29 March, 2024
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La richiesta di riapertura immediata di un tavolo tecnico presso il ministero dello Sviluppo economico con lo scopo di valutare le proposte per la riattivazione del ciclo produttivo della Keller. E’ questo l’elemento caratterizzante del vertice voluto dal presidente della Regione Christian Solinas per fare il punto sull’azienda del Medio Campidano. All’incontro, svoltosi all’assessorato regionale dell’Industria, hanno preso parte, per la Regione, l’assessore Anita Pili, l’assessore del lavoro Alessandra Zedda, il titolare dei trasporti Giorgio Todde e il responsabile della difesa dell’ambiente Gianni Lampis; per il consorzio industriale del Medio Campidano, il presidente Luca Argiolas; per le sigle sindacali erano presenti al tavolo i segretari regionali della Fiom-Cgil e della Fsm-Cisl Roberto Forresu e Marco Angioni e Edoardo Bizzarro, nonché il segretario della Uilm-Uil del Medio Campidano Andrea Farris.

Dopo gli interventi del presidente del consorzio industriale e dei vertici sindacali, che si sono detti soddisfatti per la tempestiva convocazione della riunione, l’assessore del lavoro Alessandra Zedda ha comunicato l’imminente approvazione da parte della giunta regionale del ddl che consentirà di meglio specificare l’articolo della legge di stabilità che di fatto rendeva inapplicabili sia le misure dei  progetti Lavoras, sia l’indennità una tantum.

«A tal proposito – ha specificato Alessandra Zedda – tutti i lavoratori della Keller sono già stati inseriti negli elenchi dei beneficiari profilati dall’agenzia regionale per il lavoro.»

L’assessore della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis ha sottolineato “la straordinaria attenzione che l’esecutivo regionale ha da subito voluto riservare alla “questione Keller”, vista la sua rilevanza sociale ancor prima che economica nella prospettiva di una parziale mitigazione della crisi economica che da anni relega il Medio Campidano, per troppi anni ignorato dalla politica, a fanalino di coda in tutte le classifiche nazionali come area più povera d’Italia”. “In quest’ottica – gli ha fatto eco il titolare dei trasporti Giorgio Todde – deve essere letta la forte volontà della giunta guidata da Christian Solinas  di operare in maniera sinergica tra assessorati per salvaguardare l’occupazione e assicurare uno sviluppo concreto al territorio”.

In conclusione, l’assessore dell’industria Anita Pili ha voluto riaffermare l’esigenza, condivisa dai colleghi di giunta e in accordo con i rappresentanti dei lavoratori e con il consorzio industriale, della veloce riapertura di un tavolo tecnico presso il ministero dello Sviluppo economico per «valutare le due proposte in campo per la riattivazione del ciclo produttivo dell’industria di Villacidro: quella di un consorzio di imprese sarde e quella di un gruppo di interesse iraniano. Non è esclusa tra le altre, la valutazione di ipotesi alternative, come quelle già avviate nel territorio regionale siciliano e che ha consentito lo spostamento del personale ex Keller presso l’azienda del trasporto ferroviario».

La sollecitazione al Ministero – è stato concordato al termine dell’incontro – sarà condotta dall’assessorato dell’industria di concerto con gli altri assessorati coinvolti, con il consorzio industriale provinciale del Medio Campidano e con le parti sindacali.

 

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Questa mattina la dirigenza della SiderAlloys, formata da Giuseppe Mannina, Alfredo De Vito, Franco Meloni e Lucio Caruso, ha incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali FSM-CISL (Marco Angioni, Rinaldo Barca, Enea Pilloni ed Elvio Muscas (FIOM-CGIL (Roberto Forresu, Bruno Usai e Gianmarco Zucca), UILM-UIL (Renato Tocco) e FLM Uniti-CUB (Angelo Diciotti), per discutere gli argomenti oggetto della richiesta di incontro sindacale pervenuta lo scorso 7 marzo.

«In linea con quanto dichiarato nel corso dell’ultima riunione tenutasi a Roma nella sede del Mise – si legge in una nota congiunta firmata al termine della riunione –, l’attività genericamente classificata di “pre-revamping” procede in maniera spedita. Il gruppo dei tecnici è rientrato dalla trasferta in Cina, dopo aver concluso, in maniera definitiva, gli elementi di ingegneria, rispetto ai quali erano emersi motivi di criticità. Tale quadro di riferimento costituiva la condizione per giungere rapidamente alla definizione del contratto tecnico.»

«Procede anche in queste settimane l’iniziativa aziendale volta ad ottenere le opportune garanzie sull’attivazione del tavolo di confronto che ha come scopo principale la definizione delle tariffe energetiche senza le quali risulterà estremamente difficile concludere la stesura ultima del piano industriale capace di garantire il sicuro riavvio della produzione di alluminio dello stabilimento di Portovesme – si legge ancora nella nota -. Nel pieno rispetto dell’accordo siglato in materia di assunzioni del personale ex Alcoa e in attesa del piano industriale, al quale è strettamente legata la previsione occupazionale, si continua a procedere con gradualità all’assunzione di nuove figure strettamente necessarie al funzionamento di alcuni reparti. Infatti, in tale ottica, sono stati assunti due impiegati tecnici che opereranno nella sezione ambiente e sicurezza ed è prevista un’ulteriore assunzione dal 1° aprile di altri due addetti (numero uno impiegato sezione ambiente, numero uno elettricista per reparto conversione). A partire da lunedì 25 marzo – conclude la nota – avranno inizio i colloqui del personale di ciascun reparto con il precipuo scopo di identificare, aggiornandole alla fase attuale, le caratteristiche tecniche e professionali che ciascun addetto possiede. Tale attività d’indagine consentirà di formulare un’ipotesi di lavoro sulla ricostruzione degli organici che costituirà la base di discussione con le organizzazioni sindacali e inoltre, fornirà sufficienti indicazioni per l’individuazione di figure professionali che potrebbero essere utili per lo svolgimento delle attività pre-revamping e revamping che saranno effettuate in via diretta e/o indiretta.»

L’incontro odierno si è svolto a distanza di 24 ore dal rifiuto alla richiesta di incontro del Movimento lavoratori diretti e indiretti ex Alcoa annunciato ieri mattina con un comunicato stampa dalla stessa direzione SiderAlloys.

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Manolo Mureddu è stato eletto componente della segreteria regionale della FSM CISL «con l’incarico di rappresentare dal punto di vista politico-sindacale i metalmeccanici della CISL nel Sulcis Iglesiente».

«Un grazie anche agli amici delegati del Sulcis e ai tanti lavoratori aderenti all’organizzazione che, ancora prima di oggi, già dalle scorse settimane, avevano sostenuto questo percorso – ha scritto Manolo Mureddu in un post su facebook -. Un ringraziamento vero per la stima e la fiducia accordata da tutti loro e, ovviamente, al segretario uscente, Enea Pilloni che, oltre ad aver degnamente ed incisivamente rappresentato l’organizzazione negli anni, ha saputo, soprattutto negli ultimi mesi, costruire una comunità umana basata su valori e obiettivi condivisi che oggi ha dato una grande prova di maturità e di rara unità. Auguri a Enea per il raggiungimento dell’agognata quanto meritata pensione. Un enorme grazie al precedente segretario, Rino Barca, che per primo ha creduto nelle mie potenzialità e che per anni è stato il trainatore dell’organizzazione ed il grande protagonista delle vertenze industriali che ancora oggi ci vedono impegnati. Rino ed Enea, di cui mi onoro di essere amico e anche allievo, sono due figure che hanno rappresentato per molti anni l’anima e i più genuini valori della nostra organizzazione. Il loro incalcolabile bagaglio di esperienza e competenza acquisito nel tempo, resterà a nostra disposizione perché il loro impegno a favore della nostra azione sindacale, pur nella nuova condizione di pensionati, non verrà a mancare. Resteranno al nostro fianco finché lo vorranno e lo riterranno utile.
Un ringraziamento d’obbligo al Segretario Generale FSM, Marco Angioni, per la fiducia e il sostegno dimostratomi e dimostratoci e per la sua continua opera di consolidamento e rafforzamento dell’organizzazione.
Così come a Giancarlo Sanna, tra i fondatori e Padre Nobile della nostra piccola ma grande FSM, e a Mauro Branca, dirigente cagliaritano, che oggi si è commosso dalla gioia nel vedere tanta e sincera condivisione.
Grazie alla Segretaria della USR, Federica Tilocca, oggi presente, per averci accompagnato in questo meraviglioso Consiglio Generale. 
E un grazie di cuore – ha concluso Manolo Mureddu – non può che andare al nostro Segretario Nazionale, Marco Bentivogli che, pur con mille difficoltà, ha voluto a tutti i costi presenziare in questa importante giornata. La sua azione sindacale (da sempre vicina ai nostri bisogni e alle nostre battaglie) è motivo di grande orgoglio per tutti noi.»

 

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L’attivo quadri e delegati della FSM CISL del Sulcis Iglesiente si è riunito ieri nella sede di via Mazzini, a Carbonia, alla presenza del segretario confederale della Cisl del Sulcis Iglesiente, Fabio Enne, del segretario regionale della FSM Marco Angioni, del segretario regionale responsabile territoriale della FSM del Sulcis Iglesiente e della provincia di Sassari Enea Pilloni.

Al centro del dibattito, i nuovi assetti organizzativi, rapporti e collaborazione con la Confederazione territoriale, stato dell’arte delle vertenze industriali.

Il responsabile territoriale della FSM del Sulcis Iglesiente e della provincia di Sassari, Enea Pilloni, ha ufficializzato le nuove nomine ed ha assegnato i nuovi incarichi:

  • Manolo Mureddu, coordinatore politico-sindacale territoriale;
  • Giuseppe Masala, coordinatore organizzativo-sindacale territoriale;
  • Gianni Defraia, referente dell’organizzazione per la Portovesme srl;
  • Laura Loni, responsabile dei servizi per l’organizzazione;
  • Maurizio Loddo, responsabile operativo della sede.

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Quattro appuntamenti per avvicinare la cultura alle periferie e costruire nuove occasioni per la fruizione della letteratura, anche attraverso lo strumento dell’audiolibro. È questo l’obiettivo del progetto “Voci del passato”, promosso a Cagliari dal festival Leggendo Metropolitano in collaborazione con Orientare, la Mem – Mediateca del Mediterraneo e l’Aes – Associazione Editori Sardi.

Nella Grotta della Vipera, l’antico sepolcro romano di Attilia Pomptilla nel cuore del quartiere di Sant’Avendrace, verranno diffusi i suoni e le voci contenuti in quattro audiolibri, ispirati al tema della nona edizione del Festival Leggendo Metropolitano, “Tra la memoria e l’oblio”. Il biglietto di ingresso alla Grotta della Vipera è di 1 euro (gratis per bambini fino ai sei anni, portatori di handicap e accompagnatori).

L’iniziativa vuole in questo modo creare una nuova occasione di diffusione della cultura in quei contesti cittadini che troppo spesso ne restano esclusi, e al contempo agevolarne la fruizione a beneficio di chi – per motivi anagrafici o di disabilità permanente o temporanea – tende ad autoescludersi da tante occasioni pubbliche.

“Voci dal passato” parte sabato 20 maggio alle ore 16.00 con l’audiolibro della Cuec “Tempus”, con la voce del suo autore Giulio Angioni e le musiche di Marco Angioni, per un appuntamento che vuole essere un tributo al grande scrittore recentemente scomparso.

La rassegna “Voci dal passato” proseguirà sabato 27 maggio, sempre alle ore 16.00, con la poesia civile sarda di “Suono di pietra” recitata dall’attore Mario Faticoni, in un audiolibro pubblicato da Condaghes nella collana “Carta e musica”.

La voce narrante di Paolo Poli risuonerà invece nell’antico monumento romano sabato 3 giugno. L’attore  infatti il protagonista dell’audiolibro “Storia di un gatto” di Enrico Costa, pubblicato da Mediando.

L’ultimo appuntamento con “Voci dal passato” rientrerà nel programma del Festival Leggendo Metropolitano. Da giovedì 8 sabato a 10 giugno, sempre alle ore 16.00 e sempre nella Grotta della Vipera, protagonista dell’ultimo appuntamento dell’iniziativa sarà il capolavoro di Emilio Lussu “Un anno sull’altipiano”, letto da sessanta nomi della letteratura e dello spettacolo (da Marcello Fois a Neri Marcorè, da Massimo Carlotto a Fabrizio Falco), in un’opera orchestrata da Daniele Monachella, che dà voce al personaggio principale.

Giulio Angioni.

Palazzo della Regione 1 copia

La segreteria territoriale della FSM CISL del Medio Campidano – Cagliari manifesta forte preoccupazione per la vertenza Keller dopo la bocciatura da parte della Corte d’appello del tribunale di Cagliari del ricorso contro il fallimento.

«Nell’assemblea tenutasi stamattina nel piazzale dello stabilimento e alla quale hanno partecipato circa un centinaio di lavoratori – scrive in una nota il segretario Marco Angioni – si è deciso di richiamare fortemente l’Amministrazione regionale ai propri doveri verso i 287 lavoratori sardi (più indotto di 120 unità) coinvolti nella vicenda e rispetto all’intero territorio del Medio-Campidano ormai annoverato dalle statistiche col triste primato di più povero d’Italia.

Come FSM-CISL riteniamo che in questo momento ci siano le condizioni ideali sotto ogni punto di vista, affinché la Regione Sardegna attivi un’operazione di scouting nazionale e internazionale per identificare dei soggetti imprenditoriali che possano rilevare lo stabilimento. La condizione è ideale anche perché i lavoratori coinvolti sono tutti in mobilità e in caso di assunzione da parte di eventuali aziende che dovessero proporsi, porterebbero in dote una considerevole quota di sgravi fiscali.»

«D’altro canto – aggiunge Angioni – crediamo anche che la Regione Sardegna potrebbe favorire a sua volta l’appetibilità dello stabilimento con degli investimenti inerenti la manutenzione e l’ammodernamento della rete ferroviaria regionale per, in tal modo, favorire e sostenere la ripresa e continuità produttiva dello stabilimento ex Keller, a oggi unico in Sardegna in grado di costruire, revisionare e ristrutturare tutto ciò che si muove tramite rotaia.»

Mercoledì 22 aprile, alle ore 15.30, n Viale Trento, a Cagliari, contestualmente all’incontro previsto tra i rappresentanti della Regione, gli Amministratori locali e le organizzazioni sindacali, si terrà l’assemblea dei lavoratori che attiveranno un sit-in a sostegno dell’incontro sotto al Palazzo regionale.

Tribunale di Cagliari 100

Venerdì 6 febbraio la Corte d’Appello del Tribunale di Cagliari discuterà il ricorso contro il fallimento della “Keller Elettromeccanica” decretato nel novembre scorso dal medesimo tribunale.

Per l’occasione la scrivente organizzazione sindacale sarà presente dalle ore 11:00 di fronte al palazzo del Tribunale di Giustizia di Cagliari per un sit-in insieme a tutti i lavoratori(e le altre OO.SS.) per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità e importanza di ribaltare la precedente sentenza di fallimento in “Amministrazione Straordinaria” per permettere in questo modo la conservazione dei posti di lavoro e la salvaguardia del sito produttivo.

«Per il 6 febbraio, in considerazione del particolare e difficile momento – dichiara Marco Angioni segretario provinciale Fsm-Cisl -, invitiamo tutti i rappresentanti politico-istituzionali regionali (presidente Pigliaru, assessori e consiglieri) nonché i sindaci dei comuni del Medio Campidano, a presenziare e dare manforte ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali al sit-In previsto sotto il tribunale.»

Secondo Mauro Branca, Rsu Fsm-Cisl: «Abbiamo bisogno di tutto il sostegno possibile da parte della cittadinanza e dei rappresentanti istituzionali. Se il tribunale non modificherà la sua decisione, sarà la fine per centinaia di padri di lavoro. Anche perché nel nostro territorio, non esistono valide alternative lavorative».

La Fsm-Cisl ritiene la vertenza Keller fondamentale ed emblematica per tutta la Sardegna. Keller è uno degli ormai pochi stabilimenti sardi di puro manifatturiero in grado di rappresentare innovazione e importanti professionalità. La classe dirigente politica – secondo l’organizzazione sindacale – deve fare tutto il possibile affinché la Sardegna non si privi di questa importante e strategica produzione e soprattutto deve adoperarsi concretamente affinché venga invertita la grave deindustrializzazione in atto da diversi anni.

E’ stato siglato oggi l’accordo per la Cassa Integrazione Ordinaria per 13 mesi riguardante 100 lavoratori dell’azienda Vitrociset operante in località Capo San Lorenzo, in provincia di Cagliari.

L’accordo è stato sottoscritto per tutelare i lavoratori rispetto al crollo improvviso e imprevedibile di commesse da parte dell’azienda.

La Vitrociset, azienda operante da 50 anni in Sardegna che occupa 140 lavoratori, oltre a essere un importante valore aggiunto economico per il Sarrabus Gerrei, rappresenta anche una delle aziende a più alto potenziale tecnologico operanti in Sardegna con un livello qualitativo-professionale dei suoi addetti tra i più elevati in assoluto.

«Manifestiamo una fortissima preoccupazione rispetto allo scenario che si sta profilando – dice Salvatore Carta, responsabile Fsm-Cisl per il Sarrabus Gerrei -. Ci auguriamo che la perdita di commesse sia realmente temporanea e che i lavoratori tornino presto al proprio lavoro. Il nostro territorio è stato già duramente colpito dalla crisi e non possiamo permetterci l’ulteriore perdita di posti di lavoro.»

«La Vitrociset è un’azienda strategica per il territorio ma soprattutto per la Sardegna, visto anche l’elevatissimo livello tecnologico del settore in cui opera – aggiunge Marco Angioni, segretario Fsm-Cisl della provincia di Cagliari -. Generalmente i contratti triennali venivano finanziati annualmente. Invece per il 2015 l’azienda ha ricevuto una comunicazione della Namsa, dove è stato comunicato il blocco delle commesse dovuto alla mancanza di fondi. Siamo molto preoccupati per questi improvvisi sviluppi e ci auguriamo che questa situazione sia dovuta esclusivamente a una questione di carattere burocratico. Ciononostante – conclude Angioni -, ci riserviamo di mettere in campo tutte le iniziative sindacali adeguate ad affrontare questa situazione.»

Si è tenuto oggi, al ministero dello Sviluppo Economico, l’atteso incontro sulla vertenza Keller. Erano presenti, per il Governo il sottosegretario Giampietro Castano, i rappresentanti delle regioni Sardegna e Sicilia e le organizzazioni sindacali. Sono state esaminate l’analisi e la verifica delle condizioni giuridiche per poter intraprendere il ricorso nei confronti della recente sentenza del tribunale di Cagliari che ha, di fatto, decretato il fallimento dell’azienda ed il licenziamento per oltre 350 lavoratori.

Dopo un’approfondita disamina della questione e dopo aver compiuto le opportune verifiche, il ministero dello Sviluppo economico ha dichiarato di aver riscontrato tutte le condizioni giuridico-legali per potersi opporre a questa sentenza e per presentare ricorso. Sulla stessa linea, peraltro proposta e fortemente perorata dalle organizzazioni sindacali, anche i rappresentanti delle regioni Sardegna e Sicilia.

La segreteria regionale Fsm-Cisl ha manifestato soddisfazione per l’impegno mostrato dalle istituzioni nazionali e regionali: «Oggi l’incontro era totalmente rivolto alla ricerca di chiarimenti, soluzioni e impegni per la preparazione dell’opposizione  e del ricorso a una sentenza che da subito abbiamo ritenuto ingiusta e profondamente lesiva delle prerogative di centinaia di lavoratori e dell’intero comparto economico del Medio-Campidano – afferma Marco Angioni, segretario provinciale Fsm-Cisl -. Pur restando intatti ed attuali tutti gli altri percorsi sindacali per la risoluzione della vertenza, riteniamo importante l’impegno assunto dal governo e dalle istituzioni regionali della Sardegna nell’intrapresa del ricorso e dell’opposizione alla sentenza. La vertenza Keller è ai primi posti della nostra agenda sindacale e non lasceremo nulla di intentato per risolverla.»

L’assemblea dei lavoratori Keller, svoltasi stamattina nello stabilimento di Villacidro, ha respinto con forza l’ipotesi di fallimento sentenziata dal Tribunale di Cagliari.

«Appena appresa la notizia del fallimento, abbiamo immediatamente inoltrato la richiesta per un incontro al presidente della Regione Francesco Pigliaru per discutere dei provvedimenti e delle iniziative urgenti da mettere in campo per affrontare e ribaltare questa drammatica situazione – ha detto Marco Angioni, segretario provinciale Fsm-Cisl – ma a oggi, non è arrivata alcuna risposta e riscontro.»

«Pertanto, vista la poca attenzione rivolta alla nostra vertenza in questa particolare e difficile fase da parte delle istituzioni regionali, abbiamo deciso di convocare per domani mattina a Cagliari un sit-In di protesta sotto la Regione che continuerà a oltranza – ha concluso Angioni – finché il presidente Pigliaru non ci incontrerà e prenderà impegni rispetto al proseguo della vertenza.»

«Ci aspettiamo dalla Regione – ha dichiarato Giancarlo Sanna, segretario organizzativo regionale Fsm-Cisl – un impegno senza precedenti per scongiurare l’ipotesi di licenziamento di oltre 350 padri di famiglia.»