29 March, 2024
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La legge 81/2017 sarà al centro del convegno “Jobs Act del lavoro autonomo”, in programma venerdì 26 gennaio, dalle 9.30, al T-Hotel di Cagliari, organizzato da Confprofessioni Sardegna, la rappresentanza sindacale di categoria che tutela nell’isola gli interessi dei liberi professionisti, e che intende offrire in questo modo un momento di informazione e di confronto sulle opportunità garantite dalla nuova normativa riguardanti, ad esempio, il welfare, la formazione, l’accesso ai fondi europei e quello al credito, il sostegno al reddito e nuovi ambiti di business. 

Al convegno (che sarà aperto dai saluti degli assessori regionali al Lavoro Virginia Mura, all’Industria Maria Grazia Piras, agli Affari Generali Filippo Spanu, e da quello del presidente nazionale di Confprofessioni Gaetano Stella) parteciperanno numerosi esperti tra cui il presidente dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro Maurizio Del Conte, il presidente di Confprofessioni Lazio Andrea Dili, la deputata Chiara Giribaudo e l’europarlamentare Salvatore Cicu.

La prima tavola rotonda si terrà nel corso della mattinata e avrà come tema “Lo Statuto del lavoro autonomo e il professionista 4.0”. Interverranno  Maurizio Del Conte, Luca Galassi, Andrea Dili, Massimo Temussi, Chiara Giribaudo e Salvatore Cicu.

La seconda, a partire dalle 14.45, verterà invece su “Lo studio professionale tra vecchie e nuove forme di lavoro, formazione permanente e welfare inclusivo” e vedrà gli interventi di Caterina Cabiddu, Paola Cogotti, Alberto Vacca, Luca De Gregorio e Francesco Monticelli.

A fare sintesi dell’intera giornata sarà, nell’intervento conclusivo, la presidente di Confprofessioni Sardegna Susanna Pisano.

 

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Venerdì 26 gennaio si terrà a Cagliari una giornata dedicata al “Jobs Act del lavoro autonomo”, la legge 81/2017 che garantisce maggiori tutele ed opportunità a una vasta platea di professionisti, organizzata da Confprofessioni Sardegna, la rappresentanza sindacale di categoria che tutela nell’isola gli interessi dei liberi professionisti, e che intende offrire in questo modo un momento di informazione e di confronto sulle opportunità garantite dalla nuova normativa riguardanti, ad esempio, il welfare, la formazione, l’accesso ai fondi europei e quello al credito, il sostegno al reddito e nuovi ambiti di business. «La legge 81/2017 è particolarmente importante perché rappresenta per i lavoratori autonomi una sorta di statuto – spiega Susanna Pisano, presidente di Confprofessioni Sardegna – fornendo nuovi diritti e nuove opportunità».

L’appuntamento è fissato a partire dalle 9.30 al T-Hotel, con il convegno “Jobs Act del lavoro autonomo” a cui parteciperanno numerosi esperti tra cui il presidente nazionale di Confroprofessioni Gaetano Stella, il presidente dell’Agenzia Nazionale per le Politiche attive del Lavoro Maurizio Del Conte, il presidente di Confprofessioni Lazio Andrea Dili, la deputata Chiara Giribaudo e l’europarlamentare Salvatore Cicu. La prima tavola rotonda si terrà nel corso della mattinata ed avrà come tema “Lo Statuto del lavoro autonomo e il professionista 4.0”. La seconda, a partire dalle 14.45, verterà su invece su “Lo studio professionale tra vecchie e nuove forme di lavoro, formazione permanente e welfare inclusivo”. 

L’evento, che presenta la natura di aggiornamento nell’ambito degli ordinamenti professionali sulle competenze trasversali del professionista titolare di studio, è aperto alla partecipazione di tutti i professionisti aderenti alla Confederazione ma è specificamente dedicato all’area giuridica ed economica ed ha ricevuto l’accreditamento anche dagli Ordini degli avvocati, dei commercialisti e del consulenti del Lavoro di Cagliari. La partecipazione è libera e gratuita anche se è gradita la preiscrizione alla mail sud@confprofessioni.eu , info al 328 2270447.

La delegazione Confprofessioni della Sardegna riunisce le principali organizzazioni associative del settore, attualmente tredici sigle suddivise in cinque comparti d’area: Economia e Lavoro (ragionieri, dottori commercialisti, consulenti del lavoro, revisori contabili); Diritto e Giustizia (avvocati e notai); Ambiente e Territorio (ingegneri, architetti, dottori agronomi, geologi); Sanità e Salute (medici di medicina generale, dentisti, veterinari, pediatri), e i professionisti racchiusi nel quinto settore (agronomi e archeologi).

Per tutti questi professionisti (oltre ventimila nell’isola) la legge 81/2017 offre interessanti opportunità he saranno illustrate nel corso del convegno, che si aprirà con i saluti degli assessori regionali al Lavoro Maria Virginia Mura, all’Industria Maria Grazia Piras, agli Affari Generali Filippo Spanu, e quello del presidente nazionale di Confprofessioni Gaetano Stella. 

A partire dalle 10.30 la tavola rotonda dal tema “Lo Statuto del Lavoro autonomo ed il professionista 4.0”, tratterà le novità per l’attività professionale derivanti dall’applicazione ai professionisti delle norme della Legge n. 81/2017. I relatori chiamati ad intervenire rappresentano le amministrazioni nazionali e regionali che hanno dato vita alla legge e che sono preposte alla sua attuazione. Prenderanno la parola, dunque, Maurizio Del Conte (presidente dell’Anpal, l’Agenzia Nazionale per le Politiche attive del Lavoro), Luca Galassi (Direttore generale dell’assessorato al Lavoro e Autorità di gestione Por Sardegna Fse), Andrea Dili (presidente Confprofessioni Lazio), il direttore generale dell’Aspal Massimo Temussi, la deputata Pd Chiara Giribaudo e l’eurodeputato di Forza Italia Salvatore Cicu, che parleranno del quadro normativo italiano ed europeo. 

“Lo studio professionale tra vecchie e nuove forme di lavoro, formazione permanente e welfare inclusivo” è invece il tema della seconda tavola rotonda che affronterà i relativi argomenti con il criterio dell’interdisciplinarietà. Dopo una breve pausa pranzo, a partire dalle 14.45 interverranno l’avvocata Caterina Cabiddu dell’Associazione Nazionale Forense sul tema “Le reti tra professionisti”, Paola Cogotti (consulente del lavoro e vice presidente di Confprofessioni Sardegna) su “Coworking e Smart working”, il dottore commercialista e rappresentante dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Sardegna Alberto Vacca su “Formazione permanente e competenze”, mentre il direttore Cadiprof (Cassa di Assistenza Sanitaria Integrativa per i Lavoratori degli Studi Professionali) Luca De Gregorio e il Direttore dell’Ente bilaterale nazionale per gli studi professionali Francesco Monticelli parleranno di “Welfare inclusivo, le novità del contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria”.

A fare sintesi dell’intera giornata sarà, nell’intervento conclusivo, la presidente di Confprofessioni Sardegna Susanna Pisano.

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Giovedì 29 giugno, nella sala conferenze del CPLF in via Caravaggio a Cagliari, si terranno i lavori del Comitato di sorveglianza del Por Fse 2014-2020. La seduta è pubblica e si svolgerà dalle 9.00 alle 16.30.
Alle sessioni di lavoro partecipano i rappresentanti della Regione Sardegna, dei Ministeri, della Commissione europea e del partenariato economico e sociale. Tra gli altri: il Capo unità della DG Employ della Commissione europea, Denis Genton; l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura; l’Autorità di gestione del Por Fse 2014/2020 e Direttore generale dell’assessorato del Lavoro della Regione Sardegna, Luca Galassi; il responsabile del Servizio di Supporto all’Autorità di gestione del POR FSE, Roberto Doneddu, oltre ai rappresentanti del ministero del Lavoro e dell’Agenzia per la Coesione territoriale.
Nel corso del Comitato di sorveglianza verrà presentato lo stato di attuazione del Programma del Fondo sociale europeo in Sardegna che, alla fase attuale, presenta significativi avanzamenti, con l’attivazione di tutti gli Assi prioritari: misure per la politica attiva del lavoro e per le pari opportunità di genere, iniziative di contrasto alla dispersione scolastica e a favore dell’inclusione sociale, azioni di rafforzamento della capacità amministrativa.
Il Comitato di sorveglianza sarà anche l’occasione per presentare nuove iniziative di politica attiva del lavoro, definite sulla base dei risultati delle sperimentazioni dei programmi Flexicurity e CRIS, oltre che delle misure della Garanzia Giovani.
Il Fondo sociale europeo è il principale strumento utilizzato dall’Unione Europea per sostenere l’occupazione e assicurare opportunità lavorative più eque per tutti, con particolare attenzione ai cittadini con maggiore difficoltà. Il Fse investe nel capitale umano, finanziando progetti e iniziative locali, regionali e nazionali. La Sardegna si è evidenziata come regione virtuosa nella programmazione del Fondo sociale europeo, essendo stata tra le prime in Italia ad avere ricevuto l’approvazione definitiva del Programma operativo Fse 2014-2020 da parte della Commissione europea.

Virginia Mura 7

Le varie emergenze nel mondo del lavoro sono state al centro dell’audizione dell’assessore, Virginia Mura, nella commissione Lavoro presieduta da Gavino Manca.

«Assessorato del Lavoro, Giunta e Consiglio regionale sono impegnati ad individuare in tempi molto brevi soluzioni concrete ai problemi dei lavoratori in mobilità, degli operatori del Geo parco e dei cosiddetti lavoratori “in utilizzo”» ha detto al termine dell’audizione il presidente della commissione.

La prima parte dei lavori della commissione, con l’assessore Mura trattenuta da impegni istituzionali e di Giunta, è iniziata con le relazioni del direttore generale dell’assessorato, Eugenio Annichiarico, e del dirigente Luca Galassi.

Per quanto riguarda i lavoratori con trattamento di mobilità in deroga (circa 12.000 in tutta la Sardegna) si è reso necessario un disegno di legge (di un solo articolo), ha spiegato Annichiarico, per intervenire sulla norma precedente che relativa solo al 2013 e consentire alla Regione di effettuare una anticipazione di 26 milioni in attesa dei 55 che dovrà erogare lo Stato. Il provvedimento, che la commissione dovrebbe esaminare martedì mattina, potrebbe poi arrivare in Consiglio nella sessione già convocata sempre per martedì ma alle 16.00.

Più complessa la situazione dei lavoratori del Parco Geominerario (550 in tutto), 160 dei quali alle prese con continui ritardi nel pagamento degli stipendi. Il direttore generale dell’Assessorato ha affermato che la crisi è dovuta ai conflitti interni all’associazione temporanea di imprese cui è affidata alla commessa della Regione. Nell’inadempienza di uno dei soci, ha sostenuto Annichiarico, «la Regione paga quanto dovuto in base al contratto alla capogruppo che poi anticipa ai lavoratori le retribuzioni di competenza dell’altra società; dal punto di vista giuridico è complicato intervenire in un contratto fra privati e si sta cercando una soluzione che tuteli in primo luogo la continuità degli stipendi dei lavoratori».

Nel tardo pomeriggio è intervenuta ai lavori della commissione l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, che ha riferito sulle problematiche dei cosiddetti lavoratori “in utilizzo”, personale che dovrebbe essere impiegato presso le amministrazioni locali e in parte nelle Asl nella realizzazione di progetti inseriti con le relative coperture nella recente legge finanziaria. «Il problema – ha dichiarato l’assessore – deriva sia dal fatto che i Comuni hanno tetti di spesa molto rigidi per la parte corrente destinata al personale ed inoltre dalla normativa vigente secondo la quale i progetti devono essere realizzati nei luoghi di residenza dei lavoratori».

«Anche in questo caso dunque – ha aggiunto l’assessore Mura -, potrebbe rendersi necessario un provvedimento di emergenza per cambiare la legge regionale nella parte relativa alla residenza e prevedere eventualmente un rimborso spesse per le unità lavorative distribuire in un territorio più ampio; occorre comunque intervenire al più presto, anche perché un breve periodo di lavoro consentirebbe poi l’accesso all’indennità Aspi erogata dall’Inps.»

A fine serata, la commissione ha poi ascoltato il sindaco di Arbus, Francesco Atzori, e il vice sindaco di Guspini, Alberto Lisci, i quali, dopo aver esposto la difficile situazione dei lavoratori sfociata anche in forti tensioni con il sindacato, hanno messo l’accento sulla mancanza di strumenti concreti di intervento e sollecitato un’azione incisiva della Regione.

Nell’ampio dibattito sviluppatosi su questi temi hanno preso la parola i consiglieri regionali Rossella Pinna, Pietro Comandini,  Gianmario Tendas ed Alessandro Collu del Pd, Paolo Truzzu di Fdi, Fabrizio Anedda di Sinistra sarda ed il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni.

Il presidente della commissione Gavino Manca, concludendo, ha dichiarato che «la problematica dei lavori in utilizzo è certamente molto complessa e le diverse soluzioni fin qui emerse vanno verificate; lavoreremo comunque a ritmo serrato in collaborazione con la struttura tecnica dell’Assessorato e, se si dovesse rendere necessario, chiederemo una deroga al presidente del Consiglio per portare anche questo argomento all’attenzione dell’Aula, con l’accordo dei capigruppo».

Virginia Mura 7

La Commissione Europea ha approvato in via definitiva il Programma operativo FSE 2014-2020. Si tratta di un risultato importante che consente alla Regione di utilizzare, per i prossimi sette anni, risorse pari a 444 milioni e 800 mila euro, immediatamente spendibili dal 2015. La Sardegna si attesta tra le prime Regioni in Italia ed è la prima regione del centro-sud a ottenere l’approvazione. La decisione della Commissione certifica la capacità di negoziazione dell’assessorato del Lavoro e dell’Autorità di gestione del PO FSE con le istituzioni comunitarie, nel rispetto dei tempi fissati.

«Siamo soddisfatti – ha commentato l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, in una conferenza stampa svoltasi a Cagliari – è un risultato che arriva grazie all’azione svolta dall’assessorato e dall’Autorità di gestione dal momento dell’insediamento della giunta regionale. In tempi di tagli e risparmi, le risorse finanziarie previste dal programma sono una vera boccata d’ossigeno. Il raggiungimento degli obiettivi del Programma 2007-2013, con una percentuale di spesa superiore alla media nazionale, mette la Regione al riparo da qualsiasi disimpegno.»

Gli strumenti attivabili nei prossimi sette anni riguardano cinque assi: occupazione, inclusione sociale, istruzione e formazione, capacità istituzionale, assistenza tecnica. L’asse più importante, come hanno spiegato il direttore generale dell’assessorato, Eugenio Annichiarico, e il responsabile del servizio di supporto all’Autorità di gestione POR FSE, Luca Galassi, è quello dell’occupazione (oltre 170 milioni di euro) suddiviso in sei priorità. Particolare riguardo sarà dato all’accesso al lavoro per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone ai margini del mercato del lavoro, anche attraverso iniziative locali e il sostegno alla mobilità professionale. Non meno importanti, sempre a valere sul primo asse, sono gli interventi per l’adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori al cambiamento. Il secondo asse prende in esame l’inclusione sociale (quasi 89 milioni di euro). Il terzo asse (oltre 155 milioni di euro) riguarda l’istruzione e la formazione, con l’obiettivo, tra l’altro, di ridurre l’abbandono scolastico precoce, promuovere la parità di accesso all’istruzione e migliorare la qualità e l’efficienza dell’istruzione superiore. Una novità, invece, sono i 15 milioni e mezzo di euro destinati all’asse della capacità istituzionale, e da investire nell’efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei servizi pubblici. L’ultimo asse, infine, è quello dell’assistenza tecnica (13 milioni e 344 mila euro). Un elemento di novità, è stato ricordato nel corso dell’incontro con i giornalisti, è la scelta di ridurre il numero di obiettivi all’interno delle priorità, per concentrare gli sforzi e rendere più immediata la verifica dei risultati.

Verrà presentato martedì 24 giugno, nel corso di un seminario, nella sala convegni di Via Argentaria 14, a Iglesias, il #Progetto Garanzia Giovani. L’inizio è previsto alle 9.30.

Il Progetto prevede che i giovani tra i 15 e i 29 anni, residenti in Italia – cittadini comunitari o stranieri extra UE, regolarmente soggiornanti – possano usufruire delle opportunità di orientamento, inserimento lavorativo, apprendistato, tirocinio, servizio civile, sostegno all’autoimprenditorialità, formazione mirata all’inserimento lavorativo e al reinserimento di giovani fuori dal sistema di istruzione e formazione, mobilità professionale in Italia o all’estero.

Il seminario è indirizzato sia ai giovani sia alle imprese.

Dopo i saluti del sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, dell’assessore dei Servizi sociali, Alessandra Ferrara e del dirigente del settore Servizi sociali, Paolo Carta, sono previsti i seguenti interventi:

Massimo Temussi (commissario straordinario Agenzia regionale del Lavoro), su “Ruolo e competenze dell’Agenzia Regionale del Lavoro nel progetto Garanzia Giovani”;

Luca Galassi (direttore Centro Programmazione regionale), su “Garanzia Giovani Le prospettive per la Sardegna”;

Veronica Abbruzzi (Centro Servizi per il Lavoro Iglesias), su “modalità operative e accesso ai servizi”.

La criticità della situazione socio-economica del Paese ed in modo particolare della nostra regione, rende ormai indilazionabili non solo efficaci politiche di sviluppo, ma anche misure di riorganizzazione dei servizi per il lavoro e per la formazione professionale, per renderle adeguate ad affrontare con successo le nuove sfide che la crisi pone alle persone, alle imprese, alle istituzioni e alle parti sociali. 
Le scelte strategiche ci sono: entro il 2014 ed in pieno semestre di presidenza italiana nel #Consiglio dell’Unione Europea, le Regioni debbono dimostrare di avere allineato la governance dei sistemi formativi locali agli adempimenti programmatici richiesti dall’UE per l’assegnazione dei fondi strutturali 2014-2020. 

La Regione Sardegna ha anticipato tale scadenza presentando il 9 giugno a Cagliari, presso la sala convegni del T-Hotel, il nuovo sistema regionale di apprendimento permanente (#lifelonglearning), centrato sulle “competenze” come avviene nei principali Paesi europei. 

Alla presenza di oltre 200 qualificati operatori degli organismi di formazione, delle Province, dei centri servizi per il lavoro, delle parti sociali e delle istituzione scolastiche ed universitarie, Luca Galassi, Direttore del Servizio della Governance della Formazione Professionale, ha illustrato l’architettura delle regole (standard) che consentiranno ai lavoratori ed ai giovani di veder riconosciute e certificate le competenze professionali acquisite, sia attraverso percorsi formativi regionali, sia attraverso esperienze lavorative o anche extra-lavorative. In questo modo le qualificazioni attestate dalla Regione Sardegna avranno validità su tutto il territorio nazionale e saranno collegate al quadro europeo delle qualifiche. 

Si tratta di una delle “infrastrutture di sistema” necessarie per raggiungere concretamente i risultati espressi dalle politiche di programmazione, passando “dalle parole ai fatti”. 

L’evento, animato dal giornalista Andrea Frailis, ha consentito di ricostruire le ragioni profonde del cambiamento in atto, di coglierne i nessi con l’evoluzione dello scenario socio-economico e di mercato del lavoro, e con l’evoluzione della legislazione e delle esperienze relative alla formazione professionale. 

Davide Zepponi, responsabile del Settore Programmazione della Formazione professionale, ha presentato il modello di standard professionali, formativi e di certificazione sviluppato a partire dal 2007 con il supporto tecnico delle società Studio Méta & associati, Poliedra e Dispositivi tecniche e metodologie, e che costituisce una preziosa risorsa per persone, imprese e organismi formativi. 

Il Repertorio regionale delle figure professionali (RRFP), consultabile sul sito tematico “sardegnalavoro” (http://www.sardegnalavoro.it/formazione/repertorio) conta già oggi 255 figure professionali articolate in 24 settori economici e costituisce riferimento per la progettazione formativa e per la certificazione delle competenze; la procedura di aggiornamento del Repertorio è disponibile sul portale http://www.aggiornamentorrfpsardegna.it. 

Virginia Mura, assessore regionale del Lavoro, della Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale, in chiusura degli interventi della mattinata che hanno visto il contributo di rappresentanti delle Organizzazioni sindacali e dei referenti delle Regioni, dopo avere valorizzato il lavoro svolto in questi anni dalla struttura regionale, ha raccolto e rilanciato la sfida ancora oltre, sottolineando come un quadro di regole e di strumenti operativi così avanzato imponga oggi di avviare la riforma della legge regionale sulla formazione professionale. 
Il convegno è proseguito con una sessione pomeridiana in cui la platea, sempre attenta e numerosa, ha potuto analizzare e verificare nel concreto, grazie al coinvolgimento di esperti provenienti dal mondo del lavoro, sia la nuova metodologia di progettazione formativa “per competenze” e la relativa valutazione, sia il funzionamento delle procedure regionali di alimentazione del Repertorio regionale delle Figure professionali che assicurano, attraverso un processo strutturato, la verifica dell’effettiva aderenza dei contenuti delle figure ai contesti economico-produttivi, garantendo il valore e la spendibilità della formazione e della relativa certificazione delle competenze. 

Si conclude venerdì 8 novembre, nella sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu, il progetto Sali Saliu, realizzato dalla Cooperativa MCG nell’ambito dell’avviso pubblico Green Future, finanziato dal POR Sardegna e dal Fondo Sociale Europea/Asse II Occupabilità.

Sali Saliu s’è posto l’obiettivo di promuovere nel Sulcis la nascita di nuove imprese nel settore del turismo sostenibile, attraverso la realizzazione di un percorso integrato di orientamento, formazione professionale e consulenza. Il percorso, che ha visto protagonisti giovani in cerca di occupazione, tutti residenti nel territorio, ha consentito la nascita di una cooperativa: Destinazione Sulcis.

Il primo prodotto della cooperativa è l’applicazione Visit Sulcis, la prima applicazione turistica del Sulcis Iglesiente realizzata in collaborazione con la Provincia di Carbonia Iglesias e con l’STL Sulcis Iglesiente.

In collaborazione con il regista Daniele Atzeni, infine, i soci della cooperativa hanno organizzato in un istituto del Sulcis il progetto “APPartenendoSI” che ha permesso agli alunni di realizzare dei cortometraggi sul territorio.

Nel corso dell’evento, quindi, verrà presentata la cooperativa e le attività realizzate. Si discuterà, inoltre, sulle opportunità di sviluppo del Sulcis Iglesiente attraverso la promozione di nuove imprese nel settore del turismo ambientale.

L’evento di chiusura verrà aperto dall’intervento di Roberto Neroni, commissario straordinario della Provincia di Carbonia Iglesias e moderato dal giornalista Sandro Manai.

Sono previsti i seguenti interventi:

“Da Green Future a Prima: iniziative della Regione Sardegna per lo sviluppo di nuove imprese” – Luca Galassi, direttore del Servizio della Governance della Formazione professionale – Assessorato regionale del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale;

“L’operazione Sali Saliu: i risultati raggiunti” – Piero Calderaio, presidente di MCG e direttore dell’Operazione;

“Il turismo sostenibile nel Sulcis” – Francesco Aru, esperto in turismo ambientale e consulente del progetto Sali Saliu;

“La cooperativa Destinazione Sulcis” – Nicoletta Bernardini, Fabio Concu, Ponziana Ledda, Mari Grazia Peddis e Simone Uccheddu, beneficiari del progetto Sali Saliu e soci della cooperativa;

“Appartenendosi”: i cortometraggi realizzato dagli studenti partecipanti al progetto realizzato dalla cooperativa Destinazione Sulcis – Daniele Atzeni, regista e consulente del progetto Sali Saliu.

A conclusione dei lavori, interverrà l’assessore regionale del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, Mariano Contu.