28 March, 2024
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Il 5 settembre 2019, a Seneghe, prende il via la XV edizione del Cabudanne de sos poetas.

Oltre sessanta gli ospiti in arrivo: Ida Travi, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Rachel Falchi, Franc Ducros, Serge Pey, Valerio Magrelli, Claudio Pozzani, Nanni Falconi, Anna Cristina Serra, Azzurra d’Agostino, Pinar Selek, Lea Nocera, Antonia Arslan, Siobhan Nash-Marshall, Chiara Mulas, Michael Raji, Antonella Puddu Gaviano, Giangavino Costeri, Gisele Pierra, Nicola Melis, Giovanni Salis, Manuela Ennas, il Teatro delle Albe, Alessandro Renda, Marcello Anselmo e Pietro Marcello di Rai Radio3 Zazà, Nicola Muscas, Marco Menon, Raimondo Cubeddu, Marco Santagata, Sebastiano Pilosu, Davide Melis, Machina Amniotica, Andrea Melis, Raul Moretti, il musicista italo-algerino (tuareg) Faris Amine, Antonio Cubadda e Marcello Marras, Fabio Pillonca, Pier Sandro Pillonca, Tonino Oppes, Bachisio Bandinu, Andrea Tramonte, Carlo Gianbarrese, Giulio Piscitelli, Paola Atzeni, Antonio Bove, i rapper Joz, Ale Zin ed Alessio Mura (Balentia) e tanti altri.

Gli itinerari poetici come dei viaggi nella letteratura e nelle storie altre, raccontate in versi, rappresentano un cardine dell’esperienza letteraria stessa, che ha costruito una ricca tradizione nella poesia come nella narrativa. Viaggiare serve a conoscere, a conoscersi, a liberarsi da vecchi pregiudizi, a mettersi in discussione. Attraverso il viaggio ritroviamo il più profondo senso di appartenenza all’umanità. In che modo e in quali mondi ci può far viaggiare la poesia? In quali ambiti di racconto viaggio e poesia si incontrano? “Viaggi. Itinerari di versi” è il tema centrale della quindicesima edizione del Cabudanne de sos poetas, il festival di poesia, letteratura e arte curata dall’Associazione Perda Sonadora che vedrà dal 5 all’8 settembre quattro giorni di incontri con la poesia sarda, italiana e internazionale, laboratori, mostre, teatro, concerti, attività culturali e laboratoriali, e un programma molto nutrito con oltre sessanta ospiti tra gli scorci più antichi e affascinanti di Seneghe, gioiello in basalto del Montiferru. Prentza de Murone, Campo della Quercia, Putzu Arru, Piazza dei balli, Bar Su Recreu, Casa Addis e Domo de sa poesia, i luoghi centrali del paese deputati all’incontro, allo scambio e all’ascolto, ospiteranno anche quest’anno i momenti più intensi con i versi letti da alcuni dei poeti contemporanei tra i più amati, ma anche artisti, attori, musicisti, registi, studiosi e intellettuali provenienti dalla Sardegna, dall’Italia, dalla Francia, dalla Turchia, Armenia, USA, Algeria, che porteranno le proprie opere e testimonianze al pubblico del festival e alla comunità seneghese nell’incantevole borgo, tra poesia, musica, arte, mostra fotografica, cinema, installazioni, colori, sapori, tradizioni e occasioni di degustazione con i migliori prodotti tipici locali.

Tra le novità il ritorno del Teatro delle Albe di Ravenna, sodalizio con il festival dei poeti inaugurato dodici anni fa attraverso la collaborazione con Roberto Magnani, stavolta con l’attore e regista Alessandro Renda che oltre alla conduzione insieme a Giuseppina Pintus e Mariano Mastinu dell’esito de “La non-scuola del Teatro delle Albe” in apertura del festival (giovedì 5, alle 18.00, al Campo della Quercia), il laboratorio con i giovanissimi interpreti seneghesi, porterà in scena venerdì 6 settembre, alle 21.30, il monologo scritto da Marco Martinelli “Rumore di acque” con le musiche di Guy Klucevsek.

In attesa della quindicesima edizione del Cabudanne de sos poetas come di consueto partono gli appuntamenti con le anteprime: il 25 agosto a Seneghe, nella località Perda Sonadora alle 18.00 “Imaginary Soundscape”, concerto per computer, tromba e voci di e con Francesco Medda Arrogalla e Francesco Bachis. Con la partecipazione de su Contrattu Seneghesu. Il 30 agosto al Campeggio Nurapolis di Narbolia, si terrà alle 19.00 la presentazione del libro “Harraga. In viaggio bruciando le frontiere”, di Giulio Piscitelli (le cui foto saranno esposte a Casa Addis). Dialoga con l’autore Luca Manunza. Il 31 agosto a Seneghe, alle 21.30, protagonista sarà l’arte dell’improvvisazione poetica in una gara a tema. I poeti estemporanei Salvatore Ladu e Celestino Mureddu si sfideranno a suon di versi in una gara poetica, accompagnati da Su Cuntrattu de Vincenzo Uda.  Il 1° settembre ancora a Seneghe, Casa Addis, presentazione della rivista di poesia S’Ischiglia, con Mario Cubeddu, Gavino Mameli, Duilio Caocci, Antonio Canalis, Luciana Onnis. Letture di Stefano Raccis, in collaborazione con la Fondazione Faustino Onnis. Il 4 settembre, alle 18.30, l’appuntamento con l’anteprima ufficiale che darà il via il giorno a dopo al festival dei poeti è ancora a Prentza de Murone (Seneghe), con “Poesie dagli Alberi: installazione audio sul “Festival dei poeti di Castel Porziano del 1979”, a cura di Nino Iorfino, sperimentatore multimediale, e Lidia Riviello di Rai Radio 3. Col progetto “Alberi Poeti”, Nino Iorfino innesta voci poetiche fra gli alberi di giardini e festival. Le registrazioni scelte per l’installazione di Alberi-Poeti nel giardino di Sa Prentza, furono realizzate da Radio Alice il 30 giugno 1979 sulla spiaggia di Roma, dove, nell’ultima giornata del festival internazionale dei poeti di Castel Porziano si alternarono senza sosta i più noti poeti della Beat Generation.

 

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Quarta e ultima giornata della 14ª edizione del “Cabudanne de sos poetas” a Seneghe, tra incontri di poesia, laboratori per i bambini, musica, arte e scultura in 3D che affrontano nelle sue diverse sfaccettature il tema di poesia e scienza. La giornata è iniziata alle 9.30 nella Biblioteca Comunale con il workshop di fisica e poesia spiegata ai bambini a cura di Ramon Pilia, fisico e musicista che combina le due anime, scientifica e artistica, per ricostruire attraverso la tecnica del teatro, della narrazione e del gioco il ragionamento fisico. Alle 10.30 il consueto angolo con i produttori della Sardegna a Prentza de Murone, vedrà stavolta protagonisti il Consorzio Sardo Grano Cappelli e Slow Food. Alle 11.30 Franc Ducros, poeta, traduttore e saggista (tra le sue traduzioni quelle di alcune opere di Leonardo Da Vinci, Michelangelo, Campanella, Umberto Saba, Franco Loi, e tanti altri) ed il suo libro di poesie in francese e in italiano, pubblicato nel 2017 “Ragioni lacerate”, con le illustrazioni del pittore, incisore e scultore Giuseppe Bosich (ospite anche lui al Cabudanne). Alle 17.00 sempre a Prentza de Murone la giovane poetessa e redattrice del sito “Le parole e le cose” e “Nuovi argomenti”; Maria Borio, presenta il libro “Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000” (Marsillo editore). Nel passaggio dagli anni sessanta agli anni settanta la poesia italiana attraversa mutamenti cruciali. La sua evoluzione, eterogenea e complessa, caratterizza la poesia di fine Novecento come uno dei campi di ricerca letteraria più dinamici e problematici in Italia. Come si trasformano gli stili, le poetiche e i generi? Qual è il loro rapporto con la tradizione e l’innovazione? Il volume propone ipotesi di lettura ricostruendo un percorso a partire dall’analisi dei testi. Introduce e coordina l’incontro Gian Mario Villalta, poeta, narratore e saggista tra i più significativi della nostra letteratura (“Bestia da latte” il suo recente romanzo) e direttore artistico del festival Pordenonelegge.

Alle 18.30 la presentazione del libro “Un Meraviglioso accidente. La nascita della vita”, frutto del contagio creativo tra Vincenzo Manca, docente di informatica all’Università di Verona (i suoi interessi spaziano dalla logica matematica e informatica teorica alla genomica computazionale e al calcolo naturale) e Marco Santagata, stimato petrarchista e dantista e romanziere. «Dagli atomi alle cellule, dai protogenomi RNA ai genomi DNA, dall’individuo alla specie, un racconto della nostra storia biologica iniziato quaranta milioni di secoli fa». A parlarne insieme a Mario Cubeddu sarà lo stesso autore, Vincenzo Manca.

Alle 22.30 in Partza de sos ballos lo spettacolo sorprendente tra scultura, scienza, poesia, musica, e scultura in 3D con Jacopo Cardillo, in arte Jago. Scultore italiano contemporaneo noto per il suo approccio innovativo nel lavorare la pietra e in particolare il marmo: scava per scoprire i suoi stati organici e trasformarli in materiali vivi, fatti di carne, muscoli e sangue. Con più di 237 mila follower attivi sulla sua pagina Facebook e oltre 13 milioni di visualizzazioni del documentario a lui dedicatogli da FanPage, Jago condivide la propria arte sui Social in maniera indipendente, per questo motivo da molti viene definito Social artist. Oggi la “Jago Live 3D” sbarca a Seneghe per il Settembre dei Poeti, una rappresentazione teatrale che mostrerà come, attraverso la sofisticata tecnologia, riuscirà a creare una scultura tridimensionale in tempo reale. Yago sarà accompagnato da una scenografia e una timeline musicale che renderanno ancora più emozionante la visione della creazione dell’opera d’arte dal vivo.

Presentazione della XIV edizione

Presentazione della XIV edizione