscuso, Paola Massidda e Giorgio Alimonda, il prefetto di Cagliari Bruno Corda, il sub commissario della provincia del Sud Sardegna Ignazio Tolu, il consigliere regionale Michele Ennas, Tullio De Piscopo ed il presidente del Consorzio Fieristico Sulcitano Mauro De Sanctis.

A causa delle cattive condizioni meteorologiche, il concerto di Tullio De Piscopo è stato anticipato dalle 22.00 alle 20.00.

                   

                                         

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Sabato 25 e domenica 26 maggio a Carbonia si svolgerà la XIII edizione della Fiera dell’Artigianato, dell’agroalimentare e del turismo, “Il Sulcis Iglesiente Espone”, organizzata dall’Associazione Consorzio Fieristico Sulcitano con il patrocinio e il contributo economico del Comune di Carbonia. La tredicesima edizione della fiera “Il Sulcis Iglesiente Espone” verrà aperta domani, sabato 25 maggio, alle ore 17.30, dall’esibizione della Fanfara del Terzo Reggimento Bersaglieri di Teulada. Alle ore 18.00 avverrà l’inaugurazione ufficiale della Fiera in presenza delle autorità civili, religiose e militari.

Il centro storico cittadino, in particolare l’area compresa tra piazza Roma, via Manno, via Fosse Ardeatine, piazza Marmilla, via Gramsci, piazza Matteotti, piazza del Minatore e via San Ponziano, ospiterà circa 300 espositori, street food regionali, nazionali e internazionali per due giorni di fiera dell’artigianato, dell’agroalimentare e del turismo.

«Migliaia di persone potranno apprezzare le nostre primizie agroalimentari e artigianali, ammirare i costumi tipici della tradizione sarda, ascoltare ottima musica, godere degli spettacoli di animazione e di intrattenimento previsti per grandi e piccini», ha detto il sindaco Paola Massidda.
«L’iniziativa potrà contare anche sulla rete di collaborazione costituita da ristoranti, pizzerie, bar e strutture ricettive cittadine, che terranno aperte le proprie attività nelle due giornate – ha aggiunto l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca -. La fiera dell’Artigianato, dell’agroalimentare e del turismo è un grande evento capace di intercettare un vasto flusso di visitatori provenienti da diverse zone dell’isola. Il nostro obiettivo è proprio questo: far sì che Il Sulcis Iglesiente Espone possa diventare la principale fiera della Sardegna.»

Sono tante – e per tutte le fasce d’età – le attrazioni caratterizzanti “Il Sulcis Iglesiente Espone”: dai “Mattoncini Lego a Carbonia” alla parata dei personaggi della Disney, dalla “Caccia al Tesoro” agli splendidi lavori dei maestri dell’arte del ferro, dalla sfilata dei costumi tradizionali allo spettacolo musicale “Super Incantos”, dall’esibizione del Gruppo Folk Santa Giuliana di Serbariu al concerto di Tullio De Piscopo e la sua band.
Numerosi anche i personaggi noti che arriveranno in città, ospiti della rinomata manifestazione: la giornalista di Mediaset Roberta Floris, l’artista Giuliano Marongiu, lo scrittore e autore di “Padre padrone” Gavino Ledda e il mago Giucas Casella.

Per consentire lo svolgimento in sicurezza dell’intera manifestazione è stata disposta la chiusura del traffico veicolare dalle ore 6 di sabato 25 Maggio fino alle ore 5 di lunedì 27 maggio nelle seguenti strade: piazza Roma e strade confluenti; via Fosse Ardeatine; parcheggio adiacente alla piazza Marmilla; via Gramsci, nel tratto compreso tra piazza Matteotti e via Brigata Sassari e nelle strade confluenti; via Nuoro, nel tratto compreso tra piazza Rinascita e via Gramsci; piazza Matteotti, vico Matteotti, piazza San Ponziano; via San Ponziano, nel tratto compreso tra piazza Matteotti e via Lucania. Inoltre, in occasione del mercatino del sabato, è stata disposta la chiusura del traffico veicolare, dalle ore 5.00 fino alle ore 14.00 di sabato 25 maggio, in via Lucania, nel tratto compreso tra la rotonda di via XVIII Dicembre e piazza Ciusa.

L’intera manifestazione “Il Sulcis Iglesiente Espone” sarà caratterizzata dalla formula “Plastic free ed eco-friendly”, che prevede esclusivamente l’utilizzo di posate, bicchieri e stoviglie compostabili da parte degli operatori degli stand dedicati al food and beverage.

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La spiga d’oro della 70ª Cavalcata Sarda è andata al “civraxiu nieddu” del gruppo folk Nuraghe di Settimo San Pietro, prodotto dal panificio “Arca dei sapori” di Anna Rita Fadda. La comunità di Settimo sale così per la seconda volta sul gradino più alto del podio di Pani di Sardegna, equiparando il risultato ottenuto nel 2015 con il “modditzosu”. Un doppio trionfo finora eguagliato solo da Villaurbana, prima classificata nel 2014 e nel 2018 grazie al suo ottimo “civraxiu”.

Ma in questa settima edizione del concorso, il successo di Settimo San Pietro non si è fermato qui. Il gruppo Nuraghe si è aggiudicato anche il secondo posto con il “civraxiu di semola” prodotto da “Le antiche tradizioni di Lory” di Lorena Farci.

A ritirare i premi domenica sera sul palco di Piazza D’Italia è stato il presidente Fabrizio Ligas, accompagnato dalle due panificatrici. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato dalle mani del sindaco Nicola Sanna durante la serata folk presentata da Giuliano Marongiu. Al fianco di Sanna sono intervenuti l’assessore della Cultura e Turismo, Emanuela Palitta, la coordinatrice del concorso, Sonia Martinelli ed il direttore tecnico e coordinatore della giuria, Tommaso Sussarello.

Terzo classificato ancora un “civraxiu”, quello del gruppo Città di Villacidro prodotto dal panificio “Briciole di semola” di Elisabetta Scano. Al gruppo Città di Villacidro è andata anche una menzione speciale per il “pane con le olive nere” elaborato da Anna Casti.

La giuria di esperti ha iniziato il lavoro di selezione diverse settimane fa in Promocamera, dove ha analizzato le caratteristiche organolettiche e sensoriali dei numerosi campioni pervenuti da tutta l’isola. «Il concorso della Cavalcata è un’occasione straordinaria per risvegliare la cultura del pane a lievitazione naturale – ha affermato Tommaso Sussarello – e sensibilizzare i consumatori al riavvicinamento verso le migliori tradizioni gastronomiche. La crescita constante di questi anni è la dimostrazione che stiamo seguendo la strada giusta».

Il premio Pani di Sardegna è la ciliegina sulla torta di un’iniziativa che, a corollario della Cavalcata, da ben sette edizioni porta in Piazza Castello il Villaggio del Gusto, cuore pulsante di una tradizione antica che amplia i suoi orizzonti a tutte le specialità enogastronomiche dell’isola, attraendo e affascinando migliaia di visitatori.

Eli