19 April, 2024
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L’Arst, a Carbonia, sposta la fermata dell’autobus extraurbano dalla via Manno alla via Trento, scatenando le proteste di un gruppo di cittadini.

«Siamo un gruppo di persone che, utilizzando l’autobus extraurbano, si è visto spostare la fermata “Arst” dalla via Manno, alla via Trento – scrivono in una lettera al giornale -. Ebbene noi viaggiatori ci ritroviamo ormai da ben un anno LETTERALMENTE BUTTATI nella suddetta via, dove il Comune ha posizionato, dopo varie lamentele, una misera panchina (diciamo INNUMEREVOLI lamentele). Eh sì, sig. Cirronis… proprio buttati… perché persino le prostitute che si trovano nella stazione intermodale stanno meglio di noi, avendo a disposizione bagni, un bar per un bicchiere d’acqua, un posto dove ripararsi e dovendo fare meno tragitto per recarsi al lavoro. E Noi invece? Noi utenti che da sempre utilizziamo i mezzi pubblici?»

«Abbiamo contattato il sindaco tramite mail e con una petizione protocollata e firmata da più di 150 persone abbiamo cercato di sensibilizzarla al problema, cercando anche di dare dei consigli su un tragitto alternativo o su nuove e possibili fermate… ma siamo stati completamente snobbati e non abbiamo neanche ricevuto una qualsivoglia risposta (da notare la sensibilità) – si legge nella lettera -. Ci chiediamo: se le fosse servito un voto… avrebbe avuto lo stesso comportamento indifferente? Mah! Insomma a tutt’oggi ci ritroviamo ancora nelle stesse condizioni…

Quelle condizioni ASSURDE di chi, con le buste della spesa il sabato mattina, deve percorrere quei 400 metri che servono per arrivare dalla via Manno alla fermata di Via Trento… di chi si ritrova a rinunciare a prendere il pullman lì la sera, essendo un posto buio e poco illuminato… di chi si vede adibito a PARCHEGGIO FISSO per auto quello che prima era una fermata provvisoria per autobus… e di chi vede ogni giorno la pericolosità di quella fermata posta di fronte ad un dosso in concomitanza di un incrocio e vicino ad una Scuola materna ed elementare.»

«Abbiamo, infatti, documentato tramite cellulari che, durante la fermata degli Autobus per la salita e discesa dei passeggeri le macchine che stanno dietro ad esso superano senza badare se un altro mezzo sopraggiunga o meno. Ci si aspetta il morto? Speriamo di no, ma la situazione dura ormai da troppo tempo e l’Amministrazione comunale sembra proprio fregarsene!

E che dire dei vigili urbani che nemmeno passano a monitorare il tutto… di certo avranno cose più importanti a cui pensare… mentre Noi siamo trattati come cittadini di SERIE B… sì, perché almeno gli autobus scolastici prendono e fanno scendere gli studenti, nonché alcuni lavoratori che usufruiscono di quella linea, dietro alla Chiesa San Ponziano… eppure noi paghiamo lo stesso biglietto! siamo dunque diversi per essere lasciati a metà strada in via Trento? – conclude la lettera -. Chiediamo gentilmente di dare voce al nostro problema che sta creando enorme disagio. Grazie per l’attenzione.»

Per il gruppo di cittadini

Manuela Cocco