19 April, 2024
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Il Cortoghiana espugna il campo del Villamassargia, 2 a 1, e va avanti in Coppa Italia; esce di scena la Monteponi, superata in casa, 2 a 1, dalla Sigma De Amicis.

La rassegna tricolore ha il volto dolce-amaro per le squadre sulcitane. La matricola Cortoghiana è una bella sorpresa. La squadra di Marco Farci ha vinto sia in casa che in trasferta contro il Villamassargia di Titti Podda, con l’identico punteggio di 2 a 1. Oggi sono stati decisivi i 2 goal del bomber Devid Pinna, già splendido protagonista della scorsa stagione, in Prima Categoria.

L’eliminazione ha lasciato tanto amaro in bocca alla Monteponi che anche oggi, come era accaduto sette giorni fa a Mulinu Becciu, è passata in vantaggio con il brasiliano Felipe Yago Silva Soares, ha sciupato la grande occasione per chiudere la partita fallendo un calcio di rigore e s’è fatta rimontare dalla squadra di Antonio Madau, andata in goal con l’iglesiente Lorenzo Loi (ex Carbonia e La Palma Monte Urpinu) e Limbardi.

Questi i risultati maturati sugli altri campi:

Buddusò-Oschirese 1 a 1 (andata 3 a 1); Andromeda-Arborea 2 a 0 (andata 1 a 4), Bonorva 1960-Thiesi 2 a 3 (andata 0 a 6), Fonni Calcio-Tonara 2 a 1 (andata 0 a 4), Gonnosfanadiga-Villacidrese Calcio 0 a 0 (andata 0 a 0), Macomerese Calcio-Siniscola Montalbo 5 a 0 (andata 3 a 1), Orrolese-Seulo 2010 2 a 3 (andata 2 a 3), Porto Torres-Stintino 0 a 1 (andata 1 a 1), San Teodoro-Posada 0 a 5 (andata 0 a 3), Sant’Elena Quartu-Selargius Calcio 2 a 1 (andata 1 a 2), Tortolì Calcio 1953-Idolo 1 a 1 (andata 3 a 3), Usinese-Lanteri Sassari 2 a 2 (andata 2 a 1), Valledoria-Calangianus 1905 3 a 1 (andata 0 a 3), Ilvamaddalena-Luogosanto 1 a 0 (andata 2 a 4).

Marco Farci, allenatore del Cortoghiana.

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L’Arbus pareggia con il Selargius e festeggia la promozione in Eccellenza; il Carloforte passa a Bari Sardo ed accede alla Coppa Primavera con la San Marco Assemini ’80, piegata clamorosamente in casa dal Sant’Elena Quartu (già salvo) per 3 a 2 (nel girone B hanno ottenuto la qualificazione alla Coppa Primavera, valida per stilare la graduatoria in vista di eventuali ripescaggi, Polisportiva Ossese e Bosa); Quartu 2000 e Bari Sardo retrocedono in Prima Categoria, Siliqua e Gonnosfanadiga si giocheranno la salvezza nella partita unica del play-out. Sono questi i verdetti di un’incredibile ultima giornata del girone A del campionato di Promozione.

All’Arbus serviva un punto per raggiungere la salvezza matematica, ed il pari è arrivato, in rimonta, contro il Selargius che aveva bisogno di almeno un punto per evitare di essere risucchiato in area play-out, mentre la San Marco ha ceduto l’intera posta in casa al Sant’Elena Quartu, 3 a 2, e, come quasi scontato alla vigilia, dovrà affidarsi alla Coppa Primavera per alimentare le sue ambizioni di promozione attraverso un ripescaggio. Il Carloforte aveva bisogno di 3 punti sul campo del già retrocesso Bari Sardo per confermare la terza posizione che vale la qualificazione alla Coppa Primavera ed il risultato è arrivato. Il Vecchio Borgo Sant’Elia aveva bisogno di una vittoria per raggiungere la salvezza e l’ha centrata rifilando un clamoroso 7 a 4 all’ormai demotivato Seulo 2010.

Altra squadra demotivata era il Carbonia, opposto al Comunale “Carlo Zoboli” al pericolante Gonnosfanadiga. Andrea Marongiu ha confermato tra i pali Omar Galizia al posto di Daniele Bove che è rientrato dopo aver scontato una giornata di squalifica, e la squadra ha sbloccato il risultato nel primo tempo, con un gran goal di Lorenzo Loi. Ha controllato il risultato senza grandi problemi ed ha sciupato un paio di occasioni clamorose per chiudere la partita, con Momo Konatè. Nel finale, è accaduto qualcosa di incredibile, visto raramente: il Gonnosfanadiga, a quel punto retrocesso per la concomitante vittoria del Quartu 2000 sul Siliqua (3 a 1), ha prima pareggiato, al 43′; poi s’è portato in vantaggio al 44′; ed ha segnato il goal del definitivo 3 a 1 al 93′! Il Gonnosfanadiga con i 3 punti ha evitato la retrocessione diretta, condannando il Quartu 2000, che pure ha superato il Siliqua per 3 a 1, ora costretto a disputare il play-out (sul proprio campo), proprio contro il Gonnosfanadiga!

Sugli altri campi, il La Palma Monte Urpinu ha vinto sul campo dell’Idolo, ad Arzana, 4 a 1; l’Arborea, infine, ha superato l’Andromeda per 2 a 0.

L’ultima giornata dei campionati di Promozione e Prima Categoria conferma la tradizione che vuole partite ricche di goal. Nel girone A di Promozione ne sono stati realizzati 38 in 8 partite, alla media di 4,75 a partita (nel girone B, i goal sono stati addirittura 44, alla media di 5,5 a partita); nel girone B di Prima Categoria i goal sono stati 39, alla media di 4,875 a partita.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, già decisa la lotta al vertice con la promozione del Villamassargia, che oggi ha chiuso la stagione rifilando 4 goal a 0 alla Gioventù Sarroch, ed il secondo posto della Monteponi che ha chiuso superando per 5 a 0 la Virtus Villamar, le partite di questo pomeriggio hanno definito la situazione in coda alla classifica, con la retrocessione di Atletico Masainas (1 a 1 a Domusnovas, contro una squadra già retrocessa da tempo), Senorbì (1 a 5 a Cortoghiana) e Domusnovas Junior Santos, mentre Pula (2 a 4 a San Giovanni Suergiu con la Fermassenti) ed Atletico Narcao (4 a 2 alla Villacidrese), si giocheranno la salvezza nella partita unica di play-out, sul campo del Pula (12° classificato). In caso di parità al termine dei 90′ regolamentari, sono previsti i tempi supplementari e, in caso di ulteriore parità, a salvarsi sarebbe il Pula, perché meglio classificato al termine della stagione regolare.

                                        

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Il Carbonia va in vantaggio di due goal dopo soli 7 minuti, chiude il primo tempo avanti sul 3 a 1, ma la Dorgalese rimonta, porta la partita ai supplementari e, dopo aver sprecato un rigore al 120′ (parato splendidamente da Daniele Bove), si impone “cinicamente” alla lotteria dei rigori, per la terza volta fatale al Carbonia in 8 anni tra Eccellenza e Promozione (nel 2010 i minerari persero ai rigori la finale di Coppa Italia di Eccellenza con il Porto Torres; nel 2016 fu il Bosa a negare la gioia di sollevare la Coppa Italia di Promozione, sullo stesso campo del Centro Federale di Sa Rodia a Oristano, teatro della sfida odierna).

E’ stata una grande finale, ricca di goal (3 a 3 al termine dei 90′ regolamentari e dei 30′ supplementari), con mille occasioni da una parte e dall’altra, che avrebbe potuto tranquillamente concludersi 6 a 6, 7 a 7, o con la vittoria di misura, con tantissimi goal, dell’una o dell’altra squadra.

Carbonia e Dorgalese, rispettivamente 6ª e 9ª squadra dei gironi A e B di Promozione, hanno dimostrato di aver un’ottima intelaiatura di squadra ed hanno dato spettacolo nel pomeriggio quasi estivo oristanese. Al Carbonia, alla fine, resta il rammarico per la grandissima occasione mancata, per non aver saputo gestire il doppio vantaggio maturato nel primo tempo, ma anche la consapevolezza di aver dimostrato ancora una volta di saper esprimere un ottimo calcio; analoga la soddisfazione per il bel gioco per la squadra dorgalese, che in più s’è tolta l’enorme soddisfazione di conquistare la prestigiosa Coppa per il secondo anno consecutivo.

Davanti ad un pubblico meno numeroso del previsto (non c’è stato il pieno di due anni fa della finale con il Bosa), al “Tino Carta” di Oristano le due squadre sono scese in campo sotto la direzione del signor Gabriele Caggiari di Cagliari, coadiuvato dagli assistenti di linea Flavio Pisu di Oristano e Francesco Meloni di Cagliari).

L’avvio di partita è stato scioccante per la Dorgalese, sotto di due goal dopo poco più di 7 minuti. Il Carbonia ha sbloccato il risultato con un calcio di rigore di Claudio Cogotti, assegnato per un fallo subito da Momo Cosa, entrato in area dopo una fuga irresistibile sulla fascia sinistra; ed ha raddoppiato dopo una manciata di minuti con Lorenzo Loi, prontissimo ad approfittare ad un errato disimpegno del portiere dorgalese e a superarlo con un diagonale imparabile.

Il doppio svantaggio ha scosso la Dorgalese che al 15′ ha rischiato di subire anche il terzo goal, quando Marco Foddi (alla fine ancora una volta tra i migliori in campo) non è stato abbastanza freddo nella battuta a rete dopo uno scambio con Momo Konatè.

Neanche il tempo di registrare l’occasione mancata dal Carbonia per chiudere il match, che la Dorgalese lo ha riaperto, con un goal del giovane Graziano Malatesta (18 anni), su assist di Giovanni Cadau (36 anni). Un minuto dopo le parti si sono invertite e su assist di Malatesta, Cadau ha sfiorato il pari. Subito dopo, Daniele Bove si è opposto alla grande ad una conclusione di Luca Congiu.

Il Carbonia non è rimasto a guardare e a metà primo tempo ha sfiorato ancora il terzo goal con Momo Cosa, ben servito da Marco Foddi.

Ancora continui capovolgimenti di fronte e al 32′ il Carbonia è andato in goal per la terza volta: l’azione si è sviluppata sulla destra, Simone Giovagnoli si è inserito bene, ha tentato un cross al centro, ne è venuto fuori un pallonetto incredibile che si è infilato sotto l’incrocio dei pali.

La Dorgalese ha sentito il colpo ma ha reagito ancora con orgoglio e buone trame, creando non pochi problemi alla difesa mineraria. Nel finale del tempo, prima Momo Konatè ha sfiorato il quarto goal, poi allo scadere Christian Mameli ha sventato sulla linea di porta un cross di Luca Congiu.

In avvio di ripresa la Dorgalese ha riaperto subito la partita dimezzando lo svantaggio al 3′, con un colpo di testa di Giancarlo Piras (40 anni il prossimo 12 agosto) che ha sorpreso Daniele Bove.

La Dorgalese ha continuato ad attaccare alla ricerca del goal del 3 a 3 che, dopo un’occasione di Riccardo Milia su punizione, ha realizzato al 18′ con un calcio di rigore conquistato e trasformato da Giovanni Cadau.

Al 34′ un episodio che avrebbe potuto cambiare il finale della partita: Alessandro Muggianu, già ammonito, ha commesso un brutto fallo su Francesco Marreddu (16 anni), l’arbitro ha messo mano ai cartellini ed è sembrato pronto ad ammonire il calciatore della Dorgalese ma poi ci ha ripensato, presumibilmente dopo aver ricordato di aver già ammonito lo stesso calciatore ed essersi reso conto che, conseguentemente, lo avrebbe dovuto espellere…

Dopo una serie di sostituzioni da entrambe le parti, al 90′ la Dorgalese ha sfiorato il goal del ko, con Alessio Bruno che ha colpito la parte esterna della traversa su assist di Giovanni Cadau.

Nei due tempi supplementari si sono registrate poche emozioni, con il Carbonia un po’ più vivace con i tanti giovanissimi messi in campo da Andrea Marongiu ma al 120′ l’occasione più clamorosa l’ha avuta la Dorgalese, con un calcio di rigore che Giovanni Cadau non è riuscito a trasformare per la grande reattività di Daniele Bove.

A quel punto, è rimasta solo l’ennesima lotteria dei rigori, che ha visto subito l’errore di Marco Foddi e poi i goal di Fabrizio Lai, Gianni Ruiu, Luca Congiu ed Alessandro Muggianu per la Dorgalese, quelli di Riccardo Milia, Claudio Cogotti ed Alessio Sireus, prima del secondo errore di Simone Giovagnoli che ha reso ininfluente il quinto tentativo della Dorgalese che ha dato sfogo alla grande gioia per la conquista della seconda Coppa Italia consecutiva. Al Carbonia resta tanta amarezza, per la grandissima occasione mancata perché nel giorno in cui l’attacco, non proprio prolifico nel corso di tutta la stagione, si è sbloccato andando a segno ben tre volte, la difesa, autentico punto di forza della squadra, non ha vissuto il pomeriggio migliore, consentendo alla Dorgalese di rientrare in partita, quando questa sembrava quasi chiusa…

Carbonia: Daniele Bove, Simone Giovagnoli, Andrea Bove, Riccardo Milia, Cristian Mameli, Claudio Cogotti, Lorenzo Loi, Marco Foddi, Mohamed Konate, Matteo Cosa, Federico Zucca. A disp. Omar Galizia, Fabio Biccheddu, Fabio Mastino, Luca Orgiana, Alessio Sireus, Francesco Marreddu, Manuele Melis. All. Andrea Marongiu.

Dorgalese: Roberto Sanna, Simone Busu, Ettore Musu, Gianni Ruiu, Franco Solinas, Giancarlo Piras, Giovanni Cadau, Fabrizio Lai, Graziano Malatesta, Alessio Bruno, Luca Congiu. A disp. Salvatore Ruiu, Simone Mameli, Leonardo Nonne, Lorenzo Rodriguez, Alessandro Muggianu, Mauro Loddo, Roberto Fancello. All. Giuseppe Bacciu.

Arbitro: Gabriele Caggiari di Cagliari; assistenti di linea: Flavio Pisu di Oristano e Francesco Meloni di Cagliari.

La Dorgalese martedì 1 maggio affronterà il Tonara, vincitore della Coppa Italia di Eccellenza, per l’assegnazione della Supercoppa regionale.

 

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Carbonia e Dorgalese mercoledì 25 aprile, alle 16.30, sul campo del Centro Federale di Sa Rodia, a Oristano, si giocano la Coppa Italia di Promozione. La Dorgalese detiene la Coppa (vinta un anno fa sul Guspini Terralba, con il punteggio di 2 a 1), il Carbonia ha perso la finale con il Bosa, due anni fa, ai calci di rigore. Il Carbonia è sesto in classifica nel girone A, la Dorgalese nona nel girone B.

Il Carbonia si è qualificato per la finale, superando nell’ordine: Carloforte, Arbus, Macomerese e Sant’Elena. La Dorgalese in semifinale ha superato il Porto Rotondo.

Il tecnico del Carbonia, Andrea Marongiu ha convocato i seguenti calciatori: Fabio Biccheddu, Andrea Bove, Daniele Bove, Claudio Cogotti, Giovanni Congiu, Momo Cosa, Marco Foddi, Omar Galizia, Simone Giovagnoli, Momo Konatè, Lorenzo Loi, Cristian Mameli, Francesco Marreddu, Fabio Mastino, Manuele Melis, Simone Miali, Riccardo Milia, Luca Orgiana, Alessio Sireus e Federico Zucca.

 

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Il Carloforte ha fermato sul pari la capolista La Palma Monte Urpinu ma la contemporanea vittoria dell’Arbus sul campo del Gonnosfanadiga ha fatto scivolare la squadra tabarchina a 9 punti dalla vetta della classifica, a sette giornate dalla conclusione del campionato ed alla vigilia della lunga sosta (si tornerà in campo l’8 aprile). La lotta per il primo posto sembra ormai ristretta a tre squadre: la capolista Arbus che guida con 50 punti, davanti alla coppia formata da La Palma Monte Urpinu e San Marco Assemini ’80 (quest’ultima tornata alla vittoria per 3 a 0 sul Quartu 2000, all’esordio di Massimiliano Pani in panchina), appaiate a quota 48. Il Carloforte è quarto, con 41 punti.

Alle spalle della squadra di Pasquale Lazzaro ci sono l’Arborea, sconfitto per 2 a 1 a Selargius, ed il Carbonia di Andrea Marongiu che ha travolto il Bari Sardo con un pesante 4 a 0 (reti di Cristian Mameli, Lorenzo Loi, Fabio Mastino e Claudio Cogotti) ed ha agganciato al sesto posto il Seulo 2010, travolto sul campo del Sant’Elena per 4 a 1.

Sugli altri campi, l’Andromeda ha superato di misura il Siliqua per 2 a 1, mentre è finita in parità, 2 a 2, Idolo e Vecchio Borgo Sant’Elia.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, il match clou del Monteponi di Iglesias ha registrato la vittoria del Villamassargia di Giampaolo Murru che ha bissato il successo del girone d’andata e completato l’operazione sorpasso. Le due squadre sono ora divise da un solo punto, margine risicato ma preziosissimo a sette giornate dalla conclusione del campionato.

In una giornata ancora ricca di goal, la Virtus Villamar ha superato il Cortoghiana per 4 a 3; l’Atletico Villaperuccio ha vinto 3 a 2 a Pula; la Fermassenti ha piegato di misura, 2 a 1, il Villanovafranca; l’Atletico Masainas ha vinto il derby casalingo con l’Atletico Narcao, 2 a 0; la Villacidrese ha vinto sul campo della Gioventù Sportiva Samassi, 1 a 0; parità tra Gioventù Sarroch e Senorbì, 3 a 3, e tra Domusnovas Junior Santos e Libertas Barumini, 1 a 1.

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E’ un Carbonia in formato super quello che questo pomeriggio ha espugnato il campo del Sant’Elena (2 a 1, reti di Momo Konatè e Lorenzo Loi per il Carbonia, Alessio Cossu nel recupero per il Sant’Elena), a Selargius, nel match di andata della semifinale della Coppa Italia, ipotecando la qualificazione.

In un pomeriggio freddo e piovoso, la squadra di Andrea Marongiu ha imposto fin dalle prime battute la sua superiorità, e ha sbloccato il risultato al 19′ del primo tempo con Momo Konatè, abile a liberarsi in area e a realizzare da distanza ravvicinata. Nel finale del tempo il Carbonia ha sfiorato il raddoppio con Lorenzo Loi ed ha perso il portiere-capitano Daniele Bove per infortunio, sostituito da Omar Galizia.

In avvio di ripresa Lorenzo Loi ha realizzato il raddoppio biancoblu (è la sua quarta marcatura in Coppa Italia) e, sotto la pioggia, il Carbonia ha difeso con  successo il doppio vantaggio fino ai minuti di recupero, nel corso dei quali il Sant’Elena ha messo a segno il goal che tiene accesa una tenue fiammella di speranza per la gara di ritorno, con Alessio Cossu, su calcio di rigore.

L’altro match di semifinale, tra Porto Rotondo e Dorgalese, ha visto la squadra ospite imporsi per 1 a 0 con un goal realizzato da Giovanni Cadau in piena Zona-Cesarini, al 93′. Le partite di ritorno sono in programma, a campi invertiti, tra due settimane.

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Dopo la bella vittoria conquistata domenica scorsa a Villaperuccio sul Sant’Elena, il Carbonia ha confermato di essere in ripresa questo pomeriggio, nel recupero terminato qualche minuto fa sul campo del La Palma Monte Urpinu, bloccato sul risultato di parità, 2 a 2. Il  Carbonia era passato on vantaggio per primo dopo soli 2 minuti con un bel goal di Momo Konatè, alla seconda marcatura consecutiva dopo quella di tre giorni fa contro il Sant’Elena, ma è stato raggiunto al 15′ del primo tempo da un goal di Alessandro Siddu. Il goal del vantaggio del La Palma Monte Urpinu è arrivato al 23′ del secondo tempo, autore Gianluca Ligas che ha sfruttato una disattenzione della difesa mineraria ed ha superato Daniele Bove con un colpo di tacco; il goal del 2 a 2 definitivo al 49′, in pieno recupero, su calcio di rigore assegnato dal direttore di gara per un fallo di Davide Cocco su Momo Konatè, trasformato da Lorenzo Loi. Nell’occasione il centrocampista cagliaritano è stato espulso.

Il risultato di parità è sostanzialmente giusto, tra due squadre che hanno disputato una buona partita. Il La Palma Monte Urpinu ha visto sfumare in extremis l’aggancio al Carloforte al secondo posto in classifica e a quota 34 punti affianca ora l’Arbus, in terza posizione; il Carbonia sale a quota 25 punti, sempre al settimo posto ma ad un solo punto dal Seulo 2010.

Domenica prossima la squadra di Andrea Marongiu giocherà sul campo dell’Andromeda, a Siurgus Donigala; il La Palma Monte Urpinu giocherà ancora in casa, contro il Selargius.

 

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Un goal dell’ex Claudio Mura realizzato al 90′ ha negato al Carbonia un meritato pareggio, a San Sperate, nella sfida con l’imbattuta capolista San Marco Assemini ’80, nel match clou della 12ª giornata di andata del girone A del campionato di Promozione regionale. La squadra di Andrea Marongiu ha confermato un’eccellente qualità di gioco, con la produzione di numerose occasioni da goal ma, al tempo stesso, anche limiti offensivi acuiti dalla recente partenza di Gabriele Concas. La squadra biancoblu sciupa troppe occasioni e quando gioca contro le squadre più forti del girone, com’è stato il caso odierno con la capolista, alla fine, seppur con tanta sfortuna ed altrettante recriminazioni, perde in piena “Zona Cesarini”.

Nel primo tempo il Carbonia ha costruito tanto ed è andato vicino al vantaggio in più occasioni: all’11’ Momo Konatè ha approfittato di un errore di Sirigu e si è involato verso la porta, ha superato il portiere Muccione, ma Porcu ha recuperato in extremis salvando il risultato. Cinque minuti più tardi Carbonia ancora pericoloso con Muccione, costretto a compiere un autentico miracolo sulla conclusione ravvicinata di Lorenzo Loi. Al 27’ e al 28’ i biancoblu sono andati ancora vicini al vantaggio, in entrambi i casi con Lorenzo Loi: prima il numero 10 biancoblu ha colpito la base esterna del palo su assist da sinistra di Garofalo, poi non è riuscito a trovare la porta con un morbido pallonetto, dopo un errore difensivo della San Marco. La squadra di Paolo Ledda è riuscita a portarsi al riposo sullo 0-0, poi ha riorganizzato le idee ed ha iniziato la ripresa con maggiore decisione, trovando subito il vantaggio: all’8’ Meloni ha provato il dribbling in area su Momo Cosa, è stato toccato sul piede d’appoggio ed il direttore di gara ha fischiato il calcio di rigore: Silvio Fanni ha spiazzato Daniele Bove, realizzando il suo nono gol stagionale.

La reazione del Carbonia non si è fatta attendere: al 9’ Marco Foddi ha mandato fuori di poco con il destro; all’11’ Muccione ha compiuto un nuovo intervento decisivo su Lorenzo Loi. Al 26’ la San Marco ha risposto con un tiro di Matteo Tosi che ha colpito un palo con Bove battuto.

Al 31′ il Carbonia ha trovato il goal del meritato pareggio con Momo Konate, che ricevuto nel cuore dell’area un assist del 17enne Filippo Casula, entrato in campo due minuti prima al posto di Momo Cosa, ha superato Muccione con un preciso diagonale. Il Carbonia ha continuato ad attaccare alla ricerca del goal della vittoria ma al 36′ è rimasto in 10 uomini per l’espulsione di Milia, spedito anzitempo negli spogliatoi per doppia ammonizione. Al 45′ l’ex Claudio Mura, subentrato al 24′ a Farci, ha trovato il goal della vittoria: gran recupero di palla di Porcu, passaggio in profondità per Silvio Fanni, botta in diagonale, e sulla respinta di Daniele Bove, Claudio Mura si è fatto trovare pronto a ribadire in rete.

La San Marco Assemini ’80 ha tenuto così il primo posto solitario, evitando il sorpasso del Carloforte, mentre il Carbonia è tornato a casa a bocca asciutta, con la “magra” consolazione di aver messo a lungo alle corde la capolista del campionato, confermando una grande qualità di gioco che gli aveva permesso di infilare sei risultati utili consecutivi e di battere prima il Carloforte poi l’Arbus.

San Marco Assemini ’80 – Carbonia 2-1

San Marco Assemini ’80: Muccione, S. Tosi, Corda, Pilleri, Porcu, Sirigu, Meloni, Serra (dal 38’ st Mastromarino), Farci (dal 24’ st Mura), Fanni (dal 47’ st Dinaro), M. Tosi (dal 32’ st Cao). A disposizione: Daddi, Nieddu, Giglio. Allenatore: Paolo Ledda.

Carbonia: Bove, Boi, Cosa (dal 35’ st Biccheddu), Milia, Mameli, Cogotti, Mastino (dal 29’ st Casula), Foddi, Konate (dal 40’ st De Gradi), Loi (dal 44’ st Zucca), Garofalo (dal 26’ st Giovagnoli). A disposizione: Galizia, A. Bove. Allenatore: Andrea Marongiu.

Reti: 8’ st Fanni (SM) su calcio di rigore, 31’ st Konate (C), 45’ st Mura (SM)

Ammoniti: 4’ st Mameli (C), 14’ st Fanni (SM), 17’ st Milia (C), 19’ st Pilleri (SM)

Espulso: 36’ st Milia (C).

Arbitro: Giudice di Sassari (Porcu di Oristano e Sabiu di Carbonia).

Il Carloforte ha superato il Seulo 2010 con una doppietta del suo bomber Giacomo Sanna ed ha confermato così il secondo posto in classifica, dopo aver accarezzato per un quarto d’ora il sogno del sorpasso in vetta, giusto il tempo trascorso tra il pari del Carbonia sul campo della San Marco Assemini ’80 ed il goal di Claudio Mura che, viceversa, ha regalato i 3 punti alla capolista. Per il Carloforte è la sesta vittoria consecutiva, per il Seulo 2010 la quarta sconfitta consecutiva.

Sugli altri campi, vittoria di misura dell’Arbus sul Siliqua, con goal di Umberto Festa (il giovane che si infortunò a Carbonia nella gara d’andata dei sedicesimi di finale di Coppa Italia); vittoria esterna del La Palma Monte Urpinu sul campo del Quartu 2000 (1 a 0); largo successo, 3 a 0, per l’Idolo di Arzana contro il Selargius; colpaccio esterno dell’Andromeda sul campo del Bari Sardo, 2 a 1; vittoria interna, 2 a 0, per l’Arborea sul Gonnosfanadiga; pari, infine, col punteggio di 1 a 1, tra Vecchio Borgo Sant’Elia e Sant’Elena Quartu.

San Marco Assemini ’80 – Carbonia 2 a 1. Il calcio di rigore trasformato da Silvio Fanni.

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Il Carbonia ha travolto la Macomerese per 3 a 0, reti di Mastino e Loi (2) ed accede alle semifinali della Coppa Italia (due settimane fa, a Macomer, la Macomerese si impose per 1 a 0), nelle quali affronterà il Sant’Elena Quartu che ha battuto per 3 a 1 ed eliminato la San Marco Assemini ’80 (all’andata la partita tra le due squadre terminò in parità, 1 a 1), capolista solitaria del girone A del campionato di Promozione regionale.

La squadra di Andrea Marongiu ha confermato di attraversare un eccezionale periodo di forma. In campionato, nelle ultime cinque giornate, ha conquistato 13 punti, frutto di 4 vittorie (tra le quali quelle con Carloforte – in trasferta – ed Arbus, due delle squadre costruite per vincere il campionato) e 1 pareggio, e in Coppa Italia ha affrontato la doppia sfida dei quarti di finale con la Macomerese dopo aver eliminato…prima il Carloforte, poi l’Arbus.

All’andata, a Macomer, due settimane fa, la Macomerese ebbe la meglio con il minino scarto, 1 a 0, ma quel risultato lasciò con tanto amaro in bocca il Carbonia, protagonista di un’eccellente quanto sfortunata prestazione, con tantissime occasioni da rete non capitalizzate.

Oggi il tecnico biancoblu ha rinunciato a Gabriele Concas, in partenza per inconciliabili impegni di lavoro (dovrebbe andare a giocare in una squadra del Cagliaritano, vicino a casa), ed ha schierato un reparto offensivo formato da Fabio Mastino (classe 2001, ancora allievo ma titolare in prima squadra alla stessa ora in cui i compagni di squadra coetanei erano impegnati a Carloforte per la 55ª Coppa Santa Barbara), Marco Foddi (classe 1994), Momo Konaté (classe 1998), Lorenzo Loi (classe 1994) e Cristian Garofalo (classe 2000). Il Carbonia ha scelto la linea giovane e i risultati stanno dando ragione alla società e al tecnico, che sta forgiando il gruppo in maniera impeccabile. Per capire la differenza fra la politica biancoblu e quella di tante altre società, basta scorrere la distinta odierna della Macomerese che tutti i giovani (3 del 1998, 3 del 1999 e 1 del 2000) li aveva inizialmente in panchina, mentre nell’11 iniziale c’erano: Patteri (1979), Arrais (1981), Baratelli (1982), Scarfò (1985) e Sechi (1988).

Gli unici “anziani” del Carbonia sono Riccardo Milia (classe 1984), Daniele Bove (classe 1986) e Claudio Cogotti (classe 1988). Gabriele Concas (classe 1984), come già sottolineato, è in partenza.

Ritornando alla partita odierna, l’equilibrio tra le due squadre è durato una ventina di minuti, con la Macomerese impegnata a frenare le incursioni offensive del Carbonia con una linea difensiva molto avanzata con l’applicazione sistematica (e pericolosa) della tattica del fuorigioco.

Poco dopo metà tempo, un uno-due micidiale, in cinque minuti, ha deciso la partita. Al 25′ Momo Konatè si è scatenato sulla sinistra, ha guadagnato il fondo campo ed ha messo al centro area un pallone d’oro sul quale si è avventato per la deviazione a rete Marco Foddi, il portiere Sechi ha respinto ma sul pallone s’è avventato il 16enne Fabio Mastino che ha realizzato il goal dell’1 a 0. Al 20′ Lorenzo Loi si è involato sulla destra ed ha infilato Sechi con un diagonale imprendibile: 2 a 0.

I due goal hanno avuto un effetto devastante sulle certezze della Macomerese che non è mai riuscita ad impensierire Daniele Bove e le due squadre sono andate al riposo sul 2 a 0.

La musica non è cambiata nel secondo tempo e al 14′ una prodezza firmata Mastino-Loi ha chiuso il match e la pratica qualificazione. Fabio Mastino, lo ripetiamo, 16 anni, ha rubato palla sulla trequarti su un disimpegno di un avversario, ha guadagnato il fondo campo ed ha messo in mezzo un pallone delizioso che Lorenzo Loi ha spedito in fondo alla rete con un tocco da pochi passi.

Sul 3 a 0, con la Macomerese ormai al tappeto, le uniche preoccupazioni sono arrivate dall’ormai incombente oscurità che ha fatto temere la sospensione e, visto il regolamento, la ripetizione della partita (sarebbe stata una beffa atroce), ma negli ultimissimi minuti, quando ormai si giocava al buio e mancava anche un abbondante recupero, il cielo si è leggermente schiarito e l’arbitro ha portato la partita al termine senza problemi.

Il Carbonia vola in Coppa, ora in semifinale è atteso dal Sant’Elena Quartu che . come già segnalato – ha battuto per 3 a 1 ed eliminato la San Marco Assemini ’80 (reti: 7’ st Perinozzi (SE), 40’ st Mboup (SE), 41’ st Perinozzi (SE) su calcio di rigore, 43’ st Porcu (SM)), capolista solitaria in campionato, mentre nell’altra semifinale si affronteranno la Dorgalese che ha bissato la vittoria dell’andata per 1 a 0 sul Fonni, ed il Porto Rotondo che ha travolto per 5 a 0 il Cus Sassari dopo l’1 a 1 della partita di andata.

Tra sette giorni, il Carbonia tornerà in campo al Comunale “Carlo Zoboli” in campionato, contro l’Arborea.

               

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Carloforte e Carbonia cercavano conferme e sul campo le hanno trovate. La squarta tabarchina ha espugnato il campo del Sant’Elena Quartu, con il netto punteggio di 3 a 1 (goal di Samuele Curreli, Giuseppe Corona e Nicola Lazzaro), centrando la quarta vittoria esterna in cinque giornate (con un pareggio) e riportandosi ad un solo punto dalla vetta, ora occupata dalla San Marco Assemini ’80 che ha superato di misura l’Arborea ed ha scavalcato il Seulo 2010, battuto 1 a 0 dall’Andromeda a Siurgus Donigala, dopo cinque vittorie consecutive. Il Carloforte ha nettamente il miglior attacco del girone, con 24 goal realizzati, ma non una delle migliori difese (9 goal subiti) ed è su questo aspetto che dovrà lavorare maggiormente il tecnico Massimo Comparetti per ottenere il massimo dall’eccellente organico a sua disposizione che punta apertamente a competere per il salto di categoria in Eccellenza regionale.

Il Carbonia al “Carlo Zoboli” ha superato il Vecchio Borgo Sant’Elia come da pronostico, con un goal realizzato da Momo Konate al 76′, ma è stata una vittoria molto sofferta (prima del fischio d’inizio, è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare Gianni Giganti, ex portiere del Carbonia, scomparso in settimana all’età di 70 anni). La squadra di Andrea Marongiu l’ha dominata dall’inizio alla fine, giocando un gran bel calcio con i suoi tanti giovani (i soli calciatori di esperienza nell’11 iniziale erano il portiere Daniele Bove e i centrocampisti Riccardo Milia e Marco Foddi), costruendo tantissimo ma sciupando altrettanto. Ha sbagliato un rigore in avvio, conquistato e sbagliato da Fabrizio De Gradi; ha colpito tre pali (clamorosi, nel primo tempo, quelli di Fabrizio De Gradi e Lorenzo Loi, entrambi a portiere battuto); costruito e sciupato una quindicina di palle goal (clamorosa una di Alessio Lintas nel primo tempo, a due metri dal portiere avversario), con tre salvataggi sulla linea nel secondo tempo ed altre due occasioni incredibili costruite nei minuti finali, con Marco Foddi in entrambi i casi alla conclusione senza avversari davanti al portiere ospite. Andrea Marongiu, costretto a rinunciare all’inizio a Momo Cosa e Gabriele Concas, ha recuperato Riccardo Milia (uno dei migliori in campo) e, nell’ultima mezz’ora, ha tentato la carta Momo Konate che lo ha ripagato con il goal partita. Con i tre punti odierni il Carbonia ha raggiunto i 10 punti conquistati nelle ultime quattro partite e scalato altre posizioni in classifica fino al sesto posto, con 14 punti, sulla stessa linea del La Palma Monte Urpinu, battuto in casa per 1 a 0 dal ritrovato Arbus, dopo il ko di Carloforte.

Sugli altri campi, vittoria per 1 a 0 per il Selargius di Gianni Maricca sul Siliqua di Titti Podda (i due tecnici sono entrambi di Carbonia); l’Idolo ha travolto il Quartu 2000 con il punteggio tennistico di 6 a 1; il Gonnosfanadiga, infine, ha battito il Bari Sardo per 2 reti a 0.