18 April, 2024
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Accordo raggiunto tra Aou di Sassari ed associazioni di volontariato che effettuano e hanno effettuato sino allo scorso mese il trasporto intraospedaliero dei pazienti. E’ quanto emerso nel pomeriggio di oggi, all’incontro avvenuto nella sala riunioni della direzione generale dell’Azienda ospedaliero universitaria e i rappresentanti delle associazioni. La direzione aziendale, per agevolare e garantire l’assistenza all’utenza, evitando così disagi per l’utenza, ha accordato il pagamento, comprensivo degli acconti già liquidati, di circa 1 milione e 300mila euro.
I pagamenti – è stato spiegato – avverranno nell’ambito del progetto Progedinc che, così come previsto dal regolamento aziendale, permette la liquidazione di somme incagliate con lieve abbattimento percentuale.
A illustrare i conti è stato il direttore amministrativo dell’Aou, Lorenzo Pescini, affiancato dal responsabile amministrativo della direzione di presidio, Giuseppe Carassino, e dal responsabile del progetto Progedinc, Antonfranco Temussi. Per le associazioni erano presenti, invece, Dario Fiori di Pass Soccorso, Giovanni Mura della Misericordia, Stefano Serra di Croce Azzurra, Federico Pintus di Croce Blu Sassari e Rino Sodini di Polisocorsso con delega anche per Croce Sarda. I rappresentanti delle associazioni presenti, da subito, hanno preso le distanze dalle dichiarazioni riportate oggi sulla stampa locale e attribuite ad alcuni volontari delle associazioni dei trasporti intraospedalieri. I rappresentati hanno, invece, convenuto sulla necessità di una proposta di pagamento che nei prossimi giorni sarà formalizzata dal responsabile del progetto Progedinc.
Le partite residuali, che riguardano situazioni lontane nel tempo o alcuni servizi contestati, potranno essere liquidate solo dopo un’attenta analisi documentale alla ricostruzione della quale dovranno partecipare le stesse associazioni. Si parla comunque di somme che, complessivamente, valgono non più del 4 per cento del valore del debito complessivo.
«L’incontro di oggi – afferma Lorenzo Pescini – riveste una particolare importanza in quanto non solo conferma l’apertura delle parti a una soluzione condivisa nel rispetto degli stretti vincoli contenuti nella normativa vigente ma dimostra soprattutto il concreto impegno dei soggetti coinvolti affinché problemi  di natura amministrativo contabile non abbiano in nessun modo ricadute sulla qualità e quantità dei servizi erogati all’utenza.»

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«Siamo vicini ai lavoratori, sia personalmente che come istituzione. Il nostro impegno è quello di vigilare e controllare che sia tassativamente rispettato quanto contenuto nella clausola sociale. Lo abbiamo fatto in questi mesi e continueremo a farlo con impegno ed attenzione, anche attraverso controlli a campione che, nel caso dovessero far emergere irregolarità, potranno portare a contestazioni formali.»

Così questa mattina la direzione aziendale dell’Aou di Sassari ha rassicurato alcuni lavoratori e rappresentanti sindacali che sono stati ricevuti nei locali al secondo piano della palazzina Bompiani di viale San Pietro. Alla base della protesta dei lavoratori il mancato inserimento di alcuni ex dipendenti Secur da parte dell’Ati aggiudicatrice del nuovo appalto di guardiania e portierato realizzato dal Cat Sardegna.

I lavoratori questa mattina avevano allestito un sit-in proprio nel cortile delle cliniche di viale San Pietro, ai piedi della palazzina che ospita la sede della direzione dell’Azienda ospedaliero universitaria sassarese.

La direzione dell’Aou, nell’incontro, ha ricordato di aver effettuato le necessarie analisi sulla dimensione qualitativa e quantitativa delle risorse impiegate nel vecchio appalto e in quello nuovo. È emerso che l’impresa aggiudicataria ha assunto, compatibilmente con le condizioni che derivano dal nuovo appalto, un numero di dipendenti armonizzabile con la nuova organizzazione aziendale. Nel passaggio dal vecchio al nuovo appalto le unità coinvolte nell’attività di portierato sono passate da 55 a 44. Risulta che 11 unità che prima svolgevano l’attività di portierato sono state sostituite da guardie armate. Si aggiunga che 30 unità, prima destinate a una attività straordinaria e temporanea a titolo di ronde antincendio, non sono state occupate dalla nuova ditta perché l’attività di antincendio non rientra tra quelle previste nel nuovo appalto.

Inoltre – è stato detto – non risultano assunti nuovi lavoratori con la mansione di portieri al di fuori del rispetto della clausola sociale.

«Abbiamo garantito l’impegno per far fronte alle carenze socio occupazionali del territorio – ha ribadito la direzione – ed emerge che sono aumentate le ore appaltate, le risorse coinvolte che sono passate da 60 (55 portieri e 5 vigilanti) a 65 (44 portieri e 21 vigilanti). Ribadiamo il nostro impegno a fare quanto possibile per ridurre gli effetti negativi del cambio d’appalto, ad attuare i controlli e le verifiche sull’operato della ditta aggiudicataria. Confermiamo, infine, la disponibilità a un confronto sul tema assieme a Cat, Ats e prefetto.»

All’incontro erano presenti il direttore generale dell’Aou Antonio D’Urso, il direttore sanitario Nicolò Orrù, il direttore amministrativo Lorenzo Pescini e il dirigente responsabile del procedimento Giuseppe Carassino. La delegazione rappresentativa era composta dai sindacalisti Mariangela Campus e Antonio Oscar Campus della Fsi-Usae quindi Federica Bandinu vicesegretario Ugl sicurezza civile e da tre lavoratori impiegati nell’appalto precedente.