24 April, 2024
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Anche lo stilista algherese Antonio Marras sposa Tramonti, il progetto che da domani (venerdì 5 giugno) vedrà il giovane cagliaritano Francesco Accardo attraversare il Bel Paese in bicicletta per documentare l’Italia post quarantena.

In vista del viaggio, il creatore di moda ha regalato a Francesco magliette, mascherine e camicie da lui disegnate, da usare durante la traversata.

Plausi al progetto arrivano anche dal sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, che oggi nel Palazzo Bacaredda ha incontrato il giovane per un saluto e un in bocca al lupo prima della partenza.

Francesco Accardo, 30 anni, ingegnere trasportista, operatore culturale e direttore della Fondazione Siotto, si imbarcherà domani alle 19,30 dal porto di Cagliari con destinazione Palermo, prima tappa del viaggio. E’ qui che sabato, poco dopo il suo arrivo, incontrerà i vertici del Comando regionale dei Carabinieri a cui regalerà un calendario dell’Arma scritto in sardo, pubblicazione che ormai da dieci anni è curata dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto promotrice di Tramonti.

Il viaggio del giovane andrà avanti per circa un mese: tappa finale sarà la Valle Aurina, in Alto Adige, luogo del cuore di Francesco.

L’intero itinerario sarà documentato sui social attraverso video, foto e parole, in un’impresa che punta a promuovere il turismo intra e interregionale nella maniera più sostenibile possibile, un’idea di viaggio ad impatto zero e un ritorno al legame tra l’uomo e il territorio in cui vive e si muove, alla riscoperta della lentezza e dei mezzi semplici.

Il resto dipenderà soprattutto della partecipazione collettiva a questa grande sfida: sul profilo Facebookvagnerlove1989 e su quello Instagram frasquito_de_bobadilla volta per volta Francesco Accardo annuncerà le diverse tappe, chiedendo a chi lo segue consigli su dove mangiare, dormire e che cosa vedere. Giorno per giorno racconterà anche, attraverso video, foto e parole le sue impressioni suoi luoghi visitati e le persone incontrate. C’è anche un hashtag: #progettotramonti

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«La costituzione del Reggimento Logistico della Brigata Sassari che consentirà il rientro in Sardegna di tanti militari e delle rispettive famiglie, e che permetterà ad altri giovani sardi di non dovere partire nella Penisola, rientra nel nuovo percorso di collaborazione e condivisione degli obiettivi di trasformazione delle forze operative che l’Esercito ha avviato con la Regione.»

Lo ha sottolineato il presidente della Regione Christian Solinas, che ha simbolicamente scelto di rimarcare la notizia, durante l’incontro organizzato a Cagliari dalla Fondazione Giuseppe Siotto sul tema “A tavola con i Diavoli Rossi, ufficiali e cucinieri della Brigata Sassari raccontano la Grande Guerra”.

«La solidarietà e il sentimento emotivo della Sardità legato alla condivisione di frammenti di vita quotidiana durante la permanenza nelle trincee della Grande Guerra» è l’aspetto sul quale il presidente Solinas si è soffermato, evidenziando «nell’unica unità composta da soldati provenienti dalla stessa regione, la Sardegna, il modo semplice di alleviare le sofferenze e superare le difficoltà estreme della guerra».

Il Capo dell’Esecutivo ha anche osservato che «il fatto che la gloriosa Bandiera di guerra del disciolto battaglione logistico “Cremona”, che fu a lungo di stanza in Sardegna durante il secondo conflitto mondiale, possa nuovamente sventolare nella caserma “Attilio Mereu” di Cagliari ci riempie di orgoglio e serve a ricordare ancora una volta il sacrificio estremo dei nostri giovani eroi nelle trincee del Carso».

Il presidente Christian Solinas ed il generale Andrea Di Stasio, comandante della Brigata Sassari.

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Martedì 29 ottobre, alle ore 9.00, a Cagliari, presso l’Aula Magna del Liceo Linguistico “Eleonora D’Arborea” (via Carboni Boy 1), si terrà una conferenza sul tema “Unità Nazionale e Forze Armate”.

L’iniziativa apre un più articolato programma di ulteriori momenti celebrativi che si svilupperà nei giorni successivi.

L’evento (che prevede la partecipazione di circa 180 studenti delle classi quinte del Liceo Linguistico “Eleonora D’Arborea”, del Liceo Classico “G M. Dettori” e del Liceo Scientifico “L.B. Alberti” di Cagliari) sarà aperto dal Comandante della Legione Carabinieri Sardegna, Generale di Divisione Giovanni Truglio (nella circostanza rappresentante di tutte le Forze Armate dell’Isola) alla presenza dei vertici regionali delle Forze Armate e della Guardia di Finanza, e costituisce un significativo momento di avvicinamento dei giovani al mondo militare.

Al tavolo dei relatori è prevista la partecipazione di autorevoli figure civili del mondo della cultura e della storia (prof. Aldo Accardo, presidente della Fondazione Istituto Storico “Giuseppe Siotto”, e prof. Gianluca Borzoni, docente dell’Università degli studi di Cagliari) che, con la moderazione della dott.ssa Mariangela Lampis (Videolina) illustreranno i fatti storici successivi alla conclusione del I Conflitto Mondiale.

Al termine dell’illustrazione storica, si aprirà una “tavola rotonda” che costituirà un momento di confronto sui temi trattati tra il pubblico, i citati relatori e qualificati Ufficiali di ciascuna Forza Armata e della Guardia di Finanza.

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Sarà Patrick Fayad, eccezionale pianista franco libanese a chiudere, sabato 29 giugno a Cagliari, la terza edizione di 5×88, rassegna che la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” dedica al pianoforte solo.

Classe 1978, Patrick Fayad ha cominciato lo studio del pianoforte a 15 anni e la sua forte determinazione, accompagnata da un indubbio talento, l’ha portato a collezionare ben presto importanti riconoscimenti e a essere chiamato a suonare in prestigiose sale da concerto di tutto il mondo. È del 2016 la sua desingnazione a “Artista Steinway”, titolo che la prestigiosa casa di produzione di pianoforti assegna ai pianisti vincitori di innumerevoli premi.

Nella serata del 29 giugno – in programma alle 21 nella suggestiva cornice del Palazzo Siotto di via dei Genovesi 114 – Patrick Fayad proporrà un programma che prenderà il via sulle note di L.V. Beethoven, di cui sarà proposta la Sonata n. 14 op. 27 n.2 – Quasi una fantasia, per proseguire con la Sonata D 784 in la minore di F. Schubert e chiudere con Années de pélerinage, deuxième année, Italie di Franz Liszt.

La direzione artistica della rassegna è affidata alla pianista e compositrice Irma Toudjian.

Patrick Fayad

Nato a Beirut nel 1978, Patrick Fayad ha iniziato i suoi studi musicali all’età di 15 anni con Alice Attalah Chemali, e successivamente con Nawal Chaghouri alla “Université Saint Esprit de Kaslik”. Nel 2004 si è stabilito in Francia dove ha intrapreso gli studi nella selezionatissima classe di Germaine Mounier e France Clidat presso l’“Ecole Normale de Musique de Paris” dove ha conseguito una eccezionale formazione sino al 2012 quando è stato ammesso al “Conservatoire International de Paris” sotto la guida di Daniele Laval ottenendo tre premi consecutivi, fondamentali per la sua carriera: Primo premio per “La tecnica della perfezione”, Primo premio per l’”Eccellenza” e il “Grand Prix de piano”.

Ha effettuato dei corsi di alto perfezionamento al “Musical Discovery Academy” in Svizzera sotto la guida di Kostantîn Scherbakov, Peter Feutchtwanger e Paul Badora Skoda. Attualmente, segue una Masterclass con Hamish Milne, conosciuto per le sue registrazioni di Medtner.

Nel 2017 ha omaggiato il pianista Walid Akl nel 20° anniversario della morte con un concerto nella città natale sotto il patrocinio del Presidente della Repubblica libanese. Lo stesso anno, Patrick Fayad è stato invitato al Baalbeck International festival, e ha suonato nel primo concerto Steinway a Parigi, sotto il patrocinio dell’Unesco.

Ha conseguito un MBA in management culturale alla “École des Arts et de Culture” di Parigi. La sua tesi finale era incentrata su come pianificare e programmare un’intera stagione musicale in un museo, da lui individuato, in Francia.

Il repertorio di Patrick Fayad è vario e comprende composizioni di Bach, Schubert, Beethoven, Liszt, Rachmaninov, sino a Debussy, Schoenberg e Dallapiccola.

Ha registrato il suo primo album nel 2011 per l’etichetta CIRC. Questo lavoro rappresenta la sua intima interpretazione di Rachmaninov e della sonata “Al chiaro di luna” di Beethoven.

Patrick Fayad si è esibito in Svizzera, Francia, Italia, Austria, Ungheria e nel suo paese natale, il Libano.

Nel 2014 e 2015 ha seguito l’”American Art Festival” e la “YES Academy”, e ha presieduto la giuria della competizione pianistica presso Notre Dame Univeristy nel 2015 e 2016. Nel luglio 2016 è stato designato “Artista Steinway”.

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Dopo il successo della serata che ha visto protagonista la pianista armena Diana Gabrielyan, domani, giovedì 20 giugno, 5×88, la rassegna che la fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” dedica al pianoforte solo, prosegue con un concerto di Marco Sanna.

Cagliaritano, classe 1989, Marco Sanna ha già debuttato in sale prestigiose come la Philharmonie e la Kammermusiksaal di Berlino, e vanta un enorme repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo.

Nel concerto di giovedì (in programma alle 21.00, nella suggestiva cornice del Palazzo Siotto di Cagliari) Marco Sanna proporrà un programma costruito sulle note della Sonata op. 101 di L.V. Beethoven, della Barcarola op. 60 di F. Chopin e della Wandered Fantasie di F. Schubert.

Dopo quello di giovedì, il prossimo appuntamento con 5x 88 è per sabato 29 giugno, quando con il pianista libanese Patrick Fayad si chiuderà il sipario su questa terza edizione della manifestazione.

5×88 è realizzata dietro la direzione artistica della compositrice e pianista Irma Toudjian.

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Con un appuntamento dal titolo “Pelli, corde, canne e legni” domenica 16 giugno, alle 11.00, a Cagliari, cala il sipario su aCòa, la rassegna che la Fondazione di ricerca Giuseppe Siotto dedica alle musiche tradizionali del Mediterraneo.

Ospiti di quest’ultimo appuntamento – in programma come sempre negli spazi della Fondazione Siotto di via dei Genovesi 114 – saranno i polistrumentisti Orlando ed Eliseo Mascia, che passeranno in rassegna gli strumenti meno conociuti della tradizione musicale sarda. Dai flauti a canna alle benas (strumenti a fiato simili alle launeddas) sino alla chitarra sarda sarà un viaggio alla riscoperta di un patrimonio musicale non sempre conosciuto. Il pubblico potrà ascoltare le musiche della tradizione ma anche dialogare con i protagonisti del matinèe e avere risposte alle sue curiosità. A coordinare sarà come sempre l’etnomusicologo Marco Lutzu, direttore artistico della manifestazione.

Orlando Mascia, di Maracalagonis, è polistrumentista, costruttore e collezionista di strumenti della tradizione. Chiamato a partecipare a diversi progetti di collaborazione, ha suonato in tutto il mondo. Suo figlio Eliseo ha seguito le sue orme, diventando un eccellente polistrumentista, esperto in particolare in tamburelli.

Domenica 9 giugno, a Cagliari, secondo appuntamento per 5×88, la rassegna dedicata al pianoforte solo organizzata dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto”, sotto la direzione artistica della compositrice e pianista Irma Toudjian. La serata, in programma alle 21.00, nella suggestiva sede del Palazzo Siotto (via Dei Genovesi 114), vedrà protagonista il pianista cagliaritano Samuel Tanca. Per l’occasione, l’artista proporrà un programma che vuole essere un omaggio a grandi compositori della Sardegna come Franco Oppo, Ennio Porrino e Lao Silesu. L’appuntamento sarà introdotto dal presidente della fondazione “Siotto Aldo Accardo che si soffermerà in particolare sulla figura di Franco Oppo musicista, compositore e amico. Di Oppo verranno suonate le Berceuses, le Bagattelle e la Sonata, quest’ultima di notevole difficoltà esecutoria. Di Ennio Porrino sarà invece proposta la Serenade Passionée, mentre di Lao Silesu Samuel Tanca affronterà la Sonata drammatica. Chiusura di serata nel segno di Sergeij Prokofiev, con brani tratti dalle opere Romeo e Giulietta e Cenerentola.

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Domani al via la nuova edizione di 5×88

Sino al 29 giugno cinque concerti per pianoforte solo con protagonisti Georges Daccache, Samuel Tanca, Diana Gabrielyan, Marco Sanna e Patrick Fayad

 

Cinque appuntamenti, in compagnia di cinque affermati talenti del pianoforte, per un viaggio musicale tra la Sardegna, il Libano e l’Armenia, senza dimenticare i paesi in cui fiorì la musica classica e romantica. Dal 2 al 29 giugno nel Palazzo Siotto di Cagliari ritorna 5×88, rassegna organizzata dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” dedicata al pianoforte.

Realizzata sotto la direzione artistica di Irma Toudjan, pianista e compositrice da tempo residente in Sardegna, la manifestazione proporrà per ciascuno dei cinque concerti sonorità e suggestioni ogni volta diverse. «Quest’anno nella ricerca della proposta per la rassegna ho pensato alle sonorità dei diversi paesi in cui ho vissuto . afferma Irma Toudjian -. Volevo far conoscere il patrimonio musicale contemporaneo libanese ed armeno e fare sentire i brani di compositori sardi come Oppo, Silesu e Porrino».

Domani, domenica 2 giugno (ogni concerto comincia alle 21.00), si parte con un viaggio verso il Libano insieme a Georges Daccache, pianista e compositore franco-libanese da sempre attento a far conoscere in giro per il mondo le musiche, anche contemporanee, della sua terra. Il programma della serata spazierà da brani di autori come Stéphane Émiyan a Wadia Sabra, da Irma Toudjian a Naji Hakim.

Domenica 9 giugno, torna a suonare a Cagliari, dopo un lungo periodo di assenza, Samuel Tanca.

Vincitore di numerosi premi internazionali e nazionali, il musicista sardo proporrà un programma incentrato sulle sonorità della Sardegna, con particolare attenzione a musicisti contemporanei come Franco Oppo, Lao Silesu ed Ennio Porrino.

Si prosegue venerdì 14 giugno con uno sguardo all’Armenia in compagnia di Diana Gabrielyan. Di lei nel 1999 Pierre Petitsul Le Figaro scrisse: «Ha tredici anni, possiede una presenza, una passione e un senso dello stile inarrestabili…». A Cagliari Gabrielyan proporrà un programma costruito sulle note di alcuni tra i più noti compositori armeni contemporanei: da Arno Babadjanyan ad Aram Khachaturyan, toccando anche Alexander Scriabin e la musica romantica del maestro ungherese Franz Liszt.

Giovedì 21 giugno sarà ospite il cagliaritano Marco Sanna, artista in grado di proporre un repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo. Al pubblico di 5×88 Sanna proporrà una serata incentrata su musica classica e romantica: da Ludvig Van Beethoven a Federic Chopin sino a Franz Schubert.

Il sipario sull’edizione 2019 di 5×88 cala sabato 29 giugno, quando salirà sul palco il libanese Patrick Fayad, vincitore del “Gran premio all’unanimità del Conservatorio Internazionale di Parigi”.

Il programma del suo concerto proporrà brani di Ludvig Van Beethoven, Franz Liszt e Franz Schubert.

 

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Cinque appuntamenti, in compagnia di cinque affermati talenti del pianoforte, per un viaggio musicale tra la Sardegna, il Libano e l’Armenia, senza dimenticare i paesi in cui fiorì la musica classica e romantica. Dal 2 al 29 giugno nel Palazzo Siotto di Cagliari ritorna 5×88, rassegna organizzata dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” dedicata al pianoforte.

Realizzata sotto la direzione artistica di Irma Toudjan, pianista e compositrice da tempo residente in Sardegna, la manifestazione proporrà per ciascuno dei cinque concerti sonorità e suggestioni ogni volta diverse. «Quest’anno nella ricerca della proposta per la rassegna ho pensato alle sonorità dei diversi paesi in cui ho vissuto – afferma Irma Toudjian -. Volevo far conoscere il patrimonio musicale contemporaneo libanese e armeno e fare sentire i brani di compositori sardi come Oppo, Silesu e Porrino».

Domenica 2 giugno (ogni concerto comincia alle 21.00) si parte con un viaggio verso il Libano insieme a Georges Daccache, pianista e compositore franco-libanese da sempre attento a far conoscere in giro per il mondo le musiche, anche contemporanee, della sua terra. Il programma della serata spazierà da brani di autori come Stéphane Émiyan a Wadia Sabra, da Irma Toudjian a Naji Hakim.

Domenica 9 giugno, torna a suonare a Cagliari, dopo un lungo periodo di assenza, Samuel Tanca.

Vincitore di numerosi premi internazionali e nazionali, il musicista sardo proporrà un programma incentrato sulle sonorità della Sardegna, con particolare attenzione a musicisti contemporanei come Franco Oppo, Lao Silesu ed Ennio Porrino.

Si prosegue venerdì 14 giugno con uno sguardo all’Armenia in compagnia di Diana Gabrielyan. Di lei nel 1999 Pierre Petit sul Le Figaro scrisse: «Ha tredici anni, possiede una presenza, una passione e un senso dello stile inarrestabili…». A Cagliari Diana Gabrielyan proporrà un programma costruito sulle note di alcuni tra i più noti compositori armeni contemporanei: da Arno Babadjanyan ad Aram Khachaturyan, toccando anche Alexander Scriabin e la musica romantica del maestro ungherese Franz Liszt.

Giovedì 21 giugno sarà ospite il cagliaritano Marco Sanna, artista in grado di proporre un repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo. Al pubblico di 5×88 Sanna proporrà una serata incentrata su musica classica e romantica: da Ludvig Van Beethoven a Federic Chopin sino a Franz Schubert.

Il sipario sull’edizione 2019 di 5×88 cala sabato 29 giugno quando salirà sul palco il libanese Patrick Fayad, vincitore del “Gran premio all’unanimità del Conservatorio Internazionale di Parigi”.

Il programma del suo concerto proporrà brani di Ludvig Van Beethoven, Franz Liszt e Franz Schubert.

 

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aCòa, letteralmente “in coda”. E’ questo il titolo della nuova rassegna che la Fondazione di ricerca Giuseppe Siotto dedica alle musiche tradizionali del Mediterraneo. Da domenica 5 maggio al 16 giugno nella suggestiva cornice del Palazzo Siotto di Cagliari sono in programma quattro appuntamenti (altri quattro se ne aggiungeranno in autunno) che ogni due domeniche sonderanno, per questa prima edizione, il prezioso patrimonio delle musiche di tradizione orale della Sardegna. Dalle launeddas al canto a tenore, dall’organetto alla chitarra e non solo, gli incontri vedranno protagonisti maestri del calibro di Luigi Lai, Fabio Vargiolu, i Tenores di Orgosolo, Orlando ed Eliseo Mascia, e ancora Totore Chessa e Bruno e Asael Camedda.

Realizzata sotto la direzione artistica dell’etnomusicologo Marco Lutzu, la rassegna vuole omaggiare Giampaolo Lallai, grande studioso e appassionato di launeddas scomparso nel 2014, a cui lo scorso anno la Fondazione Siotto ha intitolato il suo Centro Etnomusicologico. Centro che con questa manifestazione dà ora ufficialmente il via alle sue attività.

Si parte domenica 5 maggio (tutti gli spettacoli cominciano alle 11) con “Mantici danzanti”: Totore Chessa all’organetto, Bruno Camedda alla fisarmonica e Asael Camedda alla chitarra.

Domenica 19 maggio spazio agli strumenti a canna con un matinée dal titolo “Canne Sonore”. Protagonisti saranno i maestri di launeddas Luigi Lai e Fabio Vargiolu.

Le “Voci gutturali” saranno al centro del terzo incontro (il 2 giugno) quando saliranno sul palco i Tenores del Supramonte di Orgosolo. Mattinata dedicata a “Pelli, corde, canne e legni” quella del 16 giugno, che chiuderà il sipario su questa prima parte della manifestazione. Arriveranno per l’occasione Orlando ed Eliseo Mascia con i loro strumenti della tradizione.

aCòa non sarà solo ascolto di musica ma anche possibilità per il pubblico di interagire con i suoi protagonisti che, volta per volta, illustreranno i diversi contesti sacri e profani per i quali le diverse musiche sono state composte. Ciascun incontro sarà introdotto e moderato dallo stesso direttore artistico, Marco Lutzu.

Da sottolineare, ancora, è la veste grafica (realizzata da Alessandro Congiu), un omaggio alle tessitrici della Sardegna, che vuole anche sottolineare lo stretto legame esistente tra la musica e la tessitura, entrambe di tradizione orale nel panorama culturale sardo.