19 April, 2024
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«Oggi, assieme all’assessore regionale dei trasporti Giorgio Todde e al capo segreteria Luca Erba, ho incontrato il commissario dell’Azienda regionale sarda trasporti, dott. Roberto Neroni, e il direttore ing. Carlo Poledrini, per discutere dei progetti in tema di mobilità sostenibile. Un incontro ricco di utili spunti di riflessione sul futuro della mobilità che vogliamo veder realizzata nel territorio del Sulcis Iglesiente, che si interseca con il più ampio progetto di transizione energetica ed economica.»

Lo scrive, in una nota, Michele Ennas, consigliere regionale, componente della Commissione trasporti e responsabile regionale Lega dipartimento Energia.

«Lo sviluppo del nostro territorio passa dalla conversione della mobilità, a partire dalla decarbonizzazione del settore del trasporto locale e relative infrastrutture, sino alla promozione della mobilità elettrica e la valutazione dei sistemi di ferrovie e ciclovie del territorio mediante il recupero di importanti infrastrutture di elevato pregio ambientale, architettonico e turistico aggiunge Michele Ennas -. Progetti che non solo sono in sintonia con quanto proposto dal Just Transition Fund ma che traggono spunto direttamente dalle indicazioni di indirizzo della Commissione europea, che tracciano il futuro tema degli investimenti green volti a decarbonizzare il sistema di produzione energetica e che si uniscono al progetto dell’HUB Energetico portato avanti da Carbosulcis che nel corso dei prossimi anni può trasformarsi in un avamposto tecnologico d’avanguardia per la Regione Sardegna. L’incontro è servito anche per discutere della situazione attuale, con aspetti che devono essere oggetto di approfondimento e che traggono spunto da segnalazioni arrivate dal territorio conclude il consigliere regionale della Lega -. Continuerò a seguire da vicino la tematica, in quanto strategica per il futuro, con l’obiettivo di incentivare modalità di spostamento urbano ed extraurbano nel territorio, attraverso interventi tesi a diminuire gli impatti ambientali.»

 

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Centinaia di adempimenti burocratici che sottraggono tempo e risorse finendo per paralizzare le opere, col rischio di vedersi ritirati 3 miliardi di euro. Un progetto stradale in Sardegna richiede fino a 40 pareri dovuti, che coinvolgono altrettanti Enti, a cui si aggiungono quelli necessari in corso d’opera. Il risultato è che – tra aggiornamenti progettuali richiesti, intoppi burocratici, cambi normativi e interlocuzioni varie – il tempo medio per la realizzazione di un tratto di strada è di 15 anni. Una situazione non più sostenibile per una regione che sconta un tasso di mortalità sulle strade superiore alla media nazionale a causa della percentuale di incidenti gravissimi. A monte, un rischio per la Sardegna che l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, sta cercando di scongiurare in ogni modo: la perdita di 3 miliardi di euro di finanziamenti, che potrebbero svanire se non verranno appaltate le opere nei tempi stabiliti.

Un quadro allarmante, quello che riguarda la situazione delle opere stradali sarde, che l’assessore Roberto Frongia sta portando nuovamente all’attenzione del Governo, scrivendo direttamente ai vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. La richiesta di commissariamento di 10 tra le più importanti strade dell’Isola è per l’assessore regionale «l’ultima spiaggia, l’unico modo che abbiamo per mettere fine a una situazione da assurda, che penalizza il trasporto delle persone e delle merci. Oggi in Sardegna paghiamo con la vita la negligenza di chi non comprende il dramma che si consuma nelle nostre strade».

La lettera indirizzata a Matteo Salvini e Luigi Di Maio segue una serie di note formali che in queste settimane hanno riguardato l’attività dell’Assessorato. La prima richiesta di incontro al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, porta la data del 12 giugno. Dopo la prima richiesta di Commissariamento (19 giugno) ed il nuovo sollecito inviato il 27 sempre all’indirizzo del ministro, l’assessore Roberto Frongia ha scritto ai due vicepremier. «Sulla necessità di dare risposte chiare e immediate all’annoso problema della sicurezza stradale, a cui è così strettamente legato il dramma dei cantieri perenni e delle opere incompiute, c’è una convergenza tale che il Governo non può più permettersi di rimanere in silenzio», spiega l’assessore dei Lavori pubblici, riferendosi in particolar modo alla sensibilità e all’impegno straordinario dimostrati in particolare del senatore Emiliano Fenu (M5S) e di molti esponenti della Lega tra cui Giorgio Todde e Luca Erba.

«Non possiamo correre il rischio che la macchina burocratica rallenti il corso della richiesta di commissariamento, nata sulla base della drammatica situazione delle opere (gran parte delle quali in campo ad Anas), a cui è legato il rischio di perdita dei finanziamenti – spiega Roberto Frongia -. I ritardi che scontano alcune tra le opere più importanti della viabilità sarda oltre ad aggravare il deficit infrastrutturale del territorio finiscono per acuire l’incidentalità delle strade. Ho il dovere di fare il possibile per evitare che sulle strade sarde scorra altro sangue e sono convinto che ogni cantiere chiuso sia una garanzia in più in questo senso. La richiesta di essere io stesso nominato Commissario – conclude Roberto Frongia – è dettata esclusivamente dalla volontà di accelerare quanto più possibile i lavori con l’obiettivo di garantire la sicurezza stradale in una regione martoriata da disagi e incidenti gravissimi.»