19 April, 2024
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Una perla del capocannoniere Ciro Immobile (colpo di tacco da cineteca) al 95′ ha negato al Cagliari una vittoria contro la Lazio che sembrava ormai acquisita ed avrebbe portato con sé un peso rilevante sulla classifica che nella zona calda vede un affollamento di squadre racchiuse in pochi punti (5 in due punti, 6 in quattro punti).

Il Cagliari ha disputato una partita eccellente, completamente diversa rispetto a quella di due settimane fa con il Napoli (va detto che la Lazio, soprattutto in questa fase della stagione, non vale certamente il Napoli), ed ha sbloccato il risultato al 25′ con Leonardo Pavoletti, pronto a ribadire in rete di testa un pallone deviato sulla traversa dal portiere laziale Thomas Strakosha su un colpo di testa di Kwang-Song Han.
La reazione della Lazio non s’è fatta attendere ed ha portato al pareggio dopo soli 9 minuti. Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Luis Alberto, Luca Ceppitelli è intervenuto per evitare l’intervento di Lucas Leiva ma la sua deviazione sfortunatamente ha spedito il pallone alle spalle di Alessio Cragno.
La prima metà della ripresa non ha offerto particolari emozioni, né dall’una né dall’altra parte e il tecnico laziale Simone Inzaghi ha tentato il tutto per tutto per cercare di vincere la partita, inserendo Sergej Milinković-Savić e Felipe Anderson (inizialmente tenuti a riposo in vista del match di ritorno degli ottavi di finale dell’Europa League con la Dinamo Kiev), al posto di Jordan Lukaku e Marco Parolo.
Al 25′ il portiere della Lazio Thomas Strakosha e Luiz Felipe pasticciano su un disimpegno, Leonardo Pavoletti si e termina a terra. L’arbitro Marco Guida inizialmente non concede il calcio di rigore ma interviene il Var che capovolge la decisione ed assegna il calcio di rigore al Cagliari. Sul dischetto dopo alcuni minuti dall’azione del fallo, si presenta Nicolò Barella, che non sbaglia.
A quel punto Diego Lopez sprona i suoi a difesa del preziosissimo vantaggio e le cose vanno bene fino al 95′, quando CiroImmobile si inventa un goal capolavoro, beffando Alessio Cragno con uno meraviglioso colpo di tacco su cross di Felipe Anderson.
Finisce 2 a 2, con una grande amarezza per il Cagliari che ormai stava assaporando il gusto di un’importantissima vittoria che avrebbe consentito di distanziare di due punti in più le dirette concorrenti per la salvezza. Oggi il Cagliari ha 26 punti, uno in più del Chievo, due del terzetto Crotone-Sassuolo-Spal e quattro sul Verona.

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Riparte il campionato dopo l’interruzione determinata dalla tragica scomparsa di Davide Astori, il capitano della Fiorentina che ha lasciato a Cagliari tanti ricordi per la sua lunga esperienza con la maglia rossoblu, durata ben sei stagioni (dal 2008 al 2014, 174 presenze, 3 goal). La partita non disputata domenica scorsa a Marassi con il Genoa, verrà recuperata il 3 aprile.

Alla Sardegna Arena arriva la Lazio, una delle grandi del campionato, in corsa per uno dei primi quattro posti che valgono la qualificazione diretta alla Champions League, sicuramente non nel suo miglior periodo di forma ma in grado di fare paura in trasferta, dove ha conquistato 29 dei 42 punti a disposizione in 14 giornate, frutto di ben 9 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Uno degli elementi sui quali cercherà di fare leva il Cagliari, oltre alla voglia di riprendere a conquistare preziosi punti salvezza e all’entusiasmo del pubblico della Sardegna Arena, è il numero di goal subito in trasferta dalla Lazio, ben 20, alla media di quasi 1,5 a partita. Per contro, la squadra di Simone Inzaghi ha un attacco che fa paura, capace finora di realizzare in trasferta ben 33 reti, stesso bottino messo insieme dalla Juventus, superiore a quello del Napoli (30).

Sono tanti gli uomini della Lazio da controllare con particolare attenzione: dal bomber Ciro Immobile – capocannoniere del campionato con 23 reti realizzate in 24 partite (stesso numero con il quale ha concluso la passata stagione in 36 giornate; le reti realizzate nella stagione in corso tra campionato e coppe sono addirittura 33) – a Milinkovic-Savic, da Felipe Anderson a Luis Alberto.

Alla gara del girone d’andata, vinta dalla Lazio per 3 a 0, è legato l’esordio di Diego Lopez sulla panchina rossoblu, dopo l’esonero di Massimo Rastelli.

Il tecnico rossoblu deve fare a meno di Joao Pedro, sospeso dopo essere stato trovato positivo all’idroclorotiazide (un diuretico) nei test effettuati da Nado Italia subito dopo la partita con il Sassuolo dell’11 febbraio scorso, ma recupera Diego Farias, terzo del reparto offensivo al fianco del nordcoreano Kwang-Song Han e di Leonardo Pavoletti.

Dirigerà Marco Guida di Torre Annunziata, assistenti di linea Ciro Carbone di Napoli e Giorgio Schenone di Genova. Quarto ufficiale Ivano Pezzuto di Lecce. Addetti al VAR Claudio Gavillucci di Latina e Alberto Tegoni di Milano.

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Una doppietta dell’ivoriano Frank Kessie in 6 minuti nella parte finale del primo tempo ha consentito al Milan di rimontare il goal iniziale di Nicolò Barella e di uscire con i 3 punti dalla Sardegna Arena nella sfida valida per la seconda giornata di ritorno del campionato di serie A.

Al Cagliari non è stata sufficiente una partita generosa, ben giocata nella parte iniziale, per strappare un risultato positivo al termine di un incontro sostanzialmente equilibrato, condizionato da un fortissimo vento di maestrale.

La partita era iniziata benissimo per il Cagliari, in vantaggio già al 7’ con un gran goal di Nicolò Barella che si è inserito dalla sinistra, si è accentrato ed ha beffato Gianluigi Donnarumma con un destro preciso. Il Milan ha reagito subito, cercando spesso Nikola Kalinić, ben controllato dai difensori rossoblù.

Al 16′ il Cagliari ha perso uno sfortunatissimo Marco Sau, ritornato titolare dopo diverso tempo, messo fuori causa da un guaio muscolare e sostituito da Diego Farias.

Al 24’ Alessio Cragno ha negato il pari a Frank Kessie, autore di una bella conclusione indirizzata all’incrocio dei pali. Il Cagliari ha cercato in un paio di occasioni il goal del 2 a 0 ma proprio nel suo momento migliore, il Milan ha trovato il pareggio, al 36′, su un calcio di rigore decretato dal direttore di gara Marco Guida per un fallo di Luca Ceppitelli su Nikola Kalinić e trasformato da Frank Kessie.

Il goal ha dato la carica al Milan che ci ha provato ancora al 41’ con Nikola Kalinić, imbeccato da Frank Kessie e lo stesso centrocampista ivoriano al 42′ ha concesso il bis, portando il Milan in vantaggio: conclusione di Davide Calabria deviata da un difensore, Nikola Kalinić (in posizione sospetta) ha controllato bene ed ha offerto un assist all’indietro a Frank Kessie che ha piazzato il pallone nell’angolo lontano, imprendibile per Alessio Cragno.

Nel secondo tempo, decisamente meno bello del primo, il Cagliari ci ha provato con grande generosità ma le occasioni da goal sono state poche e non significative. La più preziosa l’ha costruita il Milan al 9′ con Giacomo Bonaventura, sulla cui conclusione dalla distanza si è esaltato il portiere rossoblu Alessio Cragno. Nel finale i due tecnici hanno effettuato alcuni cambi e al 35′ il Milan è rimasto in 10 uomini per l’espulsione di Ricardo Rodríguez per doppia ammonizione. Altri due cambi nel Milan e al 43′ le due squadre sono tornate in parità numerica, per l’espulsione di Nicolò Barella, anche lui per doppia ammonizione.

L’ultimo brivido in pieno recupero, con un colpo di testa di Leonardo Pavoletti, su angolo di Andrea Cossu, terminato di poco a lato alla destra di Gianluigi Donnarumma.

Il Milan di Gennaro Gattuso conquista la seconda vittoria consecutiva e sale a quota 31 punti, al 7° posto; il Cagliari resta fermo a quota 20, al quint’ultimo posto, con 4 punti di margine sulla terz’ultima posizione, occupata dalla Spal, uscita imbattuta dalla Dacia Arena di Udine.

Domenica prossima il Cagliari giocherà a Crotone, un delicato scontro salvezza, contro la squadra di Walter Zenga, carica per la splendida vittoria per 3 a 0 conquistata oggi al Bentegodi di Verona ed ora a soli due punti dai rossoblu. Diego Lopez, purtroppo, dovrà fare a meno di Nicolò Barella e Leonardo Pavoletti, che verranno squalificati a seguito dell’espulsione e dell’ammonizione (il centravanti era diffidato) rimediate oggi. Il Milan ospiterà la lanciatissima Lazio di Simone Inzaghi, impostasi oggi per 5 a 1 sul Chievo.

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Archiviata l’amara sconfitta di Torino, il Cagliari di Diego Lopez torna alla Sardegna Arena per una delle sfide più importanti in chiave salvezza, contro il Verona di Fabio Pecchia. I tre punti in palio potrebbero avere un peso fondamentale, soprattutto dopo le grandi occasione mancate nei match casalinghi con Sassuolo, Chievo e Genoa, altre tre dirette concorrenti nella lotta per la salvezza che hanno portato via dalla Sardegna Arena l’intera posta in palio nel periodo più critico di questo avvio di stagione rossoblu. Nel girone di ritorno Pavoletti e compagni giocheranno questi scontri diretti in trasferta, ragione per cui sarà fondamentale presentarsi a quegli appuntamenti con una classifica sufficientemente tranquilla.

L’Hellas Verona, a dispetto della classifica precaria, è una squadra in crescita. Ha perso di misura lunedì sera contro l’Inter, con tanti rimpianti. Fabio Pecchia dispone di pezzi pregiati come Alessio Cerci e Giampaolo Pazzini, ex nazionali ancora in buone condizioni. Il Cagliari è chiamato ad una partita attenta, senza quelle distrazioni difensive che troppo spesso sono state fatali.

Diego Lopez si attende tanto da Leonardo Pavoletti, Joao Pedro, Marco Sau (venerdì l’attaccante originario di Sorgono ha festeggiato il suo 30° compleanno) e Diego Farias. Il tecnico rossoblu ha perso Marco Capuano ma ritrova Fabio Pisacane.

Dirigerà l’incontro Marco Guida della sezione AIA di Torre Annunziata, assistenti di linea Meli e Colarossi, IV uomo Marini, VAR Maresca, AVAR Carbone.

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Dopo l’impresa di Ferrara, il Cagliari ritorna alla Sardegna Arena per affrontare il Sassuolo (inizio ore 20.45, dirige Claudio Gavillucci di Latina, assistenti di linea Claudio La Rocca di Ercolano e Alessandro Costanzo di Orvieto, quarto ufficiale Francesco Paolo Saia di Palermo, addetti al VAR Marco Guida di Torre Annunziata e Antonio Giua di Olbia), a quattro giorni dalla seconda partita interna consecutiva, in programma domenica pomeriggio contro il Chievo. L’obiettivo odierno è la terza vittoria consecutiva, per confermare l’ottimo periodo di forma e di umore, e capitalizzare così al meglio il calendario favorevole.

Il Sassuolo dell’ex Cristian Bucchi si presenta alla Sardegna Arena con un solo punto, una classifica sicuramente bugiarda per quella che è la qualità dell’organico, che oggi sarà privo di quello che forse è il suo uomo migliore, Berardi, indubbiamente l’uomo di maggior classe.

Massimo Rastelli invita tutti alla prudenza. «Il Sassuolo non attraversa un momento brillante per quel che riguarda i risultati ma è una squadra che ha mantenuto più o meno la stessa ossatura di quando ha conquistato la qualificazione all’Europa League – ammonisce il tecnico rossoblu -. A Bergamo non meritava di perdere e ha messo in difficoltà la Juventus. Ha qualità in mezzo e in attacco, i difensori sono forti ed esperti. Mi aspetto un Sassuolo agguerrito: attenderà un nostro errore, una rincorsa non effettuata, un attimo di pausa per colpire».
«Dovremo far girare palla velocemente per eludere il loro pressing e trovare le combinazioni giuste per far male – aggiunge Massimo Rastelli -. Veniamo da due vittorie consecutive, non dobbiamo esaltarci, ma affrontare ogni gara con lo spirito giusto. Ci aspettano due partite in casa, sono altrettante occasioni che dobbiamo cogliere per mettere fieno in cascina. Confido inoltre nell’apporto del pubblico: nella Sardegna Arena giochiamo in tredici.»

 

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E’ un Cagliari molto motivato, deciso a far valere la sua buona affidabilità casalinga, quello che alle 15.00 affronterà la Lazio di Simone Inzaghi, la quarta forza del campionato di serie A 2016/2017, giunto alla decima giornata del girone di ritorno.

La squadra biancoceleste arriva a questa partita reduce da un filotto di vittorie consecutive e dalla vittoria per 2 a 0 nel derby di andata della semifinale di Coppa Italia con la Roma, trascinata dallo straordinario trio d’attacco formato da Ciro Immobile, Felipe Anderson e Keita. Recupera inoltre due pilastri di centrocampo e difesa come come Lucas Biglia e Stefan De Vrij.

Massimo Rastelli, viceversa, è ancora una volta alle prese con importanti problemi di organico. Dopo i forfait scontati di Luca Ceppitelli, Marco Capuano e Alessandro Deiola, il tecnico rossoblu ha dovuto incassare anche quelli di Marco Borriello e Nicolò Barella. Il Cagliari dovrà fare tesoro degli errori commessi all’andata, quando dopo un’ottima prima parte di gara, lasciò campo libero ai velocisti della Lazio, finendo con il perdere pesantemente per 4 a 1.

La prestazione di Firenze, non premiata con un più che meritato pareggio solo per la prodezza di Nikola Kalinić in piena Zona Cesarini, induce alla fiducia, soprattutto se il trio d’attacco rossoblu, formato da Marco Sau, Diego Farias e Joao Pedro, riuscirà a tenere testa a quello biancoceleste.

Fischio d’inizio alle 15.00, dirigerà Marco Guida di Torre Annunziata, assistenti di linea Vivenzi e Liberti, quarto Di Vuolo, addizionali Massa e Serra.

Joao Pedro. Foto di Fabio Murru.

Joao Pedro. Foto di Fabio Murru.