19 April, 2024
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E’ tutto pronto, a Neoneli, per una nuova edizione di Licanìas, il festival che dal piccolo e suggestivo borgo del Barigadu si è affermato come una delle più solide realtà culturali della Sardegna. Da questo giovedì (6 giugno) a domenica (9), quattro giornate fitte di incontri e presentazioni letterarie, mostre, concerti e altro ancora.

Oltre quaranta ospiti, tra scrittori, giornalisti, musicisti e artisti, animeranno il paese, tra le piazze, le strade e le caratteristiche case in trachite, per un denso cartellone di appuntamenti che comprende anche una sezione dedicata agli alunni delle scuole primarie e secondarie. Tra i nomi di spicco Massimo Zamboni, Valeria Parrella, Giuseppe Culicchia, Tiziano Scarpa, Aldo Nove, Piergiorgio Odifreddi, Roberto Cotroneo.

Trasferito dal consueto periodo di inizio autunno, l’appuntamento promosso dall’Amministrazione comunale, per la direzione artistica di Alessandro Marongiu, si tiene per la prima volta alle soglie dell’estate; resta invece fissata per i primi di ottobre Sa Fregulada, la rassegna enogastronomica nel cui seno è nato e si è sviluppato Licanìas nel corso degli anni. Altra novità di rilievo, l’esordio del Premio Licanìas, un concorso letterario di narrativa inedita per autori nati o residenti in Sardegna, i cui vincitori saranno rivelati durante la giornata conclusiva del festival.

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Quattro giornate fitte di incontri e presentazioni letterarie, mostre, concerti e altro ancora: dal 6 al 9 giugno ritorna Licanìas, il festival di casa a Neoneli (OR), una manifestazione cresciuta nel tempo fino a ritagliarsi uno spazio di rilievo nel panorama delle iniziative culturali in Sardegna.
L’appuntamento promosso dall’Amministrazione comunale del piccolo e antico paese del Barigadu si sposta dunque, ed è un novità significativa, dal consueto periodo di inizio autunno alla tarda primavera; resta invece fissata per i primi di ottobre Sa Fregulada, la rassegna enogastronomica nel cui seno è nato e si è sviluppato nel corso degli anni Licanìas. Altra novità di rilievo, l’esordio del Premio Licanìas, un concorso letterario di narrativa per autori nati o residenti in Sardegna.
Da giovedì 6 a domenica 9 giugno, oltre quaranta ospiti, tra scrittori, giornalisti, musicisti e artisti, animeranno il centro storico di Neoneli, tra le piazze, le strade e le caratteristiche case in trachite, per un denso cartellone di appuntamenti che comprende anche una sezione dedicata agli alunni delle scuole primarie e secondarie. Tra i nomi di spicco Massimo Zamboni, Giuseppe Culicchia, Tiziano Scarpa, Aldo Nove, Piergiorgio Odifreddi, Roberto Cotroneo.

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Si annuncia con un’importante novità la decima edizione di Licanìas, il festival letterario di casa a Neoneli, in provincia di Oristano; la manifestazione promossa dall’Amministrazione comunale del piccolo e antico paese del Barigadu, si sposta infatti dall’autunno alla tarda primavera: appuntamento da giovedì 6 a domenica 9 giugno, dopo una serie di anteprime in programma in diversi altri centri della Sardegna.

Resta invece fissata per il mese di ottobre “Sa Fregulada”, la tradizionale sagra enogastronomica all’interno della quale è nato e si è sviluppato nel corso degli anni Licanìas, come testimonia il titolo stesso del festival che, tradotto in italiano vuol dire leccornie: a sottolineare il legame tra i piaceri del palato con quelli della letteratura e dell’arte.

«Da quest’anno i due eventi si terranno in distinti momenti perché ciascuno abbia il proprio specifico spazio e il rilievo che gli spetta», spiega il sindaco di Neoneli Salvatore Cau
. Licanìas cambia quindi collocazione temporale ma non rinuncia alla sua vocazione, quella di una comunità rurale che scommette sulla cultura per sopravvivere allo spopolamento. Una piccola realtà che vuol far conoscere la propria storia e al tempo stesso aprirsi al mondo.

Ancora una volta, l’affascinante borgo dalle caratteristiche case in trachite si appresta ad accogliere nelle sue strade, case e piazze, un denso cartellone di appuntamenti culturali, presentazioni di libri e incontri con gli autori, ma anche laboratori didattici per i bambini, mostre d’arte e concerti. Tanti gli ospiti in arrivo: tra quelli già confermati, Valeria Parrella e Roberto Cotroneo con i loro ultimi romanzi, rispettivamente “Almarina” e “Niente di personale”; e poi Massimo Zamboni, musicista di culto (è stato una delle anime dei CCCP e dei C.S.I.) ma anche scrittore prolifico, il giornalista Matteo Cruccu con il suo primo libro “EX • Storie di uomini dopo il calcio”, e, per restare in ambito sportivo, Riccardo Gazzaniga con “Abbiamo toccato le stelle”, storie di campioni e campionesse che hanno cambiato il mondo.

Primi nomi di un cartellone come sempre ricco che verrà ufficialmente presentato alla stampa ai primi del prossimo mese di maggio e preceduto da una serie di anteprime: tre incontri con lo scrittore Andrea Pomella, finalista dell’ultimo Premio Strega: giovedì 11 aprile a Oristano (al Caffè Aroma), venerdì 12 a Sassari (Libreria Koinè) e sabato 13 a Cagliari (Libreria Ubik); il mese dopo sarà invece la volta di Bruno Di Marino, storico dell’immagine in movimento, atteso il 16 maggio a Cagliari (Caffè Letterario Babeuf), il 17 a Oristano (Librid) ed il 18 all’UNLA di Macomer; e infine il sardo Gesuino Nemus, già protagonista dell’exploit letterario di tre anni fa con il suo romanzo d’esordio “La teologia del cinghiale”: il 23 maggio a Neoneli, il 24 a Oristano e il 25 a Ghilarza.

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Sulla scia del successo dell’edizione 2016, ed in attesa della nuova edizione prevista per il 2018, Carbonia Film Festival, dal 12 al 15 ottobre, 2017 a Cagliari e Carbonia, proporrà “How to Film the World”, una quattro giorni di eventi, proiezioni, incontri e Masterclass per riflettere sul cinema e sulla sua capacità di raccontare la realtà.

Diretto dal critico cinematografico Francesco Giai Via, Carbonia Film Festival con “How to Film the World” intende sviluppare la progettualità di un festival che si concentra sulla contemporaneità, tanto nella scelta delle tematiche legate al lavoro e alle migrazioni, quanto nell’attenzione alle nuove forme del cinema di finzione e documentaristico. Una quattro giorni che porterà nel Sulcis, presso la Fabbrica del Cinema, alcuni fra i registi internazionali più significativi del cinema contemporaneo per proiezioni e iniziative aperte al pubblico.

Nell’ambito di questa nuova iniziativa, il Carbonia Film Festival lancia il bando Programma Cinema Giovani 2017 per giovani studenti e studiosi di cinema, critici, operatori culturali e filmmakers che saranno invitati a prendere parte alle attività di “How to Film the World”. Le iscrizioni al bando sono aperte fino al 18 giugno 2017 (per info e bando: www.carboniafilmfestival.org).

Nei giorni di “How to Film the World” avranno luogo una serie di incontri di approfondimento appositamente realizzati per il gruppo di giovani provenienti da tutta Italia, selezionati attraverso il bando. Sede delle attività sarà la Fabbrica del Cinema, progetto promosso dalla Società Umanitaria e dal Centro Servizi Culturali di Carbonia, che mette al centro la formazione dei giovani alla memoria storica e alla valorizzazione del patrimonio audiovisivo del territorio e, contemporaneamente, l’educazione alle nuove forme cinematografiche, sia documentarie che di finzione.

«Tra gli aspetti che caratterizzano il progetto “Fabbrica del Cinema”, oltre alla raccolta e valorizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo del territorio – commenta Paolo Serra, direttore dell’Umanitaria di Carbonia – ed alla produzione di nuova memoria storica, quello della formazione rappresenta la compiutezza stessa del progetto. La storia della Società Umanitaria nazionale, regionale e del CSC di Carbonia, ci rivela che la formazione professionale, degli adulti prima, dei giovani delle scuole poi, è da sempre al centro delle attività storicamente realizzate. Ecco perché promuoviamo l’incontro tra gli studenti universitari, giovani filmaker, critici e operatori culturali e alcuni importanti professionisti del mondo del cinema presenti a Carbonia: per avviarci a ripercorrere una strada che punti ad offrire aggiornamento professionale e formazione diretta, ma anche coinvolgimento del territorio e promozione culturale. Un percorso già avviato lo scorso anno, anche grazie alla fondamentale collaborazione con la Cineteca Sarda, e che proseguirà in questo 2017 e che mira a diventare un progetto permanente dedicato all’educazione alla cultura cinematografica.»

A partire dall’episodio “Carbonia, una storia moderna” tratto dal film “L’ultimo pugno di terra” di Fiorenzo Serra, i partecipanti saranno invitati a realizzare un elaborato che potrà avere la forma del saggio scritto, del video saggio e del contributo video originale.

Sulla base degli elaborati ricevuti, venti fra i candidati saranno selezionati dalla direzione del festival e avranno la possibilità di essere ospiti della manifestazione, partecipando gratuitamente con un ruolo da protagonisti a tutte le attività che si svolgeranno nel Sulcis dal 12 al 15 ottobre 2017.

Il programma completo ed i nomi degli ospiti saranno comunicati nel mese di ottobre con alcune anticipazioni previste nel periodo estivo.

Nato nel 1999, come Mediterraneo Film Festival, nel 2016 cambia nome e diventa Carbonia Film Festival. Il Festival si svolge ogni due anni nell’omonima città del sud ovest della Sardegna ed è aperto a tutte le opere di fiction e documentario, presentando il meglio della produzione internazionale legata ai temi del lavoro e della migrazione. Fra i vincitori dell’edizione 2016: “El futuro perfecto” di Nele Wohlatz, “Il respire encore” di Anca Hirte, “Cameraperson” di Kirsten Johnson, “La Fille du patron” di Olivier Loustau.

Dal 1999 ad oggi il Carbonia Film Festival ha ospitato: tra i registi Olivier Loustau, Nele Wohlatz, Michele Vannucci, Ali Hammoud, Valia Santella, Irene Dionisio, Davide Ferrario, Alina Marazzi, Cecilia Mangini, Salvatore Mereu, Leila Kilani, Bonifacio Angius, Felice Farina, Marina Spada; Gli attori Alessandro Borghi, Vinicio Marchioni, Milena Mancini, Valentina Carnelutti, Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, Isabella Ragonese, Claudia Gerini, Ivano Marescotti, Francesco Pannofino, Libero De Rienzo; i musicisti Massimo Zamboni, Danno (Colle der formento), Lilies on Mars, Baba Sissoko, Calibro 35, Nada, Pierpaolo Capovilla.

Carbonia Film Festival presenta “How To Film The World” è organizzato dal Centro Servizi Culturali Carbonia – Fabbrica del Cinema e dalla Cineteca Sarda – Centro Servizi Culturali di Cagliari, insieme al Comune di Carbonia e alla Regione Autonoma della Sardegna -Assessorato ai Beni Culturali, con il contributo della Fondazione di Sardegna e della Società Cooperativa Euralcoop, con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission.

Carbonia Film Festival presenta “How to Film the World”, diretto dal critico cinematografico Francesco Giai Via.

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Ha preso il via questa sera con la mostra “Fotogrammi dipinti” dell’artista Angelo Liberati, nello spazio Ex-Dì – Memorie in movimento La Fabbrica del Cinema, in piazza Sergio Usai, all’ingresso della Grande Miniera di Serbariu, l’VIII edizione del Carbonia Film Festival, rassegna che prevede un ricco programma di eventi per la settimana prossima, dal 12 al 16 ottobre. La mostra, curata e allestita da Gianni Murtas, resterà aperta fino al 4 novembre. Fino al 16 ottobre sarà visitabile tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00; dal 17 ottobre al 4 novembre, effettuerà i seguenti orari: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.30 (esclusi venerdì pomeriggio, sabato e domenica e i giorni 31 ottobre e 1° novembre).

Il programma della giornata di anteprima prevede, con inizio alle ore 20.00, negli spazi del FireOne StreetPark di via Cannas, lo spettacolo “Numero zero: alle origini del rap italiano” e, alle 22.30, presso la Fabbrica del Cinema, “Il rosso e il nero” – Reading concerto di Massimo Zamboni, con Massimo Zamboni (chitarra elettrica, acustica e voce) e Cristiano Roversi (stick bass, basso e synths, basi)

L’VIII edizione del Carbonia Film Festival è organizzata dalla Società Umanitaria che da questa edizione prende il nome di Carbonia Film Festival. Nel manifesto, frutto dell’incontro fra l’illustratrice Lorena Canottiere e i fotogrammi dell’archivio del cinema di famiglia della Cineteca Sarda, lo sguardo di una bambina armata soltanto di un sorriso ci interroga e ci guarda dritto negli occhi. Il suo è un doppio movimento: proteso con l’immaginazione del segno grafico e della creatività verso il passato, ma con gli occhi puntati dritti verso il futuro. Questo è lo spirito che gli organizzatori vorrebbero pervadesse tutto il festival, facendo di questi sei intensissimi giorni uno spazio di incontro e confronto stimolante, emozionante, divertente, un luogo di tutti e per tutti dove esplorare attraverso il cinema la contemporaneità. Carbonia per questi sei giorni – sottolinea il direttore artistico Francesco Giai Via – sarà il punto di vista privilegiato per osservare il mondo, attraverso una selezione di film che arrivano dai quattro angoli del globo per raccontare “affinità e divergenze” legate ai temi del lavoro e delle migrazioni.

Il consolidamento ed il rilancio del rapporto con il territorio è stato uno degli assi portanti nella costruzione del programma: a partire dalla giornata di anteprima dell’8 ottobre il festival invaderà gli spazi della città con eventi dal carattere multidisciplinare fra musica, arte e letteratura che coinvolgeranno fasce di pubblico diverse. Piazza Roma, cuore del festival con il Cine-Teatro che ospita le proiezioni, sarà la sede del Festival Village, un nuovo punto d’incontro per coloro che avranno voglia di raccogliersi con noi intorno alle proiezioni, fra stand gastronomici e di prodotti artigianali ed una serie di attività di animazione per i più piccoli. Tutto questo grazie al coinvolgimento di varie realtà del territorio, complici nell’organizzazione delle tante attività del festival.

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Organizzata dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e del comune di Portoscuso, la rassegna musicale itinerante “Mare e Miniere”, dopo il grande successo riscosso dallo spettacolo Danze Del Mare 2.0 andato in scena il 27 luglio ad Iglesias, presenta sabato 1 agosto, a Sant’Anna Arresi, il concerto “Canti. Richiami D’Amore” di Ginevra Di Marco. Dalle storie struggenti della musica popolare toscana, alla proposta di nuove e variegate sonorità che accompagnano il raccontare l’uomo e le sue  passioni, la ricerca spirituale, il limite, la caduta, la possibile rinascita. L’intensa voce di Ginevra Di Marco e le morbide note di due eclettici musicisti/compositori (Francesco Magnelli: pianoforte; Andreino Salvadori: chitarra, tzouras e armonium) per un concerto che fa una scelta di essenzialità formale, puntando ad essere  massima sostanza possibile. Un concerto che diventa magico momento di vita in comunione con il  pubblico. Ginevra Di Marco: straordinaria interprete, fra le più note della musica italiana contemporanea, si è mossa dalla scena del Rock indipendente con i CSI e PGR per poi dedicarsi alla carriera solista vincendo subito il Premio Tenco come artista esordiente.

Nel progetto Stazioni Lunari di Francesco Magnelli si è confrontata con artisti di stili differenti, dal rock alla canzone d’autore al folk, dimostrando ancora una volta la sua grande ecletticità e forza interpretativa. Nel corso delle sue ricerche è approdata alla musica popolare (in particolare quella toscana) alla quale ha dedicato i suoi ultimi album. Andrea Salvadori: Compositore, chitarrista e sound designer, condivide dal 2000 il percorso artistico di Ginevra Di Marco. Dal 2003 collabora, sempre in qualità di musicista e arrangiatore, al progetto musicale Stazioni Lunari, diretto da Francesco Magnelli, cui partecipano moltissimi artisti del panorama musicale Italiano. La predilezione per la composizione musicale unita al sound design lo avvicinano al teatro in qualità di drammaturgo musicale con Armando Punzo direttore della Compagnia della Fortezza – non a caso regista-autore della scena – con cui stabilisce un vero sodalizio. Francesco Magnelli: compositore e produttore, ha suonato con i Litfiba, CCCP ed è stato promotore della nascita dei  CSI – Consorzio Musicisti Indipendenti. Con Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni da vita al Consorzio Produttori Indipendenti. È anche ideatore e direttore artistico di Stazioni Lunari, spettacolo musicale itinerante al quale prendono parte ogni volta autori e musicisti diversi, che interagiscono tra di loro in una fusione musicale che travalica stili e generi. La musica proposta proviene in parte dal repertorio di ogni artista e in parte da brani della tradizione della musica popolare di varie parti del mondo. Unico ospite fisso del progetto è Ginevra Di Marco, mentre tra gli altri artisti che hanno preso parte a Stazioni Lunari si ricordano: Cisco, Cristiano Godano, Simone Cristicchi, Giovanni Lindo Ferretti, Teresa De Sio, Piero Pelù, Morgan, Paola Turci.

Mare e Miniere a Sant'Anna Arresi