20 April, 2024
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La Verde Isola è stata sconfitta 2 a 1 in casa dal Cus Cagliari, nel completamento della partita con il Cus Cagliari, sospesa al 43’ del primo il 23 ottobre scorso per un malore all’arbitro. La squadra di Massimo Comparetti ha visto sfumare così la possibilità di balzare in testa alla classifica, davanti al Villasimius ed al Guspini, che la precedono rispettivamente di due ed un punto, per la quale sarebbe stato necessario ribaltare lo 0 a 1 maturato nella prima parte dell’incontro, con un goal di Mario Piras.

Ieri il Cus Cagliari ha raddoppiato con un goal di Daniele Asunis e si è rivelato ininfluente, ai fini del risultato, il goal di Pierluigi Achenza con il quale la Verde Isola ha dimezzato lo svantaggio.

La Verde Isola ieri ha giocato in dieci uomini, per l’espulsione rimediata da Antonello Aste nella prima parte dell’incontro, il 23 ottobre. Per Momo Cosa e compagni è la prima sconfitta stagionale.

Domenica prossima la Verde Isola giocherà sul campo della capolista Guspini, avversario già affrontato in Coppa Italia, partita terminata 2 a 2, protagoniste della partita di ritorno mercoledì 16 novembre a Carloforte. Il Cus Cagliari ospiterà il Villamassargia.

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L’oristanese Antonio Matzutzi è il nuovo presidente regionale di Confartigianato Imprese. E’ stato eletto ieri sera dai delegati dell’associazione artigiana nel corso dell’assemblea regionale.

Antonio Matzutzi, 44 anni di Milis, imprenditore del settore lapideo, guiderà l’Organizzazione, oltre 6mila imprese e circa 20mila addetti,  per il prossimo biennio. Nel suo incarico verrà affiancato dal nuovo vicepresidente vicario, Fabio Mereu di Cagliari, 40enne imprenditore del trasporto persone, e supportato da altri 2 vicepresidenti: Giuseppe Pireddu di Macomer e Mario Piras di Alghero.

L’assemblea ha provveduto a eleggere anche la Giunta regionale di cui fanno parte, oltre al Presidente e ai vicepresidenti, Luca Murgianu di Cagliari, Norella Orrù di Carbonia (CI), Giacomo Meloni di Olbia, Agostino Pirina di Arzachena, Sandro Paderi di Oristano, Marco Rau e Roberto Poddighe di Sassari.

Il presidente, nel suo primo discorso, ringraziando la presidente uscente, Maria Carmela Folchetti, per l’impegno svolto nei 30 mesi di mandato, e riconfermando la fiducia al segretario regionale, Stefano Mameli, alla presenza dell’assessora regionale dell’Artigianato, Barbara Argiolas, ha analizzato la situazione politica, economica e sindacale della Sardegna, le prospettive del comparto e annunciato alcune prossime iniziative dell’associazione. Antonio Matzutzi ha voluto ribadire il proprio impegno e quello di Confartigianato Sardegna per continuare il dialogo con la Regione, le istituzioni, le amministrazioni e la politica, per dare coraggio, energia, credito e opportunità alle circa 36mila imprese artigiane sarde e agli oltre 75mila addetti, chiedendo all’assessore, e quindi al presidente della Regione, alla Giunta e al Consiglio Regionale, che si ricominci a parlare di imprese artigiane e ad agire concretamente per sostenere il tessuto produttivo delle piccole e micro realtà sarde.

«Da troppo tempo l’argomento “artigianato” è scomparso dai tavoli decisionali della Sardegna – ha aggiunto il neo presidente – e lo dimostrano i fatti, sotto gli occhi di tutti, e gli atti e i documenti, che analizziamo ogni anno attraverso il Rating. E’ bene sempre ricordare che le piccole e micro imprese sono organismi fragili e operano in un contesto economico delicato. Insomma, hanno bisogno di attenzioni particolari riguardo i finanziamenti, l’accesso al credito, la riduzione degli oneri fiscali e il taglio della burocrazia. E’ innegabile che il loro peso specifico non sia minimamente equiparabile alle realtà con bilanci da milioni di euro e con centinaia di dipendenti.»

Per il neo presidente di Confartigianato, il rilancio delle imprese artigiane sarde passa anche attraverso interventi che individuino le priorità su cui investire come la ripresa dell’edilizia, la valorizzazione della manifattura 4.0 e dei giovani, il rilancio della formazione professionale, il consolidamento del manifatturiero, dell’export e dell’agroalimentare.

«Tali azioni – ha spiegato Matzutzi – coniugate a un reale decollo delle infrastrutture, possono rappresentare la chiave di volta di una vera ripresa anche per l’Isola.»

Sull’edilizia, il presidente ha chiesto l’approvazione della nuova Legge Urbanistica e il rilancio dell’attività edilizia, attraverso l’apertura dei cantieri, la riqualificazione degli edifici esistenti e l’allentamento della stretta creditizia bancaria.

Sugli incentivi regionali, Antonio Matzutzi ha chiesto la riattivazione di strumenti finanziari ad hoc per l’artigianato, partendo dalla legge regionale 51 e dalla 949. Inoltre, chiedendo la collaborazione dell’assessorato dell’Artigianato affinché le istanze delle microimprese vengano prese nella giusta considerazione, ha ricordato la necessità delle realtà che non superano i 10 addetti e che rappresentano il 96,6% del tessuto produttivo regionale, di poter partecipare ai bandi di incentivazione attraverso l’erogazione automatica di finanziamenti per un massimo di 15mila euro.

«L’auspicio – ha sottolineato – è che i bandi vengano pubblicati al più presto per consentire alle imprese di accedere ai finanziamenti nel minor tempo possibile e che si adottino sistemi snelli e veloci per l’attribuzione dei voucher, considerato che il tutto dovrà essere commisurato all’entità del finanziamento concesso.»

  

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Mario Piras.

Mario Piras.

Ryanair 1

Gli artigiani di Confartigianato Imprese Sassari domani si recheranno a Cagliari per difendere l’aeroporto di Alghero e le rotte Ryanair.

«La politica cincischia di fronte al destino di una infrastruttura così strategica: non tagliate le ali al nord ovest della Sardegna».

L’appello di Mario Piras, presidente provinciale di Confartigianato Sassari per rappresentare 13mila imprese artigiane sassaresi e 23mila occupati del settore.

«Chiudere l’aeroporto di Alghero e lasciar scappare Ryanair sarebbe come tagliare le ali al nord ovest dell’isola, condannare un territorio stremato dalla crisi e dare il colpo di grazia alle impreseche stentano a sopravvivere. Ma questa non è solo una “faccenda” dellaprovincia di Sassari: qui è in ballo il futuro di tutta la Sardegna.»

Questo è il grido di dolore che il presidente provinciale di Confartigianato Sassari, Mario Piras, lancia al mondo della politica alla vigilia della mobilitazione per la difesa dell’aeroporto di Alghero prevista a Cagliari domani 19 ottobre, alla quale parteciperanno anche gli artigiani di Confartigianato della provincia di Sassari, in rappresentanza delle 13mila piccole e medie imprese sassaresi e dei 23mila occupati del settore.

«Dispiace constatare che ciò che sta accadendo all’aeroporto di Alghero veda l’interesse solo della popolazione e delle imprese del nord ovest dell’isola – aggiunge Piras – mentre questa è una questione di carattere regionale che si rifletterà, senza dubbio, su tutta l’isola. Ecco perché è necessario che tutti, indistintamente dalla propria appartenenza geografica, si facciano sentire»

«Dopo 8 anni durissimi, che hanno visto migliaia di aziende chiudere per mai più aprire – sottolinea ancora il presidente provinciale di Confartigianato Sassari – questa situazione di incertezza e di continui rimandi è ormai inconcepibile e il futuro  nebuloso dell’aeroporto, sta provocando tangibili ripercussioni su imprese eterritorio, con la chiusura di aziende artigiane, esercizi commerciali e ricettivi con la relativa perdita di posti di lavoro. Il timore che gli operatori, italiani e stranieri, che hanno  investito in tutto il nord dell’isola, possano scappare, è fondato, infatti sono già centinaia di migliaia i viaggiatori che non passeranno più per Alghero, Sassari e tutta la provincia, traducendosi in una perdita di variati milioni di euro all’anno, oltre al danno di immagine incalcolabile, e alla relativa chiusura di tante attività.»

Ma quali sono stati i benefici creati dai voli low-cost?

«E’ molto semplice – riprende Piras – benefici per tutti: per gli operatori della ricettività e dell’agroalimentare, dei servizi di trasporto e dello shopping, dei servizi alla persona, delle case vacanze con collegamento diretto al settore edile, manutenzioni e di tutta la filiera, al museale e all’artigianato tipico e tradizionale, senza considerare il coinvolgimento dei cittadini privati, degli studenti universitari che studiano fuori dai confini regionali.»

Secondo Confartigianato provinciale di Sassari «la politica sta compiendo un errore enorme perché è necessario creare, tra turismo, impresa e terziario, un sistema di sviluppo economico “multi-vocazionale” a partire dalla valorizzazione del territorio, delle produzioni e dell’artigianato. Dalla crisi si esce migliorando le infrastrutture, quali l’aeroporto, le strade e le ferrovie, e sviluppando il territorio anche attraverso i flussi economici, che i voli a basso costo possono portare».

Secondo Confartigianato Sassari, l’aeroporto va visto come una infrastruttura che non vede solo l’impegno degli occupati diretti, ma anche tutto l’indotto dal trasporto persone e merci, ai servizi ed alle forniture.

«Non si può cincischiare con il destino di una infrastruttura così strategica, capace di mettere in relazione centinaia di migliaia di persone, territori e imprese con il resto dell’Europa e del Mondo – prosegue il presidente – non dimentichiamoci che è stato l’aeroporto di Alghero a consentire al centro-nord Sardegna di intercettare rilevanti flussi turistici internazionali, di facilitare i collegamenti istituzionali con l’Europa, di agevolare i processi di internazionalizzazione delle imprese, di favorire l’integrazione dei nostri giovani con il resto del continente.»

Per Confartigianato Sassari, dopo mesi di attese e impegni disattesi, è ora che gli Amministratori regionali si impegnino senza indugi: «L’azione di chi ci governa è fondamentale perché spetta alla politica risolvere questi problemi – conclude Piras – è necessario trovare soluzioni e alternative perché le imprese e i territori hanno già fatto la loro parte, anche se continueranno a farla a ogni costo per non perdere questa opportunità».

BUS ANCOS TRASPORTABILE

Domani, sabato 14 marzo, Confartigianato Sassari consegnerà al Gruppo Sportivo Disabili di Porto Torres, squadra di basket in carrozzina che milita in Seria A, un pulmino acquistato con al progetto “TrasportAbile”, i cui fondi “5 x 1.000” sono stati raccolti grazie l’Ancos, la propria Associazione di promozione sociale e di solidarietà.

La cerimonia di consegna del mezzo, completamente attrezzato per il trasporto delle persone diversamente abili, avverrà intorno alle 19.30, presso il Palasport di Porto Torres, a conclusione della fase preliminare della Coppa dei Campioni di basket in carrozzina, che la compagine turritana si appresta a disputare.

Alla “festa” saranno presenti le autorità comunali e provinciali, il presidente e il segretario provinciale di Confartigianato Sassari, Mario Piras e Tonino Alivesi, il Presidente Regionale dell’ANAP e quello Provinciale di Sassari, Paola Montis e Giovanni Battista Idda, e tutta la dirigenza provinciale di Confartigianato.

La giornata di domani vedrà la GSD Porto Torres disputare la seconda, e ultima giornata, della più importante manifestazione europea di basket in carrozzina affrontando, tra le altre, il Padova, gli israeliani del Tel Aviv più due compagni francesi e tedesche.

Maria Carmela Folchetti-02

La nuorese Maria Carmela Folchetti è la nuova presidente regionale di Confartigianato Imprese, prima donna alla guida di un’associazione artigiana della Sardegna e attualmente l’unica donna alla guida di un’associazione imprenditoriale. Lo hanno deciso i delegati regionali all’assemblea associativa che si è svolta questa mattina a Nuoro.

Folchetti, fotografa, 46 anni, guiderà l’associazione per il prossimo biennio. Nel suo incarico verrà affiancata dal nuovo vicepresidente vicario Antonio Matzutzi, 41enne imprenditore del lapideo di Oristano e supportato da altri due vicepresidenti: Giacomo Meloni, 48enne imprenditore edile di Olbia e Giampiero Lecis, autoriparatore di Cagliari.

L’assemblea ha provveduto a eleggere anche la Giunta regionale di cui fanno parte, oltre alla presidente e ai vicepresidenti, anche Mario Piras di Alghero, Luciano Murgia e Roberto Poddighe di Sassari, Carmine Arzu di Lanusei, Agostino Pirina di Olbia, Luca Murgianu di Cagliari e Giuseppe Giarrusso di Oristano.

La Presidente, nel suo primo discorso, ringraziando il presidente uscente, Luca Murgianu, per l’impegno svolto in questi ultimi 5 anni, ha cominciato ad analizzare la situazione politica, economica e sindacale della Sardegna, le prospettive del comparto e annunciato le prossime iniziative programmate dall’associazione.

La Folchetti ha poi ribadito il proprio impegno e quello di Confartigianato Sardegna per continuare il dialogo con il presidente della Regione, la Giunta e il Consiglio regionale, per dare coraggio, energia, credito e opportunità alle 37.877 imprese artigiane e ai 77.057 addetti, chiedendo l’approvazione definitiva del nuovo “Piano Casa”, appena licenziato dalla IV Commissione, il rilancio dell’attività edilizia anche con l’apertura dei cantieri e con la riqualificazione degli edifici esistenti, la velocizzazione dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, l’allentamento della stretta creditizia bancaria, la riduzione della burocrazia, l’avvio della continuità territoriale merci, auspicando una rapida e concreta ripresa di tutti i settori produttivi della Sardegna.

«Noi artigiani siamo quelli che non si arrendono – ha detto nel suo discorso la Folchetti – perché crediamo nel valore dell’impresa, nella qualità del lavoro individuale, nella potenzialità del territorio, nell’investimento in tecnologia ma soprattutto noi siamo quelli che non abbandonano le loro radici ma credono nel presente e nel futuro.»

«Ogni territorio custodisce la qualità manifatturiera del made in Sardegna – ha continuato la neo presidente – se adeguatamente valorizzati, questi rappresentano un volàno strategico per la competitività dell’artigianato e delle Pmi. I dati ci raccontano di una vocazione imprenditoriale importante nonostante gli ostacoli naturali, gap infrastrutturali e svantaggi normativi che possono, anzi devono, essere affrontati nel prossimo nuovo periodo di programmazione dell’Unione europea (2014-2020), che pone al centro dell’agenda le PMI e l’ambiente.»

«Come artigiani non chiediamo favoritismi – precisa la Folchetti – ma pretendiamo pari opportunità con il resto dell’Italia e del Mondo. Per esempio chiediamo infrastrutture viarie e tecnologiche per essere competitivi non con le zone limitrofe, ma con il mondo intero. Abbiamo necessità di strade e di linee web ad alta velocità per la movimentazione dei beni che produciamo e per la veicolazione della conoscenza, della cultura e dei prodotti dell’ICT. Abbiamo necessità di utilizzare i prossimi Fondi europei per interventi finalizzati a sostenere le attività produttive e a colmare i gap infrastrutturali che comprimono le potenzialità economiche dei territori montani.»

Poi la Folchetti rilancia sul ruolo delle Associazioni Imprenditoriali: «In questo periodo dove l’assenza dello Stato si sente in ogni singola azione quotidiana, attuando un quotidiano smantellamento dei suoi presìdi, dove le Istituzioni abbandonano i propri cittadini, dove i Comuni sono ormai quasi impossibilitati a svolgere le proprie funzioni, per carenze di organico e finanziarie, le Associazioni d’Impresa rappresentano l’ultimo, forse l’unico, presidio di welfare territoriale. Queste rappresentano un “avamposto para istituzionale” insostituibile, perché conoscono pregi, carenze e necessità dei territori, delle imprese e delle persone,  sostituendosi, con grandissime difficoltà, alle Istituzioni stesse.»

Poi un primo messaggio al Presidente Pigliaru e alla Giunta: «A nome di Confartigianato Imprese Sardegna e di tutte le imprese artigiane, è necessaria una strategia di sviluppo che lavori e investa su ogni chilometro quadrato della nostra isola, affinché si possano porre le imprese al centro dello sviluppo e della creazione del lavoro, che le faccia migliorare. Sono necessarie le risorse pubbliche, ma è ancora più necessario, anzi fondamentale, conoscere le vere esigenze di imprenditori e comunità.»

«Chiediamo, infine – conclude la Folchetti -, di promuovere la perequazione territoriale (evitare, quindi, le discriminazioni territoriali ovvero una distribuzione più equa delle risorse); favorire l’autogoverno dei territori; investire in capitale umano; fare rete; far crescere la competitività del sistema.»