28 March, 2024
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Achille Polonara nella partita di andata al PalaSerradimigni. Foto Ufficio Stampa Dinamo Banco di Sardegna.

La Dinamo insegue la terza vittoria consecutiva (tra Champions e campionato) al PalaBigi di Reggio Emilia, sul campo della Grissin Bon, l’avversario della finale scudetto 2015 (inizio ore 18.00). Questa sera Achille Polonara giocherà per la prima volta a Reggio Emilia nei panni di ex; debutto in maglia Dinamo Banco di Sardegna per l’ultimo acquisto della Dinamo, Josh Bostic.

«Andiamo a giocare a Reggio Emilia contro una squadra che sta molto bene e che è profondamente cambiata rispetto al girone di andata, grazie all’innesto di quattro nuovi giocatori – ha detto coach Federico Pasquini -. Oggi Reggio Emilia è una squadra che ha grande forza sotto canestro perché può contare sulla fisicità e l’atletismo di Julian Wright, Jalen Reynolds, lo stesso James White, che gioca molto da quattro, e Riccardo Cervi. Credo che la partita si farà a livello difensivo, se noi saremo bravi a fare un passo in avanti e riusciremo a spalmare nei quaranta minuti quella efficacia difensiva vista con Torino, potremo pensare di imporci sulla Grissin Bon. Chi difende meglio porta a casa la partita, perché a livello offensivo si incontrano due squadre che hanno tanti mezzi e tante possibilità.»

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La nuova Dinamo c’è. Al PalaSerradimigni, nell’anticipo di Mezzogiorno, la squadra di Federico Pasquini ha superato con autorità Reggio Emilia: 77 a 67 (primo tempo 37 a 34). E’ stata una vittoria costruita con una grande prova di squadra, con ben quattro uomini in doppia cifra e Shawn Jones migliore realizzatore, con 15 punti (7 su 9 da 2 punti), 8 rimbalzi e 3 stoppate, 18 di valutazione.

L’avvio è stato favorevole a Reggio Emilia, capace di allungare fino al + 7 (12 a 19 al 9′ con un canestro da fuori ed una schiacciata di Wright e due tiri liberi di Garrett), 14 a 19′ al 10′, ma in avvio di secondo quarto la Dinamo ha cambiato marcia ed ha chiuso il primo tempo, comunque equilibrato, avanti di 3 punti: 37 a 34.

Il terzo quarto è stato uno show della Dinamo, capace di realizzare ben 28 punti in 10′ (in evidenza l’ex Achille Polonara con due triple), proprio come aveva fatto in Champions League contro i turchi del Pinar Karsiyaka, ma questa volta con una diversa incidenza sul risultato finale, perché il margine accumulato in questi 10 minuti (11 punti) ha consentito a Stipcevic e compagni di approcciare l’ultimo quarto avanti di ben 14 punti (65 a 51) e quindi di poter gestire con relativa tranquillità il prevedibile tentativo di rimonta della squadra emiliana.

Trascinata da un super Julian Wright (con 19 punti, alla fine è risultato il miglior realizzatore del match), Reggio Emilia ci ha provato e con un parziale di 8 a 2 ha ridotto il ritardo a 8 lunghezze, ma la Dinamo non le ha consentito di andare oltre, chiudendo con un vantaggio di 10: 77 a 67.

Per la Dinamo non c’è tempo per riposarsi, perché mercoledì sarà nuovamente Champions League con l’Oldenburg.

«Sono estremamente soddisfatto della partita di oggi perché siamo riusciti a trasformare in positività la rabbia della gara di mercoledì scorso – ha commentato Federico Pasquini a fine match -. E’ stata una bella prova difensiva e sono anche contento che i break negativi che ci stavano dando non pochi problemi in questo periodo si siano limitati a poche azioni e non ad alcuni minuti come accaduto nelle gare precedenti. Mi è piaciuta molto la condivisione, il coinvolgimento nel passarsi la palla e sono soddisfatto anche di aver tenuto il loro punteggio sotto i 70 punti, significa che stiamo capendo delle regole difensive importantissime e fondamentali. Il messaggio che oggi volevo che passasse nei ragazzi era quello dell’aggressività, per questo ho tenuto una difesa a uomo, e sono contento che sia passato.»

«La gara si commenta con i numeri e i numeri ci mostrano 21 rimbalzi in attacco di Sassari e tantissimi tiri aperti – ha detto il coach emiliano Max Menetti -. Noi non siamo riusciti ad avere una buona circolazione di palla e a costruire. Non abbiamo ancora i 40 minuti di continuità, giochiamo dei bei momenti ma poi abbiamo dei break negativi pesanti. Sappiamo che il nostro cammino sarà lungo e continuiamo a lavorare con umiltà ma con determinazione per costruire un gruppo solido. Portiamo a casa tante cose positive e dei momenti negativi che stiamo affrontando con difficoltà ma che ci serviranno per migliorare sempre di più.»

Dinamo Banco di Sardegna 77 – Pallacanestro Reggiana 67

14-19; 23-15; 28-17; 12-16.

14-19; 37-34; 65-51; 77-67.

Banco di Sardegna. Spissu 5, Gallizzi, Bamforth 10, Planinic 6, Devecchi 4, Randolph 7, Pierre 8, Jones 15, Stipcevic 11, Polonara 11, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Reggio Emilia. Mussini 4, Wright 19, Bonacini, Candi, Della Valle 11, Reynolds 6, Markoishvili 7, Nevels 8, Sanè 10, De Vico 2. All. Massimiliano Menetti.

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Amara sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna, dopo un supplementare, al PalaTrento, contro la Dolomiti Energia Trentino: 93 a 81 (primo tempo 44 a 32, al 40′ 76 a 76). La squadra di Federico Pasquini ha sofferto nei primi due quarti, nei quali ha ceduto 12 punti alla squadra di casa, 6 per quarto), reagendo alla grande nel terzo quarto che l’ha vista dominare la scena, trascinata da Joe Alexander e Rok Stipcevic, e riprendere in mano la partita (parziale di 26 a 15 e 59 a 58 all’ultimo intervallo breve), per prendere poi il largo fino al + 9 in un esaltante avvio di quarto set, con due “bombe” a testa di Joe Alexander e Rok Stipcevic, in quei minuti praticamente infallibili dalla lunghissima distanza. Trento, trascinata a sua volta da un eccezionale Davide Pascolo (con 19 punti il miglior realizzatore dell’incontro, al gigante Dominique Sutton e a Giuseppe Poeta (gli ultimi due i migliori per valutazione, rispettivamente con 23 e 24, al parti del gigante della Dinamo Jarvis Varnado, finalmente brillante, con 24 – frutto di 14 punti e 12 rimbalzi), ha reagito ed ha ripreso la Dinamo nel finale, fallendo anche l’opportunità di chiudere l’incontro entro i 40′.

Il supplementare non ha avuto storia, come emerge chiaramente dal parziale di 17 a 5.

La Dinamo a tratti ha giocato una grande partita, puntando moltissimo sul tiro dalla lunga distanza (15 centri su ben 44 tentativi effettuati, 34,1%) ma ha pagato nel tiro da 2, con un 16 su 33 che l’ha tenuta sotto il 50%); Trento ha risposto con un gioco più semplice, superando il 60% nel tiro da 2 (29 su 48) e fermandosi al 31,3% dai 6.75, con 5 centri su soli 16 tentativi, ma facendo la differenza dlala lunetta (20 su 24, 83,3%, contro il 4 su 8 della Dinamo, 50%).

Sul piano individuale, oltre ai già menzionati Alexander e Stipcevic, bene a tratti David Logan (12 punti in 37′ giocati), e Josh Akognon (11 punti) e prezioso l’apporto di Matteo Formenti, autore di due triple nelle fasi decisive dell’incontro; nella formazione di Maurizio Buscaglia, oltre ai già citati Poeta, Pascolo e Sutton, in evidenza Trent Lockett (18 punti, 7 su 11 da 2 punti e 8 rimbalzi), Julian Wright (13 punti) e Diego Flaccadori (9 punti).

Questa battuta d’arresto frena la rincorsa della Dinamo verso i play off ma niente è perduto e la squadra pensa già alla prossima partita, in programma il 3 aprile al PalaSerradimigni contro la Pasta Reggia Caserta.

Jarvis Varnado 77

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Anticipo amaro per la Dinamo Banco di Sardegna nella decima giornata del campionato di A1 di basket. La squadra di Marco Calvani è stata battuta dalla Dolomiti Energia Trentino, al PalaSerradimigni, con il largo punteggio di 88 a 73, primo tempo 43 a 27.

La squadra di Maurizio Buscaglia, balzata temporaneamente in vetta alla classifica con Milano, è stata sempre in grado di controllare la partita (23 a 17 al termine del primo quarto) ma è nel secondo quarto, chiuso sul 20 a 10, che ha costruito il margine che l’ha portata al riposo dell’intervallo lungo avanti di 16 punti, e quindi l’ha messa nella condizione di controllare con sufficiente tranquillità nella seconda parte dell’incontro, 68 a 57 al termine del terzo quarto, 88 a 73 alla sirena finale).

La Dinamo ha portato cinque uomini in doppia cifra (Joe Alexander 15 punti, Jarvis Varnado 14, Marquez Haynes 13, David Logan e Christian Eyenga 10) ma questo non è bastato a reggere il confronto con l’avversario che ha giocato meglio come squadra, senza particolari prestazioni individuali, tanto che il miglior realizzatore, Julian Wright, ha messo a segno 15 punti. Trento ha tirato molto di più da due punti (28 su 56, 50%, contro 19 su 33, 57,57%), molto meglio dai 6.75 (7 su 13, 53,85%, contro 6 su 22, 27,27%), mentre non sono emerse differenze dalla lunetta (17 su 21, 80,95% per la Dinamo, 11 su 14, 78,57% per Trento); Trento meglio ai rimbalzi, 36 a 25.

Ancora assente Petway, Varnado ha confermato di essere in crescita, mentre Eyenga ha fatto registrare un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni.

Dopo la quarta sconfitta in campionato (tre maturate al PalaSerradimigni, con Brindisi, Venezia e Trento, una in trasferta, a Bologna), la prima della gestione Calvani, ora il Banco deve concentrarsi sul match in programma giovedì sera, alle 20.30, ancora al PalaSerradimigni, contro Malaga, una delle squadre migliori dei gironi dell’Eurolega 2015/2016.

Jarvis Varnado 77