18 April, 2024
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Anche quest’anno il Parco Naturale Regionale di Porto Conte ospiterà la Giornata per la Custodia del Creato, che si svolgerà domenica 1° settembre, ad iniziare dalle ore 10.00.

Al centro della riflessione e del confronto, coordinato dal Direttore dell’Ufficio diocesano per i Problemi sociali e il Lavoro prof. Tonino Baldino, sarà il tema della biodiversità.

Nel merito, la Laudato Si’ offre (cfr 32-42) interessantissimi spunti sullo stato di salute del nostro pianeta e, soprattutto, sulla importanza che le varie specie naturali ed animali hanno nel mantenimento degli equilibri ambientali generali del Globo.

Interverranno, oltre al Vescovo Mauro Maria Morfino che terrà una Lectio Magistralis, il naturalista Francesco Guillot (Presidente LIPU Sardegna), Ermanno Mazzetti (Direttore Federazione Coldiretti Nord-Sardegna), Mariano Mariani (Direttore del Parco Naturale Regionale di Porto Conte), Antonio Farris (Università degli studi di Sassari), Sergio Astori (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano).

Ogni anno scompaiono migliaia di specie vegetali ed animali che, perse per sempre, i nostri figli non potranno più conoscere né averne il beneficio.

Non va sottovalutato che alcune specie animali sono scomparse – e tutt’oggi ancora scompaiono – a causa di un uso sconsiderato dei pesticidi.

Sono gli effetti di un modo barbaro di intendere l’economia: le attività produttive e commerciali sono fortemente condizionate dalla cultura del lucro immediato ad ogni costo; tipica di un liberismo sfrenato e figlio di culture votate al principio della libera concorrenza, presentata come fattore essenziale per generare ricchezza diffusa e progresso sociale.

La realtà che oggi tocchiamo con mano è, invece, di risultato opposto: crescono gli squilibri economici all’interno degli Stati; la ricchezza va sempre più concentrandosi nelle mani di poche famiglie facoltose e le popolazioni, spinte dal bisogno ed in fuga dai conflitti locali, finiscono per migrare verso nuovi Paesi alla ricerca di benessere e di pace.

Sullo sfondo di un tale sistema campeggia la cultura degli egoismi, quella che tutti opportunisticamente condanniamo sotto l’aspetto ideologico, ma della quale siamo talmente imbevuti al punto che – spesso senza neanche renderci conto – finiamo per viverla nella quotidianità.

Non si bada nemmeno alle ripercussioni che queste politiche economiche hanno a nocumento delle future generazioni.

La Laudato Si’ pone questo problema come una emergenza intergenerazionale.

Un campanello di allarme che non può lasciarci indifferenti, quantomeno sotto le due dimensioni proprie di ciascun essere umano: 1. le relazioni di rispetto tra esseri viventi; 2. il rapporto di trascendenza con il divino.

Concetti che il Vescovo, Padre Mauro Maria Morfino, non cessa di porre alla attenzione quando afferma che «il vero garante dell’umano può essere soltanto il divino e quando il garante dell’umano diventa l’umano stesso, sappiamo che diventa distruttivo». Ecco, allora, la necessità e l’urgenza che l’uomo debba prendere coscienza della responsabilità che ha nei confronti delle altre creature, siano esse animali o vegetali.

Una responsabilità che non ha deleghe di sorta: essa è totale in ciascuno di noi per il ruolo, modesto o meno, che ricopre nella società.

Che ne sarà del nostro Pianeta fra 50 o 100 anni?

Sotto l’aspetto tecnologico sarà sicuramente progredito come neanche oggi immaginiamo; ma senza un autentico rapporto di trascendenza con il divino, la barbarie si estenderà e finirà per condurre alla autodistruzione.

La Giornata per la Custodia del Creato voluta dai Vescovi, ci ricorda che da Cristiani abbiamo il dovere di agire senza tregua nell’essere buoni continuatori delle Opere di Dio.

In questo contesto, il messaggio lanciato lascia indubbiamente riflettere su quelle azioni che noi tutti dovremmo intraprendere senza se e senza ma, rivolto soprattutto ad una nuova presa di coscienza verso questa nostra martoriata terra che ogni giorno di più invoca Aiuto.

E’ evidente che questa iniziativa è di estrema importanza per il ruolo che riveste e che la parola d’ordine è “Impegno”.

Armando Cusa

La VI commissione ha sentito in audizione il commissario dell’agenzia “Sardegna Promozione”, Cinzia Laconi, sulla revoca della delibera per le attività di co-marketing con le società sportive.

«Ripetute illegittimità, un’azione non oculata e attenta ai limiti di legge per quanto attiene la discrezionalità amministrativa, rilevanti inadempienze da parte dei soggetti destinatari dei contributi». Così la dottoressa Cinza Laconi, commissario dell’agenzia regionale “Sardegna Promozione” ha giustificato, in sintesi, l’annullamento della contribuzione per 11 società sportive (annualità di riferimento 2013-2014), compresa la Cagliari calcio, sul totale delle 15 pratiche oggetto del provvedimento, a fronte delle 97 ereditate dalla precedente gestione a guida del dottor Mariano Mariani.

La dottoressa Laconi, nel corso dei diversi interventi in risposta ai quesiti dei commissari del parlamentino presieduto da Raimondo Perra (Psi – Sardegna Vera), ha ripercorso le varie attività poste in essere dalla gestione commissariale, ad incominciare dall’apertura dei procedimenti di autotutela ex L. 241/1990 «dopo aver riscontrato gravi criticità di fatto e di diritto relativamente alla possibilità di liquidazione delle stesse». In particolare il commissario ha posto in rilievo la violazione delle disposizioni che vietano la spesa per le sponsorizzazioni ed ha sottolineato come il ricorso al cosiddetto “contributo di scopo” non sia stato accompagnato dalle opportune valutazioni in ordine agli obiettivi conseguiti nell’interesse e per conto dell’amministrazione.

Cinzia Laconi ha quindi definito «uno strumento sbagliato per il sostegno alle società sportive» le pratiche messe in atto nel corso degli ultimi anni dall’agenzia regionale ed ha ribadito le esclusive finalità di promozione per le attività di “Sardegna promozione”. Il commissario ha ricordato inoltre il pronunciamento della sezione di controllo della Corte dei Conti che – a suo giudizio – aveva evidenziato le criticità che sono poi state supportate e approfondite nella relazione della gestione commissariale, ricordando come sia compito dell’organo amministrativo procedere con le conseguenti azioni correttive.

Il commissario di “Sardegna Promozione” ha quindi auspicato la rapida chiusura dell’agenzia regionale.

Consiglio regionale 1 copia

L’assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato assieme con quello dell’Agricoltura sono gli unici che possono e devono fare investimenti a sostengo di quelle tante imprese che rappresentano il mondo produttivo sardo. Lo ha detto questa mattina l’assessore Francesco Morandi durante l’audizione in commissione Attività produttive, presieduta da Luigi Lotto (Pd). L’esponente dell’Esecutivo ha annunciato che parlerà con il presidente Pigliaru e gli altri componenti della Giunta di un’eventuale rimodulazione dei fondi. Alla base di questa affermazione i dati illustrati ai commissari: le imprese che fanno capo all’assessorato del Turismo rappresentano il 77 per cento circa dell’economia della Sardegna.

Poi i numeri: il settore dei servizi comprende 30mila imprese, quello del turismo 13mila, ed è quello che ha sofferto meno in questi anni di crisi, 43mila quello del commercio, mentre quasi 39mila sono le aziende del settore dell’artigianato. Quest’ultimo, rappresenta da solo il 12 per cento del Pil regionale, anche se ha sofferto molto negli ultimi cinque anni perdendo 6mila aziende e 30mila lavoratori, che oggi sono circa 80mila. Del settore dell’artigianato fanno parte anche le micro imprese edili, che rappresentano il 62,5 per cento dell’intero comparto dell’edilizia.

Tra le priorità dell’assessorato il sostegno e gli incentivi alle aziende e i Confidi, ma anche, per quanto attiene al turismo, sviluppare i servizi e non soffermarsi soltanto sulla ricettività, continuare a sviluppare l’Osservatorio turistico regionale per delineare le esigenze del mercato, e destagionalizzare attraverso eventi, turismo a tema e la promozione delle zone interne.

Per dare gambe a questi progetti serve però, secondo l’assessore Morandi, una riforma legislativa per tutti i settori, rivedere il sistema dei trasporti, creare un brand Sardegna spendibile a livello internazionale, e creare maggiore organizzazione sul territorio con sinergie tra  le diverse comunità locali.

Tra le priorità dell’assessorato del Turismo anche l’agenda digitale per offrire ai visitatori una terra incontaminata ma digitalmente avanzata.

Per quanto riguarda la promozione, Morandi ha evidenziato che c’è stata una crescita di presenze degli stranieri e una diminuzione degli italiani e la Regione punterà, con i pochi fondi a disposizione, ha consolidare i mercati che stanno rispondendo meglio.

Dall’audizione di oggi è emersa la necessità, espressa dalla commissione, di puntare sull’Expo 2015 con due filoni principali: food e qualità della vita, con un’attenzione particolare alla longevità dei sardi. L’assessore ha ricordato che allo stato attuale ci sono soltanto i fondi per acquistare lo spazio per una settimana, circa 300mila euro, e che di tutta l’organizzazione se ne occuperà la Programmazione, perché nella prossima riunione di Giunta saranno trasferite le competenze sull’Expo da Sardegna Promozione alla Programmazione. Una decisione sollecitata dallo stesso direttore dell’agenzia, Mariano Mariani.

L’assessore ha anche ribadito l’importanza di altre iniziative come Bitas, Milano in Fiera e quelle del settore ippico e nautico, ma ha anche sottolineato che, in questo momento, non ci sono i fondi necessari.

Una tappa fondamentale nel percorso di avvicinamento e preparazione all’Expò di Milano. Per definire e condividere operativamente le linee-guida della partecipazione della Sardegna all’esposizione universale (130 nazioni accreditate, 20 milioni i visitatori attesi e un miliardo quelli virtuali), martedì 10 dicembre (a partire dalle 9.30), si svolgerà presso il Terminal Crociere del porto di Cagliari, un primo appuntamento di confronto promosso dall’agenzia regionale Sardegna Promozione in collaborazione con il Commissario generale di sezione per il Padiglione Italia, dal titolo “La Sardegna all’EXPO 2015: una grande opportunità internazionale”. Parteciperanno gli assessori della Programmazione, Alessandra Zedda, dell’Agricoltura, Oscar Cherchi, del Turismo, artigianato e commercio, Luigi Crisponi, e il direttore di Sardegna Promozione, soggetto attuatore di progettazione, realizzazione e gestione degli spazi destinati all’Isola, Mariano Mariani. Sono stati invitati a intervenire i principali soggetti istituzionali coinvolti nell’evento: agenzie governative, Università di Cagliari e Sassari, Unioncamere, sistema camerale, Anci, confederazioni di categoria, consorzi di tutela del comparto agroalimentare, società di gestione aeroportuale e istituti finanziari.
Il seminario sarà aperto dall’introduzione del direttore generale del Padiglione ltalia, Cesare Vaciago, seguiranno gli interventi di Aldo Bonomi, direttore del Consorzio Aaster, e di Francesco Maietta, della Fondazione Censis. Vi saranno poi sessioni operative di confronto per individuare contenuti e forme della partecipazione della Sardegna alla prestigiosa manifestazione mondiale, che si terrà dal 1° maggio al 31 ottobre 2015.
Cagliari 7

 

Anche la Regione Sardegna è presente alla manifestazione “Verso il 2015 – La cultura del vino in Italia”, inaugurata al Vittoriano di Roma venerdì 25 ottobre. Lo stand dell’isola che offre ai visitatori alcune delle produzioni di punta del comparto vitivinicolo sardo, è frutto della collaborazione tra l’Agenzia Sardegna Promozione e l’Agenzia Laore, in sinergia con l’assessorato regionale all’Agricoltura.

«E’ un’occasione importante di promozione del nostro territorio e delle nostre eccellenze per presentare ad un pubblico ampio e qualificato l’importanza del vino per la nostra Isola – hanno sottolineato l’assessore regionale dell’Agricoltura, Oscar Cherchi ed il direttore di Sardegna Promozione, Mariano Mariani -. In Sardegna il vigneto è parte integrante del paesaggio. E’ presente quasi ovunque dalle pianure più fertili vicino al mare, sino all’alta collina e alle zone più interne dove spesso la coltivazione della vite è ancora legata alle nostre antiche tradizioni.«. 

Oltre il 66% della produzione enologica regionale, circa 317.000 hl, è rappresentata da vini di qualità (VQPRD), un valore percentuale significativo, che colloca la Sardegna fra le prime Regioni in Italia e ben al di sopra della media regioni meridionali.

Le denominazioni di origine sarde sono in totale 18 di cui 17 DOC ed 1 DOCG.

La mostra di Roma rimarrà aperta per tutto il mese di novembre e l’ingresso è libero.

 

Botti di vino

 

 

Ugo Cappellacci.
Proseguono in questi giorni, con la presenza in Sardegna di un pool di giornalisti delle più importanti testate degli Emirati Arabi Uniti, le azioni di consolidamento della collaborazione fra la Sardegna e l’ambito mercato Mediorientale avviate nello scorso mese di aprile dall’Agenzia regionale Sardegna Promozione e finalizzate all’attrazione di investimenti ed alla internazionalizzazione delle imprese sarde. Ad aprile, infatti, nel corso della prima parte del programma, un gruppo di operatori dei principali hotel della Gallura ha partecipato ad una missione ad Abu Dhabi e Dubai durata quattro giorni, ottenendo ottima visibilità e numerosi contatti con media e tour operator emiratini. 
Azione proseguita recentemente con la missione del Presidente della Regione Ugo Cappellacci che, nel mese di agosto, ha visitato a sua volta gli Emirati. Numerosi gli incontri, istituzionali e commerciali: da Sua Altezza Nahyan bin Mubarak Al Nahyan, Ministro del Governo e membro della Famiglia Reale, ai vertici di fondi di investimento e società immobiliari, che hanno espresso profondo interesse nella possibilità di sviluppare zone della Sardegna alternative alle già note mete turistiche e ad attivare rapporti di collaborazione con il tessuto produttivo regionale. Immediato riflesso di questo interesse è la presenza di due delegazioni di investitori emiratini che, in questi giorni ed a seguito della visita del Presidente Cappellacci, sono in Sardegna per approfondire le opportunità di investimento che la Sardegna propone e per valutare forme di collaborazione con le imprese sarde.
«L’attrazione degli investimenti ed il coinvolgimento delle nostre imprese in questi processi di collaborazione internazionale – ha dichiarato il presidente Cappellacci – è fondamentale per valorizzare le nostre vocazioni ed eccellenze produttive e per rilanciare l’economia regionale. E’ intenzione della Regione consolidare ulteriormente il mercato di Abu Dhabi e Dubai, Emirati che nutrono una grande attenzione per l’Italia in generale e per la Sardegna in particolare.»
«Per il mese di novembre – ha proseguito – è in programma un’ulteriore iniziativa finalizzata, da un lato, a favorire la penetrazione delle imprese sarde nei principali mercati degli Emirati e, dall’altro lato, a promuovere progetti di investimento che possano avere importanti ricadute per il tessuto delle PMI regionali.»
«Con riferimento al primo aspetto – ha sottolineato Mariano Mariani, direttore di Sardegna promozione – il programma questa volta vedrà coinvolti, insieme alle Istituzioni, gli artigiani di segmento alto operanti nell’Isola, dalla filigrana ai coltelli particolari, dagli accessori per la casa in materiali preziosi, alle ceramiche d’artista, passando per le numerose eccellenze agro-alimentari, anch’esse apprezzatissime nel Golfo.«