29 March, 2024
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«Un’iniziativa che ha fatto conoscere la realtà europea a venti giovani, provenienti da piccoli comuni dell’Isola, consentendogli di vedere l’Europa come un’opportunità per la crescita della nostra Isola.»

Lo ha detto l’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, durante la presentazione dei risultati del progetto “Young work and territory in Sardinia”, curato dall’associazione Focus Europe, rappresentata dal presidente Giuseppe Cappai e da Efisio De Muru. Il progetto aveva l’obiettivo di formare sugli strumenti che l’Unione europea mette a disposizione degli enti locali e si è concluso con uno stage nell’ufficio della Regione a Bruxelles.

«Dobbiamo investire sulla formazione – ha aggiunto l’assessore Quirico Sanna -. Farlo anche con ragazzi di piccole realtà locali, che spesso non hanno la possibilità di finanziare la formazione dei propri giovani, è un’opportunità per far conoscere strumenti e risorse che l’Europa mette a disposizione e che non sempre vengono utilizzate al meglio. Oltre ad essere uno strumento di crescita per le professionalità nel campo delle attività di europrogettazione a supporto degli enti locali. Nei prossimi anni ci saranno grandi risorse disponibili e per non lasciarsi sfuggire questa occasione servono professionalità, capacità e competenze. Sono risorse di cui la Sardegna ha enorme bisogno – ha concluso Quirico Sanna -, perciò valuteremo la ripetizione del progetto, eventualmente coinvolgendo più comuni.»

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UniNuoro sarà a Bruxelles, dal 9 al 13 dicembre, per partecipare al progetto formativo di Focus Europe “Young work and territory in Sardinia”, finanziato dall’assessorato regionale degli Enti locali, Finanze ed Urbanistica.

La delegazione sarda, composta dall’assessore regionale agli Enti locali della Sardegna Quirico Sanna, dal direttore generale dell’assessorato Umberto Oppus, dal direttore generale dell’Agenzia Sarda per le Politiche attive del Lavoro Massimo Temussi, ha preso parte ai lavori dello stage finale a Bruxelles.

Sono intervenuti inoltre il presidente di Focus Europe Giuseppe Cappai, il componente del CdA Efisio De Muru ed il direttore Fabio Rocuzzo.

Il progetto “Young work and territory in Sardinia”, ha l’obiettivo di offrire assistenza tecnica alla rete degli enti locali della Sardegna affinché vengano attuate misure in grado di sopperire all’assenza di professionalità specializzate nella conoscenza dell’Europa ed in particolare degli strumenti che l’Unione europea mette a disposizione degli enti locali, tra cui in primis i fondi di finanziamento. Obiettivo del progetto, infatti, è quello di affiancare i dipendenti delle amministrazioni comunali di riferimento ed i relativi uffici alle giovani professionalità formate grazie alle attività teoriche e pratiche maturate durante l’anno di attività formative.

A Bruxelles, presso la sede della Regione Sardegna, è stato ufficialmente presentato il Centro Studi sui Diritti della Persona e dei Popoli, recentemente istituito a Nuoro.

Il Centro racchiude figure provenienti dal mondo accademico, istituzionale, professionale e della società civile.

Il dott. Fabrizio Mureddu, commissario straordinario di Uninuoro, e la prof.ssa Gabriella Ferranti, coordinatrice del Centro, hanno illustrato le principali finalità e le attività già calendarizzate tra cui l’edizione 2020 della International Summer School “The Future of Human Rights in Europe” ed il ciclo di incontri informativi “Uno sguardo sul mondo” attraverso cui si intende offrire al pubblico,  informazioni sulle situazioni di crisi, sul piano internazionale, di cui si parla spesso, ma delle quali con difficoltà si hanno elementi conoscitivi per comprendere appieno fatti, azioni ed eventi che si verificano in paesi esteri.

Numerosi giovani presenti, fortemente interessati alle attività del Centro, hanno manifestato l’intenzione di aderire al Comitato dei Portatori di interesse del Centro Studi e sottoporre alcune linee di azione, tra cui il tema del digital divide.

La prof.ssa Maria Cristina Carta, ricercatrice di Diritto dell’Unione europea del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari/UniNuoro ha tenuto due lezioni in materia di processo d’integrazione europea e diritti di cittadinanza e Tutela dei diritti fondamentali nello spazio giuridico europeo.

Nei giorni a seguire le attività proseguiranno attraverso diversi incontri con i funzionari della Commissione e delle Agenzie nonché attraverso la partecipazione alle attività pratiche e workshop previste dal programma “Young work and territory in Sardinia”, sostenuto convintamente dalla Regione Sardegna.

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Il segretario nazionale di “Energie Per L’Italia” Stefano Parisi, a Cagliari, ha incontrato la dirigenza regionale del partito, accompagnato dal coordinatore regionale Tore Piana. Dall’incontro è emersa con chiarezza la posizione politica del partito, l’alleanza con il centro destra è confermata. «Dopo le elezioni del 4 marzo e la mia candidatura alla presidenza della Regione Lazio,  il centro destra, ha fatto cadere tutte le resistenze nei miei confronti», ha detto Stefano Parisi. 

L’impegno di “Energie per l’Italia” è ora quello di strutturare al meglio il partito su tutti i territori della Sardegna, per presentare le liste in tutti gli otto i collegi per il rinnovo del Consiglio regionale. Tore Piana, coordinatore regionale, ha precisato che per il rilancio economico della Sardegna, il partito punta sui settori del Turismo e dell’Agricoltura, prendendo a modello il sistema utilizzato nelle Isole Baleari per quanto riguarda i trasporti e l’organizzazione di accoglienza turistica, mentre l’agricoltura dovrà essere il vero motore delle produzioni di qualità; inoltre dovrà essere il settore produttivo a «risolvere il problema dello spopolamento delle zone interne e della salvaguardia dell’ambiente».

La fiscalità di vantaggio per la Sardegna (zona franca) è una battaglia essenziale per il partito di Stefano Parisi e Tore Piana, per raggiungere la quale il futuro del Governo dell’Isola dovrà obbligatoriamente aprire una vertenza straordinaria con il Governo nazionale e con L’Unione europea. Durante la giornata, Stefano Parisi ha incontrato diversi rappresentanti della coalizione di centro destra della Sardegna.

Fra gli interventi, quelli del vice coordinatore regionale Marco Di Gangi che ha evidenziato la situazione politica di Alghero; di Elena Vidili, coordinatrice provinciale di Sassari e responsabile regionale del movimento femminile del partito; di Antonio Mura, dirigente di Cagliari; di Giuseppe Cappai; coordinatore provinciale di Cagliari; e, infine, di Francesco Pes, del coordinamento di Oristano.

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Si sono conclusi a Tramatza i lavori del coordinamento regionale di Energie PER l’Italia. «Oggi – afferma Tore Piana, coordinatore regionale del partito di Stefano Parisi in Sardegna – siamo l’unica vera nuova novità nell’area del  liberal popolare alternativa al PD e al M5Stelle in Sardegna e in Italia. Il nucleo dirigente ha lavorato molto in questi mesi sui territori della Sardegna ed oggi si inizia a raccogliere le prime soddisfazioni con l’adesione di numerosi sindaci ed amministratori comunali, come l’assessore dell’urbanistica di San Sperate Fabrizio Madeddu, il consigliere comunale di Carbonia Michele Stivaletta, il consigliere comunale di Arzachena Gigi Astore, il vice sindaco di Burgos Tonino Nieddu. Il partito ha deciso di darsi una forte impronta di rinnovamento reale, puntando su volti nuovi, valorizzando le presenze femminili e giovani provenienti dalla società produttiva e dalle professioni, nonché da  eletti in amministrazioni comunali  in liste civiche».

E’ stato deciso, dando seguito alla decisione della direzione nazionale, che il partito Energie PER l’Italia caratterizzato dal simbolo di colore giallo, si presenterà alle prossime elezioni politiche di Camera e Senato con proprie liste, al riguarda è stata nominata una commissione che valuterà le proposte di candidatura, presieduta dal vice coordinatore regionale Marco Di Gangi. Entro i prossimi  dieci/quindici giorni si potranno conoscere i primi nomi di candidati del partito. Il coordinamento ha deciso inoltre le fasi organizzative per la raccolta delle adesioni al partito, che per il 2017/2018 saranno gratuite, la affissione di manifesti i murali n tutti i capoluoghi di provincia, la mobilitazione  per la richiesta di pre adesione nella raccolta delle firme necessarie a sostegno delle liste elettorali. 

Deliberata inoltre la nomina a coordinatore provinciale di Cagliari del dott. Giuseppe Cappai, cancelliere della  Corte d’Appello di Cagliari e più volte sindaco del comune di Sant’Andrea Frius. Nominato inoltre il responsabile amministrativo regionale nella persona di Salvatore Achenza, con esperienza in passato presso l’ufficio ispettivo del Banco di Sardegna.

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La Conferenza Regione-Enti locali ha discusso della proposta del bilancio 2016 che la Giunta approverà la prossima settimana. Gli assessori degli Enti locali Cristiano Erriu e della Programmazione Raffaele Paci hanno illustrato gli interventi generali (a cominciare dal piano di rientro del disavanzo della Sanità) e poi si sono soffermati in particolare sulle parti che riguardano direttamente i Comuni. Il Fondo Unico da 600 milioni di euro resta invariato anche per il prossimo anno.
«È un segnale di attenzione della Giunta Pigliaru nei confronti delle amministrazioni locali. Lo facciamo con convinzione, anche a costo di grandi sacrifici», ha sottolineato l’assessore Paci.
I presidenti dell’Anci Sardegna, Pier Sandro Scano, dell’Aiccre, Salvatore Sanna, insieme al presidente e al vicepresidente del Cal, Giuseppe Casti e Giuseppe Cappai, hanno espresso «grande apprezzamento per il mantenimento del Fondo».
Dopo aver discusso della fiscalità locale, la Conferenza ha concordato di approfondire il tema in un tavolo tecnico da aprire a gennaio. «Avvertiamo tutti la forte esigenza di studiare nuove forme di perequazione territoriale», ha rimarcato l’assessore della Programmazione.

La Prima Commissione del Consiglio regionale guidata da Francesco Agus (Sel) ha sentito oggi i rappresentanti delle Unioni dei Comuni sugli aspetti della riforma che riguardano la gestione associata dei servizi e delle funzioni. Attualmente sono 35 le Unioni operanti in Sardegna, alcune delle quali costituite prima della legge n. 12 del 2005.

Il coordinatore regionale delle U.d.C. Giuseppe Cappai ha evidenziato alcune criticità emerse dall’esperienza di questi anni che hanno ostacolato l’attività quotidiana degli enti. «Uno degli aspetti da superare – ha detto Cappai – è il vincolo che impedisce alle Unioni di avere una propria pianta organica, la gestione associata di alcuni servizi richiede la disponibilità di personale a tempo pieno, non basta quello fornito dai singoli comuni». Tra gli aspetti da correggere, secondo Cappai, anche la discontinuità dei flussi finanziari e i ritardi nei trasferimenti delle risorse del Fondo Unico nelle casse delle Unioni.

Giuseppe Cappai, infine, ha rimarcato la necessità di prevedere nella riforma l’individuazione di ambiti territoriali “congrui”: «L’esperienza ci dice che la gestione associata può funzionare solo se fatta su aree omogenee».

Su questo punto si è soffermato anche Pier Sandro Scano, nella doppia veste di presidente dell’Anci e presidente dell’Unione dei comuni della Bassa Marmilla. Scano ha suggerito una modifica dell’art.8 del DL di riforma che consenta ai singoli paesi di individuare il percorso migliore per per favorire l’associazionismo. «Siamo per il superamento del vincolo della gestione associata delle funzioni fondamentali – ha detto il presidente dell’Anci – questa, però, deve avvenire su base volontaristica. Una volta individuate le funzioni, i comuni potrebbero trasferirle all’Unione che, in seguito, potrebbero ragionare per sub-ambiti: In alternativa si potrebbe pensare a una gestione associata attraverso lo strumento della convenzione». Scano ha poi rimarcato l’esigenza di rafforzare il ruolo delle Unioni nella programmazione territoriale: «E’ un concetto sul quale abbiamo aperto un ragionamento con la Giunta, un dialogo proficuo che ha già prodotto qualche effetto positivo in alcune delibere dell’esecutivo».

Rispondendo ad una sollecitazione del consigliere del Pd Roberto Deriu, sulla possibilità di individuare un modello flessibile che preveda la differenziazione delle Unioni vista la disomogeneità dei territori, Scano ha invocato una riforma per gradi: «Costringere i Comuni a stare assieme non funziona – ha detto il presidente dell’Anci – occorre mettere in moto un processo per arrivare a gestioni associate reali. Serve un ordine giuridico per i percorsi di aggregazioni già in atto».

Franceschino Serra, presidente dell’Unione dell’Alta Marmilla, infine, ha chiesto tempi rapidi per l’approvazione della riforma. «La norma è attesa da anni – ha detto Serra – occorre far presto per consentire alle Unioni di diventare davvero il braccio operativo dei comuni».

Francesco Agus

Venerdì 27 febbraio, alle ore 9.30, nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, in Piazza Roma, si terrà il seminario “La progettazione europea: strumenti e opportunità per gli Enti Locali”, organizzato dal Consiglio delle autonomie locali e dal comune di Carbonia, in collaborazione con l’Associazione Focus Europe.

Il seminario, rivolto ad amministratori e funzionari, analizzerà gli strumenti e le opportunità per gli Enti locali, in particolare le fonti di finanziamento comunitarie e la progettazione, definizione, evoluzione, gestione e rendicontazione dei progetti europei.

Durante il Seminario, che inizierà con i saluti del sindaco di Carbonia e presidente del Consiglio delle Autonomie locali, Giuseppe Casti, e del presidente dell’Associazione Focus Europe, Giuseppe Cappai, interverranno Andrea Murgia, Esperto in fondi comunitari, Fabio Roccuzzo e Angelo Pagliara.

Il dibattito e la chiusura dei lavori, sono previsti per le ore 12.30.

Gli amministratori, i funzionari degli Enti Pubblici e tutte le persone interessate sono invitati a partecipare.