25 April, 2024
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Tutela dell’ambiente e salvaguardia del territorio: la Sardegna deve diventare plastic free, con il divieto di utilizzo di prodotti di plastica monouso nelle mense e negli uffici pubblici della Sardegna dal 1° gennaio 2022. E’ quanto previsto dalla Proposta di legge n. 49 “Norme in materia di riduzione dell’impatto dei prodotti di plastica sull’ambiente”, presentata dal gruppo dei Riformatori sardi in Consiglio regionale. Il testo di legge, primo firmatario Michele Cossa, composto da dieci articoli, prevede il divieto assoluto di utilizzo della plastica monouso nelle manifestazioni e nelle sagre organizzate o, comunque, sostenute dalla Regione o da enti ad essa collegati, nei parchi, nelle aree marine protette e nelle spiagge del demanio regionale. L’inosservanza di tali disposizione comporterebbe una sanzione da 50 a 2mila euro. Sono inoltre previste azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei giovanissimi attraverso la collaborazione con le scuole. La proposta di legge ha anche l’obiettivo di incentivare l’uso alimentare dell’acqua pubblica, favorendo l’istallazione in tutti i Comuni di uno o più punti di distribuzione di acqua, fornita gratuitamente o a prezzo simbolico. “La proposta di legge sostiene anche la ricerca e la produzione di materiali innovativi e sostenibili e avrà una dotazione annua di 5 milioni di euro”, ha affermato il capogruppo dei Riformatori sardi, Michele Cossa. “Con questa proposta di legge per la prima volta la Regione si schiera così a favore di un futuro sostenibile e rispettoso nei confronti dell’ambiente e delle generazioni future”. Cossa ha evidenziato che “l’impiego della plastica in tutti i settori ha dato un contributo molto importante al progresso e al miglioramento delle condizioni di vita dell’umanità, ma negli ultimi 50 anni la situazione è sfuggita di mano”. “La necessità di ridurre la plastica acquista, dunque, un’importanza particolare per la nostra regione – ha continuato Michele Cossa – perché l’accumulo danneggia attività economiche importanti come il turismo, la pesca, il trasporto marittimo. Ora bisogna muoversi per agevolare una transizione verso un’economia circolare”. Ci sono già in Sardegna esempi virtuosi come quello della Pro Loco di Sestu, che già da dieci anni, ha spiegato il presidente Mario Ziulu, utilizza soltanto materiali biodegradabili monouso, nonostante l’elevato costo, e comuni come Arzachena, ma anche Cagliari e Quartu, che hanno avviato politiche di salvaguardia dell’ambiente attraverso l’eliminazione graduale degli oggetti monouso di plastica. “Vogliamo creare l’Isola verde del Mediterraneo”, ha detto l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, sottolineando che spetta alla Regione creare un forte collegamento tra le politiche di sviluppo e quelle ambientali. Oggi la Sardegna è al 7° posto in Italia per la raccolta differenziata, ha continuato l’assessore, che si aggira intorno al 65 per cento. “Poniamoci l’obiettivo di arrivare al 70 per cento entro il 2020”, ha detto Gianni Lampis. Per l’assessore bisogna partire dalla sensibilizzazione delle nuove generazioni, e quindi dagli istituti scolastici, ma anche dalle amministrazioni comunali e dai centri di educazione ambientale. Per il consigliere regionale dei Riformatori, Aldo Salaris, è importante coinvolgere anche il mondo della Sanità e sensibilizzare il settore turistico, ampliando il divieto di utilizzo della plastica monouso non biodegradabile anche agli eventi e alle manifestazioni. “E’ una sfida importante”, ha affermato Maria Laura Orrù (Progressisti), prima firmataria dell’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale “sulla minimizzazione, sul territorio regionale, dei rifiuti in plastica monouso non biodegradabili e la conseguente riduzione dell’impatto ambientale”. “Dobbiamo avere tanto coraggio, portiamo subito la proposta di legge in commissione, e iniziamo quel percorso impegnativo di coinvolgimento dei portatori di interesse, dei comuni, della scuola e di chi opera nello smaltimento dei rifiuti”, ha affermato Maria Laura Orrù, esprimendo anche soddisfazione per la firma del decreto da parte del presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, che dal 1° gennaio 2020 prevede il divieto di utilizzare nel Palazzo materiali monouso in plastica non biodegradabile. Massima condivisione per gli obiettivi della proposta di legge dei Riformatori sardi da parte del capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Mura: “E’ un tema che va al di là dei colori politici e che è dovuto alla nostra terra”.

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E’ stato presentato questa mattina, a Sa Domo de sa Cultura, a Sestu, il 13° festival delle Pro Loco, raduno regionale enogastronomico delle sagre paesane, alla presenza di Nina Zedda direttrice artistica di Sa Domo de sa Cultura; Paola Secci, sindaco di Sestu; Matteo Taccori, assessore della Cultura del comune di Sestu; Mario Ziulu, presidente della Pro Loco di Sestu. Sabato 14 settembre, a Sa Domo de sa Cultura, in via Newton 12 a Cagliari, si terrà l’anteprima che aprirà le danze ufficiali alle due giornate ufficiali del 5 e 6 ottobre, in località San Gemiliano, a Sestu.

Il Festival, organizzato dall’associazione turistica Pro Loco di Sestu, e si pone l’obiettivo di creare un appuntamento annuale, utile per l’incontro e per la messa in rete delle Pro Loco di tutta la Sardegna. Ogni paese infatti, ogni zona della nostra isola vanta delle tipicità e delle specialità: prodotti locali e ricette peculiari, che vanno dal dolce al vino al prodotto ortofrutticolo. Durante la manifestazione ogni Pro Loco offrirà al pubblico l’esperienza della partecipazione alla preparazione del piatto tipico scelto e la successiva degustazione.

Per la degustazione dell’anteprima, il 14 settembre, sono previsti: gnocchetti al sugo di cinghiale, purpuzza e pancetta affumicata.

«All’interno della Domo curiamo tante attivita legate a progetti di valorizzazione del territorio e della tradizione – ha detto Nina Zedda, direttrice artistica di Sa Domo de sa Cultura -: cibi, musica e poesia. Qui a Cagliari presentiamo in anteprima le loro attività e questo è un supporto fondamentale alle manifestazioni che si vanno a svolgere poi nei vari Comuni.»

«Siamo arrivati alla 13ª edizione del raduno delle sagre paesane, che sono davvero il nostro fiore all’occhiello – ha aggiunto il sindaco di Sestu, Paola Secci -. Crescono infatti negli anni i Comuni che aderiscono alla manifestazione e al raduno. Al cibo abbiamo affiancato la cultura e le maschere. La comunità partecipa all’organizzazione nella sua totalità, e sono state coinvolte tutte le attività produttive.»

«La Pro Loco del nostro Comune è davvero il motore che muove tutte le iniziative e spinge la diffusione vera della cultura – ha sottolineato Matteo Taccori, assessore della Cultura del comune di Sestu -. La cucina è uno dei momenti culturalmente più unificanti, è quasi ormai superfluo dirlo. Tante importanti decisioni delle comunità sono state prese a tavola, un innegabile momento aggregante. L’Amministrazione ha visto crescere questa manifestazione negli anni e auspichiamo per il futuro che si possano far incontrare le nostre culture locali con altre a livello nazionale e internazionale.»

«I piatti tipici di ogni Comune – ha rimarcato Mario Ziulu, presidente della Pro Loco di Sestu -, saranno preparati in loco, e saranno offerti al visitatore che potrà godere anche di esibizioni canore, di balli tipici, dimostrazioni culinari e di arti e mestieri: una manifestazione culturale che definirei a tutto tondo.»

Alla rassegna hanno aderito le Pro Loco di San Giovanni Suergiu, Ittiri, Pula, Sarroch, Banari, Samatzai, Segariu, Furtei, Donori, Simaxis, Albagiara, Soleminis, Villamassargia. Nel corso delle due serate saranno proposte circa 25 degustazioni: primi, secondi, seadas e zeppole. Inoltre gli artigiani di Sestu si esibiranno nell’arte della panificazione utilizzando il lievito madre “Sa madrighe” e la semola di grano duro derivata dal grano Cappelli, e ancora dimostrazioni degli antichi mestieri dell’arte del formaggio, e una esposizione delle maschere carnevalesche sestesi. 

 

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Il Festival delle Pro Loco ha vinto l’ennesima sfida. Un meeting che mette insieme le specialità enogastronomiche delle sagre paesane della Sardegna, riuscendo a catalizzare migliaia di visitatori negli stand ricavati nelle corti del sagrato di San Gemiliano. La rassegna, promossa dalla Pro Loco di Sestu con il contributo dell’assessorato regionale al turismo, della presidenza del Consiglio regionale e dell’Amministrazione comunale di Sestu, si è rivelata ancora una scommessa vincente. Sabato sera i volontari tra le lollas hanno distribuito  oltre 8.000 pasti, con le esposizioni delle lollas che hanno richiamato turisti provenienti da tutte le parti dell’Isola. Neanche la pioggia ieri sera ha fermato l’afflusso dei visitatori, che hanno ammirato le specialità della tavola sarda.

Ad imporsi nel mega villaggio allestito attorno al santuario campestre sono state, soprattutto, le Pro Loco, protagoniste di questa 12esima edizione, con una macchina di massaie e volontari a distribuire i piatti tipici di Uri, Sestu, Segariu, Samatzai, Sarroch, Donori, Ussana, San Giovanni Suergiu, Furtei, Pula e Soleminis. Il presidente della Pro Loco Sestu Mario Ziulu guarda avanti.

«Da Sestu arriva un esempio virtuoso sull’attività delle associazioni turistiche – spiega Mario Ziulu – con una vetrina che si declina in un modello per l’industria delle vacanze. Si deve puntare a destagionalizzare il flusso dei vacanzieri nell’Isola con un’attenzione mirata agli appuntamenti delle diverse sagre.»

«Questa rassegna – aggiunge il sindaco, Paola Secci – è un fiore all’occhiello per il territorio e segnala le Pro Loco come un motore del turismo della Sardegna.»

«Gnocchetti mare e terra con carciofi e bottarga sono finiti nel giro di poche ore – conferma il presidente della Pro Loco di Uri Angelo Garroni -. Abbiamo proposto anche la porchetta con il mirto, vera prelibatezza del nostro compendio. Ai visitatori sono stati mostrati anche i tesori del territorio, con i depliant turistici forniti dai volontari dell’associazione. Non ci sono dubbi che questa mostra rappresenti una importante ricaduta anche per i nostri appuntamenti legati alla Sagra del Carciofo.»

«Ad Ussana – spiega Antonello Boi, responsabile della Pro loco cittadina – organizziamo anche gli appuntamenti legati alle tradizioni popolari e alla promozione del territorio, con alcuni viaggi per dare impulso al nostro saper fare.»

Attorno agli stand anche le Pro Loco di Soleminis e San Giovanni Suergiu: «Consideriamo questo raduno come una vetrina imperdibile – evidenzia Alessandro Pisu – per richiamare i turisti nelle nostre sagre. Un bellissimo festival che arricchisce il patrimonio del volontariato turistico della Sardegna con una bella occasione per fare sistema tra le associazioni».

Non è mancato un angolo dedicato ai vini della Sardegna, con i sommelier impegnati nella degustazione dei rossi e bianchi pregiati delle cantine Gostolai di Oliena e Tenute Cossedda di Sestu. Due giorni e tante iniziative, legate al panorama turistico e alle tradizioni popolari isolane: con i balli tradizionali della Sardegna, l’esposizione dei costumi de Is Mustayonis e S’Orku Foresu, persino un angolo dedicato alle erbe officinali, l’antica sapienza legata alla preparazione del pane tipico e delle sedie artigianali, la lavorazione del formaggio. E anche un esempio sulla raccolta differenziata, con la gestione del Gruppo Scout “Il Ponte”.

«Siamo davvero orgogliosi della riuscita di questa edizione della rassegna – conclude Ziulu – con una prospettiva di crescita davvero impensabile. E’ un’opportunità per un confronto tra le diverse rappresentanze dei paesi sparse in ogni angolo della Sardegna. La Pro Loco di Sestu crede in questo evento, che è in grado di rinnovarsi ogni anno grazie alla sinergia dell’associazione Amici Volontari di San Gemiliano e dei gruppi folk locali, proponendo un miglioramento dell’offerta turistica ed enogastronomica.»

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Dai gnocchetti ai carciofi alla fregola con crema di pecorino, dal cinghiale aghisadu al maiale alla birra, passando per le tradizionali panadine, le pennette al tonno alla portoscusese e le gustose seadas di Bauladu. Saranno solo alcune delle specialità che si potranno assaporare domani e domenica 1° ottobre tra gli stand allestiti nelle corti di San Gemiliano. Nella suggestiva cornice del sagrato attorno alla chiesa campestre si svolgerà – a partire da sabato 30 settembre e sino a domenica 1° ottobre – il “Festival delle Pro Loco”. La manifestazione, arrivata alla 12ª edizione, è una miscela tra un raduno enogastronomico e uno spaccato delle Sagre paesane della Sardegna. L’organizzazione della rassegna è affidata alla regia della Pro Loco di Sestu, con il patrocinio dell’assessorato regionale al turismo, della presidenza del Consiglio regionale e con il contributo dell’Amministrazione comunale.

Il via alla kermesse è previsto per sabato alle 19.00 con l’inaugurazione e l’apertura degli stand incastonati negli “Stallis”. Ricco il menù offerto a turisti e visitatori, composto da tante specialità della tavola isolana preparate secondo la tradizione culinaria locale. A mettere in vetrina i gioielli dell’enogastronomia le Pro Loco provenienti da Uri, Sestu, Segariu, Samatzai, Sarroch, Donori, Ussana, San Giovanni Suergiu, Furtei, Pula e Soleminis. Alle 20.00, nello spazio antistante la chiesa, ci sarà la degustazione dei vini della Cantina Golostai di Oliena, poi uno spettacolo di balli tradizionali della Sardegna accompagnato dall’organetto di Walter Mameli e dal canto a chitarra di Onofrio Cocco e Maurizio Mocci. Sapori, gusti e colori dalla Sardegna, dunque, con una vetrina che si riproporrà domenica mattina con i volontari dell’Associazione Amici Volontari di San Gemiliano che guideranno gli appassionati all’interno delle lollas.

La fiera, che si avvale del supporto dei gruppi folk I Nuraghi, San Gemiliano, Amatori Ballo Sardo e de Is Mustayonis e S’Orku Foresu, prevede per domenica alle 17.00 la celebrazione della messa animata dai diversi volontari delle associazioni turistiche e alle 19.00 le degustazioni delle pietanze preparate dai volontari delle diverse Pro loco. Non mancheranno le “patate dell’orto” fritte nell’olio di oliva a km 0, gli gnocchetti al sugo di cinghiale ed il tonno di Portoscuso alla 5 erbe aromatiche. Nel percorso, tra gli stand, sarà ricavato lo spazio anche per la preparazione del pane tradizionale isolano nel forno a legna. Immancabili le castagne arrosto e le panadine sestesi, accompagnate dai vini del polo enologico Cossedda di Sestu. Altra prelibatezza della rassegna gli spaghetti alla “Sardamatriciana sestese”. Alle 20.00 l’esibizione dei balli tradizionali della Sardegna ed i canti popolari del Coro Serpeddì di Sinnai. Il coordinamento della raccolta differenziata sarà curato dal gruppo Scout “Il Ponte” di Sestu.

Per la sindaca Paola Secci, «è un’occasione molto importante di promozione turistica delle peculiarità di Sestu e un momento di condivisione con altre Pro Loco». Il presidente della Pro Loco, Mario Ziulu, spiega le finalità della kermesse: «La manifestazione si pone l’obiettivo di creare un appuntamento annuale, unitario e unificante che possa far incontrare le Pro Loco della Regione, con tutto il loro bagaglio di conoscenze, ricerche ed entusiasmo. Sarà occasione di interscambi culturali ed enogastronomici. A San Gemiliano porteremo la Sardegna dalle mille sagre in un unico appuntamento».

Programma della manifestazione

Sabato 30 settembre

Ore 19.00 Inaugurazione e distribuzione delle degustazioni a cura delle Pro Loco

Ore 20.00 Nello spazio antistante la chiesa – Degustazione dei vini della Cantina Golostai di Oliena, a seguire Balli tradizionali della Sardegna, con Walter Mameli all’organetto e il Canto a chitarra con Onofrio Cocco e Maurizio Mocci.

Domenica 1 ottobre

Ore 17.00 – Santa Messa celebrata dal parroco mons. Onofrio Serra.

Ore 19.00 – Distribuzione delle degustazioni a cura delle Pro Loco.

Ore 20.00 – Nello spazio antistante la chiesa – Degustazione dei vini della Cantina “Tenute Cossedda” di Sestu, a seguire balli tradizionali della Sardegna, con Walter Mameli all’organetto e l’esibizione del Coro “Serpeddì” di Sinnai.

 

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Domani alle 10.00, nel sagrato attorno alla Chiesa campestre di San Gemiliano a circa quattro chilometri da Sestu, si terrà la conferenza stampa di presentazione del Festival delle Pro Loco, 12° raduno regionale enogastronomico delle Sagre paesane.

Interverranno il sindaco di Sestu Paola Secci, il presidente dell’associazione turistica Pro Loco Mario Ziulu e gli assessori della Cultura e del Turismo. Nel corso dell’incontro con la stampa, saranno presentati il programma e le finalità dell’iniziativa in questione.

L’evento, promosso dalla Pro Loco di Sestu con il patrocinio dell’assessorato regionale al turismo, della presidenza del Consiglio regionale e il contributo dell’amministrazione comunale di Sestu, si svolgerà sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre, nel sito campestre attorno al santuario di San Gemiliano. Una vetrina che vedrà la partecipazione delle Pro Loco provenienti da Uri, Sestu, Segariu, Samatzai, Sarroch, Donori, Ussana, San Giovanni Suergiu, Furtei, Pula e Soleminis, che prepareranno le prelibatezze tipiche dei territori isolani all’interno delle corti attorno alla chiesa. Nel corso del weekend sono previste degustazioni e manifestazioni musicali legate alla tradizione sarda.

 

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Venerdì 29 settembre alle 10.00, nel sagrato attorno alla Chiesa campestre di San Gemiliano a circa quattro chilometri da Sestu, si terrà la conferenza stampa di presentazione del Festival delle Pro Loco, 12° raduno regionale enogastronomico delle sagre paesane.

Interverranno la sindaca di Sestu Paola Secci, il presidente dell’associazione turistica Pro Loco Mario Ziulu e gli assessori della Cultura e del Turismo. Nel corso dell’incontro con la stampa saranno presentati il programma e le finalità dell’iniziativa in questione.

L’evento, promosso dalla Pro Loco di Sestu con il patrocinio dell’assessorato regionale al turismo, della presidenza del Consiglio regionale e il contributo dell’amministrazione comunale di Sestu, si svolgerà sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre nel sito campestre attorno al santuario di San Gemiliano. Una vetrina che vedrà la partecipazione delle Pro Loco provenienti da Uri, Sestu, Segariu, Samatzai, Sarroch, Donori, Ussana, San Giovanni Suergiu, Furtei, Pula e Soleminis, che prepareranno le prelibatezze tipiche dei territori isolani all’interno delle corti attorno alla chiesa. Nel corso del weekend sono previste degustazioni e manifestazioni musicali legate alla tradizione sarda.

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Si avvicina a grandi passi il “Festival delle Pro Loco”. Un evento che, giunto alla 12esima edizione, si propone come una vetrina regionale enogastronomica delle Sagre paesane. Uno degli appuntamenti più attesi dal popolo di buongustai e turisti che affollano l’Isola. La kermesse, sotto l’egida della Pro Loco di Sestu, con il contributo dell’assessorato regionale del Turismo, della presidenza del Consiglio regionale e dell’amministrazione comunale, si svolgerà sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre nell’incantevole scenario del sagrato campestre di San Gemiliano. I volontari dell’Associazione Turistica cittadina sono già al lavoro per l’allestimento degli stand, all’interno delle lollas, attorno al santuario.

«Sarà un villaggio del gusto e delle tradizioni – dice il presidente della Pro Loco di Sestu Mario Ziulu – che vedrà coinvolte diverse associazioni di volontari impegnate nella promozione del turismo. Nel corso della rassegna non mancheranno esibizioni folkloristiche e momenti culturali.»

Tra le Pro Loco partecipanti ci saranno Uri, Sestu, Segariu, Samatzai, Sarroch, Donori, Ussana, San Giovanni Suergiu, Furtei, Pula e Soleminis. Negli spazi delle lollas ci sarà la preparazione dei piatti tipici di ogni centro isolano. Non mancheranno le seadas di Bauladu e le pennette al tonno di Portoscuso. Nel percorso tra gli stand sarà ricavato lo spazio anche per la preparazione del pane tradizionale isolano nel forno a legna. Immancabili le castagne arrosto e le panadine sestesi, accompagnate dai vini delle cantine Golostai di Oliena e dell’azienda Cossedda di Sestu. Verrà riproposta anche la “Sardamatriciana Sestese”. Attraverso la collaborazione degli Amici volontari di San Gemiliano e dei ragazzi dell’istituto alberghiero Azuni di Cagliari si ritaglieranno dei percorsi conoscitivi della chiesa campestre e dei cibi tipici della Sardegna. Gli studenti della scuola si cimenteranno nella preparazione di diversi gioielli della tavola isolana, con delle vere e opere d’arte gastronomiche per i visitatori. La rassegna si avvale anche della collaborazione dei gruppi folk I Nuraghi e San Gemiliano di Sestu che si faranno da cornice negli stand con le maschere tipiche de Is Mustayonis e S’orku foresu, con il gruppo Scout Il Ponte che si attiverà per la raccolta differenziata.