19 April, 2024
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È stato sottoscritto oggi, a Roma presso la sede del ministero del Lavoro, l’accordo per la proroga degli ammortizzatori sociali per riorganizzazione per i lavoratori Eurallumina. L’atto ratifica il precedente passaggio svolto in sede di assessorato regionale del Lavoro, a Cagliari, venerdì scorso, 6 dicembre.
Ad apporre le loro firme su questo importante provvedimento di tutela dei 240 lavoratori interessati, sono stati i funzionari del
ministero del Lavoro, l’assessore regionale del Lavoro Alessandra Zedda, l’azienda Eurallumina rappresentata dall’amministratore delegato, ing. Luca Vincenzi e dal direttore risorse umane dott. Simone Angius, Confindustria, Fulc ed Rsu di fabbrica. Lo strumento è stato accolto con soddisfazione dai rappresentanti dei lavoratori, che per tutto l’anno hanno convissuto con lo spettro del licenziamento collettivo. Si è arrivati alla definizione dell’accordo, a seguito della recente deliberazione delle autorizzazioni VIA in capo alla Regione Sardegna e la conseguente conferma della volontà della Rusal di portare avanti il piano di ripartenza delle produzioni dello stabilimento.

La Cigs per riorganizzazione aziendale viene autorizzata esclusivamente a fronte di garanzie economiche e di concrete intenzioni e possibilità di portare avanti il progetto, attraverso gli investimenti programmati che ammontano a 230 milioni nel prossimo triennio. La proroga avrà scadenza 31/12/2020. La speranza tra i lavoratori che hanno sempre lottato per il lavoro è che il ricorso agli ammortizzatori sociali indispensabili nella fase transitoria, possano arrivare a conclusione con il rientro di tutti i lavoratori nel ciclo produttivo.

Gli effetti dell’autorizzazione VIA, intanto, ha già consentito il reintegro di una decina tra ingegneri, tecnici ed amministrativi fermi dal 2009, che stanno svolgendo gli obblighi relativi ai corsi di sicurezza e formazione. È previsto l’inserimento nel corso del 2020 in questi settori rimasti sguarniti, a seguito dei tanti pensionamenti di nuovo personale, in numero stimato di oltre 40 unità. Nel contempo, l’auspicio è che possano avere un sensibile aumento le rotazioni nei reparti operativi. Attualmente sono circa 100 le presenze giornaliere, incrementate da una quarantina di addetti esterni. Il tutto, sempre vincolato al fatto che non ci siano intoppi nelle fasi successive, per quanto riguarda autorizzazioni ed iter amministrativi in carico ai livelli locali delle istituzioni coinvolte.

I lavoratori restano vigili e se ci sarà ancora da combattere, saranno pronti a farlo in ogni momento.

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La neo assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, ha incontrato stamane la Rappresentanza Sindacale Unitaria dell’Eurallumina, nello stabilimento di Portovesme.
Alla riunione, che ha visto la partecipazione dei consiglieri regionali Fabio Usai, Michele Ennas e Stefano Tunis, i rappresentanti dei lavoratori hanno esposto lo stato della vertenza ed i passaggi ancora mancanti per giungere alla conclusione definitiva e positiva di un lunghissimo iter per le autorizzazioni in capo alla Regione Sardegna, per quanto riguarda Via e Aia, e l’ emergenza sul fronte energia, con il decreto del governo sulla decarbonizzazione fissata entro il 2025, che farebbe accantonare l’accordo tra Enel ed Eurallumina per il trasferimento dell’energia termica, attraverso vapordotto, per la ripartenza delle produzioni del primo anello della filiera dell’alluminio.
Successivamente l’assessore e la delegazione istituzionale, hanno incontrato congiuntamente la RSU, i dirigenti dell’Azienda, il presidente ing. Vincenzo Rosino, l’amministratore delegato ing. Luca Vincenzi, e il direttore delle risorse umane, dott. Simone Angius. Alla riunione ha partecipato anche il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda.

I manager hanno illustrato quanto realizzato nel mantenimento degli impianti dalla loro fermata con le prestazioni d’opera del personale diretto inserito in turni di rotazione e di quello esterno, che vede giornalmente transitare dai cancelli di ingresso circa 130 addetti complessivamente con i servizi e la mensa. Gli investimenti programmati, gli interventi di bonifica già realizzati, in corso d’opera e previsti, le sinergie in attesa di concretizzarsi con il fornitore del vapore, il rispetto di tutti gli accordi sottoscritti, in campo nazionale, regionale, con tutti i vari governi che si sono succeduti, e con le forze sociali ed i lavoratori coinvolti. Gli azionisti della Rusal hanno in tutte le sedi confermato la volontà del riavvio delle produzioni, avendo una forte richiesta per il mercato interno Rusal a partire dal 2021, se in quella data non si fosse pronti, Eurallumina uscirebbe definitivamente dai piani strategici della multinazionale. A frapporsi per il raggiungimento di questo obiettivo, con la piena ripresa produttiva, quella occupazionale comprese le nuove assunzioni per raggiungere i numeri previsti nel piano industriale, il completamento dell’iter autorizzativo, la fermata della centrale Enel senza un’alternativa per l’approvvigionamento del vapore che per assenza in Sardegna di metano e Ggas, non potrà avvenire entro il 2025.
Al termine, l’assessore regionale dell’Industria ha partecipato ad una breve conferenza stampa.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219474034269444/

                   

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Mercoledì 22 maggio il consigliere regionale della Lega eletto nel Sulcis Iglesiente Michele Ennas ha visitato lo stabilimento RUSAL-Eurallumina. Il consigliere regionale ha prima incontrato la RSU di stabilimento che ha illustrato le criticità ancora esistenti per la realizzazione del piano di ripresa produttiva, nello specifico il completamento degli iter autorizzativi per VIA e AIA, poi i dirigenti della multinazionale, il presidente ing. Vincenzo Rosino, l’amministratore delegato, ing. Luca Vincenzi, ed il direttore delle risorse umane, dott. Simone Angius.

L’azienda ha fornito i dettagli del lavoro svolto dal 2009, anno della fermata degli impianti, ad oggi, e le difficoltà che ancora permangono per arrivare al raggiungimento dell’obiettivo di riprendere le produzioni. Allo scopo di conservare l’impianto sono stati portati a termine importanti investimenti in manutenzioni ordinarie e straordinarie, con una spesa di circa 20 milioni all’anno. Attualmente i lavoratori si avvicendano in turni a rotazione, alternando periodi di lavoro a periodi coperti dagli ammortizzatori sociali che andranno in scadenza al 31/12/19. In questo momento tra lavoratori diretti, ditte esterne, mensa e servizi, giornalmente sono impegnati circa 130 dipendenti. Il piano industriale prevede a regime 342 lavoratori diretti (complessivamente ci saranno circa 100 le nuove assunzioni), circa 200 gli addetti esterni nelle manutenzioni e servizi , 270 gli addetti per le opere necessarie per il riavvio che opereranno per circa 18 mesi. Sono previsti investimenti per circa 170 milioni di euro. L’Eurallumina-RUSAL rappresenta uno dei più importanti investimenti di una multinazionale russa nel territorio italiano.

«La RUSAL – ha detto l’on. Michele Ennas – ha finora sempre mantenuto tutti gli impegni sottoscritti con i vari governi che si sono succeduti, con le organizzazioni sindacali e i lavoratori. Nell’incontro è stata ribadita con determinazione la volontà di riprendere le produzioni e mantenere l’investimento in Sardegna che per la multinazionale è strategico anche in funzione del proprio mercato interno. Ovviamente più trascorre il tempo più questa strategicità, non potendo dare garanzie, diminuisce. Ci siamo confrontati per quanto attiene gli aspetti di competenza regionale e c’è un’interlocuzione continua con gli assessorati coinvolti, in particolare con quello alla sanità. Stiamo lavorando per completare l’iter lasciato in sospeso dal precedente governo regionale.»

Il destino della vertenza è anche fortemente legato al proseguo della marcia della centrale elettrica ENEL di Portovesme “Grazia Deledda”. Nel piano industriale è infatti previsto che l’Eurallumina riceva dalla centrale il vapore necessario per il suo processo di lavorazione.

«Sul fronte energia – aggiunge Michele Ennas – il presidente Christian Solinas ha preso in carico la forte richiesta espressa dai sindacati e dei lavoratori, affinché vengano discussi i termini del phase-out.»

«Un’unica vertenza coinvolge tutte le realtà del polo industriale e come tale deve basarsi sulle sinergie tra le rappresentanze delle varie aziende – aggiunge Michele Ennas -. A prescindere dal fatto che, come ho avuto già occasione di dichiarare, è necessario dare maggiore sostegno e capacità di sviluppo ai settori economici alternativi all’industria, l’assenza di certezze sul tema energia e in generale sul futuro del polo industriale è un freno per tutto il territorio e per questo auspico a supporto della nostra azione regionale un forte sostegno anche dagli amministratori locali.»

Il consigliere ha preannunciato anche la prossima visita dell’assessore dell’iIndustria Anita Pili.

Sull’avvenuta registrazione alla Corte dei Conti del decreto di ripartizione delle risorse destinate gli ammortizzatori sociali in deroga, Michele Ennas ha detto: «Da quando si è insediata la Giunta con l’assessore Zedda abbiamo interloquito con le rappresentanze sindacali per monitorare lo stato di avanzamento della pratica e operare nel più breve tempo possibile con il SIL appena ci fossero le condizioni. Il giorno del vertice romano al MISE la questione sembrava definitivamente risolta salvo dover attendere ancora dei lunghi giorni. Con questo stanziamento tanti padri e madri di famiglia potranno avere quel minimo di sostegno che manca da mesi. E’ sicuramente un risultato positivo ma il vero obiettivo per tutti è la ripartenza dell’attività produttiva».

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La Madonna di Fatima questa mattina ha visitato lo stabilimento Eurallumina di Portovesme. I lavoratori e i loro  familiari hanno accompagnato la visita e l’incontro, come previsto in caso di maltempo, si è svolto nella sala mensa. Dopo il saluto dell’amministratore delegato Luca Vincenzi e di Antonello Pirotto, per la RSU e i lavoratori, che hanno donato come ex voto un casco simbolo di lavoro e di lotta per il riconoscimento di questo diritto. E’ seguita una toccante cerimonia con la benedizione del pane da parte del parroco della chiesa della parrocchia di Santa Maria d’Itria, don Giulio Demontis, e la successiva distribuzione ai presenti.

 

 

 

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Con il deposito presso gli uffici del servizio di valutazione ambientale dell’assessorato dell’Ambiente della Regione Sardegna, della documentazione inerente l’aggiornamento per la sostituzione del progetto chp con vapordotto da Enel (variante al progetto originale per l’ammodernamento della raffineria di allumina di Portovesme) si fa più forte e pressante la richiesta di arrivare alle definitive autorizzazioni da parte delle rappresentanze sindacali unitarie di fabbrica e dei lavoratori Eurallumina. La richiesta e che queste debbano pervenire assolutamente entro la fine dell’anno in corso. La richiesta della RSU delle tute verdi sulcitane di poter svolgere un incontro per fare il punto sul percorso procedurale ed evidenziare l’urgenza di una conclusione positiva è stata recepita e mercoledì 19 settembre 2018, presso l’assessorato regionale dell’Industria, su convocazione dell’assessore Maria Grazia Piras, si svolgerà alle ore 16.00, una riunione a cui sono stati invitati a partecipare: la presidenza della Giunta regionale, l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, l’assessore del Lavoro Virginia Mura, il coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi, le segreterie generali regionali Cgil, Cisl e Uil, le segreterie dei chimici a livello regionale e provinciale, l’azienda Eurallumina con il presidente Vincenzo Rosino e l’amministratore delegato Luca Vincenzi.

Dal punto di vista tecnico, la variante al progetto aggiornato consiste principalmente nella sostituzione della prevista centrale cogenerativa a carbone (chp) per produrre l’energia termica ed elettrica necessaria alla raffineria, con un vapordotto di convogliamento del vapore dalla centrale termoelettrica Grazia Deledda di Portovesme dell’Enel distribuzione, con restituzione delle condense da parte dell’Eurallumina. Prevede, inoltre, la riduzione della vita utile dall’installazione sino ai 10 anni, e la limitazione dell’altezza di deposizione dei residui di lavorazione nel bacino nei settori a e b attuali, l’eliminazione dell’installazione del secondo scaricatore portuale ed il prelievo della energia elettrica necessaria dalla rete nazionale. Rimane sostanzialmente confermata la conversione della raffineria per l’utilizzo delle bauxite tri-idrate con l’attacco da alta a bassa pressione, l’ampliamento areale del bacino per lo stoccaggio dei residui di lavorazione previo trattamento di disidratazione attraverso un impianto di presso filtratura, ed il progetto per lo scarico portuale del carbone con consegna all’esistente carbonile Enel.

L’iniziativa consentirà il raggiungimento delle condizioni necessarie per la ripresa delle attività di Eurallumina, garantendone la competitività sui mercati internazionali. Il progetto comporterà, rispetto alla precedente configurazione dell’impianto, una riduzione delle emissioni in atmosfera. La messa a dimora dei residui delle lavorazioni disidratati consentirà di migliorare l’impatto ambientale del sito di stoccaggio adeguandolo alle migliori tecnologie disponibili del settore (mtd). Le opere connesse alla realizzazione avranno limitati impatti paesaggistici, e non sono attesi effetti ambientali significativi sia in fase di cantiere che di esercizio. Il progetto ha già ricevuto la valutazione positiva del ministero dell’Ambiente in data 29/05/18. Alle autorizzazioni Via ed Aia, è legato il sostegno ai lavoratori nel periodo transitorio (per il 2019, l’avvio produzione è indicato per l’inizio del secondo semestre 2020) essendo gli attuali ammortizzatori sociali in scadenza 31/12/2018, e per ottenere un rinnovo occorre avere la certezza degli investimenti che non potranno partire senza le sopracitate autorizzazioni. Per questo motivo cresce la preoccupazione tra i lavoratori che non hanno mai interrotto lo stato di mobilitazione permanente, e sono pronti a mettere in campo ogni possibile iniziativa per il raggiungimento dell’obiettivo lungamente inseguito, e che mai come in questo momento appare raggiungibile. Il piano industriale prevede 357 lavoratori diretti (saranno un centinaio le nuove assunzioni) e il convogliamento di altre 250 persone tra indiretti, indotto, servizi e fornitori. Attualmente, per il mantenimento degli impianti, si alternano in rotazione circa 100 lavoratori diretti ed una trentina degli appalti. Gli investimenti previsti sono circa 240 milioni di euro.

RSU Eurallumina

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Si è svolta stamane, nella sala riunioni dello stabilimento di Portovesme, l’assemblea generale dei lavoratori Eurallumina che si svolge il 27 di ogni mese in concomitanza della consegna delle buste paga. Nella relazione svolta dalla RSU, è stato fatto il punto sul percorso che dovrà portare alla delibera regionale per la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), passo fondamentale per la ripresa produttiva.

«A breve – si legge in una nota della RSU Eurallumina – verrà consegnata la documentazione a chiarimento e completamento che volontariamente la proponente Rusal ha chiesto di poter produrre dopo la conclusione della conferenza dei servizi che ha incassato 23 pareri favorevoli, a fronte dell’unico contrario del soprintendente MIBACT, ma ritenuto proceduralmente non vincolante, prima della stesura della monografia a cura dei funzionari SVA, che di fatto è il verbale che deve essere predisposto, per la successiva delibera regionale che la renderà attuativa. A tal fine, l’impegno assunto dagli assessori dell’Ambiente e degli Enti locali, Donatella Spano e Cristiano Erriu, è stato quello di contingentare al massimo entro sette giorni, dalla consegna del verbale, l’approvazione della citata delibera. Indicativamente nella prima meta del prossimo mese di giugno.»

Nel corso dell’assemblea non sono state omesse le preoccupazioni, per i continui attacchi dei “contrari”, e la discesa in campo di quelli che la RSU definisce i «“nobiliati ambientali e le grandi firme”, oltre ai soliti millantatori di credito, che continuano a manifestare con accanimento infarcito di falsità a cadenza quasi giornaliera e l’ostracismo e la dichiarata e annunciata nei tour mediatici posizione negativa, che il soprintendente Mibact, eserciterà negli ambiti di sua competenza. Resta ferma la determinazione dei lavoratori – aggiunge la RSU -, per nulla impauriti o in posizione arretrante, anzi maggiormente motivati a reagire sui temi del diritto e del rispetto delle regole e nel produrre ulteriori sforzi attraverso la loro mobilitazione con azioni civili ma incisive, per superare gli ostacoli che verranno ancora posti e raggiungere l’obiettivo a lungo inseguito e ormai vicino alla sua concretizzazione , facendo ricorso nella rivendicazione dell’applicazione di tutti gli impegni già incassati, dai livelli nazionali e di governo, sino a quelli regionali e in ambito locale».

Nel mese di marzo, sono proseguite le interlocuzioni con i vari enti, con incontri agli assessorati regionali dell’Ambiente, dell’Industria, del Lavoro e con l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu e la Direttrice dell’ente Elisabetta Neroni, oltre che con l’Amministrazione provinciale, il coordinatore del Piano Sulcis, il Geoparco.

La RSU inoltre si è resa disponibile ad accompagnare alcuni visitatori, di alto livello scientifico e professionale, che hanno espresso spontaneamente la richiesta di vedere dal “vivo”, cosa fosse realmente l’impianto e le aree pertinenti, «ricevendo una risposta completamente opposta a quanto dall’esterno viene raccontato in termini denigratori».

Il presidente dell’Eurallumina, Vincenzo Rosino, e il nuovo direttore generale, Luca Vincenzi, hanno partecipato in Russia alla riunione di tutte le aziende del gruppo Rusal, che continua a considerare Eurallumina (tra le uniche 7 raffinerie in Europa occidentale) un asset importante nelle prospettive future della divisione Allumina, infondendo ingenti risorse per il mantenimento e il suo rilancio. Anche presso lo stabilimento, si susseguono sempre più frequenti le visite di dirigenti e funzionari russi, della multinazionale proprietaria dello stabilimento di Portovesme.

«Nell’ottica delle opere propedeutiche all’avvio degli investimenti – sottolinea ancora la RSU Eurallumina -, sono state appaltate importanti opere straordinarie manutentive, mentre il trattamento acque reflue dall’interno dello stabilimento e dalla barriera idraulica sul sito di stoccaggio, ha quasi raggiunto il massimo della portata metrocubo-ora e le analisi stanno continuando a fornire ottimi risultati. La media ingressi giornalieri dei lavoratori diretti, nel 2016 è stata di 103 unità, e sta aumentando (il 35 % del totale complessivo dei diretti) nell’anno in corso, così come la presenza degli appalti, stimati in 30/40 media giornaliera e con la reintroduzione anche per le manutenzioni dell’impianto a ciclo continuo TARI, dei tecnici reperibili nei giorni festivi. Pur non essendo, purtroppo, ancora programmata nessuna selezione, o percorsi di tirocinio, per le previste nuove assunzioni – ciò avverrà solo a conclusione del percorso autorizzativo e all’avvio degli investimenti – continuano a pervenire in numero sempre crescente curricula e candidature di ingegneri, tecnici e giovani locali – conclude la RSU Eurallumina – il che conferma l’interesse e la speranza per la ripresa piena delle produzioni.»

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Da ieri, 4  ottobre 2016, l’ing. Luca Vincenzi è il nuovo direttore generale della società Eurallumina.

Originario di Padova, 54 anni, ha già maturato importanti esperienze in aziende del settore alluminio ed è stato selezionato dalla Rusal tra un’ampia rosa di manager dello stesso livello e competenze.

L’amministratore delegato, ing. Vincenzo Rosino, alla guida dello stabilimento di Portovesme dal 1990, ricoprirà l’incarico di presidente di Eurallumina, azienda del gruppo internazionale Rusal, e continuerà a seguire l’iter che dovrebbe portare all’avvio degli investimenti propedeutici alla ripresa produttiva della raffineria di bauxite.

Il nuovo manager ieri pomeriggio è stato ufficialmente presentato alla RSU.

Lo stabilimento Eurallumina.