24 April, 2024
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Sabato 10 giugno, alle 18.00, nel museo MAGMMA di Villacidro (nel Palazzo Arcivescovile di via Vittorio Emanuele 15) si svolgerà la serata finale del Premio Marchionni, concorso internazionale d’arte ideato per ricordare la figura del fine incisore Dino Marchionni, che negli anni Cinquanta lasciò la sua Urbino per stabilirsi a Villacidro, dove rimase sino alla morte.

Quest’anno le opere iscritte al Premio, diviso nelle due sezioni Grafica e Pittura, sono state circa 450, provenienti da tutto il mondo. Di queste, sono quaranta (venti per ciascuna sezione) quelle selezionate dalla giuria per la finalissima di sabato che vede in corsa anche i lavori di sei artisti sardi: Luca Tedde, Roberta Congiu, Irene Urru, Antonio Andrea Ibba, Matteo Matzeu e Manuela Dore.

La giuria composta da Vitaliano Angelini, presidente Incisori Urbinati, Laura Martinelli, responsabile attività culturali Museo Ca’ La Ghironda di Bologna, Adriano Corsi, direttore dell’Archivio Lazzaro di Milano, Giorgio Sorrentino della Galleria Artesanterasmo di Milano,  e Arialdo Ceribelli, direttore antiquario collezionista della  Galleria Ceribelli di Bergamo, nominerà il vincitore assoluto delle due sezioni principali, che riceverà un premio di 1.500 euro più un’esposizione personale nell’Archivio Lazzaro  di Milano, prestigiosa istituzione artistica che offrirà anche una collaborazione.

 

Il Carbonia è vivo, espugna il campo del Latte Dolce e lo scavalca al terz’ultimo posto, agganciando la quota playout. Il derby del “Peppino Sau” di Usini è finito 2 a 1, con doppio vantaggio della squadra di David Suazo nel primo tempo, firmato dai goal di Lorenzo Isaia ed Alessio Murgia, al 33′ ed al 48′, e goal su calcio di rigore di Alfredo Saba al 19′ della ripresa per la squadra di Pierluigi Scotto.

Il derby, recupero della prima giornata del girone di ritorno, era di importanza vitale per entrambe le squadre, divise da due soli punti in classifica, con il Latte Dolce 16° con 16 punti ed il Carbonia 17° con l’Insieme Formia, a quota 14. Il Carbonia è arrivato al derby in crescita, con il rammarico di alcune occasioni perse per risalire la china, nelle ultime settimane. Il Latte Dolce, viceversa, vive uno dei periodi più complicati dall’inizio del campionato.

L’avvio di gara è stato equilibrato. Il Latte Dolce ci prova al 4′ con Altea, bravo Adam Idrissi a deviare in angolo. Il primo squillo del Carbonia al quarto d’ora con un lancio di Alessio Murgia per Alessandro Aloia, sul quale è uscito in anticipo l’ex Werther Carboni. I biancoblù sono cresciuti con il trascorrere dei minuti, alla conclusione intorno alla mezz’ora prima con una nuova combinazione Murgia-Aloia, poi con il centravanti rumeno Cristian Padurariu che ha sciupato da favorevolissima posizione. Il goal è arrivato al 33′, con Lorenzo Isaia, pronto a deviare alle spalle di Werther Carboni un assist dello stesso Cristian Padurariu.

Il Latte Dolce ha provato a replicare subito, con l’ex Cristiano Palombi ma è stata ancora la squadra di David Suazo a sfiorare il goal con Lorenzo Isaia. Pierluigi Scotto al 41′ ha dovuto sostituire Lorenzo Di Marco per infortunio, inserendo Carlo Nurra. Dentro anche Bilea al posto di Piga. Subito dopo Adam Idrissi ha spedito in angolo una conclusione di Luca Tedde.

In pieno recupero, al 48′, il Carbonia ha raddoppiato: assist di Alessandro Aloia e grandissima conclusione a giro di un attivissimo Alessio Murgia. Squadre al riposo con il Carbonia avanti 2 a 0!

In avvio di ripresa il Carbonia è parso ancora motivato a chiudere i conti e Werther Carboni ha negato il goal del 3 a 0 a Tristan Ganzerli. Pierluigi Scotto al 56′ ha inserito Damir Bartulović al posto di Cristiano Palombi e di lì a poco il Latte Dolce è rientrato in partita: Edoardo Adamo ha fermato fallosamente Alessio Grassi e l’arbitro ha concesso il calcio di rigore che Alfredo Saba ha trasformato: 1 a 2.

Il goal ha acceso d’entusiasmo il “Peppino Sau” ed il Latte Dolce si è riversato nella metà campo mineraria, alla ricerca del goal del pareggio. Il Carbonia ha sofferto ed Adam Idrissi è stato protagonista di alcuni interventi determinanti. Il primo su Federico Altea, il secondo su Damir Bartulović. Il Carbonia si è rifatto vivo dalle parti di Werther Carboni che si è superato sulla conclusione di Cristian Padurariu.

All’83’ il Latte Dolce è rimasto in dieci per l’espulsione di Tedde, reo di un fallo di reazione sul capitano biancoblù Nicola Serra (ammonito). La squadra di casa ci ha provato anche con l’uomo in meno con Damir Bartulovic ed Federico Altea ma il risultato non è più cambiato.

Il Carbonia ha centrato la terza vittoria stagionale, seconda esterna, ed è salito a quota 17 punti (18 conquistati sul campo, 1 perso per una penalizzazione), ora a 2 punti dalla coppia Lanusei-Real Monterotondo Scalo. Il Latte Dolce, alla nona sconfitta casalinga su dodici, è rimasto fermo a quota 16. Domenica il campionato resterà fermo per consentire la partecipazione della rappresentativa di categoria al Torneo di Viareggio, e riprenderà sabato 26 marzo con il Carbonia impegnato in casa con il Cynthialbalonga, mentre il Latte Dolce domenica 27 marzo ospiterà il Real Monterotondo Scalo.

Latte Dolce Sassari: Carboni, Salvaterra (dall’81’ Pireddu), Di Marco (dal 41′ Nurra), Piga (dal 41′ Bilea), Gianni, Medico, Saba, Tedde, Altea, Palombi (dal 56′ Bartulović), Grassi. A disposizione: Casillo, Cassini, Piredda, Palmas, Zecchinato. All. Pierluigi Scotto.

Carbonia: Idrissi, Adamo, Ganzerli, Serra, Suhs, Carboni, Padurariu, Murgia (dal 71′ Porcheddu), Aloia (dall’88’ Gjuci), Isaia, Porru. A disposizione: Bigotti, Pitto, Mastino, Bellu, Agostinelli, Basciu, Russu. All. David Suazo.

Arbitro: Valerio Bocchini di Roma 1.

Assistenti di linea: Salvatore Barbanera di Palermo ed Alessandro Gennuso di Caltanissetta.

Marcatori: 33′ Isaia, 48′ Murgia, 63′ Saba (rigore).

Espulso: all’83’ Tedde.

Ammoniti: Piga, Suhs, Ganzerli, Gjuci, Adamo, Serra, Pireddu.

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Un altro importante tassello di Iscol@, il piano straordinario per l’edilizia scolastica promosso dalla Regione. Dopo il progetto presentato una settimana fa a Neoneli, con lavori al via entro il prossimo mese di giugno, un’altra iniziativa che rafforza il sistema dell’istruzione nell’Oristanese: a Samugheo verrà realizzato un nuovo polo scolastico attraverso la riqualificazione e l’ampliamento dell’istituto esistente, non più funzionale alle mutate esigenze della didattica. L’intervento è stato presentato oggi dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, insieme al sindaco, Antonello Demelas, al dirigente scolastico, Luca Tedde, con alunni, insegnanti e progettisti.

«Un’altra scuola bellissima, a servizio non di un solo campanile ma di un intero territorio, uno spazio moderno, adatto alla didattica contemporanea, un luogo piacevole dove studiare e crescere, di cui andare orgogliosi». Così il presidente Pigliaru ha definito quello che sarà il nuovo polo scolastico di Samugheo. «Da giovanissimo ho avuto la fortuna di poter studiare all’estero – ha detto Francesco Pigliaru nella conversazione con gli alunni -,  e spesso pensavo quanto mi sarebbe piaciuto che anche in Sardegna potessero esistere scuole tanto belle e funzionali. Il campus di Samugheo sarà proprio così, un luogo che le ragazze e i ragazzi potranno vivere oltre il tempo dello studio, uno spazio pensato per  diventare centrale nella vita di queste comunità. E questo grazie al lavoro e alla partecipazione di tutti, dall’Unità di progetto alle amministrazioni, dalla dirigenza scolastica e gli insegnanti sino alle famiglie e soprattutto agli scolari, che anche in questo caso, con  i loro suggerimenti, sono stati i veri ispiratori del progetto», ha concluso il presidente Pigliaru, che nel corso della giornata ha visitato anche la Scuola per l’infanzia ristrutturata e rinnovata negli arredi grazie al programma Iscol@.

Viene previsto l’accorpamento della scuola primaria e secondaria di primo grado. Saranno ampliati gli spazi destinati all’attività didattica e alla sala mensa. All’esterno viene rivolta un’attenzione particolare alle aree verdi da utilizzare per momenti di incontro e socialità. Gli alunni potranno disporre di una nuova palestra e l’offerta sportiva, per la cura del benessere fisico, verrà potenziata con i nuovi campi di calcio e tennis. Sarà una scuola, secondo la filosofia di Iscol@, proiettata all’esterno: attività didattiche laboratoriali verranno infatti svolte nell’edificio dell’ex cantina sociale, che verrà ristrutturato, con la previsione di nuovi collegamenti fra le parti. L’idea da cui scaturisce questo importante intervento è quella di far nascere una scuola che sia un riferimento per la comunità, come centro d’incontro e collaborazione con le realtà del territorio. La scuola sarà un laboratorio permanente di ricerca e spazio privilegiato della vita sociale e culturale di Samugheo e dei Comuni vicini, nell’ambito di un processo continuo di proficuo e reciproco scambio. L’investimento per il nuovo polo scolastico ammonta a 4 milioni e 400mila euro.

Il polo scolastico di Samugheo rientra nei 14 concorsi di progettazione per le “Scuole del Nuovo Millennio” (asse 1) ormai definiti che si aggiungono ai 10 già avviati. Altri 4 concorsi di idee sono stati banditi dal Ministero per l’Istruzione. Lo stanziamento totale ammonta a 90 milioni di euro.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, lunedì, 28 gennaio, con inizio alle ore 10.30, sarà a Samugheo per la presentazione del progetto vincitore per la riqualificazione del nuovo Polo scolastico, inserito nell’Asse 1 di Iscol@ (Scuole del Nuovo Millennio).  Alle 10.30 è prevista la visita alla scuola media in via Brigata Sassari. Alle 11.00, al Museo Unico dell’Arte Tessile in via Bologna, viene presentato il progetto della nuova scuola. Oltre al presidente Francesco Pigliaru interverranno il sindaco di Samugheo Antonello Demelas, il dirigente scolastico Luca Tedde, con gli alunni e gli insegnanti, ed i progettisti.

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Uno spazio integrato aperto all’esterno, flessibile e polifunzionale. E, soprattutto, un luogo del sapere che si candida ad essere un punto di riferimento dell’istruzione e della formazione dei bambini nel Barigadu. A Neoneli vedrà la luce un’altra creatura di Iscol@, asse 1 (scuole del Nuovo Millennio). Dalla riqualificazione dell’edificio che ospita la scuola elementare e da quella di una casa storica, partirà un moderno polo scolastico proiettato nel territorio, in linea con le mutate esigenze di alunni e insegnanti.

Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha presentato l’intervento insieme al sindaco di Neoneli Salvatore Cau, ai primi cittadini degli altri comuni del territorio, al dirigente scolastico Luca Tedde con alunni e insegnanti, e al progettista Sebastiano Gaias. I bambini, attraverso i loro disegni, secondo lo spirito di Iscol@, hanno offerto un prezioso contributo allo sviluppo dell’idea progettuale.

«Ancora una volta Iscol@ dimostra di avere un grande valore su molti fronti – ha detto il presidente Pigliaru nel corso della presentazione . Ancora una volta siamo davanti a un progetto ispirato direttamente dai bambini, ascoltando le loro richieste, osservando i loro disegni, cercando di trasformare in realtà il loro sogno di una scuola bella, moderna, accogliente. E ancora una volta ci siamo arrivati con il coinvolgimento di insegnanti, famiglie, amministratori che sempre più lavorano insieme, capaci di pensarsi come un territorio, superando le divisioni di campanile per condividere una prospettiva di crescita comune. Questo non significa dimenticare le specificità di ognuno, ma anzi, al contrario, valorizzarle. Lo dimostra la particolarità di questo progetto, che disegna una scuola diffusa, con più laboratori che aule, ospitati in un’antica casa che sarà restaurata secondo i desideri dei giovanissimi e che sarà destinata proprio a questo. Uno spazio bellissimo – ha concluso Francesco Pigliaru – che insieme alle altre sedi educative e didattiche distribuite nel paese diventerà un luogo di conoscenza da frequentare volentieri e di cui sentirsi orgogliosi.»

I Comuni del Barigadu, interessati alla scuola innovativa, hanno individuato Neoneli come polo di riferimento dei servizi della Primaria, per la sua centralità e per le caratteristiche delle strutture già esistenti. Inoltre la ridotta distanza tra i centri che supera di poco gli otto chilometri, favorisce lo svolgimento anche negli altri paesi di attività extra didattiche. I Comuni coinvolti sono Ardauli, Nughedu Santa Vittoria, Bidonì, Ula Tirso e appunto Neoneli, che sarà la sede della scuola primaria diffusa. La Regione mette a disposizione un finanziamento di un milione e 500mila euro a cui si aggiungono i 400mila euro stanziati dal comune di Neoneli. I lavori avranno inizio entro il prossimo mese di giugno per concludersi nell’arco di due anni.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru lunedì 21 gennaio sarà a Neoneli, per la presentazione del progetto vincitore per la riqualificazione del Polo scolastico intercomunale, inserito nell’Asse 1 di Iscol@ (Scuole del Nuovo Millennio). Alle 10.30 è previsto, in Municipio, l’incontro con il sindaco Salvatore Cau e con gli altri primi cittadini dell’Unione dei Comuni del Barigadu. Alle 10.45 è in programma la visita nella scuola elementare, in via Scano. Alle 11.45, dopo la tappa a Casa Cherchi, verrà illustrato nella sala comunale “Corale”, in via Roma 83, il progetto della nuova scuola. Oltre al presidente Francesco Pigliaru e ai sindaci, interverranno il dirigente scolastico Luca Tedde, con gli alunni e gli insegnanti, e i progettisti.

 

Fabrizio Barca 11 copia
Si è conclusa ieri la visita in Sardegna della delegazione interministeriale guidata dall’ex ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca, che affiancata da uno staff tecnico della #Regione Sardegna sta valutando un territorio da inserire nella Strategia nazionale delle aree interne (#Programmazione 2014-2020). Alla fine la decisione spetterà alla Regione, che integrerà il finanziamento di circa 3,8 milioni di euro. I fondi saranno investiti contro lo spopolamento, promuovendo lo sviluppo economico e dei servizi sanitari, dell’istruzione e formazione professionale, della mobilità.
Dopo la visita ad Ales, nell’#Unione dei Comuni dell’Alta Marmilla, la delegazione si è spostata ieri a Teti, nella Comunità montana del Gennargentu – Mandrolisai.
Undici comuni sparsi fra un’area montana e collinare con ricchezze ambientali e archeologiche preziosissime.
Si va dall’ovicaprino, con la trasformazione dei prodotti nel caseificio di Meana Sardo, alla viticoltura, al settore del sughero, dei legnami, frutta secca e carni. Per il sindaco di Tonara, Pier Paolo Sau, è molto importante l’agroalimentare con la produzione del torrone, dove viene lavorato tutto il miele e la frutta secca della Sardegna.
«I dati sulle imprese, ogni mille abitanti – ha aggiunto il delegato ministeriale di Invitalia, Giovanni Carrosio – sono molto più alti rispetto alla media regionale sarda e rispetto alla media delle zone interne nazionali.»
La mobilità e i trasporti sono una forte criticità del territorio, che amministratori e imprenditori chiedono di rivedere e migliorare con urgenza.
«I nostri punti deboli – ha detto il sindaco di Tonara – sono l’enorme distanza dai servizi primari: scuole, ospedali, tribunali».
Sabrina Lucatelli, coordinatrice della missione ministeriale e in rappresentanza del #dipartimento dello Sviluppo economico, ha detto che è necessario anche «investire in servizi di trasporto pubblico ad hoc, con chiamata diretta come avviene già a Perugia. Sarebbe auspicabile poi cambiare il parco macchine con l’utilizzo di bus più piccoli». 
Sparsi nei paesi della Comunità montana esistono 6 musei, mentre rimane ancora sotto la media l’offerta dei posti letto nelle strutture di accoglienza.
Il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Atzara, Luca Tedde, ha descritto le pluriclassi presenti in alcuni Comuni come «un luogo impossibile dove fare una buona scuola». In questa zona non è poi presente un centro educativo per i bambini da zero a tre anni.
«Non vogliamo tanti soldi – ha precisato Tedde – ma vogliamo spendere bene i soldi con un unico progetto che aiuti le scuole a sfruttare tutte le tecniche che la didattica mette in campo, per esempio le nuove tecnologie.»
Particolarmente interessanti sono stati gli interventi di Giobbe Lahouioui, studente e rappresentante della Rete della conoscenza, e dell’insegnante dell’Istituto agrario di Sorgono, Maurizio Fadda. Sul piano tecnico si è rilevato che l’abbandono scolastico è nella media rispetto alle altre zone interne, mentre «l’offerta formativa – ha detto Gerardo Cardillo, di #Invitalia – è coerente con le esigenze economiche del territorio».
Sul settore sanitario a Sorgono è presente il secondo ospedale della provincia dopo quello di Nuoro e la telemedicina non esiste. Diversi amministratori hanno fatto notare che «se un cittadino dovesse far visionare una radiografia fatta a Sorgono, in un altro centro sanitario, dovrebbe portarla personalmente anziché poter contare in un invio di posta elettronica fra le strutture». 
Fabrizio Barca, nella sua relazione finale, ha sottolineato che il tratto caratterizzante emerso dai dati di studio e dal confronto di oggi è legato alla specificità del fare impresa in queste aree: «Qui siete stati capaci di tradurre la specificità, il lavoro, prestando attenzione alla domanda del mercato globale».
Sul campo agroalimentare l’ex ministro ha poi suggerito di valorizzare la «tracciabilità e la comunicatività sui prodotti che nella vendita andrebbero più legati al territorio di provenienza». Sulla scuola e su un’istruzione da migliorare ha invece spiegato che l’accorpamento degli istituti deve essere una strada da prendere in considerazione per convogliare le risorse su un unico punto. Un modo per avere scuole migliori, con strumenti all’avanguardia che permettano una formazione qualitativamente più elevata.
La prossima mossa tocca alla Regione che a breve dovrà individuare uno dei due territori esaminati. La partenza del progetto pilota è prevista per gennaio 2015.