23 April, 2024
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“Internazionalizzazione” è la parola d’ordine che accompagnerà la settimana della Sardegna a Expo, dall’11 al 18 settembre. «Obiettivo di questa Giunta è promuovere i prodotti agroalimentari regionali in tutto il mondo, conquistando i nuovi mercati emergenti e consolidandoci in quelli storici». Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, a pochi giorni dall’avvio dei lavori dedicati alla nostra Isola nell’Esposizione universale.
«Circa 200 milioni di nuovi consumatori – ha osservato l’assessore regionale dell’Agricoltura – sono alla ricerca di produzioni di eccellenza. La Sardegna, con le sue migliaia di imprese agricole, ha tutte le carte in regola per affrontare questa sfida». «Qualità ambientale e qualità del cibo – ha aggiunto l’assessore – sono il brand su cui stiamo investendo con convinzione nelle nuove politiche di internazionalizzazione. Interventi messi in campo in questi mesi e supportati anche attraverso il PSR 2014-2020 con i sostegni all’aggregazione delle imprese: più riusciremo a fare rete e maggiore sarà la nostra forza nei mercati».
Per l’internazionalizzazione del Pecorino Romano, del Pecorino Sardo e per la valorizzazione del Marchio qualità Sardegna, l’assessorato dell’Agricoltura sta mettendo a disposizione oltre 3 milioni di euro, recuperati da un fondo Agea e già predisposti in Finanziaria. «L’esposizione milanese è un’ottima vetrina per raccontare le migliori esperienze imprenditoriali della nostra Isola – ha ricordato l’assessore dell’Agricoltura – ed è per questo che come Regione abbiamo messo a disposizione 500mila euro per sostenere le imprese sarde attraverso la presenza delle associazioni di categoria agricole che questa settimana saranno a Milano».
Sarà certamente la giornata inaugurale dell’11 settembre organizzata a Expo, con il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’ex presidente della Commissione agricoltura dell’Ue, l’eurodeputato Paolo De Castro, che sdoganerà definitivamente le nostre produzioni regionali fra i big del comparto caseario nazionale. I Consorzi di tutela del Romano e del Sardo si confronteranno alla pari con i colleghi del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano in una tavola rotonda dove si discuterà di internazionalizzazione, esperienze di commercializzazione e strategie per la ricerca di nuovi mercati.
Nell’iniziativa che la presidenza della Regione e l’assessorato dell’Agricoltura hanno organizzato in collaborazione con l’agenzia Laore per venerdì 11 settembre, alle ore 11.00, presso il Conference Center, sala 71, Elisabetta Falchi descriverà le eccellenze agro-alimentari sarde e le azioni che lo stesso assessorato sta elaborando per dare impulso alle principali filiere. «Ci adopereremo – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – per promuovere e strutturare le aziende nell’esportazione attraverso la ricerca e l’innovazione, la formazione continua nei territori e l’ingresso di giovani imprenditori in agricoltura».
Durante i lavori interverranno anche i ricercatori di Nomisma che spiegheranno quali sono i trend nel mercato mondiale dei prodotti di eccellenza e in particolare di quelli del comparto lattiero-caseario. La storia del Pecorino Romano nel mercato nord americano sarà invece raccontata dal neo presidente del Consorzio, Salvatore Palitta. In questi mesi, la punta di diamante del caseario regionale ha raggiunto sul mercato le quotazioni più alte della sua storia e costituisce un esempio di come ricerca, innovazione e organizzazione possano consentire a un prodotto di insediarsi stabilmente, soprattutto nella piazza statunitense, nonostante le oscillazioni del cambio euro-dollaro e l’interruzione dei sostegni europei all’esportazione avvenuti negli anni ‘90. Il convegno proseguirà con l’intervento di Paolo De Castro, che spiegherà i contenuti dei recenti accordi TTIP (Trattato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti), che tanta preoccupazione hanno creato nei produttori europei rispetto alla possibilità di difendere i marchi nei mercati internazionali. Il presidente Pigliaru illustrerà quindi le iniziative che la Giunta e l’assessorato dell’Industria hanno assunto per accompagnare le imprese che intendono incrementare la loro presenza nei mercati e le strategie che si vogliono attivare per il futuro. Chiuderà i lavori della mattinata il ministro Martina a conferma dell’interesse che il governo nazionale ha per le iniziative dell’esecutivo regionale. Dopo il taglio del nastro inaugurale, negli spazi dedicati alla Sardegna, da parte del ministro Martina, previsto per le ore 14.00, si terrà presso l’area Picnic della Cascina Triulza una degustazione dei prodotti di eccellenza della nostra Isola. Alle 15.30 nel Padiglione Società civile l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, aprirà i lavori della tavola rotonda dove i Consorzi di Tutela dei formaggi sardi si confronteranno con quelli del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano sulle rispettive strategie di penetrazione nei mercati internazionali. Sono inoltre previsti interventi di tecnici dell’Agenzia ICE e di un studio legale esperto nelle difesa dei marchi. Chiuderà i lavori il Presidente Francesco Pigliaru.
Negli ultimi mesi sono stati numerosi gli incontri, in Sardegna e a Milano, fra la presidenza della Regione Sardegna, gli assessorati competenti e le delegazioni istituzionali e di imprenditori provenienti dalla Cina. L’ultimo faccia a faccia di due giorni si è tenuto a Milano il 2 e 3 settembre scorso. In questa occasione, Elisabetta Falchi e i colleghi del Bilancio, Raffaele Paci, e del Turismo, Francesco Morandi, si sono confrontati con i rappresentanti politici della provincia di Hainan su agricoltura, innovazione, ricerca e turismo, visitando anche gli spazi espositivi della Cina a Expo. Oggi, sempre sul filone della promozione della Sardegna nei mercati emergenti dell’Asia, l’assessore Falchi incontrerà nella Cantina Il Nuraghe di Mogoro, una delegazione di imprenditori provenienti dalla provincia di Tianjin, uno dei territori con la crescita più alta di tutto il paese, con circa 110 milioni di abitanti. La visita si inserisce in un progetto di ricerca di cibi di eccellenza (vini, prodotti ittici, formaggi, pasta, dolci e lavorati agroalimentari) da esportare nella provincia cinese dove saranno venduti in un enorme centro commerciale dedicato al meglio del made in Italy.
Elisabetta Falchi 2

 

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«Nell’anno in cui il turismo in Sardegna mostra segnali di ripresa, appare ancora più evidente la necessità di dare avvio immediato alle bonifiche nel territorio del Sulcis Iglesiente, per troppo tempo consacrato quasi esclusivamente all’attività industriale. E nonostante i protocolli d’intesa, il Piano Sulcis, gli impegni assunti dalla nuova Giunta regionale, il risanamento ambientale, che dovrebbe rappresentare la priorità dell’azione politica (senza naturalmente dimenticare quella parte di industria che ancora può produrre e creare economia), appare chiaramente un obiettivo secondario.»

Lo dice Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Basti pensare – aggiunge Ignazio Locci – che del Piano Sulcis, documento che dovrebbe gettare le basi per il rilancio del territorio anche da un punto di vista ambientale, non si sa più nulla dal 14 aprile scorso, giorno in cui ne venne reso noto lo stato di attuazione. E guarda caso, proprio quel report non fa mistero sui ritardi delle bonifiche, imputati alla situazione disastrata in cui versa Igea, incaricata delle operazioni. Ma a ben vedere, non si tratta solo di problemi legati alla società regionale: è evidente anche un deprecabile immobilismo della politica, che a distanza di un anno e mezzo dall’insediamento della Giunta di Francesco Pigliaru, ancora non è riuscita a dare una svolta al progetto delle bonifiche.»

«A parte qualche minimo intervento concesso di grazia dall’assessore regionale all’Industria, Maria Grazia Piras, la grossa fetta di bonifiche resta ferma al palo – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco –. Ed è inaccettabile che spesso i soldi risultino già stanziati ma non spendibili perché la Giunta non ha ancora deciso sui soggetti attuatori. Un esempio su tutti: le aree ex Seamag di Sant’Antioco, per le quali vi sono 6,8 milioni di euro stanziati dalla precedente Giunta, ma che ancora attendono il risanamento per la definitiva conversione a fini turistici. In più occasioni è stato chiesto di affidare i lavori al comune antiochense o ad altro soggetto, ma la Giunta continua a lasciare tutto nelle mani di Igea. E gli antiochensi, ormai, non sanno più a quale santo votarsi per ottenere le bonifiche di quegli ettari di terreno.»

«Se l’idea di dare un futuro al territorio (non soltanto industriale) è molto più di semplici parole al vento spese in campagna elettorale, si metta mano alle bonifiche e si proceda con celerità. Non possiamo continuare ad aspettare passivamente. Il Sulcis Iglesiente – conclude Ignazio Locci – ha bisogno di riconvertirsi a fini turistici e questo può avvenire soltanto passando per il risanamento ambientale.»

Sardamag dall'alto 1 copia

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

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La Giunta regionale ha approvato il Programma Triennale per l’Internazionalizzazione 2015-2018. Il Programma, predisposto dall’assessorato dell’Industria, detta le linee strategiche per migliorare la competitività del sistema economico sardo nei prossimi tre anni. Ad attuare gli indirizzi saranno una Cabina di Regia e la Struttura Unica Regionale di coordinamento interassessoriale.
Il Programma triennale, che concretizza gli obiettivi fissati dal Programma Regionale di Sviluppo 2014-2020, individua sia gli ambiti produttivi sui quali intervenire sia i mercati internazionali che si intendono raggiungere. Ammontano a oltre 16 milioni di euro le risorse finanziarie previste (fondi FESR 2014-2020). Dodici milioni di euro per finanziamenti e aiuti a favore di piccole e medie imprese; 3 milioni per servizi di assistenza; 1 milione per le attività di promozione e internazionalizzazione.
«Per la prima volta la Regione si dota di una vera strategia per l’internazionalizzazione e per la prima volta il tema è affrontato in modo trasversale, non più per settore ma prendendo in esame l’intero sistema produttivo regionale», dice l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. «Il sistema delle imprese isolane può crescere, creare sviluppo e quindi occupazione, solo guardando al mercato estero. Il nostro tessuto imprenditoriale – dice ancora l’assessore Piras – è formato prevalentemente da piccole e medie imprese che producono beni e servizi di qualità eccellenti ma che, nella maggior parte dei casi, hanno scarsa propensione verso l’export.»
«Il Programma di Internazionalizzazione favorisce da un lato la nascita di reti di imprese per accrescere il loro livello di competitività, anche all’interno di sistemi territoriali, e dall’altro sostiene le aziende locali che già operano nei mercati esterni». Altro punto di forza del Programma è l’alta Formazione. «Le imprese – conclude l’assessore Piras – hanno bisogno non solo di infrastrutture ma anche di strumenti formativi adeguati, di manager preparati e di consulenti che conoscano a fondo le dinamiche dell’export». Ecco perché nella gestione dell’alta Formazione sarà coinvolto l’ICE, l’Istituto per il Commercio Estero.
Il Programma, inoltre, individua i settori produttivi e le filiere maggiormente sensibili alle esportazioni: agro-alimentare, innovazione e alta tecnologia, energia e costruzioni, mobilità, moda e design. A coordinare le azioni del Programma sarà la Cabina di Regia per la Internazionalizzazione coordinata dall’assessorato dell’Industria su delega del presidente della Regione. La gestione delle risorse, invece, spetterà alla Struttura Unica regionale di Coordinamento che sarà guidata dall’assessorato dell’Industria.
Maria Grazia Piras A copia

 

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Palazzo della Regione 3 copia
La Giunta regionale, riunita in viale Trento con il presidente Francesco Pigliaru, ha integrato i componenti dell’Unità di progetto per l’eradicazione della peste suina africana, di cui è responsabile il Direttore Generale della Presidenza.
Sono stati nominati: Daniela Mulas, dirigente del Servizio sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare; Maria Giovanna Medde, dirigente della Presidenza, con funzioni di Responsabile Unico del Procedimento per l’espletamento della gara; Valeria Cau, funzionario della Presidenza, con funzioni di supporto giuridico; Francesco Sgarangella, dirigente della Asl 1, con funzioni di responsabile dell’esecuzione del contratto per i servizi finalizzati al depopolamento dei suini bradi o confinati per esigenze di biosicurezza; Sandro Rolesu, responsabile dell’Osservatorio Epidemiologico dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna.
I nuovi componenti sono reclutati tra il personale dell’amministrazione regionale, di Agenzie, Enti e Asl – attraverso procedure di comando o mobilità – in attesa che il Responsabile dell’Unità di progetto individui i profili professionali e la consistenza numerica del personale necessario per lo svolgimento delle attività operative dell’Unità di progetto. Via libera, sempre su proposta della Presidenza, anche a modifiche e integrazioni al Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del distretto idrografico della Sardegna: gli obiettivi sono verificare la sicurezza delle infrastrutture esistenti di attraversamento viario o ferroviario del reticolo idrografico, dei canali tombati e di quelli di guardia. Viene inoltre aggiornata la direttiva per la manutenzione degli alvei e la gestione dei sedimenti.
Approvate le aree di specializzazione tecnologica individuate nella bozza di Strategia di Specializzazione Intelligente S3, allegata al Por Fesr 2014-2020. Si tratta di Biomedicina, Ict, Agrifood, Aerospazio, Turismo e Beni Culturali, reti intelligenti per la gestione efficiente dell’energia per una loro revisione ed eventuale accorpamento che trovi fondamento nella “rivoluzione industriale verde” che la Sardegna intende promuovere e sostenere. La sede della condivisione e del coordinamento politico della S3 sarà la Cabina di Regia della Programmazione Unitaria, mentre l’Autorità di Gestione del Por Fesr 2014-2020 proseguirà nel percorso di “scoperta imprenditoriale” e nel processo di definizione della Strategia di Specializzazione Intelligente. La delibera approvata oggi sarà trasmessa al Consiglio regionale.
La Giunta ha espresso parere favorevole, su richiesta dell’assessore Donatella Spano, alla compatibilità ambientale del Progetto per il recupero ambientale e il completamento della coltivazione della cava “Canali Trottu-Canali Figu” nel comune di Gonnesa (Carbonia Iglesias) e a quella su un impianto eolico da 200 KW a Pattada, in provincia di Sassari.
Grazie alla delibera approvata su richiesta dell’assessore Paolo Maninchedda potranno essere ristrutturati con interventi di importo inferiore a 15mila euro e rimessi in affitto 85 alloggi di edilizia residenziale pubblica, di proprietà dei Comuni e di Area in varie zone della Sardegna, attualmente sfitti proprio perché necessitavano di una serie di interventi edilizi mai realizzati. I 536.857 euro necessari per portare a compimento i lavori, contenuti nell’Accordo di programma stipulato con il ministero dei Lavori pubblici, saranno anticipati dalla Regione.
Con una riprogrammazione di risorse, proposta dall’assessore Maria Grazia Piras, saranno realizzati i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria per il mantenimento in efficienza degli attuali impianti del raccordo ferroviario tra la Zona Industriale di Villacidro e la Stazione ferroviaria di Sanluri Stato. Saranno poi potenziati gli impianti del fascio consortile e dello Stabilimento della Keller.
Su proposta dell’assessore Luigi Arru, l’esecutivo ha dato il via libera allo Schema di Protocollo di Intesa tra Regione Sardegna e il MIUR – Ufficio scolastico regionale per la Sardegna, per la definizione delle modalità di finanziamento dei servizi socio-educativi per la prima infanzia per l’anno scolastico 2014-2015, denominati “Sezioni Primavera” con il relativo finanziamento ai Comuni. Approvato anche il cofinanziamento al Programma di emersione e prima assistenza e al Programma di assistenza e integrazione sociale per il 2015. La campagna vaccinale obbligatoria contro la blue tongue sarà prorogata di un mese, con il termine ultimo spostato dal 31 agosto al 30 settembre. Per questo, su proposta dell’assessore Luigi Arru, la Giunta ha stanziato 600mila euro da ripartire fra le Asl a garanzia della copertura necessaria.
È stata autorizzata, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, l’alienazione a favore del comune di Solarussa, in provincia di Oristano, al prezzo simbolico di 51, 65 euro, del cosiddetto ex casello idraulico n. 2 con annessa area cortilizia: l’immobile, ceduto per finalità di pubblico interesse, sarà utilizzato per attività estive e di aggregazione di giovani e anziani.

 

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Il capogruppo regionale di Area Popolare, Gianluigi Rubiu, ha presentato un’interrogazione urgente sulla vicenda della Sarda Bentonite di Piscinas, all’assessore all’industria Maria Grazia Piras.

«Sulla questione è calato un silenzio assordante e preoccupante – denuncia Gianluigi Rubiu – con gli operai che rischiano di finire fuori dal ciclo lavorativo. La Polar – nuova società che gestisce lo stabilimento impegnato nella realizzazione di lettiere per gatti e specializzato nella produzione di bentonite di alta qualità utilizzabile nel settore farmaceutico, enologico e industriale, infatti, ha intrapreso la procedura di licenziamento per tredici lavoratori. Uno spettro da scongiurare.» 

«Abbiamo messo in evidenza – aggiunge Gianluigi Rubiu – la mancanza di garanzie per gli operai derivanti dal passaggio di proprietà. Ora ci ritroviamo di fronte ad una vertenza dagli spiragli molto incerti per la ricomposizione dei rapporti sindacali. I lavoratori sono di fronte all’inizio di un calvario. E le mancate risposte della Regione certificano le difficoltà nella risoluzione della vertenza. L’apprensione dei lavoratori è certificata non solo dal licenziamento dei dipendenti delle ditte d’appalto, ma anche dal fatto che ad oggi, nonostante le rassicurazioni e l’impegno a convocare le parti, non c’è stato nessun riscontro per un piano industriale che possa sostenere nuovi investimenti e possa  garantire il rilancio dell’attività, con il mantenimento e la salvaguardia dell’occupazione. La fabbrica Sarda Bentonite è l’unica realtà produttiva ancora in attività nel Basso Sulcis, già in forte crisi visto lo smantellamento del settore minerario e la lenta agonia del comparto energetico. Per questo – conclude Gianluigi Rubiu – occorre il massimo impegno per evitare l’ennesimo disastro occupazionale.»

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La Giunta regionale, riunita oggi in viale Trento, ha nominato i direttori generali delle Agenzie agricole Laore e Argea, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, riconfermando Maria Ibba e Gianni Ibba, sino all’approvazione della legge di riforma delle stesse agenzie, e comunque per un periodo non superiore alla durata della legislatura.

L’Esecutivo ha approvato il programma operativo della Commissione regionale di Parità tra uomini e donne relativo all’anno in corso, su proposta del presidente Francesco Pigliaru, per una spesa complessiva di 40mila euro. Le attività dell’organismo prevedono tra l’altro la realizzazione di seminari di formazione per insegnanti delle scuole dell’infanzia, primarie, di primo e secondo grado, finalizzati all’introduzione nella programmazione didattica dei temi sulla parità, per contrastare gli stereotipi e per sensibilizzare contro il fenomeno della violenza di genere.
L’Esecutivo ha avviato le procedure di liquidazione della tranche 2015 del processo di capitalizzazione della Società Abbanoa, su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda. Inoltre è stato dato il nulla osta all’immediata esecutività per la variazione e lo storno del bilancio di previsione 2015 dell’Enas, Ente acque della Sardegna. Assicurato il personale necessario per garantire il servizio di piena e di pronto intervento idraulico attraverso il rinnovo degli accordi di programma con i Consorzi di bonifica. Gli interventi si configurano indispensabili per il mantenimento delle condizioni di sicurezza sui tronchi idraulici di seconda categoria di competenza della Regione.
Non sarà sottoposto a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale l’incremento dei quantitativi di rifiuti, stoccati in un deposito preliminare, proposto dalla società Longoni nella zona industriale di Cagliari-Elmas. La delibera sulla non assoggettabilità a Via, fatte salve le prescrizioni, è stata proposta dall’assessore Donatella Spano.
È stata approvata, infine, su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, la prosecuzione dei lavori di custodia e messa in sicurezza del sito minerario di “Genna tres Montis” (Comuni di Silius e San Basilio) e delle relative pertinenze da parte della società Fluorite di Silius Spa in liquidazione.

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La Giunta Pigliaru ha adottato il disegno di legge sulla Semplificazione amministrativa. La Sardegna sarà presto una Regione ancora più amica di cittadini e imprese. Avere risposte dalla pubblica amministrazione sarà più facile e, soprattutto, ci saranno maggiori certezze sui tempi, spesso troppo lunghi, della burocrazia.
La delibera, che riguarda non solo il disegno di legge, ma anche il cosiddetto ‘Taglialeggi’, è stata approvata su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, di concerto con l’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro. Un lavoro che ha richiesto un anno di attività intensa, a partire dagli incontri del Tavolo Permanente per la Semplificazione, sede di consultazione delle parti istituzionali e sociali. Non meno importante è stato il contributo delle varie Direzioni generali competenti per materia. Il disegno di legge è una vera e propria rivoluzione che detta norme sulla qualità della regolazione e di semplificazione dei procedimenti amministrativi, con un primo blocco di norme settoriali.
Sono cinque gli ambiti sui quali interviene il provvedimento. I primi tre sono contenuti nella prima Parte del DDL e costituiscono la parte ‘fissa’ delle politiche di semplificazione della Regione: introducono gli istituti di programmazione delle attività di semplificazione, individuano gli strumenti per migliorare la qualità delle regole e stabiliscono norme innovative sul procedimento amministrativo. Gli altri due ambiti – nella seconda parte del disegno di legge – introducono le prime, significative misure di semplificazione dell’ordinamento regionale in alcuni settori speciali. In particolare, istituiscono, tra le prime Regioni in Italia, lo Sportello unico per le attività produttive e per l’attività edilizia (SUAPE), in modo da garantire al cittadino un solo punto di accesso e attribuire a un singolo ufficio tanto le competenze esercitate dallo Sportello unico per le attività produttive (SUAP), quanto le competenze relative all’edilizia privata. Inoltre, prevedono misure di semplificazione delle procedure amministrative settoriali più onerose per i cittadini e le imprese su ambiti molto settoriali (es.: trasporti, turismo) frutto di un processo di semplificazione anche perché scritte e pensate nell’ottica della loro concreta applicazione.
Una delle prime applicazioni concrete del disegno di legge è il ‘Taglialeggi’ con il quale si elimina un primo blocco di oltre 300 provvedimenti del periodo compreso tra il 1949 e il 1969. È il risultato della ricognizione di tutta la normativa regionale, effettuata dall’Assessorato degli Affari generali con gli Assessorati competenti in questi mesi, settore per settore, per individuare le leggi superate, quelle implicitamente abrogate e, tra quelle vigenti, quelle sulle quali è possibile apportare delle correzioni in termini di semplificazione. In questo modo il disegno di legge persegue uno dei suoi obiettivi principali: arrivare, con strumenti operativi immediati, alla semplificazione normativa e amministrativa in favore dei cittadini e delle imprese.
«Sembra una contraddizione in termini, ma la semplificazione è la cosa più complicata in assoluto. Dietro questo disegno di legge – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru – c’è un grande lavoro da parte dell’Assessorato dell’Industria, in cui si va a insediare il nucleo operativo, e di quello degli Affari generali e Riforme. Nella stesura del ddl abbiamo tenuto conto di alcune buone pratiche nazionali ed europee, con l’obiettivo di garantire tempi certi e ben più brevi rispetto agli attuali per tutto ciò che riguarda le interlocuzioni con i nostri uffici. Il punto è migliorare la qualità istituzionale, facendo funzionare bene ciò che è sotto il nostro diretto controllo, garantendo trasparenza e creando un contesto di maggiori certezze. La semplificazione era uno dei punti chiave del programma votato dagli elettori, e anche su questo fronte stiamo mantenendo la parola».
«Questa Giunta – ha detto l’assessore Maria Grazia Piras – ha agito fin dall’inizio per migliorare i fattori di competitività del sistema produttivo e sciogliere i nodi che ostacolano lo sviluppo. Con questo disegno di legge cerchiamo di agire sull’ambiente esterno alle imprese, dando loro un quadro normativo chiaro e tempi amministrativi certi e noti a partire dall’avvio del procedimento. Può sembrare una rivoluzione – ha detto ancora l’assessore Piras – ma è la rivoluzione della normalità. Gli imprenditori devono poter concentrare le proprie energie sul mercato e sulla produzione.» 
«La qualità istituzionale è l’obiettivo di questa legislatura – ha sottolineato l’assessore Gianmario Demuro -. Abbiamo lavorato perché il testo fosse il più vicino possibile alle aspettative dei cittadini per raggiungere questo obiettivo. La semplificazione per noi è la riduzione dello stock normativo, in modo da procedere in tempi brevi alla realizzazione di obiettivi definiti. Servono regole più snelle per disciplinare procedimenti più semplici e allo stesso tempo più efficaci. La legge di semplificazione contiene gli strumenti per raggiungere questi obiettivi attraverso il riordino normativo. Il ‘Taglialeggi’ è stato costruito con questa finalità, ma siamo già pronti a passare alla seconda fase, nella quale affronteremo la disciplina della normativa in vigore accorpandola in Testi Unici tematici.»
Dopo l’adozione da parte della Giunta, il confronto sul disegno di legge non si ferma. L’obiettivo è migliorare il testo prima della discussione in Consiglio regionale. A tale scopo resterà aperta anche la consultazione on line sul sito sardegnapartecipa.it .
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La Regione ha destinato 28 milioni di euro per raggiungere la somma necessaria per il recupero dell’intera area mineraria di Santu Miali a Furtei, quantificata lo scorso 23 luglio in base al progetto preliminare predisposto da IGEA e approvato dalla Conferenza dei servizi, coordinata dall’assessorato della Difesa dell’Ambiente. I tempi dell’operazione per ripristinare la qualità ambientale dell’area su cui insisteva l’attività di estrazione dell’oro, che interessa i territori comunali di Furtei, Guasila, Segariu e Serrenti e ricomprende il bacino degli sterili, sono stimati tra i 24 e i 48 mesi. Il costo complessivo è di 44 milioni. Sedici milioni erano già stati stanziati e destinati a tal fine.
La Conferenza dei Servizi, tra le diverse ipotesi di intervento, ha approvato le seguenti misure:
• messa in sicurezza del bacino sterili;
• realizzazione del sito di raccolta a servizio della bonifica dell’area mineraria;
• asportazione completa delle discariche attualmente prive di idonei presidi ambientali;
• rimozione di sedimenti e suoli contaminati delle discariche minori e riempimento dei vuoti minerari con inerti ritenuti idonei (un’operazione che consentirà di restituire ampie porzioni di territorio rispetto alla messa in sicurezza permanente di ogni singola discarica mineraria);
• rinaturalizzazione delle aree;
• realizzazione dell’impianto di trattamento delle acque contaminate.
L’assessorato della Difesa dell’Ambiente ha sinora garantito la riduzione dei tempi del procedimento e fornito i necessari indirizzi per l’esecuzione degli interventi e l’individuazione delle priorità. L’approvazione del progetto è stata resa possibile anche grazie alla partecipazione dei sindaci dell’area interessata.
La società IGEA, negli ultimi anni, ha eseguito il piano della caratterizzazione e della sorveglianza e custodia, insieme agli interventi di messa in sicurezza di emergenza. Era necessario ripristinare immediatamente i presidi di sicurezza con particolare riguardo al pompaggio delle acque ed evitare la tracimazione delle acque contaminate con dispersione nell’ambiente. Sono stati così ripristinati i canali di guardia e gli argini e si è evitata negli anni la dispersione di elementi inquinanti nell’ambiente. Questo ha consentito di eseguire la caratterizzazione di tutta l’area vasta. I risultati di questo lavoro sono stati utilizzati come base del progetto preliminare di bonifica e messa in sicurezza permanente e del piano di monitoraggio presentato tra aprile e maggio 2015. Il progetto è stato poi approvato in sede di Conferenza di servizi lo scorso 23 luglio. Confermando la valenza strategica dell’intervento e l’estrema urgenza, la Giunta, su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha contestualmente approvato il rinnovo della convenzione con IGEA per confermare la custodia del sito e l’avvio delle attività di progettazione definitiva, lo studio di impatto ambientale e l’attuazione del monitoraggio. La convenzione è prorogata sino a tutto il 2016 e prevede anche i lavori di custodia, gestione e messa in sicurezza dell’area. La spesa è di 4 milioni e 200mila euro, a valere sul bilancio 2015. Un milione sarà destinato al progetto per la bonifica e messa in sicurezza permanente.
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Nel corso della seduta odierna, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha approvato le Linee di Indirizzo del PEARS, il Piano Energetico Ambientale Regionale della Sardegna. I punti più importanti sono la riduzione del livello di emissioni di CO2 del 40% rispetto al 1990, il privilegio dello sviluppo di fonti rinnovabili, l’efficientamento dal punto di vista energetico degli immobili pubblici regionali, l’introduzione del gas naturale in Sardegna grazie al metano liquido.
Il Piano, che prima dell’approvazione definitiva sarà sottoposto al dibattito pubblico per 15 giorni sul sito della Regione, nella sezione Sardegna Partecipa, contiene le scelte strategiche e gli orientamenti in tema di Energia che la Regione intende perseguire con un orizzonte almeno fino al 2030.
«Il nostro obiettivo è allinearci alle politiche energetiche già definite a livello europeo – ha detto l’assessore Piras – la nostra strategia è trasformare il sistema energetico regionale per favorire la competitività e rilanciare il sistema sociale ed economico della Sardegna. Dobbiamo puntare sull’innovazione e sulla qualità delle attività programmate piuttosto che sulla quantità di energia producibile o consumabile.»
«Per questo – ha aggiunto l’assessore dell’Industria – è necessario passare gradualmente dalle fonti fossili a quelle rinnovabili». Per la metanizzazione della Sardegna, il Piano sceglie il GNL (Gas Naturale Liquido) per permettere la distribuzione della risorsa là dove richiesta e necessaria a costi comparabili a quelli presenti sul territorio nazionale, minimizzando i rischi connessi alla presenza di una domanda potenzialmente limitata e distribuita. «Il GNL è la nostra fonte di competitività, il vettore che dovrà accompagnare il passaggio dal vecchio al nuovo modello energetico – ha sottolineato ancora l’assessore Piras -. Il GNL è la risposta più rapida ed efficace all’emergenza energetica della Sardegna, permette una elevata flessibilità tecnologica, una piena integrazione con la strategia energetica nazionale e il raggiungimento degli obiettivi comunitari».
L’altro pilastro del Piano è il sostegno allo sviluppo di energie rinnovabili con l’obiettivo di riequilibrare la produzione destinata al consumo elettrico, termico e dei trasporti. Non meno importante, poi, è la generazione distribuita dedicata all’autoconsumo istantaneo: c’è un obiettivo ambizioso che è quello di fissare al 50 per cento il limite inferiore di autoconsumo per la pianificazione di nuove infrastrutture. Infine, la strategia di efficientamento.
Uno degli strumenti per attuarla è la gestione integrata ed intelligente dei sistemi energetici secondo i modelli “smart grid”, “smart city” e “smart land”. La Regione, inoltre, intende promuovere attività di integrazione tra Ricerca, imprese del settore energetico e piccole e medie aziende con l’obiettivo di contribuire a realizzare un modello energetico che sia fondato sulla qualità e crei nuova occupazione. La Regione avrà un ruolo nella gestione del Piano e, nei prossimi mesi, si doterà degli opportuni strumenti di governance.

Centrale Grazia Deledda Enel 3 copiaMaria Grazia Piras 94