19 April, 2024
HomePosts Tagged "Irma Castillo"

[bing_translator]

 

PSA 2016 Glen Caci

approdi2016 

depliantapprodi-verso2 giro-di-stile-17-5-2015-6-min giro-di-stile-17-5-2015-22-min

Arte partecipata, interazione multiculturale edinnovative app, come quella studiata per far apprendere velocemente le lingue. E’ un calendario fitto di sorprese e di esperienze quello pensato per la quarta edizione di “Approdi, festa d’arte e comunità”, manifestazione organizzata dall’associazione Carovana SMI, partner del progetto 10 nodi-Festival d’autunno.

L’edizione 2016 di Approdi valorizza la rete Silence in the dance landscape, per la promozione della danza interdisciplinare e la coesione sociale, selezionata e finanziata dal MIBACT con un progetto triennale 2015/2017, di cui Carovana SMI è capofila, insieme all’associazione Cenci CasaLab e alle  compagnie Tecnologia Filosofica, Fosca, Sign Dance Collective, che partecipano al programma 2016 di Cagliari.

Dopo le anteprime del 25 ottobre e del 5 e 6 novembre, con lo spettacolo sull’omofobia “Comuni marziani” e le performance “L’Imbuteatro” e “Tenue_radiodramma tattile”, sino al 25 novembre si va avanti con un ricco cartellone di attività che avranno per cornice, prevalentemente, il Lazzaretto di Sant’Elia e le aree vicine, ma anche i Grottoni dei Giardini Pubblici e il Cinema Odissea.

Il primo appuntamento, in programma già domani venerdì 11 novembre, è realizzato dall’associazione Spaziomusica in collaborazione con Carovana SMI: alle 22.00, nei Grottoni della Galleria comunale d’arte, ci si immergerà nelle atmosfere della musica degli albori con “Santeros. Musica e religione nella cultura afrocubana”, concerto dell’ensemble Omo Abbilona (composto da quattro giovani suonatori di tamburi batá provenienti da L’Avana), con la partecipazione dei danzatori Ulises Mora e Irma Castillo (associazione Timbalaye). Lo spettacolo è curato da Marco Lutzu, etnomusicologo all’Università di Cagliari, e organizzato in collaborazione anche con l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, con l’Associazione Timbalaye di Roma.

Domenica 13 novembre l’appuntamento è ancora una volta nei Grottoni dei Giardini pubblici per “Rites”, performance in programma alle 18.00 e alle 19.00 (si può partecipare dietro prenotazione scrivendo a carovana.smi@gmail o inviando un messaggio al numero 339 3537727) in cui gli elementi caratteristici della Santeria incontrano le note dell’ensemble Omo Abbilona, i suoni della musica colta del Modular Ensemble e della musica elettronica di Spaziomusica, e i performer di Carovana SMI che incorporano gli spazi evocativi di mondi paralleli e le opere di Rosanna Rossi. Lo spettacolo è a cura di Marco Lutzu, Fabrizio Casti (Musica), Ornella D’Agostino (Danza).

Da lunedì 14 negli spazi del Lazzaretto e del quartiere Sant’Elia prenderà il via “Disigiu. Ovvero sul coraggio del desiderare”, una produzione di Carovana Smi, nata dalla mente dell’artista visiva Roberta Puddu (Officina Orsi – Svizzera, progetto della rete FinEstateFestival, sostenuto da ProHelvetia). Gli abitanti di Sant’Elia saranno invitati a raccontare i loro desideri di salute, amore, casa, denaro o altro: il risultato finale sarà la performance in programma il 25 e 26 novembre in orari e spazi che saranno comunicati.

Il 19 novembre alle 16 arriva invece “Giro di Stile. Scambio d’abito al femminile”: è il risultato finale di un progetto d’arte pubblica partecipata, curato dall’associazione Fosca, volto allo svolgimento di uno swap-party, cioè una festa dedicata all’universo femminile in cui sarà possibile scambiare i vestiti che non si indossano più con altri non più usati, di proprietà di altre donne. L’evento sarà preceduto, sino al 18 novembre, da laboratori di preparazione e dalla raccolta dei capi di vestiario che si intende scambiare

Prende il nome dal progetto “Sardegna fatti bella!”, lanciato dalla Regione nel 2006, il programma di recupero del quartiere “Sant’Elia si fa bella!”, una serie di attività che dal 14 al 25 novembre coinvolgeranno attivamente la cittadinanza in azioni come la pulizia e lo smaltimento creativo ed emotivo dei rifiuti nelle aree più “brutte” di Sant’Elia. Il progetto, in stretta collaborazione con la cooperativa Sant’Elia 2003, l’accademia di Santa Cecilia, e SardegnaTeatro, annovera anche la gestione di spazi condivisi, con laboratori sul teatro, il selfing, l’arredo urbano e altre modalità di vivere gli spazi, come quella del Parkour, la disciplina nata in Francia all’inizio degli anni ’90, che consente di esplorare il territorio circostante (urbano o naturale) superando col proprio corpo gli ostacoli esterni.

Il 17 novembre alle 16.30, al Teatro Massimo, in collaborazione con Tuttestorie, incontro dedicato agli insegnanti e alle pedagogie innovative nelle scuole primarie, con lo scrittore, maestro elementare e membro storico del Movimento di cooperazione educativa Franco Lorenzoni, autore del libro “I bambini pensano in grande, per una pedagogia capace di ascolto”.

Karaoke danzante  domenica 20 novembre, alle 20 .00, con “Tutorial # Alieno nr 1”, di e con Glen Çaçi, autore e performer albanese attivo in Italia, Belgio e Francia dal 2005.

Il 21 novembre, alle 21.30, l’appuntamento è nel Cinema Odissea, per la proiezione in prima regionale (a cura di Kinè), di “Lunàdigas”, film di Marilisa Piga e Nicoletta Nesler sulle donne che hanno deciso di non avere figli. Dal progetto “Lunàdigas” arrivano anche i “Monologhi impossibili”, performance su testo di Carlo A. Borghi, in programma il 25 novembre su Radio X: leggerà i monologhi l’attrice Monica Trettel.

Un’ultima coda dell’edizione targata 2016 di Approdi si avrà l’11 dicembre, alle 19.00, nel Lazzaretto dove sarà proiettato il film di Stefano Odoardi “Mancanza- Purgatorio”, secondo di una trilogia, girato nel 2015 tra Sant’Elia e il Porto Canale con protagonisti gli abitanti del rione.

[bing_translator]

03-m img_9907-m

Nuovo appuntamento con il festival Spaziomusica, questo fine settimana a Cagliari. Dopo i concerti del Modular Quartet e dell’Infinitive Duo di venerdì e sabato scorsi alla Vetreria, il calendario della rassegna propone due impegni ai Grottoni dei Giardini Pubblici.

“Santeros. Musica e religione nella cultura afrocubana” è il titolo dell’evento in programma domani (venerdì 11 novembre) a partire dalle 22.00: protagonista l’ensemble Omo Abbilona, formato da quattro giovani suonatori di tamburi batá provenienti da L’Avana – Alain Medina, Daylon Gordon, Alberto Elejalde e Yester Anaya -, con la partecipazione dei danzatori Ulises Mora e Irma Castillo. Il nome del gruppo è in lucumì, il dialetto degli schiavi africani di origine yoruba deportati a Cuba e divenuto poi la lingua liturgica della Santería, la più importante tra le religioni sincretiche afrocubane. I batá sono tre tamburi di diverse dimensioni con doppia pelle e fusto a clessidra; ritenuti strumenti sacri, sono considerati la personificazione di Añá, la divinità cui ogni tamborero deve consacrarsi. Solo alla casta degli Omo Añá (i figli di Añá) è consentito suonare i batá in occasione del toque de santo, la cerimonia in cui il ritmo incalzante dei tamburi, i canti responsoriali e la danza favoriscono il raggiungimento della trance, che i credenti interpretano come la discesa sulla terra degli orichas, le divinità che popolano il pantheon della Santería.

L’evento, curato da Marco Lutzu, etnomusicologo presso l’Università di Cagliari, è organizzato in collaborazione con l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini di Venezia e le associazioni Timbalaye di Roma, Spaziomusica e Carovana SMI di Cagliari.  

Spaziomusica e Carovana SMI firmano anche la produzione di “Rites”, l’installazione performativa in programma domenica (13 novembre) alle 18.00 e alle 19.00 (con ingresso gratuito dietro prenotazione via mail all’indirizzo carivana.smi@gmail o tramite SMS al numero 3393537727). Esito di un seminario che si terrà il giorno prima a cura della danzatrice e regista Ornella D’Agostino, di Marco Lutzu e del compositore Fabrizio Casti, la performance ruoterà intorno all’incontro tra i suoni e i ritmi di Omo Abbilona, la musica colta dell’ensemble di percussioni cagliaritano Modular Quartet e quella elettronica di Spaziomusica, con la flautista Alessandra Seggi e i danzatori di Carovana Isolte Avila, Francesca Cinalli, Michela Laconi e Peter Ositadinma Ani.