25 April, 2024
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Il primo agosto si celebra la Festa di Sant’Antioco Martire d’estate, giunta alla 662ª edizione, tutta incentrata sulla rievocazione storica della Fede nel Patrono della Sardegna. Un omaggio “corale” delle genti di Sardegna, rappresentate da traccas e gruppi folkloristici delle dieci diocesi sarde che nella serata del 31 luglio si posizioneranno in altrettanti punti del centro abitato per essere ammirate nella loro magnificenza, dalla Basilica al Lungomare.

«Con questa azione commenta l’assessore del Turismo Roberta Serrentiabbiamo voluto rappresentare i fedeli che, provenienti da ogni angolo di Sardegna a bordo delle tracas, storicamente raggiungevano Sant’Antioco in occasione de “Sa Festa Manna” per rendere omaggio al Patrono massimo. E lo facciamo, naturalmente, attraverso “manifestazioni statiche” di fede: non ci saranno balli e canti nel rispetto della normativa anti covid che ancora oggi impone scelte rigorose, anti assembramento. I gruppi folkloristici, infatti, saranno presenti esclusivamente in forma di rappresentanza. Siamo comunque riusciti a fare qualcosa in più, anche se abbiamo dovuto rinunciare alle processioni o alle sfilate in abito tradizionale, così come le abbiamo sempre vissute fino all’avvento della pandemia.»

Ma c’è un’altra iniziativa che, sempre attraverso una manifestazione statica di fede, si propone di omaggiare il Patrono della Sardegna: “L’arte di strada dei madonnari e la mostra di opere sacre a cielo aperto”.

«Anche questa iniziativaprosegue l’assessore Roberta Serrenti – vuole onorare il Patrono della Sardegna attraverso una celebrazione di fede che in questo caso si coniuga con una forma d’arte storica. La scuola napoletana dei madonnari, guidata dall’artista Gennaro Troia, lavorerà su quattro piazze della cittadina, (Piazza De Gasperi – Basilica di Sant’Antioco, Piazza Umberto, Piazza Italia e Piazza Repubblica – Chiesa di Santa Maria Goretti), e realizzerà, con gessetti colorati, piccole opere d’arte sacra uniche e irripetibili.»

Gli artisti realizzeranno le proprie opere en plein air per uno spettacolo immediato, capace di donare l’emozione dell’opera istantanea. Ad arricchire ulteriormente la giornata, nelle piazze dove opereranno i quattro madonnari saranno fissate al pavimento 15 tele di carattere sacro. Infine, sempre nell’ambito dei festeggiamenti, giovedì 5 agosto verranno consegnate le civiche benemerenze.

Naturalmente il primo agosto sono previste le diverse funzioni religiose: alle 8.00, alle 9.30 e alle 11.00 mentre alle 18.30 si terrà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda.

«Sarebbe piaciuto a tutti poter assistere alla sfilata del nostro amato Santo per le vie della cittàcommenta il sindaco Ignazio Loccima dopo un lungo confronto con la Prefettura e con la Diocesi, considerato che nulla, per ora, è cambiato in termini di accordi sulle processioni tra CEI e Governo, si è stabilito di evitare l’uscita del Santo dalla Basilica. Confidiamo nella Festa Manna dell’anno prossimo.»

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I locali dell’Episcopio di Alghero hanno ospitato, questa mattina, la conferenza stampa in previsione della Beatificazione della Serva di Dio Edvige Carboni, in programma a Pozzomaggiore sabato 15 giugno. Nel corso dell’incontro sono intervenuti i vari Presidenti delle Commissioni, costituitesi per l’evento religioso, ed il vicario generale, mons. Giuseppe Curcu, che ha presenziato l’appuntamento con i giornalisti. Quest’ultimo ha portato i saluti del vescovo Mauro Maria Morfino, assente per motivi di salute, rinnovando il “grazie” espresso per tutti coloro che si sono adoperati e si stanno adoperando per l’organizzazione della Beatificazione.

«Una circostanza speciale ed eccezionale, che viviamo con tutto l’entusiasmo che un avvenimento del genere comporta – ha affermato il vicario generale nel suo intervento -. Edvige era una donna semplice, una donna delle nostre comunità, come tante che si dedicano a servire gli altri. La nostra Beata è testimone di una fede forte e Dio l’ha privilegiata con segni unici, nella condivisione della sua passione.»

Il biografo di Edvige Carboni, prof. Ernesto Madau, presidente del Movimento Parrocchiale ha evidenziato come tutto il paese di Pozzomaggiore stia vivendo questa attesa con entusiasmo, ma anche tanta devozione: «Una vicinanza ad Edvige manifestata anche all’arrivo delle spoglie, lo scorso 25 maggio quando, come la Beata aveva profetizzato al suo ultimo saluto alla città natale, le strade non sono bastate per contenere la grande folla accorsa nel paese». Un percorso condiviso con la Congregazione dei Padri Passionisti, ai quali la Carboni era molto legata soprattutto nella sua permanenza a Roma, che hanno custodito il corpo a Nettuno, nel santuario di Santa Maria Goretti, ed ora continueranno a prendersene cura a Pozzomaggiore. Il parroco, Padre Antonio Annecchino, ha spiegato come il legame tra la Congregazione della Passione di Gesù Cristo e la Beata si sia consolidato grazie ai contributi di padre Ignazio Parmeggiani per arrivare sino a padre Fortunato Ciomei. Il presidente della Commissione culturale e artistica, don Paolo Secchi, ha descritto ai presenti le caratteristiche dell’arca che contiene le spoglie mortali della Carboni e del reliquiario, nonché lo sviluppo iconografico del logo ufficiale della Beatificazione. Il restauro e la presenza sull’altare della Celebrazione del Crocifisso che parlò alla Beata, conosciuto come Babbu Mannu, sono state possibili grazie all’opera congiunta dei restauratori e all’interessamento della Soprintendenza che ha collaborato con l’Ufficio per i Beni culturali ecclesiastici. Connubio che sta portando anche alla realizzazione, nella parrocchiale di San Giorgio, della Cappella che ospiterà i resti mortali della mistica.

Mons. Angelo Cocco ha parlato ai presenti del percorso liturgico verso la Beatificazione, la cui Celebrazione Eucaristica sarà espressione del forte senso di comunione tra le diocesi sorelle della Sardegna. La solenne funzione sarà presieduta dal Cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

«Sono tanti i volontari che stanno offrendo il loro contributo perché tutto vada per il meglio – ha affermato il sindaco di Pozzomaggiore, Mariano Soro – insieme ai vari professionisti  che sono stati incaricati dalla struttura organizzativa nei molteplici settori di competenza». Un cospicuo dispiegamento di forze, ha precisato don Giampiero Piras responsabile per l’ambito economico, che ha reso necessario un investimento notevole, grazie in primis al lavoro svolto negli anni dal Comitato, alla Diocesi, all’Amministrazione e a tutte quelle persone che hanno donato la loro piccola o grande offerta, manifestando una bellissima condivisione e un’esclusiva testimonianza di unità e compartecipazione.

«Alla Santa Messa, che avrà inizio alle ore 10.30 (diretta su Videolina) hanno già aderito in cinquemila da tutta l’Isola e non solo – ha spiegato Giuseppe Manunta, presidente della Commissione Promozione e Comunicazione, che ha moderato l’incontro – ma le adesioni alla Segreteria Generale stanno continuando a giungere anche in questi minuti.»

L’organizzazione raccomanda, per sabato 15 giugno, la massima puntualità negli arrivi e la necessità di prevedere autonomamente alla dotazione di materiale per la protezione solare.      

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Ancora un fine settimana di divertimento a Sant’Antioco, in attesa del Capodanno in Piazza Umberto (31 dicembre) e della “discesa dal cielo” della Befana (sabato 5 gennaio), sempre in Piazza Umberto. Si parte oggi, venerdì 28, alle 18.00, con il “Concerto di Capodanno”, presso la Chiesa Santa Maria Goretti, a cura della Scuola Civica di musica don Tore Armeni. Domani, sabato 29 dicembre, tornano gli appuntamenti con il Villaggio di Natale in Piazza Italia: alle 10.00, apertura della Fiera Mercato, della Casa di Babbo Natale e della Fabbrica dei giochi. Si prosegue di sera, alle 19.00, con l’estrazione dei biglietti fortunati della lotteria “Regalo di Natale”, in compagnia del divertentissimo duo Cossu&Zara. Per finire, musica con dj set.

Domenica 30 dicembre, alle 10.00, si conferma l’apertura del Villaggio di Natale, mentre dalle 17.00 alle 20.00, spazio all’animazione per bambini, con truccambimbi e spettacolo dei burattini. Lunedì 31 dicembre, tutti in piazza Umberto per il Capodanno, a partire dalle 23.45, in compagnia della band “Tasinaska” e del dj set, pre e post concerto.

Il Villaggio di Natale chiuderà i battenti nel fine settimana della “Befana”. In programma sabato 5 gennaio, alle 10.00, Apertura della Fiera mercato e del Villaggio di Babbo Natale. Alle 18.00 torna l’atteso Concorso de “La befana più brutta”, con animazione e sfilata delle befane lungo il Corso Vittorio Emanuele, destinazione Piazza Umberto. Alle 19.30, Concerto Gospel nella Basilica di Sant’Antioco Martire. Per chiudere la giornata in bellezza, alle 20.00 Discesa dal cielo della befana: in Piazza Umberto, direttamente dal cielo, la vecchia con la scopa passerà per un saluto a tutti i bimbi. E poi il gran finale domenica 6 gennaio: alle 10.00 si darà il via a una giornata dedicata ai Giochi in Piazza, a cura dell’Associazione Iklos. Mentre, alle 11.00, sarà il momento della premiazione del concorso de “La befana più brutta”. Chiusura della programmazione e del Villaggio alle 18.30.

 

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E’ stato presentato stamane il programma della 659ª edizione della Festa di Sant’Antioco, patrono della Sardegna. Cultura, fede e folklore sono ancora una volta i cardini su cui si regge “Sa Festa” in un intenso momento di devozione della comunità antiochense che, come da tradizione, quindici giorni dopo Pasqua si stringe attorno alla figura del suo santo protettore. Insieme al fitto manifesto di appuntamenti religiosi è previsto un ricco carnet di manifestazioni laiche, divise tra enogastronomia e spettacoli d’intrattenimento.

Per il 2018 c’è già una grande novità, la prima edizione della Fiera Enogastronomica. Tredici produttori locali accanto a quelli provenienti da tutte le province sarde proporranno ai visitatori le loro specialità tipiche, in vendita e con degustazioni. Ma non sarà una classica fiera alimentare perché tra cibo e vino ci saranno i gruppi folk ad animare ogni stand in rappresentanza dei paesi di provenienza (inaugurazione sabato 14, in Piazza Italia, alle 18.30). Durante i giorni di festa spazio anche alla musica di qualità con i “Sud Sound System &Bag a Riddim Band”, formazione del Salento che muove tra sonorità raggamuffin e dancehall reggae, combinando ritmi giamaicani e sonorità locali, come l’uso del dialetto salentino e le ballate di pizzica e tarantella (sabato 14 aprile, alle 21.00, in Piazza Umberto). E non mancheranno i classici della Festa, come le Pariglie, “Sa cursa po Santu Antiogu”, domenica alle 15.00 nel Lungomare, Parco giardino, e lo spettacolo pirotecnico che chiuderà la tre giorni di festeggiamenti (lunedì 16, alle 22.00, nel Lungomare).

Per tutti i tre giorni, restano centrali i riti dedicati al culto del Santo. Ecco che si ripetono, dunque, le consuete processioni: sabato dalle 18.00, con partenza dalla Chiesa di Santa Maria Goretti, l’appuntamento è con il pellegrinaggio verso la Basilica di Piazza De Gasperi per la tradizionale benedizione de “Is Coccois” offerti al Santo; lunedì, dalle 18.30, con avvio dalla Basilica, sarà la volta del momento più importante della Festa, la solenne processione per le strade della città: la statua di Antioco e le sue reliquie sfileranno accompagnate da cavalieri e amazzoni, gruppi in costume provenienti da tutta la Sardegna, suonatori di launeddas, traccas e fedeli.  

Per poter essere sempre aggiornati sul calendario degli eventi, sugli spettacoli che andranno in scena per tutta la Festa, sulle processioni e, non solo, ecco la nuova Applicazione mobile. Scaricabile facilmente su tutti i dispositivi smatrphone, la App “Sant’Antioco Eventi” sarà una vera e propria guida virtuale nel cuore della manifestazione. L’Applicazione resterà attiva anche dopo la festa a disposizione di chi vuole essere sempre informato su tutti gli avvenimenti in programma in città. 

Un programma variegato che, da una parte, mira alla valorizzazione della figura del Santo, dall’altra, a una promozione turistica dell’isola di Sant’Antioco che si spinga oltre i confini della Sardegna: «Il nostro progetto – spiega l’assessore del Turismo, Roberta Serrenti – è di avviare un percorso che tenda a potenziare l’evento non solo dal punto di vista culturale e religioso, ma anche da quello della valorizzazione del territorio, cercando di aprirci ad una dimensione internazionale. Nella tre giorni della Festa, infatti, saranno presenti 12 operatori turistici che parteciperanno a un Educational tour nell’isola di Sant’Antioco per la promozione integrata del territorio rivolto a possibili mercati di riferimento come Gran Bretagna, Francia e Germania. Su questo solco si inserisce anche la rivisitazione dell’immagine grafica del Santo, proposta in chiave accattivante e moderna».

«Anche quest’anno abbiamo deciso di festeggiare il Santo con il massimo sforzo possibile per la nostra comunità – dice il sindaco, Ignazio Locci – siamo consapevoli che la festa del Santo patrono dell’Isola rappresenti uno dei fattori più importanti delle nostre iniziative di promozione turistica della città. Sant’Antioco, grazie ai festeggiamenti e alle iniziative promozionali a essi legate, viene messa al centro dell’attenzione del panorama nazionale e internazionale – conclude Ignazio Locci – le sue porte saranno aperte ai visitatori che vorranno ammirare anche tutte le bellezze archeologiche, dalla basilica alle catacombe, passando per i tophet, i musei cittadini e tanto altro.»

«Quella della Festa di Sant’Antioco è una storia al di là del tempo – commenta l’assessore della Cultura Rosalba Cossu – la nostra identità trova la sua dimensione nella figura di Antioco, così antica e così attuale. Il Santo venuto dal mare ricorda il nostro essere un intreccio con i paesi del Mediterraneo. Se siamo uomini lo siamo al di là dei confini territoriali; così come se siamo cristiani, lo siamo al di là dei confini geografici. La solenne processione del lunedì, questa espressione di pellegrinaggio fiorita e gioiosa, vede una grandissima partecipazione di fedeli, e non soltanto degli antiochensi, a testimonianza che Antioco ha sempre chiamato a sé le folle. Il patrono è ancora presente nella nostra realtà e ci incoraggia a riunirci e a seguire il suo esempio. Era un migrante che si è prodigato concretamente: la preghiera, per lui, era azione». 

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Torna in scena per una serata speciale organizzata dall’associazione Codice Segreto lo spettacolo di Lucidosottile “Cinquetto tirato a lucido: il concerto che sconcerta”. Appuntamento sabato 27 gennaio all’Auditorium Comunale di piazzetta Dettori a Cagliari con inizio alle ore 20.45, per un appuntamento il cui ricavato servirà a sostenere il progetto di “Vita Autonoma”, iniziato nel lo scorso anno per i giovani dell’associazione che si occupa di organizzare attività per l’integrazione di persone con differenti abilità. Ingresso 12 euro, prevendita presso il Centro Sociale Exmè in via Sanna (angolo via Santa Maria Goretti) a Pirri mercoledì e giovedì dalle 9.00 alle 13.00 e venerdì dalle 9.00 alle 17.00, info alla mail info@codicesegreto.net.

Scritto da Tiziana Troja e Maurizio Temporin e diretto da Tiziana Troja, “Cinquetto tirato a lucido: il concerto che sconcerta” è uno spettacolo scoppiettante con gag e colpi di scena che vede protagonista il gruppo Cinquetto, composto da Carla “Dottoredda” Caredda, Federico “Federique” Melis, Stefano “Oni” Onano, Daniela “La Riccia” Pibiri e Alessandro “Panda” Ragatzu. “Cinquetto tirato a lucido” è così un viaggio musicale tra swing, pop, rock, gospel, soul e classico, un concerto continuamente interrotto da incidenti, gag, baruffe fra i protagonisti che, brano dopo brano, scopriranno i loro caratteri, i loro vizi, le loro manie, le idiosincrasie attraverso dialoghi ironici e dissacranti. Un mescolarsi di voci e pianoforte, melodie e cori, con un ensemble che già con il nome esprime il suo carattere carico di brio e leggerezza.

L’associazione Codice Segreto è un’associazione di promozione sociale che si occupa di organizzare attività per l’integrazione delle differenti abilità. L’obiettivo è creare opportunità di socializzazione e di stimolo per l’autonomia individuale, opportunità di incontro, confronto, crescita, sostegno e divertimento.

Il progetto di Vita Autonoma, iniziato lo scorso anno, prevede un incontro settimanale e dei pernottamenti fuori casa durante il week end per aver modo di toccare con mano quali sono le dinamiche reali della vita autonoma e sperimentare e rafforzare le abilità apprese. Il progetto nasce dalla necessità di preparare i giovani dell’associazione ad una vita indipendente, lontana dalle proprie famiglie, in un contesto abitativo che consenta di sentirsi veramente uomini e donne adulte e vuole essere una palestra di autonomia in grado di aiutare i giovani a rafforzare le competenze già acquisite nel corso degli anni e svilupparne di nuove che li aiutino nella vita quotidiana, garantendo un miglioramento alla qualità della loro vita e a quella della loro famiglia.

All’interno del percorso sono previste delle trasferte per i giovani atleti che svolgono attività sportiva coordinata dalla Polisportiva Popolare Exmè. I giovani, infatti, si stanno allenando per la loro partecipazione ai Giochi Nazionali Estivi Special Olympics che si svolgeranno a Montecatini dal 4 al 10 giugno prossimi, un’ulteriore palestra per lo sviluppo delle autonomie individuali.

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Con l’inaugurazione dell’info point nella restaurata Casa del Mutilato e la presentazione degli Annali, quest’anno con la riduzione a fumetto intitolato “Il ritorno dell’Arciere”, alle 18.00 in Aula consiliare, prenderà il via domani, venerdì 28 aprile, i festeggiamenti per la 658ª Sagra di Sant’Antioco Martire, patrono della cittadina sulcitana e dell’intera Sardegna. Le manifestazioni proseguiranno sabato sera con la sfilata di “Is coccois” e la benedizione in Basilica di “Su Pani Pintau” da offrire al patrono. Seguirà, nella attigua sala del Capitolo, l’inaugurazione della mostra fotografica “12 tavole in una stanza”. Domenica mattina, dopo la sveglia della banda cittadina, ci sarà un momento del festival del folklore sardo, con la sfilata per le vie del centro cittadino di 60 gruppi folk provenienti da tutta l’isola. La sera poi le pariglie con “Sa cursa de su Santu”, organizzata dalla Pro Loco cittadina, daranno sfoggio all’abilità di provetti cavalieri.

«Intendiamo riproporre riprendendo l’antica tradizione – spiega Gianni Baghino, presidente della Pro Loco – come onoravano il Santo Patrono i gruppi in costume e cavalieri che giungevano a Sant’Antioco per la festa.»

Al termine dell’esibizione delle pariglie, le manifestazioni proseguiranno, alle 19.30, nella Basilica di Sant’Antioco Martire, con il concerto di musica sacra “Jerusalem”, con Gabriella Aiello, Simonetta Soro, Pejman Tadaion, Mauro Palmas e Alessandro Foresti.

Lunedì sarà il giorno più importante della sagra che avrà il suo culmine di spiritualità con la solenne processione. Martedì, infine, ultimo giorno di festa, sarà  intriso solo di religiosità, con il ricordo di Santa Rosa, madre di Sant’Antioco, che saranno onorati insieme, con le Sante Messe celebrate nelle catacombe.

Il programma completo dei festeggiamenti

Venerdì, 28 aprile 2017:
ore 18,00 – Aula consiliare – Presentazione degli “Annali di storia e archeologia sulcitana”, a cura di Roberto Lai
Sabato, 29 aprile 2017:
ore 11,00 – Piazza Repubblica – Cerimonia di inaugurazione della “Casa del Mutilato”
ore 18,00 – Pellegrinaggio dalla Chiesa di Santa Maria Goretti verso la Basilica e offerta del pane “Is coccois” al Santo
ore 18,30 – Basilica Sant’Antioco Martire – Santa Messa con benedizione de Is Coccois
ore 19,30 – Sala Mostre Palazzo del Capitolo – Inaugurazione mostra: “12 tavole in una stanza”
ore 21,30 – Piazza Umberto – Beppe Dettori e Pandelas presentano “Anime Sarde” viaggio musiculturale nella Sardegna
Domenica, 30 aprile 2017:
ore 9,00 – Partenza Basilica Sant’Antioco Martire – Rievocazione storica: “Sveglia alla Città”, a cura del complesso bandistico “Giuseppe Verdi Città di Sant’Antioco”
ore 10,00 – dal piazzale Nostra Signora di Bonaria a Piazza Umberto – Speciale festa del folklore per il Santo patrono di Sardegna, con gruppi provenienti da tutta la Sardegna
ore 15,30 – Lungomare Silvio Olla – Pariglie in onore del Santo Martire: “Sa cursa po Santu Antiogu”, con cavalieri provenienti da diverse parti della Sardegna e sfilata di cavalieri in costume sardo benedizione dei pariglianti
ore 20,00 – Basilica Sant’Antioco Martire – Concerto di Musica Sacra: “Jerusalem”
ore 21,30 – Piazza Umberto – Concerto “Sa Este” con Ambra Pintore
Lunedì, 1 maggio 2017:
ore 18,30 – Basilica e vie cittadine – Processione solenne con gruppi folk, cavalieri in costume, traccas e suonatori di launeddas provenienti da tutta la Sardegna
ore 21,00 – Piazza Umberto – Esibizione gruppi folkloristici
ore 22,30 – Lungomare Silvio Olla – Spettacolo pirotecnico in laguna.

Tito Siddi

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Come accade ormai da alcuni natali Gospel Explosion riesce ad “accendere” e “caricare” il pubblico del Teatro Centrale di Carbonia. Anche quest’anno la scelta del gruppo gospel, operata dal direttore artistico Gianni Melis non ha deluso le aspettative ed ha portato sul palco 13 elementi che hanno animato la scena cantando pezzi di interpreti famosi. Il gruppo South Carolina Mass Choir ha letteralmente travolto il pubblico che ha cantato, ballato e battuto a tempo le mani accompagnando quasi tutti i brani. Dolci melodie si sono alternate a pezzi dal ritmo scatenato che hanno portato alcuni elementi del gruppo a cantare in mezzo al pubblico della platea e della galleria.

L’entusiasmo dell’intero teatro ha raggiunto l’apice quando, a gran voce, il pubblico ha richiesto il bis che non ha tardato ad arrivare, con una carica di energia tipica dei gruppi gospel, portatori di speranza e positività.

Vediamo ora l’intervista realizzata a fine serata da Giampaolo Cirronis al direttore artistico della rassegna, Gianni Melis,

Nadia Pische

Il programma completo di Gospel Explosion 2016.

Quattordicesima edizione per la Gospel Explosion, rassegna nata da una costola del Narcao Blues, organizzata dall’associazione culturale Progetto Evoluzione e dal suo direttore artistico Gianni Melis: dal 25 al 29 dicembre in Sardegna sette appuntamenti porteranno la tradizione della musica spirituale afroamericana tra chiese, teatri e centri culturali di Carbonia, Sassari, Alghero, Vallermosa, Sestu, Serramanna e Sant’Antioco. Protagonisti del programma saranno le formazioni dei South Carolina Mass Choir, F.O.C.U.S. Sound of Victory e Followers of Christ, gruppi corali provenienti dalla Carolina del Sud, stato federato degli Stati Uniti d’America.

La manifestazione è organizzata con il contributo dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna.

Dopo l’apertura di ieri a Carbonia, il South Carolina Mass Choir oggi sarà protagonista a Sassari, al Teatro Comunale (ore 21.00) e giovedì 29, alle 20.00, a Sant’Antioco, nella Chiesa di Santa Maria Goretti.

Il 27 dicembre, ad Alghero, presso il Cinema Oltremare (ore 19.00), sarà il turno dei F.O.C.U.S. Sound of Victory, gruppo nato nel 1997 per volontà del musicista Wayne Ravenell, successivamente affidato al suo assistente Michael Brown. Lo stile che caratterizza l’ensemble lo discosta dal gospel tradizionale e ha raccolto fin da subito numerosi responsi positivi dal pubblico tanto da venir richiesto come supporto ai più famosi artisti e gruppi gospel quali God’s Property, Trinitee 5:7, The Mighty Clouds of Joy, Dorinda Clark-Cole e Natalie Wilson. Nel marzo 2005 è stato pubblicato il loro primo progetto live intitolato “The Heart of a Worshiper”, dove emerge fulgido uno stile creativo e un’espressiva e versatile musicalità. E’ del 2008 il loro secondo album “Sound of Victory” e del 2012 il terzo (“Good Time”) al quale hanno partecipato musicisti del calibro di Tasha Cobbs (“Yes Lord”), Timiney Figueroa (“What A Friend”) e Josiah Martin (“Angel’s Cry”). Due anni dopo (nel 2014) arriva il singolo “Free”con Joshua Roger, lavoro che continua a riscuotere un grande successo tra pubblico e critica. La formazione compone la musica di Dio attraverso un radicale e innovativo modo di pregare ed è composta da Michael Brown (tastiere, voce), Randy Stephens (basso), David Bell (chitarra), Albert Jenkins (batteria) e dalle voci di Javetta Cambell, Ashley Hale e Rene Massey. Un altro concerto li coinvolgerà il giorno successivo (mercoledì 28) a Sestu presso i Locali Faccin (ore 19).

Martedì 27 dicembre, sarà la volta anche dei Followers of Christ, ensemble gospel proveniente dalla città di Charleston, composto da giovani cantanti e musicisti nati e cresciuti artisticamente nella grande corale South Carolina Mass Choir, con la quale hanno sviluppato e affinato tecnica ed esperienza musicale nonché condiviso la passione per il genere. Negli anni il gruppo ha avuto il privilegio di esibirsi in molteplici stati degli USA, dalle piccole chiese ai grandi auditorium e teatri, nonché di dividere lo stage con famosi artisti gospel come Jonathan Nelson, Tye Tribbett, Karen Clark-Sheard e Dorinda Clark-Cole.La loro principale caratteristica risiede nella grande abilità e vasta conoscenza della musica gospel che spazia dal tradizionale al moderno arricchita da una notevole tecnica vocale che rende ogni loro canzone speciale, immediata ed emozionante per gli appassionati e novizi di questo genere. I Followers of Christ non si limitano a creare musica ma cercano di colmare la distanza tra le diverse culture comunicando attraverso un linguaggio universale. In scena questa volta ci saranno Sean McClain alle tastiere ad accompagnare una corale composta da Donald Hurston, Angela Perry Taylor, Samitria Gilliard, Tia DuRant e Richard Wrighten. Il gruppo replicherà il giorno successivo (mercoledì 28 dicembre, ore 19.00) a Serramanna presso la Sala Conferenze Vico Mossa.

Giunta alla sua quattordicesima edizione, la rassegna Gospel Explosion, sotto la direzione artistica di Gianni Melis e dell’Associazione Culturale Progetto Evoluzione, ha portato nel corso degli anni in tutta la Sardegna il grande gospel statunitense, con importanti gruppi come il Tony Washington Singers, The Harlem Messengers, Flossie Boyd Johnson & Favor, Friendly Travelers, Sjuwana Byers and Children of God, Oscar Williams & Perfected Praise e il London Community Gospel Choir. Il pubblico ha potuto godere nel tempo di uno spettacolo intenso, energico ed emozionante nelle numerose tappe organizzate tra il sud e il nord dell’Isola.

 

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Quattordicesima edizione per la Gospel Explosion, rassegna nata da una costola del Narcao Blues, organizzata dall’associazione culturale Progetto Evoluzione e dal suo direttore artistico Gianni Melis: dal 25 al 29 dicembre in Sardegna sette appuntamenti porteranno la tradizione della musica spirituale afroamericana tra chiese, teatri e centri culturali di Carbonia, Sassari, Alghero, Vallermosa, Sestu, Serramanna e Sant’Antioco. Protagonisti del programma saranno le formazioni dei South Carolina Mass Choir, F.O.C.U.S. Sound of Victory e Followers of Christ, gruppi corali provenienti dalla Carolina del Sud, stato federato degli Stati Uniti d’America. 

La manifestazione è organizzata con il contributo dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna.

Si partirà il giorno di Natale (25 dicembre) a Carbonia con il South Carolina Mass Choir che, alle 19.00, presso il Teatro Centrale porterà il calore dei ritmi moderni e tradizionali, condito da un equilibrio musicale di grande spessore artistico. Le esplosive sonorità che caratterizzano la formazione sono ricche delle sfumature e suggestioni tipiche della più genuina tradizione gospel afroamericana. Il loro repertorio spazia dai classici della tradizione a brani conditi da ritmi musicali più moderni. La corale è stata fondata da Michael Brown (che ne è anche il direttore) sul finire degli anni novanta con l’obiettivo di dare spazio ai tanti giovani appassionati di gospel che cercano le giuste occasioni per espri­mere il proprio talento nel mondo della musi­ca gospel, soul e R&B. I musicisti coinvolti nel tour sardo saranno lo stesso Brown alla voce, Sean McClain alle tastiere, David Bell alla chitarra, Randy Stephens al basso, Albert Jenkins e Richard Wrighten alla batteria e percussioni e l’importante coro composto da Essence Geddings, Javetta Cambell, Rene Massey, Donald Hurston, Angela Perry, Samitria Gilliard e Tia DuRant. Il gruppo sarà protagonista a Sassari il giorno dopo (26 dicembre) nel Teatro Comunale (ore 21.00) e giovedì 29, alle 20.00, a Sant’Antioco, nella Chiesa di Santa Maria Goretti. 

Il 27 dicembre ad Alghero, presso il Cinema Oltremare (ore 19.00), sarà il turno dei F.O.C.U.S. Sound of Victory, gruppo nato nel 1997 per volontà del musicista Wayne Ravenell, successivamente affidato al suo assistente Michael Brown. Lo stile che caratterizza l’ensemble lo discosta dal gospel tradizionale e ha raccolto fin da subito numerosi responsi positivi dal pubblico tanto da venir richiesto come supporto ai più famosi artisti e gruppi gospel quali God’s Property, Trinitee 5:7, The Mighty Clouds of Joy, Dorinda Clark-Cole e Natalie Wilson. Nel marzo 2005 è stato pubblicato il loro primo progetto live intitolato “The Heart of a Worshiper”, dove emerge fulgido uno stile creativo e un’espressiva e versatile musicalità. E’ del 2008 il loro secondo album “Sound of Victory” e del 2012 il terzo (“Good Time”) al quale hanno partecipato musicisti del calibro di Tasha Cobbs (“Yes Lord”), Timiney Figueroa (“What A Friend”) e Josiah Martin (“Angel’s Cry”). Due anni dopo (nel 2014) arriva il singolo “Free”con Joshua Roger, lavoro che continua a riscuotere un grande successo tra pubblico e critica. La formazione compone la musica di Dio attraverso un radicale e innovativo modo di pregare ed è composta da Michael Brown (tastiere, voce), Randy Stephens (basso), David Bell (chitarra), Albert Jenkins (batteria) e dalle voci di Javetta Cambell, Ashley Hale e Rene Massey. Un altro concerto li coinvolgerà il giorno successivo (mercoledì 28) a Sestu presso i Locali Faccin (ore 19). 

Martedì 27 dicembre sarà la volta anche dei Followers of Christ, ensemble gospel proveniente dalla città di Charleston, composto da giovani cantanti e musicisti nati e cresciuti artisticamente nella grande corale South Carolina Mass Choir, con la quale hanno sviluppato e affinato tecnica ed esperienza musicale nonché condiviso la passione per il genere. Negli anni il gruppo ha avuto il privilegio di esibirsi in molteplici stati degli USA, dalle piccole chiese ai grandi auditorium e teatri, nonché di dividere lo stage con famosi artisti gospel come Jonathan Nelson, Tye Tribbett, Karen Clark-Sheard e Dorinda Clark-Cole. La loro principale caratteristica risiede nella grande abilità e vasta conoscenza della musica gospel che spazia dal tradizionale al moderno arricchita da una notevole tecnica vocale che rende ogni loro canzone speciale, immediata ed emozionante per gli appassionati e novizi di questo genere. I Followers of Christ non si limitano a creare musica ma cercano di colmare la distanza tra le diverse culture comunicando attraverso un linguaggio universale. In scena questa volta ci saranno Sean McClain alle tastiere ad accompagnare una corale composta da Donald Hurston, Angela Perry Taylor, Samitria Gilliard, Tia DuRant e Richard Wrighten. Il gruppo replicherà il giorno successivo (mercoledì 28 dicembre, ore 19.00) a Serramanna presso la Sala Conferenze Vico Mossa.

Giunta alla sua quattordicesima edizione, la rassegna Gospel Explosion, sotto la direzione artistica di Gianni Melis e dell’Associazione Culturale Progetto Evoluzione, ha portato nel corso degli anni in tutta la Sardegna il grande gospel statunitense, con importanti gruppi come il Tony Washington Singers, The Harlem Messengers, Flossie Boyd Johnson & Favor, Friendly Travelers,  Sjuwana Byers and Children of God, Oscar Williams & Perfected Praise e il London Community Gospel Choir. Il pubblico ha potuto godere nel tempo di uno spettacolo intenso, energico ed emozionante nelle numerose tappe organizzate tra il sud e il nord dell’Isola.

I biglietti per gli appuntamenti legati al Gospel Explosion saranno disponibili a Carbonia presso Musa Abbigliamento (via Gramsci 205/A), a Sassari presso Pasquali Sport (largo Cavallotti, 21) e ad Alghero presso Astratto Parrucchieri (via Giovanni Pascoli, 45/A). Saranno invece a ingresso libero, fino ad esaurimento posti, gli appuntamenti di Vallermosa, Serramanna, Sestu e Sant’Antioco.

 

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il dialogo edizione speciale

Un’edizione speciale del “Il Dialogo”, il settimanale della parrocchia di Santa Maria Goretti di Sant’Antioco, contenente la ristampa del numero unico “Campane a festa”, è stato distribuito gratuitamente ai fedeli in occasione della festa patronale. Pubblicato nel 1966, a cura di dottor Luciano Ibba e di Giampaolo Piras, rispettivamente direttore responsabile e redattore che hanno dato il benestare per la ristampa, racconta la consacrazione della nuova chiesa parrocchiale dedicata a Maria Goretti. Il vecchio giornale messo a diposizione da Rita Sabeddu, una parrocchiana che lo ha conservato per ricordo, ha dato la possibilità alla redazione di “il Dialogo” di poterlo riproporre con un altro numero unico, per farne un omaggio ai fedeli della parrocchia in occasione della festa patronale di Santa Maria Goretti di ieri, 6 luglio, che ha segnato anche il sessantesimo anniversario della fondazione della comunità parrocchiale.

L’edizione speciale del giornalino parrocchiale, con una nuova copertina a colori, ha voluto così ricordare, a distanza di cinquant’anni, una pagina di fede, di volontà, voglia di fare e di carità cristiana di sacerdoti operosi che si intreccia con gli ultimi sessant’anni della storia di Sant’Antioco. E’ il sogno diventato realtà di costruire una nuova chiesa che inizia i primi passi subito dopo la guerra, in un’Italia devastata e povera, dove le periferie, come a Sant’Antioco, non facevano eccezione. Con la gente che riprendeva a vivere, a pregare e ripopolare la città, si materializzava il sogno di edificare un nuovo edifico sacro: è la chiesa della nuova parrocchia dedicata a Santa Maria Goretti in una zona allora periferica del paese che però vede crescere abitanti che risiedono in nuove case private e popolari. Il numero unico  di “Campane a Festa” di cinquant’anni fa, oltre a narrare la storia della nascita della nuova parrocchia e del nuovo tempio, racconta anche le speranze di una comunità che dai focolari delle abitazioni, si sono concretizzate in nuove opportunità di aggregazione sociale, nello sport e nella cultura di cui Sant’Antioco è fucina. Racconta dei tanti benefattori che si sono spesi affinché il sogno di don Antonio Mereu, il primo parroco dell’allora neonata parrocchia, potesse concretizzarsi, come poi è avvenuto. E il nome di don Antonio Mereu è destinato a durare nel tempo, nei ricordi degli antiochensi.

Un comitato spontaneo ha già raccolto oltre 500 firme per una petizione che chiede al sindaco di intitolare lo spazio davanti alla chiesa di Santa Maria Goretti come “Sagrato don Antonio Mereu”.

Tito Siddi