25 April, 2024
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Antonio Achenza s’è dimesso da presidente della Consulta anziani di Iglesias. Lo ha fatto con una lettera indirizzata ai componenti della Consulta anziani Mario Baraglia, Cesare Bonadeo, Antonio Congia, Giancarlo Dalmonte, Vincenzo Gallo, Anna Maria Landis, Eugenio Lenzu, Salvatore Loru, Alberto Pinna e Giorgio Virdis; al sindaco di Iglesias, Mauro Usai; all’assessore delle Politiche sociali, Angela Scarpa; ai segretari del sindacato pensionati; SPI CGIL – FNP CISL – UIL UILP; al presidente dell’Associazione Amici della Vita; al presidente dell’Università della Terza Età; al presidente dell’AUSER.

Di seguito il testo integrale.

«Carissimi,
con la conclusione della legislazione del Consiglio comunale è terminata anche la durata dell’incarico dei componenti della Consulta Anziani, ciò nonostante il Regolamento prevede che l’organismo rimane in carica fino alla nomina dei successori.
I tempi di transizione, da maggio 2023, stanno diventando troppo lunghi e incidono sull’attività della Consulta che, senza programmazione, è ridotta ai minimi termini. Pertanto, non ci sono più le condizioni per poter svolgere a pieno titolo le funzioni previste.
Per queste ragioni, nell’interesse della Consulta, comunico le mie dimissioni dall’incarico di presidente della Consulta comunale anziani a decorrere dal 1 novembre 2023.
Sicuramente sono stati cinque anni di grande impegno e intenso lavoro ma allo stesso tempo pieni di soddisfazioni e molto gratificanti. Voglio in primo luogo sottolineare che il contributo, il sostegno e il plauso che abbiamo ricevuto dalle organizzazioni sindacali, dalle Associazioni e dai cittadini è stato molto importante e ci ha stimolato e incoraggiato a dare continuità alla nostra attività.
Per me è stata una bellissima esperienza che mi ha fatto crescere umanamente e ha consolidato i valori sociali.

Anche se è stata la prima volta che è stata istituita la Consulta comunale anziani di Iglesias e quindi per noi la prima esperienza, tuttavia da subito, siamo riusciti a instaurare uno stretto e proficuo rapporto con gli Amministratori comunali.
Le nostre locandine che abbiamo affisso nelle vie della città e pubblicato sui social e i nostri comunicati, hanno suscitato sempre grande interesse nell’opinione pubblica. Gli anziani nostri concittadini ma anche di altri paesi vicini hanno partecipato numerosi alle iniziative, alle manifestazioni e agli spettacoli che abbiamo organizzato in questi anni e hanno seguito costantemente i post della nostra pagina facebook.
Non ci siamo limitati solamente alle attività socio-culturali ma abbiamo ripetutamente denunciato sui media le difficoltà e i disagi degli anziani in modo particolare i disservizi e le criticità della sanità.
L’elenco di tutto quello che è stato fatto sarebbe troppo lungo e forse potrebbe essere interpretato come autocelebrativo per cui evito di farlo. Mi limito solamente a sottolineare un punto importante. Siamo stati un laboratorio di “partecipazione democratica” del territorio.
Abbiamo finalizzato il nostro ruolo a un duplice compito, propositivo/operativo, per essere più incisivi e più concreti nei confronti dell’Amministrazione comunale. Siamo stati un punto di riferimento per la comunità sulle tematiche sociali e ci siamo adoperati per consolidare un fronte unitario di azione con le associazioni e le organizzazioni sindacali dei pensionati.
La Consulta anziani ha sicuramente dato un impulso allo sviluppo delle attività che riguardano l’invecchiamento attivo degli anziani della nostra città.
Colgo l’occasione per rivolgere un sentito ringraziamento;
– al vice presidente e a tutti i componenti della Consulta per la preziosa collaborazione e per la fiducia e l’aiuto che mi sono stati dati;
– al sindaco e agli sssessori per l’ottimo e cordiale rapporto che c’è stato e per l’accoglimento delle nostre proposte e progetti;
– alle organizzazioni sindacali dei pensionati SPI-CGIL FNP-CISL UILP-UIL, all’AUSER, agli Amici della Vita, all’Università della Terza età, per essere stati solidali e aver aderito e partecipato alle nostre iniziative.
Auspico che si provveda in tempi brevi alla nomina dei componenti della prossima Consulta anziani e all’elezione del nuovo presidente e vicepresidente. Auguro al nuovo organismo, infine, di proseguire e accrescere il lavoro che è stato intrapreso per gli anziani della nostra città.»

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Una delegazione della Consulta Anziani di Iglesias, composta dal presidente Antonio Achenza e dai consiglieri Mario Baraglia, Giancarlo Dalmonte e Salvatore Loru, ha incontrato lo scorso 15 febbraio il Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo.

L’incontro era stato richiesto dalla Consulta per intraprendere una collaborazione scientifico-progettuale finalizzata a sviluppare a Iglesias interventi nell’ambito dell’invecchiamento attivo e di valorizzazione del patrimonio culturale.

Il Magnifico Rettore ha mostrato grande interesse, ascoltato e valutato con particolare attenzione la fattibilità delle proposte presentate dalla Consulta. Dalla discussione è emerso che tutti i temi sono stati ritenuti molto interessanti e rispecchiano comuni intenti in cui s’intrecciano finalità sociali, culturali e scientifiche.

Gli argomenti tratti hanno riguardato:

  • l’invecchiamento attivo fra diritto ed opportunità sociali ed economiche – Silver economy – La città per gli anziani, servizi e svago – Proposta di legge regionale;
  • corso formativo sulla comunicazione da integrare nel progetto Accompagnatori Turistici Anziani predisposto dalla Consulta;
  • progetto di recupero del vecchio edificio abbandonato ex orfanatrofio “Infanzia e Patria” per realizzare un centro di aggregazione sociale;
  • indagine sugli anziani e sulla povertà di Iglesias – Analisi del fenomeno, cause ed effetti, soluzioni e proposte di aiuto;
  • progetto per avviare la realizzazione di un museo della storia politico-sindacale dell’Iglesiente dagli inizi dell’800 fino agli anni ’90 – Gruppo di lavoro coordinato dall’Università;
  • i nuovi ospedali esperienze a confronto – Organizzazione, cure, servizi e prestazioni sanitarie nei nuovi ospedali;
  • Abitazioni a misura di anziano – Progetti per ristrutturare ed adeguare le case degli anziani – Centro polivalenti per anziani.

A conclusione dell’incontro, considerato reciprocamente molto proficuo e rilevante, è stato concordato di dare inizio alla collaborazione e di avviare un percorso che porti a concretizzare la fattibilità delle proposte e dei progetti. A tal proposito, la Consulta presenterà un progetto d’insieme e, dopo una valutazione di merito da parte del Rettore, sarà convocata una nuova riunione per definire, con i Dipartimenti dell’Università interessati, lo studio dei temi, la programmazione delle iniziative e i partenariati pubblici e privati da coinvolgere.

La delegazione della Consulta, infine, ha espresso un grande apprezzamento e un sentito ringraziamento al Magnifico Rettore per la sensibilità, la disponibilità e la considerazione dimostrata.

Scuola Civica d'Arte contemporanea Iglesias

Domenica 28 dicembre dalle ore 10,30, in via Oristano (ingresso giardino biblioteca), la Scuola Civica d’Arte Contemporanea di Iglesias presenta i suoi primi sei mesi di attività. Per l’occasione è stata allestita una mostra-presentazione dei progetti degli studenti del corso 1.1, realizzati durante il Laboratorio d’Arte Pubblica e Sociale.

La scuola ha ospitato, in residenza e in veste di visiting professor, alcuni degli artisti più rappresentativi del panorama nazionale: Simone Berti, Simeone Crispino (Vedovamazzei), Ettore Favini, Luca Francesconi, Silvia Hell, Renato Leotta, Domenico Antonio Mancini; tenuto lezioni e conferenze con artisti e curatori sardi: Davide Mariani, Giangavino Pazzola, Alessandro Biggio, Efisio Carbone; incontrato collezionisti come Giorgio Viganò. Tutti, insieme agli artisti del collettivo Giuseppefraugallery, hanno interagito con gli studenti della scuola e con la comunità; un video raccoglie i momenti di questi incontri. Non un’apparizione sporadica dunque, ma un rapporto intenso e costante realizzato attraverso un processo partecipativo, di intregrazione sociale e culturale che ha trasformato la città di Iglesias in uno dei centri più attivi della ricerca artistica nazionale. Gli studenti del corso 1.1 (Angelo Dessì, Giovanna Dessì, Elisabetta Ecca, Alessandra Etzi, Giovanna Pilloni, Deinira Sánchez Burgos, Davide Tocco, Daniela Ventura) presentano i progetti che hanno come obiettivo quello di ridisegnare ipotesi di un “ritorno al futuro” di un territorio intrappolato nell’autoreferenzialità e nell’incapacità di uscire da stereotipi consolidati dalla crisi.

Giovanna Pilloni ha ideato un’opera che, per essere compiuta, necessita di uno sforzo percettivo e partecipativo – insolito per per chi perservera in un atteggiamento diffidente, distaccato e depresso – chiamando in causa pratiche e riti di comunità che, nonostante vivano povertà molto più esteme della nostra, non rinunciano ad esprimere la propria identità con un forte attaccamento alla vita attraverso la gioia e la condivisione delle esperienze interiori.

Giovanna Dessì ha fatto un’indagine sui cognomi sardi più diffusi in città presentandoli con delle immagini, di diversa dimensione secondo la percentuale anagrafica, inoltre ha sistemato, nel giardino della scuola, un sacco natalizio dove cinque patate sono in grado, attraverso l’umidità dell’aria, di riempirlo con ben dieci chili dello stesso ortaggio; il suo  è un inequivocabile messaggio alternativo ad un’identità radicata sullo sfruttamento minerario ed industriale del territorio, chiamando in causa la perdita della memoria lingustica e dei più elementari processi di sopravvivenza alimentare e culturale. Elisabetta Ecca ha rielaborato un percorso minerario, che da Cala Domestica porta alla miniera di San Luigi, reindirizzandolo verso la Casa di Modigliani e l’antica Metalla, coinvolgendo sia i nuovi proprietari che i pastori che lavorano nella tenuta, cercando di incentivare pratiche di ospitalità e di rilettura della nostra storia attraverso collegamenti con momenti importanti della storia dell’arte.

Angelo Dessì ha realizzato una segnaletica che, partendo da una discarica, porta ad un tempio nuragico (Genn’e Mustazzu) con pozzo sacro, ripulendolo dalle erbacce e predisponendo una zona per la sosta e per il ristoro fai da te.

Deinira Sánchez Burgos, sfruttando la sua esperienza di giornalista e reporter, ha realizzato una macchina percettivo-comunicativa dove far prendere coscienza alla popolazione che per uno straniero, come lei, le montagne di veleni sono solo montagne di veleni, un pericolo e non una risorsa estetica e culturale: un segnale della follia e dell’incapacità al porre rimedio ad un disastro ambientale che mina, oltre la nostra salute, la dignità e l’integrità morale di una comunità.

Davide Tocco mette in campo un particolare metodo di progettazione urbanistica proposto attraverso dei fogli scritti nell’antica arte calligrafa, per creare una riflessione sulle possibilità offerte dalle capacità dell’individuo di immaginare soluzioni grazie ad un diverso fruire delle dinamiche percettive e sensoriali.

Alessandra Etzi ha messo a disposizione degli altri studenti una parete della sua casa dove poter intervenire con un’opera collettiva, aprendo poi periodicamente al pubblico il suo spazio privato.

Infine Daniela Ventura ha realizzato un sito web per meglio coinvolgere la comunità nella didattica e nelle iniziative della scuola.

Un ringraziamento particolare va a Mario Baraglia, artigiano di Iglesias, che durante il laboratorio ha messo la sua esperienza a disposizione degli studenti, realizzando anche, insieme a Davide Tocco, la nuova insegna per la Scuola Civica d’Arte Contemporanea.

Gli studenti del corso 1.1 non sono artisti professionisti, provengono da diverse esperienze e segmenti sociali, ma nei mesi di full immersion nelle pratiche dell’arte contemporanea sembrano muoversi a proprio agio e con competenza in questa nuova ed inedita esperienza. Tutti i progetti saranno messi in pratica nei prossimi mesi. A Gennaio l’artista in residenza sarà Gianluca Concialdi, che ha già fatto interrare, dagli studenti, in siti gravemente inquinati, una serie di tele arrotolate che saranno aperte e messe in mostra durante la sua permanenza. Sempre a Gennaio, Silvia Argiolas e Roberta Vanali saranno le protagoniste di un incontro con la comunità sulla pittura contemporanea in Sardegna. Da febbraio partirà il Corso 2.0, sempre gratuito e della durata trimestrale, saranno ammessi 10 studenti, per questo livello (superiore) i requisiti richiesti sono il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o l’aver frequentato i corsi precedenti. La scuola accoglierà in residenza come visiting professor: Roberto Cascone (febbraio), Helena Hladilová, Namsal Siedlecki (Marzo), Stefano Boccalini (Aprile), Francesca Di Nardo (Maggio). Dario Lino Costa e Marco Lampis saranno invece alcuni degli artisti sardi invitati a tenere incontri e workshop con gli studenti.

E per finire l’anno  Il pasto del pastore – Cenone di Capodanno con la Scuola Civica d’arte Contemporanea.

Iglesias.

Iglesias.