19 April, 2024
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Il Sassari Calcio Latte Dolce passa al Monteponi di Iglesias 2 a 0 e “vede” la serie D grazie al 3 a 3 tra Lanusei e Budoni. Per la squadra di Mauro Giorico si tratta della 25ª vittoria stagionale in 34 partite giocate, a 2 giornate dalla conclusione della stagione regolare.
Nella prima parte del primo tempo le due squadre si sono studiate, senza creare particolari occasioni da gol. Al 27’ è arrivata la prima occasione del match con Kouadio che ha provato a sorprendere Congiunti dalla distanza, ma non ha inquadrato lo specchio della porta. Sei minuti più tardi, grande occasione per il Sassari Calcio Latte Dolce con un salvataggio sulla linea della difesa dell’Iglesias.

Al 36’ è arrivato il vantaggio del Sassari Calcio Latte Dolce: Pireddu ha rubato palla al giovane difensore Mura, ha anticipato il portiere rossoblù Guddo probabilmente beffato da un cattivo rimbalzo del pallone sul terreno di gioco irregolare e, a porta sguarnita, ha firmato la rete dello 0-1.

Il vantaggio acquisito ha caricato i ragazzi di mister Mauro Giorico e al 41’ Grassi ha cercato il raddoppio, ma il suo tiro è terminato alto di poco. Prima del riposo, Kouadio ci ha provato con un calcio di punizione da posizione defilata, respinta da Congiunti.
Al ritorno in campo dagli spogliatoi, dopo 3’ è arrivato il raddoppio biancoceleste: Scognamillo ha intercettato il pallone sulla linea di metà campo, arrivato in area ha servito Piredda che da due passi non ha sbagliato e ha firmato il goal dello 0-2.

L’Iglesias, nonostante il doppio svantaggio, non si è arresa e al 69’, sugli sviluppi di calcio d’angolo, Piras ha impegnato Congiunti che non si è fatto cogliere impreparato, negando il goal. Nell’azione successiva azione, Marcangeli è arrivato a tu per tu con il portiere, ma Guddo gli ha negato il terzo goal sassarese.
Quattro minuti più tardi, tiro improvviso di Illario da fuori area, Congiunti ha deviato sulla traversa, poi la palla è rimbalzato sulla linea bianca e la difesa biancoceleste ha allontanato il pericolo.

Nell’ultimo quarto d’ora il Sassari Calcio Latte Dolce ha amministrato il vantaggio e ha incamerato tre punti pesantissimi in prospettiva promozione in serie D, grazie al 3 a 3 imposto dal Lanusei al Budoni.

L’Iglesias, scesa in campo in formazione rimaneggiata per le assenze di Capellino, Kassama e Cruz, non ha demeritato al cospetto della capolista.

Iglesias: Guddo, Zedda (31’ st Bratzu), Mura  (22’ st Luciano), Bringas, Todde, Raponi, Kouadio (38’ st Frau), Piras (29’ st Filippi), Suella, Illario, Espada (35’ st Aru). A disposizione: Bigotti, Cassini, Sirigu, Fadda.
Sassari Calcio Latte Dolce: Congiunti; Pireddu, Cabeccia, Russu, Canu (39’ st Salaris); Piga, Piredda (9’ st Tuccio), Olivera; Marcangeli (43’ st Galante), Grassi (27’ st Serra), Scognamillo (48’ st Sanna). A disposizione: Tugulu, D’Apice, Dore, Celin. Allenatore: Mauro Giorico.

Arbitro: Luca Rosini di Livorno.

Assistenti di linea: Mauro Biagini di Oristano e Giovanni Meloni di Carbonia.

Marcatori: 36’ Pireddu (SLD), 48’ Piredda (SLD).

Ammonizioni: Bringas (I), Zedda (I), Cabeccia (SLD).

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“El Vagòn” di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria e “Per Anna” di Andrea Zuliani si sono aggiudicati i Primi Premi del concorso cinematografico “Visioni Sarde” (sezione di “Visioni Italiane”, concorso nazionale per corto e mediometraggi), assegnati rispettivamente dalla Giuria e dalla Giuria Giovani.

Entrambe le Giurie hanno attribuito la Menzione Speciale a “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi.

Il Premio Speciale FASI è andato ad “Alba delle Janas” di Daniele Pagella.

La cerimonia di premiazione, che si è tenuta domenica 28 febbraio al Cinema Lumière di Bologna, gremito in ogni ordine di posti, è stata coordinata da Anna Di Martino (direzione di “Visioni Italiane”). Vi hanno presenziato tutti i membri della Giuria  (Pier Giorgio Bellocchio, Saverio Costanzo, Daniele Furlati, Alba Rohrwacher, Davide Turrini) e i registi Renato De Maria e Luca Rosini.

Il concorso “Visioni Sarde”, nato nel 2013 con l’obiettivo di mettere a disposizione dei migliori registi sardi indipendenti una importante vetrina “continentale”, quest’anno ha offerto un panorama molto interessante della cinematografia isolana, fornendo positivi segnali sulla sua vitalità.

Su una sessantina di film pervenuti all’organizzazione, la Cineteca di Bologna ha selezionato nove  opere differenti per tema, linguaggio espressivo, impianto stilistico, intenzionalità estetica.

Questi i film ammessi alla finale di “Visioni Sarde”:

“Alba delle Janas” di Daniele Pagella

“Centenari” di Paolo Zucca

“El Vagòn” di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria

“La danza dei sacri demoni” di Franco Fais

“Dove l’acqua con altra acqua si confonde” di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi

“Meandro Rosso” di Paolo Bandinu

“Paolina era la madre di Giulia” di Clara Murtas

“Otto” di Salvatore Murgia e Dario Imbrogno

“Per Anna” di Andrea Zuliani.

La Giuria “Visioni Sarde”, presieduta da Paolo Pulina (scrittore, giornalista, membro dell’Esecutivo  nazionale della FASI), con Marcello Fois (scrittore, commediografo, sceneggiatore), Alberto Masala (poeta, scrittore, traduttore), Bruno Mossa (organizzatore), Antonello Rubattu (scrittore e direttore del Museo dell’Emigrazione di Asuni), ha tributato il Primo Premio di 1.000 euro a “El Vagòn” (Italia/2015; 19’) di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria (Sui binari abbandonati della stazione di Cagliari, un vecchio vagone è diventato la casa di Antonio e Patrizia. L’incontro con questa coppia, raccontato attraverso diversi supporti video, diventa una riflessione sul tempo, sullo spazio e sull’immagine) con la motivazione: «Una storia che comunica le sofferenze di un ambiente degradato, rappresentandolo con mezzi tecnici poveri che ben si adattano alla situazione. Apprezzabile il supporto documentario inserito in maniera non tradizionale».

La Giuria ha quindi assegnato  la Menzione Speciale a “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” (Italia/2015; 14’) di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi (Ogni lunedì notte Luca va a nuotare in una piscina deserta dove incontra Mia. I due iniziano a conoscersi finché la ragazza improvvisamente scompare) con la motivazione: «Particolarmente indovinata l’ambientazione insolita in una piscina che vuole essere evocativa di una vita solitaria ancora immersa nel liquido amniotico. Molto raffinato il riferimento alla poesia “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” di Raymond Carver che ha ispirato il titolo».

Il progetto cinematografico ha coinvolto anche i giovani. Il loro contributo in termini di passione ed entusiasmo è stato determinante per la  riuscita della manifestazione.

I Giovani della FASI, in particolare, hanno dato vita ad una Giuria che ha operato in maniera completamente autonoma ed indipendente.

Questi i componenti: Stefano Pilu (presidente Giuria e coordinatore circuitazione festival nei Circoli), Giacomo Ganzu (segretario relatore e coordinatore circuitazione nei Circoli), Ilaria Ardu, Sibilla Chapel, Chelu Deiana, Pasquale Gregu, Mattia Lilliu, Giovanni Maria Marchi, Marco Mazza, Fiorella Mura, Gabriella Murru, Giancarlo Palermo, Paolo Piredda, Alessandra Pirisi, Francesco Tomba e Andrea Uldankh.

I Giovani hanno  tributato il Primo Premio  di  500 euro a “Per Anna” (Italia/2015; 20’) di Andrea Zuliani (Nicola, un bambino muto, incontra in paese Anna, una sua coetanea arrivata con il padre da Milano. I due, ribelli e pieni di vitalità, passano insieme una giornata magica, tra avventure e scoperte memorabili) per «l’avvincente trama, il tema di carattere sociale e l’originalità del finale; “è difficile sopravvivere in questo Paese per chi non può parlare”».

La Menzione Speciale dei giovani è andata a “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” (Italia/2015; 14’) di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi (Ogni lunedì notte Luca va a nuotare in una piscina deserta dove incontra Mia. I due iniziano a conoscersi finché la ragazza improvvisamente scompare) per «l’originale sviluppo e il finale a sorpresa».

La FASI ha inoltre assegnato il Premio Speciale FASI ad “Alba delle Janas” (Italia/2015; 13’) di Daniele Pagella (Alba è un’archeologa che adora la Sardegna e le fiabe che riguardano questa terra. Vive un’avventura fantastica che la proietta nel passato per scoprire la vita e i riti della civiltà nuragica) con questa motivazione: «Questo cortometraggio, che vuole essere primo di una serie di tre, realizzato con le più moderne tecniche di ripresa e di animazione 3D, riesce nell’intento di visualizzare i fantastici protagonisti dei miti e delle leggende della storia sarda. Risulta particolarmente adatto, per il suo accattivante valore didattico, per una visione nelle scuole primarie e medie inferiori».

Ma su “Visioni Sarde” non cala il sipario: tutti i film finalisti saranno  ora  riproposti nei cinema delle città ove hanno sede i Circoli della FASI. In questo modo si potranno  raggiungere gli obiettivi di far emergere i nuovi talenti sardi in campo cinematografico, di sostenere la valorizzazione del loro lavoro creativo e di offrire agli autori isolani la possibilità di farsi conoscere, fuori dalla Sardegna, da un pubblico più ampio.

In questa direzione si conferma fondamentale e veramente prezioso il ruolo che la rete dei Circoli può fornire a supporto della fase più onerosa e difficile che riguarda la vita di un’opera cinematografica: la distribuzione di un film indipendente.

“Visioni Sarde nel Continente” progetto regionale  ai sensi della Legge Regionale n.7/1991, art. 19 – fruisce dei contributi dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro.

Info: Bruno Culeddu, fasicentro@virgilio.it