23 April, 2024
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Giunge all’approdo questo fine settimana la prima parte di Creuza de Mà, il festival di musica per cinemaideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, che tra sabato e domenica propone gli ultimi appuntamenti a Carloforte, in attesa della seconda tranche, in programma a Cagliari dall’11 al 14 del mese prossimo.

Oggi, sabato 14, la giornata prende il via come di consueto alle 10.30, al Cinema Mutua, dove Igort, reduce dalla proiezione – la sera prima – del suo esordio alla regia con “5 è il numero perfetto”, sarà al centro dell’incontro giornaliero con il pubblico e gli allievi in residenza del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema, per raccontare il lavoro del regista con musicisti, montatori e tecnici del suono.

Alle 19.00, Creuza de Mà esce dal paese per uno dei suoi eventi più suggestivi e attesi: il consueto concerto al tramonto nella cornice mozzafiato dell’oasi naturale di Capo Sandalo che impreziosisce ogni edizione del festival; protagonisti, quest’anno, l’arpista Marcella Carboni e il sassofonista Simone Alessandrini, che si esibiranno in acustico, accompagnati solo dai suoni del mare, del vento e della natura, che per l’occasione saranno registrati dal tecnico del suono Stefano Campus, in un’operazione di “scouting sonoro“.

Scese le ombre della sera, il festival torna in paese, al cinema Cavallera, dove, alle 21.30, il “padrone di casa”, Gianfranco Cabiddu, presenta il suo ultimo lavoro, “Il Flauto Magico di Piazza Vittorio” (2018), di cui ha curato la regia insieme a Mario Tronco, con musiche dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Insieme ai due registi, sarà presente alla proiezione la cantante Petra Magoni, tra i protagonisti del film, interpretato dai musicisti-attori della multietnica Orchestra di Piazza Vittorio secondo le rispettive tradizioni e culture musicali.Un musical sorprendente, libero riadattamento della celebre opera mozartiana, immaginata come un racconto orale tramandato di generazione in generazione e di paese in paese, “Il Flauto Magico” segue le gesta del principe Tamino, accompagnato dal suo factotum Papageno, deciso a liberare la bella Pamina, trattenuta dal crudele padre Sarastro.

Alle 23.00 consueto appuntamento ai Giardini di Note con Round Midnight, la sezione notturna del festival, che domani (sabato 14) si apre con il ricordo di due grandi figure del cinema italiano in altrettanti video di cinque minuti: dal festival La Valigia dell’Attore, che si tiene in un’altra delle quattro Isole del Cinema sarde, arriva “Gian Maria Volonté a 25 anni dalla scomparsa” (2019), dedicato al grande protagonista di film come Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, A ciascuno il suo, La classe operaia va in paradiso, Il caso Mattei; a seguire, “Ennio Fantastichini, un attore tra teatro e cinema” (2019), un omaggio di Gianfranco Cabiddu all’attore che ci ha lasciati lo scorso dicembre, con cui il regista sardo ha lavorato nel film “La Stoffa dei Sogni” (2016).

L’ultima serata di musica dal vivo ai Giardini di Note punta i riflettori sull’attore Michele Riondino, questa volta nelle vesti di cantante e chitarrista, alla guida dei Revolving Bridge: la band tarantina è nata dalla passione comune per il rock ‘n’ roll delle origini, con uno scoppiettante repertorio di brani come Johnny B. Goode, Hound dog e altre pietre miliari della storia del r&r. Insieme a Michele Riondino, saranno in scena Vincenzo De Giorgio (chitarra e voce), Walter Pulpito (contrabbasso e voce) ed Antonio Intermite (batteria).

Domenica 15 il festival si avvia alle sue battute conclusive con gli ultimi tre appuntamenti in cartellone.

Al Cinema Mutua, alle 11.00, gli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema, al termine della residenza a Carloforte, presenteranno, in un incontro aperto anche al pubblico, i loro progetti sonori (di montaggio e scelta di suoni e musiche) ai docenti del corso.

In serata, alle 19, al Cinema Cavallera si ricorda un altro grande artista che non c’è più: Fabrizio De André, strettamente legato a Carloforte, enclave genovese di Sardegna, e al festival che ha preso in prestito il proprio titolo dalla sua nota canzone. A vent’anni dalla scomparsa del grande cantautore, Creuza de Mà gli dedica un incontro tra immagini, musica e parole, presentando “Faber in Sardegna”, un recentissimo cofanetto edito da Castelvecchi che contiene il dvd dell’omonimo film di Gianfranco Cabiddu ed il libro “Faber in Sardegna raccontato da amici e colleghi” con testi del giornalista musicale Enzo Gentile.

Nel corso della presentazione, saranno proiettati ampi spezzoni tratti dal documentario di Vittorio Nevano “Creuza de Mà”, ambientato proprio a Carloforte, e dal film “Faber in Sardegna” in cui Gianfranco Cabiddu ha raccolto anche momenti dei diversi concerti dedicati a Fabrizio De André nella sua residenza a L’Agnata, vicino a Tempio Pausania, che si sono tenuti in sette edizioni del festival Time in Jazz con artisti come Paolo Fresu, Ornella Vanoni, Danilo Rea, Lella Costa, Morgan, Cristiano De André, Maria Pia De Vito e Rita Marcotulli.

Alle 21.30, l’ultimo appuntamento in cartellone a Carloforte è la proiezione di “Fiore gemello”, uscito l’anno scorso per la regia di Laura Luchetti. Nel film, con musiche di Francesco Cerasi, la Sardegna fa da sfondo alla fuga dei due protagonisti, un immigrato clandestino e la figlia di un trafficante di migranti, interpretata dall’attrice Anastasya Bogach che sarà presente in sala insieme alla regista.

Poi, sui titoli di coda, l’arrivederci a Cagliari per la seconda parte del festival, in programma dall’11 al 14 del mese prossimo.

Tutti gli appuntamenti in programma sono a ingresso gratuito.

Per raggiungere Carloforte, la compagnia Delcomar offre una tariffa scontata sui biglietti di andata /ritorno da Portovesme e 3,90 euro e da Calasetta a 3,50 euro (cui sarà sempre da aggiungere il contributo di sbarco di 2,50 euro).

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Creuza de Mà ai blocchi di partenza: da domani – martedì 10 – e fino a domenica, il festival di musica per il cinema ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, per l’organizzazione dell’associazione culturale Backstage, pianta le tende a Carloforte per la prima parte della sua edizione numero tredici (la seconda, come annunciato, è in programma a Cagliari, dall’11 al 14 ottobre).

Per sei giorni, il paese sull’Isola di San Pietro – davanti alla costa sudoccidentale sarda – con le sue piazze, i suoi carrugi e gli splendidi scorci marini che lo circondano – farà ancora una volta da cornice a questo festival interamente focalizzato sul rapporto fra l’arte dei suoni e l’ottava Musa, tra immagini in movimento e suono. Un rapporto da esplorare, e gustare, secondo una formula ben collaudata nelle precedenti dodici edizioni, attraverso proiezioni di film e documentari, masterclass, concerti e incontri con musicisti, registi, attori: ecco dunque, tra i protagonisti, autori di colonne sonore come il duo Pivio e Aldo De Scalzi, gli attori Angela Fontana e Michele Riondino (qui anche nella veste di cantante e musicista), registi come Marco Danieli ed i sardi Antonello Grimaldi e Bonifacio Angius, fresco della partecipazione alla Mostra del Cinema di Venezia, così come Igort, il fumettista cagliaritano all’esordio alla regia con “5 è il numero perfetto”, in concorso alle Giornate degli Autori. Da Venezia sbarca a Carloforte anche la giovane Veronica Spedicati, cinta dell’alloro per la Migliore Regia alla Settimana Internazionale della Critica con il suo corto “Il nostro tempo”. E poi ancora, tra i sardi, lo stesso Gianfranco Cabiddu, reduce dal successo di “Il Flauto Magico di Piazza Vittorio”, da lui diretto assieme a Mario Tronco, anche questi presente a Creuza de Mà così come la cantante Petra Magoni, che nel film indossa i panni della Regina della Notte; mentre nel “cast” del festival un ruolo d’eccezione è affidato a Neri Marcorè: spetterà infatti al poliedrico artista marchigiano il compito di introdurre le proiezioni, piatto forte del cartellone.

La sei giorni nel paese dove il festival è nato nel 2007 e in cui affonda le sue radici, si snoderà principalmente tra i due cinema carlofortini, il “Mutua” ed il “Cavallera”, e nello spazio del “Giardino di Note” per gli appuntamenti di tarda sera. Ma il primo appuntamento in agenda – domattina (martedì 10) alle 10.30, è a Villa Aurora per l’incontro metodologico degli allievi del secondo anno del Centro Sperimentale di Cinematografia – classi di Suono, Montaggio, Regia e CSCLab Musica in residenza anche quest’anno al festival. Creuza de Mà prosegue così la sua missione formativa, avviata in occasione della sua decima edizione con il Corso di scrittura di musica per cinema dedicato a Sergio Miceli, guidato da Franco Piersanti e che vede come presidente onorario Ennio Morricone. Nei giorni successivi, gli incontri (tutti con inizio alle 10.30) si sposteranno al Cinema Mutua: aperti anche al pubblico, racconteranno il lavoro del regista con musicisti, montatori e suono attraverso le testimonianze e i contributi degli ospiti del festival.

Domani pomeriggio (martedì 10) tiene banco Bonifacio Angius nelle proiezioni – introdotte da Neri Marcorè – in programma al cinema “Cavallera” a partire dalle 18.30. Il regista sassarese porta in dote a Carloforte “Destino”, il cortometraggio presentato nei giorni scorsi come evento speciale di chiusura dello Short Italian Cinema alla Settimana Internazionale della Critica, la sezione organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani nell’ambito della Mostra del Cinema di Venezia. A seguire “Ovunque proteggimi”, il suo lungometraggio dello scorso anno, con Alessandro Gazale e Francesca Niedda, e le musiche di Carlo Doneddu.

La prima serata porta sul palco del cinema “Mutua”, con inizio alle 21.30, un appuntamento immancabile di Creuza de Mà: il concerto della Banda Musicale Città di Carloforte “Angelo Aste” che farà gli onori di casa con un programma di brani tratti da famose colonne sonore appositamente arrangiati.

Poi, a chiudere la giornata inaugurale, alle 23, primo appuntamento nello spazio all’aperto dei “Giardini di Note”; a inaugurare la sezione notturna del festival, intitolata Round Midnight, sarà uno speciale omaggio a un grande maestro di musiche per il cinema: “Ryuichi Sakamoto: Coda” (2017), per la regia di Stephen Schible, è un ritratto del famoso compositore e musicista giapponese che permette di fare il punto sulla sua arte, sul suo lavoro nel mondo del cinema e sul suo particolare rapporto con la natura.

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Musica e cinema tornano ad abbracciarsi a Carloforte sotto l’insegna di Creuza de Mà. Dal 10 al 15 settembre, il paese tabarchino accoglie la tredicesima edizione del festival diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, per l’organizzazione dell’associazione culturale Backstage: una delle rare manifestazioni – la prima in Italia – interamente dedicate al rapporto fra l’arte dei suoni e l’ottava Musa. Un terreno di indagine da esplorare, e gustare, attraverso proiezioni di film e documentari, masterclass, concerti, incontri con musicisti, registi, attori, e altro ancora, secondo una formula ben collaudata. Una formula che il festival svilupperà ancora, dopo Carloforte, nella sua seconda parte, in programma, come è ormai consuetudine, a Cagliari, dall’11 al 14 ottobre, il cui cartellone verrà presentato prossimamente in un’apposita conferenza stampa.
Si comincia, dunque, martedì 10 settembre nel paese dove il festival è nato nel 2007 e in cui affonda le sue radici. Tra gli ospiti più attesi, gli attori Angela Fontana e Michele Riondino (qui anche nelle vesti di musicista), autori di colonne sonore come il duo Pivio ed Aldo De Scalzi, registi come Marco Danieli, Antonello Grimaldi, Bonifacio Angius, Igort e lo stesso Gianfranco Cabiddu, reduce dal successo di “Il Flauto Magico di Piazza Vittorio”, il film musicale da lui diretto assieme a Mario Tronco, presente anch’egli con la cantate e attrice Petra Magoni. Un ruolo d’eccezione è affidato a Neri Marcorè: sarà proprio il poliedrico artista – attore, conduttore, comico ma anche cantante e musicista – il “maestro di cerimonie” della tredicesima edizione di Creuza de Mà, presente a Carloforte, per introdurre proiezioni e serate.Il programma della sei giorni sull’isola di San Pietro si snoderà principalmente tra i due cinema, il “Mutua” ed il “Cavallera”, e nello spazio del Giardino di Note, con un’apertura a Villa Aurora e con il consueto concerto al tramonto nella cornice mozzafiato dell’oasi naturale di Capo Sandalo: uno degli eventi più suggestivi e attesi, quest’anno affidato (nella penultima serata, sabato 14) all’arpa di Marcella Carboni e al sax di Simone Alessandrini, con le suggestioni dello scouting sonoro di Stefano Campus.
 

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Da domani a domenica, a Cagliari, la seconda parte di Creuza de Mà, il festival di musica per cinema diretto da Gianfranco Cabiddu. Saranno quattro giornate dense di appuntamenti – tutti ad ingresso gratuito – con masterclass, incontri e proiezioni di film e documentari in programma nella sala “Nanni Loy” dell’E.R.S.U. (Ente regionale per il diritto allo studio universitario) di Cagliari, e concerti sul palco dell’Auditorium del Conservatorio.

Riprendendo il filo della parte carlofortina, il festival dedica un focus al cinema al femminile ospitando le opere più recenti di tre registe: “Arrivederci Saigon”, il documentario di Wilma Labate sulla vicenda, poco nota, di un complesso musicale di cinque ragazze toscane che si ritrovarono a suonare per le truppe americane durante la guerra in Vietnam; “Saremo giovani e bellissimi”, il film di Letizia Lamartire presentato a settembre alla Settimana Internazionale della Critica, nell’ambito della Mostra del Cinema di Venezia, dove ha vinto il Premio Soundtrack Stars Award; e “Nico, 1988”, opera pluripremiata di Susanna Nicchiarelli che racconta gli ultimi anni di vita di Christa Päffgen, in arte Nico, la cantante ricordata soprattutto per le sue esperienze con i Velvet Underground e con Andy Warhol.

Sulla scia della sei giorni di Carloforte prosegue anche la riflessione sul ’68 attraverso la selezione di film curata dal giornalista e critico musicale Enzo Gentile: film (e colonne sonore) emblematici di quella stagione carica di ideali e aspirazioni di cui ricorre quest’anno il cinquantenario, come “Woodstock – Tre giorni di pace, amore e musica”, “Fragole e sangue”, “Easy Rider” e “Zabriskie point”.

Reduce dall’anteprima di venerdì scorso (26 ottobre) alla Festa del Cinema di Roma, approda a Creuza de Mà “Diario di tonnara”, esordio alla regia di Giovanni Zoppeddu, tra i film di spicco in visione nella sala “Nanni Loy”, così come “Manga Do. Igort e la via del manga”, diario di viaggio di uno dei più importanti autori di graphic novel italiani, il cagliaritano Igor Tuveri, in arte Igort, nei luoghi fondatori della cultura giapponese.

Continua poi l’attività didattica e formativa del festival con una nuova serie di masterclass e incontri con gli ospiti del festival, rivolti agli studenti dell’Università e del Conservatorio di Cagliari, mentre provengono dal CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma (già presente con una residenza di suoi allievi nella sei giorni di Carloforte) gli autori dei videoclip in programma in apertura delle prime due serate di proiezioni.

Infine, ma non per ultima, la musica dal vivo tiene banco nelle serate di sabato e domenica: protagonisti i cagliaritani Dancefloor Stompers con un concerto che ripercorre le tappe dell’epocale stagione del ’68; Max Viale, musicista di Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo, il gruppo piemontese artefice della colonna sonora del film di Susanna Nicchiarelli, “Nico, 1988”; e, per il gran finale, l’Orchestra di Piazza Vittorio, la formazione multietnica di casa a Roma, protagonista de “Il Flauto magico di Piazza Vittorio”, il film di imminente uscita diretto dal Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu (anche questo presentato in anteprima la settimana scorsa alla Festa del Cinema di Roma).   

 

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Proiezioni di film e documentari, concerti, incontri, masterclass e altro ancora, tutto all’insegna della musica per il cinema, oggetto di indagine e riflessione che caratterizza da sempre Creuza de Mà, il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu e organizzato dall’associazione culturale Backstage. L’appuntamento giunge quest’anno alla sua dodicesima edizione con un ricco cartellone articolato in due momenti e luoghi distinti, secondo la formula già collaudata nelle ultime occasioni: la prima parte, infatti, è in programma da martedì 11 a domenica 16 settembre a Carloforte; la seconda, invece, a Cagliari dall’1 al 4 novembre.

Si comincia dunque nel paese sull’isola di San Pietro, dove il festival è nato nell’estate del 2007 e in cui affonda le sue radici; il programma della sei giorni a Carloforte – che si snoderà principalmente tra i due cinema, il “Mutua” e il “Cavallera”, e nello spazio del Giardino di Note -, ruota intorno ad alcuni temi principali. Suggerita dalla ricorrenza del cinquantenario, ecco dunque una riflessione sul ’68 e su quella stagione carica di ideali e aspirazioni che il festival vuole ricordare attraverso il ciclo di proiezioni intitolato ’68 memories, a cura di Enzo Gentile, firma autorevole del giornalismo musicale, dedicato a quei film e alle loro musiche che hanno segnato un modo nuovo di concepire la colonna sonora: da “Woodstock – Tre giorni di pace, amore e musica” a “Easy Rider”, da “Zabriskie point” a “Fragole e sangue”, a “Cinque pezzi facili”.

Complice una stagione straordinaria, il festival dedica poi una particolare attenzione alle opere recenti di cinque registe italiane, autrici diverse tra loro che propongono un cinema nuovo a cui Creuza de Mà vuole rendere omaggio. «Così intendiamo esplorare il cinema, la musica e il suono per il cinema, attraverso le sensibilità e lo sguardo al femminile, come ‘altra sensibilità’, non in contrapposizione ma in concorso con quello maschile”, sottolinea il direttore artistico Gianfranco Cabiddu: “I film presentati ci aiuteranno a leggere la contemporaneità attraverso storie, narrazioni, e i suoni e le musiche, ricollegandoci per assonanza e per omaggio al ’68 dove tutto ebbe idealmente inizio. Un appassionante viaggio: alla musica e al cinema, il compito di esaltare la forza utopica e vivificante della poesia e dell’immaginazione, la possibilità di liberare il pensiero creativo, di divulgarlo e di condividerlo con un pubblico sempre più vasto ed esigente».

L’anello ideale di congiunzione musicale e tematica con il ’68 sarà proprio il film d’apertura, “Nico, 1988″ di Susanna Nicchiarelli (con le musiche del gruppo Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo), opera pluripremiata che racconta gli ultimi anni di vita di Christa Päffgen, in arte Nico, cantante dei Velvet Underground, musa di Andy Warhol e donna di grande bellezza. Spazio poi all’universo in bilico tra realtà e sogno di Alice Rochwacker con il suo film “Lazzaro felice”, alla delicatezza di Laura Bispuri con “Figlia mia” (girato e ambientato in Sardegna), alla poesia di Paola Randi con “Tito e gli alieni” (dove la colonna sonora è firmata da Giordano Corapi con il compianto Fausto Mesolella), e quindi alla forza shakespeariana di Roberta Torre con “Riccardo va all’Inferno”, interpretato da Massimo Ranieri, con musiche e testi di Mauro Pagani.

Una novità di Creuza de Mà edizione numero dodici è il Premio Isole del Cinema per la musica che in questa prima occasione sarà consegnato appunto a Mauro Pagani, il grande musicista già ospite in passato di questo festival che per titolo ha preso in prestito quello di un album tra i più famosi di Fabrizio De André, scritto a quattro mani proprio con Mauro Pagani. La premiazione, in programma nella serata di venerdì 14, precederà il concerto del compositore e pianista Leandro Piccioni, collaboratore da oltre quindici anni di Ennio Morricone, accompagnato dal Quartetto Pessoa in un’originale e coinvolgente lettura delle più importanti colonne sonore del cinema.

L’indomani spetterà allo stesso quartetto d’archi il compito di musicare in acustico, com’è tradizione del festival, la discesa del sole al tramonto alle Ciasette, un anfiteatro di roccia naturale che si affaccia sul mare e che si raggiunge a piedi percorrendo un piccolo scosceso sentiero: una creuza de mà, appunto.

Altro momento musicale immancabile, il concerto della Banda Musicale Città di Carloforte Angelo Aste che farà gli onori di casa nella serata inaugurale di martedì 11 con un programma di brani tratti dalle colonne sonore degli ultimi trent’anni e arrangiate appositamente per il festival.

Diversi altri appuntamenti costellano il programma delle sei giornate carlofortine: tra questi, la proiezione di due documentari, “The Italian Jobs: Paramount Pictures e l’Italia”, di Marco Spagnoli, e “Diva!”, per la regia di Francesco Patierno, un omaggio a una donna e attrice eccezionale, Valentina Cortese; l’anteprima di “Sri Lanka Family Film with Chaplin and Goddard”, venti minuti di immagini inedite in 16mm ritrovate da Manuel Kleidman, cofondatore con Cecilia Pagliarani di Nosarchives, archivio internazionale di pellicole in formato ridotto, restaurate a cura de L’Immagine Ritrovata di Bologna con musiche originali di David Voci Sciabordi; la presentazione del libro di Alessandro De Rosa “Inseguendo quel suono – La mia musica, la mia vita”, in cui Ennio Morricone si racconta in conversazione con il suo allievo; un incontro con con Pivio (al secolo Roberto Pischiutta), presidente dell’Associazione Musicisti per Cinema, e una conferenza di Giuliano Taviani (David di Donatello nel 2015 per il miglior compositore e per la migliore canzone per le musiche del film “Anime nere” di Francesco Munzi) che ripercorre la filmografia dei Fratelli Taviani, suo padre Vittorio e suo zio Paolo, e il loro rapporto con la musica; e, ancora, una tavola rotonda conclusiva con gli ospiti del festival, prima che scorrano i titoli di coda, domenica 16 settembre.

Poi, dall’1 al 4 novembre, Creuza de Mà pianterà le tende a Cagliari per il secondo tempo della sua edizione numero dodici. Il cartellone, ancora da completare, ha già diversi punti fermi in programma tra il Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” ed il Cineteatro “Nanni Loy”: la ripresa della retrospettiva ’68 memories presentata da Enzo Gentile e Riccardo Giagni, un concerto di musiche dell’epoca del gruppo cagliaritano Dancefloor Stompers e, tra gli altri film in visione, “Nico, 1988″ di Susanna Nicchiarelli (cui sono legate una conferenza incontro e un vj/dj set di Max Viale, musicista del gruppo Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo), e “Il Flauto Magico a Piazza Vittorio” di Gianfranco Cabiddu e Mario Tronco, direttore artistico dell’Orchestra di piazza Vittorio che suggellerà la quattro giorni cagliaritana con un concerto di Arie d’Opera tratte dal trittico che rivisita la tradizione del teatro lirico: Carmen, Don Giovanni e Il Flauto Magico.

Ma Creuza de Mà porta avanti anche la sua missione formativa, avviata in occasione della sua decima edizione con il Corso intensivo di scrittura di musica per cinema dedicato a Sergio Miceli, guidato da Franco Piersanti e che vede come presidente onorario Ennio Morricone. Ora, in collaborazione con il CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema, il festival vara la prima edizione del Cine campus di Musica per cinema: un “incontro” in residenza tra i musicisti del CSC Lab Musica per cinema e le cattedre di Regia, Montaggio e Suono del Centro Sperimentale. I ventiquattro allievi del secondo anno, accompagnati dai docenti di riferimento, lavoreranno alla musica e al suono di sei cortometraggi che costituiscono l’esercitazione filmica sul genere “Giallo”. Parallelamente parteciperanno, insieme agli studenti del corso intitolato a Sergio Miceli, agli incontri in masterclass con i registi e i musicisti ospiti del festival. «Un’esperienza didattica intensiva – sottolinea Gianfranco Cabiddu – che mette in relazione il lavoro di regia, montaggio e sonorizzazione, con una particolare attenzione ai suoni d’ambiente, missaggio, ecc. nella splendida isola sarda in un settembre sempre generoso di bello, un prolungamento d’estate, prima di ritornare al CSC a Roma dove prenderà vita l’ultima fase del corso con il Mixaggio del suono e la color:»