25 April, 2024
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Il tour di presentazione del saggio antropologico “Panada on the road, viaggio antropologico alla ricerca delle origini del gioiello della dieta sardo mediterranea” di Veronica Matta, pubblicato da Sa Mata, partirà da Minorca. Il saggio verrà presentato martedì 16 aprile nella sala de actos dell’IME (Institut Menorquí d’Estudis) di Maó alle ore 19.00.

La prima tappa – dichiara l’autrice – inizia proprio nelle Isole Baleari – fondamentale per la scoperta delle origini nuragiche de sa panada. Seguiranno Assemini, capitale de sa panada, Cuglieri e Oschiri, durante l’estate in occasione delle sagre ad essa dedicata. Panada on the road è un viaggio antropologico alla ricerca delle origini del gioiello della dieta mediterranea sarda, sa panada, prezioso scrigno di sapori, conoscenza e cultura. Una ricerca antropologica sul campo, finanziata dall’associazione culturale Sa Mata, iniziata in Sardegna nel 2015 dall’antica città della ceramica, Assemini, proseguendo nei territori di Cuglieri e Oschiri e attraversando i confini sardi, attraverso il culto della Madonna della Panada sulle Isole Baleari, in Spagna. Il saggio si afferma nel presente con uno sguardo costante al passato che rivela le antiche origini de sa panada, che, molto più di un prodotto gastronomico, appare come un vero “codice” di comunicazione, che ci manda messaggi sulle società che l’hanno prodotto e che lo producono. La ricerca sul campo dentro e fuori l’isola s’incontra in uno scavo di “archeologia del gusto” che indica tracce, per quei periodi su  sa panada, con riferimenti al sentimento sociale, storico e religioso.  Il libro è adornato con l’immagine sulla copertina dell’opera in ceramica creata dall’artista di fama internazionale Ignazia Tinti. Oltre all’autrice, Veronica Matta e il suo compagno di viaggio Massimo Argiolas, Pep Pelfort, direttore del Centre d’Estudis Gastronòmics e il presidente dell’associazione dei giornalisti gastronomici, nonché scrittore e giornalista Bep Allès, parteciperanno al presentazione. Le conversazioni saranno intervallate dalla lettura dei brani del libro tradotti in spagnolo dal sociologo e antropologo Miguel Ángel Duran Hernández de Madrid. Durante la presentazione verrà proiettato un video, realizzato da Giovanni Battista Marini, sulle tappe dell’inchiesta on the road  in Europa contenute nel libro.  L’evento è organizzato in collaborazione con l’IME, l’Istituto di studi di Minorca, un’organizzazione autonoma del Consiglio Insulare di Minorca, il Centro d’Estudi Gastronòmics, Sa Mata, l’associazione culturale e promozione sociale di Assemini (Sardegna) e Foodies on Minorca progetto coordinato dal settimanale  El Iris.

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“Rosso Sardegna. Il filo rosso delle donne sarde tra arte, artigianato e impresa”: è questo il tema delle due intense giornate dell’Assemblea Nazionale Donne FASI, (Federazione Associazioni Sarde in Italia) il 21 e il 22 aprile, Firenze, Fortezza da Basso, organizzata dal Coordinamento Nazionale Donne FASI. L’evento è stato voluto, infatti, ì in coincidenza con l’occasione specialissima della mostra “Maria Lai il filo e l’infinito”, in corso alle Gallerie degli Uffizi – Palazzo Pitti, e con la presenza dello stand della Regione Sardegna alla 82ª Mostra internazionale dell’artigianato di Firenze (Fortezza da Basso, 21 aprile – 1 maggio 2018 – www.mostraartigianato.it )

Le due giornate rappresentano una opportunità unica per conoscere il genio e la creatività delle donne sarde, fra passato e presente, attraverso la viva voce di alcune fra le protagoniste del mondo dell’imprenditoria e delle professioni, impegnate in Sardegna in una sfida ardita, capace di coniugare tradizione e innovazione, seguendo il filo tessuto da Maria Lai.

Si comincia, infatti, sabato 21 aprile, a partire dalle 10, nella Sala della Scherma alla Fortezza da Basso*, con un convegno che vedrà la partecipazione di artiste, artigiane, imprenditrici e professioniste. Le testimonianze spazieranno dall’arte all’imprenditoria, nelle parole di donne come Anna Gardu (Donna Sarda 2018, Pasticceria Hòro), Ignazia Tinti (ceramista – www.lafantasticabottega.com/), Valentina Sulas (attrice), Carmìna Conte (giornalista e conduttrice televisiva), Sara Carboni (wedding planner – www.saraevents.it/), Maria Carmela Folchetti (fotografa, ex presidente regionale di Confartigianato Imprese Sardegna ), Pupa Tarantini (consigliera nazionale AICC – Associazione Italiana Città della Ceramica e assessora Artigianato e Impresa del comune di Oristano) e Francesca Re (Associazione GALANA).

“Rosso Sardegna. Il filo rosso delle donne sarde tra arte, artigianato e impresa” vuole essere un momento di incontro e condivisione, ma anche di ispirazione e spunto per le donne impegnate nel volontariato nei circoli sardi riconosciuti dalla Regione Sardegna e uniti dalla Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (FASI www.fasi-italia.it).

Nel pomeriggio, dalle 15, si prosegue a Palazzo Pitti, Sala del Fiorino**, con la conferenza sulla vita e l’opera della grande artista sarda Maria Lai, organizzata in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi. E’ prevista la partecipazione di Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi; Laura Donati (Funzionario storico dell’arte); Caterina Virdis, (già Docente di Storia dell’Arte- Università di Padova); Pietro Clemente (già Docente di Antropologia Culturale e Museale); Anna Dolfi, (Docente di Letteratura Italiana Contemporanea-Università di Firenze); Renata Pintus (Funzionario storico dell’arte). La Giornata si concluderà con la visita alla mostra Maria Lai “Il filo e l’infinito”, inaugurata l’8 marzo e che proseguirà fino al 3 giugno.

In serata è previsto un aperitivo con degustazione di vini sardi nella sede della Associazione dei Sardi in Toscana – ACSIT- in Piazza Santa Croce 19 (www.acsitfirenze.net).

Si conclude domenica 22 aprile, con un seminario che si svolgerà nella mattinata, a partire dalle 9.00, sempre nella sede della Associazione dei Sardi in Toscana: le donne e i giovani FASI si incontreranno per progettare gli eventi futuri di promozione della Sardegna.

*l’ingresso alla Fortezza da Basso è soggetto al pagamento del biglietto d’ingresso.

**la conferenza a Palazzo Pitti è soggetta al pagamento del biglietto d’ingresso.

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E’ ripartita a ritmo serrato la nona edizione del NurArcheoFestival – Intrecci nei teatri di pietra, la rassegna organizzata dal Crogiuolo e diretta da Rita Atzeri. Che quest’anno ha messo in campo, in accordo con l’Assessorato regionale del Turismo, un festival nel festival, che fino al 1° settembre coinvolgerà alcuni comuni dell’Isola con meno di tremila abitanti. Sposando cultura e turismo, l’obiettivo è quello di combattere lo spopolamento dei piccoli paesi attraverso le attività culturali per salvaguardare e valorizzarne il patrimonio materiale e immateriale.
Il NurArcheofestival, inoltre, quest’anno si sta spostando con “Dott. Camper”, un punto informativo viaggiante che segue gli spettacoli in cartellone per promuoverli nelle località costiere.

“QUANDO NUR FA AMICIZIA CON IS” è lo spettacolo che viene rappresentato domani, venerdì 25 agosto, alle 19.00, al Museo dell’Ossidiana di Pau. Scritto e diretto da Rita Atzeri, è l’esito scenico del laboratorio per attori in erba condotto dalla stessa Atzeri (con Elena Alfonso, Benedetta e Beatrice Coturno, Youssu Faye, Rebecca Nocerino, Filippo Sotgiu, Pietro ed Alice Zonza). La regista dello spettacolo convoca i giovani attori per una prova, ma non si presenta all’appuntamento. I piccoli si interrogano sul perché di questo anomalo comportamento, mentre attendono che arrivino i soliti ritardatari. Misteriosamente uno alla volta i bambini scompaiono, i tre rimasti vanno alla ricerca dei loro amici. Inizia così un viaggio nel tempo che porta i bambini indietro fino al paleolitico, superato lo stupore per il loro aspetto e abbigliamento, divertiti attraversano le ere geologiche, scoprendo come vivevano i nostri antenati fino ad arrivare al periodo nuragico. I giovani attori protagonisti da cacciatori si trasformeranno in agricoltori, allevatori, costruiranno vasi di terracotta, utensili sempre più efficaci, scopriranno l’ossidiana, daranno vita a luoghi di culto, fino a costruire i nuraghi.

La canzone dedicata all’Ossidiana è composta da Ennio Atzeni. Le visite guidate al Museo si svolgeranno negli orari 10.00/12.00 e 16.00/18.00. Alle 11.30, su prenotazione, è prevista la visita guidata al Sentiero Nero de Sa Perda Crobina.

Il giorno dopo, il 26, si vola a Talana, al Nuraghe Bau ‘e Tanca, dove alle 19.00 verrà presentato “CI SERVE UNA FAVOLA”, un atto unico per bambini, prodotto dal Teatro d’Inverno di Alghero, di e con Stefania Ambroggi, con la regia di Giuseppe Ligios (anche attore in scena).

Un autore di testi teatrali per bambini è in piena crisi, non trova uno spunto interessante per scrivere un nuovo spettacolo. Quanto più lui si dispera, tanto più la sua prima attrice si dimostra ottimista, certa che qualcosa di buono alla fine salterà fuori. Per vincere lo scetticismo dell’autore, la ragazza lo condurrà in un viaggio musicale tra alcune delle più celebri canzoni disneyane tratte da “Aladin”, “La sirenetta”, “Oceania“, “Rapunzel”, “Frozen” e “Il Re Leone”.

Seguirà una degustazione di prodotti tipici. 

“Arti antiga” è il titolo della mostra di artigianato artistico che verrà inaugurata sempre sabato 26 agosto, alle 17.00, nella Casa Museo di Talana (un’antica abitazione recuperata e salvata dal Comune). L’esposizione nasce dall’esigenza di regalare agli spettatori del NurArcheoFestival un’occasione di approfondimento della conoscenza della cultura materiale della Sardegna, un sapere antico che si è sviluppato attraverso il “fare” delle mani sapienti di artigiani – artisti. In esposizione la tessitura di Elena Mulas di Urzulei, la ceramica di Ignazia Tinti di Assemini, le scultura in ferro di Roberto Ziranu di Nuoro.