29 March, 2024
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Antonello Peru (Cambiamo!).

Dopo la mozione depositata nei giorni scorsi in Consiglio regionale, primo firmatario Antonello Peru, il rischio di blocco della continuità territoriale marittima da e per la Sardegna arriva in Parlamento. I deputati del gruppo alla Camera di Cambiamo! – Stefano Benigni, Manuela Gagliardi, Claudio Pedrazzini, Giorgio Silli ed Alessandro Sorte – hanno presentato sull’argomento un’interrogazione al Ministro dei Trasporti e a quello degli Affari Generali.

«La continuità territoriale in Sardegna rischia di subire una dura battuta d’arresto: la convenzione tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Tirrenia SpA. scadrà nel luglio 2020 e il rinnovo presuppone un nuovo bando di gara per il quale i tempi sono ormai ristrettissimi – si legge nel documento dei parlamentari della compagine di Giovanni Toti -. Il governo non può continuare a tergiversare, né è pensabile una proroga della convenzione in essere, ipotesi già bocciata dall’Antitrust.»

I deputati di Cambiamo! mettono in guardia sugli effetti negativi della mancanza di una convenzione che assicuri la continuità territoriale marittima.

«Se non si interverrà con urgenza, anche con il coinvolgimento della Regione, la Sardegna si troverà ad affrontare un lungo periodo di difficoltà nei collegamenti e di grande incertezza sulle tariffe, con gravissime ripercussioni sia per i residenti che per le attività turistiche – concludono Stefano Benigni, Manuela Gagliardi, Claudio Pedrazzini, Giorgio Silli ed Alessandro Sorte -. Ecco perché abbiamo depositato un’interrogazione al Ministro dei Trasporti e al Ministro degli Affari regionali: è indispensabile attivarsi immediatamente affinché la gara sia avviata il prima possibile.»

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La Fiba Sardegna, presente ieri all’incontro svoltosi a Roma presso l’aula parlamentare dei capigruppo della Camera con lex commissario europeo Frits Bolkestein, esprime grande soddisfazione per le dichiarazioni del padre della direttiva Servizi Bolkestein «Spiagge sono beni e non servizi. Ldirettiva non va applicata a balneari».

È stata accolta con l’ovazione di tutte le imprese balneari, che da anni vivono con l’incubo della direttiva Bolkestein, vista come una tagliola, la notizia data dal padre della direttiva in persona.

Lo stesso ha, infatti, dichiarato che le concessioni balneari non sono servizi ma beni, e che pertanto la direttiva sulla libera circolazione dei servizi non va applicata alle concessioni delle spiagge.

La buona notizia è stata data nel corso del convegno “L’EURO, L’EUROPA E LA BOLKESTEIN SPIEGATI DA FRITS BOLKESTEIN”, organizzata oggi alla Camera dei deputati.

All’evento, moderato da Vittorio Macioce, caporedattore de Il Giornale”, hanno parteciperanno i rappresentanti di tutti gli schieramenti politici tra i quali: Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Maria Stella Gelmini, Gian Marco Centinaio, Maurizio Gasparri, Carlo Fidanza, Deborah Bergamini,  Massimo Mallegni, Giorgio Mulé, Vittorio Sgarbi, Riccardo Zucconi, Sandra Lonardo, Edoardo Rixi, Roberto BagnascoRoberto Cassinelli, Lorenzo Viviani, Gianni Alemanno, Paolo Ripamonti,  Stefania Pucciarelli, Sara Foscolo, Manuela Gagliardi, Franco Vazio, Sergio Battelli, Gregorio De Falco, Luciano Monticelli, Marco Scajola, Angelo Vaccarezza, Ugo Capellacci e tanti altri politici.

Ora spetterà al nuovo governo recepire queste indicazioni con un atto normativo che tuteli le 30.000 imprese balneari italiane davanti a un’Europa non più matrigna come molti hanno creduto o voluto far credere.

«Ci si auspica che anche il governo regionale della Sardegna prenda atto di queste autorevoli dichiarazioni», commenta Gianluigi Molinari, coordinatore regionale Fiba Confesercenti