16 April, 2024
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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha approvato con delibera un disegno di legge di due articoli, che proroga, nelle more dell’approvazione del ddl che istituisce la ASUR (azienda sanitaria unica regionale), il commissariamento delle Asl fino al 31 luglio. Il provvedimento si è reso necessario per garantire la continuità della gestione. Il disegno di legge approvato oggi passerà al vaglio del Consiglio regionale.

Luigi Arru 1

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Consiglio regionale 72

Dov’erano Sel, Upc e Rossomori, quando la Giunta regionale di centrosinistra (cui appartengono) affrontava il riordino della rete ospedaliera e la questione Asl unica, e le opposizioni richiamavano invano il confronto auspicando il coinvolgimento di medici e infermieri? Perché il fatto che oggi abbiano avuto un guizzo di schiena dritta, aprendo in seno alla maggioranza un dibattito sui temi in questione, ci lascia quantomeno perplessi.

Adesso che i buoi sono scappati, i partiti minori della coalizione di governo si accorgono che il problema sta nei servizi sanitari e nel riordino della rete ospedaliera. Eppure noi lo diciamo da mesi. Sel, Upc e Rossomori arrivano tardi, purtroppo: perché i proconsoli dell’assessore Luigi Arru e del direttore generale dell’assessorato Giuseppe Sechi hanno già provveduto a compiere un riordino in totale assenza del piano, passando sopra le prerogative del Consiglio regionale. Ma evidentemente non se ne sono accorti, o forse oggi fanno soltanto finta perché non sono riusciti ad ottenere una merce di scambio spendibile per il loro Sì al piano di Arru e soci.

Per rinfrescare le idee a chi esce magicamente dal torpore, vorrei far notare che con il progetto della Asl unica (che unica non è, sia chiaro, ma sono cinque) ha gettato nello scompiglio il mondo della Sanità e, soprattutto, i cittadini, che quotidianamente si scontrano con servizi non all’altezza della domanda di salute.

Il tema vero non è la Asl unica, bensì il governo serio e ponderato di quello di cui disponiamo. Per andare avanti nel terreno delle riforme, occorre senso di responsabilità e non soltanto della politica, ma anche di medici e infermieri. Ciò che ci preoccupa è che gli ultimi risvolti all’interno del dibattito sulla Sanità, escludano la possibilità che si possa ragionare di politiche sanitarie nell’esclusivo interesse della Sardegna. A noi questo interessa. Ed è quello che chiediamo da mesi. Ci auguriamo che la presa di posizione dei partiti minori del centrosinistra faccia rinsavire anche la Giunta e si possa finalmente discutere di riforme, con il coinvolgimento delle opposizioni, avendo come unico faro l’interesse dei sardi.

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Ospedale Brotzu Cagliari 4

La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto con il presidente Francesco Pigliaru, su proposta dell’assessore Luigi Arru, ha approvato integrazioni alla deliberazione sui criteri per il riparto delle risorse destinate al finanziamento indistinto del Servizio Sanitario: si prevede l’ampliamento dei finanziamenti specifici legati alle funzioni ospedaliere extra tariffa, alla luce delle riorganizzazioni che ci sono state nel sistema sanitario (Brotzu che ha accorpato Businco e Microcitemico) e che ci saranno con l’approvazione della Rete ospedaliera. Via libera anche all’adesione al progetto pilota “Aretè Azienda Ospedaliera G. Brotzu”, da realizzare col Formez, sul miglioramento dei processi, l’aggiornamento, la partecipazione e il rafforzamento delle competenze per la prevenzione della corruzione.

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Nella seduta odierna, la Giunta regionale ha stanziato quasi 14 milioni di euro per gli ospedali Microcitemico ed Oncologico, destinati all’ammodernamento di tecnologie, macchinari, alla riqualificazione dei locali della Medicina nucleare e Radiologia del Businco e di strutture esistenti del Microcitemico.
«Si tratta – spiega l’assessore Luigi Arru – di risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2007-2013, che riguardavano i due ospedali allora in capo alla Asl 8 ed ora accorpati nell’Azienda Brotzu. Con questa rimodulazione, rispettiamo gli obiettivi definiti nell’ambito del processo di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale.»
La Giunta ha accolto la proposta di rimodulazione presentata dall’Azienda Ospedaliera Brotzu, responsabile della riprogrammazione delle risorse ancora disponibili per il completamento delle opere finanziate.

Ospedale Microcitemico copia Ospedale Businco

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Durissimo attacco del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale alla Giunta Pigliaru sull’assistenza al disabili e ai malati gravi.

«Trascorsi cento giorni dall’approvazione della legge finanziaria, la Giunta regionale non ha ancora trasferito i fondi per la “non autosufficienza” e più in generale per i sussidi a favore delle disabilità gravi e per particolari patologie» ha denunciato stamane il gruppo di Forza Italia nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina in Consiglio regionale che ha illustrato l’interrogazione, sottoscritta da tutti i consiglieri di Fi (prima firmataria Alessandra Zedda) “sull’attuazione delle politiche sociali previste dalla legge regionale di stabilità 2016” e rivolta al presidente della Giunta, Francesco Pigliaru ed all’assessore della Sanità, Luigi Arru.

«A distanza di tre mesi dall’approvazione della Finanziaria – ha dichiarato il capogruppo Pietro Pittalis – la Giunta mostra tutte le sue contraddizioni ed il suo pressapochismo, mentre le politiche sociali languono senza che siano trasferiti i fondi a favore dei più deboli e dei più svantaggiati. Tutto questo è inammissibile ed è tempo che il presidente della Giunta e i suoi assessori pongano fine ai proclami e raccontino le “cose” come realmente sono in Sardegna, dove cresce la disoccupazione, diminuiscono i consumi e aumentano povertà e disagio sociale.»

«La Giunta non stanzia i fondi previsti nella legge finanziaria per le politiche sociali – ha aggiunto Alessandra Zedda – e modifica anche i criteri di assegnazione dei contributi e per l’accesso ai diversi programmi di sostegno, producendo un ingiustificato taglio del 30% che penalizza davvero chi è più povero e malato. Oltre a non applicare le normative vigenti e a non erogare i finanziamenti assegnati  l’esecutivo continua a non fornire alcuna indicazione sui tempi previsti per le liquidazioni degli stanziamenti.»

Il consigliere Ignazio Locci, oltre alle penalizzazioni per i malati e le loro famiglie, ha posto in evidenza le difficoltà cui vanno incontro gli operatori che lavorano nel comparto delle politiche sociali e dell’assistenza mentre il suo collega di gruppo e di partito, Stefano Tunis, ha rimarcato che la Giunta dimostra nei fatti di «non avere una reale ed efficace politica di sostegno verso le persone svantaggiate». Marco Tedde ha ricordato una precedente denuncia dell’opposizione in Consiglio regionale che dimostrava come i contributi del 2014 siano stati erogati con due anni di ritardo. Giancarlo Carta ha lamentato il “silenzio” dei sindaci del centrosinistra («ad incominciare da Massimo Zedda a Cagliari e da Nicola Sanna a Sassari») che evitano di denunciare «il colpevole ritardo della Regione, insieme con il crescente disagio dei più deboli e dei malati che da mesi vedono negata l’erogazione degli aiuti che gli sono dovuti».

A margine della conferenza stampa, sollecitati anche dalle domande dei giornalisti, i consiglieri di Forza Italia, con in testa il capogruppo Pietro Pittalis, hanno ribadito le critiche all’azione della Giunta in materia di Sanità e, soprattutto, per ciò che attiene la cosiddetta “Asl Unica“. «L’annunciata riforma è solo un bluff – ha concluso Pietro Pittalis – oltre all’ipotizzata Asl unica, restano infatti in piedi le due Aziende ospedaliero universitarie di Sassari e Cagliari, il Brotzu e l’Emergenza urgenza, per questo promettiamo un’opposizione dura e senza sconti per non consentire la “rottamazione” di tutto ciò che in Sardegna non è Aou o Brotzu».

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Palazzo della Regione 2 copia

La Giunta regionale, ha approvato, su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino, il calendario scolastico 2016/2017. Gli studenti dell’Isola torneranno tra i banchi il 14 settembre e, per le primarie e secondarie di I e II grado, le lezioni si concluderanno il 10 giugno 2017. Le scuole dell’infanzia concluderanno la loro attività didattica il 30 giugno 2017. Sono dunque previsti 207 giorni di lezione, che si riducono a 205 con le due giornate a disposizione, a discrezione delle singole Autonomie, per la chiusura.
Su proposta dell’assessore Luigi Arru, la Giunta ha approvato lo stanziamento di oltre due milioni e mezzo per finanziare progetti di inserimento in comunità di minori italiani e stranieri non accompagnati: per i primi il contribuito regionale giornaliero massimo a testa è di 80 euro, per i secondi la Regione integrerà la somma prevista dalle Prefetture (45 euro statali + 35 regionali).
L’esecutivo, su proposta dell’assessore del Personale Gianmario Demuro, ha dato il via libera alle procedure per l’acquisizione in comando di due dirigenti per l’Autorità di certificazione della Direzione generale dei servizi finanziari e per l’Ufficio dell’autorità di Audit del programma ENI CBC bacino del Mediterraneo. Si tratta di assicurare il funzionamento di strutture dirigenziali per le quali l’individuazione del responsabile costituisce presupposto indispensabile per garantire la continuità dell’azione amministrativa.
E’ stata nominata, su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda, quale commissario straordinario dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa, la dott.ssa Simona Murroni con il compito di provvedere alla gestione dell’Azienda per il tempo strettamente necessario alla nomina dei nuovi organi e, comunque, per non oltre sei mesi.

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L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, incontrerà lunedì pomeriggio, alle 15.30, una delegazione dei manifestanti che questa mattina hanno messo in atto una nuova iniziativa contro il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera approvato dalla Giunta e, a breve, all’esame del Consiglio regionale. L’incontro è stato convocato a seguito della manifestazione organizzata dal “Comitato Uniti Per La Salute” e da CGIL, CISL e UIL del Sulcis Iglesiente, sfociata nell’occupazione del Consiglio comunale di Iglesias, «per la tutela dei diritti alla Salute pubblica e per la classificazione del CTO ad ospedale di 1° livello». La delegazione, con il supporto politico di alcuni consigliere regionali e comunali, ha interloquito telefonicamente con l’assessore Luigi Arru che ha loro comunicato la convocazione dell’incontro per sentire le motivazioni della protesta.

L’assemblea ha accolto positivamente la comunicazione dell’assessore regionale ed ha deciso di sospendere l’occupazione della sala consiliare fino all’esito dell’incontro di lunedì.

CTO Iglesias 1 copia

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Nuova manifestazione contro il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera questa mattina, a Iglesias. Una delegazione do manifestanti, distaccatasi dal corteo, partito da via XX Settembre, ha occupato l’aula del Consiglio comunale, che, annuncia in un comunicato, proseguirà a oltranza. I manifestanti chiedono un incontro immediato con il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, e l’assessore della Sanità. Luigi Arru.

I manifestanti, come è noto, unitamente al Comitato per la Salute e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, chiedono che l’ospedale CTO venga classificato ospedale di 1° livello (Dea di 1° livello), aperto 7 giorni su 7, h24, e rivendicano per tutto il Sulcis Iglesiente una sanità adeguata e rispettosa dell’art. 32 della Costituzione.

Il Piano approvato dalla Giunta regionale, passato al vaglio della commissione consiliare competente e prossimo ad approdare in Aula, prevede per la Asl 7 un solo ospedale di 1° livello, il Sirai di Carbonia.

CTO Iglesias 1 copia

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Luigi Arru 62

La Giunta regionale ha stanziato 40 milioni di euro per le cosiddette “leggi di settore” (a favore di talassemici, emofilici, emolinfopatici, nefropatici, persone affette da neoplasie maligne) e per i sofferenti mentali (ex legge 20/97).

«In attesa che si concluda il processo di revisione della normativa sugli interventi della non autosufficienza, con l’introduzione dell’ISEE e la ridefinizione delle provvidenze e dei rimborsi spese – ha spiegato l’assessore della Samità, Luigi Arru – si deve dare continuità all’applicazione della normativa vigente: per il 2016 abbiamo a disposizione 40 milioni, tre dei quali per le provvidenze a favore di persone con particolari patologie. Queste risorse vengono assegnate ai Comuni e una parte alle Asl per il trasporto dei disabili.»

L’introduzione di nuovi criteri riguarderà circa 34.000 persone ed è sottolineato nella delibera, «dovrà essere supportato da un’attenta elaborazione dei dati storici e dall’acquisizione della distribuzione ISEE rispetto agli attuali beneficiari».

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«Mentre il Consiglio discute della ASL unica, nelle ASL attuali è in corso una lotta all’ultimo sangue per presidiare le posizioni più appetibili. L’assessore Luigi Arru pensi a come fermare questa vergogna, che non ha nulla a che fare con la salute delle persone». Lo afferma il coordinatore regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa.

«L’obiettivo della ASL unica è quello di razionalizzare un sistema al collasso, funzionale a tutto meno che a curare le persone e a fortissimo rischio di collasso. In una situazione del genere ci si aspetterebbe uno forzo corale da parte di tutti, soprattutto da parte di chi ha incarichi di responsabilità. Invece si assiste alla corsa agli incarichi e alle posizioni organizzative, così da mettere davanti al fatto compiuto chi avrà il gravoso compito di dirigere e mettere a regime il nuovo soggetto che avrà in mano l’intera sanità isolana – aggiunge Michele Cossa -. Se la Giunta non interviene subito e in modo drastico si rischia di riportare nell’intero sistema sanitario sardo il medesimo grande pasticcio che questa amministrazione è riuscita a fare con fusione dell’ospedale Brotzu, un processo che poteva dare eccellenti risultati ma che è stato fatto male, in fretta e senza davvero pensare a razionalizzare e integrare i diversi ospedali. Una fusione che sembra fatta solo per raggiungere gli obiettivi sulla carta, senza anima, attenta solo agli aspetti formali e burocratici.»

Il risultato è stato quello di trasformare in un disastro il più importante presidio ospedaliero della Sardegna. Non vorremmo che anche la Asl unica fosse fatta con lo stesso spirito. L’assessore fermi subito nomine, promozioni e attribuzioni di incarichi. In ogni caso – conclude Michele Cossa – presenteremo un emendamento che azzererà tutti gli incarichi conferiti dai commissari in questo periodo di tempo.» 

Michele Cossa