19 April, 2024
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Martedì sera si è tenuta la riunione del Consiglio comunale di Sant’Antioco, con all’ordine del giorno due punti: un’interrogazione, presentata dal consigliere Massimo Melis, inerente una richiesta di informativa, sullo stato di attuazione delle procedure del Piano Sulcis, riguardo i lavori per l’attraversamento dell’istmo e la circonvallazione; e una mozione, presentata sempre dal consigliere Massimo Melis, tesa a rilevare le situazioni di precarietà vissute durante la stagione estiva, in particolare per quanto riguarda le spiagge, la viabilità e la prevenzione incendi.

«La risposta all’interrogazione data dal sindaco – scrive in una nota il consigliere Massimo Melis -, purtroppo non ha portato elementi di novità, riguardo alla delibera di Consiglio Comunale del 6 marzo 2018 ove si chiedeva la rimodulazione degli interventi riguardanti nuovo ponte e circonvallazione. Prendendo, supinamente, praticamente atto di questa situazione, il Sindaco ha dichiarato al Consiglio, inoltre, che non era nel suo stile incatenarsi per ottenere le cose. La posizione delle opposizioni è stata netta e decisa, proponendo al Sindaco forme di lotta importanti, alle quali tutta l’opposizione presente in aula si è detta disposta a garantire la sua partecipazione per il bene del paese.»

«Riguardo il secondo punto all’ordine del giorno – rimarca Massimo Melis – la situazione delle spiagge quest’anno è stata catastrofica, a partire da Cala Lunga, interdetta per negligenza grave dell’amministrazione, per proseguire con Cala Sapone, resa fruibile solo a fine luglio, e terminare con Coaquaddus in gran parte della stagione occupata dai banchi di posidonia spiaggiata, per poi intervenire confusamente in pieno luglio, con la ruspa anche in tarda mattinata, con la presenza dei turisti a pochi metri. Per tutta l’estate un cantiere comunale ha limitato la viabilità nell’arteria principale del paese, nel momento del massimo flusso turistico, nonostante un regolamento comunale vietasse l’esercizio dei lavori in quel periodo. Inoltre sempre sullo stesso tema, per tutto il mese di luglio la passeggiata del lungomare è stata limitata da un cantiere per la manutenzione delle beole, creando grosso disagio agli operatori delle barche di pesca turismo, oltre che a turisti e antiochensi che passeggiavano sul lungomare. L’ultimo punto della mozione riguardava la prevenzione incendi, riferita soprattutto alla pineta comunale, è chiaro che gli interventi di prevenzione sono sconosciuti all’amministrazione e che, ancora una volta, essa si affida ciecamente alla buona sorte, per fortuna quest’anno è andata bene. Lo stato dei luoghi è desolante con abbondanti rifiuti sparsi nel sottobosco e a coronamento dell’incuria sono stati riscontrati numerosi alberi secchi segno di sofferenza del complesso verde.»

«Ancora una volta – conclude Massimo Melis – i sacrifici delle opposizioni, tesi ad aiutare la maggioranza, rimbalzano dalla condizione di permalosità, che dal primo giorno caratterizza il Sindaco ed il suo gruppo di maggioranza, a discapito della collettività antiochense.»

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Lunedì prossimo 29 ottobre 2018 si discuterà in Consiglio comunale a Sant’Antioco un’interrogazione, presentata da Massimo Melis, consigliere di opposizione, avente per oggetto: «Informativa stato di attuazione delle procedure del Piano Sulcis. 22 ottobre 2018».

«Non è la prima volta che porto in discussione questo tema in Consiglio comunale – dice Massimo Melis -, già in data 5 luglio 2017 avevo presentato una mozione avente per oggetto: Piano viario straordinario del Sulcis, realizzazione nuove opere della rete viaria nell’isola di Sant’Antioco. La discussione è avvenuta in data 19 ottobre, la mozione è stata respinta dalla maggioranza. Il 22 febbraio 2018 ho ripresentato la stessa mozione, assieme ad altri consiglieri comunali di opposizione, in considerazione del fatto che dalla maggioranza non scaturiva alcuna presa di posizione riguardo ad un tema di vitale importanza per il paese. Nei giorni successivi abbiamo ritirato la mozione, perché in sede di conferenza dei capigruppo il sindaco ha proposto un documento unitario, che abbracciava pienamente le argomentazioni della mozione. Con la responsabilità del ruolo che la cittadinanza ci ha dato, assieme ad altri consiglieri di opposizione, abbiamo teso una mano alla maggioranza per, scrivere assieme, e quindi approvare un atto di indirizzo forte, con il più ampio consenso possibile, da trasmettere alla Regione Sardegna affinché potesse prendere contezza della posizione politica del Consiglio comunale in carica riguardo ai lavori previsti dal Piano Sulcis, afferenti le opere di attraversamento dell’istmo e la circonvallazione.»

L’atto – rimarca Massimo Melis – è stato approvato in data 6/03/2018 con la deliberazione del Consiglio comunale numero 8 avente per oggetto: “Proposta Modifica Piano Infrastrutturale Sant’Antioco – Opere Piano Sulcis – Nuova Connessione Terrestre dell’Istmo e Circonvallazione Sant’Antioco”. Tale documento, nel recepire pienamente le argomentazioni della mozione presentata il 5 luglio 2017, e inizialmente respinta dalla maggioranza, chiede alla RAS la modifica del Piano infrastrutturale di Sant’Antioco previsto nel Piano Sulcis relativo a “Nuova connessione dell’istmo e circonvallazione Sant’Antioco”. Proponendo come soluzione più adeguata al contesto paesaggistico, sociale ed economico di Sant’Antioco: «La realizzazione di una circonvallazione leggera e alternativa, individuata, in buona parte, in una rete viaria già esistente, quindi con il minimo consumo del territorio, ubicata nella bretella che da Bega Trotta porta a Via Trilussa. Logicamente è indispensabile adeguare l’arteria alla viabilità prevista, completando il tratto mancante di collegamento con la parte finale di via Calasetta;

la riqualificazione e ristrutturazione dell’attuale ponte con miglioramento dell’aspetto visivo (realizzazione di belvedere; inserimento della pista ciclabile);

di destinare le economie derivanti dalle modifiche progettuali proposte, alla realizzazione del nuovo porto polifunzionale del Sud Sardegna sull’Isola di Sant’Antioco;

di informare la RAS di aver dato incarico, al funzionario comunale interessato, affinché dia avvio al procedimento teso alla riconsegna del ponte, attualmente in uso, ad ANAS;

di impegnare il Sindaco e la Giunta ad informare periodicamente il Consiglio comunale circa lo stato di attuazione delle procedure, con particolare riferimento alla rimodulazione complessiva del piano in ragione delle modifiche progettuali di cui alla presente proposta di deliberazione.»

«Come indicato all’ultimo punto, degli impegni della deliberazione, abbiamo atteso fiduciosamente per diversi mesi, nonostante ciò il Consiglio comunale non ha avuto più notizie dello stato di attuazione delle procedure, afferenti gli impegni della deliberazione del Consiglio comunale numero 8 del 6/03/2018 – sottolinea ancora Massimo Melis –. Nell’interrogazione che discuteremo lunedì 29 ottobre 2018, ho chiesto al Sindaco di dare finalmente notizie, se ne ha, in riferimento ai lavori sul ponte e sulla circonvallazione riguardanti il Piano Sulcis. In particolare ho chiesto al sindaco se, una volta trasmessa la deliberazione del Consiglio comunale numero 8 del 6/03/2018, abbia sollecitato la Regione Sardegna affinché ci fosse una presa d’atto ufficiale, a questo punto anche di codesto Ente, che non si limitasse a una mera menzione nello stato di attuazione, come abbiamo potuto appurare, ma che indicasse le azioni successive messe in essere, a seguito dalla citata deliberazione. Qual è lo stato attuale delle procedure, in riferimento all’oggetto, di cui è a conoscenza il Sindaco e la Giunta. A che punto è l’iter per il passaggio del ponte ad ANAS. Infine, per quale motivo, nonostante in questi setti mesi siano stati fatti diversi Consigli Comunali, il Sindaco non ha ritenuto opportuno informare il Consiglio degli sviluppi della situazione, cosa dovuta in qualsiasi caso e ancora di più in questo, tenuto conto degli impegni assunti con la deliberazione numero 8 del 6/03/2018.»

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Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha convocato il Consiglio comunale in seduta straordinaria – prima convocazione – per giovedì 31 maggio, con inizio dei lavori alle ore 19.00 e termine entro le ore 22.00, presso la sala consiliare, per la trattazione degli argomenti di cui al seguente ordine del giorno: 

 interrogazione presentata dal consigliere Massimo Melis su delibera G.M. n° 81 del 16/05/2018 – Impianti sportivi comunali privi di rilevanza economica – affidamento appalto di servizi periodo 1/09/2018 al 31/08/2019 – Atto di indirizzo;

 interrogazione presentata dal gruppo Genti Noa sull’emergenza abitativa popolare;

 mozione presentata dal gruppo Genti Noa sul sistema sanitario Sulcis Iglesiente;

 fibromialgia – Approvazione ordine del giorno;

 celiachia – Approvazione ordine del giorno;

 ratifica deliberazione G.C. n° 76 del 14/05/2018 Variazione d’urgenza al bilancio di previsione finanziario 2018/2019 (Art 175, comma 4, del D.LGS. N° 267/2000) – Variazione n° 6 al bilancio;

 modifica del regolamento e del piano delle aree per l’esercizio del commercio su aree pubbliche;

  regolamento accesso civico semplice – generalizzato e accesso agli atti – approvazione;

  regolamento comunale per la celebrazione dei matrimoni civili – modificazione e integrazione;

 regolamento comunale di polizia mortuaria e gestione servizi cimiteriali – modifica art. 46.

 

 

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E’ dura la critica del consigliere di minoranza Massimo Melis (Sant’Antioco Attiva) al sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci e alla maggioranza che sostiene la sua Giunta, sulla gestione della seduta del Consiglio comunale di mercoledì 9 maggio, incentrata sull’esame del rendiconto di gestione 2017.

«Il punto è stato presentato, in modo molto tecnico, qualsiasi funzionario avrebbe potuto fare meglio, dal sindaco, quasi leggendo il dispositivo della delibera – attacca Massimo Melis -. Cinque minuti sono stati sufficienti. Ho subito contestato il modo di operare della maggioranza, teso a svilire l’importanza dell’argomento. Ho ricordato al Sindaco Ignazio Locci e a tutto il Consiglio, che negli ultimi 10 anni la Giunta ha sempre relazionato in tale occasione. Quindi, ho deciso, vista la mancata relazione, di fare un rendiconto di gestione, dei lavori della maggioranza, chiaramente dal mio punto di vista. Sono partito con l’avvio burrascoso della legislatura a causa dell’incompatibilità del Sindaco. Tale fatto ha distratto l’Amministrazione, portandola a perdere, nel primo mese di governo, un importante finanziamento per la sicurezza dei cittadini, circa 250.000,00 € per la pulizia dei corsi d’acqua. Nonostante da allora ad oggi l’Amministrazione abbia avuto altre quattro occasioni per recuperare a tale negligenza, non ultima la variazione di bilancio (secondo punto all’ordine del giorno), con l’utilizzo di 874.000,00 € circa di avanzo di amministrazione, il Sindaco non ha ritenuto di destinare risorse di bilancio per la sicurezza dei cittadini, puntando tutto sulla buona sorte. A tale proposito, fa specie, d’altra parte, la posizione dello stesso Sindaco, questa volta sulla stampa, che etichetta come “sciacalli politici” coloro che osano imputare all’Amministrazione il fatto che, buona parte dei disagi e dei danni alle colture, avuti con le piogge dei giorni scorsi, derivino dalla mancata esecuzione dei lavori oggetto della perdita del finanziamento.»

«Ho contestato al Sindaco, inoltre, di aver mentito per due volte al Consiglio comunale – aggiunge Massimo Melis -. La prima volta riguardo alla gestione degli impianti sportivi, a settembre, rispondendo ad una mia interrogazione, il Sindaco ha detto che avrebbe fatto fare la gara d’appalto per la gestione, quella attuale è scaduta/prorogata da diverso tempo e che le società sportive non avrebbero più pagato per utilizzare gli impianti. A oggi nulla di tutto ciò è successo. La seconda volta, che il Sindaco ha mentito al Consiglio, è stata a novembre, in occasione della discussione del piano economico finanziario della Tari. Ad ottobre la Giunta aveva approvato il progetto per il nuovo appalto, prevedendo maggiori costi per 140.000,00 € circa. Approvando il piano economico finanziario della Tari, a novembre, il Sindaco ha disconosciuto la delibera di Giunta di ottobre che approvava il nuovo progetto, a seguito delle mie osservazioni riguardo all’inutilità degli interventi che portavano i maggiori costi, impegnandosi a rimodulare in tal senso il progetto. Ad oggi, non solo la Giunta non ha rivisto il progetto ma addirittura è stata fatta la gara d’appalto, scaduta il 27 aprile scorso. Resta l’amaro in bocca riguardo alla irriverenza del Sindaco nei confronti del Consiglio comunale, riconosciuto dal TUEL come organo supremo dell’ente.»

«All’ultimo punto della seduta è stata discussa una mozione finalizzata ad impegnare l’amministrazione affinché i lavori del consiglio comunale vengano filmati e messi a disposizione della collettività attraverso i social media, il tutto al fine di riavvicinare la gente alla politica. In modo del tutto inspiegabile, senza darne motivazione al Consiglio, la maggioranza ha dichiarato di non partecipare alla votazione, facendo mancare il numero legale. Non è la prima volta che ciò accade, era già successo in occasione di un’altra mozione, presentata sempre dalle opposizioni, tesa ad impegnare l’amministrazione affinché i rappresentanti del Consiglio comunale, nell’assemblea della Pro Loco, relazionassero almeno una volta l’anno allo stesso Consiglio su quanto accade in Pro Loco. Anche in questa occasione la maggioranza, senza darne motivo, ha fatto mancare il numero legale non partecipando alla votazione. È chiaro che la conoscenza e la trasparenza, nei confronti della collettività, non sono importanti per questa amministrazione che però, d’altro lato, assume un addetto stampa e quotidianamente martella la popolazione con una comunicazione unilaterale, pagata dalla collettività. Tutto ciò – conclude Massimo Melis – non da l’immagine di una realtà attuale ed occidentale ma da l’immagine di realtà del passato lontane dall’Occidente.»

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Il Consiglio comunale di Sant’Antioco ieri sera ha approvato la proposta di delibera del Consiglio Comunale che punta alla modifica del piano infrastrutturale di Sant’Antioco, così come previsto nel Piano Sulcis, e alla conseguente rimodulazione delle risorse. Un documento proposto dalle forze politiche cittadine presenti in Consiglio Comunale, firmato da 15 consiglieri su 16, frutto di un dibattito che ha coinvolto maggioranza e opposizione, espressione degli interessi e della volontà della comunità antiochense. In una sala consiliare gremita, gli schieramenti politici (un consigliere si è astenuto) hanno detto sì alla proposta di modifica delle opere previste per Sant’Antioco, stabilendo di richiedere alla Regione Sardegna la modifica del Piano infrastrutturale di Sant’Antioco previsto nel Piano Sulcis relativo a “Nuova connessione dell’istmo e circonvallazione Sant’Antioco”, inserendo quale soluzione più adeguata al contesto paesaggistico, sociale ed economico di Sant’Antioco: la realizzazione di una circonvallazione leggera e alternativa, individuata in buona parte in una rete viaria già esistente, quindi con il minimo consumo del territorio; e la riqualificazione e la ristrutturazione dell’attuale ponte con miglioramento dell’aspetto  visivo, attraverso la realizzazione di un belvedere e l’inserimento della pista ciclabile. Ma non solo: con il documento approvato ieri, si chiede alla Regione di destinare le economie derivanti dalle modifiche progettuali alla realizzazione del nuovo porto polifunzionale del Sud Sardegna sull’Isola di Sant’Antioco. Un progetto di rimodulazione che, nel suo complesso, passa innanzitutto dalla restituzione della titolarità del ponte all’ANAS, così come stabilito dall’assemblea civica.

«Un documento che viene da lontano – commenta il sindaco Ignazio Locci – cui siamo giunti dopo attente valutazioni compiute su tutti i versanti, soprattutto nel merito: la nostra conclusione, concordata con le forze di opposizione, è che la circonvallazione e il cosiddetto ponte alto, così come progettati nell’ambito del Piano Sulcis, produrrebbero un impatto negativo sull’economia della città, sconvolgendone profondamente il contesto paesaggistico, economico e sociale. Rappresenterebbero, di fatto, un ostacolo insormontabile allo sviluppo di Sant’Antioco. Sia chiaro che non intendiamo minimamente rinunciare alle risorse destinate alle infrastrutture: le nostre proposte di modifica sono coerenti con lo spirito iniziale del Piano Sulcis e adeguate alle esigenze economiche e sociali della nostra isola e di tutto il Sud Sardegna. Ora si apre una nuova fase: confidiamo nella leale collaborazione della Regione.»

«Per me è una grande soddisfazione aver partecipato alla scrittura del documento e averlo firmato e approvato quasi all’unanimità, dopo un paio d’anni di lotte politiche che mi hanno visto in prima linea contrastare la realizzazione di queste opere inutili e dannose – commenta il capogruppo di “Sant’Antioco Attiva” Massimo Melis -. Le priorità sono sicuramente altre: abbiamo bisogno di opere che portino sviluppo. Ora dobbiamo fare in modo che la Regione, nei suoi rappresentanti politici, capisca e assecondi la volontà di un paese unito.»

«Non saprei dire quante volte ciò sia accaduto, ma stavolta il Consiglio comunale si è pronunciato quasi all’unisono, dimostrando che sulle questioni importanti occorre essere obiettivi ed avere la capacità di superare le contrapposizioni politiche – commenta il capogruppo di “Genti Noa” Alberto Fois -. Non importa che l’opposizione avesse chiesto con specifica mozione questa deliberazione nel mese di luglio, poi a ottobre e infine a marzo. La politica è prima di tutto un’assunzione di responsabilità ed oggi, dai banchi dell’opposizione, Genti Noa insieme alle altre forze politiche presenti in consiglio comunale, ha assunto una decisione di governo, responsabilmente, nell’esclusivo interesse dei cittadini di Sant’Antioco. Adesso confidiamo nella capacità di sindaco e assessori di attivare tutti i canali  per convincere le amministrazioni competenti a rimodulare le risorse nell’interesse del nostro territorio senza perdere per strada un solo centesimo. La storia, talvolta, si costruisce in un attimo. Speriamo di averlo colto e che non sia troppo tardi.»

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Il Consiglio comunale di Sant’Antioco è convocato in seduta straordinaria, prima convocazione, per giovedì 8 febbraio, presso la sala consiliare, per la trattazione del seguente ordine del giorno:

  • Interrogazione presentata dal consigliere Massimo Melis avente ad oggetto: “Delibera N° 185 del 22 dicembre 2017 – assegnazione borse di studio per merito a favore di diplomati, anno scolastico 2016/2017 – approvazione requisiti di accesso”;
  • Variazione n° 2 al bilancio di esercizio finanziario 2018-2020, annualità 2018;
  • Approvazione protocollo d’intesa tra il comune di Sant’Antioco e l’associazione di volontariato onlus “Le Rondini” per l’attuazione del progetto “Quando la disabilità non è un ostacolo”;
  • Regolamento per gli acquisti sotto soglia comunitaria di lavori, servizi e forniture – approvazione;
  • Regolamento per la concessione temporanea in uso di materiali, attrezzature, macchinari e immobili di proprietà comunale – approvazione.

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Il nuovo appalto di Igiene urbana di Sant’Antioco approvato dalla Giunta Locci non piace al consigliere di minoranza Massimo Melis.

«Con la delibera n. 158 del 30 novembre scorso, la Giunta municipale, guidata dal sindaco Ignazio Locci, ha approvato il nuovo progetto di Igiene urbana da mandare in gara – scrive Massimo Melis in una nota -. La novità rispetto al passato, in ossequio alla delibera del Consiglio comunale degli ultimi mesi di mandato della Giunta Corongiu, è dettata dal Bando unico, con il comune di Calasetta, per la gestione del servizio. Per quanto riguarda Sant’Antioco, da un’analisi degli elaborati, emerge immediatamente la pressoché totale uguaglianza dei documenti, una vera e propria fotocopia, rispetto a quelli approvati dalla Giunta Corongiu nel 2011. Tale fenomeno palesa l’evidente incapacità, dell’organo politico in carica, di realizzare un disegno, con il nuovo progetto di Igiene urbana, che sia in linea con le aspettative della collettività, costi-benefici.»

«Mettendo a confronto i costi del progetto approvato nel 2011 e di quello approvato lo scorso 30 novembre, salta subito all’occhio un incremento, nei costi del nuovo progetto, di  € 137.709,34, che moltiplicato per 5 anni di appalto, produce un aggravio di spesa totale pari a €.688.546,70 – aggiunge Massimo Melis -. Analizzando poi da dove arrivano i maggiori costi, scopriamo, in maniera imbarazzante, che questi scaturiscono da servizi che oggi sono resi gratis alla collettività. Infatti, buona parte dei maggiori costi scaturisce da:

• Raccolta degli oli esausti e degli abiti usati: questo servizio offerto oggi gratuitamente, con il nuovo appalto verrà a costare annualmente in più €.23.906,22. A dire che le ditte del settore offrono questo servizio gratuitamente, pagando addirittura il suolo pubblico per il posizionamento dei contenitori.

• Raccolta panni: attualmente il servizio viene svolto in maniera gratuita senza limiti di utenza. In base a quanto prevede il progetto approvato dalla Giunta Locci, per i prossimi 5 anni costerà annualmente in più alla collettività € 30.081,26, inoltre non dovrà superare le 50 utenze attive altrimenti aumentano i costi.

• Raccolta rifiuti prodotti nelle spiagge: questo servizio, riferito allo svuotamento dei cestini posizionati nelle spiagge, non alla pulizia delle spiagge, fino al 2015 veniva svolto dalla ditta che si occupava dei parcheggi nelle spiagge. Successivamente il comune ha pagato maggiori costi alla ditta che gestisce l’appalto di Igiene Urbana in paese. In base a quanto prevede il progetto approvato dalla Giunta Locci, per i prossimi 5 anni costerà annualmente in più alla collettività € 27.980,38. Compreso nel nuovo costo anche la fornitura ed il posizionamento di 12 postazioni per la raccolta dei rifiuti.»

«In ultimo, il nuovo progetto prevede la rimozione di 2.000 kg annui di amianto da discariche abusive. Attualmente lo stesso servizio viene fornito gratuitamente dalla ditta che si è aggiudicata l’appalto, infatti la stessa l’ha inserito come offerta migliorativa. In sintesi – conclude Massimo Melis – queste novità partorite dalla Giunta Locci con il nuovo progetto di Igiene urbana, pochine e inopportune, produrranno solo maggiori costi senza contestualmente garantire maggiori servizi.»

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Il consigliere di minoranza del Consiglio comunale di Sant’Antioco Massimo Melis (Sant’Antioco attiva) ha presentato un’interrogazione al sindaco, Ignazio Locci, sugli avanzamenti procedurali relativi ai bandi che riguardano la viabilità nel comune di Sant’Antioco.

«Il 5 ottobre 2017, si è tenuto a Cagliari, presso la Presidenza della Regione, una riunione, a cui hanno partecipato l’assessorato dei Lavori pubblici della Regione Sardegna, l’ANAS e i sindaci dei Comuni del Sulcis, per fare il punto sugli avanzamenti procedurali relativi ai bandi che riguardano la viabilità – scrive Massimo Melis in una nota -. La posizione del sindaco Locci, riguardo ai lavori previsti dal Piano Sulcis inerenti la viabilità, Ponte Alto e Circonvallazione, sia stata prima‐durante‐dopo la campagna elettorale, chiaramente contraria; nella sua maggioranza il sindaco detiene da una parte due ex consiglieri comunali di minoranza (oggi uno di loro è assessore), che sul tema, in contrapposizione ai lavori attualmente previsti dal Piano Sulcis, avevano firmato una mozione di sfiducia al sindaco Corongiu. Dall’altra due consiglieri comunali, uno anche assessore nell’Amministrazione Corongiu, e uno attualmente assessore nella Giunta Locci, che hanno difeso aspramente i lavori previsti dal Piano Sulcis inerenti il Nuovo Ponte Alto e la Circonvallazione.»

«Il sindaco nelle Linee Programmatiche di Mandato Quinquennio 2017‐2022 presentate al Consiglio comunale – aggiunge Massimo Melis – ha dichiarato, per quanto riguarda le Infrastrutturazioni del Piano Sulcis, che “Le opere previste nel Piano Sulcis e destinate all’isola di Sant’Antioco sono state calate dall’alto e prevedono la realizzazione di un nuovo ponte e la circonvallazione Sant’Antioco-Calasetta. Il Consiglio comunale antiochense si espresse invece a suo tempo a favore del sottopasso e, di conseguenza, che non si capisce quale sia il ruolo ed il peso dell’Amministrazione cmunale, visto che le indicazioni fornite dall’Assemblea civica sono state letteralmente ignorate dagli organi decisori. Siamo ben consci che da qui alla conclusione dell’iter procedurale passerà parecchio tempo e, per questo, intendiamo ritagliarci quel ruolo decisionale che fino a oggi ci è stato negato. Riteniamo che questa Amministrazione comunale debba partecipare attivamente alle procedure di Via e Vas”.»

Nell’interrogazione, il consigliere di minoranza Massimo Melis invita il sindaco Ignazio Locci a riferire in Consiglio comunale, rispetto alla discussione tenutasi in occasione della riunione del 5 ottobre 2017, presso la Presidenza della Regione Sardegna a Cagliari e, in particolare, per sapere:

«Se il Sindaco ha illustrato, in tale occasione, la stessa posizione espressa al Consiglio comunale con la presentazione delle Linee Programmatiche, riguardo a Ponte Alto e Circonvallazione; nel caso, quanto scritto al punto precedente sia avvenuto, come hanno reagito i partecipanti alla riunione e in particolare come hanno reagito i rappresentati dell’assessorato dei Lavori pubblici della Regione Sardegna; nell’eventualità che il Sindaco abbia omesso di intervenire per far conoscere la nuova posizione del suo Comune, riguardo al tema in oggetto, è importante sapere quali siano i motivi strategici che hanno portato a tale silenzio.»

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A seguito dei risultati fatti registrare nel corso dell’ultima prova, disputata domenica 8 ottobre a Guspini, sono stati proclamati i vincitori del Gran Prix “Massimo Melis” di ciclismo:

Andrea Gutierrez – Esordienti 1° anno;

Nicola Porcu – Esordienti 2° anno;

Nicola Gutierrez – Allievi 1°anno;

Luca Ruiu – Allievi 2°anno;

Antonio Piga – Juniores;

Matteo Atzeni – Open;

Michael Francesco Giua – Elite Sport;

Alessandro Cuccu – Master 1;

Andrea Lovicu – Master 2;

Cristian Melis – Master 3;

Alessandro Saddi – Master 4;

Giorgio Atzeni – Master 5;

Antonello Puggioni – Master 6;

Salvatore D’Urso – Master 7+;

Giovanna Diana – Donne Esordienti;

Alice Faedda – Donne Allieve;

Alessia Contini – Donne Open;

Sara Serrau – Donne Amatori.

Le classifiche finali verranno pubblicate nel sito del Comitato regionale.

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Fino alla scorsa settimana il motivo di scontro tra minoranza e maggioranza del Consiglio comunale di Sant’Antioco erano le mancate dimissioni di Ignazio Locci dalla carica di consigliere regionale, incompatibile con quella di sindaco. Ieri, dopo che Ignazio Locci ha ufficializzato il suo “addio” all’Aula regionale di via Roma, ad accendere i fuochi è stata una mozione sulle opere del Piano Sulcis (Ponte e Circonvallazione) presentata dal consigliere di Sant’Antioco attiva Massimo Melis, “bocciata” dai consiglieri del gruppo di maggioranza.

«Ciò che accaduto ieri, 18 settembre 2017, durante la votazione per la mozione da me presentata, il 5 di luglio due giorni dopo l’insediamento, sul tema Piano Sulcis, ha dell’incredibile, e la dice lunga su quello che sarà il modus operandi del sindaco Locci – attacca Massimo Melis -. Quello che chiedevo era una netta presa di posizione da parte di tutto il Consiglio rispetto alle opere – ponte alto e circonvallazione -ritenute dai più inutili e perfino dannose per lo sviluppo della nostra città, a vantaggio di una rimodulazione delle risorse del Piano Sulcis da destinare a soluzioni veramente utili per Sant’Antioco, quali la sistemazione del fronte mare, un molo pescatori attrezzato, la realizzazione di un porto turistico da affiancare a quello commerciale esistente rimpiazzando la vecchia baroid con un terminal per le navi da crociera, che stanno facendo le fortune del turismo in città come ad esempio Cagliari, Olbia, è notizia di questi giorni anche Oristano. Inoltre gli interventi per migliorare la viabilità per Calasetta in maniera poco invasiva e migliorare la viabilità per Carbonia.»

«Una volta illustrata la mozione, ho appreso con piacere, dagli interventi della stessa maggioranza (in conformità con le loro stesse linee programmatiche espresse nel punto precedente all’ordine del giorno), che essi stessi erano in linea con la posizione espressa dalla mia mozione – aggiunge Massimo Melis -. Quando siamo giunti alla votazione della proposta, però, il sindaco Locci, dopo un inspiegabile diverbio legato ad un incomprensione con un altro consigliere di opposizione ha repentinamente dichiarato con toni accesi il suo voto contrario, davanti agli sguardi attoniti e sbigottiti dei suoi stessi consiglieri che non hanno potuto far altro che esprimere a loro volta il medesimo voto.»

«Dopo averci, nei mesi precedenti, accusato ripetutamente di essere logorroici e parlare solo dell’incompatibilità del Sindaco oscurando le tematiche che riguardavano lo sviluppo del paese, alla prima occasione di confronto hanno respinto un’istanza che loro stessi condividevano solo per il fatto che non potevano fregiarsi della paternità – sottolinea ancora Massimo Melis -. Il sindaco si è dimostrato ancora una volta decisamente bizzarro e capriccioso, come per stessa definizione attribuitagli dal suo vice Eleonora Spiga nella precedente riunione di Consiglio. Ha palesato insofferenza per il fatto che la proposta arrivasse dall’opposizione, ha di fatto votato contro le sue stesse dichiarazioni di campagna elettorale, in cui, aveva manifestato parere negativo in merito al progetto  ponte e circonvallazione ritenendole opere calate dall’alto. Questo concetto è stato ribadito anche svariate volte nei comunicati in veste di consigliere regionale, talvolta con toni parecchio accesi.»

«Speriamo che la notte gli abbia portato consiglio, che il sindaco abbia riflettuto su quanto successo, e che torni sui suoi passi – conclude Massimo Melis -, prima di causare con le sue prese di posizione un grave danno alla città.»