25 April, 2024
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«Oggi spendiamo enormi quantità di risorse per ristrutturare ospedali che rimangono comunque inadeguati. Stiamo mettendo delle pezze a costo di grandi sacrifici per mantenere i presidi in condizioni appena sufficienti. Abbiamo confermato le risorse per gli interventi in edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico, ma ciò non toglie che alla Sardegna servano ospedali che rispondano ai nuovi criteri, cioè strutture ad intensità di cure e di assistenza.»

L’assessore della Sanità Mario Nieddu risponde alle polemiche sollevate dalla minoranza in merito all’annunciata realizzazione dei nuovi ospedali di Cagliari, Alghero e del Sulcis. «È da irresponsabili – aggiunge Mario Nieddu – affermare che non sia necessario realizzare nuovi ospedali in Sardegna, quando continuiamo a fare affidamento su strutture di oltre cinquant’anni fa, concettualmente e tecnologicamente superate sotto ogni punto di vista. Inizieremo a rispondere a questa necessità lì dove l’esigenza di intervento è più forte, ma l’obiettivo è quello di trovare le risorse e dotare tutta la Sardegna di strutture moderne che possano migliorare sensibilmente la qualità del nostro servizio sanitario».

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Il Sulcis Iglesiente rivendica la sua provincia. Nei prossimi giorni si terrà una riunione di tutta la maggioranza regionale dove chiederò che venga deciso il futuro dell’attuale provincia Sud Sardegna. L’assessore agli Enti Locali Quirico Sanna ha più volte dichiarato che i confini della provincia Sud Sardegna dovranno essere ridisegnati determinando un’area del Sud-Ovest della Sardegna che ingloberebbe il Sulcis, l’Iglesiente e parte del Medio Campidano. Tale provincia ridefinita avrà come centri di riferimento Carbonia e Iglesias. Abbiamo in mente una riforma degli enti locali che superi le aggregazioni dei comuni proposte dall’attuale legge regionale in vigore che non funzionano. Una riforma che dia alle province veri poteri gestionali, affinché siano capaci di rispondere alle esigenze dei cittadini ed alle necessità del territorio.

Questo non è solo il mio parere, ma anche quello di tanti amministratori locali delle cittadine del Sulcis Iglesiente che sto incontrando in questi giorni. Chiederò all’assessore regionale Sanna ed al mio collega di partito Pierluigi Saiu, presidente della commissione degli Enti locali, di partecipare ad un incontro che promuoverò nel territorio sul tema provincia e sviluppo del territorio.

In tema di sanità, l’annuncio del presidente Christian Solinas sulla realizzazione di un nuovo ospedale del Sulcis Iglesiente è l’espressione della nostra volontà di progettare un sistema sanitario che sia funzionale ai bisogni del territorio e che guarda al futuro. Nel frattempo nel Sulcis Iglesiente continueremo a lavorare affinché siano garantiti tutti i servizi, senza nessun passo indietro. Saranno stabilite con precisione le funzioni di questo nuovo presidio ospedaliero ed il futuro ruolo delle strutture attualmente esistenti. Personalmente sono impegnato quotidianamente nel confronto sul tema della sanità con operatori, cittadini ed associazioni, unitamente all’assessore regionale Mario Nieddu, in una situazione che definire difficile è un eufemismo, determinata da una riforma scellerata che ha pensato solo ai conti e ha mandato in tilt il sistema sanitario specie nelle periferie.

Michele Ennas

Consigliere regionale Lega

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Una fondazione regionale per custodire un tesoro di 230mila campioni biologici e favorire la ricerca sul patrimonio genetico della popolazione ogliastrina. L’iniziativa, al vaglio della Regione, è stata presentata oggi a Perdasdefogu, nel corso di un incontro pubblico a cui hanno partecipato diversi assessori della giunta Solinas, Mario Nieddu titolare della Sanità, Giorgio Todde dei Trasporti, Quirico Sanna degli Enti locali, e il presidente dell’Associazione identità Ogliastrina, Flavio Cabizza.

«L’Ogliastra – dice Giorgio Todde – è una delle zone blu, cinque in tutto il mondo, aree dove la concentrazione dei centenari è di interesse per l’intera comunità scientifica internazionale. Ogni azione rivolta alla ricerca sul patrimonio genetico e alla sua tutela non può che trovare il nostro favore.»

Sullo sviluppo del progetto alcune possibili strade sono state anticipate dall’assessore Mario Nieddu: «Gli studi sul patrimonio genetico ogliastrino rappresentano un’occasione per tutta la Sardegna. Il tema, dato il rilievo internazionale, merita il massimo impegno. Cercheremo il coinvolgimento delle università dell’isola e degli enti di ricerca. Nel progetto potrebbero, ad esempio, essere impiegate parte delle risorse per la ricerca frutto dell’accordo con il Mater Olbia, che ammontano 10 milioni di euro l’anno».
Sull’iniziativa l’assessore Quirico Sanna precisa: «Oggi è una giornata d’orgoglio per un popolo e tutta la Sardegna. Quella a tutela del Dna è stata una battaglia lunga e meritoria. La Regione, con l’istituzione della fondazione, vuole lanciare un messaggio forte. Nessuno può appropriarsi di un patrimonio che appartiene ai sardi».

 

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Come ben sanno i cittadini di San Giovanni Suergiu e di tutto il nostro territorio, la sanità nel Sulcis Iglesiente non è più degna di un paese civilizzato. È di poche ore fa l’ennesimo grido di dolore da parte del caro Giuseppe Argiolas che, come tanti, mi scrive per sapere cosa stiamo facendo per risolvere le grandi emergenze che affliggono i nostri ospedali. Ricordo a tutti alcune tappe di questa lunga e calda estate. Il 1° luglio è venuta la commissione Sanità del Consiglio regionale in visita presso i nostri nosocomi. Il 30 luglio i sindaci si sono riuniti in conferenza sanitaria per organizzare e chiedere un incontro urgente all’assessore Mario Nieddu. A distanza di un mese tutto tace, in una vergognosa indifferenza, mentre si consumano gli ultimi drammi sanitari. Ho il timore che possa chiudere anche il reparto di Emodinamica dell’ospedale Sirai di Carbonia, visto che da alcune indiscrezioni, resta chiusa, pensate bene, a causa di uno strumento da aggiustare o sostituire per un costo di 40mila euro. Una spesa che l’azienda sanitaria può affrontare senza patemi d’animo, visto che si tratta della salute e della sicurezza di 130mila persone. Ma la potenziale definitiva chiusura del reparto di Emodinamica è solo l’ultimo degli avvenimenti negativi che stanno depauperando la sanità del Sulcis Iglesiente. Vorrei ricordare che la lotta dei sindaci non si è fermata, che sicuramente riprenderà con più vigore, perché non si può accettare che un territorio come il nostro sia depredato dei servizi vitali. Dobbiamo essere pronti anche a manifestazioni di piazza. Qui cambiano i governi regionali ma i discorsi sono sempre gli stessi. Sono stata eletta anche per difendere la salute dei miei cittadini e non mi fermerò fino a quando non ci saranno risposte certe.

Elvira Usai

Sindaco di San Giovanni Suergiu

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«In Sardegna vengono diagnosticati circa 1.200-1.300 nuovi casi di tumore mammario ogni anno. Negli ultimi decenni, grazie ai programmi di screening e alla diagnosi precoce, al costante aumento di numero di casi diagnosticati si è accompagnata la riduzione della mortalità. Una diagnosi precoce è fondamentale. Solo grazie alla mammografia è possibile scoprire il tumore ai primi stadi di sviluppo quando il trattamento ha più possibilità di essere efficace e meno invasivo.»

Questa la premessa che introduce una nuova interpellanza sulla salute di genere presentata in Consiglio regionale dalla consigliera del M5S Carla Cuccu, segretaria della commissione Sanità.

Carla Cuccu guarda alle recenti notizie che arrivano dal Sarcidano e dalla Barbagia di Seulo, dove alcune donne non hanno potuto sottoporsi ai test di screening mammografico perché il servizio è stato sospeso per la mancanza di personale medico.

«Si tratta di episodi gravi che non possono ripetersi – sottolinea Carla Cuccu -. Le mammografie prenotate all’Ospedale Giuseppe Calasanzio di Isili sono state sospese per mancanza di personale, così come le visite programmate negli ospedali Segni di Ozieri e nell’ex Ospedale Conti di Sassari a causa delle dimissioni di due tecnici radiologi.»

Carla Cuccu, attraverso questa seconda interpellanza, dedicata alla salute di genere, si rivolge all’assessore della Sanità Mario Nieddu, per sapere se sia a conoscenza delle problematiche esposte e per sapere quali misure intenda intraprendere per restituire a tutte le donne sarde il diritto alla salute ed il diritto alla prevenzione.

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Venerdì 30 agosto 2019, alle ore 10,30, presso la biblioteca comunale del comune di Perdasdefogu, è stata indetta una conferenza stampa per illustrare le iniziative e le proposte da adottare (innanzitutto la costituzione di un’apposita fondazione regionale) al fine di preservare la proprietà e la detenzione in Sardegna degli isolati genetici e del materiale genealogico, epidemiologico e genomico relativi alla mappatura genetica della popolazione ogliastrina (avviata nel 2000 per costruire un modello per l’identificazione delle cause genetiche delle malattie multifattoriali comuni e dei fattori di rischio ad esse associate) e destinarli ai centri di ricerca sardi per tutte le connesse utilizzazioni scientifiche.

Interverrà il presidente dell’Associazione per la tutela del Dna ogliastrino, Flavio Cabitza. Oltre agli assessori regionali della Sanità, Mario Nieddu, della Programmazione, Giuseppe Fasolino, degli Enti locali, Quirico Sanna, dei Trasporti, Giorgio Todde, e dell’Industria, Anita Pili, è stato invitato a partecipare anche il presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, già presentatore nella scorsa legislatura di un ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale (27 luglio 2016) sulla necessità di un urgente intervento della Regione al fine di preservare la proprietà e la detenzione in Sardegna del materiale biologico inerente il patrimonio genetico della comunità ogliastrina.

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ATS Sardegna ha indetto la selezione pubblica per titoli che consentirà agli infermieri in categoria “D”, in possesso di tutti i requisiti, di entrare nella graduatoria che potrà essere utilizzata per assunzioni con contratto a tempo determinato.

«Una misura – spiega l’assessore della Sanità Mario Nieddu – che ci permetterà di dare una prima risposta alle criticità dettate dal fabbisogno di personale nei diversi presidi sanitari della Sardegna. Le graduatorie erano ormai esaurite dal mese di aprile. Oggi rispondere alla carenza di personale sanitario significa garantire la qualità dei servizi e dare sostegno ai tanti operatori che svolgono il proprio lavoro con grande sacrificio, professionalità e spirito di servizio.»

Le domande al bando, pubblicato in data odierna, dovranno essere presentate online sul portale di Ats entro il 18 settembre e potranno partecipare gli infermieri iscritti all’ordine professionale in possesso dello specifico diploma universitario di infermiere o titolo equipollente.

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«Abbiamo lavorato con Ats per dare una risposta immediata all’emergenza e confidiamo che il punto prelievi di Olbia possa riprendere le attività entro pochi giorni.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, in merito alla sospensione della raccolta dei campioni esterni al punto prelievi del San Giovanni di Dio, dove saranno comunque garantite le urgenze e le gravidanze con codice di esenzione “M50”. Un parziale stop reso necessario per l’improvvisa assenza di due operatori.

«Nella giornata di oggi – ha aggiunto Mario Nieddu – sono state esperite tutte le procedure che consentiranno di reclutare nuovo personale in sostituzione dei tecnici di laboratorio in malattia, cercheremo di accelerare al massimo le procedure perché riteniamo sia fondamentale che il punto prelievi riprenda a erogare il servizio ai cittadini nel più breve tempo possibile. Contiamo inoltre di trovare al più presto soluzioni che impediscano il ripetersi di criticità di questo tipo.»

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«In questi primi mesi di mandato ci siamo scontrati con una situazione che sapevamo essere difficile, ma che non ci ha impedito di portare avanti un lavoro che potesse rispondere, nell’immediato, alle tante emergenze del nostro territorio e, allo stesso tempo, gettasse le basi per un nuovo modello di Sanità, più aderente alle esigenze dell’Isola.»

Così l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, commenta i suoi 100 giorni di mandato nella Giunta guidata dal Presidente Christian Solinas.   

«Abbiamo ereditato – spiega Mario Nieddu – un sistema in sofferenza, che ancora oggi paga gli effetti di scelte sbagliate operate da chi ci ha preceduto. Dove il risparmio è stato generato da tagli che hanno avuto come unico effetto quello di ridurre il numero delle prestazioni, con pesanti ripercussioni per i cittadini e gli operatori sanitari.»

Sui provvedimenti approvati nei primi mesi di lavoro, l’esponente della Giunta precisa: «Per l’abbattimento delle liste d’attesa abbiamo rimosso il blocco del turnover per gli specialisti ambulatoriali e abbiamo autorizzato una spesa di oltre 10 milioni di euro per il triennio 2019-2021 che consentirà di aumentare il volume di prestazioni aggiuntive nei presidi territoriali. Una misura che contiamo possa portare risultati in tempi rapidiı».

All’abbattimento delle liste d’attesa si collega anche l’accordo raggiunto sulla vertenza dei lavoratori del Policlinico sassarese «un progetto realizzato di concerto con l’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, e che ci ha permesso di raggiungere l’importante risultato di tutela dell’occupazione e il reimpiego del personale nel nostro sistema sanitario, evitando la dispersione di importanti professionalità»”.

Dalle risorse inutilizzate da Ats lo stanziamento di 3 milioni per l’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari e 1 milione di euro per l’l’Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari. «Nel primo caso – spiega il titolare della Sanità – siamo riusciti a rispondere alla necessità di garantire i contratti a tempo determinato evitando una riduzione del personale in servizio; nel secondo abbiamo dato gambe al Sistema di trasporto d’emergenza neonatale, che per la prima volta verrà realizzato in Sardegna».

Importanti risorse destinate anche nell’approvazione definitiva del Programma di investimenti per l’edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico «circa 136 milioni di euro – dichiara l’esponente della Giunta Solinas – per interventi a favore degli ospedali e dei poliambulatori su tutto il territorio. Una misura che permetterà di adeguare le infrastrutture e i macchinari, migliorando la qualità del servizio».

Azioni anche sul fronte dell’emergenza urgenza, un comparto «anch’esso in sofferenza per la carenza di personale. Abbiamo attivato i corsi per la formazione – precisa l’assessore Mario Nieddu – che consentiranno a sessanta medici di entrare in servizio nel 118. Era da oltre un decennio che non si procedeva in questa direzione».

Sulla carenza di medici specialisti l’assessore della Sanità precisa: «Ci aspettiamo che a livello nazionale riprenda una programmazione adeguata nella formazione dei medici. Quest’anno siamo riusciti ad aumentare le borse di studio regionali di poche unità, ma contiamo di incrementare il numero già dall’anno prossimo e di proporre modelli organizzativi, come la rotazione delle equipe con il modello “a pendolo”, che impediscano la sospensione, se pur provvisoria, dei servizi ospedalieri, così come accaduto nelle criticità che stiamo tutt’ora affrontando e per cui abbiamo predisposto anche un piano di reclutamento straordinario, che in alcuni casi è riuscito a tamponare l’emergenza».

Passi in avanti anche sulla vertenza Aias dove «con l’apertura del tavolo tecnico – spiega Mario Nieddu – siamo riusciti a ottenere per la prima volta i bilanci e le relazioni contabili in grado di fare chiarezza sulla reale situazione creditoria-debitoria dell’associazione nei confronti di Ats».

Importanti risultati anche sul fronte delle politiche sociali con l’approvazione delle modifiche alle linee guida del Reddito d’inclusione sociale 2018, che di fatto consentiranno di esaurire le misure bloccate a seguito dell’introduzione del Reddito di Cittadinanza, e lo stanziamento di 27 milioni di euro a favore delle misure “Ritornare a casa”, leggi di settore e Legge 162.

L’assessore alla Sanità conclude sulla riforma del sistema sanitario regionale: «Il primo passo è stato fatto con il commissariamento dell’Ats; il progetto è già pronto e ci aspettiamo di poter raccogliere nuovi elementi e soluzioni dagli Stati generali della Salute che appronteremo in autunno».

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«Se i problemi della Sardegna si potessero risolvere con le parole, le giustificazioni, i discorsi eloquenti, il presidente Christian Solinas li avrebbe già risolti tutti, con un colpo di spugna. Purtroppo, le parole restano però sulla carta ed i cittadini sardi di soluzioni ancora non ne intravedono. Ciò che si intravede è invece il precipizio al quale si affacciano le tante vertenze sarde ancora aperte. Parlo di giustificazioni poiché il Governatore, davanti alla crisi di Governo è riuscito persino a definire quella del ministro Salvini ‘Una scelta coraggiosa. Di onestà intellettuale e di lealtà nei confronti dei cittadini’. Esattamente con queste parole, quattro giorni fa, il presidente Solinas, intervistato, ha trasformato l’azione sconsiderata di Matteo Salvini in un’opera di bene. Quasi un miracolo. Io credo che la scelta coraggiosa avrebbe dovuto farla da tempo lo stesso Governatore Solinas. Quale? Tralasciare le giustificazioni, le belle parole, i discorsi, rimboccarsi le maniche e mettere seriamente mano alle problematiche dei cittadini che lo hanno eletto.»

Così la capogruppo del M5S Desirè Manca introduce una delle tante problematiche ancora in attesa di risoluzione, che merita attenzione in questi giorni: la situazione del Pronto Soccorso di Sassari.

«Dalle tredici alle quindici ore di attesa per una visita al Pronto Soccorso. Queste sono le tempistiche che sono costretti a subire i cittadini – spiega Desirè Manca -. Non da oggi. Non soltanto nel periodo estivo, in cui data la presenza dei turisti il bacino d’utenza cresce considerevolmente. Non in rare situazioni di emergenza, ma tutto l’anno. Trecentosessantacinque giorni l’anno la situazione al Pronto Soccorso è al limite del collasso, e si è incancrenita da anni. Purtroppo, le problematiche crescenti che viviamo oggi sono soltanto il frutto di una programmazione carente che ha portato i tempi biblici d’attesa a divenire una costante.»

Desirè Manca, per una tempestiva risoluzione delle criticità evidenziate, chiede l’intervento dell’assessore della Sanità Mario Nieddu e sollecita la nomina del direttore dell’Aou di Sassari: «E’ necessario che l’Azienda Ospedaliero Universitaria venga dotata al più presto di un referente».

Come rappresentante del territorio, assieme alla Commissione Sanità, la capogruppo dei Cinque Stelle ha toccato con mano, attraverso la diretta testimonianza dei lavoratori dell’ospedale le problematiche attuali: «La struttura è inadeguata, questo è risaputo, ma il vero problema è l’esiguo numero di medici e infermieri in servizio, del tutto insufficiente a coprire quelle che sono le esigenze del bacino di riferimento. Questa carenza la paghiamo ovviamente a caro prezzo nel periodo estivo, in cui il maggior numero di pazienti da visitare sommato alle ferie dei medici che non vengono sostituiti, porta la situazione al limite della sopportazione. Il personale è allo stremo. Non è possibile continuare a pretendere che una sola persona debba affrontare carichi di lavoro che andrebbero redistribuiti su almeno 2 o 3 colleghi»

Desirè Manca, infine, ricorda all’assessore alla Sanità ed al Governatore Solinas che quello di Sassari è il secondo hub di tutta la Sardegna e che questo annoso problema sta diventato sempre più grave: «Il paziente che si reca al Pronto Soccorso ha bisogno di cure immediate, è un paziente sofferente. Chiedere che attenda una giornata intera per essere visitato non è corretto e ha già portato a episodi in cui i toni delle lamentele hanno reso necessario l’intervento del personale di guardia in servizio. Occorre intervenire subito e nominare con urgenza un direttore dell’AOU. Basta parole, basta giustificazioni, è ora di lavorare».