28 March, 2024
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Sono in corso le operazioni di bonifica delle aree percorse dalle fiamme nello spaventoso incendio sviluppatosi ieri all’ingresso di Iglesias. Anche oggi viene posta la massima attenzione in tutto il territorio, a causa delle alte temperature che sono attese sino a domani sera. «Sono in corso le attività di indagini del Corpo forestale per accertare le cause del rogo e gli inquirenti stanno lavorando sull’ipotesi di pista colposa» ha detto l’assessore con delega alla Protezione civile Donatella Spano che ieri ha fatto un sopralluogo insieme ai direttori regionali Graziano Nudda e Gavino Diana per incontrare il sindaco Emilio Gariazzo e le squadre impegnate nello spegnimento: la Protezione civile ed i volontari, il Corpo forestale, l’Agenzia Forestas e i Vigili del Fuoco.

«Ringrazio tutti per il grande impegno, il senso di responsabilità e l’enorme professionalità di tutti – ha detto l’assessore Spano incontrando le forze in campo della macchina contro il fuoco -. Le organizzazioni di volontariato hanno lavorato al massimo, sempre con enorme generosità. Anche ieri si è data prova di grande sinergia fra tutte le forze in campo, locali, regionali e statali.»

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E’ iniziato questa mattina all’istituto agrario Duca degli Abruzzi di Elmas, il primo appuntamento del 2017 del progetto PRONTI,“Protezione Nella Tua Isola”, ideato dalla Direzione generale della Protezione Civile per diffondere la cultura della sicurezza nelle scuole sarde di ogni ordine e grado.
«Questo è un percorso formativo e informativo in materia di sicurezza in cui si realizza, grazie agli studenti, un processo di contaminazione virtuosa anche nelle famiglie. Stiamo infatti dando ai ragazzi l’opportunità di imparare come funziona la protezione civile e quali sono i rischi per poi portare il messaggio fuori delle aule scolastiche. Più imparate e diffondete, più saremo capaci di proteggerci» ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile Donatella Spano alla numerosa platea di studenti, assieme al sindaco di Elmas, Tonio Ena, e al direttore della Protezione civile regionale, Graziano Nudda, e quello del Dipartimento meteoclimatico dell’Arpas, Giuseppe Bianco.
Il progetto, con l’obiettivo di realizzare l’azione sistemica di formazione in sicurezza dettata dalla delibera di Giunta dello scorso ottobre, è stato disegnato dalla Direzione regionale di Protezione civile con il contributo dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente e il coinvolgimento dell’assessorato della Pubblica Istruzione, dell’Ufficio scolastico regionale, degli Enti locali e dei volontari di Protezione civile. Gli studenti sono accompagnati nell’apprendimento di specifici programmi formativi per conoscere il Sistema di Protezione Civile e le sue componenti, con in compiti di Arpas, di Corpo forestale, di Forestas e del volontariato. Vengono approfonditi i temi dei rischi presenti nel territorio, della salvaguardia delle persone, dei beni e dell’ambiente in genere. Inoltre viene favorito il contatto diretto con la realtà delle Organizzazioni di volontariato di protezione civile.

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I radar della Sardegna, della Corsica e della Toscana saranno parte di una stessa rete con il fine di mettere a sistema la potenza degli strumenti di monitoraggio delle avversità meteorologiche attivi a cavallo della frontiera marittima italo-francese. Questo l’accordo tra gli esperti di radarmeteorologia di Italia a Francia che si sono incontrati ieri e oggi, a Sassari, per la costruzione del “Composito” radarmeteorologico transfrontaliero Italia-Francia Marittimo (la Mosaïque in francese).

«Il Composito è un passo assai significativo per ottenere, specialmente in momenti di crisi, informazioni utili nella previsione a brevissimo termine degli eventi meteorologici intensi, cioè nel cosiddetto nowcasting», ha affermato l’assessore della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile Donatella Spano, la quale auspica adesso che l’aspetto tecnico sia concluso e operativo per la stagione autunnale 2017-2018.

Esprime soddisfazione Giuseppe Bianco, direttore del Dipartimento Meteoclimatico dell’Arpas, l’agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna, che ha organizzato il vertice nell’Isola: «Siamo riusciti a mettere cinque soggetti diversi e con storie differenti attorno allo stesso tavolo. È un successo importante perché ogni radar è una tessera preziosa avendo una portata utile di 200 chilometri che si sommerà alle portate degli altri radar».

Il “Composito” sarà formato da sei postazioni di misura della precipitazione intensa operativi, o in via di installazione, in Sardegna a Monte Armidda (della Protezione civile), Monte Rasu (dell’Arpa), Capo Caccia (dell’Aeronautica militare), in Corsica ad Aleria e ad Ajaccio (dove è in costruzione) e in Toscana a Cima di Monte, sull’Isola d’Elba (del Consorzio LaMMA, Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile, il consorzio pubblico tra la Regione Toscana e il Consiglio Nazionale delle Ricerche). Dato il raggio di copertura, gli strumenti sono in grado di fornire misure non solo sul proprio territorio regionale ma anche su quello delle regioni vicine e, quindi, “mosaicare” i dati contigui. Il risultato ottenuto affonda le basi nel Progetto RESMAR, finanziato grazie al Programma Operativo Italia-Francia Marittimo, mirato alla creazione di uno strumento operativo di monitoraggio da mettere a disposizione dei meteorologi delle tre regioni, oltre che degli enti nazionali attivi in ambito meteorologico.

Presenti agli incontri in Sardegna, oltre che Giuseppe Bianco, il direttore della Protezione civile regionale Graziano Nudda, Bernard Urban di Météo France, Paolo Capizzi del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica militare, Andrea Antonini Consorzio LaMMA della Regione Toscana e Gianfranco Vulpiani del Dipartimento nazionale di Protezione civile.

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E’ stato siglato ieri mattina, a Cagliari, l’accordo fra la Regione Sardegna ed il ministero dell’Interno che ufficializza la convenzione, come già fatto negli anni scorsi, con il Corpo nazionale dei vigili del fuoco per la Campagna antincendio 2016. Alla firma l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, il prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, il direttore regionale dei Vigili del fuoco per la Sardegna, Silvio Saffioti, il comandante del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, Gavino Diana, e il direttore generale della Protezione civile della Sardegna, Graziano Nudda.

«La collaborazione fra le strutture regionali e nazionali è già attiva dallo scorso 1 giugno – ha spiegato l’assessore Spano — Una collaborazione importante che la Regione ha voluto rinnovare anche quest’anno siglando la convenzione che prevede uno stanziamento di 600mila euro. La novità rispetto al passato riguarda il trasferimento vincolato di risorse per l’acquisto di 4 automezzi nuovi per l’intervento in territori più difficili da raggiungere dalle classiche autobotti.»
Dei fondi oggetto della convenzione, circa 430 mila euro sono dedicati ai servizi e agli interventi dei Vigili del fuoco, mentre le somme rimanenti riguardano l’acquisto degli automezzi.

«L’accordo odierno è il riconoscimento di un’ottima sinergia che si è creata tra la Regione e gli apparati dello Stato – ha osservato il prefetto Giuliana Perrotta -. Punto importante della convenzione è l’art. 9 dove la Regione, con grande sensibilità, è venuta incontro alle esigenze del Corpo dei Vigili del fuoco acquistando nuovi mezzi. Un Corpo – ha concluso il Prefetto – che merita di essere valorizzato ancora di più.»

Con l’impegno mantenuto dalla Regione nel siglare la convenzione, il ministero dell’Interno ha garantito un potenziamento estivo, con un incremento di uomini ed automezzi.

Canadair

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«Il bilancio della lotta agli incendi in Sardegna nella stagione in corso non è certo fra i peggiori degli ultimi decenni. Anzi, dati alla mano, possiamo dire che nonostante il numero delle segnalazioni dei roghi sia aumentato le estensioni delle superfici divorate dalle fiamme sono diminuite. Un elemento che dimostra l’efficienza della macchina di intervento messa in campo dalla Regione, che certamente va ancora migliorata, ma che ci incoraggia allo stesso tempo nel proseguire sulla strada intrapresa». Lo ha detto ieri mattina l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, durante la conferenza stampa tenuta a Cagliari nella sede della centrale operativa della Protezione civile, dove è stato presentato uno studio accurato sull’andamento delle campagne antincendio in Sardegna a partire dal 1971 fino a oggi.
Il report ha permesso di mettere in evidenza come, per esempio nel periodo 1998-2015, nonostante l’aumento delle segnalazioni degli incendi si attesti su un più 10%, tutti i dati sulle superfici medie percorse dalle fiamme sono in diminuzione. Sempre nella stessa finestra temporale, con i dati medi presi in considerazione fino al 24 luglio di ogni anno, sulle estensioni boschive c’è stato un calo del 7%, mentre sulle aree non boschive si è scesi del 35%. Un meno 28% anche per il totale delle superfici percorse dai roghi e un meno 34% sulla media degli ettari che interessa ogni singolo incendio. Nella campagna del 1998, sempre fino al 24 luglio, un incendio si estendeva mediamente per quasi 17 ettari, oggi si ferma invece a 5,54 ettari.
In video conferenza da Roma è intervenuto il capo del dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che ha detto: «Bisogna dare atto alla Sardegna di aver garantito una flotta aerea adeguata, anzi ha aggiunto un mezzo in più. La Sardegna, a differenza di altre regioni, ha garantito una presenza che in altri territori è stata ridimensionata a seguito della riorganizzazione della spesa».
«La situazione della lotta agli incendi, come ben precisato dal capo del dipartimento nazionale della Protezione civile, è difficile in tutta Italia e decine di miglia di unità sono impegnate ogni giorno per limitare i danni a cose e persone – ha aggiunto la titolare dell’Ambiente -–. Un dispiegamento di forze e mezzi che vede la nostra Regione impegnata con circa 8mila e 500 operatori, 12 elicotteri regionali (compreso l’elicottero di élite Super Puma, con prestazioni di volo e di carico all’avanguardia), 3 canadair di stanza in Sardegna e circa 1200 mezzi a terra». Le persone mobilitate per la campagna antincendi 2016 vengono dalla direzione generale della Protezione civile (83 unità), Corpo forestale e di Vigilanza ambientale (1362 unità), Agenzia regionale Forestas (2753 unità), 120 compagnie barracellari con oltre 1700 operatori e circa 2600 volontari provenienti da 103 organizzazioni. Il sistema di controllo e avvistamento degli incendi è coperto da vedette fisse e da quelle itineranti. Fra le centinaia di vedette, sono circa 70 le operative h24, mentre salgono a 90 le postazioni in servizio per le 16 ore diurne.

«Studiare i dati elaborati sulle campagne precedenti – ha spiegato l’assessore Spano – è fondamentale per capire dove migliorare il nostro intervento, portando al massimo le prestazioni e i risultati di uomini e mezzi. Per questo abbiamo presentato proprio oggi le pubblicazioni sulle stagioni antincendio 2014 e 2015. Un report che vuole essere uno strumento di analisi puntuale e accurata delle stagioni antincendio per meglio comprendere la complessità del sistema e meglio fronteggiare ciò che avverrà in futuro.»

Alla conferenza stampa di ieri mattina hanno inoltre partecipato il comandante del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, Gavino Diana, il direttore generale della Protezione civile della Sardegna, Graziano Nudda, il direttore generale dell’Agenzia Forestas, Antonio Casula, il direttore del dipartimento Meteo climatico ARPAS, Giuseppe Bianco, e Silvio Saffiotti della direzione generale dei Vigili del fuoco per la Sardegna.

Canadair Il Canadair in azione a CarboniaCanadair 1

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L’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano ha incontrato, questa mattina a Cagliari, a Villa Devoto, il capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco Gioacchino Giomi, alla presenza del capo di Gabinetto della Presidenza della Giunta, Filippo Spanu, e dei direttori generali della Protezione civile e del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, Graziano Nudda e Gavino Diana. Al centro del vertice la nuova stagione antincendio.
«Oggi abbiamo avuto un confronto proficuo per gli obiettivi comuni di salvaguardia delle persone e dell’ambiente» ha dichiarato l’assessore Spano, toccando tutti i temi della campagna antincendio 2016. L’esponente della Giunta, dopo aver sottolineato l’importanza della formazione e della nascente scuola forestale, ha proposto la creazione di un gruppo di lavoro permanente tra Regione, Corpo dei vigili del fuoco e direzioni generali di Protezione civile e Corpo forestale: «Sarà una nuova sede per crescere insieme sul fronte delle idee, della progettazione e della tecnologia da impiegare per potenziare la sicurezza della popolazione».

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Donatella Spano 1

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Donatella Spano, ha oggi affidato il mandato al Direttore regionale della Protezione civile per la redazione del piano di 10 milioni di euro del Fondo per le emergenze nazionali. Il Piano è un passaggio necessario per ottenere l’ordinanza del capo di Dipartimento nazionale di Protezione civile con cui dare avvio all’opera di ricostruzione e per la ripresa economica dei territori della Sardegna colpiti l’alluvione del novembre 2013.
«Abbiamo fatto il nostro lavoro di coordinamento dei fondi disponibili con grande scrupolo perché sappiamo bene che si tratta di stanziamenti attesi e che serviranno ulteriori risorse – ha spiegato l’assessore Spano -. Scrivendo una legge che non c’era siamo riusciti a dare una prima risposta ai privati colpiti dall’alluvione, mettendo in campo per la prima volta uno stanziamento regionale. La nostra parte è fatta e ora ci aspettiamo di poter vedere gli stanziamenti statali in tempi celeri».
La proposta di ripartizione degli interventi destina 4 milioni alle attività produttive, 3 milioni al patrimonio privato e 3 milioni al patrimonio pubblico. L’intervento sulle attività produttive rafforzerà così il complesso delle risorse disponibili per le imprese che hanno subito danni durante l’alluvione, arrivando così a una quota complessiva pari a 16 milioni. All’interno di questa cifra sarà prevista anche l’attivazione della norma sulle zone franche in aree alluvionate, per la quale è in fase finale di avanzamento l’intesa con il ministero del Tesoro. Dopo l’ordinanza del capo di Dipartimento nazionale, le risorse transiteranno nella contabilità speciale e il Piano diventerà effettivo, sotto la responsabilità di Graziano Nudda.

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Donatella Spano 5

L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile, Donatella Spano, ieri mattina, a Cagliari, è intervenuta al seminario dedicato alla comunicazione del rischio e delle emergenze, al quale era presente anche il direttore generale della Protezione civile Graziano Nudda. L’evento è stato organizzato, in occasione della 68ª Fiera internazionale della Sardegna, dalla Direzione generale della protezione civile in collaborazione con la Direzione generale per la comunicazione della Regione.

«La Protezione civile della Sardegna – ha detto Donatella Spano – sta lavorando con impegno per creare una cultura della sicurezza anche sul piano della comunicazione di eventi di allerta che, essendo legati a previsioni, hanno un certo grado di incertezza che va in ogni caso comunicata. Il primo passo è stato rendere consapevoli i cittadini a partire dai codici colore dell’allerta e dello scenario di incertezza collegato. La nostra strada prosegue ora con nuove tappe in termini di formazione sia per i nostri tecnici che per la cittadinanza.»

L’assessore Spano ha sottolineato l’importanza della comunicazione e ha ricordato la complessità del sistema di protezione civile, composto da molti attori. Ha inoltre evidenziato che gli organi di informazione possono dare un grande apporto. «Nel bagaglio della cultura dell’autoprotezione, il cittadino deve essere preparato a gestire senza panico gli eventi caratterizzati da incertezza – ha concluso l’assessore Spano – badando bene al fatto che quando la Protezione civile lancia un’allerta lo fa per dare fiducia e salvare vite umane».

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Nuraghe Losa Abbasanta 2 copia

Il presidente della Regione il 15 aprile parteciperà, ad Abbasanta, ad una giornata dedicata alla Protezione civile in Sardegna.
«Abbiamo puntualmente lavorato per costruire una Sardegna più sicura e non rinunciamo al confronto con le Amministrazioni comunali, alle quali siamo sempre accanto, e con il sistema del volontariato che opera con grande dedizione per la salvaguardia delle persone», ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile Donatella Spano che parteciperà assieme al direttore della Protezione civile regionale, Graziano Nudda.
I lavori, al Centro servizi Losa, iniziano alle 10.00, con l’incontro dei sindaci per la presentazione delle linee guida per i piani comunali di protezione civile. Sempre in mattinata il secondo appuntamento per parlare di salvamento a mare con gli amministratori dei comuni costieri.
«Con anticipo sulla stagione balneare abbiamo destinato 800 mila euro per il salvamento a mare, il doppio della cifra dell’anno scorso, integrando per la prima volta con risorse regionali quelle statali», ha ricordato l’esponente della Giunta Pigliaru. Saranno illustrate le modalità di utilizzo e valutate le osservazioni di Anci Sardegna e dei comuni costieri.
Nel pomeriggio, alle 15.00, attesa l’assemblea regionale delle associazioni di volontariato di Protezione civile per l’approvazione delle Disposizioni sulla Rappresentanza regionale del Volontariato di Protezione civile.
«Abbiamo stanziato risorse per oltre un milione di euro nella volontà di fornire supporto tecnico alle 162 organizzazioni di volontariato della Sardegna – conclude l’assessore Spano -. La riunione con tutti i volontari sarà l’occasione per definire la Rappresentanza e avere un unico soggetto di raccordo e consulenza per tutti i temi che riguardano il Volontariato di Protezione civile.»

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Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Il direttore generale del Corpo forestale della Sardegna, Gavino Diana, ha partecipato ai lavori della quarta commissione (Governo del territorio) presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) nel corso di una audizione sulla nuova legge forestale.

«E’opportuno – ha detto Diana – che nella nuova legge sia inserita una norma che assegni i compiti di coordinamento dell’antincendio al Corpo forestale regionale; in larghissima parte sono attività che svolgiamo da sempre ma questo riconoscimento darebbe un forte impulso alla nostra specializzazione.»

Soffermandosi sul nuovo ruolo del Corpo, Diana ha ricordato che «gli incendi restano un problema ma, in questi anni, sono diminuite sia le superfici interessate dal fuoco che i temi medi degli interventi, risultati che non sarebbe stato possibile raggiungere senza un’azione di prevenzione ed un lavoro in profondità fatto di formazione, addestramento, innovazione, sperimentazione di nuove tecniche, mappatura e conoscenza del territorio, radicamento nella società sarda».

Il direttore generale ha poi sottoposto alla commissione alcune criticità che richiedono una certa attenzione del legislatore. La prima riguarda le sanzioni (fino a 2000 euro) che, a giudizio di Diana, «in casi abbastanza frequenti sono apparse sproporzionate rispetto alle condotte punibili» e, in secondo luogo, «occorre considerare che l’età media del Corpo è piuttosto elevata e ciò comporterà nel breve e medio termine l’uscita dal lavoro per la pensione di quote significative di personale».

Gavino Diana, infine, ha fatto un breve riferimento al dibattito nazionale legato al passaggio dei dipendenti del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri. «In Sardegna – ha precisato – il Corpo forestale regionale non è forza di polizia anche se svolge alcune funzioni di polizia, quindi il probabile accorpamento non riguarda la nostra Regione né, per analogia, le altre Regioni a Statuto speciale».

Il responsabile regionale della protezione civile Graziano Nudda, nel suo intervento, ha condiviso l’osservazione del direttore generale della Forestale sulla necessità di attribuire al Corpo il coordinamento delle attività antincendio. «Abbiamo raggiunto un ottimo livello di collaborazione – ha osservato – e stiamo potenziando la nostra struttura per definire e circoscrivere meglio le aree di rischio e allerta; per il 2016 avremo pronta una nuova mappatura in base alla quale il territorio dovrebbe essere diviso in 20 zone di intervento».

«Grazie alla nuova struttura regionale di coordinamento – ha aggiunto Nudda – quest’anno abbiamo avuto meno codici gialli e arancioni, mentre i rossi hanno registrato la criticità massima; contiamo nei prossimi due anni di attrezzare al meglio il territorio regionale per le nostre esigenze completando l’installazione di pluviometri e idrometri per poter fare previsioni sempre più attendibili e monitorare con precisione molto elevata i fenomeni naturali.»

Dopo le due relazioni si è sviluppato un dibattito nel corso del quale hanno preso la parola il capogruppo del Cps Pierfranco Zanchetta, i consiglieri Salvatore Demontis e Giuseppe Meloni del Pd, Antonello Peru di Forza Italia, Vanni Lampis di Fdi ed Eugenio Lai di Sel. Tutti, ma soprattutto Meloni, Lai e Peru che hanno ricordato le esperienze dei loro territori di provenienza in occasione di gravi comunità naturali, hanno messo l’accento sul grande lavoro della protezione civile regionale e sul miglioramento sia degli interventi che delle azioni di prevenzione.

Il presidente della commissione, Antonio Solinas, in sede di conclusioni, ha assicurato che nella nuova legge sarà precisato con chiarezza che il coordinamento dell’antincendio sarà attribuito al Corpo forestale regionale. Solinas ha poi sollevato il problema dell’aeroporto di Fenosu dove la Regione ha investito risorse molto significative. «Si tratta di una infrastruttura – ha sostenuto – che, anche per la sua posizione baricentrica può avere un ruolo nelle campagne anticendi».

Sul punto il responsabile della protezione civile Nudda che detto che «pur essendo più corta di circa 300 metri per una certa tipologia di velivoli, la pista può essere utilizzata nelle emergenze in condizioni di sicurezza, a condizione però che si migliori la logistica a terra».

Il direttoregenerale della Forestale Gavino Diana ha annunciato che a Fenosu potrebbe essere dislocato un nuovo elicottero multi-funzione con prestazioni superiori all’eli-tanker. «Può essere una buona soluzione – ha spiegato – per arrivare a zone difficilmente accessibili; a bordo possono viaggiare 17 unità di specialisti ed ha serbatoi d’acqua di grande capacità».