19 April, 2024
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Molto combattuta la prima finale delle tre previste per il Concorso Nazionale per giovani talenti del Jazz italiano “Chicco Bettinardi”, arrivato alla sua sedicesima edizione. La giuria ha decretato, non senza difficoltà visto il livello altissimo dei cinque finalisti, di premiare i giovanissimi Jordan Corda, vibrafonista 24enne proveniente da Serrenti, vicino a Cagliari ma che vive attualmente a Milano ed il fiorentino Giulio Ottanelli di anni 23 al sax contralto. Il premio del pubblico se l’è aggiudicato al fotofinish sempre Jordan Corda, che ha vinto questo riconoscimento per una sola preferenza in più, dopo un serrato testa a testa con Ottanelli. Ancora non è dato sapere chi tra i due musicisti è arrivato primo e chi secondo: la graduatoria finale sarà resa nota solo nel corso della serata conclusiva del Piacenza Jazz Fest 2019 che si terrà domenica 7 aprile, alle 18.00, presso lo Spazio Rotative a Piacenza. In palio per il primo classificato un premio di 1.300,00 euro più un ingaggio nel cartellone del Piacenza Jazz Fest 2020, al secondo un premio di 750,00 euro.

La prima delle finali per questa edizione 2019 del concorso, ha visto confrontarsi i cinque Solisti selezionati sulla base del materiale audio inviato al momento dell’iscrizione. Le finali dedicate alle altre sezioni del concorso si terranno nelle prossime settimane: quella dedicata ai Gruppi sabato 26 gennaio, mentre la categoria dei Cantanti sarà protagonista di quello successivo del 2 febbraio, entrambe alle 21.30. La sede delle esibizioni è il Milestone di via Emilia Parmense 27 a Piacenza, sede storica del Piacenza Jazz Club, l’associazione culturale che organizza il concorso legato al Piacenza Jazz Fest con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il supporto di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy.

I nomi dei due primi classificati Corda e Ottanelli sono stati annunciati sabato scorso dal presidente del Piacenza Jazz Club Gianni Azzali al termine della finale del concorso che ha visto cinque concorrenti in lizza valutati da una giuria di esperti del settore, presieduta dal maestro Giuseppe Parmigiani, saxofonista, compositore ed arrangiatore.

Tutti i concorrenti si sono potuti avvalere per la loro esibizione dell’accompagnamento di una sezione ritmica eccezionale, formata da Roberto Cipelli al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. I tre erano anche tra i membri della giuria presieduta dal maestro Parmigiani e composta inoltre da Giancarlo Spezia critico musicale della rivista “Musica Jazz”, Fabio Bianchi del quotidiano “Libertà” e Giuseppe “Jody” Borea, esperto in musica afroamericana.

L’organizzazione si è complimentata con tutti i finalisti per l’alto livello di preparazione dimostrato.

L’appuntamento è per domani, sabato 26 gennaio, alle ore 21.30 per la finale della sezione Gruppi.

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Sedici anni sono una bella età per qualsiasi manifestazione. Il concorso nazionale “Chicco Bettinardi” i suoi li porta splendidamente. Fin dalla nascita abbinato alla manifestazione Piacenza Jazz Fest, organizzato dal Piacenza Jazz Club, questo concorso mantiene alta la bandiera del jazz italiano e mette a disposizione risorse per scovare i giovani musicisti più talentuosi grazie al sostegno che non è mai venuto meno di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy, ma soprattutto della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che dà corpo all’iniziativa. Le sezioni in cui è suddiviso il concorso sono tre, si parte come da tradizione dalla categoria dei solisti che si presenteranno durante la finale loro dedicata sabato 19 gennaio alle 21.30 al Milestone, la sede del Jazz Club, di via Emilia Parmense a Piacenza. Per accedere alle serate è necessaria come sempre la tessera Piacenza Jazz Club o Anspi, che si può comunque richiedere all’ingresso.

I finalisti sono stati accuratamente selezionati da una prestigiosa giuria di musicisti ed esperti del settore sulla base del materiale inviato dai partecipanti. Si tratta di cinque giovanissimi molto talentuosi di cui solo uno si aggiudicherà il premio più ambito, del valore di 1.300 euro e soprattutto l’ingaggio nel cartellone principale del Piacenza Jazz Fest del 2020, insieme ad artisti di caratura internazionale. Al secondo premio spetteranno 750 euro. A fine serata saranno resi noti i due solisti primi classificati, ma la graduatoria dei vincitori (primo e secondo posto) rimarrà top secret anche per i diretti interessati e sarà rivelata solo nel corso del Galà di premiazione, che si svolgerà presso lo Spazio Rotative domenica 7 aprile, alle ore 18.00, a chiusura del Piacenza Jazz Fest 2019.

Tra i cinque finalisti sono stati selezionati ben quattro saxofonisti (due che suonano il contralto, uno il baritono e uno il tenore) e un vibrafonista. Il sax contralto è lo strumento di Vittorio Cuculo, venticinquenne proveniente da Roma che proporrà gli standard “Oleo” di Sonny Rollins, “’Round Midnight” di Thelonius Monk e “You’d be so nice to come to”, un brano scritto da Cole Porter che ha avuto innumerevoli interpretazioni, tra cui quella indimenticabile di Diane Keaton nel film Radio Days di Woody Allen.

Col suo sax baritono invece Andrea Iurianello, di 27 anni da Augusta, in provincia di Siracusa, presenterà “I’ll remember April” di G. De Paul, “What’s new” di Bob Haggart ed uno dei classici di Richard Rodgers, l’aggraziata, dolce e romantica “Have you met Miss Jones”.

Il più giovane, un saxtenorista di 22 anni di nome Riccardo Sala di Biella suonerà un brano inciso da Pat Metheny all’inizio degli anni Ottanta dal titolo “Song for Bilbao”, scritta dal chitarrista per il pubblico della città spagnola, per passare agli anni Sessanta con “Central Park West” di John Coltrane ed un brano della fine degli anni Venti, “Softly as in a morning sunrise” di Romberg-Hammerstein.

Il vibrafono è suonato dal sardo Jordan Corda, 24enne di Serrenti nella provincia del Sud Sardegna, che si esibirà nei due standard “Herzog”, di un grande vibrafonista come Bobby Hutcherson, e nel delicato “Everything I love” di Cole Porter, oltre ad un brano originale da lui composto dal titolo “Morning Air”.

Sarà, infine, la volta dell’altro saxofono contralto, Giulio Ottanelli, 23enne proveniente da Firenze, che suonerà un brano ormai celeberrimo come “Willow Weep For Me”, che però fece fatica a imporsi quando fu scritto nei primissimi anni Trenta, forse perché composto da una donna, Ann Ronell, il passionale “The star-crossed lovers” di Billy Strayhorn e quel gioiello che richiede tecnica e solida preparazione che è “Lennie’s Pennies” di Lennie Tristano.

I finalisti vivranno l’emozione e l’onore di essere accompagnati dalle punte di diamante della giuria, tre big della scena jazz internazionale, quali Roberto Cipelli al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria.

La Giuria chiamata a valutare l’esecuzione dei musicisti, è presieduta dal maestro Giuseppe Parmigiani, saxofonista, compositore e arrangiatore, e composta inoltre da Fabio Bianchi del quotidiano “Libertà”, il critico musicale Aldo Gianolio e un esperto in musica afroamericana come il pianista Giuseppe “Jody” Borea.

Anche il pubblico del Milestone sarà chiamato ad esprimere a sua volta una preferenza, che al termine della serata determinerà l’assegnazione del “Premio del pubblico”, rappresentato da una targa offerta dagli organizzatori a simbolico riconoscimento del favore popolare.

Le finali del concorso proseguiranno al Milestone di Piacenza anche la prossima settimana: sabato 26 sempre alle ore 21.30 sarà la volta della Sezione B dedicata ai Gruppi mentre l’ultima dedicata ai Cantanti si terrà la sera di sabato 2 febbraio.