28 March, 2024
HomePosts Tagged "Litfiba"

[bing_translator]

Sarà un Capodanno speciale quello che festeggerà la città di Carbonia. Dopo i festeggiamenti per l’80° compleanno e il Natale, Carbonia saluterà l’arrivo del nuovo anno con uno spettacolo che si terrà in piazza Roma, a partire dalle ore 22.30 di lunedì 31 dicembre.

L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione Golaseca, con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia.

Il Capodanno in piazza Roma è un evento inedito per la città di Carbonia e riveste una forte valenza sociale, turistica oltre che economica per l’intero territorio. Tanti che abitualmente lasciavano la città ed il Sulcis per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, questa volta potranno restare a Carbonia per celebrare l’arrivo del nuovo anno, in quello che sarà il fulcro del Capodanno dell’intero territorio del Sulcis Iglesiente.

Sul palco saliranno la rock band sarda Golaseca e Luca Martelli, noto batterista dei Litfiba, protagonisti del live intitolato “Ride Gorilla”.

All’iniziativa parteciperanno anche la cantante Francesca Pani, la giovanissima Giulia Zedda ed il gruppo rap Piranhas.

La serata sarà presentata dal dj Angelo Fraternali.

Di seguito, il programma della serata:

Ore 22.30 Dj set

Ore 23.00 Angelo Fraternali 

Ore 23.40 Giulia Zedda 

Ore 24.00: brindisi di Capodanno

Ore 00.10: Francesca Pani 

Ore 00.15 Golaseca in concerto

Ore 01.00 Luca Martelli in “Ride Gorilla”

Dj set fino all’alba.

[bing_translator]

Con la doppia sfida ai fornelli tra Giappone – Stati Uniti e Argentina – Italia prende il via domani (giovedì 24 maggio) il Girotonno, la sedicesima edizione della rassegna dedicata alla valorizzazione dell’antica cultura di tonni e tonnare che si tiene a Carloforte, sull’isola di San Pietro, dal 24 al 27 maggio. Quattro giorni tra degustazioni, musica, cultura e grandi sfide di cucina tra chef di otto paesi: Argentina, Francia, Giappone, Inghilterra, Italia, Russia e, novità assoluta, Lituania e Stati Uniti.

Durante la rassegna, organizzata dal comune di Carloforte in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Feedback di Palermo, e con il patrocinio di Sardegna Turismo, della Regione Sardegna, si rinnova l’antico rito della pesca del Tonno rosso – bluefin (Thonnus Thynnus).

Per la prima volta nella storia del Girotonno saranno 8 i paesi partecipanti alla gara internazionale di tonno. Ad aprire l’International Tuna Competition, la gara gastronomica internazionale saranno domani (giovedì 24 maggio), alle 18, il Giappone, campione in carica, rappresentato dal maestro del sushi Masaki Okada e i debuttanti Stati Uniti con gli chef Michael Filosa ed Elio Genualdo. A seguire, alle 20, l’altra gara tra l’Argentina, ai fornelli con lo chef Leandro De Seta, e l’Italia con i sardi lo chef Salvatore Camedda e lo chef Fabio Vacca. Venerdì 25 maggio, alle 17.30, sarà la volta di Inghilterra e Lituania, in gara rispettivamente con gli chef Aaron John Billington e Charles Pearce e gli chef Tadas Gailiunas e Arturas Samavicius. Alle 19.30 toccherà invece a Francia e Russia con gli chef Cyril Schambert e lo chef Ivanov Eugenii. La grande manche finale del Tuna Competition si svolgerà sabato 26 maggio alle ore 13.30, sempre sul palco in corso Battellieri. Sul palco, a condurre le sfide tra gli chef, lo chef e attore Andy Luotto e l’artista e conduttrice televisiva Ambra Pintore.

Gli chef presenteranno piatti di tonno cotto e crudo, giudicati da una giuria di esperti presieduta da Enzo Vizzari, direttore e curatore dal 2001 delle guide dell’Espresso “I Ristoranti d’Italia” e “I Vini d’Italia”. Fanno parte del panel di esperti Fiammetta Fadda, gastropenna del settimanale Panorama e contributing editor in Condé Nast per il mensile La Cucina Italiana, Lorenza Fumelli che dirige il magazine online Agrodolce.it , tra le maggiori riviste food italiane; Andrea Cuomo, inviato del quotidiano “Il Giornale”, per cui lavora da 22 anni, curando rubriche di gastronomia e vino; Giuseppe Carrus che lavora alla redazione del Gambero Rosso dal 2005, occupandosi principalmente di vino; Emanuele Scarci che scrive su Food 24-Il Sole 24 Ore e sul mensile Food sui temi della qualità del cibo italiano, su trend, consumi e regole europee; Tom Riby produttore e autore per “Great Italian Chefs” e collaboratore fisso di Monocle Radio; Saulius Pačekajus, di origini lituane, ha partecipato come giurato a diverse competizioni nazionali, tra cui la Beefeater MIXLDN 2017 Cocktail Competition e il Best Wine & Dessert Pairing Championship 2017; Roberta Schira è giornalista ed autrice di 13 libri sul tema della cucina e della critica gastronomica e Marzia Roncacci, giornalista del Tg2 e conduttrice della trasmissione “Lavori in corso” su Rai2.

I visitatori del Girotonno hanno la possibilità di assaggiare tutti i piatti in gara partecipando come giurati popolari. Basta acquistare il biglietto di partecipazione alle manche del Tuna Competition (15 euro le semifinali, 20 la finale) per avere diritto ad un posto in platea, assistere alla gara internazionale di tonno e degustare le ricette dei paesi in gara, in abbinamento a vini sardi.

Tra le novità di questa edizione anche la presenza, a Carloforte, di grandi chef stellati che si esibiranno dal vivo in occasione dei cooking show proponendo le loro migliori ricette che saranno poi degustate dal pubblico in platea. Tra i protagonisti Andrea Aprea, due stelle Michelin, del ristorante Vun dell’hotel Park Hyatt a Milano che presenterà la ricetta “Tonno rosso: pizzaiola disidratata” e Andrea Berton, una stella Michelin, dell’omonimo ristorante a Milano che preparerà una ventresca di tonno con lattuga arrostita, crema di mandorle e oliva liquida. Lo chef bistellato Matteo Metullio, il più giovane chef italiano ad avere conquistato la stella Michelin, del ristorante La Siriola di San Cassiano (Bolzano) sulle Dolomiti si esibirà insieme al suo sous chef Davide De Pra ed allo chef Achille Pinna di Sant’Antioco, dando vita ad una “Variazione di tonno a 6 mani”.

E ancora sul palco di Carloforte arriva Giorgione, protagonista della serie televisiva sul canale satellitare dal titolo “Giorgione, Orto e Cucina” che farà assaggiare ai visitatori del Girotonno la sua calamarata con tonno alla romana, il carlofortino Luigi Pomata, uno dei migliori chef sardi e maestro nella cucina del tonno e lo chef e attore italo-americano Andy Luotto preparerà un arrosto di tonno con patate. Tra i protagonisti anche due carlofortini, Secondo Borghero, del ristorante Tonno di Corsa, che presenterà al pubblico la sua ricetta di trippa di tonno e il maestro gelatiere Lorenzo Ingenuo che firmerà una sua specialità dal titolo, “Rais: gelato crema al tonno”, un gelato gastronomico che si sposa anche con le ricette salate. Infine, un momento sarà dedicato alla cucina giapponese, con il maestro Haruo Ichikawa e lo chef Lorenzo Lavezzari, i vincitori dell’ultima edizione dell’evento che presenteranno il Tekka Don: chirashi sushi, una ciotola di riso con 3 tagli di tonno condito con sesamo wasabi e zenzero. A condurre tutti gli appuntamenti sul palco saranno Ambra Pintore, uno dei volti più noti della televisione sarda Videolina ed Andy Luotto.

L’Expo village, sul lungomare e lungo le stradine del centro storico di Carloforte (Banchina Mamma Mahon, corso Cavour) offre ai visitatori la possibilità di fare shopping, ogni giorno fino a mezzanotte, tra le specialità agroalimentari locali e i prodotti dell’artigianato sardo.

Ancora novità sulla banchina Mamma Mahon, sede delle degustazioni di tonno rivolte a tutti i visitatori della rassegna. Oltre alle ricette della tradizione sarda, quest’anno si potranno assaggiare anche le ricette della gastronomia giapponese, che da sempre apprezza il tonno rosso, il thunnus thinnus, uno degli ingredienti fondamentali della cucina del Sol Levante. Due i punti di degustazione che interpreteranno al meglio i sapori del grande corridore dei mari: I sapori di Sardegna, con piatti proposti dallo chef Carlo Biggio della Mamma Fina Osteria moderna di Cagliari e La cucina giapponese che vede all’opera il maestro Haruo Ichikawa e lo chef Lorenzo Lavezzari con ricette tipiche del Sol levante tra cui il Shimabara maguro somen, piatto vincitore dell’ultima edizione del Girotonno.

Tra le novità di quest’anno anche il Tuna wine bar. In piazza Carlo Emanuele III si potranno degustare i migliori vini sardi in abbinamento a specialità dell’isola. Il costo del biglietto è di 8 euro e dà diritto a due degustazioni, un porta calice e un bicchiere. Il wine bar è aperto dalle ore 12 alle 15 e dalle ore 19 alle 23.30. Ogni giorno l’happy hour con specialità della gastronomia sarda.

I visitatori del Girotonno avranno la possibilità di conoscere le bellezze dell’isola di San Pietro attraverso diversi itinerari di trekking, in mezzo alla natura e tra i vicoli di Carloforte.

Anche quest’anno torna all’interno del Girotonno il Girobuskers International, la rassegna internazionale di arte di strada con acrobati, giocolieri e artisti provenienti da tutto il mondo. Il programma e la direzione artistica delle esibizioni sono affidati all’associazione Botti Du Schoggiu di Carloforte, all’Ufficio Incredibile di Parma e al Teatro del Sottosuolo di Carbonia.

Girotonno Live Show, spettacoli gratuiti sotto le stelle

Il rock di Piero Pelù e il dj-set con Prezioso e Fargetta

Al tramonto del sole spettacoli, musica e concerti gratuiti sul palco allestito in corso Battellieri. Giovedì 24 maggio si comincia con “Banditi e Campioni”, un concerto tributo a Fabrizio De Andrè e Francesco De Gregori. Venerdì 25 sbarcano a Carloforte due star della musica dance: Prezioso e Fargetta che si “sfideranno” a colpi di consolle. Sabato 26 maggio l’appuntamento più atteso, quello con “il diablo”, Piero Pelù, storico frontman dei Litfiba alla prima tappa del suo Warm Up Tour. Ad accompagnarlo sul palco i Bandidos (Giacomo Castellano alla chitarra, Luca Martelli alla batteria e a i cori e Ciccio Licausi al basso). Chiuderà il concerto di Pelù la band dall’anima sarda Golaseca. Domenica 27 maggio, infine, saranno protagonisti band e musicisti locali.

Corse potenziate e tariffe promozionali del traghetto

Navette per le spiagge dell’isola

Da venerdì 25 a domenica 27 maggio la compagna di navigazione Delcomar, in occasione del Girotonno, applicherà una tariffa unica promozionale a passeggero sulle tratte Portovesme-Carloforte e Calasetta-Carloforte (andata e ritorno): 8,50 euro andata e ritorno passeggero comprensivo del contributo di sbarco di 1,5 euro. Le corse in partenza da Calasetta e Portovesme per Carloforte, e viceversa, saranno potenziate secondo gli orari che sono consultabili sul sito www.delcomar.it .ù

Per raggiungere le spiagge dell’isola si possono utilizzare i bus dell’Arst che collegano Carloforte con La Punta, la Caletta e Capo Sandalo.

75289562 – padua padova, pd, italy – march 29, 2017: piero pel√π the vocalist of litfiba an italian rock band on the stage during the live concert at padua in italy

 

[bing_translator]

I Golaseca sono uno dei due gruppi vincitori della 29ª edizione di Rock Targato Italia, rassegna musicale nazionale svoltasi a Milano il 2, 3 e 4 ottobre al Legend Club, organizzata e promossa dalla società Divinazione Milano. L’altro gruppo è il Killing Dodo di Rimini.

Il concorso, che negli anni ha già contribuito al lancio di numerosi artisti di fama nazionale ha presentato gli artisti finalisti che si sono distinti nelle selezioni in concerto svolte in tutta Italia da gennaio a giugno 2017.

Gli artisti finalisti in gara, provenienti da tutto il territorio nazionale, (erano 20 gruppi) si sono contesi i premi messi in palio dall’organizzazione. Ogni artista si è esibito con 20 minuti del proprio repertorio rigorosamente inedito. I Golaseca hanno scelto di esibirsi con i seguenti brani: “La rogna dei re”, “Gola secca”, “La notte dei papaveri” e “Pub agricolo”. Le loro performance dal vivo sono state valutate da una giuria composta da operatori del settore, in base a alcuni criteri diqualità, ricerca, stile ed innovazione.

Il premio assoluto vinto dai Golaseca sarà una campagna promozionale dalla durata di 5 mesi, grazie alla collaborazione con l’ufficio stampa Divinazione Milano. Ai fortunati vincitori sardi sarà garantito un capillare lavoro di comunicazione e promozione a livello nazionale attraverso 700 radio, 224 webzine, portali web, giornali, tv, operatori del settore, festival, live-club e social network.

Inoltre sarà pubblicato un proprio brano sulla compilation della manifestazione assieme ai primi 8 classificati, prodotta dall’etichetta discografica Terzo Millennio e distribuita nei principali store e piattaforme digitali internazionali come YouTube, Spotify ed Amazon.

«Noi, un gruppo sardo, siamo orgogliosi, emozionati e carichi, pronti a correre nel vento del Rock – hanno commentato i Golaseca nella loro pagina facebook -! Vorremmo dedicare questo premio a tutto il movimento artistico sardo, a tutti quei gruppi che non si arrendono e continuano a scrivere brani, che sognano in questo meraviglioso mestiere.»

«Abbiamo vinto una delle manifestazioni italiane più importanti del Rock – ha detto Roberto Cossu, cantante dei Golaseca – siamo fieri di aver ottenuto un riconoscimento che ha visto in passato premiare artisti come Ligabue, Timoria, Litfiba, Marlene Kuntz, Afterhours, i più grandi gruppi rock italiani di sempre; siamo soddisfatti in quanto il nostro nome girerà in tutta Italia grazie al contratto meritato che abbiamo ottenuto a Milano inoltre sono fiero di poter portare assieme al gruppo Golaseca un po’ di Sardegna in tutta Italia e, soprattutto, ritengo che questo premio sia da stimolo per tutti i sardi che hanno voglia di credere in questo mestiere, questo premio lo dedico a loro.»

I Golaseca oltre ad aver ottenuto questo valoroso premio, si sono imposti in passato in diverse rassegne nazionali quali il Festival Pub Italia, l’Accademia di Sanremo, il prestigioso Premio Amnesty International ed altri. 

Questi gli altri premi assegnati a Milano.

Premio Stefano Ronzani: Massimo Francescon Band (Treviso)

Premio Speciale del Pubblico: Rising Age (Torino)

Premio Compilation di Rock Targato Italia

In palio la partecipazione alla compilation di Rock Targato Italia.

In ordine alfabetico: Artemio (Milano), Bloop (Milano), Bruschetta Brothers (Trento), Dove i pesci affogano (Roma), Essenza 55 (Siena), Hard Horns (Palermo), Motette (Ascoli Piceno), Pinguino Imperatore (Perugia), The Bronze Bananas (Forli), Velaut (Agrigento).

 

[bing_translator]

I Golaseca nascono a Carbonia dall’incontro tra Roberto Cossu ed alcuni musicisti locali, subito dopo la loro popolarità sale a livello nazionale a seguito delle proteste e dell’occupazione dell’Alcoa di Portovesme, dove alcuni membri della band lavorano, diventando veri e propri esportatori musicali della protesta. Amano definire il loro genere come “Rock Fiabesco”, molto vicini alla musica mediterranea, per suoni e identità, tuttavia nei loro brani è presente una forte influenza Sarda. Cantano alla propria terra sedotta, usata e depredata da uno Stato distratto, che per anni ha conquistato l’isola come una splendida donna, per poi abbandonarla. Tutti questi eventi segnati dalle lotte in corso all’Alcoa e su tutta l’isola portano la band a comporre “La rogna dei Re” un brano che troverà un forte impatto mediatico anche sul sito dell’Ansa.

Tra il 2011 e il 2014, nonostante qualche modifica nell’Ensemble che porterà a una rodata stabilità, riescono a comporre un Demo e a vincere diverse Rassegne, tra le più importanti il contest dell’Unione Sarda (storico giornale dell’isola), il FestivalPub Italia (con la presenza di Radio e Video Italia) e l’Accademy di Sanremo. Inoltre apriranno i concerti di Eugenio Finardi, Pino Scotto e suoneranno con Omar Pedrini, leader dei Timoria, e Franco Caforio, batterista storico dei Litfiba.

I Golaseca sono orgogliosi di aver partecipato e di esser stati presentati da Fiorella Mannoia al live in piazza San Giovanni a Roma davanti a 100mila persone (Diretta nazionale Rai News 24 & Sky Tg 24). Tra il 2013 e il 2014, grazie alla collaborazione con 2 registi isolani, pubblicano ben 3 video musicali con migliaia di visualizzazioni su Youtube.

I Golaseca sono stati tra gli otto finalisti nella sezione giovani alla quarta edizione del Premio Pierangelo Bertoli, che si è tenuta a Modena il 26 novembre scorso, al Teatro Storchi, con il singolo “Sud dei Sud”, brano dedicato all’integrazione, un chiaro rifiuto in chiave rock del razzismo fomentato da una certa parte politica. Il video del brano è interpretato da attori non professionisti di varie nazionalità.

Roberto Cossu, originario di Cortoghiana, è la voce e l’autore dei testi del gruppo Golaseca.

Ascoltando i tuoi testi troviamo espressioni legate ad un impegno civile, sociale e politico contro il sistema attuale e come ex operaio cassaintegrato Alcoa di Portovesme, cosa ne pensi dello sviluppo industriale in Sardegna?

«Vivo un conflitto di interesse di cuore. Sono cresciuto in una terra di minatori e operai che hanno lavorato duramente con tantissime difficoltà, anche io ho lavorato dentro un sistema alienante pertanto conosco bene le dinamiche e le logiche politiche. Una parte di me riconosce l’utilità delle industrie e delle fabbriche le quali hanno dato per tanto tempo un lavoro stabile a diversi sardi, ma con il passare del tempo tutto ciò si è rivelato un sistema fallimentare che vede la nostra terra usata, sfruttata ed ecologicamente distrutta.»

Avete raggiunto tante vette, vinto diverse rassegne quali il Festival Pub Italia e l’Accademia di Sanremo. Siete oramai riconosciuti a livello nazionale, avendo aperto diversi concerti da Eugenio Finardi a Pino Scotto, avete lavorato fianco a fianco ad artisti illustri come Fiorella Mannoia e Piero Pelù e tutto ciò vi ha sicuramente confermato la validità del vostro progetto. Ma qual è esattamente la vostra missione? Il vostro credo?

«La nostra missione principale è quella di stimolare le persone affinché si armino e l’unica arma da utilizzare (parlo da pacifista) è la “cultura”. E’ necessaria, la consapevolezza che solo attraverso la cultura, il popolo sardo potrà essere autonomo, sicuro di sé, cosciente della propria identità, evitando la pericolosità di seguire senza riflessione qualsiasi proposta. A tal proposito, vi racconto un breve aneddoto: mi trovavo come ospite in un Teatro, nel giorno de Sa die de sa Sardegna e dopo vari interventi celebrativi chiesi la parola per un breve intervento. Ordinai, a tutti i presenti, con tono poco ortodosso, dialzarsi in piedi e di stare zitti. Senza esitazione, tutti obbedirono. A quel punto feci notare  che tutti, senza porsi domande, senza nemmeno conoscermi, fecero ciò che chiesi.

Questo è ciò che succede al popolo sardo da ormai 100 anni: obbediscono a uno sconosciuto senza porsi domande, questo è il nostro più grande difetto.»

Nei tuoi testi evidenzi il forte legame con la cultura sarda, la tua musica si trasforma in impegno educativo?

«Una persona che ha cultura si pone delle domande, e ovviamente la cultura non si ottiene solamente con un titolo di studio, inizia dal nostro vissuto e dal nostro passato, dalla conoscenza della storia della Sardegna, quella stessa storia che si dovrebbe insegnare ai bambini sin dalle elementari, occorrerebbe conoscere le tradizione del nostropopolo, la lingua o meglio la Limba perché senza tutto ciò la nostra identità scomparirà inevitabilmente.»

I Golaseca cantano anche in sardo?

«Ovviamente, il sardo è ben radicato in noi e abbiamo scelto di non cantare solamente in italiano ma anche nella nostra lingua.»

I vostri testi spesso sono provocatori, un canto sociale, politico, di protesta dove esprimete il malessere attuale diffuso nei confronti della Politica. Quali sono i limiti dei sardi? E quali le soluzioni?

«I sardi in troppe situazioni hanno rinunciato alla libertà di poter decidere a casa loro. Non amo sentirmi una colonia, non sopporto i sussidi, non sopporto che il nostro pecorino venga copiato, i problemi sono tanti e i colpevoli di tutto ciò siamo proprio noi sardi.

Manca l’ unione tra noi, manca l’imprenditoria in Sardegna.

La politica è il rispecchio della società, d’altronde siamo noi che scegliamo chi votare.

Ogni giorno ci sarebbero delle battaglie da fare, incendi, inquinamento, bonifiche non effettuate e nessuno dice nulla. Perché?

Forse perché siamo un popolo povero, e la povertà genera ignoranza e ricatto.

La politica tende a speculare il prossimo, e attualmente è rappresentata da chi gestisce le stanze dei bottoni, oltretutto come ben sapete il politico è colluso con la finanza. La cultura identitaria è la nostra salvezza. Ho tanta speranza, altrimenti sarei andato via dalla mia terra, invece resto qui, vivo in Sardegna, e combatto dando il mio piccolo contributo in termini di comunicazione.»

Nei vostri testi c’è tanta rabbia ma anche tanto amore. Dove trovate l’ispirazione?

«In passato ho cantato con rabbia e sofferenza, ma con il tempo ho compreso che non era la giusta via da seguire. Il nostro messaggio deve arrivare a più persone possibili pertanto abbiamo deciso di raccontare la rabbia sociale, le disuguaglianze sociali con un sorriso musicale. Un modo di cantare molto dolce, raccontando delle storie, aride realtà, ma in maniera dolce, per questo amiamo definire il nostro genere Rock Fiabesco. Una fiaba amara che deve arrivare a tutti in maniera dolce. Ovviamente la mia Musa ispiratrice per i testi che scrivo è la nostra Madre Terra, la Sardegna.

Vivo in Sardegna e mi sento a casa in ogni angolo della mia terra, non mi sento a casa quando visito luoghi sardi tipo Costa Smeralda, dove i prezzi sono alle stelle, dove la gestione non è nostra, con spiagge private e ciò non mi piace affatto.»

Esistono aziende, istituzioni che vi supportano in questa battaglia e impegno civile?

«Fortunatamente c’è stato l incontro con E.JA. E.JA è la prima azienda sarda, i primi imprenditori che hanno creduto e che continuano a credere nel progetto di Golaseca. All’inizio è stato destabilizzante emotivamente, mi trovavo boicottato nella mia stessa terra, non volevo entrare nel classico giro musicale e il vedere un azienda seria come E.JA scegliere di appoggiarci è stato bellissimo, una sensazione particolare che non avevo mai provato. Per un attimo mi son sentito come Don Chisciotte che (invece di combattere) parlava ai mulini a vento.»

Qual è l’etica che unisce Golaseca e E.JA? Due realtà molto diverse: un gruppo musicale unito ad un azienda sarda che commercia energia elettrica.

«E.JA mi ha colpito profondamente per il suo respiro sardo, mi ha fatto dimenticare la rincorsa al denaro e ha stimolato in noi la qualità dei messaggi da dover diffondere. E’ un azienda che comunica in sardo, un azienda che utilizza abbigliamento sardo, consuma sardo e assume tanti ragazzi sardi.

E’ un’azienda che sponsorizza gli antichi mestieri, il pastore e la sua pecora, come Desolina e il suo pastore, sponsorizza le feste, come il Palio degli asinelli, la Sartiglia, aiuta lo sport, la musica e diffonde la cultura come l’ultimo progetto da loro finanziato che vede Anthony Muroni realizzare una serie di documentari per dar voce alla Sardegna più  autentica, quella che potrebbe scomparire per sempre. E.JA a mio avviso dà voce alla Sardegna ma non a fueddus, nei fatti. Questa è l’etica che ci unisce a loro, ed è la giusta sinergia che vede lavorare assieme artisti e aziende»

Il nome Golaseca cosa significa?

«Golaseca è un nome che deriva dal paese di mio padre “Ulatirso”, Ula significa gola, quindi la gola del Tirso, situato nel territorio del Lago Omodeo. Ero piccolo e nel periodo di grave siccità mio nonno disse: “Ocannu puru sa ula est sica”, e io gli chiesi come potessero crescere degli alberi altissimi senz’acqua.

Mio nonno mi disse che quando gli alberi hanno sete, spingono le proprie radici in profondità alla ricerca dell’acqua e più le radici sono profonde più il tronco dell’albero sarà solido e resisterà alle intemperie della vita.

“Golaseca” è quindi una metafora della vita: una terra difficile e arida di idee che cerca instancabilmente di resistere, con radici sarde profonde. Il mio obiettivo è vedere tutti i sardi uniti, dalla punta più alta del nord sino alla punta più bassa del sud, lontani dalle gelosie e da vecchi attriti che hanno sempre diviso il popolo e come ben sappiamo un popolo diviso è facilmente governabile. Di contro invece un popolo unito può far paura a chiunque.»

Dove potremo ascoltarvi?

«Potete seguirci su Facebook, dove saranno pubblicati tanti prossimi appuntamenti in Sardegna e in Italia. Vi invito al Festival denominato “Boxis de Perda” che si terrà a Giba organizzato assieme alla Pro Loco di Giba, all’Associazione Folkloristica Luciano Loi e al comune di Giba e sponsorizzato da E.JA e da altre aziende come Cantina Mesa, Cantina Giba e Ichnusa, previsto per tre giornate 18-19-20 agosto, ricche di appuntamenti, dalla mattina alla sera. Una tre giorni, dove si potrà assistere alla preparazione del pane, partecipare a seminari sulle tradizioni alimentari, si terranno incontri letterari, e ci si potrà immergere nel passato grazie alla riscoperta di giochi antichi sardi; si potrà assistere a diversi spettacoli compreso il nostro concerto che si terrà la sera del 18 agosto e si potrà dormire sotto un cielo stellato, in quanto vi è la possibilità di fare campeggio.

Giba è un piccolo paese del Sulcis, un paese che si sta spopolando, ricco di tante tradizioni.

Credere in un festival organizzato a Giba, un evento meraviglioso in una piccolissima realtà, sarà un modo per far nascere una scintilla negli abitanti di questo piccolo centro, una scintilla che racchiude la speranza e la voglia di rinascita, una voglia di fare e di investire su se stessi. E’ proprio dai piccoli paesi che bisogna iniziare, perché le vere eccellenze, le vere tradizioni e autenticità, si trovano nelle piccole realtà.»

img_1815img_1823img_1831 img_1827 img_1824  img_1822  img_1793 img_1792 img_1791
img_1848

[bing_translator]

Dopo quasi quattro anni ritornano a esibirsi in Sardegna per infiammare il pubblico con la carica che li contraddistingue. I Litfiba, la rock band più esplosiva d’italia, arrivano a Cagliari, sabato 12 agosto, alle 21.30, all’Arena Sant’Elia (apertura cancelli ore 18.30), con l’“Eutòpia Tour”, per l’unico concerto nell’isola, firmato Imaginevents ed inserito all’interno della rassegna “Pop ad Impatto Zero – Festival Internazionale Musica e Spettacoli 2017”.

Reduci da un successo straordinario nei palasport per il tour primaverile che ha seguito l’uscita dell’undicesimo album “Eutòpia” registrato a novembre in studio, sono già ripartiti a giugno per un tour estivo a tutto gas che li sta vedendo sui palchi di tutta Italia pronti ogni volta a dare il meglio per i loro “ragazzacci”, le migliaia di irriducibili fan, per far ballare e cantare tutti con i brani del nuovo disco e con le vecchie canzoni che hanno scritto la storia del rock in Italia. “Desaparecido”, “Spirito”, “Vivere il mio tempo”, “El Diablo”, “Regina di cuori”, “Fata Morgana”, “Sole nero”, sono solo alcuni dei brani storici più popolari della band fiorentina che non smettono mai di renderli i migliori nella scena rock italiana. Ad accompagnare anche nell’unica data sarda il carisma, la voce e la presenza scenica di Piero Pelù e i riff di chitarra inconfondibili di Ghigo Renzulli, saranno Luca Martelli (batteria e cori), Ciccio Licausi (basso) e Fabrizio Simoncini (tastiere e cori).