24 April, 2024
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L’Associazione Onlus Pozzo Sella, con la collaborazione della Consulta delle Associazioni, della Rete Nazionale dei Cammini e con il patrocinio dei comuni di Sant’Antioco, San Giovanni Suergiu, Giba, Masainas e della ASL Carbonia, ha organizzato un’escursione dalla basilica di Sant’Antioco alla spiaggia di Is Solinas-Sa Salina in Comune di Masainas lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara.

Il raduno e la registrazione dei partecipanti sono previsti a partire dalle ore 22.00 nella piazza antistante la Basilica di Sant’Antioco che, grazie alla disponibilità del parroco don Mario Riu, potrà essere visitata dai partecipanti fino all’orario di partenza dell’escursione previsto intorno alle ore 23.30. La visita alla basilica di Sant’Antioco è particolarmente significativa, in quanto avviene nel 400° anniversario del ritrovamento delle reliquie del patrono della Sardegna, per la cui ricorrenza è stato proclamato l’Anno Giubilare e sono state esposte ai fedeli le reliquie del Santo.

L’arrivo alla spiaggia di Is Solinas Sa Salina è previsto intorno alle ore 5.30 di domani mattina, dove ai primi bagliori dell’alba avrà inizio il concerto.

Il tracciato si sviluppa prevalentemente in piano e può essere percorso anche da principianti dell’escursionismo, purché muniti di scarpe da trekking e si trovino in buone condizioni fisiche per percorrere l’impegnativa distanza di circa 16,5 km.

Pur potendo contare sulla suggestiva illuminazione della luna piena, è indispensabile che ogni partecipante sia munito di una torcia con autonomia di almeno 5 ore.

L’escursione è gratuita, ognuno partecipa sotto la sua diretta responsabilità con la firma di una liberatoria che solleva gli organizzatori da qualunque responsabilità e i partecipanti dovranno concorrere con il contributo di 4 euro alla parziale copertura dei costi per l’organizzazione della manifestazione.

I partecipanti dovranno curare autonomamente il raggiungimento del punto di partenza e il rientro dal punto di arrivo tenendo presente che presso la spiaggia di Is Solinas Sa Salina sarà disponibile un ampio parcheggio per le auto. Per agevolare il raggiungimento del punto di partenza dal parcheggio ubicato presso di punto di arrivo dell’escursione si sta valutando con l’Amministrazione comunale di Masainas la possibilità di rendere disponibile un bus navetta di limitata capienza, circa 25 posti, che potrà essere utilizzato, su prenotazione e fino a concorrenza dei posti disponibili, dai soli autisti che alla fine del percorso si impegnano ad accompagnare altri autisti a recuperare le loro auto dal paese di Sant’Antioco.

All’arrivo dell’escursione la cantante Elena Ledda, con il sestetto Lantias, composto da Simonetta Soro, Mauro Palmas, Marcello Peghin, Silvano Lobina e Andrea Ruggeri, terrà un concerto dalle ore 6.00 alle ore 7.00, all’alba di sabato 29 agosto 2015, nella splendida cornice naturale del golfo di Palmas caratterizzata dagli stagni costieri e dal sistema dunale di Is Solinas dove, assieme ai fenicotteri e alla ricca fauna ornitologica tipica delle zone umide, sarà possibile stare a contatto con i ginepri secolari che caratterizzano la fitta copertura vegetale delle colline di sabbia. Il concerto è organizzato nell’ambito di “Mare e Miniere”, dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio,  Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dei comuni coinvolti,

Anche con l’organizzazione di questa escursione, l’Associazione Onlus Pozzo Sella intende promuovere la conoscenza tra i cittadini dello straordinario patrimonio storico-culturale, naturalistico-ambientale, socio-antropologico e religioso presente lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara, oltre che favorire la buona pratica dell’escursionismo come fonte di benessere del fisico e dello spirito. L’Associazione Pozzo Sella ritiene di fondamentale importanza perseguire questa finalità ora che, a conclusione della prima fase di interventi per la costruzione del Cammino Minerario di Santa Barbara, è stata verificata la possibilità di rendere percorribile a piedi, in tempi brevi e con l’impiego di modeste risorse finanziarie, l’intero itinerario che si potrà percorrere in 24 tappe su una lunghezza di quasi 400 km.

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Prenderà il via martedì sera, a partire dalle ore 20.00, all’Arena Fenicia di Sant’Antioco, e si concluderà il 21 agosto, dopo 13 tappe, a Santa Maria Navarrese, la quarta edizione di “Tramonti della Sardegna”, itinerario di concerti al tramonto nei luoghi più belli dell’isola.
Musica e paesaggio sono gli ingredienti del tour per la Sardegna ideato nel 2012 dal jazzista Enzo Favata. Un itinerario tra le più belle località dell’isola, che saranno visitate dal musicista accompagnato da diverse formazioni, per comporre la colonna sonora del tramonto, ma anche per invitare ad una conoscenza più approfondita del territorio attraverso il paesaggio, la storia, i monumenti archeologici.
Enzo Favata, sassofonista sardo impegnato quest’anno in un tour internazionale che lo ha portato in Brasile, Etiopia, Iran, Romania, Albania e che si concluderà a metà agosto in Norvegia, presenterà nella sua terra alcuni dei progetti con cui si è esibito all’estero, in compagnia di musicisti tra i più rappresentativi dell’attuale scena jazz italiana: il pianista Enrico Zanisi, il contrabbassista Danilo Gallo, il batterista UT Gandhi, il chitarrista Marcello Peghin.
In alcune tappe è prevista anche la partecipazione di due star internazionali: la tromba di Enrico Rava e la voce straordinaria di Saynkho Namtchylakh.

Il quartetto acustico “Inner Roads”, con Enzo Favata (sassofoni e clarinetti), Enrico Zanisi (piano), Danilo Gallo (contrabbasso), U.T. Gandhi (batteria), inaugurerà la serie di concerti tra i luoghi più belli dell’isola nell’ora del tramonto. Lo si potrà ascoltare nell’arena fenicia di Sant’Antioco il 4 agosto (ore 20.00, ingresso libero), nella spiaggia della torre di Bari Sardo il 5 agosto (ore 20.00, ingresso libero), a Buggerru il 6 agosto (Spiaggia di Niccolò, ore 20.00, ingresso libero) e il 7 agosto a Samassi per il festival Medinart (ore 19.30, ingresso libero).

L’itinerario di concerti riprenderà poi il 9 agosto a Macomer presso il sito archeologico di Tamuli con il concerto del “Decoder Quartet” (Enzo Favata, sassofoni e clarinetti), Marcello Peghin, chitarre), Danilo Gallo, contrabbasso, U.T. Gandhi, batteria). Inizio concerto ore 20.00, ingresso € 10,00, con degustazione di vini e visita guidata al sito.
L’11 agosto il tramonto musicale sarà sulla spiaggia di S’Archittu, nel territorio di Cuglieri, alle ore 20.00, con il trio Caracas Cafè formato da Enzo Favata, sassofoni e clarinetti, Marcello Peghin, chitarre e U.T. Gandhi, batteria.
La tappa successiva il 12 agosto (ore 20.00, ingresso libero) sarà a Buggerru, nella spiaggia del porto, con il “Decoder Quartet”, formazione che si ispira al jazz elettrico e al rock psichedelico degli anni Settanta.
La stessa formazione volerà quindi in Norvegia per il Festival Jazz di Oslo, dove, con Enrico Rava special guest, presenterà il progetto “The Dark Side of Jazz“. Il progetto, sempre con Enrico Rava, tornerà quindi in Sardegna per due date, il 16 agosto nella Reggia Nuragica di Seruci a Gonnesa (ore 20.00, ingresso € 15.00, con degustazione di vini e prodotti locali) e il 17 agosto nel Nord Sardegna sulla spiaggia dell’Argentiera (ore 20.00, ingresso libero).
Per le due tappe successive “Decoder” si presenterà con un altro ospite internazionale: la straordinaria cantante di origine mongola Saynkho Namtchylak accompagnerà il quartetto per il tramonto al Nuraghe Cuccurada di Mogoro il 18 agosto (ore 20,00, ingresso € 10,0000) e a Lanusei nel panoramico piazzale della Madonna d’Ogliastra il 19 agosto (ore 20.00, € 10,00).
L’itinerario si concluderà con due concerti del quartetto “Inner Roads” il 20 agosto presso il Nuraghe Is Paras di Isili (ore 20.00, ingresso libero) e il 21 agosto presso la torre saracena di Santa Maria Navarrese (concerto ore 22.00, ingresso libero).

I “Tramonti della Sardegna” è una produzione dell’associazione Jana Project e anticipa il Festival Musica sulle Bocche che la stessa organizzazione cura a Santa Teresa Gallura e che si terrà quest’anno dal 26 al 30 agosto.
L’iniziativa si tiene grazie al sostegno dell’Assessorato Regionale dello Spettacolo e dei Comuni che ospitano i concerti.
Lo staff della Jana Project opera come “green team” per il rispetto dell’ambiente in tutte le fasi organizzative. Tutto il materiale è stampato su carta ecologica.

CALENDARIO I TRAMONTI DELLA SARDEGNA 2015

4/8 – Sant’Antioco
INNER ROADS QUARTET
Arena Fenicia ore 20.00 – ingresso gratuito

5/8 – Bari Sardo
INNER ROADS QUARTET
Spiaggia Torre di Barì, ore 20.00 – ingresso gratuito

6/8 – Buggerru
INNER ROADS QUARTET
Spiaggia San Niccolò, ore 20.00 – ingresso gratuito

7/8 – Samassi
INNER ROADS QUARTET
Via Roma (Medinart), ore 19.30 – ingresso gratuito

9/8 – Macomer
DECODER QUARTET
Villaggio Tamuli, ore 20.00 – ingresso € 10,00 con degustazione di vini e visita guidata del sito

11/8 – Cuglieri
CARACAS CAFE’
S’Archittu spiaggia, ore 20.00 – ingresso gratuito

12/8 – Buggerru
DECODER QUARTET
Spiaggia del Porto, ore 20.00 – ingresso gratuito

16/8 – Gonnesa
THE DARK SIDE OF JAZZ ft. ENRICO RAVA
Complesso nuragico di Seruci, ore 20.00 – ingresso € 15,00 con degustazione di vini e prodotti locali

17/8 – Sassari
THE DARK SIDE OFJAZZ ft. ENRICO RAVA
Spiaggia dell’Argentiera, ore 20.00 – ingresso gratuito

18/8 – Mogoro
DECODER QUARTET ft. SAYNKHO NAMTCHYLAK
Nuraghe Cuccurada, ore 20.00 – ingresso gratuito

19/8 – Lanusei
DECODER QUARTET ft. SAYNKHO NAMTCHYLAK
Santuario Madonna d’Ogliastra, ore 20.00 – ingresso € 10,00

20/8 – Isili
INNER ROADS QUARTET
Nuraghe Is Paras, ore 20.00 – ingresso gratuito

21/8 – Santa Maria Navarrese
INNER ROADS QUARTET
Torre saracena, ore 22.00 – ingresso gratuito.

Nelle fotografie allegate, lo spettacolo dello scorso anno all’Arena Fenicia di Sant’Antioco.

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Mare e Miniere 1

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Torna nel Sulcis Iglesiente “Mare e Miniere”, la rassegna è organizzata dall’Associazione Elenaledda vox con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e del Comune di Portoscuso.

Dal Sulcis Iglesiente la rassegna si irradierà in tutta l’isola con concerti ed eventi che coinvolgeranno le comunità e richiameranno appassionati e turisti non solo interessati a consumare il magnifico blu delle acque mediterranee, ma anche a trovare benessere psico-fisico personale e a dedicarsi alla bellezza culturale.

Il programma dei concerti.

27 luglio ore 21,00 Iglesias, Piazza Municipio

28 luglio ore 21,00 Sarroch, Villa Siotto

DANZE DAL MARE 2.0

Al via il tour di “Danze dal Mare 2.0″ firmato da Mvula Sungani e Mauro Palmas. C’è il mare, crocevia di storie, popoli e culture nello spettacolo “Danze dal Mare 2.0” opera firmata dal regista e coreografo Mvula Sungani e musicata del compositore cagliaritano Mauro Palmas che tornano insieme sull’Isola, Il mare, crocevia di storie, popoli, culture e sogni, ispira l’opera  del regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani e del compositore cagliaritano Mauro Palmas che tornano nuovamente a  lavorare insieme dopo la bella esperienza di Etnika, spettacolo   dedicato alla Sardegna. La poetica coreografica ispirata alla tradizione popolare italiana viene stilizzata da Mvula Sungani mediante le nuove tendenze contemporanee e fusa con la Physical Dance, uno stile peculiare utilizzato da danzatori che partono da una solida base tecnico- accademica e la completano con un’importante preparazione fisico-atletica. La filosofia del linguaggio espressivo del coreografo italo- africano è il corpo, inteso come danza, unita all’esaltazione e alla bellezza del fisico. La drammaturgia, le suggestioni, i tableaux vivants, le costruzioni visive, sono tutte basate sul corpo e la fisicità, senza l’ausilio di strutture, appendimenti e supporti. Un successo personale quello di Mvula Sungani, i cui quadri coreografici, sono anche andati in onda su Rai 1 in occasione del programma “Una notte per Caruso” (in scena la prima ballerina Emanuela Bianchini ed Emanuele Pironti) e sono stati apprezzati da oltre 3 milioni di telespettatori. Uno spettacolo raffinato e di grande suggestione visiva: il ritmo e le melodie restituiscono ai movimenti, dapprima sincopati e poi rituali, la forza evocativa delle terre di origine, mentre le composizioni originali di Mauro Palmas, ispirate alle musiche popolari e trasfigurate dalla sua personalissima scrittura, si uniscono e si fondono alle trascrizioni delle danze di origine classica e popolare, creando un rarefatto moto emotivo.

1 agosto ore 21,30 Sant’Anna Arresi, Piazza del Nuraghe

CANTI, RICHIAMI D’AMORE

Ginevra Di Marco, Voce e percussioni

Francesco Magnelli, pianoforte

Andreino Salvadori, chitarra, tzouras e armonium

Dalle storie struggenti della musica popolare toscana, alla proposta di nuove e variegate sonorità che accompagnano il raccontare l’uomo e le sue  passioni, la ricerca spirituale, il limite, la caduta, la possibile rinascita. L’intensa voce di Ginevra Di Marco e le morbide note di due eclettici musicisti/compositori (Francesco Magnelli: pianoforte; Andreino Salvadori: chitarra, tzouras e armonium)  per un concerto che fa una scelta di essenzialità formale, puntando ad essere  massima sostanza possibile. Un concerto che diventa magico momento di vita in comunione con il  pubblico. Ginevra Di Marco: straordinaria interprete, fra le più note della musica italiana contemporanea, si è mossa dalla scena del Rock indipendente con i CSIe PGR per poi dedicarsi alla carriera solista vincendo subito il Premio Tenco come artista esordiente. Nel progetto Stazioni Lunari di Francesco Magnelli si è confrontata con artisti di stili differenti, dal rock alla canzone d’autore al folk, dimostrando ancora una volta la sua grande ecletticità e forza interpretativa. Nel corso delle sue ricerche è approdata alla musica popolare (in particolare quella toscana) alla quale ha dedicato i suoi ultimi album. Andrea Salvadori: Compositore, chitarrista e sound designer, condivide dal 2000 il percorso artistico di Ginevra Di Marco. Dal 2003 collabora, sempre in qualità di musicista e arrangiatore, al progetto musicale Stazioni Lunari, diretto da Francesco Magnelli, cui partecipano moltissimi artisti del panorama musicale Italiano. La predilezione per la composizione musicale unita al sound design lo avvicinano al teatro in qualità di drammaturgo musicale con Armando Punzo direttore della Compagnia della Fortezza – non a caso regista-autore della scena – con cui stabilisce un vero sodalizio. Francesco Magnelli: compositore e produttore, ha suonato con i Litfiba, CCCP ed è stato promotore della nascita dei  CSI – Consorzio Musicisti Indipendenti. Con Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni da vita al Consorzio Produttori Indipendenti. È anche ideatore e direttore artistico di Stazioni Lunari, spettacolo musicale itinerante al quale prendono parte ogni volta autori e musicisti diversi, che interagiscono tra di loro in una fusione musicale che travalica stili e generi. La musica proposta proviene in parte dal repertorio di ogni artista e in parte da brani della tradizione della musica popolare di varie parti del mondo. Unico ospite fisso del progetto è Ginevra Di Marco, mentre tra gli altri artisti che hanno preso parte a Stazioni Lunari si ricordano: Cisco, Cristiano Godano, Simone Cristicchi, Giovanni Lindo Ferretti, Teresa De Sio, Piero Pelù, Morgan, Paola Turci.

2 agosto ore 21,00 Iglesias, Cattedrale

GLORIA ET HONORE CORONASTI DOMINE. MELODIE DALL’ANTICA LITURGIA ED ECHI DELLA TRADIZIONE RELIGIOSA IN ONORE DI SANT’ANTIOCO

con Giacomo Baroffio, Luigi Lai, Elena Ledda, Simonetta Soro, Pietro Cernuto, Mauro Palmas, Marcello Peghin, Silvano Lobina, Alessandro Foresti e il Coro Laus Cordis diretto da Kim Eun Ju Anastasia

Gloria et Honore Coronasti Domine. Melodie dall’antica liturgia ed echi della tradizione religiosa in onore di Sant’Antioco, è stato realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale di Sant’Antioco, la Diocesi e l’Archivio Storico Diocesano di Iglesias. Una lunga e intensa serata che inizierà con l’esecuzione di un frammento di una copia apografa di un intero uffizio gregoriano dell’epoca medievale, dedicato a Sant’Antioco martire. Interpreti di questo straordinario documento saranno Giacomo Baroffio, uno dei maggiori studiosi, cultori e interpreti del canto gregoriano, e il Coro Laus Cordis, diretto da Kim Eun Ju Anastasia. Sempre nell’eccezionale serata live, la cui direzione artistica è curata dal compositore e virtuoso della mandola e del liuto cantabile Mauro Palmas, saranno eseguiti “Gocius” campidanesi per launeddas e voce dedicati al martire sulcitano, “Gosos” in lingua spagnola di matrice medievale e musiche liturgiche, che rappresentano i punti più alti del patrimonio devozionale-popolare della Sardegna. Protagonisti sul palco il maestro di launeddas Luigi Lai, le voci di Elena Ledda e Simonetta Soro, il maestro di organo Alessandro Foresti, i fiati di Pietro Cernuto, il liuto cantabile di Mauro Palmas, la chitarra di Marcello Peghin e il mandoloncello di Silvano Lobina. 

22 agosto ore 21,00 Sant’Anna Arresi

23 Agosto ore 21,00 Iglesias, Giardini dell’Associazione Mineraria 

SCAVI, STORIE DI MINIERA

Musiche originali: Mauro Palmas

Arrangiamenti musicali: Mauro Palmas e Silvano Lobina

Testo di Mariangela Sedda

Con

Simonetta Soro, voce narrante

Mauro Palmas, mandole

Silvano Lobina, basso

L’idea produttiva nasce dall’esigenza di rappresentare sotto forma di concerto le vicende e le storie umane della gente di miniera. La vicenda è ancorata solidamente alla storia delle miniere sarde, alla descrizione minuziosa dei territori negli anni in cui le miniere furono protagoniste di benessere e sviluppo economico. Lo spettacolo si articola attraverso brevi scene, presentate da una  narratrice ormai adulta come una sorta di memoria collettiva, che raccontano storie di miniera attraverso le vicende umane e i cambiamenti che gli anni e il lavoro hanno prodotto nelle comunità dagli anni trenta fino agli anni cinquanta, al culmine dello sviluppo delle città minerarie. Sullo sfondo la grande Storia filtrata attraverso la quotidianità di piccole esistenze. I flash – back accendono singole storie individuali, storie comuni, private, che fanno rivivere il clima di  quegli anni. Ogni ricordo si porta dietro storie di lavoro, di lotte, di amori e di feste, che hanno riempito di vita e di fervore villaggi oggi desolati dall’abbandono. La musica, strettamente legata alla narrazione e che di quel mondo cattura suoni, voci e sentimenti, renderà possibile il dialogo tra realtà diverse, transitando fra tradizione e innovazione e incontrando tempi musicali che daranno vita a vividi orizzonti sonori.

27 agosto ore 19,00 Sant’Anna Arresi, Località Candiani(porto Pino) 

RICCARDO TESI – NUOVO CAMERISTICO

Michele Marini (clarinetto); Damiano Puliti (violoncello); Riccardo Tesi (organetto diatonico); Daniele Biagini (pianoforte)

Cameristico – questo il significativo titolo del progetto musicale di Riccardo Tesi – prende spunto da una occasionale collaborazione, avvenuta alcuni anni fa, tra il musicista toscano e Harmonia Ensemble, un trio del quale in questo nuovo gruppo è rimasta la presenza del violoncello di Damiano Puliti, che con  l’organettista aveva collaborato in più occasioni. Al pianoforte siede invece il pistoiese Daniele Biagini, anch’egli più volte collaboratore di Tesi, che ha anche contribuito agli arrangiamenti del disco. Infine, al clarinetto un altro musicista pistoiese, il brillante Michele Marini, che nonostante la giovane età ha esperienze nientemeno che nella Vienna Art Orchestra. Da quella prima esperienza “cameristica”, Tesi ha tratto una ben precisa idea di suono, ripresa, ampliata ed esplorata in molteplici direzioni in questo suo nuovo lavoro, che inanella una serie di composizioni connotate da un comune colore di fondo – quello camerstico, appunto – benché nate per occasioni e in tempi diversi, nonché caratterizzate da ispirazioni tra loro anche assai dissimili. Alcune traggono origine dalle danze popolari, grande ed affascinante serbatoio dal quale Tesi è solito attingere per dar corpo alle sue idee musicali: “La valse a Pierre”, dedicato alla memoria di Pierre Imbert, suonatore di ghironda, tema delicato e intimo con il quale i quattro protagonisti giocano assieme; “Mazurkazione”, originariamente nel bel CD Colline con Patrick Vaillant e Gianluigi Trovesi, qui caratterizzata dal suono del violoncello che offre agli altri tre la possibilità di reinterpretare, ciascuno a proprio modo, il bel motivo; “Ciclamino”, altro valzer dal forte sapore popolare (nasce infatti per un quadretto di ballo all’interno di un film ambientato nella Toscana tra le due guerre), ma che con questo suono assume una veste sorprendentemente intima; il curioso “Taranta Samurai”, nel quale i tamburelli di Alfio Antico e le percussioni di Gigi Biolcati arricchiscono il suono da camera e sostengono il ritmo proveniente dal nostro meridione. Dai nostri fratelli mediterranei arrivano invece le ispirazioni per “Macedonia” e “Istanbul”. La prima, nata per il festival della zampogna di Scapoli e poi entrata nel repertorio di Banditaliana, vede il quartetto cameristico duettare sui ritmi balcanici con un trio di musicisti – Ettore Bonafé alle tabla, Puccio Castrogiovanni allo scacciapensieri, Luisa Cottifogli alla voce – che mantengono acuminati quelli stessi ritmi, creando un contrasto affascinante. La seconda, introdotta da un lirico e toccante assolo del piano di Biagini, ha poi una bella struttura bipartita, con una parte dolente che precede  un’impennata ritmica, sempre su atmosfere mediorientali. La fantasia è alla base de “Il funambolo”, che quasi illustra il delicato sforzo – così simile a quello dei musicisti – di chi cammina sul filo, e de “L’azzurro del pesce”, nata per uno spettacolo teatrale per bambini e nel quale ancora le percussioni di Bonafé e lo scacciapensieri di Castrogiovanni conferiscono un’aria sognante. Pura poesia, infine, attraversa “Praga la notte”, anche questa nata per il teatro e dedicata a Franz Kafka, nella quale a dominare sono i suoni, dolcissimi, del violoncello e dell’organetto. Un CD soave, dalle molte sfaccettature, nel quale la poetica che caratterizza da sempre i lavori di Riccardo Tesi mostra il suo lato più intimo e riflessivo, senza però rinunciare alla vivacità popolare.

 

Dal 28 giugno al 4 luglio, Portoscuso ospiterà “Mare e Miniere 2015”, rassegna organizzata dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Regione Autonoma della  Sardegna, della  Fondazione Banco di Sardegna, del comune di Portoscuso e degli altri comuni coinvolti.

La rassegna musicale itinerante, all’ottava edizione, propone un denso programma artistico, educativo e naturalistico, che intende ridare centralità culturale ai luoghi legati al mare e alla cultura geo-mineraria del Sulcis Iglesiente, un territorio sorprendente e fascinoso caratterizzato anche dalla grande ricchezza di patrimonio storico e archeologico. Dall’area sulcitana la rassegna si irradierà in tutta l’isola con concerti ed eventi che toccheranno località di tutta la Sardegna, coinvolgendo le comunità e richiamando per tutto l’anno visitatori non solo interessati a consumare il magnifico blu delle acque mediterranee, ma anche a trovare benessere psico-fisico personale e a dedicarsi alla formazione culturale.

 Dopo il concerto inaugurale “Gloria et Honore Coronasti Domine. Melodie dall’antica liturgia ed echi della tradizione religiosa in onore di Sant’Antioco”, tenutosi il 19 aprile nella splendida cornice della Basilica di Sant’Antioco Martire e che ha visto protagonisti Giacomo Baroffio, il Coro Laus Cordis diretto da Kim Eun Ju Anastasia, Mauro Palmas, Luigi Lai, il Coro Su Concordu ‘e Su Rosariu di Santu Lussurgiu, Elena Ledda, Simonetta Soro, Alessandro Foresti, Pietro Cernuto, Marcello Peghin e Silvano Lobina, la rassegna entra nel vivo con la serie di Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare, che si terranno presso dal 28 giugno al 4 luglio 2015 a Portoscuso, presso l’Istituto Comprensivo Statale “Vittorio Angius” in via Asproni, 7. Tenuti da grandi maestri come Luigi Lai, uno dei depositari del repertorio tradizionale delle launeddas, e da alcuni tra  principali protagonisti del folk italiano, quali Elena Ledda, Simonetta Soro, Pietro Cernuto, Riccardo Tesi, Nando Citarella, Simone e Nicolò  Bottasso, Alessandro Foresti e Giuseppe Molinu, gli stage sono indirizzati sia a musicisti già formati sia a chi desidera avvicinarsi per la prima volta al mondo musicale tradizionale. Naturalmente, alle attività didattiche del mattino seguiranno i concerti serali, che si trasformeranno in occasioni davvero uniche, nelle quali insegnanti e allievi potranno interagire in feste di musica e danze.

Insomma, un’esperienza davvero unica, da vivere intensamente tra musica, cultura e straordinarie bellezze di luoghi in cui è possibile riscoprire l’antico fascino del Mediterraneo, nei suoi angoli più nascosti e spettacolari. Oltre agli eventi musicali e agli stage di canto, strumenti e danza, infatti, quest’anno partiranno anche itinerari turistici e naturalistici alla scoperta di un territorio sorprendente.

La partecipazione ai seminari rappresenterà per i corsisti anche una preziosa occasione per vivere sette intense giornate di studio e vacanza tra musica, cultura e straordinarie ricchezze storiche e  naturalistiche.

 Mare e Miniere 1Mare e Miniere 2

 Mare e Miniere a PortoscusoMare e Miniere Portoscuso 2

Organizzata dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Regione Autonoma della  Sardegna, della Fondazione Banco di Sardegna e dei comuni coinvolti, la rassegna musicale itinerante “Mare e Miniere”, giunge alla ottava edizione proponendo un denso programma artistico, educativo e naturalistico, che intende ridare centralità culturale ai luoghi legati al mare e alla cultura geo-mineraria del Sulcis Iglesiente, un territorio sorprendente e fascinoso caratterizzato anche dalla grande ricchezza di patrimonio storico e archeologico. Dall’area sulcitana la rassegna si irradierà in tutta l’isola con concerti ed eventi che toccheranno località di tutta la Sardegna, coinvolgendo le comunità e richiamando per tutto l’anno visitatori non solo interessati a consumare il magnifico blu delle acque mediterranee, ma anche a trovare benessere psico-fisico personale e a dedicarsi alla formazione culturale.

Dopo il concerto inaugurale “Gloria et Honore Coronasti Domine. Melodie dall’antica liturgia ed echi della tradizione religiosa in onore di Sant’Antioco”, tenutosi il 19 aprile nella splendida cornice della Basilica di Sant’Antioco Martire e che ha visto protagonisti Giacomo Baroffio, il Coro Laus Cordis diretto da Kim Eun Ju Anastasia, Mauro Palmas, Luigi Lai, il Coro Su Concordu ‘e Su Rosariu di Santu Lussurgiu, Elena Ledda, Simonetta Soro, Alessandro Foresti, Pietro Cernuto, Marcello Peghin e Silvano Lobina, la rassegna entra nel vivo con la serie di Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare, che si terranno presso dal 28 giugno al 4 luglio 2015 a Portoscuso (CI) presso l’Istituto Comprensivo Statale  “Vittorio Angius” in via Asproni, 7. Tenuti da grandi maestri come Luigi Lai, uno dei depositari del repertorio tradizionale delle launeddas, e da alcuni tra  principali protagonisti del folk italiano, quali Elena Ledda, Simonetta Soro, Pietro Cernuto, Riccardo Tesi, Nando Citarella, Simone e Nicolò  Bottasso, Alessandro Foresti e Giuseppe Molinu, gli stage sono indirizzati sia a musicisti già formati sia a chi desidera avvicinarsi per la prima volta al mondo musicale tradizionale. Naturalmente, alle attività didattiche del mattino seguiranno i concerti serali, che si trasformeranno in occasioni davvero uniche, nelle quali insegnanti e allievi potranno interagire in feste di musica e danze.

Insomma, un’esperienza davvero unica, da vivere intensamente tra musica, cultura e straordinarie bellezze di luoghi in cui è possibile riscoprire l’antico fascino del Mediterraneo, nei suoi angoli più nascosti e spettacolari. Infatti, oltre agli eventi musicali e agli stage di canto, strumenti e danza, quest’anno partiranno anche itinerari turistici e naturalistici alla scoperta di un territorio sorprendente.

Porticciolo e Municipio di Portoscuso

Sono iniziati, a Sant’Antioco, i festeggiamenti per l’anno santo straordinario, IV centenario del ritrovamento del corpo di Sant’Antioco Martire.

Domani sera, a partire dalle 18.30, nell’aula consiliare del comune di Sant’Antioco si terrà una conferenza sulla “Ricognizione antropologica e conservazione dei resti mortali di Sant’Antioco e interventi effettuati sui Corpi e Reliquie dei Servi di Dio”, curata dai professori Nazzareno Gabrielli e Vittorio Mazzarello.

Mercoledì è in programma la solenne apertura dell’anno santo straordinario con, alle 17.00, l’inizio della celebrazione nella chiesa di Santa Maria Goretti con processione verso la Basilica e una solenne concelebrazione presieduta da mons. Giovanni Paolo Zedda, vescovo di Iglesias, al termine della quale il vescovo impartirà la benedizione papale con annessa indulgenza plenaria; alle 19.00, nella Basilica di Sant’Antioco Martire, meditazione corale “Cantica pangite nunc Domino carmine digna” con la partecipazione di Mauro Palmas, Nando Citarella, Pietro Cernuto, Marcello Peghin, Silvano Lobina, Cuncordu e tenore di Orosei e il gruppo vocale Cantigos diretto da Barbara Mostallino.

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Dopo la giornata d’esordio di ieri che ha visto salire sul palco del Palanuraghe di Sant’Anna Arresi prima i Tenores di Bitti Remunnu ‘e Locu, uno tra i più noti ambasciatori della tradizione musicale sarda nel mondo che si è esibito in tutti i continenti, poi Le Mystere des Voix Bulgares, il coro bulgaro diretto da Dora Hristova, che più di ogni altro, è riuscito a diventare vero e proprio sinonimo di canto corale, grazie all’incredibile fascino esercitato sulle platee in ogni angolo del pianeta, nel corso di un’attività concertistica pluridecennale, oggi il XXIX festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz” propone nuovamente il Coro delle Voci Bulgare in “Suliru”, progetto originale al fianco di Elena Ledda, eccezionale ed innovativa interprete del patrimonio vocale isolano. Ad accompagnare le voci sul palco ci saranno le mandole di Mauro Palmas, le chitarre di Marcello Peghin e il basso di Silvano Lobina.

Il festival internazionale “Ai confini tra Sardegna e Jazz” è organizzato dall’Associazione Culturale Punta Giara, con il patrocinio di Regione Sardegna, assessorati al Turismo e Pubblica istruzione, ministero dei Beni culturali, gestione commissariale ex-provincia di Carbonia Iglesias, Fondazione Banco di Sardegna, amministrazioni di Sant’Anna Arresi e San Giovanni Suergiu e la sponsorizzazione di Cantina Mesa di Sant’Anna Arresi e Cooperativa Pescatori di Arborea.

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Giovedì 18 prenderà il via la XXIX edizione del festival internazionale di Sant’Anna Arresi ‘Ai confini tra Sardegna e Jazz’ a cura dell’Associazione Culturale Punta Giara, con il patrocinio di Regione Sardegna, assessorati al Turismo e Pubblica istruzione, ministero dei Beni culturali, Gestione commissariale ex-provincia di Carbonia-Iglesias, Fondazione Banco di Sardegna, amministrazioni di Sant’Anna Arresi e San Giovanni Suergiu e la sponsorizzazione di Cantina Mesa di Sant’Anna Arresi e Cooperativa Pescatori di Arborea.

Per l’inedita veste invernale, la rassegna abbandonerà la consueta cornice di piazza del nuraghe a favore di una più confortevole struttura coperta e riscaldata, allestita per l’occasione dal comune di Sant’Anna Arresi accanto al municipio e ribattezzata Palanuraghe, ormai quasi pronta per ospitare l’attesissimo evento.
A partire dalle ore 21.00 il primo appuntamento, nel segno del confronto tra culture vocali tradizionali, vedrà avvicendarsi sul palco i Tenores di Bitti Remunnu ‘e Locu e Le Mystere des Voix Bulgares. Se il coro di Bitti non ha bisogno di presentazioni, essendo da tempo tra i più noti ambasciatori della tradizione musicale sarda nel mondo, il coro bulgaro diretto da Dora Hristova è il gruppo che, più di ogni altro, è riuscito a diventare vero e proprio sinonimo di canto corale, grazie all’incredibile fascino esercitato sulle platee in ogni angolo del pianeta, nel corso di un’attività concertistica pluridecennale.
Con perfetta adesione allo spirito che ha animato le ventotto edizioni passate del festival di Sant’Anna Arresi, venerdì alle 19.00 il Coro delle Voci Bulgare salirà nuovamente sul palco dando vita a un progetto originale al fianco di Elena Ledda, eccezionale ed innovativa interprete del patrimonio vocale isolano. Ad accompagnare le voci sul palco troveremo le mandole di Mauro Palmas, le chitarre di Marcello Peghin e il basso di Silvano Lobina.
Un esordio eccezionale per la rassegna che coprirà l’intero periodo delle festività natalizie con dodici giornate di concerti durante le quali si alterneranno artisti internazionali e voci della tradizione locale in un percorso che accompagnerà il pubblico nel nuovo anno. Grande musica e manifestazioni culturali ed enogastronomiche tra le quali vale la pena citare la Notte delle Nieddittas, un cenone a base di specialità di mare  organizzato in collaborazione con la Cooperativa Pescatori di Arborea e la Proloco di Sant’anna Arresi, seguito dai concerti degli Snake Platform, ensemble di composizione istantanea, e del trio capitanato dalla voce ipnotica ed evocativa del californiano Dorian Wood.
Altro appuntamento da non perdere, i quattro concerti gratuiti che si avvicenderanno all’interno del Palanuraghe per la grande festa di capodanno. Animeranno il palco i Kandiru, Peter Evans, i Talibam! e la Bandakadabra, alcune tra le band più accattivanti dell’intero festival impegnate in incursioni oltre il jazz, all’insegna di una carica energetica in grado di trasportare le speranze del pubblico per un anno migliore di quello appena trascorso.
Più che mai, Sant’Anna Arresi sarà al centro di un fitto manifesto di concerti e jam session, aperitivi musicali alla Cantina Mesa, eventi di musica itinerante con la Bandakadabra, marching band che animerà le strade di vari paesi del Sulcis e serate di musica etnica e tradizione locale. Un programma arricchito da una lunga lista di attività che comprenderà spettacoli teatrali e performativi, escursioni tematiche, laboratori di fotografia naturalistica, tessitura, erbe medicinali e da cucina, conferenze, reading letterari e altro ancora, all’insegna di un impegno culturale e artistico che si auspica in grado di trasformare il piccolo centro sulcitano in una delle principali mete natalizie dell’isola.

Il coordinamento delle associazioni che concorrono a vario titolo alla realizzazione del festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz 2014″ sabato sera hanno tenuto una conferenza stampa congiunta e pubblica nei locali della Cantina Mesa, in località Su Baroni, a Sant’Anna Arresi, nel corso della quale hanno presentato il programma completo e definitivo delle attività parallele al festival. E’ stata inoltre presentata la nuova linea grafica delle bottiglie realizzate dalla Cantina Mesa appositamente per la XXIX edizione del festival, con il calendario 2015 creato dall’Associazione Culturale Punta Giara in ricordo di “Butch” Morris. Hanno partecipato, tra gli altri, il direttore artistico del festival, Basilio Sulis; Paolo Luigi Dessì, sindaco di Sant’Anna Arresi; Ponziana Ledda, responsabile della Cooperativa Destinazione Sulcis e coordinatrice del progetto “Il tempo nelle mani: viaggio nei sensi”; Francesco Peddoni, socio dell’associazione culturale Punta Giara; Luca Fontana, responsabile della Cantina Mesa ed i titolari delle attività produttive coinvolte.

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L’Associazione Culturale Punta Giara ha annunciato oggi il nome dell’ultima band attesa per completare il cartellone della XXIX edizione del festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”.
Ad affiancare il percussionista americano Hamid Drake il 28 dicembre sarà quindi la Grande Abarasse Orchestra, capitanata dal celebre John De Leo, cantante romagnolo dotato di straordinarie capacità vocali.

La figura artistica di De Leo non ha paragoni in Italia ed è sinonimo di geniale sperimentazione vocale e sonora. Considerato la voce più interessante del panorama musicale italiano, l’originalità della sua ricerca vocal-musicale e l’alchimia della sua arte in cui combina musica e letteratura, lo rendono un artista sui generis la cui unicità è riconosciuta anche all’estero.

Storico cantante dei Quintorigo e membro di innumerevoli ensemble internazionali, De Leo ha iniziato la sua carriera solista nel 2007, col suo primo album “Vago Svanendo”, turbinoso melange di sonorità, acclamato dalla critica nazionale come uno dei più innovativi dischi italiani di sempre. Negli ultimi anni De Leo si è dedicato a sperimentazioni artistiche che trascendono il contesto musicale, sconfinando fastosamente in territorio teatrale con alcuni spettacoli multimediali che fondono musica, recitazione e video-installazione.

Nell’ottobre 2014 la Carosello Record ha pubblicato il tanto atteso secondo album solista di De Leo, “Il Grande Abarasse”.
«IL GRANDE ABARASSE è un concept album ambientato in un ipotetico condominio dove ogni brano corrisponde a ognuno dei suoi appartamenti. La cosa certa – spiega John De Leo – è un’esplosione improvvisa: a seconda del brano è rappresentata in modi diversi. L’accadimento viene tradotto da differenti soggettive culturali o personali contingenti situazioni emotive. Volevo che l’esplosione corrispondesse alla materializzazione di una deflagrazione interiore la cui miccia, in ognuno dei condomini, era in realtà già accesa.»

Oltre alla presenza di John De Leo e la sua Grande Abarasse Orchestra il cartellone del festival è stato arricchito della presenza di alcuni musicisti ben conosciuti a livello nazionale. Ad accompagnare Elena Ledda nel suo concerto-incontro con il coro polifonico Le Mystere des Voix Bulgares troveremo Mauro Palmas alla mandola, Marcello Peghin alla chitarrra e Silvano Lobina al basso.

L’Associazione Culturale Punta Giara annuncia inoltre la presenza del trombettista Riccardo Pittau, stimato trombettista sardo e pioniere delle nuove rotte jazzistiche isolane. Pittau ha calcato il palco del festival di Sant’Anna Arresi in occasioni sempre considerevoli, all’interno dei progetti originali “A Boghe ‘Oghe” nel 2012 con Alberto Masala e il gruppo Stranos Elementos, “Piccola Pesca” nel 2007 con Andrea Pisu alle launeddas (ed elettroneddas) e Mauro Schiavone al piano, oltre la ormai storica “Conduction n. 192” di Butch Morris nel 2010. Pittau si esibirà il 29 dicembre in solo, in occasione del concerto-aperitivo organizzato dall’associazione per presentare l’album contenente la registrazione della “Conduction n. 192” prodotto dall’Associazione Culturale Punta Giara in onore di Butch.

Circa 400 persone hanno assistito ieri sera, nell’#Arena Fenicia di Sant’Antioco (ingresso gratuito), all’ultima tappa di “Songs from African and Mediterranean Skies”, progetto scaturito dall’incontro di due musicisti provenienti da continenti diversi, #Dudu Manhenga ed #Enzo Favata, che nella loro carriera artistica hanno intrecciato la tradizione musicale del proprio paese con le musiche moderne come il soul ed il jazz. E’ stato un mese di jazz ed altro intorno alla Sardegna nelle più belle località dell’Isola al tramonto.

Melodia, energia e poliritmia, modern jazz e musica tradizionale danno luogo ad un sound molto coinvolgente, di particolare originalità e freschezza, tra le nuvole del Mediterraneo ed i cieli dalle mille sfumature dell’Africa. La band è composta da sette artisti, cinque provenienti dallo Zimbabwe e due dalla Sardegna: Enzo Favata ai sassofoni con Marcello Peghin alle chitarre, si inseriscono nel gruppo musicale che accompagna abitualmente Dudu Manhenga, composto dal batterista Blessing Muparutsa, dal pianista Nick Nare, il bassista Joshua Kwesha ed il percussionista Othnell Moyo.
Dudu Manhenga è un’autentica leggenda dello Zimbabwe. E’ considerata l’erede di Miriam Makeba (Mama Afrika). Cantante e compositrice, il suo stile fa scivolare la musica tradizionale del suo paese verso l’afro-jazz, attraverso le sonorità della band e il caratteristico suono della #Mbira, il tradizionale pianoforte a pollice africano.
L’artista africana è conosciuta anche in Italia, dove ha tenuto una serie di tournées negli anni scorsi. Ha cantato per #Papa Benedetto XVI, durante il #VII Incontro Mondiale delle Famiglie, in rappresentanza del #Continente Africano. Enzo Favata, nella breve presentazione che ha preceduto il concerto,  l’ha accostata alla grandissima Mina e bisogna dire che, al termine di una straordinaria performance, il confronto è parso tutt’altro che azzardato. Il sassofonista sardo ha chiuso sottolineando ancora che forse troppo spesso siamo abituati a fidarci solo di ciò che conosciamo ma, talvolta, è opportuno accogliere nuove esperienze che poi non ci deludono.

Quella di ieri all’#Arena Fenicia di Sant’Antioco, nella quale Dudu Manhenga ha fatto sfoggio di abiti coloratissimi creati da lei stessa che considera una dichiarazione d’intenti e con i quali punta ad incoraggiare le donne africane a sposare la modernità senza perdere il contatto con la loro storia e la loro tradizione, è stata l’ultima tappa sarda del tour 2014 dell’accoppiata Favata-Manhenga ma ci sarà un seguito, con un CD, una tournée invernale del gruppo sardo in Zimbabwe e, nel 2015, un nuovo tour estivo italiano.

Dudu Manhenga ha iniziato a muovere i primi passi giovanissima come cantante di jazz e gospel nella città natale di #Makokoba, per poi trasferirsi ad Harare dove ha iniziato la carriera di cantante e corista al fianco di vere e proprie leggende della musica africana. Parallelamente ha studiato allo #Zimbabwe College of Music in Harare. Dopo una gavetta come corista, nel 2001 ha fondato con il marito e batterista Blessing Muparutsa (ha 4 figli, una bimba e tre maschietti)i “Color Blue”, band che è riuscita a sposare in maniera originale ed coinvolgente la musica afro, il contemporary jazz e la musica tradizionale dello Zimbabwe. Nel 2003, a ventidue anni, ha pubblicato il primo album, “On of the Blue”, miscela di afro jazz decisamente originale. Oggi, in Zimbabwe, Dudu Manhenga, è conosciuta non solo per la sua musica, ma anche per l’attivismo per i diritti delle donne.

Il concerto è stato preceduto dall’intervento di un rappresentante della #Fondazione Nurnet che l’organizzazione ha voluto coinvolgere per approfondire la conoscenza sugli aspetti archeologici del luogo.

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