24 April, 2024
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 La Giunta regionale ha approvato le linee guida in materia di prestazione energetica in edilizia. La delibera, che tra i veri interventi mette ordine nel sistema dei controlli e istituisce il catasto energetico regionale, porta la firma dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. «Si tratta di un provvedimento importante con il quale attuiamo un altro pezzo del Piano Energetico – ha detto l’assessore dell’Industria -. Il riordino della normativa regionale in materia di prestazione energetica degli edifici è un passaggio fondamentale in tema di efficientamento, pienamente in linea con le direttive emanate a suo tempo dal Parlamento europeo. La gestione dei dati sarà digitale per garantire la massima semplificazione. La Regione avrà a disposizione, dunque, uno strumento per le operazioni di verifica e controllo delle classi energetiche degli edifici previste dalle norme nazionali, ma anche di pianificazione delle azioni di promozione dell’uso efficiente dell’energia. Le linee guida sono frutto di un lavoro capillare svolto dagli uffici del Servizio Energia, al quale hanno dato un contributo prezioso gli Enti locali, gli Ordini professionali e le Associazioni di categoria. Con questo provvedimento consentiamo a cittadini e professionisti del settore di monitorare, certificare e gestire gli aspetti energetici legati agli edifici. Più semplicità, più sicurezza, più verifiche: l’uso efficiente dell’energia nelle nostre case dovrà diventare sempre più una buona prassi».

La normativa di riferimento prevede di istituire il Catasto Energetico Regionale Edifici Sardegna (CERESar) per gli APE (Attestato di Prestazione Energetica) e il Catasto Unico Regionale Impianti Termici Sardegna (CURITSar) per la registrazione dei libretti degli impianti. Entrambi i Catasti saranno pienamente operativi una volta avviato il Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA).

Le linee guida prevedono, come già succede in molte altre Regioni italiane, l’introduzione di una tariffa unitaria per il deposito degli Attestati APE nel Catasto regionale. Il contributo concorrerà alla copertura dei costi per la gestione dello stesso Catasto e per l’effettuazione dei controlli. I certificati saranno controllati automaticamente dal sistema al momento della registrazione, poi verranno fatte le verifiche sui documenti APE e quelle sul campo, in particolare degli attestati con classi energetiche elevate. Il piano dei controlli sarà indispensabile per definire la categoria dei Tecnici certificatori istituendo un apposito albo.

Le linee guida, infine, forniscono una tabella dei costi che si dovranno sostenere nel campo dei controlli e delle verifiche degli impianti termici. Il termine ultimo proposto per inserire tali impianti nel Catasto CURITSar è fissato al 31 dicembre del 2019.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha approvato il Piano d’azione delle installazioni delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici. Attualmente, in capo alla Centrale regionale di Committenza, è in corso l’espletamento della gara da 8,6 milioni di euro (fondi Fondi FSC e POR 2014-2020) per la fornitura e l’installazione delle colonnine di ricarica nei Comuni che, insieme alla Regione, hanno già firmato l’Accordo di programma per attuare il Programma della mobilità elettrica (inserito nel Patto per la Sardegna e con risorse complessive pari a 18,5 milioni di euro, di cui 15,5 di Fondi FSC e 3,5 milioni di Fondi POR). Il Piano d’azione approvato oggi, definito dall’assessorato dell’Industria con il supporto dell’Università di Cagliari, è il documento di pianificazione strategica, unico riferimento per l’installazione delle colonnine, oltre che base per il futuro sviluppo della mobilità elettrica a livello regionale. Per ora i Comuni interessati sono la Città metropolitana di Cagliari, la Rete metropolitana del nord Sardegna, Olbia, Nuoro e Oristano, i quali hanno già deliberato, nei rispettivi Consigli comunali, i Piani locali che definiscono il quadro degli interventi. Il Piano regionale propone una strategia generale e uno scenario di riferimento che rispetta le linee indicate dal Piano nazionale, adattabile a eventuali aggiornamenti futuri e funzionale alle peculiarità dei diversi territori della Sardegna. Eventuali altre risorse a valere sui fondi FSC e PO FESR saranno destinate a completare il Piano per favorire l’estensione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici nelle aree urbane attualmente escluse, formando così oggetto di un ulteriore futuro intervento.

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L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, sarà presente giovedì 29 novembre alle ore 10.00, alla cerimonia di apertura del cantiere per la realizzazione del primo deposito costiero di Gas Naturale Liquefatto (GNL) in Sardegna che sarà realizzato da Higas s.r.l. nella zona industriale di Oristano-Santa Giusta. Dopo la cerimonia, seguirà un incontro nella sala consiliare del comune di Santa Giusta. Vi parteciperanno, oltre le istituzioni locali, anche il Presidente e l’Amministratore delegato di Higas, Andrew Pickering e Claudio Evangelisti.

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Riprende domani, martedì 27 novembre, l’attività delle commissioni permanenti del Consiglio regionale.

Alle 10.00, si riunirà la Commissione “Salute e politiche sociali”. All’ordine del giorno l’audizione dell’assessore al Lavoro, Virginia Mura, sul Piano triennale per l’emigrazione. Subito dopo sarà sentito l’assessore alla Sanità Luigi Arru sul Piano regionale per la formazione degli operatori sanitari, scolastici e delle famiglie, di persone affette da disturbi specifici dell’apprendimento. Il parlamentino presieduto da Raimondo Perra esaminerà, inoltre, la proposta di risoluzione sulla situazione oncologica in Sardegna con particolare riferimento ai tumori femminili. I lavori proseguiranno nel pomeriggio con l’esame di alcuni provvedimenti in materia di sanità, sport e salute, cultura della non violenza e politiche per la famiglia.

Alle 16.30 si riunirà la Commissione “Attività produttive” presieduta da Luigi Lotto. In programma l’audizione del sindaco di Villaperuccio, Antonello Pirosu, sulle problematiche relative al riconoscimento dei danni causati da calamità naturali. Successivamente, la Quinta Commissione sentirà l’assessore al Turismo Barbara Argiolas sul P/212 “Disciplina delle caratteristiche, dei requisiti e della classificazione delle strutture ricettive della tipologia bed&breakfast di cui all’articolo 16, comma 1, della legge regionale 28 luglio 2017, n. 16. Approvazione provvisoria delle direttive ai sensi dell’articolo 24, comma 1”. All’esame dell’organismo consiliare anche la grave situazione dei subappaltatori locali dei lavori della SS-Olbia a causa dei mancati pagamenti da parte delle ditte appaltatrici e di Anas.

Mercoledì 28 novembre, alle 10.30, si riuniranno invece la Prima e la Seconda. La Commissione “Autonomia e ordinamento regionale”, presieduta da Francesco Agus, sarà chiamata ad esprimere i pareri sulle parti di competenza della manovra finanziaria 2018 e sul disegno di legge per il governo idrogeologico del territorio. Successivamente sarà sentita l’assessora all’Industria Maria Grazia Piras sulla legge di semplificazione. All’ordine del giorno anche il D.L. 520 (Lavoro straordinario dei dipendenti regionali in occasione di consultazioni elettorali. Interpretazione autentica dell’articolo 90 della legge regionale n. 7 del 1979) e la proposta di legge statutaria  sul procedimento per il distacco di un comune dalla provincia di appartenenza e per l’aggregazione ad altra provincia. Previsto anche l’esame congiunto di alcune proposte di modifica della legge regionale di riordino degli enti locali.

Una serie di audizioni impegneranno, infine, la Commissione “Lavoro, cultura e formazione professionale” presieduta da Piero Comandini. Saranno sentiti l’assessore al Lavoro Virginia Mura, i lavoratori in utilizzo, i borsisti di Agris, il Comitato “Idonei graduatorie Area”, i lavoratori dei Centri provinciali anti insetti e l’Associazione Enti locali per le attività culturali e di spettacolo.

 

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«Da oggi, ufficialmente, l’ex miniera di Funtana Raminosa comincia una nuova vita. Lo avevamo promesso esattamente un anno fa. Ebbene, abbiamo mantenuto la parola. Per Funtana Raminosa si tratta di un nuovo inizio, dopo secoli di sfruttamento del giacimento di rame e di attività industriale. È un nuovo inizio, declinato in chiave turistica, culturale e produttiva, che speriamo possa contribuire a un rinnovato sviluppo del paese di Gadoni e dell’intero territorio, integrato con le tante iniziative che stiamo sostenendo per combattere lo spopolamento delle zone interne e il rilancio delle attività imprenditoriali di tutta l’area.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, intervenendo a Gadoni all’incontro organizzato da Confindustria Sardegna Centrale per l’inaugurazione della riapertura dell’ex miniera di Funtana Raminosa. La giornata, oltre che dalla cerimonia di inaugurazione e dalla benedizione della chiesetta campestre di Santa Barbara riconsacrata dall’arcivescovo di Oristano, monsignor Ignazio Sanna, è stata caratterizzata da un convegno al quale hanno partecipato il sindaco di Gadoni, Francesco Peddio, il presidente di Confindustria Sardegna Centrale, Roberto Bornioli, il commissario del Parco Geominerario, Tarcisio Agus, il vice presidente del Consiglio delle Autonomie locali, Antonio Satta, ed il consigliere regionale Antonio Gaia.

«La Giunta regionale – ha ricordato l’assessore Maria Grazia Piras – ha avviato iniziative rilevanti per consentire la valorizzazione dei beni ex minerari in Sardegna. Un passaggio fondamentale è stato il provvedimento che prevede la cessione di alcuni siti alle amministrazioni comunali per consentirne un riutilizzo produttivo, grazie alla creazione di percorsi turistico-museali e conseguente rilancio delle attività nelle zone interessate. È una strada che abbiamo percorso non solo nel Sulcis Iglesiente ma anche nel nuorese e nella Sardegna Centrale. Ricordo la riapertura della Galleria Henry a Buggerru, Porto Flavia e Santa Barbara a Iglesias e la Galleria Anglosarda a Montevecchio, in territorio di Guspini. Oggi questi siti fanno registrare la presenza di decine di migliaia di turisti all’anno, non soltanto nel periodo di punta ma anche nelle cosiddette stagioni di spalla, in primavera e in autunno.»

L’assessore dell’Industria ha ricordato quindi il ruolo di Igea, la società in house della Regione portata verso il definitivo risanamento dalla Giunta Pigliaru, dopo essere stata sull’orlo del fallimento, e oggi impegnata in rilevanti lavori di bonifica industriale.

«Il passaggio di Funtana Raminosa al Comune è frutto di un gioco di squadra, condotto dagli uffici dell’Assessorato dell’Industria, dalla stessa Igea, che si occupa della messa in sicurezza e della manutenzione dei siti minerari, dal Parco Geominerario e naturalmente dal Comune che ha spinto con forza per l’affidamento dell’ex miniera. Il ruolo delle miniere non è più quello del passato – ha sottolineato l’assessore Maria Grazia Piras -. Occorre far crescere nuove attività economiche legando il fascino dei siti e dell’ambiente in cui si trovano all’attrattività turistica. Abbiamo un patrimonio inestimabile, oltre 170 siti sparsi in tutta l’Isola. La maggior parte può essere rilanciata, creando sinergie tra i diversi territori e azioni mirate di marketing anche per la valorizzazione dei prodotti dell’agroalimentare. Non mancano progetti e azioni di programmazione da parte dei Comuni. Come abbiamo fatto con Gadoni, noi siamo sempre disponibili a sostenerli, non solo dal punto di vista economico.»

Non meno importanti sono le iniziative legate alla ricerca, che a sua volta può portare a un incremento delle attività imprenditoriali. Ne sono un esempio le attività in corso alla Carbosulcis, con il Progetto Aria. Nella miniera di Seruci, infatti, si sta realizzando un grande impianto destinato alla purificazione del gas Argon, elemento che sarà utilizzato dai fisici dei Laboratori del Gran Sasso per la ricerca della Materia Oscura. Un progetto che ha suscitato l’interesse anche dello SNOLAB di Sudbury, in Canada, uno dei centri di ricerca di astrofisica più importanti ne mondo. L’esempio della Carbosulcis, tuttavia, non è isolato. In questi anni si è sviluppato un progetto scientifico rilevante anche nella miniera Igea di Sos Enattos a Lula, attiva fino al 1996. Qui è stato installato un laboratorio di ricerca internazionale con il coinvolgimento di numerose Università. L’ex miniera, infatti, è un sito molto silenzioso, senza attività sismica e lontano dal mare: uno dei migliori al mondo per la ricerca sulle onde gravitazionali. Per questo motivo Sos Enattos è candidato ad ospitare il cosiddetto “Telescopio di Einstein”.

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Si è svolto ieri sera, a Sassari, un incontro sullo stato di attuazione del protocollo d’intesa firmato nel 2011 tra Regione, Governo, Eni e Novamont sulle iniziative di reindustrializzazione nell’area di Porto Torres, convocato dalla Giunta regionale. Erano presenti il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, gli assessori dell’Industria e della Difesa dell’Ambiente, Maria Grazia Piras e Donatella Spano, il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler, rappresentanti dei Comuni di Sassari e Alghero, l’amministratore della Provincia di Sassari, i rappresentanti delle aziende Eni che operano nel territorio, Versalis e Syndial, di Novamont, Matrica e le segreterie regionali, territoriali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil. In primo piano gli impegni dei partner industriali coinvolti che riguardano le prospettive di sviluppo della chimica verde e degli impianti dislocati nell’area industriale del Nord Sardegna. Il presidente Francesco Pigliaru ha ribadito l’importanza di recuperare una prospettiva per favorire lo sviluppo di un progetto che è fondamentale non solo per la Sardegna ma per tutta per l’Italia.

«C’è una difficoltà che riguarda i rapporti tra i soci di Matrica rispetto alla realizzazione della terza fase – ha detto il presidente Francesco Pigliaru – e la Sardegna e Porto Torres non possono pagare il prezzo di un problema che non riguarda la Regione. C’è un accordo del 2011, siglato da tutti, e noi esigiamo che sia rispettato e che si trovi al più presto una soluzione ai problemi emersi nell’incontro di oggi. Chiediamo con forza che gli investimenti non solo siano confermati ma che la filiera della chimica verde sia completata in linea con le prospettive disegnate nel 2011. Investiremo il Governo affinché porti i massimi vertici dei due partner industriali a un confronto per trovare una soluzione favorevole alle prospettive di sviluppo, di crescita e di lavoro a Porto Torres.»

Sulla stessa lunghezza d’onda le dichiarazioni dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. «Il protocollo per la chimica verde a Porto Torres del 2011 – ha detto l’assessore Maria Grazia Piras – è un piano di rientro di un debito di deindustrializzazione che Eni e Novamont hanno sottoscritto e che devono al territorio. In altre parti d’Italia i progetti stanno procedendo. Non vorremmo che le divergenze tra le due principali imprese, in merito a vincoli di concorrenza, facesse sì che Porto Torres resti esclusa dagli investimenti e dagli sviluppi attuali del mercato. Da qui una richiesta forte a Novamont di chiarire una volta per tutte la propria posizione e, a Eni, di confermare i propri impegni per sostenere eventuali investimenti alternativi, sempre nel campo della chimica verde».

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Ieri pomeriggio, nella sede della provincia di Sassari, si è svolto un incontro per esaminare le vicende che riguardano la cessione di alcune aree Syndial, nella zona industriale di Porto Torres, al Consorzio Industriale Provinciale. All’incontro erano presenti gli assessori dell’Industria e della Difesa dell’Ambiente, Maria Grazia Piras e Donatella Spano, i rappresentanti di Syndial, l’Amministratore della Provincia, Guido Sechi, il sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler ed il direttore del Consorzio Industriale Provinciale, Salvatore Demontis. È stato fatto il punto sullo stato della cessione della strada che collegherà l’arteria provinciale 34 Sassari-Stintino fino al porto industriale per consentire una viabilità agevole e preferenziale che potrebbe favorire l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali. A tal proposito, sono stati sanati tutti gli ostacoli che impedivano la conclusione del passaggio. Il rogito sarà stipulato entro dicembre e, a seguito del passaggio di proprietà, il Consorzio provvederà all’esecuzione delle opere previste. Nell’incontro di ieri, inoltre, il Consorzio ha ribadito la richiesta a Syndial della cessione di ulteriori 13 ettari, sempre di proprietà della società, per favorire lo sviluppo di un’area da troppo tempo improduttiva. Syndial ha manifestato ampia disponibilità ad affrontare il problema nelle prossime settimane, nello stesso tavolo di confronto, previa verifica delle condizioni.

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Le sessioni di lavoro delle commissioni saranno aperte questo pomeriggio, alle 17.00, dalla riunione della quinta (Attività produttive), presieduta da Luigi Lotto (Pd). In programma l’audizione dei responsabili della cooperativa Achantus sui mancati pagamenti di Anas alle imprese per i lavori sulla Sassari-Olbia. All’esame della commissione anche i documenti collegati alla Legge di stabilità 2019-2021, il Piano contenente le direttive di attuazione sulla pesca nelle acque interne, l’approvazione provvisoria delle direttive su “caratteristiche, requisiti e classificazione” delle strutture ricettive appartenenti alla categoria Bed & Breakfast, la proposta di legge 553 in materia di sostegno al commercio ed all’artigianato ed il Testo unico sullo sviluppo della produzione di birre artigianali.

Mercoledì 21, alle 10.00, riunione della commissione Sanità e Politiche sociali presieduta da Raimondo Perra (Cps) con l’esame della Pl 537 su riconoscimento, diagnosi e cura della fibromalgia.

Nel pomeriggio alle 16.00 saranno ascoltati l’assessore del Lavoro Virginia Mura sulla variazione del Piano triennale per l’emigrazione e, a seguire, l’assessore della Sanità Luigi Arru, su tre punti relativi al sistema regionale: il recepimento dell’accordo Stato-Regioni sulle linee guida per l’accreditamento delle banche di sangue da cordone ombelicale, i criteri per la suddivisione delle risorse destinate al sistema sanitario per le annualità 2018-2019-2020 e la deliberazione sulla conformità degli atti di ricognizione ed il primo programma operativo dell’Agenzia per l’emergenza-urgenza (Areus).

Nella stessa giornata alle 16.00 riprenderà i lavori la terza commissione (Bilancio) presieduta da Franco Sabatini (Pd). All’ordine del giorno l’esame dei documenti sulla Legge di stabilità 2019 ed il bilancio triennale 2019-2021.

Sempre mercoledì ma per le 16.30 è stata convocata la riunione della commissione di inchiesta sulla presenza dell’amianto in Sardegna presieduta da Edoardo Tocco (Forza Italia). In calendario le audizioni dell’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano e dei presidenti della Aiea (sezione sarda dell’Associazione italiana esposti all’amianto) e dell’Area (associazione regionale ex esposti all’amianto).

Giovedì alle 10.00, infine, riunione della prima commissione (Autonomia) presieduta da Francesco Agus (Campo progressista). Sarà sentito l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras sulla parte di competenza del disegno di legge 452 (Legge di semplificazione 2018). Successivamente inizierà l’esame di una serie di proposte di legge: il disegno di legge 520 sul lavoro straordinario dei dipendenti regionali in occasione di consultazioni elettorali, la proposta di legge 16 sul procedimento per il distacco di un Comune da una Provincia e l’aggregazione ad un’altra Provincia, più diverse proposte in materia autonomie ed Enti locali (proposte di legge 493-502).

La commissione discuterà, infine, sull’ipotesi di modifica della procedura elettorale.

I lavori proseguiranno nel pomeriggio.

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In commissione “Attività Produttive” si sono svolte stamane diverse audizioni su tre diverse tematiche: legge finanziaria 2018, crisi del settore pesca e situazione dei lavoratori avventizi dei Consorzi di Bonifica.

La soluzione per i 180 lavoratori precari dei Consorzi di Bonifica di Oristano e della Sardegna Meridionale potrebbe arrivare con la prossima legge finanziaria. L’assessore all’Agricoltura Pierluigi Caria ha infatti annunciati in Commissione la presentazione di un emendamento per la stabilizzazione dei lavoratori. «E’ un’operazione che non comporta costi aggiuntivi per le casse della Regione – ha detto Pier Luigi Caria – la Giunta intende dare attuazione a quanto previsto dalla legge 6 del 2008».

Sulla vertenza degli avventizi dei Consorzi di Bonifica, la Commissione ha sentito in mattinata anche i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Da tutti è arrivata la richiesta di procedere in tempi rapidi alla stabilizzazione dei lavoratori: «Il ruolo dei Consorzi di bonifica, alla luce degli ultimi eventi calamitosi, è sempre più importante sul fronte della prevenzione ambientale e della mitigazione del rischio idrogeologico – ha detto Manuele Incani della Fai Cisl – attualmente i Consorzi di Oristano e della Sardegna Meridionale hanno organici carenti e ricorrono a lavoratori avventizi. Molti di questi prestano la loro opera da oltre 25 anni. E’ arrivato il momento di riconoscere il loro lavoro. Sarebbe un atto di giustizia e un passo in avanti per garantire servizi più efficienti».

«E’ un’operazione a basso costo – ha aggiunto Gaia Garau della Uila-Uil – attualmente i lavoratori precari impiegati per 8 mesi percepiscono un’indennità superiore rispetto ai lavoratori assunti a tempo indeterminato. Il loro passaggio nella pianta organica dei Consorzi comporterebbe un esborso minimo, circa 800mila euro per 180 lavoratori. La stabilizzazione consentirebbe inoltre di garantire le attività di manutenzione del territorio per tutto l’anno.»

«C’è una legge vecchia di 10 anni (la n.6 del 2008 ndr) che non è mai stata applicata – ha affermato Gabriele Virdis della Flai Cgil – la Regione ha il dovere di applicarla e di procedere alle stabilizzazioni previste. Chiediamo che i lavoratori precari, impegnati attualmente per 8 mesi all’anno, vengano assunti a tempo indeterminato. Chiediamo inoltre di dare certezza anche agli operai che vengono chiamati saltuariamente (escavatoristi, saldatori, etc.).»

A favore della stabilizzazione si sono espressi tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione Gianluigi Rubiu e Gianni Lampis di Fratelli d’Italia, Antonio Solinas, Mario Tendas, Valerio Meloni, Piero Comandini ed Alessandro Collu del Pd.

La Commissione ha sentito in mattinata i rappresentanti degli armatori di Porto Torres, Lorenzo Nieddu e Costantino Cossu.

«Da tre anni non riceviamo gli indennizzi per il fermo biologico – hanno detto Cossu e Nieddu – subiamo inoltre il peso dei vincoli regionali che si aggiungono a quelli nazionali. Il nostro settore è in forte difficoltà, serve un intervento urgente della Regione.»

Secondo i rappresentanti degli armatori turritani, le attuali norme sulla pesca a strascico penalizzano fortemente i pescatori sardi: «Le prescrizioni nazionali ci impediscono di pescare entro le 3 miglia dalla costa, la Regione impone un ulteriore limite che porta il divieto a 4 miglia. Così è troppo».

L’ex assessore all’agricoltura Oscar Cherchi è intervenuto nel dibattito per chiarire la questione degli indennizzi: «L’Unione Europea vieta i risarcimenti per il fermo biologico perché li considera aiuti di stato. L’unica possibilità di intervento è rappresentata dai fondi erogati con il regime de minimis – ha detto Oscar Cherchi – quanto ai limiti, si possono apportare delle modifiche ma serve un pronunciamento del Comitato regionale della Pesca nel quale credo che anche voi siate rappresentati».

Più attenzione per il settore ha invocato il consigliere di Fratelli d’Italia Gianluigi Rubiu: «La competenza è attualmente in capo all’assessorato dell’Agricoltura già oberato da mille incombenze – ha detto Gianluigi Rubiu – da tempo chiedo di istituire un Dipartimento per la Pesca che si occupi dei problemi specifici del settore».

Sulle parti di competenza della manovra finanziaria 2018, la Commissione ha sentito gli assessori dell’Agricoltura e dell’Industria Pierluigi Caria e Maria Grazia Piras.

«Le esigenze del mio assessorato hanno trovato quasi tutte copertura finanziaria – ha detto Pier Luigi Caria – in particolare abbiamo reperito i 17 milioni di euro necessari al funzionamento di tutti i Gal della Sardegna. In questo modo potranno essere recuperati anche i due Gal della Romangia e dell’Anglona inizialmente esclusi dai Piani di azione locale 2014-2020.»

Pier Luigi Caria ha poi espresso rammarico per l’esito della partita sugli accantonamenti. «Senza quei soldi da restituire allo Stato avremmo potuto soddisfare tante altre richieste. In ogni caso presenteremo alcuni emendamenti per ottenere risorse aggiuntive per i piani integrati di filiera (10 milioni di euro), per il primo insediamento dei giovani in agricoltura (25 milioni) per il bando sulle strade rurali (15 milioni). Se accolto, l’emendamento sul primo insediamento in agricoltura consentirebbe di evadere tutte le domande presentate e non finanziate a causa dell’esaurimento dei fondi del Psr».

L’assessore Maria Grazia Piras invece ha spiegato che una grossa fetta degli stanziamenti per l’industria previsti nella manovra 2018 anche quest’anno andranno a coprire le spese delle società partecipate (Igea, Carbosulcis e Nuova Mineraria Silius). «Abbiamo poi previsto uno stanziamento per la miniera di Olmedo – ha detto Maria Grazia Piras – l’avviso di vendita è purtroppo andato deserto. Ora, in attesa di un’eventuale interessamento all’acquisto, è necessario mettere il sito in sicurezza e garantire le attività di  sorveglianza».

L’assessorato, infine, ha inserito in bilancio anche le risorse per la metanizzazione dell’Isola: «Abbiamo rifinanziato il capitolo che lo scorso anno era stato svuotato per coprire le emergenze del settore ovicaprino».

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Si è tenuto oggi all’assessorato regionale dell’Industria, un incontro sulla vertenza della miniera di Olmedo, tra l’assessore Maria Grazia Piras ed i sindacati, una delegazione dei lavoratori, rappresentanti della società IGEA e il sindaco di Olmedo. L’assessore Maria Grazia Piras ha reso noto che, alla scadenza dell’avviso di procedura di evidenza pubblica per il conferimento della concessione di coltivazione del giacimento di bauxite nella miniera, non è stata presentata nessuna offerta. La scadenza era fissata al 5 novembre scorso. Nonostante il bando sia andato deserto, c’è ancora la possibilità che soggetti imprenditoriali interessati alla concessione possano presentare le istanze. Questa possibilità sarà esaminata quanto prima con gli uffici regionali competenti. In previsione di tale opportunità, e in prosecuzione di quanto già si sta attuando, l’assessore Maria Grazia Piras ha ricordato che nella prossima manovra finanziaria è previsto un nuovo stanziamento di risorse per garantire la gestione della miniera, in termini di sicurezza e sorveglianza, al momento affidata ad IGEA che dal maggio scorso utilizza una buona parte dei lavoratori del sito.

Nei prossimi giorni sarà convocato un nuovo incontro, al quale sarà invitato anche l’assessorato del Lavoro, per approfondire i diversi temi e verificare anche le opportunità degli strumenti offerti da Lavoras.