18 April, 2024
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Prosegue al Teatro Comunale Maria Carta di Villaspeciosa la “Stagione Teatro di Villaspeciosa febbraio/aprile 2024” nell’ambito del più ampio progetto “Arte & Sostenibilità” organizzato da Abaco Teatro, con un ricco fine settimana, tra esiti scenici e spettacoli di grande spessore drammaturgico legati a scottanti temi della storia contemporanea.

Si inizia sabato 9 marzo alle ore 19,30 con “Tutti dormono sulla collina” da Edgar Lee Masters e Fabrizio De Andrè con gli allievi del Laboratorio Teatrale di Villaspeciosa: Sara Mallei, Massimiliano Corda, Irene Lecca, Federica Garau, Rachele Chiappe, Claudio Salvi, Annalisa Devigus, Federica Melis, Candida Pusceddu, Giuseppina Ragucci. Firma la regia Rosalba Piras, aiuto regia Antonio Luciano e Tiziano Polese. Un esito scenico godibilissimo che tuttavia spinge lo spettatore a cercare l’essenza del vivere e  a sentire familiare la morte, di fronte alla quale impariamo a fare ogni cosa al meglio delle nostre possibilità.

La “Stagione Teatro di Villaspeciosa febbraio/aprile 2024” prosegue poi domenica 10 marzo, sempre alle ore 19,30 con “Colpevoli di Viaggio”, prodotto da Bocheteatro, liberamente ispirato ai testi di Erri De Luca,  scritto e interpretato da Monica Corimbi, musiche originali di Gianpaolo Selloni, installazione video di Laura Mascia.

Sarà inoltre visitabile nel foyer del Teatro Maria Carta, la mostra fotografica di Giorgio Russo “Segni e Segnali”, che resterà aperta al pubblico durante tutta la stagione teatrale.

 

Al via la nuova “Stagione Teatro di Villaspeciosa febbraio/aprile 2024” nell’ambito del più ampio progetto “Arte & Sostenibilità” organizzata da Abaco Teatro negli accoglienti spazi del Comunale Maria Carta che, anche quest’anno, si riconferma prezioso luogo di appartenenza, di incontri, di scambi culturali, vitale e sempre aperto alle novità, ai nuovi stimoli e al dialogo col pubblico. Una stagione ricchissima che, con una pluralità di sguardi e sensibilità, fonde stili e proposte diverse, dal cinema agli spettacoli per grandi e piccini, dalle mostre fotografiche ai laboratori creativi fino al book sharing, per offrire a tutte le generazioni un’opportunità di approccio alla cultura trasversale, snodo tra futuro e tradizione.
Da domenica 18 febbraio a domenica 21 aprile 2024, si apre quindi il sipario su un cartellone fortemente connotato da scelte artistiche di alto livello che attingono temi e autori dal passato e dal presente, come la riscrittura cinematografica di Emanuele Trullu del personaggio di “Ugolino”, Grazia Deledda con i suoi racconti giovanili, Edgar Lee Master, unitamente a protagonisti della scena contemporanea come Sergio Atzeni, Paolo Carboni con il suo film “Polvere” e Fabrizio De Andrè con i suoi intramontabili testi. Spettacoli che puntano dritto al cuore di argomenti essenziali per accogliere e approfondire in modo consapevole la storia e gli accadimenti che hanno segnato la sorte dei popoli, come il fenomeno dell’emigrazione e la resistenza partigiana con “Colpevoli di viaggio” di Bocheteatro e “L’ultimo Addio – lettere dalla resistenza” di Abaco Teatro.
E ancora allestimenti che scandagliano il presente con occhio attento alle urgenze legate alla salvaguardia del pianeta con “Cappuzzetto Rozzo” di Abaco Teatro, o si inoltrano fra i tesori identitari della nostra isola nello spettacolo “Grazia Deledda – tra fantasia e realtà” prodotto da Abaco Teatro e La Maschera. La stagione non tralascia poi di percorrere le sfumature più intime connesse alle esperienze, i concetti e le introspezioni poetiche sul valore della vita e della morte come nel caso di “Tutti dormono sulla collina” da Edgar Lee Masters e Fabrizio De Andrè, quale esito scenico del Laboratorio Teatrale di Villaspeciosa. E poi spazio all’illusionismo con l’inossidabile Alfredo Barrago e il suo “Una vita da Mago”, e un grande omaggio allo scrittore Sergio Atzeni con il recital “…Io non lo so cosa sia giusto…” prodotto dal Teatro del Segno.
Una stagione teatrale così strutturata che ha tra i suoi principali obiettivi quello di mettere in dialogo artisti di generazioni ed esperienze diverse per dare voce ai classici della drammaturgia antica e moderna, rinnovandone la forma ed evidenziandone i legami col nostro presente. Un palcoscenico di cultura plurale dove prendono vita, parallelamente agli spettacoli serali, i laboratori permanenti aperti a tutti di arti sceniche, lettura, scrittura e riciclo, pensati per trasferire in modo continuativo competenze e come contrasto all’emarginazione. E ancora, i matinée per le scuole, il book sharing e le mostre di arti figurative allestite nel foyer, completano l’approccio multidisciplinare alla cultura, da sempre cavallo di battaglia di Abaco Teatro.
Inoltre, anche quest’anno si rinnova l’iniziativa del “biglietto sospeso”, che rafforza il senso di comunità e solidarietà, nonché il coinvolgimento del pubblico attraverso le votazioni dopo ogni spettacolo per delineare l’indice di gradimento delle proposte e capire la crescita degli spettatori come elemento attivo critico e consapevole.
«Siamo felicissimi di rinnovare la nostra attività al Teatro Maria Carta di Villaspeciosa, come espressione di continuità di lavoro nel territorio in perfetta sintonia e sinergia con l’amministrazione comunale», dice la direttrice artistica di Abaco Teatro Rosalba Piras. «Inoltre – proseguesiamo pienamente soddisfatti della risposta di un pubblico sempre più attento e aperto anche alle attività collaterali, come i laboratori, a dimostrazione che la diffusione della cultura paga sempre in termini di crescita di conoscenze ed esplorazione di nuove opportunità.»
La “Stagione Teatro di Villaspeciosa febbraio/aprile 2024” si inaugura domenica 18 febbraio, alle ore 19,30, con la proiezione di due opere firmate da illustri registi isolani. Si inizia con il corto cinematografico “UGOLINO – un insolito viaggio ai confini dell’odio attraverso l’Inferno di Dante” con Tiziano Polese (Ugolino), Mario Pupella (Arcivescovo Ruggeri) e Rosalba Piras (Capuana moglie di Ugolino) per la regia di Manuele Trullu. A seguire la proiezione di “POLVERE” firmato dal regista Paolo Carboni: la tragica storia di un errore giudiziario che vede vittima Aldo Scardella, ingiustamente carcerato e per questo suicida nella sua cella del carcere di Cagliari Buoncammino.
L’ultimo suo messaggio è un’assunzione di responsabilità, la presa d’atto del proprio fallimento ma anche dell’impossibilità di poterne venire a capo e una richiesta di perdono alla famiglia. Il messaggio contiene anche una denuncia che peserà come un macigno sulla coscienza degli uomini delle istituzioni e del mondo degli adulti: «Muoio da innocente».
Si prosegue domenica 25 febbraio, sempre alle ore 19,30 con “Una Vita Da Mago” di e con Alfredo Barrago, un artista annoverato tra i quattro maghi più quotati al mondo.
Considerato un fuoriclasse della magia, porta in scena per oltre un’ora, numeri originali mai visti prima! Il pubblico vive un’esperienza surreale con illusioni, manipolazioni, invenzioni e mentalismi che sono valsi all’illusionista i più prestigiosi premi internazionali.
Non mancano momenti di puro divertimento col coinvolgimento di persone del pubblico alle prese con gag irresistibili e situazioni paradossali tra magia e illusionismo.

 

Un laboratorio di una classe dell’Istituto di Istruzione Superiore G.M. Angioy con l’artista Roberto Ziranu ha concluso venerdì 12 gennaio, la mostra “I 12 Graffi”, inaugurata lo scorso 17 dicembre nel Salone della Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia.

Quella di  Carbonia era la ventunesima ed ultima tappa di un percorso che ha toccato Cagliari, Golfo Aranci, Sardara, Quartu Sant’Elena, Seui, Arzana, Laconi, Fonni, Oristano, Nuoro, Cardedu, Ollastra, Orani (suo paese d’origine), Desulo, Siniscola, Aritzo, Ovodda, Porto Torres, San Gavino Monreale e Bitti.

                                   

La mostra di Roberto Ziranu è sviluppata in 12 ritratti di altrettanti personaggi che hanno reso e continuano a rendere grande la Sardegna al di fuori dei confini regionali: Eleonora d’Arborea, Costantino Nivola, Maria Carta, Paolo Pillonca, Giovanni Lilliu, Maria Lai, l’Accabadora, Piero Sanna, Edina Altara, Andrea Parodi, Grazia Deledda e Gigi Riva. Si tratta di figure di spicco del mondo dell’arte e della cultura, dello sport e della nostra identità, uomini e donne che hanno influenzato la produzione artistica di Roberto Ziranu per il loro carisma, la loro carriera, la loro storia, l’alone di mistero che ruota attorno ad alcune delle loro figure.

Per la giornata di chiusura, l’artista ha organizzato, in collaborazione con l’assessora della Pubblica istruzione del comune di Carbonia, Antonietta Melas, la visita di due classi dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.M. Angioy”, indirizzo Grafica e Comunicazione, guidate dalle docenti della Cinzia Grussu, Simona Mele, Alessandra Manca e Daniela Soru della 4ª B. Roberto Ziranu ha spiegato agli studenti l’origine della mostra, la tecnica utilizzata per la creazione delle opere e presentato le figure dei 12 personaggi. Al termine della presentazione, gli studenti della 4ª A hanno partecipato al laboratorio con l’artista, con il quale hanno creato un ritratto, scelto a maggioranza tra i 12, quello di Gigi Riva.

Gli studenti, le docenti e per ultima anche l’assessora Antonietta Melas, hanno portato il loro contributo all’incisione del volto del grande campione, mostrando in alcuni casi una buona attitudine, sottolineata con piacere da Roberto Ziranu.

Giampaolo Cirronis

         

                            

E’ stata inaugurata ieri, 17 dicembre, nel salone del Museo del Carbone della Grande Miniera di Serbariu, la mostra personale “I 12 Graffi” di Roberto Ziranu, ventunesima ed ultima tappa di un percorso che ha toccato Cagliari, Golfo Aranci, Sardara, Quartu Sant’Elena, Seui, Arzana, Laconi, Fonni, Oristano, Nuoro, Cardedu, Ollastra, Orani (suo paese d’origine), Desulo, Siniscola, Aritzo, Ovodda, Porto Torres, San Gavino Monreale e Bitti.

La mostra di Roberto Ziranu, unica nel suo genere, è un omaggio alla sua Terra – si legge nella presentazione Da.Ma del Guilcer di Daniela Madau – Storico e Critico dell’Arte -. E’ sviluppata in 12 ritratti di altrettanti personaggi che hanno reso e continuano a rendere grande la Sardegna al di fuori dei confini regionali: Eleonora d’Arborea, Costantino Nivola, Maria Carta, Paolo Pillonca, Giovanni Lilliu, Maria Lai, l’Accabadora, Piero Sanna, Edina Altara, Andrea Parodi, Grazia Deledda e Gigi Riva. Si tratta di figure di spicco del mondo dell’arte e della cultura, dello sport e della nostra identità, uomini e donne che hanno influenzato la produzione artistica di Roberto Ziranu per il loro carisma, la loro carriera, la loro storia, l’alone di mistero che ruota attorno ad alcune delle loro figure.

La mostra si caratterizza per la scelta di pannelli illustrativi e autoportanti che accompagnano i visitatori alla scoperta della Sardegna raccontata attraverso gli occhi, la maestria e le emozioni che Roberto Ziranu incide nei pannelli di ferro. Le opere esposte rappresentano un nuovo traguardo dello scultore oranese, grande conoscitore del ferro.

La mostra “I 12 Graffi” mostra una nuova sfida: ritratti su lastre di ferro attraverso la tecnica dell’incisione e dello sbalzo, unica nel suo genere.

Le 12 opere esaltano l’anima della materia ferrosa e immedesimano i protagonisti ritratti. Ogni opera sembra prendere vita e interagire con lo spazio tramite chiaroscuri generati dai riflessi delle incisioni e dagli sbalzi ottenuti dalle migliaia di martellate, rendendo ogni opera un pezzo unico. Le tappe di questo itinerario si snodano dal Nord al Sud della Sardegna interessando luoghi che rendono omaggio ai vari protagonisti che hanno dato lustro alla nostra Isola, per poi proseguire nel 2024 il suo viaggio nella Penisola e non solo…

Un progetto ambizioso – conclude la nota di presentazione di Daniela Madau – per un artista che vuole esaltare la sua terra natale interagendo con tutte quelle amministrazioni, fondazioni e partner privati che credono nel ruolo dell’arte quale mezzo per la divulgazione della cultura.

Alla presentazione hanno partecipato il sindaco di Carbonia Pietro Morittu e le assessore della Cultura Giorgia Meli e della Pubblica istruzione Antonietta Melas, e il commissario straordinario del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna Anna Elisabetta Castelli e del direttore Fabrizio Atzori, impegnati nel sito della Grande Miniera nella giornata conclusiva dell’ultima tappa dell’evento Open Your Mine. Presenti anche i fratelli Ziranu di Carbonia, parenti dell’artista.

Allegate le fotografie della presentazione e l’intervista all’artista Roberto Ziranu.

                 

Turismo e sport a Pula per il primo Campionato del mondo juniores di scacchi (under 20) rapid e blitz. Ieri, lunedì 9 ottobre, l’arrivo dei giocatori e dello staff, oggi, martedì 10, l’inizio dei tornei. Gli atleti, di cui 7 sardi, arrivano da ben 26 federazioni.

Appuntamento al Teatro Maria Carta (che per l’occasione può contare su un nuovo allestimento studiato ad hoc per la manifestazione) con l’organizzazione che conta circa 200 partecipanti tra staff, arbitri e giocatori con le rappresentative di 26 Paesi: Armenia, Austria, Azerbaijan , Belgio, Croazia, Georgia, Germania, Ungheria, India, Israele, Italia, Kazakistan, Kosovo, Marocco, Moldavia, Messico, Norvegia, Polonia, Romania, Scozia, Serbia, San Marino, Svizzera, Slovacchia e Russia (che però giocherà sotto bandiera neutra della Federazione Internazionale a seguito delle sanzioni sportive previste dal CIO).

Il torneo si divide in due circuiti: il primo dedicato ad una cadenza di gioco intermedia, il secondo (sicuramente di maggiore impatto visivo) prevede che le sfide sulla scacchiera si svolgano giocando non solo contro l’avversario, ma soprattutto contro il tempo avendo a disposizione solo 3 minuti a testa.

Oggi, 10 ottobre, è iniziato il torneo, così come nelle giornate 11, 12, 14 e 15. Mentre venerdì 13 ottobre è prevista la giornata di riposo dove atleti e accompagnatori potranno visitare le bellezze del territorio. Il 15, alle 21.00, verranno premiati i vincitori in una cerimonia che si terrà in piazza del Popolo, a Pula, insieme alle istituzioni e davanti al tenore Alessandro Goldoni. La partenza è prevista per lunedì 16 ottobre (anche se diversi giocatori e accompagnatori hanno deciso di rimanere qualche giorno in più nell’Isola).

Occhi puntati su due bergamasche reduci dai campionati italiani giovanili di scacchi, che si sono conclusi lo scorso luglio a Tarvisio. Sono Giulia Sala, che ha vinto nella categoria U16, ed Elisa Cassi per la categoria U18. C’è la massima attenzione anche per Francesco Bettalli: miglior campione italiano under 19.

Sette i giocatori sardi, arrivano tutti dal Cagliaritano: Lorenzo Moretti, Filippo Cugia, Nicolò Saba, Daniel Michele Pitzeri, Enrico Spiga, Sebastiano Augusto Sabiu e Matteo Meloni.

Il campionato, organizzato da UniChess in collaborazione con Emmedi Sport ASD insieme alla Federazione scacchistica italiana e alla Federazione scacchistica internazionale, sarà anche un’occasione di promozione turistica dell’isola.

Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming grazie alle capacità tecniche e multimediali del team di produzione video che per la manifestazione verrà gestito da fornitori polacchi che garantiranno gli standard internazionali dettati dalla Federazione Internazionale di scacchi.

I partner dell’evento sono la Fide, Federazione Scacchistica Italiana, la Regione Sardegna, Vesus e il Gruppo Ena.

Allegato il video del saluto di Andrea Bocelli.

 

Magica serata ieri 23 agosto, a Iglesias, in piazza Sella, con lo spettacolo dell’ineguagliabile percussionista napoletano Tony Esposito, Dado Leo e DL band. Sul palco Claudio Romano alla batteria, Dado Leo alla chitarra, Lucio Manca al basso, Mauro Mulas al piano e alla voce la telentuosissima percussionista cantante Carla Cocco. Sin dai primi ritmi il pubblico li ha accompagnati cantando e battendo le mani, dal palco si liberavano nell’aria una sinergia ed una musicalità capaci di coinvolgere ragazzi e meno giovani. Sardegna e Campania uniti in un crescendo di emozioni… L’omaggio al grande Pino Daniele con “Yes i know my way” brano del 1981 , “Napule è” pezzo del 1977, “A me me piace o’ blues” inciso nel 1980,  che cantati dalla calda voce di Carla Cocco hanno esaltato ancor più la poesia dei testi. Il ricordo di Maria Carta, indimenticabile artista musicale sarda ed ancora “No potho reposare”, per poi tornare subito in Campania con il famosissimo pezzo di Tony Esposito dal titolo “Kalimba de luna”, Disco per l’estate 1984.

Tra Campania e Sardegna però anche Africa… tanta Africa, terra cara ad entrambi, terra dei tamburi, del ritmo e della musica nel sangue.

Commossa la cantautrice sarda, invitata da Tony, con cui condivide il suo impegno nel mondo del sociale, ha quindi esposto il suo amore per il continente africano che ha radici profonde, forse per la grande vicinanza dell’isola sarda all’Africa piuttosto che all’Italia o per le caratteristiche simili tra i sardi e gli africani, come l’essere un popolo orgoglioso, vivo, tenace, generoso e forte, che anche nelle difficoltà riesce a mantenere il sorriso. Sta di fatto che, in un momento di personale grande dolore, si reca in Africa e lì nasce, nel febbraio 2018, “Africa Sarda”, un’associazione no profit, che promuove lo sviluppo e la diffusione di attività culturali, sociali e ricreative della cultura zambiana e sarda.

Attraverso una raccolta fondi, nasce a Bauleni una scuola di musica con una sala d’incisione dove i sogni di tanti bambini e ragazzi si trasformano in realtà, il brillio dei loro occhi e dei loro sorrisi quando cantano è un qualcosa che arriva dritto al cuore… ed è lo stesso che ha “mamma Carla” quando parla di loro.

E, proprio dedicata a loro, viene subito intonata “Mamma Africa”, una canzone dal ritmo travolgente, carica di speranza, amore e solidarietà. La serata continua tra un’alternanza di ritmi e melodie… Tra i tanti proposti una “Tamurriata napoletana ed una “Anninnora cuccu meu” per poi arrivare a “Pata pata” un brano del 1967 di Miriam Makeba, una danza tradizionale del Sud-Africa, un inno ad abbracciarsi e stringersi, che inaugurò i mondiali di Italia ’90.

Un evento promosso dall’Amministrazione comunale di Iglesias che, per il numerosissimo pubblico, si è rivelato un “viaggio musicale e geografico” attraverso culture differenti, che si miscelano e si arricchiscono l’una con l’altra, dando così vita a momenti ricchi d’amore che si propagano nell’aria con la speranza che possano raggiungere sempre più cuori.

E, a proposito di cuori, alla fine del concerto, mentre Tony era attorniato dai suoi ammiratori, Carla ha dovuto fare ”i conti” con i suoi tantissimi fan e con la bella sorpresa da parte di una coppia di amici di Roma, innamorati della Sardegna, Roberta e Carlo che, in vacanza in Sardegna, non hanno esitato a raggiungerla.

Un invito alla band… tornate presto. Vi aspettiamo!

Nadia Pische

La comunità di Telti accoglie questa sera i visitatori per la seconda serata della Sagra del mirto 2023. Alle ore 19,00 apertura dei dieci punti ristoro, dei trenta espositori fra artigiani e agroalimentare e del villaggio Slow Food. Dalle ore 20,30, a intrattenere il pubblico, con solare coinvolgimento, sarà la Fanky Jazz Orchestra, diretta dal maestro Antonio Meloni. Gli instancabili musicisti animeranno le vie del paese con il loro sound
inconfondibile.
Una miscela esplosiva di blues, funky e rock: questa la formula del sound di Francesco Piu, cantante e chitarrista sardo classe 1981. Accompagna la propria voce con strumenti quali chitarra acustica, dobro, weissenborn, banjo, lap steel e armonica. Negli ultimi anni si è ritagliato uno spazio di rilievo nel panorama del blues italiano e internazionale. Francesco ha avuto l’onore di aprire concerti per grandi artisti. Ha vinto le selezioni
nazionali si è esibito nel gennaio 2010 all’International Blues Challenge di Memphis, come rappresentante italiano. Ma questo non è l’unico dei riconoscimenti conferiti a Francesco Piu: nel 2003 primo premio al concorso “Blues From Sardinia” al Narcao Blues Festival, nel 2008 primo premio al “Out of the Blue’s” di Samedan (SWI) e nel 2011 si aggiudica il prestigioso “Premio Maria Carta”. Il 28 maggio 2015 ha suonato al Parlamento europeo di Bruxelles, nell’ambito della conferenza stampa di presentazione dell’European Blues.

Sempre alle ore 22,00, ma in piazza Rinascita, si potrà ballare accompagnati dalla fisarmonica, strumento che suona e ama da sempre. La passione per il canto e per letradizioni popolari sarde e galluresi lo spingono a cimentarsi in esibizioni di musiche per ballo cantate abbinando testi in lingua gallurese.

L’esposizione dei produttori con degustazioni gratuite e la presenza degli artigiani, impegnerà tutto il centro di Telti. Sono state predisposte ampie aree parcheggio.
La Sagra del Mirto è organizzata dalla locale Pro Loco con il sostegno del comune di Telti.

Un’importante iniziativa ha animato le numerose celebrazioni nel Sulcis in occasione dell’8 marzo. A Villamassargia il convegno “Donne straordinarie”, organizzato dalla sezione territoriale della FIDAPA, in collaborazione con il Club Jane Austen Sardegna, ha voluto dedicare la Giornata Internazionale della Donna a grandi personalità della storia sarda.

La manager culturale Giuditta Sireus e lo scrittore prodigio Matteo Porru, menzione speciale al Premio Costa Smeralda e Premio Campiello Giovani, hanno affascinato il pubblico presente in platea, e gli appassionati collegati da remoto, tracciando un suggestivo itinerario al femminile alla scoperta di otto indimenticate donne straordinarie che hanno rivoluzionato la società, l’arte e la scienza: Francesca Sanna Sulis, Maria Manca, Ninetta Bartoli, Paola Satta, Eva Mameli Calvino, Maria Lai, Maria Carta e Grazia Deledda.

Nomi rappresentativi della Sardegna evoluta ed emancipata che sottolineano, come affermato dalla presidente del Distretto Sardegna della Fidapa BPW Italy Anna Rita Cogoni, «la straordinarietà della donna anche nell’intimità e nella personalità».

Per Maria Gemma Moi, Past Presidente del Club, «le grandi donne straordinarie che hanno fatto la storia spesso sono andate contro corrente e contro stereotipi ancora oggi duri a morire».

Nonostante le celebrazioni in Consiglio regionale non è voluta mancare all’appuntamento la consigliera della Commissione Pari opportunità della Regione, Maria Chiara Basciu, medico dentista ed impegnata in numerose attività di volontariato, tra le fondatrici della Fidapa Sulcis e già past President del Club, che «ritiene fondamentale in questo momento storico ricordare al mondo intero cosa ci accomuna e non ciò che ci divide».

«Il vero progresso che è insito nel cambiamentoha sottolineato la consigliera Maria Chiara Basciu sta nell’evoluzione culturale che deve portare al superamento dei pregiudizi tra i quali quelli legati al gender gap, che non è orientamento alla parità assoluta tra sessi bensì ha come punto di arrivo l’equiparazione sociale, ovvero il riconoscimento delle specificità, capacità, inclinazioni proprie della persona indipendentemente dal genere.»

«Non ci sono lavori da donna e lavori da uominiha spiegato Maria Chiara Basciuci sono attività per le persone che sono portate, hanno capacità e abilità in quel tipo di professioni, a dispetto del genere.»

«In ogni parte del Mondo le donne hanno però lottato e combattuto per i propri diritti fondamentali, si sono distinte ed hanno conseguito importantissimi risultati umanitari, sociali, culturali, scientifici e professionaliha aggiunto la componente del massimo organo in Sardegna preposto alla tutela delle pari opportunitàquindi il motto da proporre universalmente, non oggi per oggi ma oggi per il futuro, visto il momento cruciale del conflitto in essere tra Russia e Ucraina, potrebbe essere: lavoriamo su ciò che ci accomuna per superare le barriere, di qualunque tipo, che ci dividono.»

«Se ciò fosse alla base del dialogo comune tra le potenze mondiali ha concluso la dentista sulcitanaforse sarebbe più semplice giungere a soluzioni che tengano realmente conto del bene comune e degli equilibri internazionali, riportando immediatamente la pace nel cuore dell’Europa e restituendo la libertà e la dignità ad un popolo ingiustamente occupato che oggi piange tante vittime e immani sofferenze.»

Nella foto uno scatto di gruppo al termine del convegno “Donne Straordinarie” a Villamassargia (da sinistra Giuditta Sireus, Anna Rita Cogoni, Matteo Porru, Maria Chiara Basciu, Maria Gemma Moi, Anna Rita Pisu e l’assessore di Villamassargia Sara Cambula).

Con la tappa nella sala Teatro di via Salvo d’Acquisto, a Vallermosa, la XIX rassegna Gospel Explosion organizzata dall’associazione culturale Progetto Evoluzione ha raggiunto ieri sera il giro di boa di metà percorso.

Da martedì 21 dicembre, in tutte le piazze, da Arzachena ad Alghero, da Oristano a Carbonia e ieri a Vallermosa, la formazione statunitense Karla Jones and Sound Of Praise, ha riscosso uno straordinario successo.

Questa sera appuntamento alle 19.00 al Teatro Maria Carta di Pula, domani, alle 19.30, nella Chiesa della Madonna delle Grazie, a Sestu; mercoledì 29 il giro dell’isola approda, alle 18.30, nella Chiesa San Giovanni Battista a Portoscuso; ultimo impegno a Iglesias, giovedì 30 dicembre, alle 19.00, nella Chiesa di San Pio X.

Tutti gli ultimi quattro concerti sono ad ingresso gratuito.

 

Gli amministratori pulesi parlano di svolta epocale: è stata assegnata alla Fondazione Pula Cultura Diffusa la gestione dell’Area Archeologica di Nora, della Biblioteca Comunale, del Museo Patroni e del Teatro Maria Carta.
Il Consiglio di amministrazione della Fondazione, composto dalla presidente Emilia Pinna Noè, dal vicepresidente Giancarlo Nonnoi e dai consiglieri Gianluca Nonnis, Raimondo Mandis, Anna Oppo e dalla direttrice Clara Pili, avrà il compito di valorizzare e promuovere l’Area Archeologica di Nora rendendola maggiormente competitiva sul mercato turistico/archeologico.
La gestione dei beni e delle attività culturali rappresenta uno dei pilastri fondamentali delle Amministrazioni, tuttavia si registra anche un elemento critico in quanto le Amministrazioni per limiti burocratici, di personale e di competenze, rischiano di ridimensionare le possibilità e le potenzialità di valorizzazione dei presidi culturali stessi, questo è il senso della nascita della Fondazione.
L’assessore della Cultura Massimiliano Zucca parla di un traguardo desiderato e rincorso per anni, mentre la sindaca Carla Medau parla di «passaggio di testimone per tutelare maggiormente e fornire maggior stabilità lavorativa ai dipendenti resa difficile negli anni dal susseguirsi delle cooperative».
Antonio Caria