19 April, 2024
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Che rapporto c’è tra una sempre più efficace ricerca tecnologica ed il mondo della disabilità? E ancora che importanza rivestono come elementi di inclusione e di promozione alla partecipazione sociale dei disabili le più moderne psico-tecnologie di assistenza e gli ausili?

Questi importanti interrogativi sono stati al centro dell’incontro di studio dal titolo “Psico-Tecnologie Assistive e supportive per le persone con disabilità sensoriali” che si è svolto lunedì 15 luglio a Cagliari presso la sede centrale dell’Istituto Europeo di Ricerca, Formazione ed Orientamento Professionale (IERFOP).

L’incontro che segna di fatto l’avvio del polo di ricerca denominato “Psycho-Tecno” è stato organizzato in collaborazione con Alessandro Spano, professore Associato di Economia Aziendale dell’Università degli Studi di Cagliari, con il gruppo di ricerca della Comunità Mondiale della Longevità, con Mauro Piria segretario della SIMFER Sardegna, Donatella Petretto esperta ricercatrice nel campo della psicologia della disabilita e numerosi docenti e ricercatori dell’ateneo cagliaritano.

«IERFOP si pone come fulcro e stimolo di un importante polo di ricerca finalizzato alla realizzazione di strumenti che impattino le disabilità sensoriali in tutte le età – dichiara il presidente Roberto Pili – inoltre ci proponiamo di affinare ed umanizzare la tecnologia che continuamente viene sviluppata dalla ricerca e proposta dall’industria. E’ di primaria importanza promuovere lo sviluppo di conoscenze nel campo delle tecnologie assistive, secondo un approccio che metta al centro la persona con disabilità, i suoi obiettivi e che ne garantisca la reale fruibilità e l’efficacia nel promuovere l’autonomia, la partecipazione e l’inclusione. Riteniamo che coniugare le istanze psicologiche, mediche con la moderna tecnologia possa contribuire a definire personalità adattative in grado di avvalersi dei presidi riabilitanti sempre più perfezionati.»

Un primo step, la nascita di questo nuovo polo di ricerca multidisciplinare, che possa consentire di porre sempre più i ritrovati della tecnica al servizio delle persone.

«Le moderne tecnologie oggi disponibili rappresentano una grande opportunità – dichiara Alessandro Spano – Grazie ad esse sarà possibile aumentare il livello di autonomia dei disabili sia nella loro vita quotidiana, sia per un loro più proficuo inserimento nel mondo del lavoro. Queste infatti, consentono di far emergere le abilità di ogni individuo. In senso lato, possiamo ipotizzare che le tecnologie modificheranno profondamente il concetto stesso di disabilità. Le nuove tecnologie, inoltre, sono caratterizzate da cambiamenti repentini e profondi che rendono, oggi, quasi inimmaginabili le loro potenzialità.»

La tavola rotonda coordinata dal presidente di IERFOP Onlus, Roberto Pili, ha segnato il primo passo di una nuova linea di ricerca di  psicologia applicata e sancisce a tutti gli effetti l’entrata nel vivo dell’agenda di ricerca dell’ente.

«Attraverso questa iniziativa – specifica Bachisio Zolo, Direttore dell’attività didattica e formativa – si completa la mission di IERFOP che fa della ricerca delle tecnologie assistive ed inclusive a favore dei disabili in tutte le fasi della vita uno dei suoi scopi più importanti.»

Alla tavola rotonda a cui hanno partecipato tra gli altri Ignazio Argiolas, Giancarlo Pusceddu, Alessandro Melillo, Federica Caria, Anna Di Martino è stata annunciata l’istituzione da parte di  IERFOP e CmdL di una serie di borse di studio per ricercatori ipovedenti e/o con ipoacusia.

«La società scientifica SIMFER Sardegna dei medici specialisti in fisiatria – annuncia il Mauro Piria – collaborerà in pieno al progetto portando tutta la competenza e l’esperienza di coloro che quotidianamente si confrontano con la disabilita e certificano l’appropriatezza degli ausili tecnologici.»

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Dopo una prima fase svolta nei mesi scorsi con il coinvolgimento di classi di studenti del Liceo Classico Dettori, le iniziative della Comunità Mondiale della Longevità inserite nel progetto Nutri-Action, proseguono a pieno ritmo con la partecipazione anche degli alunni del Liceo Scientifico Statale “Michelangelo” di Cagliari.

Approfondire i temi della promozione della salute e della prevenzione attraverso corretti stili di vita dell’alfabetizzazione alimentare, riscoperta del valore e dei sapori della Dieta Sardo – Mediterranea ed ancora promuovere il rapporto tra generazioni, il ruolo dei giovani, l’importanza di imparare a vivere bene in tutte le fasce d’età, sono le opportunità ora offerte agli studenti del Liceo Scientifico cagliaritano.

Questa partecipazione, inquadrata in un progetto di Alternanza Scuola-Lavoro è frutto di un protocollo di ricerca siglato tra Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale della Longevità e dell’Istituto Europeo di Ricerca e Formazione ed Orientamento Professionale (IERFOP) e Raffaele Rossi Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico “Michelangelo”. L’iniziativa si avvale inoltre del tutoraggio di Elisabetta Ulargiu e Paolo Pireddu, docenti del Liceo cittadino e sostenitori dell’ispirazione scientifica e sperimentale della proposta che ha coinvolto i ragazzi dell’indirizzo sportivo.

«L’alfabetizzazione alimentare basata sulla dieta mediterranea è il fulcro del progetto Nutri-Action – spiega Roberto Pili – che intende formare i giovani alla conoscenza del giusto rapporto tra nutrizione, salute e benessere. Chi meglio dei giovani studenti di un percorso scolastico ad indirizzo sportivo può essere latore di un messaggio che vede nella gestione della quotidianità, degli stili di vita, i passi fondamentali per promuovere benessere e salute. Quindi gli studenti dell’indirizzo sportivo del Michelangelo saranno protagonisti di un percorso di riflessione e ricerca su scelte alimentari e sul loro legame con benessere e longevità. Tutto questo inoltre, avverrà in un vero e proprio confronto dinamico tra i giovani di oggi e un gruppo di Longevi di due Comuni della Sardegna, ovvero i giovani di ieri.»

Nel corso della ricerca saranno raccolte importanti informazioni sulle diete prevalenti e le loro ricadute sulle condizioni di salute, sulla reale conoscenza della dieta sardo mediterranea sugli stili di vita adottati con particolari attenzioni sulla attività fisica e le capacità relazionali familiari e di comunità. Le ricerche saranno anticipate da una fase formativa con lezioni in aula ospitate da IERFOP e attività di laboratorio con professionisti del settore sportivo, nutrizionale e psicopedagogico.

Il progetto prosegue con la visita presso i Comuni della Sardegna e l’incontro con un gruppo di over settantenni. Dopo lo step di Laconi, è la volta dell’Amministrazione di Fluminimaggiore che accoglierà i ragazzi per una visita, coordinata dall’assessore delle Politiche Sociali e della Pubblica Istruzione Elisabetta Zanda e che vedrà il coinvolgimento di altri enti ed istituzioni del territorio.

L’iniziativa “Nutri-Action” si inserisce nell’ambito del più complesso progetto “Cronos Valetudo” siglato dalla Comunità Mondiale della Longevità e la Uil Pensionati della Sardegna. I dati e i risultati ottenuti saranno in seguito analizzati dal Centro Studi Nutraceutici sulla alimentazione dei Centenari, diretto sempre da Roberto Pili e nel quale collaborano Donatella Petretto (Università degli Studi di Cagliari) e i ricercatori Luca Gaviano, Gian Pietro Carrogu, Ignazio Argiolas e Clara Mulas.

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L’8 e 9 settembre si sono tenute a Bobruysk, in Bielorussia, le “Giornate della Sardegna” che hanno visto l’Isola protagonista di una serie di iniziative a carattere socio-culturale.

La scelta di Bobruysk, non è stata casuale, infatti si tratta della città bielorussa non capoluogo di regione più importante del paese, con un patto di gemellaggio con la città di Iglesias firmato appena lo scorso ottobre, sede di una della più importanti rassegne internazionali di arte e cultura popolare dell’Europa orientale il “Festival Corona dell’Amicizia” che si tiene a cavallo di giugno e luglio a cadenza biennale, e che proprio nell’ultima edizione 2017 ha visto la prima presenza sarda con i Tenores “Su Cunsonu Santu Juanne” di Thiesi.

Le giornate sarde hanno visto fra i protagonisti Emanuele Garau interprete del canto popolare sardo, accompagnato da Mattia Murru (organetto), Gianluca Piras (lanuneddas, flauto di canna, scacciapensieri), Antonio Uccheddu (chitarra), che hanno presentato il loro concerto intitolato “Bolas Lizera” con un doppio spettacolo tenuto l’8 settembre presso la Sala Concerti “Olovnikov” ed il 9 settembre all’aperto nel parco della Gioventù di Bobruysk.

L’esibizione degli artisti sardi è stata accolta con grande calore e affetto, un pubblico numeroso e attento, che sotto la guida di Emanuele Garau si è persino lanciato in alcuni balli sardi e, con un gran finale di concerto, che ha visto la “Trallallera” cantata in coro da un pubblico che tutto i piedi ha voluto tributare il suo caloroso applauso alla Sardegna e alla sua cultura.

Ma anche gli artisti bielorussi hanno voluto omaggiare la Sardegna con il gruppo “Muzik Kvatro” che ha eseguito in lingua sarda “No potho reposare” con la splendida voce di Olga Avseyko, un regalo che ha emozionato la delegazione sarda presente.

Gli strumenti tradizionali sardi con particolare attenzione alle “launeddas” ed una partecipata “master class” di ballo sardo, sono stati al centro del seminario che Emanuele Garau coadiuvato dai colleghi musicisti ha tenuto per gli studenti di uno degli Istituti artistico/musicali di questo importante centro bielorusso.

Non poteva mancare la parte culinaria dedicata alla presentazione dei prodotti enogastronomici tipici della nostra Isola: una delle industrie alimentari leader del paese “Krasnyj pischevik” ha ospitato sotto il coordinamento di Simone Meloni, cuoco per passione e collaboratore della Comunità Mondiale della Longevità, una degustazione di piatti tipici della tradizione sarda. Dagli antipasti con olive sarde, bottarga, pecorino di varie tipologie, ai primi con la fregula e i malloreddus, alla panada presentata con ripieni diversi, i dolci come le sebadas, gli amaretti, i gueffus, senza dimenticare il pane carasau e guttiau. I vini hanno visto protagonisti il Nuragus di Cagliari, il Vermentino di Sardegna, il Cannonau, la Monica ed il Carignano del Sulcis con il mirto rosso e bianco a chiudere la presentazione dedicata ad operatori economici della città, opinion leaders ed autorità cittadine.

La preparazione dei malloreddus freschi declinati con vari condimenti tradizionali sardi è stata al centro di una puntata della trasmissione televisiva culinaria “In cucina con il capo” che verrà trasmessa questo fine settimana sulla principale rete regionale e ripresa sulla TV satellitare.

La longevità dei sardi, quale importante strumento di promozione territoriale della Sardegna, è stata al centro di alcuni seminari e simposi che hanno visto la partecipazione di esperti della Comunità Mondiale della Longevità guidati dal presidente Roberto Pili. La presenza di Donatella Petretto dell’Università di Cagliari ha consentito, inoltre, di approfondire alcuni temi di carattere scientifico dove la collaborazione sardo-bielorussa conosce ormai una consolidata tradizione.

La presenza di Ignazio Argiolas, allenatore professionista, già docente del settore tecnico FIGC a Coverciano e attualmente collaboratore della Comunità Mondiale della Longevità, ha consentito di allargare anche allo sport le giornate sarde in Bielorussia. Mister Argiolas ha visitato lo stadio cittadino, dove ha incontrato lo staff tecnico della Belshina che milita nella  prima lega nazionale (equivalente alla serie B italiana) per poi guidare una seduta di allenamento dimostrativa con una delle formazioni giovanili della locale scuola calcio.

A fare da filo conduttore, a tutte manifestazioni messe in campo a Bobruysk, la presentazione, anche in questo angolo della Repubblica Belarus, del progetto di cooperazione sostenuto dalla Regione Sardegna attraverso LR 19/96 e promosso dall’Associazione Cittadini del Mondo con il patrocinio del Consolato onorario bielorusso in Sardegna. Protagoniste di tale progetto sono in particolare le attività di formazione professionale realizzate dall’ente “Sardegna Global” di Minsk e le attività a sostegno dei rapporti fra enti ed organizzazioni dei due territori garantite dal Centro italo-Bielorusso di Cooperazione e Istruzione Sardegna in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione della Repubblica Belarus e la partnership dell’Università di Cagliari e per alcune attività del Comune di Iglesias.

Grazie al sostegno garantito dall’amministrazione comunale di Bobruysk è stato possibile il pieno coinvolgimento del mondo della scuola, delle organizzazioni sociali del territorio e della società civile nel suo complesso, contatti che porteranno ad un ulteriore rafforzamento delle collaborazioni in atto fra la Regione Sardegna e diversi territori della Belarus.

 

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Dopo essere stato presentato in più occasioni nel corso dello scorso anno, ora il libro dal titolo “Casa Campidanese – Luogo elettivo per l’invecchiamento attivo in Sardegna” approda davanti al grande pubblico televisivo del programma culturale di Rai 3 Geo & Geo.

Per l’occasione della puntata in onda lunedì 15 gennaio 2018, i conduttori del programma televisivo Sveva Sagramola e Emanuele Biggi hanno invitato presso gli studi Rai di Roma Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale della Longevità.

Nel corso del programma Roberto Pili illustrerà il contenuto del libro scritto a sei mani con Ignazio Argiolas (docente del Centro Federale di Firenze Coverciano) e Mauro Piria (segretario regionale e consigliere nazionale della Società Scientifica Italiana di Medicina e Fisica Riabilitativa SIMFER).

Nel volume, dedicato al sardo Valerio Piroddi scomparso nel 2017 all’età di 112 anni, gli autori sintetizzano alcune loro esperienze professionali e di ricerca sul tema del rapporto tra benessere, invecchiamento e attività fisica. Nel testo si riassume un vero e proprio progetto di salute che rientra tra gli impegni della Comunità Mondiale della Longevità. Si tratta, a tutti gli effetti, di un cambiamento concreto dello stile di vita di un gruppo di anziani sardi, altrimenti votati all’iposedentarismo.

«Il percorso salutistico praticato nella Casa Campidanese, la Domus Sarda per eccellenza dove è andata maturando nei secoli l’originale Arte di Vivere  a Lungo e in Salute che ha fatto dei Sardi uno dei popoli più longevi al mondo – sottolinea Roberto Pili – ha  l’ambizione di indicare un modello di estetica della vita attiva capace di contrastare l’invecchiamento patologico e presentare l’anziano come risorsa.»

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Dalle Case Campidanesi alle Masserie Lombarde, eletti luoghi ideali per un invecchiamento sano. Approda nei territori del Lago Maggiore il progetto “Casa Campidanese”, un vero e proprio percorso salutistico capace di indicare un modello di estetica della vita sana ideato dal team scientifico della Comunità Mondiale della Longevità guidata da Roberto Pili.

Il metodo rivoluzionario, nato e sperimentato con successo in Sardegna, terra di centenari che strizza l’occhio a tradizione e sostenibilità si ripropone di realizzare all’interno di questi edifici rurali trasformati in “case-laboratorio” un programma capace di abbinare alle attività motorie i momenti legati alla tradizionale vita nei campi e persino alla quotidianità delle faccende domestiche.

L’ abitazione dunque come luogo idoneo a mettere in pratica uno stile di vita salutare in grado di mantenere ben distanti malattie e disabilità e dove sviluppare relazioni e socialità. Il tutto in perfetta sintonia con la filosofia dell’ invecchiamento ‘Dinamico Evolutivo’ promosso dalla Comunità della Longevità.

«E’ nostra intenzione – dichiara il presidente della Comunità Mondiale della Longevità, Roberto Pili – realizzare una parte dello studio pilota del progetto “Born to move Nati per muoversi’ nel Comune di Ranco, (Varese) ridente centro sul Lago Maggiore, del Comprensorio dei Sette Laghi.»

Nel piccolo comune lombardo che può contare di 270 ultrasettantenni su una popolazione di 1.700 abitanti, infatti, a fine ottobre nel corso della conferenza “Casa Campidanese – I luoghi elettivi per l’invecchiamento attivo”, organizzata dalla “Comunità Mondiale della Longevità”, in collaborazione con Medicina Sociale, la Fondazione di Sardegna, Etramovimento e con il patrocinio del Municipio di Ranco, è stato presentato in tutti i particolari il progetto.

La conferenza è stata la prima di una serie di iniziative che vedranno impegnato il gruppo di lavoro della Comunità Mondiale della Longevità anche nel Comprensorio dei Sette Laghi.

«Abbiamo aperto una sessione di studio della popolazione di Ranco e di altri 13 comuni del comprensorio – afferma Roberto Pili – e se dovessero essere confermati i dati demografici che vedono la straordinaria quota di anziani in buona salute favorita da una eccellente qualità della vita questi centri avrebbero le carte in regola per essere ammessi nella “Cintura dei Comuni della Longevità”, partenariato nato nel 2015 allo scopo di riunire realtà amministrative sensibili e impegnate sul fronte della promozione dell’invecchiamento sano ed attivo.»

Durante la conferenza, Roberto Pili ha presentato il modello di approccio biopsicosociale in tema della promozione dell’invecchiamento sano ed attivo denominato Dinamico Evolutivo e il progetto “Casa Campidanese” che si delinea come un vero e proprio percorso salutistico capace di indicare un modello di estetica della vita sana utile a contrastare l’invecchiamento patologico e presentare l’anziano come risorsa.

«Questo progetto salutistico che rientra tra gli impegni della Comunità Mondiale della Longevità – sottolinea il presidente del centro di ricerca sardo – è una modificazione concreta dello stile di vita di un gruppo di anziani sardi, altrimenti votati all’obesità e all’iposedentarismo, che rappresentano i fattori che più contribuiscono allo sviluppo dell’invecchiamento patologico,di malattie croniche e tumori che rappresenteranno la vera piaga sociale delle popolazioni del III millennio.»

La conferenza è stata anche l’occasione per presentare, il libro “Casa Campidanese – Luogo elettivo per l’invecchiamento attivo in Sardegna” scritto da Roberto Pili, Ignazio Argiolas e Mauro Piria in cui sono riassunte le ricerche e esperienze professionali sul tema del rapporto tra benessere, invecchiamento ed attività fisica.